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Alluvione a Genova (4/11/2011)

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2016 16:45
14/11/2011 15:29
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Burlando: "Ritardi sul Fereggiano
"Alluvioni? Si possono evitare"
Il presidente della Regione ammette: "Ci siamo mossi in ritardo", ma non tollera chi definisce "imprevedibili" i danni da nubifragio: "Con comportamenti diversi, sia in passato che in futuro, certe distruzioni si possono evitare". Non nasconde però che "quando le città nascono male, rimetterle a posto è molto complicato"

Burlando ammette: "Per il torrente Fereggiano ci siamo mossi tardi e non si è finito il lavoro". Parla al Consiglio regionale il presidente della Regione Liguria. All'ordine del giorno "comunicazioni della giunta sulle alluvioni in Liguria".

Burlando ammette ritardi, ma spiega che "tutti i soldi a disposizione sono stati spesi e i lavori fatti, compresa la demolizione di case costruite sul greto, hanno migliorato la situazione".

Non tollera, però, che per i nubifragi che hanno colpito in meno di venti giorni le Cinque Terre e Genova, qualcuno usi parole come 'imprevedibili' e 'inevitabili': "Non credo siano fatalità a cui non possiamo rimediare. Con comportamenti diversi, sia in passato che in futuro, certe distruzioni si possono evitare".

E spiega: "Sul Magra, eventi simili accadono dove un delta è stato trasformato contro natura in estuario. In Val di Vara e alle Cinque Terre l'abbandono dei boschi e delle terrazze è all'origine delle distruzioni. Per Genova c'è il problema che quando le città nascono male rimetterle a posto non è facile, anzi è molto complicato".

Il presidente ha poi ringraziato gli "angeli del fango e la loro spontaneità che è stata un po' frenata dalle esigenze di organizzazione della protezione civile". "Forse - ha precisato - un po' li dovremmo lasciare fare".

14/11/2011 20:47
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Pensare che la rubrica di Telecity: "Ditelo al 468.893" proprio 1 o 2 settimane prima dell'alluvione aveva intervistato dei residenti di Via Fereggiano esasperati per la presenza di 2 auto abbandonante perché portavano sporcizia e toglievano parcheggi ai residenti. Direi che ora il problema non si pone più... ma quelle due auto saranno adesso in Piazzale Kennedy e senza nessuno che le reclama resteranno lì?
16/11/2011 08:07
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GENOVA
Entro Natale riapre la provinciale 226 Valle Scrivia
15/11/2011 20:45
- Se il tempo tiene, la provinciale 226 della Valle Scrivia sarà riaperta entro Natale. Lo ha reso noto oggi l'assessore provinciale alla viabilità Piero Fossati, che ha effettuato un sopralluogo con la commissione consiliare III dell'ente, presieduta da Massimo Ferrante, per verificare gli interventi in corso per ripristinare il tratto di carreggiata demolito dall'alluvione.




GENOVA
Maltempo: 300mila euro i danni al sottopasso Cadorna
15/11/2011 17:03
L'alluvione di Genova del 4 novembre scorso ha causato 300 mila euro di danni al sottopasso Cadorna per il quale sono richiesti interventi di somma urgenza". Lo ha detto l'assessore comunale al Commercio Gianni Vassallo oggi pomeriggio a Palazzo Tursi durante il consiglio comunale. "Sono stati puntellati i controsoffitti del sottopasso - spiega Vassallo - e saranno demolite le pareti pericolose e rimosso il pavimento. Il sottopasso è stato completamente riempito d'acqua dall'alluvione e tutte le merci dei 13 negozi che vi si trovavano sono state perdute". "Il sottopasso sarà ripristinato per la movimentazione dei pedoni - ha assicurato Vassallo -, ma non so se questo potrà avvenire dal punto di vista commerciale". Le 13 attività commerciali dovrebbero trovare una ricollocazione temporanea in gazebo forniti dal Comune di Genova nell'area dei 'vulcani' di piazza della Vittoria. "La situazione dei negozi alluvionati in tutta la città è disastrosa - ha detto ancora Vassallo - con esercizi in grave difficoltà che difficilmente riusciranno a risollevarsi".





