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Giocattoli "rosa" e "azzurri"

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2012 16:54
Autore
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Post: 1.086
Utente Veteran
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20/07/2012 19:42
 
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Ho letto quest'articolo:
Bambine in rosa

A pelle sembrerebbe facile rispondere: "Basta prendere ad un bambino quello che vuole", eppure conosco un sacco di gente che all'idea di comprare una bambola ad un bambino impallidirebbe di brutto, quasi che il "mondo delle bambine" fosse seriamente un tabù rispetto ad una bambina che gioca a calcio (tanto per parlare di stereotipi).
Certe concezioni sono ancora talmente radicate che una cosa del genere avrebbe del "trasgressivo" più di tante altre cose che lo sono ritenute normalmente.

Che cosa ne pensate? Ritenete tali opinioni esagerate o pensate davvero che i giocattoli aiutino in qualche modo ad "incanalare"?
Post: 268
Utente Junior
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21/07/2012 23:02
 
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Mah, l'articolo è un bel minestrone, mette sullo stesso piano due argomenti che insieme ci stanno come i cavoli a merenda: il colore rosa, e il modello sociale per bambine-future donne.

Il rosa è un bellissimo colore, che io stessa amo particolarmente in tutte le sue sfumature, anche se ho scoperto di apprezzarlo solo dopo i 30 (da bambina invece preferivo l'azzurro, pensate un po'...)

Per esperienza personale, ritengo che i bambini siano in grado di decindere autonomamente fin dalla più tenera età, secondo il loro gusto e le loro inclinazioni.


[...] l'offerta di giochi e abiti destinata ai maschi è molto più variegata di quella per bambine e ragazzine, troppo spesso vittime dei soliti clichè sin da bambine.


Davvero? Io ho sempre pensato che fosse il contrario... (ma forse io non faccio testo, vestivo d'azzurro...)
E i maschietti, non sono vittime anche loro di clichè?
"Costretti" a giocare per anni con i soldatini e agli indiani e cow-boy, e a carnevale vestirsi da Zorro? (ammesso che si usi ancora...)

Mio fratello fino a sei anni invece che con l'orsacchiotto, la sera andava a dormire con la mia Barbie.
Non ho mai notato in lui turbe comportamentali, e ora è felicemente sposato con un bimbo a sua volta.


eppure conosco un sacco di gente che all'idea di comprare una bambola ad un bambino impallidirebbe di brutto


Eh, lo so, il pregiudizio è duro a morire, ma ritengo che sia molto più dannoso proibire ad una bambina di vestirsi a carnevale da Wynxs, o a mio fratello di dormire con la mia Barbie.

Il vero problema, invece delle pentoline rosa, a mio parere è l'altro: se una bambina crese in un ambiente imbibito di programmi decisamente trash (dio mi scampi dal nominarne soltanto uno), e in compagnia di genitori che hanno il culto della bellezza, dell' aspetto esteriore, della notorietà e della ricchezza, beh, allora qui c'è veramente poco da fare.
Non meravigliamoci poi se cresceranno tutte aspiranti escort, o aspiranti veline-mogli di calciatori.

L'obiettività ed il senso critico dei bambini andrebbe coltivato da subito.
Non si diventa casalinghe frustrate per colpa del "Dolce Forno", o della lavatrice giocattolo.
Forse è l'immagine della madre "casalinga" frustrata, o meglio, madre-moglie-lavoratrice semi-skizzata dai doveri, a dare alle bambine l'idea di donna perennemente insoddisfatta.
Per tutta l'adolescenza ho pensato "non diventerò mai come mia madre!", salvo poi ricredermi e domandarle adesso almeno una volta al giorno come facesse a lavorare e a casa ad accudire marito, tre figli e la suocera, senza finire al manicomio.
Qualcuno l'ha spiegato a questi signori, che poi le bambine crescono, e la maggior parte di esse ci arriva da sola a diventare una donna più o meno forte? (passata la fase aspirante velina, si intende)

Alle bambine andrebbe spiegato che a sette anni non è il caso di darsi il rossetto e il fondotinta, che non è bene presentarsi in classe vestite da escort, che forse bisognerebbe prendere in considerazione anche altre alternative, oltre al provino per entrare al Grande Fratello.

