Poesie da raccogliere - by albert giulin

36.
Lacrime solitarie di Nietzsche
e vasi-di-sangue-comunicanti di Gesù Cristo

Sia pure di traverso - e va sempre restituìto
quel tal 'tessuto interiore' detto Spirito -
specie alla luce di alcuni trapassati:

(Caravaggio e Van Gogh non si presero forse
un'estrema cura
degli intestini sfilacciàti?)

Invece ora, NON sembrano più che
questioni emotive di ier-l'altro
legate a qualche lacrima solitaria.


Nell'eterno medioevo d'oggi si può
finalmente fingere di sorridere
come un esercito di cinesini -
passando oltre-e-su tutto-

37.
Tu eri mia zia, la mia zia preferita
Ma non potrò mai dirti ‘grazie zia’
Perché pur desiderandoti in quei brevi
Giorni così lontani presso un mare toscano (etrusco)

Non ho mai potuto entrarti dentro
Eppure anche tu mi desideravi (ancora lo sento)

Mia madre era lontana ed anche
I tuoi figli erano così lontani
In quei rapidi giorni estivi che erano fiabeschi e fuggiaschi

Come piccole pietre rotolavano giù (i desideri segreti)
Negli abissi marini.

38.
Popoli trascinano un unico mantello
costellato di ventose che
spalancano sul futuro
una pena a sghimbescio -

la gravità del piombo
cola nel cuore con astri funèrei
che violenti premono

come dolciastre mammelle assai dilatate -
per cingere perennemente d'assedio
i nostri stessi succulenti ma aridi

peccati.

39.
Rendo testimonianza alle ùfiche creature:

Nani parlanti linguaggi extraterrestri,

giganti che emettono alternatori di coscienza:

Grifoni derisi.

40.
Erigere pezzo su pezzo
la propria cattedrale
magari all'incontrario
sfatando ogni senso comune.

Sarebbe stupendo poter dire
in un pacifico campo indiano
tra millenaria gente genuina allo stato brado -
o come Che Guevara ai suoi compagni:
"Vi amo, questo braccio è vostro,
e questi occhi - per tutti i più deboli".

Invece...il mio sangue per questa gente
per questo zoo umanoide
per questa gabbia di matti,
ora non lo dò neanche per sogno!
Eppure, che sto facendo?

Un giorno, un millennio (polverizzato)
in tre secondi. Eppure...non ci sarebbe
soddisfazione più grande
che poter lavorare
per il bene di tutti... Vorrei
dimenticare timori e valli di lacrime.
Vivere dimenticato: chi sono mai stato?

Alberto, fa che non resti
un vuoto richiamo.

41.
Arabo cielo/indo-europeo
ben pochi ancora
lo sanno, o Armageddon
lo scompiscio che
succederà.

Credo che la vita abbia uno scopo:
debole, forte, violento o passionale

E foglie tutte che si staccano da sempre
da moltitudini di vite - alberi di lacrime
come sorrisi di giganti
che nei secoli frondeggiano l'organismo
delle radici che vivono in silenzio -

imboccando sentieri che si sperdono tremendi
nel cancro dell'ignoto.

E un sistema di passeri graditi al sole,
non senza senso

né il ridacchiare metallico
di bertucce inquiete.

43.
Ho una meta precisa:
il mio cuore racchiude i testimoni (i martiri)
d'ogni epoca;
zampillano dai sotterranei
fino a insanguinare la luna.

44.
Il mio occhio lìnceo di vecchio "cacciatore"
ormai appartato e démodé -
che tuttavia ancora concupisce il baldanzoso
inceder di pulzella flessuosa
e pure mascolina; massì, sarò un sottile
barbaro démodé - che si schermisce come un solitario
operaio di sogni diventàti incubi -

Giù dal carpe diem ora discende
o scivola a precipizio colui
che non accetta (più) un destino da
capro espiatorio: la Poesia, fonte battesimale
d'ogni purezza
oltre il peccato originale,
cosa va cercando ancora? Facendo gli scongiuri
del caso dovuto ad un astral substràto
prestabilito - e di nuovo legato a un fato
tutto sommato per una buona sorte ('na bella morte) -
con tutto quello che succede intorno...