GENOVA
Alluvione, assessori regionali donano 1000 euro a testa
16/11/2011 09:43
Solidarietà da parte della giunta regionale alle vittime delle alluvioni del 25 ottobre e del 6 novembre. Come promesso, gli assessor aderito all’iniziativa, annunciata nella seduta di martedì 8 novembre dal presidente Rosario Monteleone, di devolvere 1000 € ciascuno per finanziare interventi a favore delle popolazioni colpite dal recente disastro.

[Modificato da papupi 16/11/2011 12:13]
16/11/2011 12:12
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LETTERA APERTA DEL SINDACO
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Cari Concittadini Genovesi,
Avevo smesso di comunicare con voi in un momento bellissimo per Genova: l'assemblea di Eurocities con tante città presenti e il gran dibattito sulle scelte urbanistiche introdotto da Renzo Piano. Abbiamo concluso alle 10 di venerdì.
Sono andata direttamente al Matitone perché cominciava a piovere più forte. Il COA era riunito dal giorno prima. Da lì non sono più uscita se non, disperata, per raggiungere la Prefettura dove era stato riunito il Comitato provinciale della protezione civile e poi fare la spola avanti e indietro e restare in Comune tutta la notte.

Nel resto della città quasi non pioveva. In Valbisagno si era consumata la tragedia.
Ho provato a ricostruire in Consiglio comunale la sequenza delle informazioni in mio possesso e come mi sono mossa. Rimando a quanto detto. Non voglio riparlare del dolore che ho provato e provo.
Per giorni non ho aperto i giornali e non so cosa abbiano fatto vedere in televisione, credo cose terribili. Mi rimbalzava continuamente l'accusa di non aver chiesto scusa. A me la parola scusa non è venuta in mente perché mi sembra beffarda e offensiva. Ho detto e pensato che potevo solo prostrarmi davanti al dolore di chi aveva perso famigliari, davanti a quei corpicini straziati di bambini e prendere su di me ogni responsabilità e dentro di me ogni strazio.
Si chiede scusa per uno sbaglio lieve, per uno scatto d'ira, per aver scontrato senza volere qualcuno mentre cammini, non per una tragedia.
Non sono nemmeno abituata a chiedere perdono perché non cerco consolazione. Forse è la mia formazione non cattolica a impedirlo.

Cerco dentro di me la risposta e non l'assoluzione liberatoria da peccati, colpe e omissioni.
So che il Fereggiano e il Bisagno erano puliti.
So che non è stata la mancata manutenzione a causare l'alluvione.
So di aver fatto fare io il primo piano di bacino in Liguria.
So di aver portato in conferenza dei servizi il canale scolmatore del Fereggiano che altri non hanno finanziato.
So di aver voluto fare il sindaco per cambiare con nuove regole urbanistiche una città massacrata dal cemento, forse troppo tardi.
So di averlo detto troppo poco e non essere riuscita a farlo entrare nella mente dei genovesi oltre che nella mia come la vera urgenza di questi anni.
So di non avere avuto alleati.
Mi domando, di fronte al silenzio anche di chi ha gli strumenti per orientare, se questo sia stato il mio vero limite fin dall'inizio del mio mandato.
Ci tornerò.
Avrò tempo per farlo.

Ora e' troppo presto, si può solo concentrarsi nel lavoro e sperare in interlocutori nuovi. Il governo moriva mentre Genova si disperava. Non si è visto nessuno, neppure uno straccio di sottosegretario. Spero da mercoledì possa cambiare.
E poi la piu terribile delle domande: perchè ha tenuto le scuole aperte?
Terribile non in sé ma perchè collegata alle morti. E' colpa sua mi gridavano dalle televisioni se sono morte donne e bambini.
Sono morta anch'io sotto questa ondata di fango.
Io non so se qualcuno sarebbe morto se avessimo tenuto le scuole chiuse.
Non so quanti ragazzi o bambini sarebbero stati in mezzo alle strade.
So di non aver firmato nessuna ordinanza nè di apertura nè di chiusura delle scuole perchè non mi è stato sottoposto nessun quesito in tal senso dal Comitato di protezione civile il giorno prima.

