Stampa | Notifica email    
Autore

No alla tessera del tifoso

Ultimo Aggiornamento: 31/07/2012 12:54
OFFLINE
Post: 2.633
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
22/11/2010 14:02
 
Quota

CORRIERE ROMAGNA - Paolo Cento: «A dicembre il Tar del Lazio si esprimerà sulla costituzionalità della Tessera del tifoso»


Lunedì 22 Novembre 2010 13:00

Giovedi presso la sede della Cigl di Cesena si è tenuto un dibattito sul tema Tessera del Tifoso. Erano presenti l'ex parlamentare dei verdi Paolo Cento e il giornalista Fabio Benaglia.
Paolo Cento, da sempre legato al mondo ultras, ha aspramente criticato il provvedimento voluto dal ministro Maroni, auspicando un declino della Tessera per via giudiziaria "A dicembre il Tar del Lazio si esprimerà sulla costituzionalità della Tessera mentre a gennaio 2011 ci sarà anche un pronunciamento della Corte di Strasburgo. Se queste sedi dovessero bocciare il provvedimento, sicuramente le cose non resteranno come sono". La decisione di adire preso il Tar è stata presa da gruppi di tifosi che si sono rivolti all'Aidacon (associazione di tutela dei consumatori), rappresentati dall'avvocato Carlo Claps.


[Fonte: Pianetagenoa1893]
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.628
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
21/11/2010 23:02
 
Quota

leccesi contro interisti tesserati.....
www.youtube.com/watch?v=aX6TBgjvn2g&feature=player_embedded#!


www.rangers.it
OFFLINE
Post: 94
Registrato il: 12/10/2008
Città: EMPOLI
16/11/2010 23:52
 
Quota

Pensa alla tua poltrona invece di bacare i' cazzo agli ultras !!!
Ma non hai altro da fare ... poero brodo!!!
OFFLINE
Post: 2.610
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
16/11/2010 19:26
 
Quota

Re:
nicco rangers 76, 16/11/2010 19.14:

Tifosi ospiti in tribuna, Maroni pensa a contromisure

Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, è pronto a prendere «contromisure» per impedire agli «irriducibili che non vogliono la tessera del tifoso» di andare in trasferta in tribuna. "Gli striscioni contro di me mi fanno sorridere e ci stanno, non mi preoccupano. L'altra criticità riguarda questo fenomeno degli irriducibili che non vogliono la tessera e vanno in trasferta in tribuna. Stiamo monitorando questo fenomeno per vedere se genera rischi e a fine girone d'andata prenderemo contromisure", dice Maroni a 'La politica nel pallonè, rubrica di Gr Parlamento. "È un fenomeno determinato dal fatto che qualcuno non vuole accettare una cosa che 800mila tifosi hanno accettato. È una fascia minima, ma queste preoccupazioni le capisco e le stiamo monitorando". Maroni si dice poi "molto soddisfatto per come stanno andando le cose da un punto di vista della sicurezza. Sono abituato a giudicare le politiche in base al risultato, non in base ai titoli dei giornali. Sono diminuiti incidenti e feriti, nelle prime dieci giornate c'è stata una riduzione del 50% dei feriti rispetto all'anno scorso e il 40% in meno nel numero degli incontri con incidenti. La media spettatori è aumentata rispetto alla scorsa stagione nonostante lo 'spezzatinò o lo 'spezzatonè, più di così è difficile sperare".

Fonte:
www.virgilio.it




aumentato gli spettatori ???????????????????

via gente chi guarda le partite lo nota quanti spettatori in meno ci sono !!!!

roba da matti!!!!

