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41° Giornata Grosseto - Empoli

Ultimo Aggiornamento: 21/05/2012 15:49
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21/05/2012 15:49
 
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Empoli, Aglietti: "Un pareggio che ci inguaia"
21.05.2012



Fonte: grossetosport


Alfredo Aglietti, allenatore dell’Empoli, così dopo l'1-1 con il Grosseto: "Un pareggio che ci inguaia molto perché alla fine del campionato arrivano sempre dei risultati che nascono dalle maggiori motivazioni che certe squadre hanno rispetto ad altre. Tutti promettono il massimo impegno, ma in fondo al torneo, poi, ad obiettivi raggiunti, non sempre è facile che certe formazioni diano il meglio di loro stesse. Oggi è stata una partita combattuta: il Grosseto aveva bisogno di un punto per salvarsi, noi di tre per rimanere davanti alle nostre inseguitrici. Alla fine, invece, è arrivato questo pareggio con occasioni da entrambe le parti e col risultato che poteva arridere sia ai padroni di casa che a noi. Adesso ci restano gli ultimi 90′ da vivere col fiato sospeso. Insomma, il pareggio odierno è sostanzialmente giusto, ma è servito al Grosseto, non a noi".

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21/05/2012 13:24
 
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TESSERATI EMPOLI
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!

www.rangers.it
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Grosseto-Empoli 1-1- ma non siamo più padroni del nostro destino!
20-05-2012 17:13 - News Prima Squadra
GROSSETO vs EMPOLI 1-1


RETI: 9′ Antei; 17′ Tavano

GROSSETO: Narciso; Petras; Antei; Olivi; Giallombardo; Sciacca (75′ Moretti); Asante; Crimi; Esposito (65′ Calderoni); Curiale; Sforzini (84′ Alfageme).
A Disp: Lanni; Gontan; Formiconi; Mancini.

EMPOLI: Dossena; Buscè; Ficagna; Stovini; Regini; Saponara (74′ Brugman); Moro; Coppola; Gorzegno (74′ Valdifiori); Tavano; Maccarone (68′ Dumitru).
A Disp: Pelagotti; Tonelli; Guitto; Mchedlidze.

ARBITRO: Sig. Cervellera di Taranto. Assistenti: Masotti/Italiani
AMMONITI: 34′ Sciacca (G); 55′ Crimi (G)


Fonte: empolifc.com
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19/05/2012 13:40
 
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in casa empoli» VERSO IL DERBY

EMPOLI. È un tipo che bada al sodo, Lorenzo Stovini. Uno di quelli che preferisce la sciabola al fioretto e che, in campo, non ha paura di buttare la palla in tribuna. Così anche ora, a 180 minuti...






EMPOLI. È un tipo che bada al sodo, Lorenzo Stovini. Uno di quelli che preferisce la sciabola al fioretto e che, in campo, non ha paura di buttare la palla in tribuna. Così anche ora, a 180 minuti dalla fine di un campionato complicato e tormentato, ha un chiodo fisso nella testa: arrivare al traguardo.

«Purtroppo l’annata è andata come è andata – sottolinea il capitano – ma ora quello che conta è conquistare questa salvezza che inseguiamo da tanto. C’è ancora molto da fare, perché siamo in tanti a volerla, ma noi abbiamo combattuto tanto per arrivarci e ora vogliamo prendercela».

Molto passerà da un derby che si annuncia infuocato.

«E noi ci stiamo preparando per essere pronti alla lotta, ovviamente sportiva».

Magari vi aspettavate un “regalino” dal Pescara...

«Abbiamo sempre considerato il Livorno a -1, se è questo che intendete. Certo c’era la speranza di arrivare alle ultime 2 gare con un vantaggio maggiore, ma non ci siamo mai fatti illusioni. Fra l’altro continuiamo a essere noi i padroni del nostro destino».

Però può succedere di tutto.

«Può succedere di tutto a noi come agli altri. Questo è un campionato pazzesco, basta pensare a quello che è successo in Albinoleffe-Verona. Noi siamo coscienti del fatto che nessuno ci regalerà niente, ma siamo anche decisi a prenderci quello che ci serve».

A cominciare da Grosseto?

«Certo. Sarà una gara molto, molto difficile. Ma vogliamo fare il massimo».

Con capitan Stovini ora diventato anche “leone”.

«Aver ricevuto il “Leone d’argento” è una gioia. Essere premiati dai tifosi non può che rendermi orgoglioso. Quindi è un motivo in più per mettere sul campo tutto quello che posso dare. E, peraltro, credo di essere stato scelto dai tifosi proprio per questo».

A proposito di tifosi: vi aspettavate così tanta gente alla festa di martedì sera?

«È stata una piacevole sorpresa. Empoli è una piazza speciale, questo è risaputo, però questa stagione era iniziata con aspettative decisamente diverse. Poteva prevalere la delusione, insomma. Invece la gente è ancora al nostro fianco, lo abbiamo sentito martedì come lo sentiamo al Castellani. E stando tutti insieme, forse, farcela sarà più facile».
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19/05/2012 13:03
 
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L’Empoli salvo domenica se….

No sarà per niente semplice, ed a noi puo’ andar bene anche salvarsi all’ultimo minuto dell’ultima giornata (che poi sarà sabato prossimo, il 26) ma l’Empoli, in virtù di determinati incroci che si potrebbero verificare nel pomeriggio di domenica, potrebbe mettere in cassaforte la stagione con 90 minuti di anticipo.


Vediamo come:



La prerogativa principale, imprescindibile, è quella di espugnare lo Zecchini, prendendo quindi quei tre punti. Fatto questo, se il Vicenza di Cagni perdesse in casa con il Bari e la Nocerina non andasse oltre il pari nel match interno con il Padova, ecco che gli azzurri avrebbero 8 punti di distacco sul quart’ultimo posto, distacco che, indipendentemente i risultati di Ascoli e Livorno metterebbero gli azzurri ad una distanza di sicurezza anche qualora fossimo noi i quint’ultimi, perchè mal che vada all’ultima il Vicenza o la Nocerina potrebbero venire a -5, distacco che non farebbe disputare il playout come da regolamento.



Sempre partendo poi dal portare a casa la vittoria in Maremma, se il Livorno dovesse perdere, andremmo a +4 dagli amaranto, distanza di sicurezza con una sola partita da giocare, ed a quel punto Empoli salvo ed eventualmente discorso playout tra Livorno, Vicenza ed al limite Nocerina.

L’Empoli è in vantaggio negli scontri diretti con l’Ascoli e quindi anche la gara dell’Ascoli potrebbe diventare un cardine importante, perchè se gli azzurri vincono ed i marchigiani dovessero perdere, andremmo a +3 sui bianconeri, il Livorno potrebbe anche vincere ma l’eventuale raggiungimento della squadra di Silva all’ultima non permetterebbe a loro di evitare il playout per, appunto, la peggior classifica avulsa nei nostri confronti.



Questi sopra gli scenari per poter festaggiare domenica, ma va da se che una vittoria in Maremma farebbe passare in secondo piano comunque tutto il resto, perchè all’ultima gli azzurri si troverebbero a giocare in casa con il Cittadella, un Cittadella che ovviamente non regalerà niente ma la netta vicinanza al traguardo e davanti il pubblico amico, crediamo possa essere un arma letale per l’Empoli contro una squadra che ha già fatto un altro grande e storico campionato.
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19/05/2012 12:54
 
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Dal campo…doppia ipotesi tattica

Nel pomeriggio gli azzurri hanno consumato l’ultima seduta di allenamento, prima della rifinitura di domani, in vista del derby di domenica pomeriggio (inizio ore 15:00) a Grosseto.




Anche oggi allenamento per lo più tattico con il tecnico Aglietti che ha caricato molto la squadra ribadendo più volte il concetto che non dovremmo pensare agli altri risultati ma pensare solo che il pareggio non possa bastare e giocare quindi, seppur con oculatezza, per vincere. Fatto un attento lavoro sulle discese laterali con relativi cross ed anche sugli angoli, uno dei crucci di questa squadra.

Un mister Aglietti che ancora però non ha sciolto il dubbio, almeno per quanto fattoci vedere, riguardante il modulo con cui si andrà in Maremma, perchè anche oggi sono stati provati sia il 4-3-1-2 sia il 4-4-2. Il primo modulo parrebbe in vantaggio per poi magari passare al secondo se le cose dovessero mettersi in una certa maniera.

