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Fantapolitica

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2011 13:59
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Utente Senior
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21/10/2011 20:37
 
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Avete mai scritto storie sul mondo reale ma come se la storia si fosse svolta in modo diverso?
Chiedo perchè oggi ho visto su Deviant Art un gruppo di persone che raccontano una storia alternativa a partire dalla seconda guerra mondiale fino al 2030 e alla colonizzazione di altri pianeti.
Pensate sia un genere difficile da gestire?
Secondo me se si vuole mantenere un certo realismo è senz'altro difficile, anche perchè si devono mantenere IC i personaggi storici che hanno contribuito, nel bene e nel male a cambiare le cose nel mondo, quindi a rendere plausibili scelte alternative.

I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco)
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22/10/2011 00:56
 
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Se esistono storie di genere ucronico?

Certamente, basti pensare alla trilogia di Occidente, in cui l'Italia riesce a mantenersi netrale durante la seconda guerra mondiale, si accorda con gli alleati e fa pure in tempo a diventare una superpotenza in grado di tirare giù Stalin nella guerra successiva.

Se solo non fosse una mezza apologia al fascismo e non fosse inquinata da pu**anate di stampo paranormale (in altri termini, un taglio più alla Tom Clancy), sarebbe stata un'ottima idea.
Ali-NORDLYS
[Non Registrato]
22/10/2011 11:41
 
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Re:
Gufo_Tave, 22/10/2011 00.56:

Se esistono storie di genere ucronico?

Certamente, basti pensare alla trilogia di Occidente, in cui l'Italia riesce a mantenersi netrale durante la seconda guerra mondiale, si accorda con gli alleati e fa pure in tempo a diventare una superpotenza in grado di tirare giù Stalin nella guerra successiva.

Se solo non fosse una mezza apologia al fascismo e non fosse inquinata da pu**anate di stampo paranormale (in altri termini, un taglio più alla Tom Clancy), sarebbe stata un'ottima idea.




La mia domanda era leggermente diversa, riguardava voi, non se esistono storie di tipo ucronico.
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22/10/2011 13:12
 
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Personalmente no, ma mio padre ha scritto un articolo, su come sarebbe stata la Storia d'Italia,
se la Seconda Guerra d'Indipendenza e la Spedizione dei Mille fossero fallite entrambe...
[Modificato da Vodia 22/10/2011 13:14]

Vodia, autore su EFP e Funfiction
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BUT THOSE WHO DON'T CARE FOR THEIR COMPANIONS ARE EVEN WORSE THAN TRASH.
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22/10/2011 15:07
 
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Non ho mai scritto di fantapolitica, anche se il tema mi appassiona parecchio.
Ho scritto solo un what-if storico ben documentato(anche se l'ho classificato come 'fantascienza') su un tentativo di missione lunare sovietica nel 1969.
MaxT
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23/10/2011 00:02
 
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La mia domanda era leggermente diversa, riguardava voi, non se esistono storie di tipo ucronico.



In effetti stavo progettando una trama di quel genere, ma è ben lontana da una qualsiasi forma di stesura.

Per i pochi a cui potrebbe interessare:

Testo nascosto - clicca qui
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23/10/2011 12:04
 
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Re:
Gufo_Tave, 23/10/2011 00.02:


La mia domanda era leggermente diversa, riguardava voi, non se esistono storie di tipo ucronico.



In effetti stavo progettando una trama di quel genere, ma è ben lontana da una qualsiasi forma di stesura.

Per i pochi a cui potrebbe interessare:

Testo nascosto - clicca qui




Che bello! Sembra interessante!