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 691
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
16/11/2010 19:17
 
Quota

CALCIO: SICUREZZA. MARONI "INTERVENTI PER STRISCIONI CONTRO DI ME"

ROMA – “Sono abituato a fare politiche in base ai risultati e non sui titoli dei giornali. Sono diminuiti gli incidenti e i feriti oppure no? Se si’, vuol dire che stiamo facendo bene e in queste dodici giornate di campionato sono diminuiti del 50% i feriti rispetto allo stesso periodo della scorsa stagione. Sono diminuiti del 40% i numeri di incontri con incidenti e la media degli spettatori e’ aumentata rispetto alla scorsa stagione. Piu’ di cosi’ credo sia difficile sperare”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni, in collegamento telefonico con “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento, sugli episodi di violenza nel calcio e sull’introduzione della Tessera del Tifoso. “Ci sono due cose sulle quali bisognera’ intervenire. La prima sono gli striscioni contro di me che mi fanno sorridere e non mi preoccupano. L’altra e’ una criticita’: il fenomeno di irriducibili che non vogliono la tessera del tifoso, vanno in trasferta e vanno in tribuna invece che nella parte loro riservata. Stiamo monitorando il fenomeno per vedere se ci sono rischi. A fine girone d’andata prenderemo eventualmente le contromisure. Sono comunque soddisfatto della stagione per come sta andando per la sicurezza. Sulla Tessera dico che non si vuole accettare una cosa che molti tifosi hanno accettato. E’ una frangia minima che non accetta la tessera, capisco la preoccupazione ma complessivamente i risultati in termini di atti di violenza e partite con incidenza di episodi violenti sono positivi rispetto alla scorsa stagione. Sono aumentati anche gli spettatori, nonostante lo ‘spezzatino’ del campionato e direi anche per merito delle misure di sicurezza che abbiamo adottato”. “Per la Tessera del tifoso le domande sono vicine agli 800mila. Sono soddisfatto di questo, ringrazio i club che hanno investito nonostante qualche titubanza. Si e’ puntato sulla fidelizzazione piu’ che sulla componente di sicurezza della tessera – ha sottolineato Maroni – vogliamo portare le norme che riguardano i nuovi stadi di proprieta’. Una legge ferma da troppo tempo e spero di inserire questo pacchetto che contribuirebbe sicuramente a migliorare anche la sicurezza”.

www.italpress.com
OFFLINE
Post: 690
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
16/11/2010 19:14
 
Quota

Tifosi ospiti in tribuna, Maroni pensa a contromisure

Il ministro degli Interni, Roberto Maroni, è pronto a prendere «contromisure» per impedire agli «irriducibili che non vogliono la tessera del tifoso» di andare in trasferta in tribuna. "Gli striscioni contro di me mi fanno sorridere e ci stanno, non mi preoccupano. L'altra criticità riguarda questo fenomeno degli irriducibili che non vogliono la tessera e vanno in trasferta in tribuna. Stiamo monitorando questo fenomeno per vedere se genera rischi e a fine girone d'andata prenderemo contromisure", dice Maroni a 'La politica nel pallonè, rubrica di Gr Parlamento. "È un fenomeno determinato dal fatto che qualcuno non vuole accettare una cosa che 800mila tifosi hanno accettato. È una fascia minima, ma queste preoccupazioni le capisco e le stiamo monitorando". Maroni si dice poi "molto soddisfatto per come stanno andando le cose da un punto di vista della sicurezza. Sono abituato a giudicare le politiche in base al risultato, non in base ai titoli dei giornali. Sono diminuiti incidenti e feriti, nelle prime dieci giornate c'è stata una riduzione del 50% dei feriti rispetto all'anno scorso e il 40% in meno nel numero degli incontri con incidenti. La media spettatori è aumentata rispetto alla scorsa stagione nonostante lo 'spezzatinò o lo 'spezzatonè, più di così è difficile sperare".

Fonte:
www.virgilio.it
OFFLINE
Post: 2.598
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
15/11/2010 19:02
 
Quota

massesi sulla tessera.....
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.597
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
15/11/2010 18:55
 
Quota

Sampdoriani sulla tessera......


I "GRUPPI DELLA SUD" SU TESSERA DEL TIFOSO E PARMA


www.primocanalesport.it/video.php?id=35816

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 680
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
14/11/2010 00:25
 
Quota

OFFLINE
Post: 2.584
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
13/11/2010 21:02
 
Quota

VALERIO E LA TESSERA DEL TIFOSO e GIgi & Scheggia - SALAME MILANESE
www.youtube.com/watch?v=fAz0zq5lGT4&feature=player_embedded#!