So di non aver detto bugie.
So che se mi avessero chiesto di scegliere avrei detto di chiudere come avevo fatto altre volte. Lo so non perchè fosse giusto farlo ma perche è difficile far capire a molte persone come ci si comporta in caso di pericolo. Tenere aperte le scuole e gli edifici pubblici in realtà dovrebbe essere uno strumento di salvaguardia per i più deboli o chi vive in situazione precaria o di solitudine. Ma tutti gli adulti dovrebbero avere le stesse conoscenze e un alto grado di responsabilità. Purtroppo non è così ed è meglio rinunciare al principio dell'autotutela perchè può funzionare in società forti non in quelle deboli come noi siamo.
Non posso dubitare della buona fede di quanti hanno deciso il giorno 3 le misure da assumere.
E non l'ho fatto.
E' giusto però che non ci siano solo le mie parole e che la Magistratura legga i verbali delle riunioni, esamini tutte le carte che hanno portato alla decisione.
Lasciatemi almeno respingere con forza l'accusa di non aver chiuso per timore di polemiche simili a quelle che avevano seguito le precedenti decisioni di chiusura.
No, questo no.
Non abbiamo fatto nulla in questi anni che si possa motivare come ricerca di consenso.
Fino a ieri, almeno questo mi sembrava chiaro a tutti.

Anzi, era l'accusa principale: la politica della sosta per limitare il traffico privato non è popolare, scegliere di far andare avanti le infrastrutture crea comitati contro, lavorare per il rigore del bilancio non crea consensi, aumentare il biglietto dell'AMT per salvare l'azienda ti fa perdere le elezioni, avere i cantieri aperti disturba troppa gente, le fognature rifatte non hanno mai portato voti, cercare di salvare il Carlo Felice anche commissariandolo è stato un errore....
Purtroppo neanche mettere in sicurezza la scuole è avvertito come doverosa priorità.
Però l'abbiamo fatto.
Chi puo' pensare che le avremmo tenute aperte per avere consenso attribuisce a me e a questa amministrazione intenzioni vergognose.
E' anche questo fango che dobbiamo, devo, lavare via.
Tornerò a comunicare per dire come la città può riprendersi, per spiegare cosa in tanti stiamo facendo, per ringraziare tutti.
Come è scritto sulle magliette: non c'e fango che tenga.

La vostra sindaco



17/11/2011 15:44
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Alluvione, l’Europa: ancora nessuna richiesta dalla Liguria
17 novembre 2011

Genova - Questa mattina, la Commissione Ue ha dichiarato di «non aver ancora ricevuto richieste» da parte delle autorità italiane di fondi per gli interventi di ricostruzione dopo le recenti alluvioni che hanno colpito Liguria, il Piemonte e la Campania: la notizia è stata riferita da un portavoce della Commissione, che ha però precisato che la richiesta di contributi dev’essere fatta «entro dieci settimane» dagli eventi.

Intanto, alla Spezia, domani si terrà un vertice istituzionale del Consiglio nazionale dei Geologi: la riunione è convocata per le 12 nella sede della Provincia, dove si farà il punto della situazione post-alluvioni in Liguria e in Toscana, alla presenza di rappresentanti della Protezione Civile nazionale

17/11/2011 17:09
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Bella lettera sindaco. Manca solo una frase:
"So che mi devo dimettere".
18/11/2011 16:17
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Articolo sul sito del Secolo XIX
Alluvione, gli ambientalisti ricorrono al Tar
21/11/2011 07:56
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Alluvioni: giovedì il neo ministro all'ambiente Clini in Liguria
20/11/2011 11:21
Il neo ministro dell'ambiente Corrado Clini sarà in visita a Genova giovedì prossimo per un primo incontro sulle gravi conseguenze delle alluvioni che hanno colpito Genova, le Cinque Terre e la Val di Vara. La visita è stata annunciata dal presidente della Regione Liguria e commissario delegato dal governo per il superamento dell'emergenza, Claudio Burlando. Giovedì scorso, subito dopo il giuramento dei ministri del Governo Monti, Burlando aveva ricevuto una telefonata da parte del ministro dell'ambiente in cui esprimeva vicinanza per il dramma che ha colpito la Liguria e la volontà di programmare al più presto una visita.