Ma il rosa qui, non c'entra davvero niente!
Il rosa è un colore che trasmette tranquillità, sentimenti miti e tenerezza, perchè prendersela proprio con lui?
È un po' come sparare sulla croce rossa.
E se i giocattoli delle bambine fossero stati di colore verde, questi signori se la sarebbero presa anche con il verde?
Della serie: non hanno decisamente altro a cui pensare.
[Modificato da coriolina 21/07/2012 23:04]
Post: 6
Utente Junior
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31/07/2012 19:36
 
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Il rosa era un colore da maschio perchè, diciamo, è più rosso che bianco.
Rosso come il sangue, aggressività, etc...
Post: 281
Utente Junior
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31/07/2012 21:42
 
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Più che altro, penso che per molti genitori comprare una bambola o un bambolotto a un bambino sia come incoraggiarlo a diventare gay. Non fraintendetemi, è un pregiudizio che io non condivido, però l'ho sentito dire da molti genitori - soprattutto papà.

[...] l'offerta di giochi e abiti destinata ai maschi è molto più variegata di quella per bambine e ragazzine, troppo spesso vittime dei soliti clichè sin da bambine.


Penso che sia precisamente il contrario XD Per i vestiti ne sono piuttosto sicura, per i giochi penso ci sia più parità di scelta. Ma anche no, visto che una bambina che gioca con le macchinine è "tosta" (a me dicevano questo, tranne quando qualcuno faceva allusioni sulle mie preferenze future...), un bambino spesso con i giochi "in rosa" si vergogna a giocarci perché scoraggiato dall'esterno.

Ma non illudiamoci che nel 2012 il mondo sia poi così progressista: alle elementari mi hanno messo una nota perché avevo picchiato un bambino dalla mia età. Per difendermi, ma questo non importava: dovevo solo andarmi a lagnare con la maestra. Ok, ragionevolmente magari è pure la cosa giusta da fare, ma com'è che valeva solo per noi bambine? Fra parentesi, la risposta canonica quando andavamo a lamentarci era: "Dovete essere pazienti, i maschi sono più agitati". E grazie tante, allora facevo prima a picchiarli io, se tanto per le maestre loro erano così "perché sì". Questa è una cosa che non ho mai sopportato. Ora ho 14 anni e ci sono altre armi da usare se ci rompono, visto che fisicamente - inutile negarlo - le ragazze sono più deboli. Ma a 9 anni le femmine sono in media più forti dei bambini - o forse nella mia classe eravamo tutte delle versioni femminili di Goku... - e la forza era la nostra arma. Mi picchiano. Io lo dico alle maestre. Le maestre non fanno nulla. La prossima volta lo picchio io - subito. Penso sia un ragionamento logico, a quell'età.

Con questo, sembra quasi che ce l'abbia coi maschi. Non è vero: ho pochissime amiche femmine, molti più amici maschi. E' con la visione stereotipata delle cose che ce l'ho a morte. Davvero, mi vien male a vedere certe bimbe ingessate fra gonne e merletti dalle loro mamme mentre i loro compagni maschi si divertono di brutto.
Il decalogo del buon Fanwriters di Harry Potter:

1 Non avrai alcun fandom all'infuori di me.
2 Mai nominare il nome di Harry Potter invano.
3 Hermione Granger è bruna, non bionda o caramellosa!
4 Onora i quattro Fondatori di Hogwarts.
5 A Hogwarts è obbligatorio indossare una divisa.
6 A Hogwarts non esistono Re, Regine, Principi e Principesse.
7 No, il Quidditch non sviluppa i muscoli, mi dispiace.
8 L'OOC è peccato.
9 Harry Potter è meglio di Twilight.
10 I Crack Pairings spaccano!

Il mitico Decalogo di Roxanne Potter!