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.583
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
13/11/2010 20:16
 
Quota

Lazio Roma 0-2 Vista da fuori - Gol di Borriello
www.youtube.com/watch?v=6n8djkj7ulI&feature=player_embedded

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
13/11/2010 18:03
 
Quota

Re:
Avanti Ultras, 12/11/2010 10.23:

Alta tensione all'ingresso della curva Nord


■ C'era una volta Parma-Sam­pdoria, una partita che per ven­t'anni è stata una vera festa del calcio e in cui la presenza delle forze dell'ordine era sempre sta­ta pressoché inutile. C'era una volta e non c'è più, visto che ieri il prepartita dell'incontro fra cro­ciati e blucerchiati (le cui tifo­serie sono gemellate, va ricor­dato, da 21 anni) è stato all'in­segna dell'alta tensione, con scontri, verbali e fisici, fra tifosi, steward e forze dell'ordine in as­setto antisommossa come mai era avvenuto quest'anno.

Curva Nord, scontri all'ingresso

La tensione latente è esplosa pochi minuti prima dell'inizio della partita, quando i «Boys», dopo aver trascorso il prepartita con qualche centinaio di amici «doriani» (rimasti in viale Duca Alessandro per evitare problemi) hanno raggiunto i cancelli della curva Nord per entrare allo sta­dio. A quel punto, di fronte ai con­trolli inflessibili degli steward no­nostante le diverse centinaia di persone (fra cui anche molti non ultrà) in attesa di entrare, è mon­tata la protesta, con qualche «cor­po a corpo» ravvicinato con gli steward. I cancelli sono stati al­lora nuovamente richiusi. Una misura che ha però acceso ancor di più gli animi, tanto da richie­dere l'arrivo di un reparto speciale dei carabinieri. Ma il momento peggiore è stato quando il can­cello è stato nuovamente riaperto. Dopo qualche istante, infatti, è partita una carica a suon di man­ganellate verso chi stava entran­do da parte delle forze dell'ordine, che ha scatenato rabbia, panico e il «fuggi fuggi». A pochi passi c'e­ra però il questore Gennaro Gallo che è intervenuto in prima per­sona per fermare la carica e in­vitare alla calma i tifosi. E proprio il suo gesto, seguito dalla decisio­ne di fare entrare i tifosi in attesa in fila indiana, ma senza perqui­sizioni personali, ha evitato che la situazione degenerasse, anche se in molti hanno preferito andar­sene e rinunciare alla partita.

(...) L'origine di una tensione mai registrata in passato in occasione degli incontri fra Parma e Sam­pdoria va ricercata nel cervello­tico divieto alla trasferta al Tar­dini imposto dall'Osservatorio nazionale per la sicurezza ai tifosi blucerchiati non in possesso della tessera del tifoso..

L'articolo completo sulla Gazzetta di Parma in edicola


gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/62970/Alta_tensione_allingresso_della_curva_No...





La voce dei Boys..

L'amicizia oltre il divieto. La nostra serata...

Non abbiamo ancora letto niente, non ci siamo ancora fatti la nostra “rassegna stampa”, ma già immaginiamo notizie e commenti, ci son bastate quelle uscite subito ieri in serata.
La più fantasiosa parlava di scontri, di “ultras sampdoriani infiltrati che avrebbero provato a sfondare in Curva Nord poiché sprovvisti di biglietto”. Ma di cosa ci stupiamo? La serata era stata impostata a tavolino così: divieti, militarizzazione dello stadio, rinforzi da Bologna, media, condanne. Tutto già visto, tutto già scritto.