L'anima
scondita da ciechi cuochi
alla mensa di tutti
i poveracci questuanti...

(inedito)

46.
Dopo, non ci sarà più tempo
Il grano insanguinato prenderà
Voce nella tempesta, memoria come oblìo di
noi tutti – Quantità
di Uccelli di metallo cadrà senz'ali –
Voleranno dappertutto
Frammenti di meteoriti

Ma la minor follia consisterà forse
nel trovare il coraggio di
sopravvivere All’ultimo giudizio.

Ricordati se soffri non è per sofferenza gratuita........

la sofferenza

è un regalo che ti viene fatto per scoprire qualcosa......per

salire

di un gradino...

La ragione finisce dove inizia il sentimento, dove si inibisce il controllo sui propri gesti e sulle proprie azioni. L’ amore ama senza pensare, senza pesare e il senno scatena immagini ed emozioni che non hanno niente di razionale. Essa spezza catene, illumina la notte e ferma la mente dove inizia il cuore, dove il pensiero comune viene distorto, e tutto viene imprigionato in un labirinto di parole che affascina ed inganna. Ci si potrebbe salvare abbassando il cantore e parlare con nuova voce, con nuovi sospiri, fino a sfiorare il silenzio assoluto e trasportarsi nella notte del tempo….. Ama e non pensare potresti vivere di rimorsi e perderti nei ricordi del passato e di quello che fu… Guarda sempre lontano e non fermarti più...

ciao ALBERT - BUON ESTATE

PASSA UNA BUONA ESTATE .. QUI,IN QUESTI GIORNI IN TERRA D'EMILIA FA MOLTO CALDO..!

A costoro , tra l'altro, non glien'è mai fregato un cazzo della mia poesia sia scritta che vissuta...Ma ora, a parte questi stronzi di famiglia, potrò ancora sopravvivere in un mondo di ? Forse sì, poiché son più forte di tanti, e vo' formulando profezie...

47.

ORIZZONTE (inedito)

Vedo tante vele là in fondo

all’orizzonte il più verticale del mare -

Sopra la nostra sempiterna vertigine

s’apre un volo multicolore di uccelli

che in coppia o solitari appaiono

e subito dopo scompaiono.

Viene in mente il Nobel(1957) Camus con il suo "Lo Straniero"(1942), un impeccabile scarno classico per altro sempre attuale dove la qualità del contenuto che ho sempre apprezzato di più, è il Non-rapporto di base tra figlio e madre...

Vado su Youtube perché voglio informarmi sul film del 2014 di Martone "Il giovane favoloso" con Germano nella parte del sublime Leopardi, e mi dispiace un sacco che tanti anni fa il cugino di Pasolini, Nico, che allora gestiva la sezione poesia per l'editore Longanesi ('patron' uno snob e piuttosto mediocre Mario Monti che aveva ereditato la casa editrice), mi diceva spesso: "Devi eliminare dal vocabolario l'aggettivo FAVOLOSO!" (chissà quale raptus d'isteria l'aveva colto in pieno raggiro-post'68?)

Non riesco a veder bene il film su Leopardi dal piccolo portatile, per altro con un audio troppo basso...Troverò altre soluzioni;

Ora mi son fatto prestare delle buone cuffiette e adesso [da quel film] sento tutto ciò che fanno dire a Leopardi...me lo centellino con cura un po' per giorno; sono piccole felicità 'sti incanti della mente… (Poi, a distanza di pochi anni ossia tra qualche annetto non mi ricorderò quasi più niente neppure di questo film, il che succede spessissimo).

48.

Un'egual misura nel morire, nel
ridere soffrendo x progetti irrisolti

Certo era meglio non nascere, ma almeno così
testimonio la mia diversità

Soluzione non bio-degradabile...