Venerdì, febbraio 25, 2005
Per entrare in vigore è necessario che le leggi siano firmate dal Capo dello Stato e che le sirene della sinistra non siano ascoltate dal Presidente della Repubblica.
affermato da Silvio Berlusconi alle 14:31
Qui le altre perle, con relative e puntuali smentite, del "Cavaliere dell'Apocalisse"....
Dal Corriere.it 27 Febbraio 2005 ore 14:31
Berlusconi:
«Capo dello Stato non ascolti le sirene della sinistra »
«La ex Cirielli si può modificare»
Pressioni del premier persino su Ciampi riguardo la firma delle leggi:
con la lunga gestazione delle norme è difficile modernizzare il Paese
ROMA - «Se sarà necessario si potrà modificare la ex Cirielli». E' quanto affermato dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sull'ipotesi di una modifica della
legge sui tempi della prescrizione (che il Csm ha severamente bocciato in quanto avrebbe «effetti devastanti» sui processi).
Parole a margine del convegno sul Made in Italy, a Roma, dove si parla di modernizzazione del Paese.
Ma per il premier modernizzare il Paese è difficile anche per la lunga gestazione delle norme che, in Parlamento, affrontano una serie di «bracci di ferro», prima in commissione, poi in aula e ancora nell'altro ramo del Parlamento. Infine, fa notare il premier:
«E' necessario che le leggi siano firmate dal Capo dello Stato e che le sirene della sinistra non siano ascoltate dal Presidente della Repubblica».
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Le reazioni politiche alla nota del Quirinale:
Follini: «Ciampi è correttissimo»
Fassino: «Inaudito il richiamo di Berlusconi al presidente»
Di Pietro: «Il premier non ha senso dello Stato»
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Ciampi: sorpresa per le parole del premier
Dura nota del Quirinale
«È a tutti ben noto che - si legge nella nota del Quirinale - in questa come in altre materie,
non è costume del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi dare ascolto a suggestioni, suggerimenti o critiche gratuite da qualsiasi fonte provengano.
Tutti i provvedimenti legislativi rinviati dal Capo dello Stato al parlamento sono stati sempre accompagnati da messaggi debitamente, convintamente, dettagliatamente motivati».
LA REPLICA - Dopo un paio d'ore ecco la classica replica di Berlusconi.
In una nota di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio detta la sua correzione. Nella quale, sostanzialmente, viene ribadita la fiducia nel capo dello Stato e spiegato meglio
il senso delle frasi incriminate.
Così: «Le dichiarazione del presidente del Consiglio non hanno palesemente inteso mettere in dubbio la correttezza costituzionale delle decisioni del capo dello Stato».
Nero su bianco rimane però la critica alla sinistra che vorrebbe tirare per la giacchetta Ciampi.
Le parole di Berlusconi - precisa ancora il comunicato del governo - «erano una chiara allusione ai tanti e bene identificabili personaggi della sinistra che pretendono in certe occasioni di dargli consigli non certamente disinteressati». :fD:
[Modificato da Etrusco 27/02/2005 19.31]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.