Di certo c’è da dire che difesa ed attacco saranno quelli, con il muro davanti a Dossena formato da Buscè, Stovini, Ficagna e Regini. Mentre Tavano ed il recuperato Maccarone saranno le punte.

In caso di rombo dovremmo invece trovare Coppola a destra, Moro centrale e Valdifiori a sinistra con l’altro recuperato, Saponara, a fare il trequartista.

Se dovesse esserci la linea a quattro, uscirebbe Coppola con lo spostamento di Saponara a destra e l’inserimento di Gorzegno a sinistra.

Domani nel corso della rifinitura dovremmo capire meglio, almeno per come inizialmente gli azzurri partiranno.

Per il resto non ci sono novità, come detto Maccarone e Saponara sono recuperati a tutti gli effetti, mentre Aglietti dovrà fare a meno dello squalificato Lazzari. I lungodegenti sono tutti ai box ad eccezione del ritrovato Tonelli, che come già detto, difficilmente però rivedremo in campo in questi ultimi due match.

Buona la condizione degli altri due attaccanti, Mchedlidze e Dumitru che oggi, alternati al duo titolare, hanno fatto vedere davvero buone cose, come anche Signorelli che scalpita, ma per lui non si dovrebbe andare oltre la panchina.



Domani mattina ci sarà la rifinitura che sarà seguita dall’abituale conferenza stampa di mister Aglietti che noi riprenderemo integralmente.


pianetaempoli.it

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17/05/2012 19:51
 
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PRESENTAZIONE DELLA TIFOSERIA OSPITE:

VICENZA

Gruppi esistenti: Vigilantes (gruppo principale ma in forte calo), Lanerossi Vicenza Crew 1902, Vecchia Guardia, Zona Mucchio, South Terrace Vicenza, Old Fans, ex-Fabio Group (nati il 2 settembre ’90, scioltisi momentaneamente nel 2004), Giovani Magnagati, Sbregati, Brutti da VedaRe, Supporters Caneva Berica (vedi sezione “curiosità”), Maledugatti.   

Settore: curva Sud, tranne ex-Fabio Group e Maledugatti, nei Distinti.

Sito Internet: www.museovicenzacalcio1902.net

Gruppi scomparsi, nati negli anni 70: Ultras (nascono nel novembre ’75, si sciolgono nel ’78, primo vero striscione e gruppo ultras a Vicenza, nuovo striscione nel ‘77), I Marines (nascono anch’essi nel novembre ’75, lo striscione è in pratica un lenzuolo, che fa la sua comparsa solo in alcune partite), Commandos (nascono nel ’76, si sciolgono nel ’78; striscione a quadrati biancorossi, una lettera per ogni quadrato), Kamikaze (anch’essi nati nel ’76 e sciolti nel ’78), Red White Panthers (nascono nel settembre ’78, anno in cui era il gruppo principale, usava lo striscione “Vigilantes” per le trasferte), Ragazze Panthers.

Gruppi scomparsi, nati negli anni 80: Collettivo, Gruppo Parterre, Vicenza Superstar, Boys (nati nell’85/86, striscione con al centro della scritta “Boys” la faccia di Che Guevara), Nukleo (nato nell’86/87), Burx (86/87), Bronx Biancorosso (86/87),Hells Boys (86/87), Sconvolts (87/88), Brigata Belfast (nata nell’88/89), Lega Berica (88/89), Red White Warriors (fine anni ’80), Gatti Randagi (89/90), Crazy Heads, Vecchia Guardia (fine anni 80, striscione rosso con scritta bianca, al centro il simbolo), Dogs, F4moon Forever, Ragazze Biancorosse, Rebel Girls, Euforia Biancorossa, Kaos (89/90).

Gruppi scomparsi, nati negli anni 90: I Caimani de l’Astego, Berici Alcoolici (nati nel 91/92), Wild Cats, A.B. 92, Busagati, Kapovolti (nascono nel ’93, si sciolgono nel 2004, da ragazzi della zona di Thiene), Ultras (1993), Skorretti Ultrà Vicenza 1992, Plotone (91/92), Alcool Group, Buba’s Group, Forever, Pessimi Elementi, Tega Berica Ultras Vicenza, Maiali Inquinanti, Alcool Lonigo, Tartan Army, Banda Ragno Vicenza, Red White Girls, Central Group, Spiox, Ribelli, Crew, Zona Duomo, Fossa Berica, Alcooligans, Gattazzi, Fossa Biologica, Pozzoleone Alcolica, Gruppo Nardini Bassano.

Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Alcool Lonigo, Gruppo Fantasma, Bruta Banda, Quei del Canton, Stanga.

Politica: Un tempo di sinistra, ora apolitici, con all’interno tendenze sia di sinistra che di destra, la maggioranza.

