13/02/2010 Ampie vedute dalla Malga Staboletto (Val Daone)
L'Adige 09/12/2010
Daone. Orsi a spasso.
«Siamo a Yellowstone?», si chiedevano nell’ultimo fine-settimana i turisti che stazionavano, macchina fotografica e cinepresa in mano, davanti all’albergo ristorante «Da Bianca»», nel bel mezzo della valle di Daone. «No - rispondevano i locali - siamo in Trentino»».Domanda legittima, soprattutto di fronte ad un’orsa e ai due cuccioli che si aggiravano senza fretta, lontano dalle preoccupazioni, nel prato sopra il ristorante."
Dove si va in gita questo weekend? Ovviamente in Val Daone.
Ci troviamo allo Zuffo con Claudio, Max e Flavio e da qui partiamo alla volta della val Daone. Parcheggiamo l'auto a Vermengoi (912 m), poco prima della località Limes.
A dispetto dei pronostici ci cambiamo sotto i caldi raggi del sole e imbocchiamo il sentiero 249.
Ci dirigiamo verso la strettoia della Valbona e, poco prima di entrarvi, pieghiamo a sinistra e ci alziamo gradatamente con una serie di zig zag.
Il sentiero è sgombro da neve e quindi lascio le ciaspole attaccate allo zaino. Mano a mano che ci alziamo le vedute sui monti si fanno sempre più spettacolari. Camminiamo in un bosco di faggi, alcuni sono molto grandi e vecchi.
A circa 1450 metri sbuchiamo sulla strada che a destra conduce a Malga Valneda, finalmente cominciamo a calpestare un po' di neve.
Dopo aver giocato con una vecchia cariola a mo di barella, prendiamo la strada che conduce alle baite Staboletto (1536 m).
Nei pressi di questo piccolo e suggestivo agglomerato di case ci sediamo al sole e sorseggiamo del the caldo, che pace!
Proseguiamo lungo il sentiero delle malghe che s'inoltra in una pecceta, poco oltre sbuchiamo in una suggestiva radura solcata da un torrentello. Il posto è incantevole, ma c'è qualcosa che non torna, consultiamo la cartina e i dubbi si dimostrano veritieri, dobbiamo ritornare indietro e imboccare un'altra via.
Nei pressi delle ultime case di Staboletto prendiamo una ripidissima traccia che sale verticale nel bosco; la neve è tanta e a causa del rialzo termico sta “mollando” parecchio. Con grande fatica io e Flavio arriviamo alla Malga Staboletto (1681 m), Claudio e Max ci seguono imprecando.
Ci saranno 60-70 cm di neve e vista la consistenza decidiamo di fermarci qui e di non proseguire verso la malga Stabolotto, come avevamo invece inizialmente programmato.
Siamo al cospetto delle splendide montagne dell'Adamello meridionale: la Rossola di Predona, il Monte Listino, la cima di Boazzolo, il Monte Gelo, la cresta del Re di Castello e il Bruffione.. spettacolare!
Folate di vento alzano alti sbuffi dalle cime.. mi piace pensare che assieme a questi sbuffi venga portata verso l'alto anche l'anima di una cara amica di famiglia che proprio oggi - apprenderò questa notizia in serata- ci ha lasciati.
Ieri eri là a tagliare la legna e a passeggiare per i boschi, oggi non c'è più. E' difficile da capire, ma la morte fa parte della vita.
Dopo una lunga pausa, decidiamo di scendere dalla comoda strada forestale che s'inoltra verso la testata della val Bona. Il bosco è un incanto e tra le cime degli abeti s'intravedono le pareti, stracariche di neve, del Monte Corona, del Corno Vecchio e del Dosso dei Morti.. creste percorse tre anni orsono con gli amici Flavio e Andrea.
La valle è molto angusta, nella parte bassa vi sono numerose cascate di ghiaccio molto ambite dagli
scalatori.
Arriviamo al punto "della cariola" e qui, con le ciaspole nuovamente sullo zaino, ridiscendiamo per il sentiero dell'andata.
Dall'auto do uno sguardo in giro, segretamente sogno ancora di vedere l'orsa con prole al seguito..ma per oggi mi “accontento” di aver passato, dopo tanto tempo, questa bella giornata in compagnia di alcuni dei miei più cari amici.
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"Tu hai una tale voce, o grande montagna, da annullare gli inganni e i dolori, voce non da tutti compresa, ma che i grandi, e i saggi e i buoni interpretano, e profondamente sentono, e fanno sentire agli altri". P.B. Shelley
"Fatto stupendo o cosa strana! L'orso. La belva si fa umana.
Stupor maggior che l'uomo nato, in belva or cerchi esser cangiato."