E dire che di scontri non ce ne sono stati, se non qualche manganellata regalata da qualche plotone (guidati direttamente dal Questore Gallo) all’ingresso, manganellate a gente normale, alle spalle, a ragazze. Anche qui: niente di nuovo.
Gli Ultras Sampdoriani ai cancelli della Nord non sono mai arrivati, nonostante 200 e passa biglietti di Nord in mano, forse, visto che molta gente ha portato come avevamo proposto anche i colori blucerchiati, qualcuno sarà caduto dalla nuvole. Si, diciamo così. Ma inevitabilmente se a cinque minuti dall’inizio, in una partita infrasettimanale quando la gente lavora e arriva all’ultimo, i controlli sono lenti, i cancelli vengono chiusi ogni 5 persone, e gli steward fanno gli arroganti, ecco, inevitabilmente la tensione si viene a creare. Ma se escludiamo qualche “tira e molla”, anche qui, non è successo nulla di grave.
Siamo entrati e abbiamo avuto subito una brutta sorpresa: un bagno seriamente danneggiato in Nord. Brutta sorpresa perché sapevamo e sappiamo già che verremo accusati noi, i Boys, sempre e comunque, di aver rotto i bagni. Anche se non è vero, anche se lo riteniamo un gesto inutile, inutile vandalismo fine a se stesso, la colpa dev’essere sempre dell’Ultras. E così sia, nei secoli dei secoli…
Siamo entrati solo ed esclusivamente per esporre gli striscioni che avevamo preparato, per poi uscire e raggiungere gli Ultras del Doria, i quali nonostante muniti di 200 biglietti in Nord (per questo i giorni prima avevamo deciso di entrare) hanno deciso, dopo minacce di arresto e botte da parte delle Forze dell’Ordine, di evitare tensioni a Parma, rimanendo in un bar in zona.
Abbiamo esposto uno striscione per ricordare il Como (“Il tuo saluto un onore, il tuo rispetto un esempio, ciao Como vecchio leone”), uno per Gabriele Sandri (“11/11/07-11/11/10 Gli Ultras non dimenticano, Gabriele vive”) nel terzo anniversario della sua morte, e uno per il Ministro Maroni, ponendo interrogativi sull’inutile scelta di vietare una partita dove le tifoserie sono gemellate da 20 anni: “Maroni si guardi nella coscienza, distingua l’amicizia dalla violenza!”.
Dopodiché abbiamo spiegato le nostre ragioni e senza obbligare nessuno siamo usciti dal Tardini, in 200 circa, per unirci a più numerosi tifosi e Ultras della Samp. Insieme abbiamo improvvisato un corteo intorno allo stadio, pacifico, evitando alcuna tensione ma solamente scandendo i nostri slogan, tutti dietro lo striscione firmato UTC: “11-11-2007 Per non dimenticare, Gabriele Sandri vive”.
Finita la partita siamo rimasti qualche minuto ancora davanti allo stadio, prima di banchettare e brindare tutti insieme: da amici!
La decisione di vietare la trasferta è sicuramente stata presa dall’alto, per ripicca, vendetta, abbiamo già spiegato i motivi, ma il rappresentante dello Stato a Parma, cioè il Prefetto Viana ha avuto l’ultima parola.

Visto che di questo Stato noi siamo cittadini, sarebbe gradito che allora il Prefetto ci spiegasse, dettagliatamente, quali erano le “possibili criticità per la tenuta dell’ordine pubblico” fra due tifoserie gemellate da 20 anni. Siamo pazienti, aspettiamo una risposta.
Concludiamo ringraziando chi ci ha seguito fuori e chi ha portato i colori del Doria in Nord. A malincuore non abbiamo potuto sostenere la squadra, tornata alla vittoria, lo faremo a Bari, ma per noi l’amicizia è più forte di qualsiasi divieto.

Dalla parte del tifo,

BOYS PARMA 1977


www.boysparma1977.it
OFFLINE
Post: 2.567
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
12/11/2010 10:23
 
Quota

Alta tensione all'ingresso della curva Nord


■ C'era una volta Parma-Sam­pdoria, una partita che per ven­t'anni è stata una vera festa del calcio e in cui la presenza delle forze dell'ordine era sempre sta­ta pressoché inutile. C'era una volta e non c'è più, visto che ieri il prepartita dell'incontro fra cro­ciati e blucerchiati (le cui tifo­serie sono gemellate, va ricor­dato, da 21 anni) è stato all'in­segna dell'alta tensione, con scontri, verbali e fisici, fra tifosi, steward e forze dell'ordine in as­setto antisommossa come mai era avvenuto quest'anno.