Amicizie: Pescara: è il più antico gemellaggio ancora in piedi tra due tifoserie, nascendo il 9 gennaio 1977, quando oltre 3mila pescaresi invasero Vicenza. L’amicizia nasce in quell’occasione, con il Pescara che espugna il Menti e coi sostenitori vicentini che, nonostante la delusione, applaudono l’uscita dallo stadio dei pescaresi. Così, anche nella gara di ritorno, i sostenitori biancorossi vengono accolti calorosamente dai pescaresi, ricambiando l’ospitalità ricevuta in Veneto. Al termine del campionato le due tifoserie festeggiano insieme le rispettive promozioni in A. L’anno successivo, il primo del Pescara in A, grazie agli accordi presi tra capi-ultrà, viene sancito il gemellaggio ufficiale, in occasione di Vicenza Pescara (1977/78), quando, nel prepartita, i leader Ciro e Moreno, rispettivamente dei Pescara Rangers e degli Ultras Vicenza, si scambiano le sciarpe a centrocampo. In Vicenza-Pescara di Coppa Italia 97/98, sbandierata in campo, con fumogenata in Sud realizzata coi colori sociali delle due squadre (azzurra, bianca, rossa); sbandierata in campo, sempre a Vicenza, anche nel 2004/05 e nel 06/07. In quest’ultima occasione con lo striscione “30 anni di amicizia” dai colori dei due sodalizi, tenuto in mano, che fa il giro del campo, mentre in Sud campeggia il bellissimo messaggio “In onore dei nostri colori, in memoria dei vecchi amori”. Diversi striscioni vicentini presenti nel recente Pescara-Verona (gennaio 2012). In Vi-Parma 08/09, esposti gli striscioni “Ciao Bubù” e “Bubù vive”, nell’anniversario della scomparsa dell’ex capo dei Pescara Rangers, Marco Mazza. In Vicenza-Pescara 05/06, poco dopo la sua morte, esposto “Ciao Bubù guerriero della Nord”. Bellissima sbandierata in campo a Pescara nel 2002/03, con lo striscione tenuto a mano “1977-2003, un’amicizia storica, Vecchi Ultrà Lanerossi Vicenza”. Numerosissime nel tempo le visite reciproche, tra cui ricordiamo: “Pescara Ovest” e “Orgia Totale” in Juve-Vi 97/98 e nel 96/97 a Verona, “Orgia Totale” e “Cherokee” in Bologna-Vi Coppa Italia 96/97; striscione dei “Rangers” in curva Sud, in Vicenza-Pescara 85/86; in Vicenza-Empoli 91/92 presente una forte rappresentanza pescarese, tra cui “Bad Boys”, “Park Kaos” e “Cherokee”; “Pescara Rangers” a Messina 01/02 e in Vicenza-Juve 2000/01. In massa anche ai Playout con la Triestina 04/05. Udinese: forte gemellaggio di vecchia data, fortificato negli anni. Sbandierata in campo in Vicenza-Udinese 96/97 e in Vi-Udinese 00/01. In Vi-Crotone 06/07 esposto lo striscione “Roby Fex is my friend”, dedicato a un leader scomparso della curva friulana. In Vicenza-Bologna 05/06 esposto dagli “Ultras” lo striscione “Il rispetto e il calcio ci hanno uniti…ora e per sempre amici!!! Onore ai Nord Kaos” (gruppo di Udine scioltosi in quel periodo). Numerosissime le visite di favore e gli scambi di cortesia, tra i quali ricordiamo: gli striscioni “H.t.b.” e “Vecchia Guardia H.t.b.”, presenti rispettivamente in Vi-Triestina 85/86 e Reggiana-Vi 87/88; lo striscione “Ultras” Udine presente in Vi-Frosinone 06/07, Vi-Cesena 09/10, Triestina-Vi 09/10; il “Collettivo IncUdine” presente svariate volte a Vicenza; la presenza massiccia dei gruppi udinesi nei Playout con la Triestina del 2004/05, sia in casa che fuori. Como: gemellaggio tra i più vecchi e forti della Sud. Lo striscione “Fossa” Como è presente in Monza-Vi 91/92, mentre nel 93/94, sempre a Monza, è esposto “Maestri Comacini”. In Vi-Cesena 94/95 e Vi-Venezia 93/94 è presente lo striscione “R.A.M. Como”. Mentre lo striscione “Como 1907” è a Vicenza in alcune partite della stagione 08/09. In Como-Vicenza 01/02 esposto lo striscione “Panthers 1975”; bandiera del Como presente in Vi-Piacenza 06/07. Messina: una bella amicizia, nata grazie soprattutto al fatto che i messinesi sono gemellati coi pescaresi, legati ai vicentini, come già visto, da un fortissimo patto. In Vicenza-Cesena 09/10 la Sud espose la scritta “Vicini al dolore di Messina”, riferita all’alluvione che colpì le zone del messinese nel 2009. Bandiera del Messina in Napoli-Vi 00/01, stendardo della “Gioventù” Messina presente in Catania-Vi 02/03. In Vi-Sassuolo 09/10 esposto lo striscione “Ultras Messina non mollate”. Messinesi presenti a Vicenza anche alla vigilia di ferragosto, in Coppa Italia, nel derby col Verona del 2011. Cremonese: Forte gemellaggio risalente agli anni ‘80. Nello spareggio di Firenze 84/85 col Piacenza, i cremonesi affiancarono i veneti, esponendo anche la scritta “Vicenza: Cremona è con te”. Numerose le visite reciproche, ad esempio: i “Sanitarium” Cremona presenti in Vi-Ancona 94/95, gli “Ultras Cremona” presenti in Modena-Vi 06/07 e Verona-Vi 04/05. Reggiana: forte gemellaggio, anch’esso assai datato. In Vi-Albinoleffe 09/10, nella zona dei “Lanerossi Crew 1902”, minicoreografia con cartoncini con su scritto “Onore alle Teste Quadre”. Lo striscione “Teste Quadre” ha fatto bella mostra di sé, sia a Vicenza che in trasferta, diverse volte, ad esempio col Parma e con la Salernitana, nella stagione 08/09; a Spezia e a Modena nel 2006/07; col Torino, a Lecce e a Padova nel 09/10. A Vicenza nel recente Vicenza-Sampdoria (aprile ’12). Ravenna: bella amicizia, risalente a una ventina d’anni fa. Lo striscione “Ultras Ravenna” è stato presente diverse volte alle partite del Vicenza, tra cui Vi-Atalanta 93/94, Rimini-Vi 06/07, Vi-Cesena stesso anno ed a Padova 09/10. Metz: amicizia internazionale, che risale all’incirca a metà anni ’90. I francesi sono stati presenti alcune volte a fianco dei berici, tra le quali si ricordano Padova-Vi 09/10, Vi-Piacenza 06/07 e i Playout con la Triestina 04/05. Bari: reciproco rispetto che da anni accomuna le due tifoserie. Nell’ultimo Bari-Vicenza, del dicembre scorso, i vicentini arrivano con un certo anticipo rispetto alla partita, fermandosi nel capoluogo pugliese anche il giorno successivo per rinsaldare l’amicizia.                

Ex-gemellaggi/amicizie: Genoa: gemellaggio risalente agli anni ’70, finito per alcuni screzi nel 2006. Sbandierata in campo in Vicenza-Genoa 85/86. Varie visite reciproche in passato, ad esempio gli striscioni genoani “Grifoni Ovunque” e F.G.”, della Fossa dei Grifoni, erano presenti a Modena nell’89/90, e, sempre “Grifoni Ovunque”, più “Belin”, eran presenti in Vi-Chelsea, semifinale Coppa delle Coppe 97/98. Pisa: era un forte gemellaggio, nato sul finire degli anni ’70, miseramente naufragato nel tempo. Treviso: più che altro c’era un amicizia con alcuni esponenti della tifoseria trevigiana. Quando, nel ’98, morì il trevigiano cardiopatico Fabio Di Maio, a seguito di una carica della celere, alcuni esponenti della Sud andarono al suo funerale. Ora l’amicizia si è trasformata in rivalità (vedi sotto). Milan: amicizia di vecchia data, finita per futili motivi alla fine degli anni ’90. Presenza rossonera in Juve-Vi 97/98 e Vi-Verona 91/92, con la sezione vicentina delle Brigate Rossonere.