Post: 924
Utente Senior
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02/08/2012 08:18
 
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E' anche vero che al sesso femminile tocca una quantità oscena di rosa. Da bambina praticamente tutti i giocattoli, sorvolando su zaini, diari e astucci, poi quando cresci i vestiti sono multicolor, ma c'è comunque una prevalenza di rosa o sue gradiazione per cose come pigiami, lenzuole, asciugamani e cose varie. Ogni volta che vado a fare la spesa tocca zigzagare - oltre a evitare cose con stampe enormi di cartoni animati addosso.

Ed è anche vero che un ragazza può permettersi più atteggiamenti "dell'altro sesso", ma è anche vero che può farlo a patto di mantenersi comunque femminile. Già nel momento in cui va in giro con jeans, felpa e capelli corti sei considerata come lo sarebbe un ragazzo troppo effeminato - mentre se invece tieni i capelli lunghi, ti smalti le unghie e ami i cuccioli sei salva! (Oh Ironia).

Tornando ai bambini, anche se una ragazzina può giocare a calcio - e un ragazzino a pallavolo! - c'è comunque una certa pressione sociale sempre, imho, che sia a scuola o con le amiche o con la mamma delle amiche - "Comportati da brava signorina e non farmi fare brutta figura" - o con i parenti, se non altro per conformarsi alla società Tanto per fare un esempio personale, la mia non-femminilità spingeva mio padre a trascinarmi a fare shopping e mia madre a cercare di prestarmi i suoi trucchi XD

OT:


"Dovete essere pazienti, i maschi sono più agitati"


Odio profondo per questo tipo di frasi.
[Modificato da Kagura92 02/08/2012 08:22]

"Ti amo e ti odio.Come possa accadere ciò,forse ti chiedi.Non lo so ma sento che così accade e me ne tormento"




"Ho amato senza avere e avuto senza amare,sofferto per niente e pagato per tutto"
~EFP Account~



"I libri che gli uomini chiamano immorali sono semplicemente libri che mostrano all'uomo la sua vergogna"


Post: 558
Utente Senior
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02/08/2012 12:09
 
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Nel mio periodo maschiaccio continuavano a rompermi la balle perché fossi più femminile... e anche adesso, devo ammettere che la mia camminata non è bellissima e femminile, non è da modella, è più da generalessa.
Posso capire quando mi si riprende quando mi ingobbisco, perché poi sorgono mal di schiena più avanti, in età avanzata, e poi oggettivamente non dona né a maschi né a femmine.
Piuttosto, mi sono scocciata di sentirmi dire di mettere un piede davanti all'altro e ancheggiare. Non mi viene naturale, non mi piace e non voglio.
Tra l'altro il mio incedere mascolino e militaresco è anche parte del mio fascino, gli ammiratori non mi mancano, e riflette il mio carattere. è un modo per dire "mi sento a mio agio dove sono, rompimi le balle e ti spezzo in due". Non sarà femminile, ma chisseneimporta?
Come detto, mi viene naturale e piaccio così. Per chi dovrei camminare, ancheggiando, per quelli che vogliono la fidanzatina femminile, magari tutta fiocchi e hello kitty? Non che abbia qualcosa contro quelle ragazze così, sia ben chiaro... però se un ragazzo vuole questo da me, cade molto male. Già lo pretendono solo perché ho i lineamenti delicatini e gli occhioni, figuriamoci se cominciassi a camminare come una modella.
Il rosa è un bel colore, ma la gente comincia a odiarlo perché è imposto e vietato. Un bambino magari vuole qualcosa di rosa e gli viene detto che è un colore da bambine, con disprezzo poi, come se le cose da bambine siano brutte e negative.
Una bambina magari ama il verde e viene tutto il tempo avvolta in vestitini rosa.
Eppure il rosa è un colore così bello... ma a causa di questi condizionamenti, non può essere indossato come un qualsiasi altro colore. Personalmente io non ci riesco, mi prendono anche in giro.
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02/08/2012 13:45
 