Curva Nord, scontri all'ingresso

La tensione latente è esplosa pochi minuti prima dell'inizio della partita, quando i «Boys», dopo aver trascorso il prepartita con qualche centinaio di amici «doriani» (rimasti in viale Duca Alessandro per evitare problemi) hanno raggiunto i cancelli della curva Nord per entrare allo sta­dio. A quel punto, di fronte ai con­trolli inflessibili degli steward no­nostante le diverse centinaia di persone (fra cui anche molti non ultrà) in attesa di entrare, è mon­tata la protesta, con qualche «cor­po a corpo» ravvicinato con gli steward. I cancelli sono stati al­lora nuovamente richiusi. Una misura che ha però acceso ancor di più gli animi, tanto da richie­dere l'arrivo di un reparto speciale dei carabinieri. Ma il momento peggiore è stato quando il can­cello è stato nuovamente riaperto. Dopo qualche istante, infatti, è partita una carica a suon di man­ganellate verso chi stava entran­do da parte delle forze dell'ordine, che ha scatenato rabbia, panico e il «fuggi fuggi». A pochi passi c'e­ra però il questore Gennaro Gallo che è intervenuto in prima per­sona per fermare la carica e in­vitare alla calma i tifosi. E proprio il suo gesto, seguito dalla decisio­ne di fare entrare i tifosi in attesa in fila indiana, ma senza perqui­sizioni personali, ha evitato che la situazione degenerasse, anche se in molti hanno preferito andar­sene e rinunciare alla partita.

(...) L'origine di una tensione mai registrata in passato in occasione degli incontri fra Parma e Sam­pdoria va ricercata nel cervello­tico divieto alla trasferta al Tar­dini imposto dall'Osservatorio nazionale per la sicurezza ai tifosi blucerchiati non in possesso della tessera del tifoso..

L'articolo completo sulla Gazzetta di Parma in edicola


gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/62970/Alta_tensione_allingresso_della_curva_No...

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.548
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
08/11/2010 20:29
 
Quota

no alla tessera ....... si alla passera!
www.youtube.com/watch?v=ZGSjJNIExU8&feature=player_embedded

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.547
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
08/11/2010 20:04
 
Quota

Parmensi a Napoli senza Tessera del tifoso!
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.516
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
04/11/2010 01:48
 
Quota

Re: Re:
nicco rangers 76, 03/11/2010 19.19:




Davvero belli e colorati visti alla televisione..CHI LOTTA PUO' PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO!!NO ALLA TESSERA!!




www.rangers.it
OFFLINE
Post: 625
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
03/11/2010 19:19
 
Quota

Re:
Avanti Ultras, 03/11/2010 13.43:

Gli Ultras della Sampdoria senza tessera del tifoso a Cesena nonostante il divieto


Mercoledì 03 Novembre 2010 10:00

Genova - Non è passata inosservata la presenza di circa trecento tifosi blucerchiati privi di tessera del tifoso domenica al Manuzzi di Cesena. I supporters della Sampdoria ai quali giovedì il Casms aveva improvvisamente vietato la trasferta, hanno invece raggiunto la Romagna e sostenuto Pazzini e compagni fino al gol da tre punti arrivato a pochi secondi dalla fine. Un’altra piccola vittoria per gli Ultras che hanno deciso di combattere in modo lecito e pacifico il provvedimento introdotto quest’anno dal Ministro Maroni. Coloro che hanno potuto sistemarsi nel lato distinti vicino alla gradinata ospiti con l'ironico striscione "avete lasciato la porta aperta..", guardati a vista dagli steward, infatti avevano acquistato il biglietto prima del divieto del Casms che ne impediva la vendita ai residenti nella provincia di Genova. Anziché scegliere la via del rimborso, senza pensarci un secondo, hanno invece preferito di gran lunga intraprendere il viaggio e sostenere i propri colori, portando a casa una doppia vittoria.