21/11/2011 13:46
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GENOVA
Alluvione, oggi mappatura e telerilevamenti aerei
21/11/2011 12:36
La protezione civile segnala alla popolazione genovese che, durante la giornata di oggi, nei cieli della città sarà possibile vedere volare, anche a bassa quota, un elicottero di colore giallo. Il mezzo, denominato Helvetica, verrà utilizzato da un'azienda friulana ,specializzata in eventi catastrofici, per fare telerilevamenti e mappatura dei territori colpiti dalle alluvioni


21/11/2011 16:24
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anche questo e' un aiuto (ed anche una bella forma di pubblicita')

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Samsung Italia, servizio gratuito clienti zone alluvionate
21/11/2011 15:29
La Samsung Elettronics Italia ha avviato, nelle zone colpite dalle recenti alluvioni, un servizio di riparazione dei prodotti gratuita per i propri clienti, valido fino al 31 gennaio 2012. Diverse le aree interessate da questa iniziativa: Ameglia, Beverino, Borghetto di Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Monterosso al Mare, Pignone, Rocchetta di Vara, Vernazza, provincia della Spezia; Genova, Uscio, Lumarzo, Recco, Camogli, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Lavagna, Savignone, Montoggio, Casella, provincia di Genova; Campo nell’Elba, provincia di Livorno; Aulla, Villafranca in Lunigiana, Pontremoli, Zeri, Mulazzo, Filattiera, provincia di Massa Carrara. I prodotti dovranno presentare elementi indicativi di danni da alluvione come ossidazione,fango, acqua, infiltrazioni e provenire dalle zone indicate.

22/11/2011 11:27
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GENOVA
Alluvione, partono i lavori della Commissione comunale
22/11/2011 09:08
Sarà avviata oggi la commissione speciale del Consiglio comunale di Genova sull'alluvione del 4 novembre. A proporla è stato il presidente della Sala Rossa, Giorgio Guerello. Obiettivo dell'iniziativa capire cosa non è funzionato nei giorni del disastro, e prendere le misure necessarie per risolvere i problemi decisionali e di comunicazione che hanno impedito di prevenire il disastro e la morte di 6 persone. Tra le misure al vaglio della Commissione anche un sistema automatico di allarme in caso di rischio esondazione dei torrenti

28/11/2011 10:14
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Alluvione, trenta palazzi "sospetti"
Tursi apre un'indagine
Sotto esame in via Donghi le deviazioni del rio Rovare che hanno permesso le costruzioni. "Questa situazione insinua il dubbio che forse qualcosa di sbagliato è stato fatto"
di STEFANO ORIGONE

Trenta palazzi di San Fruttuoso sotto esame. Il Comune sta esaminando i progetti perché c'è il forte sospetto che siano state commesse irregolarità nei lavori di costruzione che hanno comportato la deviazione del Rovare. Invasioni di cemento, che in decenni hanno stravolto il corso del rio. Oltre ai lavori nei cantieri, in via Donghi si è aperto quindi un fronte investigativo, mirato a capire se le fondamenta sono state realizzate rispettando le regole o, magari, spingendosi un po' più sotto il consentito.

"Stiamo facendo con i nostri geometri e quelli dei municipi verifiche accurate - annuncia l'assessore ai lavori pubblici Mario Margini - perché questa situazione di emergenza ha insinuato il dubbio che potrebbe essere stato commesso qualcosa di sbagliato". Quali misteri nascondono le viscere di San Fruttuoso? "Ci vorranno settimane per dirlo". A far riflettere il Comune dopo che è scoppiata l'emergenza-Rovare con le voragini e il sottosuolo divorato dall'acqua, sono anche iniziative poco trasparenti, riscontrate in passato anche in altre parti delle città, che avvengono di solito quando il proprietario di un palazzo è anche il costruttore.