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23/10/2011 13:05
 
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No e non penso ne scriverò mai!
Sono un'appassionata di storia e una persona molto pragmatica perciò non riesco a vedere i benefici di una manipolazione degli eventi.
Non sarei capace di scrivere nulla anche perché non riesco a prescindere i soggetti e gli eventi dalla loro evoluzione.
Post: 1.409
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23/10/2011 16:15
 
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Per me è un interessante esercizio intellettuale provare ad analizzare gli effetti di un cambiamento nella linea temporale, ma non ne ho mai avuto il desiderio di farne dei racocnti, semmai riflessioni sparse o articoli.
A volte mi chiedo ad es. se l'Alsazia- Lorena fosse stata uno stato indipendente si sarebbe scatenata la guerra franco- prussiana, o qanto sarebbe durato il sistema di stati napoleonico senza che vi fosse stata la suicida campagna di Russia, o se la Francia fosse riuscita a vincere la guerra dei sette anni (probabilmente oggi il Canada sarebbe stato francofono in maggioranza), però la storia è un tale susseguirsi intrecciato di eventi che non basta cambiare un dettaglio per avere il risultato desiderato (si può supporre che se Hitler fosse stato dilaniato da una granata in trincea non avremmo avuto il nazismo, ma ciò non significa che la repubblica di Weimar sarebbe sopravvissuta al suo caos politico e istituzionale o che le forze conservatrici che si mostrarono all'inizio alleate nell'ascesa al potere del caporale austriaco non avrebbero trovato qualcun altro su cui far convergere i propri sforzi).
Noi cerchiamo noi stessi l'uno nell'altro.
Sayat Nova

Dubbio, uno dei nomi dell'intelligenza
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Cenedl heb iaith yw cenedl heb galon.
(un popolo senza lingua è un popolo senza cuore)
Proverbio gallese


Post: 229
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23/10/2011 16:35
 
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Che bello! Sembra interessante!



Ti ringrazio per l'apprezzamento, anche se, al momento, la trama è proprio ad uno stadio embrionale.

@darllenwr: effettivemente, ci sono così tante variabili in gioco, da poter parlare tranquillamente di Butterfly effect [SM=g27988]
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23/10/2011 22:05
 
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Si tratta di un mondo dove la Germania nazista ha "pareggiato", per così dire la guerra. In compenso, in questo scenario si è avverato un altra ucronia, la morte anticipata di Hitler di sifilide. In questo scenario si muove, nel 2011, il quarto Fuhrer, intenzionato a dare una decisa ripulita ad un regime che sta marcendo, a cominciare dalla denuncia dei crimini dei suoi predecessori, e lo scioglimento delle Schutzstaffeln



Molto interessante. Ricorda la denuncia di Kruscev dello stalinismo. Tuttavia Kruscev era giunto al potere proprio essendo un burocrate ligio al Piccolo Padre.
Mentre Kruscev parlava in assemblea denunciando il defunto Stalin, credo al Soviet supremo, una voce si alzò dalla platea: 'E tu dov'eri, compagno?'.
'Chi ha parlato?'
Silenzio.
Al che Kruscev rispose: 'Compagno, io ero dove sei tu adesso'.

Tutta questa pappardella per dirti: se il tuo quarto Fuhrer è arrivato al potere sulle tracce dei precedenti, deve essere in qualche modo un loro complice. Non gli converrebbe cambiare le cose in silenzio, continuando ad omaggiare formalmente suoi predecessori come hanno fatto gli astuti dirigenti cinesi dopo Mao, invece che indicare alla pubblica disapprovazione le basi stesse del suo potere?

MaxT
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23/10/2011 22:56
 
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Re:
Gufo_Tave, 23/10/2011 16.35:



@darllenwr: effettivemente, ci sono così tante variabili in gioco, da poter parlare tranquillamente di Butterfly effect [SM=g27988]




Questo sì, ma è anche vero che ci sono episodi che fungono da catalizzatore. Modificati quelli è altamente probabile che gli eventi successivi si svolgano in un modo diverso. Semmai è difficile prevedere che strada possano prendere per via di tutti quegli intrecci di cui parla Darllenwr.
Ad esempio il successo dell'operazione Overlord è stato determinante per la caduta del Terzo Reich, anche se possiamo pensare che probabilmente l'invasione ad est dell'Armata Rossa avrebbe comunque portato alla disfatta la Germania hitleriana, facendo però estendere l'influenza dell'Unione Sovietica fino all'Atlantico.

