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Libia: guerra civile. «Raid aerei e cannonate sulla folla», migliaia di morti

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2012 23:12
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21/03/2011 15:44

GLI INSORTI: ABBIAMO PERSO 8000 UOMINI. VOCI SULLA MORTE DI KHAMIS GHEDDAFI

«Gheddafi piazza gli scudi umani»
Usa: comando andrà a franco-britannici

Gates: presto passaggio di consegne.
Ricominciate le operazioni: partiti Tornado ed F16 italiani


MILANO - Non si fermano gli attacchi contro la Libia della coalizione anti-Gheddafi. I primi a riprendere le operazione aeree sono stati i francesi.

TERZO GIORNO - L'operazione «Odissey Dawn» è giunta al terzo giorno e domenica ha visto esordire nelle operazioni anche i Tornado italiani. Che però non avrebbero lanciato missili. «Ieri sera nella missione condotta in Libia abbiamo solo pattugliato la zona nei pressi di Bengasi ma non abbiamo ritenuto di lanciare i missili contro i radar» ha detto infatti Nicola Scolari, 38 anni, uno dei tre piloti che domenica ha partecipato alla missione italiana contro la Libia. Secondo l'ammiraglio americano Mike Mullen, capo degli Stati maggiori riuniti Usa la prima ondata di attacchi ha permesso di stabilire la no-fly zone sulla Libia. Ora comincia la seconda fase quella che prevede l'attacco alle forze di rifornimento delle truppe del Colonnello Gheddafi.

SCUDI UMANI - Ma il regime libico starebbe reagendo usando mezzi non convenzionali. Il Regno Unito ha detto che una delle proprie missioni di bombardamento sulla Libia è stata annullata domenica per evitare di fare vittime tra i civili. «Riteniamo che un numero indefinito di civili si siano spostati nell'area che intendevamo prendere come obiettivo», ha riferito il ministero della Difesa inglese. La televisione di Stato libica ha affermato che i sostenitori di Gheddafi si sono diretti verso gli aeroporti per fungere da scudi umani.
Una notizia quest'ultima confermata anche dagli insorti che sostengono che le forze fedeli a Gheddafi stiano portando civili a Misurata dalle città vicine proprio per usarli come scudi umani.

ATTACCHI - Due F16 italiani di stanza nella base militare di Trapani Birgi sono decollati dall'aeroporto militare siciliano. Pochi istanti dopo è decollato anche un elicottero italiano seguito da tre caccia di tipo Tornado. Non è nota la destinazione: viene solo sottolineato che stanno svolgendo la loro missione. L'Italia ha messo a disposizione della coalizione che sta svolgendo le operazioni militari sulla Libia 8 caccia: 4 Tornado Ecr per la neutralizzazione delle difese aeree nemiche e 4 intercettori F-16. In precedenza erano decollati da Decimomannu per la prima missione sulla Libia due cacciabombardieri F18 e un aereo tanker dell'Aeronautica militare spagnola. Il 47esimo Gruppo di Torrejon è così entrato in azione nell'operazione «Odyssey Dawn». Destinazione e ordini di missione top secret. Successivamente sono parititi anche quattro dei sei caccia F16 danesi, ospitati nella base di Sigonella (in provincia di Catania).

CAMBIO DI COMANDO - Gli Stati Uniti hanno annunciato che passeranno «nei prossimi giorni» il comando dell'operazione; il presidente americano Barack Obama vuole infatti consegnare l'incarico di guidare l'intervento militare alla Nato o ai franco-britannici, per non gravare troppo sulle forze armate statunitensi, già impegnate in due conflitti. Il Segretario alla Difesa Usa, Robert Gates, ha tuttavia sottolineato come sia più probabile che l'intervento venga affidato a un comando franco-britannico, a causa della «sensibilità» araba verso un altro intervento dell'Alleanza Atlantica nel mondo musulmano. «Continueremo a sostenere la coalizione, saremo partner della coalizione, avremo un ruolo nella coalizione, ma non avremo un ruolo di spicco», ha detto il ministro, citato dal quotidiano britannico «Times».

VITTIME - Intanto c'è un primo bilancio del conflitto sul campo tra le forze del Colonnello e gli insorti. Sono oltre 8.000 i ribelli rimasti uccisi dall'inizio della rivolta al regime libico Gheddafi. «I nostri morti e martiri sono più di 8.000», ha detto a Sky News il portavoce del Consiglio nazionale di transizione di Bengasi, Hafiz Ghoga, che ha anche criticato gli appunti mossi domenica dal Segretario generale della Lega araba, Amr Moussa, ai bombardamenti lanciati dalla comunità internazionale in Libia.
Un portavoce del governo francese ha invece detto di non avere informazioni sul fatto che civili siano rimasti uccisi negli attacchi sulla Libia da parte della coalizione.

KHAMIS GHEDDAFI - Circolano in Libia voci circa la morte di Khamis Gheddafi, figlio del colonnello Muammar, che sarebbe deceduto ieri a Tripoli. Secondo quanto ha annunciato il sito dell'opposizione libica «Al-Manara», Khamis sarebbe morto per le ferite riportate nei giorni scorsi, quando un pilota dell'aviazione libica passato con l'opposizione avrebbe aperto il fuoco contro di lui nei pressi della caserma di Bab al-Aziziya, nel centro di Tripoli. La notizia non è stata ancora confermata, ma sta già facendo il giro dei media arabi. Khamis Gheddafi era a capo di una delle brigate del regime impegnate a combattere contro gli insorti. Sesto dei figli del colonnello, aveva il grado di capitano dell'esercito ed era responsabile del reclutamento e dell'addestramento dei soldati mercenari africani.

ONU - Sul fronte diplomatico prosegue intanto il giro delle capitali del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. «Il forte impegno della Lega Araba» per proteggere i civili in Libia «ha reso possibile l'adozione della risoluzione del Consiglio di sicurezza Onu» ha detto Ban Ki-Moon, al termine del suo incontro con il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa.

PUTIN - Da segnalare anche un caustico commento del primo ministro russo Vladimir Putin che ha sostenuto che la risoluzione dell'Onu sulla Libia ricorda «gli appelli medioevali alle Crociate».

LEGA ARABA - La Lega araba invece conferma la propria preoccupazione per «le modalità su come il rispetto della no fly zone» è stata finora attuata, «in particolare da parte delle forze francesi». Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles, precisando di avere avuto contatti con rappresentanti della Lega araba al Cairo.

Fonte: CorrieredellaSera

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