Un' estate al mare, stile balneare...
Qua non è estate, ma forse oggi tornerò al mare, quindi beccatevi questo.
Una donna disturbata, che incarna alla perfezione la definizione anglofona delusional, è al centro di una vicenda torbida e delirante nella quale immagina di massacrare uomini avvenenti; peccato che ad un certo punto i notiziari inizino a riferire di omicidi reali, e a che in seguito entri in scena pure la polizia. Sulla donna aleggia l' ombra del rapporto che ebbe col padre, eroico marinaio scomparso al largo secondo lei, e violento portuale bifolco secondo la sorella: viste le conseguenze verrebbe da credere a quest' ultima.
Se certe situazioni (inclusi i pur drammatici flashback) e gli effetti (poco) speciali al giorno d'oggi lasciano il tempo che trovano, all' epoca la scabrosità della materia frutto' al film una vita tormentata che generò ritiri e censure a più riprese: la copia che ho visto io risulta essere mia coetanea, ed è meglio farselo andare bene perché sembra che altre siano saltate fuori sino al 1976, quindi difficilmente si verrebbe a capo di una univoca datazione anche armandosi del miglior temperino.
Di fatto l' ispirazione viene fatta risalire a Repulsion: io, che non ho mai visto quel film di Polanski, mi sono accontentato di ravvisare qualche similitudine col successivo Pensione paura e di vederci una versione ante litteram al femminile di American psycho.
Tra le cose da ricordare, la storia sul taglio della coda della sirena (che le permetterà di camminare al prezzo di dolore e sangue versato) da leggersi come similitudine con la perdita della verginità; ed applausi infiniti al personaggione che afferra e trattiene per la canna una pistola che ha appena sparato più colpi in sequenza!
[Modificato da MD-MAniak 28/08/2022 04:49]
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."