Rivalità: Verona: rivalità sentitissima, odio acerrimo. Vicenza-Verona, sin dagli anni ’70, è sinonimo di derby caldo. Una sfida anche politica che metteva di fronte “compagni”, autonomi e camerati. I veronesi si sono visti per la prima volta nel 76-77, penultima di campionato, per un Vicenza-Atalanta. Arrivarono alle spalle dei vicentini, che si trovavano sull’argine vicino alla tribuna, cogliendoli di sorpresa. L’anno dopo, per rendere ai veronesi quello che avevano subìto, i vicentini andarono in giro a cercare gli “autonomi” per portarli allo stadio. La stagione 77/78 è ricordata proprio per gli incidenti durissimi coi gialloblù. Nel 1978, in occasione di Verona-Roma, le due tifoserie, all’epoca gemellate, posarono con lo striscione “Ultras” rubato dai veronesi ai vicentini. Nel 78/79, in Vi-Verona, venne esposta una bandiera veronese. In Vicenza-Padova 82/83, stendardo “B.G. Verona” esposto in Sud. Nell’85/86, in Vicenza-Genoa, esposto striscione delle “Brigate” Verona. A Verona, nel 2003/04, esposto lo striscione “Scalette” rubato ai veronesi, accompagnato dalle scritte “Prima ‘scalette’ dopo ‘ascensore’”, “Do you remember?” (accanto a “Scalette”), più altri di sfottò quali “Zigo cula”, “Teste rasate, banconote arrotolate, ecco le nuove Brigate” e “Hellas Valona”, città albanese assonante con Verona. Padova: rivalità molto sentita, anche se il vero derby è sempre stato col Verona. I rapporti coi padovani sono sempre stati piuttosto ambigui. Nel ’77, alcuni vicentini poco più che 15enni si recavano a Padova, con loro che militavano in C2, magari quando il Vicenza giocava molto lontano fuori casa. Per un Padova-Reggiana, i padovani li contattarono per affiancarli, avendo ancora poca esperienza ultras, portandogli anche alcuni tamburi (allora avevano solo 3 tamburi e un piccolo striscione). Però lo stesso anno in Serie A, stadio esaurito, loro andarono insieme agli juventini, anziché andare coi vicentini, alimentando sospetti. Nell’81/82, in Serie C, si ritrovarono insieme nella stessa curva: nella parte inferiore i vicentini, nella parte superiore i padovani, che subirono il furto dello striscione “Ultras”, portato in varie gare, fuori e in casa, come a Bologna nell’83/84. Comunque i padovani se lo ripresero, quando uno degli Hell’s Angels riuscì a procurarsi le chiavi del magazzino vicentino, portando via anche lo striscione “Vigilantes”. I vicentini si vendicarono recuperando lo striscione qualche settimana dopo, ricambiando la visita, prendendosi anche “Hell’s Angels Ghetto”, esposto in Sud e riesposto 14 anni dopo, scatenando una rissa tra giovani, ignari dello smacco, e anziani padovani, più “Collettivo”, “Alcool”, “Trips” e “Navajos Cavese”. Nell’87/88 nuova visita ai vicentini per trafugare “Vigilantes Vicenza”, coi vicentini che però decisero di rompere gli schemi andando a riprendersi lo striscione di persona in un Padova-Messina: si mischiarono al pubblico della gradinata e, a fine gara, andarono sotto la curva di casa a cercarli, per poi caricarli. Furono attimi di tensione in un fuggi-fuggi generale, coi padovani che si riorganizzarono: nel parterre, per alcuni minuti, successe il finimondo. I Vigilantes si dimostrarono un bel gruppo, anche se gli striscioni rimasero al loro posto, almeno fino all’intervento della polizia, che isolò i vicentini portandoli fuori dallo stadio e, tra altri tentativi di contatto, fecero riprendere al loro capo lo striscione “Vigilantes”, lasciando stare gli altri stendardi. Nel marzo ’94 derby violento all’Appiani, coi padovani che persero la testa quando videro bruciare lo storico striscione “H.a.g.” in curva ospiti: partita sospesa e incidenti prima, durante e dopo la gara. Nel tempo però le cose sono cambiate, infatti, si sono incontrati di nuovo, nel settembre 2000, in un autogrill, i padovani in trasferta a Vercelli (un pullman), i vicentini a Milano (3 pullman di Vigilantes). Ebbene, i vicentini non ebbero voglia di scontrarsi, non gli andava l’idea, forse perché tanti di loro erano ragazzini e ragazze. 150 vicentini che guardavano i dirimpettai con le mani in tasca, 40 padovani bardati con cinghie alla mano: niente. Alla fine arrivò la Polizia che li rispedì a casa. Lo stesso giorno, i padovani incontrarono all’andata la Caneva Berica, i cui componenti scesero all’autogrill senza neanche accorgersi della presenza padovana, poi, appena realizzarono di essere praticamente circondati, salirono sui pullman e ripartirono. Atalanta: vecchia rivalità, ancora sentita. Circa a metà anni ’70 fu rubato agli atalantini lo striscione “Panthers”, che fu poi reso, grazie al compianto Moreno che ci mise una toppa. Nel 78/79 esposto in Vicenza-Atalanta lo striscione “Atalanta Eagles”. In Vi-Atalanta 79/80 e 80/81 i vicentini esposero in curva bare e croci coi colori nerazzurri dei bergamaschi. Brescia: antico odio, piuttosto sentito, vecchia ruggine risalente agli anni di C1. Già nell’83/84, scontri tra vicentini e bresciani in Brescia-Vicenza. Triestina: derby del Triveneto molto sentito; accesa, vecchia rivalità. In Triestina-Vicenza 02/03 esposto lo striscione rubato ai vicentini “Euforia Biancorossa”. Negli anni ‘90 rubato lo striscione “Ultras Trieste”, esposto successivamente in curva Sud. Diversi incidenti e scontri in passato, ad esempio nel 2004/05 a Vicenza nel Playout di B, quando i triestini, sistemati nel vecchio settore ospiti, si beccarono coi confinanti gruppi vicentini, in particolare Fabio Group e Kapovolti, che all’ora stazionavano in Nord, tirandosi di tutto. Napoli: episodi incresciosi nella finale di Coppa Italia del ‘97, con lancio di razzi, bombe carta e arredo bagno al San Paolo, all’andata, e accoltellamento di un vicentino da parte di partenopei al termine della gara di ritorno, mentre il grosso della curva si trovava ancora a festeggiare dentro lo stadio. In Vi-Napoli 05/06 esposta la scritta “Fedayn E.A.M. Essere Alla Moda”. Nel 2006/07 esposti in Vicenza-Napoli gli striscioni “Quando il Vesuvio vi sterminerà grande festa si farà”, “Napoli: lame e delinquenza, vi disprezza tutta Vicenza” e “Crepate voi e Maradona”. Torino: nel campionato 77/78, in Verona-Lanerossi, c’era la presenza dello striscione torinista “Sag” in curva veronese. A quei tempi veronesi e torinisti erano gemellati, e fu, quindi, inevitabile che, dopo 2-3 domeniche, in occasione di Vicenza-Toro, succedesse qualcosa, con due pullman di ultras granata presenti (e una 20ina di veronesi aggiunti), che si sistemarono al primo piano, in curva ospiti, dove però, di fatto, venivano sistemati tifosi abitualmente di entrambe le squadre. Dal parterre, settore sottostante, alcuni vicentini si aggrapparono agli striscioni granata, strappandoli. Da qui la reazione granata con una violenta zuffa. L’anno dopo i granata, memori del fattaccio, non si sistemarono al primo piano, come facevano tutte le altre tifoserie (e loro stessi negli anni precedenti), ma nel parterre. Anche in questa partita, dei tifosi del Toro sbagliarono curva e non se la cavarono bene. Ci fu una sassaiola all’interno dello stadio, e incidenti, stile cariche e controcariche, fuori, coi granata che misero a ferro e fuoco tutta la zona stazione-stadio, con focolai un po’ dappertutto. Per questa partita doveva essere inaugurato un bandierone biancorosso, con la “morte” nel mezzo, ma il ragazzo che lo stava portando allo stadio fu intercettato da un gruppetto di ultras granata e derubato, poi, lo stesso bandierone, sarà utilizzato per anni e anni in Maratona. Treviso: ex-amicizia trasformatasi poi in rivalità. Nel maggio 2009, notte di tensione al “Tenni” di Treviso, maxi rissa tra una trentina di tifosi vicentini e 22 trevigiani. A scatenare la zuffa, sedata in pochi minuti dalle f.d.o., l’arrivo, alle 21, di un gruppo di tifosi berici che, senza biglietto, stavano acquistando i tagliandi per il settore ospiti. Alla loro vista, i supporters trevigiani sono scesi dalle gradinate e, una volta aperta la porta di sicurezza dello stadio, li hanno aggrediti con cinghie, bastoni, sassi e bottiglie, scagliando contro di essi anche un tavolino in plastica. Sampdoria: rivalità stemperata nel tempo, ma si ricordano, in Vicenza-Sampdoria 73/74, i tifosi vicentini bruciare le bandiere della Samp dopo averle rubate. Perugia: rivalità vecchia, ora poco sentita. Esposto lo striscione “Boys” dei perugini in Vicenza-Fiorentina 78/79. Bologna: vecchia rivalità. A Bologna, nell’83/84, fitto lancio di oggetti di ogni genere dalla Sud vicentina: bulloni, petardi, agrumi, monete, una di queste colpì il portiere bolognese Bianchi (ex di turno) alla testa, facendolo cadere, con conseguente sostituzione del portiere e ‘0-2’ a tavolino. Venezia, Cesena, Juve: altre rivalità, non particolarmente sentite, ma in passato macchiate anche da incidenti.   