Per questo, più che l'IC dei protagonisti, io trovo che sia più utile conoscere benissimo gli eventi di quel periodo, e come mai si è giunti ad un certo assetto istituzionale/economico e militare.

(interessante idea, comunque, Gufo!)



"Anti-intellectualism has been a constant thread winding its way through our political and cultural life, nurtured by the false notion that democracy means that my ignorance is just as good as your knowledge.”
Isaac Asimov
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23/10/2011 23:27
 
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L'IC è importante secondo me, così come gli eventi.
Hitler in particolare, Mussolini da giovane evitò il servizio militare, quindi da parte sua difficilmente ci si può aspettare buone strategie belliche, mentre Hitler, essendo stato sul campo in prima persona conosceva bene tutto ciò che poteva aiutare l'esercito a vincere una guerra. Un Hitler che già nel 33 attacca potenze mondiali come la Russia o l'America sarebbe poco credibile. E poi in un documentario si diceva che Hitler aveva rispetto per gli indiani, perchè riteneva che era nei paesi orientali che la razza ariana aveva avuto origine (mandava i suoi fedeli in India apposta a raccogliere interviste e prendere calchi in gesso dei visi degli indiani)
Per Mussolini anche occorre ricordare che era pur sempre un italiano, e l'Italia nella storia non è mai stato un paese assetato di conquista (certo, se si esclude il perioro romano). Fu un italiano a scoprire l'America, ma la conquista è stata fatta da spagnoli ed inglesi in primis.
Avevo letto poco tempo fa che Mussolini colonizzò la Libia più per far vedere al mondo che anche l'Italia era in grado di conquistare che per interessi veri e propri, per far vedere a Hitler che il suo paese non era inferiore a nessun'altro. Quindi sarebbe difficile anche una guerra avviata dall'Italia prima dell'ascesa di Hitler. Avrebbe più senso che dopo la colonizzazione della Libia, Mussolini punta su altre terre africane.

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24/10/2011 07:04
 
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Avrebbe più senso che dopo la colonizzazione della Libia, Mussolini punta su altre terre africane.



Difficile, se ricordo bene erano state tutte già colonizzate da altri paesi potenti. Mussolini ha invaso solo paesi molto deboli come l'Albania e l'Etiopia.
Entrò in guerra contro Francia e Inghilterra solo quasi un anno dopo l'inizio della guerra, quando sembrava che stessero perdendo, ma fece male i suoi conti.
Sperando di rifarsi la bocca con una vittoria facile, attaccò anche la Grecia, affermando 'Noi spezzeremo le reni alla Grecia', ma invece fu quest'ultima a vincere quegli scontri, fino all'intervento della Germania in sostegno del Regio Esercito nella primavera 1941.
Tra l'altro, questo ritardò di un mesetto o due l'inizio dell'operazione Barbarossa contro la Russia, e probabilmente fu fatale ai progetti di Hitler: il suo esercito, che all'inizio stava vincendo alla grande, quando iniziarono le piogge nell'ottobre 1941 si impantanò alle porte di Mosca e non andò mai più avanti di lì.
Ecco un caso di 'effetto farfalla' dovuto a un alleato inaffidabile! Se a qualcuno piace scrivere di fantastoria, può provare a immaginare cosa sarebbe successo se l'operazione Barbarossa fosse iniziata uno o due mesi prima.
MaxT
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24/10/2011 13:39
 
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Re:
MaxT.M, 23/10/2011 22.05:


Si tratta di un mondo dove la Germania nazista ha "pareggiato", per così dire la guerra. In compenso, in questo scenario si è avverato un altra ucronia, la morte anticipata di Hitler di sifilide. In questo scenario si muove, nel 2011, il quarto Fuhrer, intenzionato a dare una decisa ripulita ad un regime che sta marcendo, a cominciare dalla denuncia dei crimini dei suoi predecessori, e lo scioglimento delle Schutzstaffeln



Molto interessante. Ricorda la denuncia di Kruscev dello stalinismo. Tuttavia Kruscev era giunto al potere proprio essendo un burocrate ligio al Piccolo Padre.
Mentre Kruscev parlava in assemblea denunciando il defunto Stalin, credo al Soviet supremo, una voce si alzò dalla platea: 'E tu dov'eri, compagno?'.
'Chi ha parlato?'
Silenzio.
Al che Kruscev rispose: 'Compagno, io ero dove sei tu adesso'.

