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Evoluzione: nessuno veloce come le stelle marine

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2012 22:44
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07/08/2012 22:44

Le stelle marine sono esseri affascinanti presenti in tutti i mari del mondo. La maggior parte ha cinque raggi o braccia. Frequenti sono però le specie a sei o più raggi (ne possono avere fino a 50). È noto come questi invertebrati appartenenti agli Echinodermi siano in grado di rigenerare un braccio perso e, questo (se attaccato a un pezzo del disco centrale), sia in grado di ricostituire l'intero individuo. Ora una ricerca conferma un’altra caratteristica di questi esseri marini (ne esistono circa 200 specie), cioè la loro incredibile velocità nel generare nuove specie.

6 MILA ANNI - Stelle di mare (apparentemente identiche esternamente ma profondamente diverse tra loro) secondo uno studio condotto dall’Università di California-Davis e pubblicato dalla rivista Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, sono diventate due specie separate in appena 6 mila anni. «Che è incredibilmente un tempo veloce», commenta Rick Grosberg, professore di evoluzione ed ecologia presso UC Davis e coautore del lavoro, «rispetto alla maggior parte degli organismi». Infatti abitualmente in letteratura si parla di centinaia di migliaia di anni per la comparsa di nuove specie.

ISOLAMENTO - Grosberg è interessato a come una nuova specie possa nascere nell’oceano. Infatti sulla terraferma a determinare l’isolamento riproduttivo (condizione ritenuta necessaria perché le specie divergano) gruppi di piante e animali possono essere fisicamente isolati dalla presenza di ostacoli naturali (come montagne, deserti o fiumi) che costituiscono ostacoli naturali e facilitano la divergenza. Una volta che questa è avvenuta, gli esseri viventi sono nuove specie che non possono incrociarsi tra loro anche se si incontrano di nuovo. Ma come può avviene questo isolamento nell'oceano dove tutto è spalancato?

DIVERSITÀ - Grosberg e colleghi hanno trovato una risposta, conducendo uno studio su due stelle marine che vivono sulla costa australiana, Cryptasperina pentagona e Cryptasperina hystera. Gli animali sono identici nell'aspetto, ma vivono in regioni diverse: C. hystera si rinviene su poche spiagge e isole all’estremo limite meridionale dell’areale di C. pentagona. Ma contrariamente all’aspetto simile, la loro vita sessuale è molto diversa. C. pentagona presenta individui femminili e maschili. Questi ultimi rilasciano lo sperma sulle uova nell'acqua dove avviene la fecondazione. Poi crescono le larve che galleggiano nel plancton e che poi si insediano sul substrato e si sviluppano in adulti di stelle di mare. Gli esemplari di C. hystera sono invece ermafroditi e lo sviluppo dei piccoli avviene al loro interno finché «partoriscono» stelle di mare in miniatura, pronte a crescere fino all'età adulta.

CORRENTI MARINE - I ricercatori hanno potuto stimare il momento in cui le specie si sono diversificate esaminando le sequenze del loro Dna, giungendo alla conclusione che la separazione è avvenuta tra 6 mila e 22 mila anni fa. E hanno potuto escludere che la divergenza sia avvenuta lentamente, cioè con progressivi cambiamenti genetici. I risultati mostrano che invece si sono isolate rapidamente. Negli ultimi 11 mila anni, il confine tra le acque calde e fredde nel mar dei Coralli è oscillato tra nord e sud. Potrebbe essere accaduto che una piccola popolazione di stelle di mare progenitrici, forse anche pochi individui, possa aver colonizzato una zona remota all'estremità meridionale del range originario e quindi sia stata isolata da uno di questi cambiamenti nelle correnti oceaniche, originando una nuova specie.

BELLE MA VORACI - Nonostante la loro bellezza, le stelle marine non sono affatto quelli animali tranquilli appoggiati sugli scogli che noi immaginiamo, ma sono tra gli abitanti più voraci dei fondali marini. Passano la maggior parte della giornata in cerca di cibo ingoiando piccole prede intere. Alcune possono rovesciare lo stomaco all'esterno della bocca, farvi aderire animali anche grandi che poi digeriscono esternamente (ricci, cozze, piccoli crostacei, molluschi).



di Massimo Spampani
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