Breve storia: Il movimento ultras a Vicenza ha inizio nella prima metà degli anni ’70, agli albori del tifo organizzato, e gli stessi ultras erano un numero molto limitato, si parla di un centinaio di persone al centro della curva, circondate da gente comune che andava allo stadio senza incitare particolarmente la squadra. Gli ultras avevano come abbigliamento mimetiche, baschi e sciarpe di lana biancorosse. Il primo gruppo organizzato a nascere è quello degli “Ultras” nel ’75, anche se il primo striscione della curva non fu Ultras ma “Sanguinari Curva Sud” (S.C.S.), un lenzuolone rubato in casa di qualcuno con un teschio rosso di profilo. Ci si cominciava a trovare dal giovedì sera, per vedere cosa fare, con Moreno che andava al Centro di coordinamento per allestire i pullman per le trasferte e, nella mente, gli ultrà del Toro, che nel ’76 vinsero lo scudetto e che in quel periodo erano presi da molti come modello di tifo. In quegli anni diverse compagnie si alternano in curva finché non si decide di unire la tifoseria dietro un’unica sigla. Come nome viene scelto “Vigilantes”, al tempo utilizzato solo da un sottogruppo della curva laziale; il primo striscione, dipinto a mano, fa il suo esordio nel settembre1978, in un Vicenza-Bologna di Coppa Italia. Il Vicenza, in quegli anni, va alla grande (secondo posto dietrola Juve proprio nel ‘77/78) e questo favorisce molto l’ascesa del gruppo e della tifoseria in generale. Ai tempi, lo striscione dei Vigilantes viene affiancato da “Red White Panthers”, che però fa capo ad un unico gruppo. Inizialmente gli ultras si muovono col Centro di Coordinamento, più tardi, in seguito ad incomprensioni e per la troppa differenza di mentalità, decidono di staccarsi, potendo contare su “numeri” di tutto rispetto per l’epoca. Sono anni in cui è molto forte la rivalità coi veronesi: il vero derby è sempre stato con loro, anche se, nei primi anni ’80, a Verona non si presentano, o vanno nell’anonimato assoluto, evitando pure di esporre gli striscioni. In quel periodo nascono numerose amicizie, molte delle quali durano ancora: Pescara su tutte, ma anche Genoa, Pisa, Reggiana, Cremonese, Udinese… Negli anni ’80 il Vicenza finisce in C, ma la tifoseria continua a seguire appassionatamente il “Lane”. Nell’84/85 più di 10mila tifosi vicentini invadono Firenze per lo spareggio col Piacenza, che riporta i berici in Serie B. Ma dopo due anni però, arriva una nuova retrocessione in Terza Serie, che stavolta non è un semplice passaggio: la curva si svuota, come il resto dello stadio, e i Vigilantes rasentano lo scioglimento, scongiurato dall’attaccamento dei capi storici (Moreno e Pancho su tutti). Viene sfiorata anchela C2, sia nell’88/89, evitata da un rigore di Pizzi col Trento all’80°, con la gente a bordo campo, che nell’anno dopo, scongiurata dal vincente spareggio di Ferrara col Prato, con 8mila vicentini al seguito. Il 29 novembre ‘92, a Empoli, si verifica un grave fatto: la polizia, nel tentativo di disperdere una carica dei vicentini, presenti in circa 2.500 unità quel giorno al “Castellani”, spara dei colpi di pistola ad altezza d’uomo che feriscono due ragazzi. L’inchiesta si è trascinata per anni, per concludersi, come spesso accade in questi casi, con un nulla di fatto. Ad ogni anniversario i ragazzi hanno esposto uno striscione per ricordare l’avvenimento, che, nel tempo, ha condizionato non poco il modo di porsi dei veneti nella maniera di vivere la curva. L’anno degli spari di Empoli si chiude con la promozione in B, e un nuovo ciclo di vittorie ha inizio. I Vigilantes tornano a crescere di numero, ma si verificano altri fattori interni alla curva che ne cambiano l’impostazione, su tutti il progressivo abbandono del “nucleo storico”, flagellato dall’eroina (la droga miete molte vittime anche a Vicenza) e il proliferarsi di nuovi gruppi, spesso non in sintonia col gruppo storico. I Vigilantes erano sempre più “tifosi di club” e meno “ultras”, interessati più all’incitamento che al contatto “fisico” con gli avversari. Facevano un tifo eccellente e portavano in trasferta migliaia di tifosi, veri e propri esodi come gli 8mila di Milano e i 10mila di Verona, certo non tutti ultras, ma quasi mai finivano sulla “cronaca nera” dei giornali. Col tempo, questo modo di fare, sempre meno “ultras”, allontana dal gruppo sempre più ragazzi, con un’indole più sanguigna, che vanno a formare altri gruppi. I più radicali sono sicuramente il “Fabio Group” (’90), formato da molti “vecchi Vigilantes” e con la tendenza a raccogliere i ragazzi più sbandati della tifoseria berica, e gli “Ultras” ’93, formati in larga parte da skinheads. Si può dire che Vicenza è stata forse la prima città italiana a vedere la nascita del movimento Skinheads, e che molte teste rasate frequentavanola Sud già dagli anni ’80, posizionandosi nel parterre della vecchia curva Sud, ancora a due piani. Non erano un gruppo vero e proprio, bensì più una banda, non troppo ben vista, ovviamente, dai Vigilantes. In seguito vengono presi di mira dalla polizia e spariscono, coi reduci che aderiscono poi agli “Ultras1993”. Nel 1997 il Vicenza di Guidolin conquistala Coppa Italia, battendo il Napoli in finale e l’anno successivo è protagonista di una splendida cavalcata in Coppa delle Coppe, fermato solo dal Chelsea in semifinale. E’ quella la fine del Vicenza di Delle Carbonare: l’anno successivo si conclude con la retrocessione in B, da cui riemergono subito, ma solo per un anno, e, da allora, è sempre stata Serie B. Finita l’epopea biancorossa, anche gli screzi all’interno della tifoseria si dilatano sempre più: verso la fine degli anni ’90, Fabio Group e Kapovolti si spostano in Curva Nord, finchè  l’intera curva viene assegnata agli ospiti. Tanto per dire, crollano due storiche amicizie, quelle con pisani e genoani. Nel nuovo millennio la curva vicentina non è stata che la lontana parente di quella che fu. La curva, negli anni 80 e 90, era ben altra cosa, non la copia sbiadita di oggi, ma quella che prendeva a calci nel culo i padovani e portava migliaia di persone in trasferta. Nel 2006 si sciolgono anche gli “Ultras” e la curva rimane in mano al duo Vigilantes-Caneva. In seguito nascono altri gruppetti, come “Alcool” e “Lanerossi Casual Firm”, non in sintonia coi Vigilantes, e, in seguito, si uniscono ex-Vigilantes, ex-Kapovolti, ex-Fabio Group, ex-Ultras 93 e cani sciolti, che vanno a formare i “Lanerossi Crew1902”, un po’ l’ala ribelle della curva, refrattari allo stile dei Vigilantes e spesso e volentieri a caccia di rogne.

Personaggi del tifo vicentino prematuramente scomparsi: Moreno Toniolo, primo capo ultrà della Sud, fondatore del primo gruppo organizzato, gli “Ultras”, morto improvvisamente nel ’92. Moreno era un elemento carismatico della curva, conosciuto anche nelle grandi piazze del Nord. Era il “factotum”, la curva e gli ultras la sua casa. Punto di riferimento insostituibile, non smise mai di seguire il Vicenza. A lui è dedicato lo striscione “Moreno presente”, sempre esposto in curva. Fabio Cucco, morto il 2 settembre ’90 a 33 anni. A lui è dedicato il gruppo ultrà “Fabio Group”. Simone “Ippo” Zaniolo, morto il 17 settembre 2011 a 38 anni. Gruppo di appartenenza: Fabio Group. Sulla sua epigrafe è scritto: “uomo amico ultras per la vita” (vedi anche sezione “curiosità”). Francesco Iselle “Francis”, morto a 32 anni, appartenente al gruppo “Vigilantes”. Roberto Zardo, morto il 18 gennaio ’97 a 33 anni, appartenente al “Fabio Group”. Renato Carboniero “Carbo”, morto a 33 anni, appartenente al “Fabio Group”. Tibe: “voce” storica della curva Sud, appartenente ai “Vigilantes”. Luigino Cogo “zio”, scomparso a 56 anni il 12 ottobre 2006. Il suo “grido di battaglia”: pagliacci!!! Eugenio Bortolon, morto a soli 19 anni per le gravissime lesioni riportate nella caduta accidentale dal parapetto del settore ospiti nella partita Parma-Vicenza del 23-05-09. Chiesti 13 rinvii a giudizio al processo per la sua morte. Apparteneva alla “Caneva Berica”. Arturo Vigevani, Damiano.