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Io parlo dal punto di vista di chi si è visto propinare il rosa in ogni salsa, soprattutto dalla propria nonna paterna che, avendo avuto tre maschi ed una sola femmina, si è sfogata con la prima nipotina.
A pensarci ora, la mia prima bici con le rotelline e la prima senza sono state rosa, il mio primo zaino per la scuola (durato più di dieci anni, perché anche se il colore non mi piaceva, le cose le tengo bene e mi durano) era rosa... il triciclo no, di un bellissimo verde perché veniva dall'altro ramo della famiglia (dove sono tutte donne emancipate dal rosa da un sacco di tempo). Infatti poi, quando ho potuto scegliere, di rosa non ho preso più niente. Al massimo apprezzo la sfumatura più scura, il cosiddetto "rosa antico", ma in genere come colore non è che mi piaccia.
Secondo me queste "categorizzazioni" sono dannose e soffocanti in entrambi i sensi: le bambine in questo mondo del rosa, ma di solito se vogliono qualcosa di diverso i genitori non fanno storie, i bambini in un orizzonte relativamente più ampio, ma se cominciassero a chiedere la bambola o la lavatrice, vorrei proprio vedere quanti genitori li accontenterebbero.
Io ho giocato con un po' di tutto, gran poco con bambole e Barbie, con le quali in qualche modo sentivo di "dover" giocare... preferivo di gran lunga i peluche. E i Lego, ma chi non ama i Lego?
Eppure, se si prova a pensarci, queste generalizzazioni non hanno alcun senso: tanti giocattoli sono nati perché uno dei più gettonati giochi dei bambini è imitare gli adulti, lo è sempre stato, e finché c'erano dei ruoli era logico che i maschi imitassero gli uomini e le femmine le donne.
Ma mi sento di dire che ora tanti di questi ruoli non ci sono più o si stanno sgretolando: perché un bambino non può giocare con le bambole? Qual è il "pericolo"? Che da grande si occupi dei suoi figli? Sia mai! o_O (che poi non vuol dire niente: io detestavo star dietro alle bambole, ma il pannolino a mia sorella mi sono divertita moltissimo a cambiarlo).
A questa storia che poi diventano gay bisognerebbe darci un taglio: non è vero, è assurdo e... anche se fosse?
Ma è un modo di pensare che, sebbene senza alcun fondamento scientifico, è ancora radicatissimo nella nostra società, e rifletterci sopra secondo me può essere molto significativo.
Post: 558
Utente Senior
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02/08/2012 15:41
 
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Pensa che io da piccola andavo matta per le piste e le auto radiocomandate. E poi mi piaceva il pallone, lo adoravo. Amavo il calcio ed ero un portiere più che decente, lo sono sempre stata. Mio padre è un allenatore di portieri, con me avrebbe potuto avere una sorta di erede, visto che mio fratello preferiva essere attaccante, ma ovviamente una bimba che gioca a calcio non si è mai vista. Che poi, dalle mie parti, o ti appassionavi di calcio (solo maschi), o pallavolo, o basket o ballo. Il resto stop, non esiste. Figuriamoci se c'era la possibilità di avere una squadra di calcio femminile.
Non mi rimaneva che commuovermi guardando Sognando Beckham.
I forum si riempiono di donne che si preoccupano che il figlio sia gay, perché gioca con le bambole della sorellina. La qual cosa mi fa sorgere alcune perplessità:
1) Non è che tutti i gay siano effemminati;
2) Perché dire "c'è il pericolo?" Che pericolo? Perché posso capire che nessuna madre vorrebbe un figlio gay in un mondo in cui è destinato a soffrire ed essere maltrattato, ma il tono dei messaggi era molto più disgustato, come se il problema non fosse avere un figlio gay in un mondo sbagliato, ma proprio gay=sbagliato.

Il problema dei giocattoli è comunque molto radicato. Anche un genitore coerente che lasciasse la scelta dei giocattoli ai figli, non risolverebbe il problema. Un bambino a cui piacciono le bambole smetterebbe subito di usarle quando i suoi compagnetti cominciano a prenderlo in giro, no? Con questo non voglio dire che se un bambino vuole le bambole non si debba accontentarlo, ovviamente. Può anche darsi che il bambino in questione sia forte abbastanza da rispondere pan per focaccia alle critiche (io stessa da tempo vengo tempestata da minacce di virtuali prese in giro da parte dei miei compagni, come se fosse la morte certa, e me ne sono sempre allegramente fregata! Al punto che da vittima di prese in giro sono passata a idolo della classe xD)
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Utente Veteran
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02/08/2012 18:55
 
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Reiko_Artemis, 8/2/2012 3:41 PM:


Il problema dei giocattoli è comunque molto radicato. Anche un genitore coerente che lasciasse la scelta dei giocattoli ai figli, non risolverebbe il problema. Un bambino a cui piacciono le bambole smetterebbe subito di usarle quando i suoi compagnetti cominciano a prenderlo in giro, no?


