MarcoPantani, 10/11/2011 22.47:
Se io compro una pistola e poi mi sparo accuseresti di omicidio il negoziante?
Per vendere una pistola, il negoziante deve assicurarsi che l'acquirente abbia i giusti requisiti (porto d'armi, sanità mentale, nessun precedente penale), in modo da tutelarsi. Se non vengono rispettate tali procedure, e l'acquirente si rivela un folle, allora anche il venditore potrebbe rischiare un'accusa penale, per negligenza o peggio.
Per vendere la droga, al pusher non gliene può fregare di meno. Non ha trafile legali da rispettare, e non rischia nulla se fa tutto di nascosto e non si fa beccare, a differenza del venditore d'armi che ha il suo negozio in bella vista!
Secondo me ci poteva stare almeno un'accusa di "concorso in omicidio", oppure "omicidio colposo", o qualcosa del genere, ma non addirittura l'assoluzione!
Il senso della mia indignazione è che, così facendo, i pusher si sentiranno in qualche modo "più tutelati" da eventuali danni collaterali causati dalla merce, e quindi continueranno a fare il loro "mestiere". Con una sentenza più severa si sarebbe creato un precedente, facendo sentire gli spacciatori "meno tutelati", e forse il mondo sarebbe migliore (o meno peggiore)...