Tutta questa pappardella per dirti: se il tuo quarto Fuhrer è arrivato al potere sulle tracce dei precedenti, deve essere in qualche modo un loro complice. Non gli converrebbe cambiare le cose in silenzio, continuando ad omaggiare formalmente suoi predecessori come hanno fatto gli astuti dirigenti cinesi dopo Mao, invece che indicare alla pubblica disapprovazione le basi stesse del suo potere?

MaxT


Non se gli errori del passato regime hanno portato conseguenze negative (che ne so, un embargo internazionale, o l'esclusione della Germania dall'ONU): in tal caso, infatti, riconoscerli e dichiarare che s'intraprenderà una politica differente, sarebbe percepito come un segno di onestà (e comunque sarebbe un grosso problema giustificare l'Olocausto, al massimo potrebbe negare che sia avvenuto [come, in effetti, è stato fatto dalla Germania post-nazista])...


Ecco un caso di 'effetto farfalla' dovuto a un alleato inaffidabile! Se a qualcuno piace scrivere di fantastoria, può provare a immaginare cosa sarebbe successo se l'operazione Barbarossa fosse iniziata uno o due mesi prima.
MaxT


O se non ci fosse stata quella famosa eruzione vulcanica, che causò la sconfitta di Napoleone a Waterloo; o se l'attentato del luglio 1944 fosse riuscito; o se fosse riuscita ad andare in porto quella misteriosa missione che, nel 1940, avrebbe dovuto assicurare l'appoggio dell'Inghilterra alla Germania nazista (ergo, non ci sarebbe stato l'Olocausto); o se Luigi XVII non fosse stato tanto idiota, da farsi decapitare (non ci sarebbe stato il Terrore giacobino, e Marx avrebbe dovuto ispirarsi ai filosofi greci [la forma di governo che loro chiamano "demagogia" {e Aristotele "democrazia"}, non è altro, mutatis mutandis, che la marxiana "dittatura del proletariato"... però la giudicano negativamente])... i punti di partenza sono pressoché infiniti...

[Modificato da Vodia 24/10/2011 14:14]

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24/10/2011 20:32
 
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Non se gli errori del passato regime hanno portato conseguenze negative (che ne so, un embargo internazionale, o l'esclusione della Germania dall'ONU): in tal caso, infatti, riconoscerli e dichiarare che s'intraprenderà una politica differente, sarebbe percepito come un segno di onestà (e comunque sarebbe un grosso problema giustificare l'Olocausto, al massimo potrebbe negare che sia avvenuto [come, in effetti, è stato fatto dalla Germania post-nazista])...