[Fonte: Città di Genova]




Davvero belli e colorati visti alla televisione..CHI LOTTA PUO' PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIA' PERSO!!NO ALLA TESSERA!!
OFFLINE
Post: 2.498
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
03/11/2010 13:43
 
Quota

Re:
_Cateno_, 02/11/2010 19.25:

SOCIETA' INDEGNA.......era chiaro già dall'introduzione della tessera quanto si potesse contare noi ultras, dopo il verso di sabato scorso è lampante. Viene privilegiato solo chi, buono buono, si accomoda allo stadio con quella cazzo di tesserina, mentre per chi, in anni ed anni s'è sciroppato km su km, pesci in faccia.
D'altronde, conoscendo un pò i personaggi che vi gravitano, non avevo alcun dubbio.
SOCIETA' EMPOLI CALCIO INFAMI!




e siamo troppo buoni !!!!!
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.497
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
03/11/2010 13:43
 
Quota

Gli Ultras della Sampdoria senza tessera del tifoso a Cesena nonostante il divieto


Mercoledì 03 Novembre 2010 10:00

Genova - Non è passata inosservata la presenza di circa trecento tifosi blucerchiati privi di tessera del tifoso domenica al Manuzzi di Cesena. I supporters della Sampdoria ai quali giovedì il Casms aveva improvvisamente vietato la trasferta, hanno invece raggiunto la Romagna e sostenuto Pazzini e compagni fino al gol da tre punti arrivato a pochi secondi dalla fine. Un’altra piccola vittoria per gli Ultras che hanno deciso di combattere in modo lecito e pacifico il provvedimento introdotto quest’anno dal Ministro Maroni. Coloro che hanno potuto sistemarsi nel lato distinti vicino alla gradinata ospiti con l'ironico striscione "avete lasciato la porta aperta..", guardati a vista dagli steward, infatti avevano acquistato il biglietto prima del divieto del Casms che ne impediva la vendita ai residenti nella provincia di Genova. Anziché scegliere la via del rimborso, senza pensarci un secondo, hanno invece preferito di gran lunga intraprendere il viaggio e sostenere i propri colori, portando a casa una doppia vittoria.

[Fonte: Città di Genova]
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 106
Registrato il: 13/10/2008
02/11/2010 19:25
 
Quota

SOCIETA' INDEGNA.......era chiaro già dall'introduzione della tessera quanto si potesse contare noi ultras, dopo il verso di sabato scorso è lampante. Viene privilegiato solo chi, buono buono, si accomoda allo stadio con quella cazzo di tesserina, mentre per chi, in anni ed anni s'è sciroppato km su km, pesci in faccia.
D'altronde, conoscendo un pò i personaggi che vi gravitano, non avevo alcun dubbio.
SOCIETA' EMPOLI CALCIO INFAMI!
OFFLINE
Post: 621
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
01/11/2010 01:05
 
Quota

CALCIO: ALEMANNO, SONO SCETTICO SU TESSERA DEL TIFOSO

''Confesso che sono scettico sul funzionamento della tessera del tifoso''. Cosi' il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, durante la trasmissione ''Te la do io Tokio'' in onda su radio Centro Suono Sport. Alemanno ha spiegato che spesso accade che regole di questo genere vadano a pesare sulle persone oneste mentre chi vuole evitarle trova il sistema per farlo. Per il sindaco ''se c'e' una proposta alternativa che proviene dal tifo, quello sano, con modifiche propositive, non solo per dire 'no', sono disponibile a farmene carico e portarla a Maroni''.

Fonte:
ASCA
OFFLINE
Post: 2.469
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
31/10/2010 19:48
 
Quota

STRISCIA LA NOTIZIA, L'ASSURDO DELLA TESSERA DEL TIFOSO
www.youtube.com/watch?v=KCqL5bzbYQ8&feature=player_embedded

www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.452
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
28/10/2010 20:02
 
Quota

«Incostituzionale la tessera del tifoso»


Giovedì 28 Ottobre 2010 16:00



Continua ancora a farsi un gran parlare attorno alla "tessera del tifoso". Evidentemente, e contrariamente a quanto qualcuno sostiene, non è stata proprio accettata di buon grado e contestata solo da un "ristretto manipolo che evidentemente ha qualcosa da nascondere"... «Così come concepita adesso, la tessera del tifoso viola i principi costituzionali. Si nega il diritto alla circolazione delle persone, se non si permette ad alcuni tifosi, magari pregiudicati anche se assolti da reati commessi negli stadi, di assistere alle partite». Ha aperto con queste parole, l’avvocato Stefano Sambugaro della Camera penale di Genova, il convegno organizzato a Palazzo di giustizia dall’Algap, l’associazione ligure dei giovani avvocati penalisti. Un attacco molto mirato, anche dal punto di vista giurisprudenziale, al provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’interno Roberto Maroni, come deterrente alla violenza.
All’incontro hanno partecipato gli avvocati Domenico Cariello dell’Algap e Marco Biso, vice presidente della Casa del consumatore, il sostituto procuratore Vittorio Ranieri Miniati, il capo dell’ufficio di gabinetto della questura di Genova Sebastiano Salvo, il direttore sportivo del Genoa Alessandro Zarbano ed il giornalista del Secolo XIX Marcello Zinola.