Davanti alla Ekom il buco che ha inghiottito un furgone è stato tappato senza informare il Comune, che quando lo ha scoperto è stato costretto a riaprirlo e richiuderlo perché c'era un lago profondo cinque metri e l'acqua si infiltrava nei palazzi (chi aveva fatto i lavori, ha assicurato che di notte il terreno era asciutto). In via Berno, dopo quattro ingiunzioni andate a vuoto, in queste ore è intervenuta la magistratura che per "motivi di sicurezza pubblica" ha dato l'ok al Comune per iniziare le opere per mettere in sicurezza il cratere in cui sono finiti dentro una macchina e due scooter (uno è stato ritrovato davanti al supermercato, trascinato dalla furia dell'acqua).

"È presto per tirare conclusioni, ma non possiamo escludere che qualche errore sia stato fatto fino a quando non controlleremo tutta la documentazione - aggiunge l'assessore - Quello che abbiamo finora, sono i dati che ci fornisce la realtà: un rio ha cambiato percorso (Tursi ha dovuto rifare la mappatura), ci sono stati crolli, "tappi", infiltrazioni nei palazzi. Un disastro". E aggiunge. "Abbiamo l'obbligo di capire se ci sono fondamenta che non corrispondano ai progetti e di conseguenza abbiano invaso l'alveo del torrente riducendo lo spazio in cui deve scorrere. E se con queste indagini dovessimo trovare delle irregolarità, è chiaro che gli eventuali abusi hanno dato una forte spinta per provocare il disastro".

Margini può tirare un sospiro di sollievo: tra sabato e domenica è stato messo il nuovo ponte tra la Ekom e via Manuzio che permetterà di andare nel sottosuolo e riaprire la strada al Rovare. "Stiamo lavorando senza sosta, ma questo passo ci fa stare po' più tranquilli". Prima di iniziare i le opere, scatterà una fase di consolidamento. "Palificheremo la parte esterna del supermercato - interviene l'assessore alle manutenzione Pasquale Ottonello - perché le colonne sul posteggio sono poco profonde e lì dobbiamo andare sotto almeno sette metri". Via Donghi continua a essere un cantiere. Con questo "by pass", lungo venti metri, la circolazione è a senso alternato con un semaforo. La conclusione dei lavori è ancora lontana e l'emergenza ha costretto Tursi ad emettere un'ordinanza che riguarda le scuole. In caso di pioggia, gli alunni di una elementare e di un asilo verranno trasferiti per precauzione in altri istituti.
(28 novembre 2011)

28/11/2011 13:43
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GENOVA
Sponda del Fereggiano, dubbi sui tempi e sulle risorse
28/11/2011 13:37
A quasi un mese dal 4 novembre i residenti di Via Fereggiano chiedono un intervento tempestivo per mettere in sicurezza l'argine del torrente crollato durante l'alluvione che ha devastato Marassi. Sui tempi dell'intervento, però, non ci sono certezze. "Abbiamo chiesto uno studio; una volta completato partiremo con un intervento parziale, in vista di quello definitivo", spiega Mario Margini, assessore ai Lavori pubblici del Comune. "Nessun tapullo", garantisce Margini, che però non ha certezze sui tempi dell'intervento, e nemmeno sulle risorse: "Ancora non sappiamo quanti fondi avremo per la ricostruzione, speriamo di avere presto qualche elemento in più", ha detto Margini.

04/12/2011 10:55
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GENOVA
Maltempo: vendute 37 mila t-shirt "Non c'e' fango che tenga"
02/12/2011 17:22
Straordinaria vendita benefica. Sono 37 mila le magliette "Non c'é fango che tenga" realizzate per contribuire alle spese del post-alluvione a Genova. La cifra ottenuta dalla vendita delle magliette sarà utile a sostenere le spese di locazione o di rata mutuo dei locali alluvionati nella zona di Marassi. "Per ricordare e ringraziare chi ha aiutato durante e dopo l'alluvione - si legge in una nota - per la dimostrazione di solidarietà avuta da tutto il mondo e per la forza che abbiamo avuto nel rialzarci anche da soli e prima possibile, tutte le 'magliette' sono invitate il 4 dicembre in piazza De Ferrari".