Però certi governi non si basano certo sull'onestà, ma sulle emozioni dell'opinione pubblica. Per il successore, ammettere certi errori fondamentali del passato è delegittimarsi davanti a un'opinione pubblica ormai abituata a vivere non di onestà ma di propaganda. In effetti, le qualità che servono per restare al potere non comprendono l'onestà con la propria opinione pubblica.
E poi, un isolamento internazionale può essere sfruttato dalla propaganda del dittatore per creare un senso di unità e di accerchiamento del paese. Ciò è stato fatto durante il fascismo, per contrastare l'effetto delle sanzioni internazionali: si è inventata l' 'autarchia'!
E cos'hanno fatto i generali argentini per compattare l'opinione pubblica interna nel 1982? Hanno fatto guerra alla Gran Bretagna per le Falkland. Dapprima il loro scopo in politica interna è stato raggiunto, incassando perfino il plauso dei gruppi di guerriglieri rivoluzionari. Poi hanno perso la guerra e, di conseguenza, la faccia, come Mussolini. Non sono certo state le sanzioni a rovesciarli.
Facciamo esempi di dittatori che non hanno mai fatto un'onesta autocritica pubblica: Hitler, Stalin, Mao Tsetung, Breznev... oddio, la lista è lunghissima. Ma è interessante notare che questi sono rimasti al potere fino alla morte.
Due esempi di successori che hanno criticato i loro predecessori? Kruscev e Gorbachev. Quanto è durato il loro potere? Pochi anni, e lo hanno perso prima di morire.
Il secondo, in particolare, nonostante il suo prestigio all'estero, in Russia è stato odiato sia dai conservatori, che gli hanno rimproverato di aver distrutto il precedente sistema, sia dai liberali che gli hanno rimproverato di essere comunista, sia dal popolo che si è ritrovato a pancia vuota.

Si tratta di un mondo dove la Germania nazista ha "pareggiato", per così dire la guerra. In compenso, in questo scenario si è avverato un altra ucronia, la morte anticipata di Hitler di sifilide. In questo scenario si muove, nel 2011, il quarto Fuhrer, intenzionato a dare una decisa ripulita ad un regime che sta marcendo, a cominciare dalla denuncia dei crimini dei suoi predecessori, e lo scioglimento delle Schutzstaffeln


Ecco, questo fuhrer si troverebbe in una situazione simile a quella di Krushev e Gorbachev. I tedeschi, nella Germania nazista, sono stati nutriti da una sensazione di orgoglio e superiorità, e anche di benessere materiale a danno di minoranze e popoli stranieri. Come possono apprezzare un'onesta autocritica, sia a livello emotivo che di interesse economico?
Diciamo che la storia potrebbe essere interessante, ma per essere realistica il finale, nel migliore dei casi, seguirebbe le tracce di Gorbachev; nel peggiore quelle di Kennedy.
MaxT
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24/10/2011 20:37
 
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MaxT.M, 24/10/2011 07.04:


Tra l'altro, questo ritardò di un mesetto o due l'inizio dell'operazione Barbarossa contro la Russia, e probabilmente fu fatale ai progetti di Hitler: il suo esercito, che all'inizio stava vincendo alla grande, quando iniziarono le piogge nell'ottobre 1941 si impantanò alle porte di Mosca e non andò mai più avanti di lì.
Ecco un caso di 'effetto farfalla' dovuto a un alleato inaffidabile! Se a qualcuno piace scrivere di fantastoria, può provare a immaginare cosa sarebbe successo se l'operazione Barbarossa fosse iniziata uno o due mesi prima.
MaxT




Farla iniziare un paio di mesi prima però cozza un po' con il fatto che il ritardo era dovuto anche al dover pacificare il fronte occidentale, per non trovarsi accerchiati come era stato nella Prima Guerra Mondiale (cosa che si è poi verificato come sappiamo tutti).
La domanda che invece mi sono sempre fatta io è cosa sarebbe successo se i tedeschi fossero riusciti a sfondare a Stalingrado, e a raggiungere i campi petroliferi del Caucaso, come avevano progettato.
Anche se ci sono storici che dicono che l'invasione delle Russia è stato un errore a prescindere.


Alice Sacco, 23/10/2011 23.27:

L'IC è importante secondo me, così come gli eventi.
Hitler in particolare, Mussolini da giovane evitò il servizio militare, quindi da parte sua difficilmente ci si può aspettare buone strategie belliche, mentre Hitler, essendo stato sul campo in prima persona conosceva bene tutto ciò che poteva aiutare l'esercito a vincere una guerra. Un Hitler che già nel 33 attacca potenze mondiali come la Russia o l'America sarebbe poco credibile.