Io mi riferisco ai primissimi anni, quelli in cui i modelli culturali di genere hanno ancora attecchito poco o niente, soprattutto se in casa non si fanno differenze. Ovvio che poi quando si "sbatte" contro il mondo esterno, e quello dei compagni di scuola è il primo in cui si viene scaraventati, ci sono reazioni differenti. E' anche vero che quello che faccio a casa mia non lo sa nessuno, se non vado a raccontarlo in giro...
Poi, in realtà, non capisco se certe cose dipendano dall'ambiente familiare o dalle percezioni del bambino stesso: mia cugina quattrenne ha passato un lungo periodo sentenziando su tutto "questo è da maschi", "questo è da femmine", lasciandomi leggermente basita perché io certi pensieri non li ho mai avuti (ho chiesto anche a mia madre, per sicurezza). Quindi è da un po' che mi chiedo se incida perlopiù l'ambiente familiare o anche la capacità di percezione del bambino, che si rende conto in fretta di come tante cose siano "divise" secondo il genere di una persona nel mondo attorno a lui (mentre io, per un sacco di cose, avevo le fette di salame sugli occhi).
Post: 40
Utente Junior
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02/08/2012 19:33
 
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Reiko_Artemis, 02.08.2012 15:41:

Pensa che io da piccola andavo matta per le piste e le auto radiocomandate. E poi mi piaceva il pallone, lo adoravo. Amavo il calcio ed ero un portiere più che decente, lo sono sempre stata. Mio padre è un allenatore di portieri, con me avrebbe potuto avere una sorta di erede, visto che mio fratello preferiva essere attaccante, ma ovviamente una bimba che gioca a calcio non si è mai vista. Che poi, dalle mie parti, o ti appassionavi di calcio (solo maschi), o pallavolo, o basket o ballo. Il resto stop, non esiste. Figuriamoci se c'era la possibilità di avere una squadra di calcio femminile.



Io vivo in Germania, e nella mia classe ci sono almeno 3 ragazze che fanno calcio, qui non è considerato strano. Invece un bambino che gioca con le bambole lo è. Però credo che questo credenza ci sia un po' in tutto il mondo. I bambini devono giocare con le cose da maschi, le bambine con quelle da femmine. Però una bambina che gioca con le macchinine è normale, un bambino che gioca con le bambole no. Perché poi diventa gay.
Certo, come no. Non è che se gli togli le bambole diventa etero per miracolo. Sempre che dai giocattoli che si usano a 4 anni si possa capire l'orientamento sessuale di una persona. E perché una bambina che gioca con i robot non diventerà lesbica?
Però è un po' la stessa cosa anche per le ragazze. Fino a una certa età va bene gicare con le macchine o i robot, però dopo si deve iniziare a fare cose da ragazze.
Conosco madri che piuttosto che vedere le proprie figlie a pantaloni a un matrimonio la lascierebbero a casa.
Per fortuna non ho mai avuto parenti che mi "costringessero" a vestirmi di un determinato colore. Tranne forse mia nonna materna, che un'estate, stufa di vedermi vestita continuamente di nero aveva iniziato a comprarmi solo cose bianche o comunque di colori chiari (mia nonna è più testarda di me, alla fine le ho dovuto dare retta XD).
Se mai avrò figli, farò decidere a loro con cosa voglio giocare, o come vogliono vestirsi, o come vogliono tenere i capelli (e a questo proposito ho avuto una lunga e snervante discussione con due mie compagne di classe che sono del parere che gli uomini devono avere i capelli corti e le donne lunghi, per forza).
Anche perché se negassi loro di fare ciò che vogliono a rimetterci sarei solo io, che mi ritroverei con dei figli che mi odiano.
[Modificato da principessa_tarya 02/08/2012 19:35]
Post: 327
Utente Senior
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04/08/2012 17:20
 