05/12/2011 14:59
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CASELLA
Frana Valle Scrivia, domani riapre la strada per Busalla
05/12/2011 13:03

E' fissata per domani alle 12 la riapertura nel doppio senso di marcia della strada provinciale 226 che collega Busalla a Casella, demolito dalla furia dello Scrivia durante l’alluvione, poco a monte del ponte di Savignone. “Già domani a mezzogiorno - ha annunciato l’assessore alla viabilità della Provincia di Genova Piero Fossati - riapriremo completamente il transito, a doppio senso anche ai mezzi pesanti, in notevole anticipo sui tempi previsti. L’impegno costante senza risparmio e l’ottima organizzazione dei lavori tra i nostri tecnici e l’impresa, in condizioni climatiche quasi sempre buone, ci hanno permesso nella costante verifica della sicurezza di accelerare ogni fase del cantiere e di ottenere questo risultato, molto positivo e in tempi velocissimi data la complessità degli interventi, per rispondere alle esigenze del territorio, dei cittadini e delle imprese.” I lavori della Provincia erano partiti subito: rafforzata con una doppia serie di pali in ferro riempiti e rivestiti di cemento profondi quindici metri la parte a monte della carreggiata (rimasta intatta mentre la metà a valle era stata letteralmente divorata dall’alluvione), su una robusta base in calcestruzzo e massi è stato poi eretto il nuovo muro d’argine e di sostegno della strada. Dietro i pannelli è poi stato fatto un riempimento di 1.500 metri cubi di ghiaia e pietre per consolidare ulteriormente il piano stradale.



14/12/2011 11:30
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GENOVA
Via Fereggiano, partono i lavori
14/12/2011 10:37
Due milioni e un anno di lavori: il Comune di Genova dà il via alla messa in sicurezza dell'argine del torrente Fereggiano, crollato dopo l'alluvione del 4 novembre. "La ditta ha già iniziato i rilievi, e i lavori partiranno a breve", garantisce Pasquale Ottonello, assessore alle Manutenzioni di Palazzo Tursi. Un sospiro di sollievo per i residenti di Via Fereggiano, ma anche per quelli di Via Gandin, che temono cedimenti nella collina e nei 7 palazzi che sovrastano l'argine che ha ceduto. La situazione generale del dopo alluvione però resta difficile: "A oggi non sono arrivati soldi da Roma - dice Ottonello - mi auguro che Genova non venga lasciata sola".


22/12/2011 14:41
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GENOVA
Consiglio chiede aiuti su alluvione al governo Monti
22/12/2011 11:37
Sostegno e aiuto dal Governo Monti. E' questo ciò che chiede Genova. Oggi il consiglio comunale ha approvato all'unanimità, con 32 voti a favore su 32, un ordine del giorno bipartisan in cui si chiede al governo di finanziare con 107 milioni di euro gli interventi di estrema urgenza per la messa in sicurezza delle zone colpite dall'alluvione. "Il governo assuma impegni certi e rapidi a sostegno dei cittadini e delle imprese colpite dall'alluvione a Genova - si legge nell'ordine del giorno - soprattutto per i lavori di somma urgenza già in corso sul patrimonio comunale che ammontano a 19 milioni di euro". L'ordine del giorno sarà "inviato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che sicuramente ci sarà accanto nella nostra iniziativa". Inoltre, il consiglio comunale di chiede inoltre una deroga al patto di stabilità a causa delle imponenti spese sostenute a causa dell'alluvione.

29/12/2011 09:32
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Dando uno sguardo in giro in certi quartieri e riflettendo col buon senso, quanti appartamenti, seppur privati, avrebbero veramente l'abitabilità a Genova?

www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/12/29/AOj7zDaB-tursi_vendeva_fuorileg...