Mah, in realtà Hitler ne sapeva tanto quanto Mussolini di strategia bellica, visto che era stato solo un semplice caporale. Ma aveva generali migliori, un esercito più preparato, meglio equipaggiato e motivato. Anzi, Mussolini sapeva benissimo che l'Italia non era affatto pronta per coprire il lato sud del teatro bellico, ma la Germania nazista non era un alleato al quale si potesse dire di no per lungo tempo.



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24/10/2011 21:26
 
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Però certi governi non si basano certo sull'onestà, ma sulle emozioni dell'opinione pubblica. Per il successore, ammettere certi errori fondamentali del passato è delegittimarsi davanti a un'opinione pubblica ormai abituata a vivere non di onestà ma di propaganda. In effetti, le qualità che servono per restare al potere non comprendono l'onestà con la propria opinione pubblica.
E poi, un isolamento internazionale può essere sfruttato dalla propaganda del dittatore per creare un senso di unità e di accerchiamento del paese. Ciò è stato fatto durante il fascismo, per contrastare l'effetto delle sanzioni internazionali: si è inventata l' 'autarchia'!
E cos'hanno fatto i generali argentini per compattare l'opinione pubblica interna nel 1982? Hanno fatto guerra alla Gran Bretagna per le Falkland. Dapprima il loro scopo in politica interna è stato raggiunto, incassando perfino il plauso dei gruppi di guerriglieri rivoluzionari. Poi hanno perso la guerra e, di conseguenza, la faccia, come Mussolini. Non sono certo state le sanzioni a rovesciarli.
Facciamo esempi di dittatori che non hanno mai fatto un'onesta autocritica pubblica: Hitler, Stalin, Mao Tsetung, Breznev... oddio, la lista è lunghissima. Ma è interessante notare che questi sono rimasti al potere fino alla morte.
Due esempi di successori che hanno criticato i loro predecessori? Kruscev e Gorbachev. Quanto è durato il loro potere? Pochi anni, e lo hanno perso prima di morire.
Il secondo, in particolare, nonostante il suo prestigio all'estero, in Russia è stato odiato sia dai conservatori, che gli hanno rimproverato di aver distrutto il precedente sistema, sia dai liberali che gli hanno rimproverato di essere comunista, sia dal popolo che si è ritrovato a pancia vuota.


Questo sicuramente... Io dicevo soltanto, che la reazione dell'opinione pubblica, a una simile dichiarazione, dipende da: 1) banalmente, la formulazione della stessa (non è del tutto impossibile, trovare le parole giuste per non urtare nessuno... tanto più che, da che mondo è mondo, la politica vive di parole); 2) le circostanze nelle quali viene resa (poniamo, ad esempio, che sia sorta una [più o meno] forte opposizione al regime [magari sostenuta dalle altre potenze occidentali], e che quest'ultima stia tirando fuori gli scheletri nell'armadio del governo ufficiale: il nostro povero Fuehrer si ritrova così preso fra l'incudine e il martello, non potendo smentirli [come negare l'evidenza? Questo è un vero e proprio scandalo] né rinnegare il passato [per le ragioni da te esposte]; ma nemmeno può ignorare la cosa [perché perderebbe sostenitori a causa dello scandalo], né può [o vuole] metterla a tacere con sistemi "alla Matteotti" [anche perché, se lo facesse, tutti capirebbero chi è stato... e i suoi famosi "buoni propositi" andrebbero a farsi benedire]... Ecco, in una situazione del genere, il nostro Fuehrer sarebbe costretto a prendere una posizione ufficiale in merito, cercando al contempo di salvare capra e cavoli [soprattutto se non vuole dimettersi])...


Anche se ci sono storici che dicono che l'invasione delle Russia è stato un errore a prescindere.


Errore, peraltro, già commesso da Napoleone: l'ennesima prova che la Storia è ciclica...
[Modificato da Vodia 24/10/2011 22:02]

Vodia, autore su EFP e Funfiction
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25/10/2011 07:05
 
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Ciao Lux,

Farla iniziare un paio di mesi prima però cozza un po' con il fatto che il ritardo era dovuto anche al dover pacificare il fronte occidentale, per non trovarsi accerchiati come era stato nella Prima Guerra Mondiale (cosa che si è poi verificato come sappiamo tutti).
La domanda che invece mi sono sempre fatta io è cosa sarebbe successo se i tedeschi fossero riusciti a sfondare a Stalingrado, e a raggiungere i campi petroliferi del Caucaso, come avevano progettato.