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Re:
coriolina, 21/07/2012 23.02:

Il vero problema, invece delle pentoline rosa, a mio parere è l'altro: se una bambina crese in un ambiente imbibito di programmi decisamente trash (dio mi scampi dal nominarne soltanto uno), e in compagnia di genitori che hanno il culto della bellezza, dell' aspetto esteriore, della notorietà e della ricchezza, beh, allora qui c'è veramente poco da fare.
Non meravigliamoci poi se cresceranno tutte aspiranti escort, o aspiranti veline-mogli di calciatori.



...mi ricorda tanto la famiglia del mio migliore amico, 20 anni e gay. Beh, c'è da dire che da piccino giocava con le Barbie e me ne ha raccontate alcune da morir dal ridere, ma diventare omosessuali (perché si nasce potenzialmente bisessuali, intendiamoci) non sta certo nel terrorizzante "fare cose da femmina" quanto nel "modo" in cui le "cose da femmina" vengono proposte dall'esterno: crescere con eccessivi stereotipi davanti agli occhi, coi video su MTV delle donne mezze nude e le canzoncine pop alla Britney Spears, con una madre super tirata a quarant'anni e vestita come una ragazzina di diciotto...
E' un ragazzo che ha sempre convissuto col culto della bellezza e della ricchezza, che si è sempre sentito in dovere di aderirvi - fissatissimo con la palestra e robe simili, insomma. Che sia gay non è certo un male, ma è proprio il suo modo di ragionare che a volte m'inquieta! (Poi beh, più cresce più gli passa grazie al cielo).
Mi viene in mente che ha anche fantasticato su una possibile carriera da escort...non so quanto scherzasse, perché è da lui pensare cose simili a volte. Il bello è che sua sorella è un po' maschia, mette sempre scarpe da ginnastica e le piacciono i motori...però sostanzialmente su di lei l'educazione parentale e i mass media hanno avuto molto meno effetto...


[Modificato da Erodiade91 04/08/2012 17:26]
EFP | NA | FB

Ho il cuore di un ragazzino. Lo tengo in un barattolo sulla mia scrivania.

Stephen King
Post: 558
Utente Senior
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05/08/2012 13:45
 
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Beh io non saprei... sono più dell'idea che siamo tutti bisessuali, almeno un pochino, solo che a volte è un tratto così impercettibile che, prediligendo un sesso in modo così schiacciante rispetto all'altro, non è sbagliato "generalizzare" definendosi etero o omo.
Non riesco a collegarlo ad un'eventuale femminilità o mascolinità, penso anzi che molte lesbiche maschiaccio e gay con comportamenti affettati lo facciano un po' come presa di posizione, per accentuare ciò che sono e farsi un'identità, esattamente come molti maschi etero fanno i macho e le femmine estremizzano comportandosi da oca. Poi, per l'amor del cielo, molti di sicuro sono così spontaneamente, però l'orientamento sessuale per me è una cosa molto più semplice e fluida. Un po' come dire "mi piace più il salato del dolce". Non so quanto comportamenti (imposti o meno) appartenenti a un sesso o all'altro influiscano.
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Post: 214
Utente Junior
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28/08/2012 16:54
 
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Rispondo un po' tardi a questa discussione, ma si dice sempre meglio tardi che mai!
Mia madre, che è maestra di scuola materna, ha dato il via libera ai suoi alunni, se un bambino vuole usare il rosa, lo usa, se una bimba si trova meglio con il blu o l'azzurro gli da il il gioco azzurro.
Io penso che la scelta del rosa o azzurro non comprometta l'orientamento sessuale del bambino perchè se è omosessuale, bisessuale o etero, di certo non è perchè da piccolo giocava con delle bambole.
Mio fratello fin da piccolo giocava con me con le Barbie e ora ha una ragazza da 5 anni!
Io penso che sono solo tutte idee troppo vecchie e una persona è libera di scegliere ciò che vuole, dal colore dei giochi al suo orientamento sessuale!
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