Le verifiche dopo l’alluvione di novembre
Tursi vendeva case fuorilegge
29 dicembre 2011 | Andrea Plebe

Genova - Inabitabili. Non dal 4 novembre scorso, quando furono devastati dall’alluvione, ma da sempre. Dal tempo della loro costruzione, negli anni Cinquanta, fino ad oggi. Gli alloggi popolari al piano terra di piazza Adriatico non potevano essere affittati e abitati, e ancora meno venduti, nel 2001, dalla Spim, la società interamente di proprietà del Comune, ai vecchi assegnatari, ai quali praticò uno sconto del 30 per cento.

Nel frattempo, due di questi alloggi sono già passati di mano, da privati ad altri privati. La scoperta degli alloggi popolari senza abitabilità regolarmente occupati per sessant’anni è stata fatta dalla stessa amministrazione comunale che adesso cercherà di correre ai ripari, per tamponare un possibile conflitto legale e in ogni caso un danno per le casse pubbliche già valutato nell’ordine di 1-1,5 milioni di euro.
30/12/2011 19:35
Qui il C...o al contrario di piazza della Vittoria non l'hanno avuto. Ho solo un sogno vedere una volta questi pseudo architetti, ingegneri, e pseudo economisti dei miei stivali (questo riferito al pseudo governo di tecnici) con le pezze nel sedere.
E chi ha negato l'agibilità dei piani bassi lasciando comunque che gli appartamenti rimanessero lo stesso occupati, ....
Lascio alla vostra fantasia quello che gli farei... grrrrrrrrrrrrr!!!!! [SM=x1405310]
[Modificato da Pinuccio "58 30/12/2011 19:37]
30/12/2011 20:02
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Non sono d'accordo sul giudicare solo un caso fortuito se esistono anche progetti realizzati bene, certo può essere arduo da accettare visto lo scetticismo imperante peraltro spesso giustificato ma se fosssimo sempre così pessimisti non ci resterebbe che il suicidio.

Il posteggio di P.zza della Vittoria non può essere liquidato con: "è stata una botta di c..o", se l'acqua ha allagato il sottopassaggio di Via Fiume e il posteggio no un motivo ci sarà stato, ad esempio vogliamo notare le scale di accesso con quasi un metro di rialzo?
magari se invece di installare due luci ed un cartello avessero speso qualche decina di migliaia di euro per rialzare scale e muretti di accesso alle medesime a quest'ora il sottopassaggio sarebbe asciutto ed i negozi ancora lì.

Penso che sentenziare sugli accadimenti come al tribunale dell'inquisizione sia segno di popolare superficialità, le cose sono sempre molto più complesse di quanto le nostre fonti d'informazione le facciano apparire, è facile dire che la Vincenzi è colpevole, che questo o quello vanno condannati perchè responsabili, ecc.
Le palazzine in questione sono state costruite nel dopoguerra, così come moltissime altre costruzioni private, io ho visto con i miei occhi decine di "appartamenti" abitati in cui non ci ospiterei una stalla ma che nell'indifferenza generale continuano ad essere dimore di persone magari poco abbienti, studenti fruttati da compiacenti proprietari o anziani.

Il fatto che queste in particolare siano popolari e comunali non giustifica che il resto si debba far finta di non vederlo, certo ci saranno delle responsabilità ma esse sono perlopiù condivise, vorrei infatti vedere se in seguito a questa "scoperta" tutti gli abitanti venissero rimossi coattamente perchè i loro appartamenti sono inabitabili, i cittadini chinando il capo sicuramente accetterebbero tale decisione, o magari sorgerebbero subito comitati di resistenti che si incatenerebbero alle ringhiere in segno di protesta finchè il Comune come sempre accade non gli darebbe quanto richiesto?

E mi immagino tutti i residenti di condomini e le aziende sorgenti in terreni palesemente allagabili come reagirebbero... cari amici le colpe sono di tutti e di nessuno: di chi mastruzza con il beneplacito del politico di turno per arraffare e dell'utilizzatore finale che per vari motivi: costo, comodità, ecc. vivacchia accettando situazioni che altrimenti sarebbero assurde.
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