Pacificare il fronte occidentale... la Francia intendi? Credo che alla fine del 1940 quella zona fosse già in stallo, e ormai aveva abbandonato l'operazione 'Leone marino', cioè il progetto di sbarcare in Gran Bretagna. La novità della primavera 1941 era stata proprio il dover intervenire in Grecia fuori programma... se non dimentico niente.


Questo sicuramente... Io dicevo soltanto, che la reazione dell'opinione pubblica, a una simile dichiarazione, dipende da: 1) banalmente, la formulazione della stessa (non è del tutto impossibile, trovare le parole giuste per non urtare nessuno... tanto più che, da che mondo è mondo, la politica vive di parole); 2) le circostanze nelle quali viene resa (poniamo, ad esempio, che sia sorta una [più o meno] forte opposizione al regime [magari sostenuta dalle altre potenze occidentali], e che quest'ultima stia tirando fuori gli scheletri nell'armadio del governo ufficiale: il nostro povero Fuehrer si ritrova così preso fra l'incudine e il martello, non potendo smentirli [come negare l'evidenza? Questo è un vero e proprio scandalo] né rinnegare il passato [per le ragioni da te esposte]; ma nemmeno può ignorare la cosa [perché perderebbe sostenitori a causa dello scandalo], né può [o vuole] metterla a tacere con sistemi "alla Matteotti" [anche perché, se lo facesse, tutti capirebbero chi è stato... e i suoi famosi "buoni propositi" andrebbero a farsi benedire]... Ecco, in una situazione del genere, il nostro Fuehrer sarebbe costretto a prendere una posizione ufficiale in merito, cercando al contempo di salvare capra e cavoli [soprattutto se non vuole dimettersi])...



Questo è possibile, se ci troviamo in un'epoca in cui le informazioni girano liberamente e se il fuhrer ha davvero i buoni propositi alla Gorbachev. Il che fa anche presagire come andrebbe a finire.
Se volesse invece tenere il potere, dovrebbe sostenere che è tutta una montatura organizzata da potenze esterne ostili, e ribattere con qualche controaccusa anche montata che distolga l'attenzione dell'opinione pubbica. Triste ma vero, è un sistema collaudatissimo da quelli che mantengono il potere a lungo.
Al giorno d'oggi è possibile portare 'prove' di qualunque cosa: perfino fotografie e filmati possono essere contraffatti.
Per la stessa ragione, portare prove affidabili è impossibile.

MaxT
[Modificato da MaxT.M 25/10/2011 07:12]
Post: 898
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25/10/2011 14:41
 
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Re:
Atlantis Lux, 24/10/2011 20.37:






Mah, in realtà Hitler ne sapeva tanto quanto Mussolini di strategia bellica, visto che era stato solo un semplice caporale. Ma aveva generali migliori, un esercito più preparato, meglio equipaggiato e motivato. Anzi, Mussolini sapeva benissimo che l'Italia non era affatto pronta per coprire il lato sud del teatro bellico, ma la Germania nazista non era un alleato al quale si potesse dire di no per lungo tempo.




Però Hitler era stato sul campo. Aveva visto come funzionavano le trincee, come ci si doveva muovere. Lui stesso ha dovuto tenere in mano un fucile, scappare, nascondersi. E' stato parte attiva di una guerra, e di certo avrà fatto tesoro dell'esperienza dato che già in quel periodo maturava l'idea di salire al potere.
Mussolini fu anche giornalista, membro di numerosi partiti. Fece esperienze all'estero, ma non partecipò mai ad una guerra, gli mancava l'esperienza bellica di Hitler. Al massimo Mussolini poteva conoscere qualcosa sulla guerra tramite i libri.


I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
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