Durante il convegno, è stato illustrato il sistema normativo su cui si fonda il progetto della “tessera del tifoso”. Ma sono state anche avanzate delle proposte, che mirino a tutelare l’ordine pubblico con la riconoscibilità del tifoso e che li leghi alle società sportive di riferimento.


[Fonte: Il Secolo XIX]
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.451
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
28/10/2010 20:01
 
Quota

Tessera del tifoso flop: a Bologna e Lecce scontri in curva


Giovedì 28 Ottobre 2010 17:00


“La Tessera del tifoso funziona, la violenza è diminuita”: ne è convinto il Ministro degli Interni Roberto Maroni. Se ha ragione chietedelo a quei tifosi di Bologna e Lecce che domenica hanno preso o rischiato di prendere le botte da quelli avversari. Cosa c’entra la tessera? C’entra, perché gli ultras, in segno di protesta, la tessera non l’hanno fatta. Di conseguenza, non potendo entrare nel settore ospiti, fanno il biglietto per i settori di casa e si mischiano ai tifosi locali. E così ecco gli juventini che scacciano a calci e pugni i bolognesi dalla curva San Luca (la loro), e i bresciani che minacciano i leccesi in tribuna e in curva sud (le loro).

A Bologna gli ultras della Juventus si sono sistemati in curva San Luca, quella opposta alla Andrea Costa, cuore del tifo rossoblu. Quando alcuni bolognesi sono entrati in curva si sono ritrovati un mare di bandiere bianconere e alcuni tipi per niente pacifici. Ecco il racconto di un tifoso del Bologna: “Ci siamo presentati regolarmente all’ingresso della curva San Luca, con il biglietto nominale in quel settore. Una volta dentro, abbiamo subito capito che la parte di curva a noi riservata era occupata da moltissimi tifosi della Juve. Solo quando oramai eravamo sui gradoni ci siamo resi conto che non si trattava dei tifosi normali. In poco tempo ci siamo trovati addosso queste persone e sono volati calci e schiaffi, con noi c’era se non sbaglio anche un papà con suo figlio. Qualcuno è rimasto contuso”.

Un altro ha raccontato: “Siamo stati rincorsi dagli juventini che ci volevano menare. Scappavano anche gli steward. Un tizio a volto coperto mi si è attaccato al collo con altri due che gli davano una mano: mi hanno rotto cellulare, occhiali, strappato il cappuccio della giacca e ho preso un pugno di striscio”.

A Lecce, per fortuna, gli scontri sono stati soltanto sfiorati. Merito dei carabinieri (più che degli steward, spesso non all’altezza della situazione) che non hanno fatto degenerare la situazione. Al Via del Mare gli ultras bresciani, non tesserati, si sono sistemati in curva sud. Vicino ai leccesi, tra i quali bambini e anziani. A parte insulti e minacce non è successo nulla. La situazione poteva precipitare nell’intervallo, quando bresciani e leccesi si sono trovati allo stesso bar.

Altro che sicurezza, quindi, come sostiene Maroni. La tessera del tifoso mostra i suoi limiti fallendo proprio nell’obiettivo principale. Voleva porre un freno alla violenza degli ultras, e invece la facilita. Ecco il paradosso: i violenti (mica tutti gli ultras, sia chiaro) sono più liberi di prima. Quando stavano nel settore ospiti, come la logica vuole, erano chiusi e controllati. Le probabilità che scoppiassero scontri dentro lo stadio erano quasi nulle. Gli incidenti succedevano fuori. Oggi gli scontri possono succedere anche dentro, da un momento all’altro: se si mischiano i tifosi è normale. E già successo: per esempio a Salerno.