Curiosità: -Nel recente Vicenza-Modena del 5 maggio scorso,la Sud ha ricordato Domenico Rigante, ultrà pescarese di soli 24 anni, ucciso il primo maggio da un azione punitiva di alcuni nomadi abitanti in città, con lo striscione “Ciao Domenicola Sud ti rende onore”. Al suo funerale, svoltosi allo stadio “Adriatico-Cornacchia” di Pescara, erano presenti alcuni gruppi vicentini con tanto di stendardo. La vicenda “ultras Pescara-nomadi”, balzata alle prime pagine di cronaca di tutti i media italiani, ha colpito direttamente la gemellata curva pescarese, smuovendo le coscienze nel capoluogo abruzzese. -Oggi la curva Sud vive molto sul dualismo tra “Vigilantes” e “Lanerossi Crew1902”, con la situazione visibilissima anche a occhio nudo. Due gruppi in sé molto diversi: da una parte i Vigilantes, rimasti in pochi rispetto al passato (alla fine degli anni ’90 potevano contare su 700-800 tesserati); dall’altra gli emergenti “Crew1902”, affiancati da altri gruppi minori, quali “South Terrace” e “Zona Mucchio”, che formano un discreto quadrato e ci tengono a ribadire la loro distanza dai primi. A differenza dei Vigilantes, che continuano pateticamente a dire che il loro derby vero è coi veronesi, non snobbano il derby coi padovani. Prova ne sia lo striscione esposto durante l’ultimo Vicenza-Padova, del marzo scorso: “In Laguna fai l’esaltato, a Vicenza sempre scortato. Padova merda!”, striscione tra l’altro non esattamente veritiero (sono anni che i padovani non vanno in Laguna e questo è stato il secondo anno che sono andati a Vicenza senza scorta nè Tessera). -Il recente Vicenza-Sampdoria del mese scorso, si è vissuto nel dolore per la scomparsa prematura, avvenuta due settimane prima, di Piermario Morosini, giocatore del Livorno deceduto sul campo di Pescara per arresto cardiaco, che ha vestito, onorandola al massimo, la maglia del Vicenza dal 2007 al 2009. Nel suo struggente ricordola Sud gli dedica gli striscioni “Moro esempio di vita per tutti noi” e “Mario sempre con noi”. All’esterno dello stadio è invece esposta la scritta “Nella vita un campione con questa maglia un leone…ciao Mario”. -Nella giornata di lutto per la morte di Morosini c’è spazio anche per uno striscione contro il presidente del Vicenza Cassingena, contestato soprattutto dall’ala più intransigente del tifo organizzato. In Vicenza-Empoli 2008/09 venne creata una sorta di piccola coreografia di cartoncini con la scritta “Cassingena vattene”. -Serata triste anche quella di Vicenza-Livorno del settembre scorso, di lutto nel ricordo di Simone Zaniolo, detto “Ippo”, venuto a mancare la settimana precedente per un tragico incidente stradale, di ritorno dalla trasferta di Cittadella. Un ragazzo dal cuore d’oro, ricordato da tutto lo stadio, in particolar modo dal suo gruppo di sempre, il “Fabio Group”, che espone la scritta “Con te un altro pezzo di Fabio Group se ne va…ciao Ippo”, mentre la curva Sud, che un’ora prima della partita saluta commossa la moglie e il figlio di “Ippo”, espone lo striscione “Sciarpa al collo, megafono in mano, così in curva ti ricordiamo…ciao Ippo”. Ad inizio gara la formazione biancorossa porge un mazzo di fiori vicino al megafono con cui Simone lanciava i cori, e si alza forte il grido “Ippo è qua e canta con gli ultrà”, che fa scorrere un brivido addosso a tutti i presenti. Una folla commossa accorse al funerale per dargli l’ultimo saluto, alla chiesa di Anconetta-Vicenza. Tanti tifosi venuti anche da lontano, come i pescaresi col loro striscione “Rangers”, insieme a quello del “Fabio Group”, accolsero l’arrivo di “Ippo” in chiesa. -In occasione di Vicenza-Pescara del novembre ’11, si rinnova alla grande lo splendido gemellaggio tra le due tifoserie, che dopo 35 anni, è forte più che mai. La partita si gioca di domenica alle 12,30, ma, fin dal sabato, molti ragazzi pescaresi si recano nella città berica. I non tesserati vengono fatti mettere nei Distinti, al fianco dei ragazzi del “Fabio Group”. Ad inizio gara le due tifoserie ricordano le vittime dell’alluvione del messinese, conla Sud che espone in merito la scritta “Vicini agli alluvionati messinesi”. Tanti altri striscioni sono esposti poi a suggellare il gemellaggio: in Sud si può leggere “Mio fratello è pescarese!!!” e “Fino a che la morte non ci separi”, nei distinti “Pescara Vicenza già sai!”, “Ippo con noi” e “Ultras vero amico sincero…Ippo nel cuore”, mentre esterno-stadio è esposta la scritta “35: i migliori anni della nostra vita”. -Dopo le assurde 7 diffide, per 5 anni, comminate ad altrettanti tifosi del Vicenza nel giugno scorso, in seguito ad alcuni tafferugli avvenuti in occasione di Cittadella-Vicenza del febbraio ‘11, i ragazzi hanno inviato un esposto alla Procura di Padova, in cui evidenziavano alcuni atteggiamenti ambigui e provocatori delle forze dell’ordine. Ebbene, il T.A.R. veneto ha accettato il ricorso presentato contro due delle sette diffide, giudicandole inappropriate. -Per Vicenza-Ascoli, del gennaio scorso, iniziativa di protesta di gran parte della curva che, guanti gialli alle mani, decide metaforicamente di fare un po’ piazza pulita nella società vicentina. Al centro della curva, lo striscione “Telli el ghè” ricorda un ultrà cremonese venuto a mancare giorni prima. -Presenza di vicentini senza tessera quest’anno a Nocera, con le pezze “South Terrace Vicenza” e “Brutti da vedaRe”, e in altri stadi, come Livorno, in una decina dietro la pezza “Zona Mucchio”, dove a inizio secondo tempo hanno esposto lo striscione “No T.d.t.”; Bergamo (Albinoleffe), dove in 17 sono riusciti ad accedere all’impianto “bucando” il sistema, che sono stati fatti spostare dal parterre Nord di Tribuna in un angolo del settore ospiti, a seguito dell’esposizione di uno striscione controla Tessera; e Empoli, con corteo per le vie della città, intercettato dalla polizia ed entrata di circa una 60ina di vicentini, senza tessera né biglietto, nella Laterale Sud. -Bell’effetto scenico, come non si vedeva da tempo, quello creato con palloncini bianchi e rossi nel sentitissimo derby col Verona dell’ottobre scorso. -Quest’ultimo ha rappresentato l’ultimo derby in versione “ultras” della Caneva Berica (“cantina” in dialetto). Uno dei pezzi storici della Sud ha, infatti, deciso di chiudere un capitolo importante della propria storia, iniziata nel 1990, affidando ad un comunicato le motivazioni della scelta, dovuta, in primis, alle continue leggi restrittive e al mancato ricambio generazionale, non essendoci più le potenzialità per seguire sempre e ovunque i colori biancorossi. Chiuso un capitolo, se ne apre comunque un altro: il gruppo di tifosi continuerà a seguire il ‘Lane’ e resterà impegnato sul fronte delle iniziative benefiche che negli anni più recenti hanno accompagnato la storia della Caneva. -Belli davvero gli stendardi “Anche se tutti noi no!” e “Pian piano tornano tutti…”.

