Amante, padre, fratello, amico...il nostro Dio, la parte maschile di noi, la nostra parte mancante. Quella parte che sa reggere il confronto, quella parte che non si sente esclusa quando i flussi della luna ci chiamano e rimaniamo eclissate. L'uomo che sa ascoltare i nostri silenzi, l'uomo che sa darci la protezione e la libertà in egual misura. Sembra un uomo della fantasia, sì....ma non è innesistente...
Il corteggiamento è cosa facile quando una persona ci piace. Diventa quasi un gioco in cui stupire l'altro con effetti speciali è regola. Poche volte nella fase di corteggiamento accade di conoscere dell'altra persona gli aspetti che meno potrebbero piacerci, perchè in realtà, nella fase di corteggiamento vogliamo essere i migliori. Come nel mondo animale nel periodo degli amori, quando i maschi si contendono la femmina dando il meglio di loro, qualcuno facendosi notare per i brillanti colori delle piume, qualcuno eseguendo danze rituali dagli effetti speciali...così accande anche nel corteggiamento tra gli esseri umani. Si mostra il meglio di se stessi.....e poi?
E poi è tutto un mondo....tanti mondi....cose che ci piaciono, cose che ci piaciono un pò meno...L'amore.....AMORE.....quello che dura quando il vento sferza, quando su di lui si abbattono gli eventi più improbabili, ai quali non eri preparato...l'amore è la vera prova....l'amore nel tempo è la vera prova come qualcuno ha detto prima....A volte c'impegnamo così tanto a mostrare il meglio di noi nella fase del corteggiamento che poi finiamo con il confonderci quando il rapporto sembra farsi solido. Quasi a non riconoscersi più...
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C'è un pensiero di Gibran che amo incredibilmente e che vi riporto qui in versione ridotta....
Amatevi reciprocamente, ma non fate dell'amore un'angusta prigione:
Lasciate piuttosto che vi sia un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Riempa ognuno la coppa dell'altro, ma non bevete da una coppa sola.
Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta.
Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo,
così come le corde di un liuto son sole benchè vibrino della stessa musica.
Datevi il cuore, ma l'uno non sia in custodia dell'altro.
E restate uniti, ma non troppo vicini:
poichè le colonne del tempio restano tra loro distanti,
e la quercia e il cipresso non crescono l'una all'ombra dell'altro.
E che corteggiamento sia....ma quando l'amore ci bacia, che sia così delicato e duraturo da farne un'avventura per il tempo che viene...sempre sorprendente...un rituale continuo, una metamorfosi continua, di passaggio in passaggio...
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..L’ignoto era come acqua senza nome che non sognava la sorgente e non seguiva il proprio fluire, ma custodiva il mutevole istante di se stessa..
)O(
Amministra "La Contea Dei Tre Laghi"
[Modificato da Rebecka 25/07/2006 11.13]