Liberi pensieri: “C’mon Boys” (Vi-Verona 80/81), “Ma lo sanno le vostre mamme che siete qui?”, “Conigli” (Vi-Brescia 85/86); “Mai più così in basso” (Vi-Trento 88/89), “Pasinato dacci 3 mesi da leoni!”, rivolto al mister d’allora (90/91); “Un passato da fratello un futuro da angelo, ciao Fabio” (Carpi-Vi 91/92), “Nel Veneto i primi a sorgere” (coreografia Vicenza-Verona 93/94), “29-11-92 Empoli: due anni di omertà, vergogna!!!”, “Da rispetto nasce rispetto: ciao Cosenza” (Vi-Cosenza 94/95); “Non cantate…non caricate…rivogliamo le Brigate”, riferito allo scioglimento, avvenuto nel ’91, delle Brigate Gialloblù Vr (Verona-Vi 94/95); “Nessuno ci toglierà questo momento di gloria: forza ragazzi”, coreografia a tutto stadio (Vi-Napoli, finale rit. Coppa Italia 96/97), “Tutti uniti e compatti, solola Sud presente” (Juve-Vi 97/98), “Guidolin: noi Vigilantes siamo con te” (Udinese-Vi 97/98), “English go home”, di protesta per i nuovi proprietari inglesi (Vi-Roda, C. delle Coppe 97/98); “Chi non muore si rivede” (Empoli-Vi 98/99), “Inguardabili”, con le spalle girate al campo, “Sagramola+Enic= fallimento” (Vi-Messina 01/02); “Per ultras diffide abusi e sanzioni…a chi spara complimenti e promozioni!!!” (Vi-Empoli 02/03), “I nostri vessilli non tramonteranno mai” (coreogr. Vi-Verona 02/03), “Enic, Sagramola e le tv…il nostro Vicenza non c’è più: mediocri calciatori pessimi campionati, questi i risultati”, sciopero del tifo e curva semivuota (Vi-Genoa 02/03); “Ciao calcio, un anno di lutto senza colori” (03/04), “Qualsiasi risultato non riscatterà questo campionato” (Arezzo-Vi 04/05), “La squadra in trasferta? Come il Centro di coordinamento…presente 2 volte l’anno!” (Vi-Ascoli 04/05), “Una squadra di albanesi per una curva di scafisti” (Verona-Vi 04/05), “Per noi l’assoluzione per noi la repressione, Empoli 29-11-92: la legge non è uguale per tutti!” (Vi-Empoli 04/05), “Colpiti tutti i piani…manca solo Galliani!”, “X voi semplici dimissioni, x noi carceri, sanzioni, diffide e restrizioni” (Avellino-Vi 05/06); “Forza Julio la curva è con te”, dedicato allo sfortunato giocatore Julio Ferreira Gonzalez, a cui venne amputata una mano a seguito di un incidente (Vi-Catanzaro 05/06); “Senza mori e albanesi restè comunque veronesi”, “Giornale di V. fatti i cazzi tuoi che al Vicenza ci pensiamo noi” (Vi-Verona 05/06); “600 paganti Vi-Ternana…Lega Italiana figli di puttana!!!” (Vi-Atalanta 05/06), “Oggi quanti scippi?” (Vi-Napoli 06/07), “La tregua è finita, vergognatevi tutti” (Spezia-Vicenza 06/07), “Altro che 10° posto, obiettivo 10° punto”, “Squadra in alto mare, Cassingena devi sborsare!!!” (Vi-Treviso 06/07); “Cassingena: per 3 anni hai difeso arbitri, squadra, allenatore…risultati da film dell’orrore” (Vi-Arezzo 06/07), “Vicini agli amici pescaresi, ciao Casimiri”, dedicato a un fratello pescarese scomparso (Vi-Brescia 07/08); “29-11-92 Empoli…11-11-07 Arezzo: il lupo perde il pelo ma non il vizio”, riferito agli spari di Empoli e all’uccisione di Gabriele Sandri, “E se oggi non sentite il tifo guardatevi che schifo” (Vi-Piacenza 07/08); “Francesco x sempre nel cuore”, dedicato a Guidolin, ex-mister del Vicenza, allora sulla panchina parmense (Vi-Parma 08/09); “No all’articolo9” (Vi-Sassuolo 09/10), “Ale ti siamo vicini”, a favore del giocatore Alessandro Sgrigna, che pochi giorni prima aveva perso la mamma (Vi-Ascoli 09/10); “Gato con poenta Bigazzi uno di noi” (i vicentini sono definiti notoriamente “magnagatti”, Vi-Cittadella 09/10); “God save the Lane”, in italiano “Dio salvi il Lanerossi” (Vi-Ancona 09/10); “Genova come Vicenza un anno dopo…altro fango stesso dolore. Forza popolazione ligure”, “Vicini al popolo ligure”, riferiti alle alluvioni che hanno colpito le rispettive zone nel 2011 e nel 2010; “Chi dimentica è complice!!! Gabbo vive”, esterno stadio (Sampdoria-Vi 11/12); “Partite truccate, scommesse illegali, e poi siamo noi i veri criminali” (Vi-Reggina 11/12).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[Modificato da Claudio.Freccia 17/05/2012 19:57]
claudioalfaroli
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16/05/2012 14:08
 
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Dal campo…prove di 4-4-2

Dopo due giorni di riposo gli azzurri sono tornati quest’oggi in campo per iniziare a preparare la sfida di domenica prossima con il Grosseto.




Una seduta classica da primo giorni della settimana con una lunga parte atletica ma con comunque l’abbozzo di un primo undici che potrebbe andare a sfidare i grifoni.

Da quanto si è appreso dalla parte tattica emerge che mister Aglietti sta seriamente pensando di andare in Maremma con il 4-4-2, un centrocampo ben coperto per cercare di tenere al meglio anche dal punto di vista del dispendio energetico.

Gli interpreti però non dovrebbero discostarsi molto da quelli visti nelle ultime uscite anche ci saranno da valutare le condizioni di alcuni elementi per capire se potranno esserci a dar man forte in una gara importantissima.

Su tutti Massimo Maccarone, difatti l’attaccante è per adesso a riposo per valutare il problema che lo ha costretto ad uscire anzitempo nel match con il Vicenza. Provato oggi in tandem con Tavano l’italo-romeno Dumitru.

Altra cosa notata oggi è stato Gorzegno sulla sinistra ma a centrocampo davanti a Regini. Alternato al cuneese spesso Mirko Valdifiori.

In quel centrocampo provato spesso Saponara sulla destra e Moro-Coppola come centrali.



Gli indisponibili sono i soliti lungodegenti con in più, speriamo solo momentaneamente Maccarone. A Grosseto non ci sarà nemmeno Flavio Lazzari che oggi ha avuto una giornata di squalifica.


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16/05/2012 14:06
 
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Più qualità che quantità per far correre l’Empoli

Il preparatore Sorbello spiega che tipo di lavoro serve per ritrovare lo smalto «Stanchezza più mentale che fisica, ora è importante gestire le residue energie»






EMPOLI. Dopo una partita come quella di sabato, condizionata da tanti aspetti, è difficile capire lo stato di salute dell’Empoli. Certo quel primo tempo non giocato, a tutti i livelli, ha fatto emergere tanti dubbi sulla condizione fisica. Un dato, però, che si scontra con quanto accaduto nella ripresa, quando la squadra ha comunque alzato i ritmi fino a chiudere addirittura meglio del Vicenza, sotto il profilo atletico, considerate anche inferiorità numerica e, soprattutto, la gara infrasettimanale sul groppone.

Difficile capire, insomma. Almeno per chi non ha il polso della situazione. L’analisi del preparatore Daniele Sorbello, infatti, è più dettagliata e sicura. «Che in questo momento la fatica sia una nostra compagna di viaggio è sicuro – sottolinea il professore che insieme a Claudio Selmi, con quest’ultimo più focalizzato sul recupero degli infortunati, cura gambe e muscoli del gruppo – ma è un dato di fatto che, dopo 40 partite, vale per noi come per gli altri. Certo noi abbiamo giocato 6 gare in 20 giorni e questo, di sicuro, non aiuta».

Come si spiega, allora, la reazione di sabato scorso?

«Sicuramente con stanchezza e caldo. Ma, soprattutto, credo che i ragazzi abbiano pagato dazio all’aspetto mentale, alle pressioni. Stiamo conducendo una grande rincorsa e quando vedi il traguardo vicino è normale aver paura di lasciarselo sfuggire. Qualcosa del genere ci era capitato col Gubbio e anche nel recupero».

Colpa più della testa che delle gambe, insomma.

«Penso proprio di sì. E faccio due esempi: Regini, che a Bergamo non aveva giocato, stava così male da dover chiedere il cambio, mentre Buscé, che pure non è fra i più giovani e che si porta dietro alcuni problemi da un po’ di tempo, ha avuto le gambe per fare il suo, cioé difendere, e pure per andare a segnare il gol del pareggio».

Però sulle gambe si può lavorare meglio che sulle teste.

«Vero, la testa non si allena. Anche se bisognerebbe gestire meglio certe emozioni. Anche a livello mentale, comunque, il fatto di non aver mai potuto staccare, nell’ultimo periodo, ha influito molto».

Dunque questa settimana standard è la medicina?

«Aiuta, sicuramente. Intanto perché i ragazzi hanno avuto finalmente un paio di giorni per riposarsi fisicamente e rilassarsi mentalmente, poi perché ci consentirà di portare avanti un lavoro di recupero a livello atletico».

In che senso?

«Ora non serve a niente carica. Bisogna solo mettere i ragazzi nelle condizioni di attingere alle energie residue. Servono allenamenti di qualità, insomma, più che di quantità».

Basterà?

«Sicuramente arriveremo meglio alla gara di Grosseto di quanto non sia successo nelle ultime due o tre partite. Poi, ripeto, la stanchezza c’è per tutti. Ma una cosa mi preme sottolineare: questi ragazzi sono eccezionali per dedizione alla causa e attaccamento alla maglia. Stanno dando tutto ed è per questo che so che non smetteranno di correre. Ci sarà da soffrire fino alla fine, lo sappiamo, ma siamo pronti a farlo».


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15/05/2012 14:37
 
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F. Corsi: “Prevedo un epilogo thrilling”

All’indomani del pari con il Vicenza, un punto di sostanza, ed a 180 minuti dalla conclusione del campionato, ha parlato il Presidente azzurro, Fabrizio Corsi. Ha raccolto le sue dichiarazioni il collega de “La Nazione ” Carlo Salvadori.

Qui sotto vi riportiamo l’intervista:




L’obbiettivo era quello di arrivare a questo punto con il destino nelle nostre mani, e ad oggi è cosi. Il finale perà pare tutt’altro che in discesa:
«Prevedo un epilogo di campionato thrilling in cui ci sarà da lottare fino in fondo. E’ ovvio che la nostra posizione sia migliore rispetto a quella di varie concorrenti dirette, ma basterebbe un passo falso a pregiudicarla. Infatti non avremmo il tempo per rimediare».



Sabato col Vicenza, intanto, l’avete trovato dopo un avvio molto sofferto…
«In effetti i primi 45’ sono stati dominati dai biancorossi che sarebbero potuti andare al riposo sul 3-0. Nella ripresa, invece, siamo stati bravi a reagire conquistando un punto davvero prezioso».



La deludente prima metà di gara era legata alla stanchezza?
«Ha di sicuro influito. Venivamo da alcune partite ravvicinate e tutte da non sbagliare per alimentare, come abbiamo fatto, le nostre probabilità di rimanere in serie B. Avevamo giocato pure martedì a Bergamo con l’Albinoleffe, mentre i nostri avversari avevano avuto l’intera settimana per preparare la sfida».



Quella col Vicenza era per voi la più temuta?
«Sì. Ne avevamo parlato tra noi dirigenti e sapevamo bene che Cagni è un maestro nell’avvicinarsi a un match chiave quando può allenare i suoi calciatori in maniera ideale. Da noi, per esempio, ricordo il modo in cui studiò le mosse in vista di un incontro casalingo col Palermo, che poi vincemmo con relativa facilità».



I veneti hanno accusato un calo atletico dopo l’intervallo?
«Può darsi, ma in tal caso siamo stati pronti a sfruttarlo, costringendoli ad arretrare nella propria trequarti. Il bel gol di Buscé non è arrivato a sorpresa e, a quel punto, avremmo anche potuto ribaltare il risultato. D’altronde, a Nocera e in casa col Modena, era accaduto a nostre spese».



Domenica a Grosseto si annuncia un’altra battaglia?
«Penso di sì. Loro giocheranno alla morte sia contro di noi che nell’ultima giornata a Livorno».



Però i grifoni sono in pratica al sicuro…
«Per la classifica sì, ma i verdetti sul calcioscommesse potrebbero stravolgere la situazione di tante squadre. Guai, dunque, a fidarsi».


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Empoli, Aglietti: "Punto importante per la classifica"
12.05.2012


Alfredo Aglietti, allenatore dell'Empoli è contento del pari conquistato contro il Vicenza e striglia i sostenitori toscani, rei di non credere nella salvezza: "Questo è un punto importante giunto al termine di una gara complicata. Nel primotempo avremmo potuto subire anche il secondo gol, ma siamo stati bravi a stringere i denti e reagire, trovando il pari finale. Noi ci crediamo e ci abbiamo sempre creduto, a differenza dei nostri tifosi e faremo di dare il massimo nelle ultime gare".


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15/05/2012 01:57
 
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la nostra cara maratona non si e' tesserata fino alla fine nessuna presenza in trasferta,Sono orgoglioso di voi,di noi perche' la maratona e' una famiglia..che goduria sara' quando questa assurdita' della tessera finira' e potremo ridere in faccia a coloro che invece si sono chinati come struzzi svendendo se stessi in nome di un business che non vuole piu' i tifosi allo stadio..

avremmo voluto presenziare in questo campionato essendo noi cannoli non residenti nella regione toscana,magari con un bel drappo anti tessera ma per svariati motivi(non ultimo il fatto che colui che scrive vive adesso in germania,per esempio,e che in quasi 10 anni di onorato servizio al mondo Siculo-Empoli f.c. abbiamo raggiunto nientemeno che quota 6 membri,il che limita un po',s'ha come :p )non ci e' stato possibile farlo..tuttavia in casa abbiamo raggiunto quest'anno presenze record..


speriamo l'anno prossimo di tornare a tifare per il nostro empoli come ai bei tempi..e in serie B,ovviamente..
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14/05/2012 09:36
 
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news da grosseto...

Festeggiamenti per i 100 anni dell'Unione sportiva Grosseto


Oltre agli eventi per il centenario, il Comune e la Società biancorossa promuovono un programma di educazione sportiva nelle scuole

Insegnanti d'eccezione i giocatori del Grifone. L'amministrazione comunale di Grosseto si unisce ai festeggiamenti per i 100 anni dell'Unione sportiva Grosseto. E per farlo oltre a collaborare al fitto calendario di eventi previsti per questa ricorrenza, ha messo a punto anche un programma di educazione allo sport mirato soprattutto ad avvicinare bambini e ragazzi all'esercizio fisico. “Il centenario della nascita dell'Unione sportiva Grosseto ci offre l'occasione per celebrare una delle eccellenze sportive del territorio. Tante le discipline che continuano a regalare successi e momenti di gioia ai grossetani – ha detto il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi -. In generale è lo sport che in città rappresenta un grande motivo d'orgoglio a tutti i livelli. E il calcio, grazie alla società biancorossa, è una di quelle realtà che vogliamo ringraziare e omaggiare”. “Un secolo di storia parla da sé. I successi dell'ultimo decennio, il traguardo e la militanza nel Campionato di calcio di serie B sono il suggello ad una attività che non ha mai smesso di far battere i cuori di appassionati e tifosi – ha aggiunto il vice sindaco e assessore allo Sport, Paolo Borghi -, grazie all'impegno e alla professionalità di tanti dirigenti, calciatori e preparatori che dal 1912 ad oggi hanno costruito passo dopo passo una grande società, che ora più che mai vanta, con merito, un posto d'onore nel calcio che conta. Da parte del Comune l'impegno a proseguire nella ormai consolidata strada di collaborazione e sostegno in questo glorioso percorso sportivo”. E proprio sulla base di un consolidato rapporto di collaborazione, l'Ente e la Società biancorossa hanno firmato una convenzione per l'affidamento, la cura e la gestione del programma di educazione sportiva e integrazione sociale. L'accordo si sviluppa secondo un programma di “lezioni” nelle scuole cittadine, dalle elementari alle superiori passando per le medie. I giocatori biancorossi, accompagnati dalla mascotte del Grifone, e in accordo con il Provveditorato agli studi, incontreranno gli studenti, in aula, per promuovere il gioco del calcio e in generale l'attività sportiva, secondo le regole del fair play. E sempre secondo la convenzione, l'Unione sportiva Grosseto metterà a disposizione dei ragazzi delle scuole 100 biglietti di gradinata per le partite allo stadio comunale Carlo Zecchini. E' inoltre previsto un annullo filatelico e un torneo giovanile di calcio. Il tutto per promuovere l'educazione sportivo-motoria dei ragazzi e in modo particolare dei ragazzi disabili e degli stranieri, per favorirne anche attraverso l'esercizio fisico l'integrazione sociale.


www.usgrosseto.com/portal2010/index.php/notizie/sample-menu/1649-festeggiamenti-per-i-100-anni-dellunione-sportiva-...
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14/05/2012 00:18
 
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EmpoliFc : la ripresa martedi

Dato che non si rigiocherà fino a domenica prossima e viste le molte gare che gli azzurri hanno dovuto sostenere in queste ultime settimane, la società ha deciso di concedere due giornate libere ai calciatori ed allo staff tecnico.

L’adunata è prevista per il pomeriggio di martedi quando si darù luogo alla prima seduta di allenamento in vista del non semplice derby di Grosseto.



Alla ripresa saranno da valutare le condizioni di tutti e tre i calciatori che hanno dovuto lasciare il campo per noie fisiche, ma su tutte, ha preoccupare è la situazione di Maccarone: per il bomber piemontese si sospetta uno stiramente a livello addominale, danno che se confermato potrebbe mettere a repentaglio le ultime due presenze in azzurro di BigMac.


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14/05/2012 00:17
 
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NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO !

Domenica 20 maggio 2012

Stadio C.Zecchini - Grosseto

Ore 15,00
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