E fuori la situazione non è meno tesa di prima, anzi. Basti pensare agli ultras che vanno in trasferta anche quando allo stadio non possono entrare perché le restrizioni lo vietano. Per protesta loro restano fuori, fanno il tifo da lì. Ma ci vuole poco che vengano raggiunti dagli ultras di casa… Poteva succede a Lucca settimane fa, per esempio.

Dal punto di vista della sicurezza, quindi, la Tessera del tifoso è un flop. Il rischio di incidenti è più alto di prima. Negli stadi la situazione è surreale: i tifosi ospiti, quelli tranquilli, quelli che non farebbero male a una mosca, se ne stanno buoni buoni nel settore ospiti con la tessera in mano. Quelli che, invece, una scazzottata se la farebbero volentieri, sono più liberi di prima di farla. Il paradosso è che la tessera non penalizza i violenti come si proponeva: anzi, li favorisce. E a pagarne i disagi sono, come sempre, tutti gli altri.


[Fonte: Eco dello Sport]
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 611
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
27/10/2010 17:15
 
Quota

BOBO DICE CAZZATE
MILANO - Diminuisce la violenza negli stadi di calcio: questo l'effetto che secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha provocato la Tessera del tifoso. "E' stato un incontro molto interessante anche per me - ha spiegato Maroni lasciando la sede della Lega di serie A, a via Rosellini, dove ha partecipato all'assembla dei club -. In questo inizio di stagione sono diminuiti del 50% gli incontri con feriti, del 90% i feriti fra i civili, e sono diminuiti tutti gli episodi di violenza rispetto alla precedente stagione, mentre è aumentata la media degli spettatori in serie A, a dimostrazione che la Tessera del tifoso non ha prodotto quegli effetti negativi che qualcuno temeva e soprattutto sono state presentate 750mila domande per ottenere la Tessera del tifoso". E' durato poco più di un'ora e mezza il confronto tra il ministro i e i presidenti.

"La Tessera è un programma che funziona, che porta risultati e ci dà grande soddisfazione - ha concluso Maroni -, è un programma condiviso dalla Lega calcio e continuiamo in questa direzione".

Maroni ha poi genericamente accennato ad "altre questioni" affrontate durante la riunione come probabilmente quella relativa alla legge sugli stadi di proprietà. Prima di entrare in riunione, il presidente di Lega Maurizio Beretta aveva anticipato la centralità di "un
confronto sul decreto legge sicurezza dentro gli stadi, per vedere come collegare le esigenze di sicurezza con la necessità di nuovi stadi moderni".


www.ultrasblog.biz
OFFLINE
Post: 610
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
27/10/2010 16:25
 
Quota

Tessera del tifoso, era già tutto previsto...

Pinuccio Milli: avvocato penalista. Nel 1981 fondava con altri tre amici il gruppo CUCN (Commando Ultrà Curva Nord) dando il via al tifo organizzato a Lecce. Da sempre attento alle vicende giallorosse ed a tutto ciò che gli ruota intorno. Colgo l'occasione e trovo spunto da un articolo apparso su lecceprima.it, ripreso integralmente dal più noto sito ultras italiano (asromaultras.org dell'Avv. Lorenzo Contucci) per commentare e criticare lo stato delle cose a Lecce in ordine al tanto discusso problema della violenza e dei devastanti effetti provocati dall'introduzione della tessera del tifoso.

Tutti hanno visto allo stadio o letto sui sopra menzionati siti, ma anche sul nostro pianetalecce.it (ammirabile il pezzo di Diego Frigino), che domenica in Curva Sud si è sfiorato lo scontro tra opposte tifoserie del Lecce e del Brescia.

Premessa sia il fatto che i tifosi bresciani, notoriamente (soprattutto a chi ha il compito di organizzare il servizio pubblico di sicurezza) non stinchi di santo e "nemici acerrimi" della tifoseria del Lecce, sparsi ovunque nello stadio (in tribuna est, nel settore ospiti, nella sud inferiore e superiore e addirittura in centrale) e soprattutto senza controllo e sorveglianza adeguata, hanno cercato di vendicare un precedente storico di quasi vent'anni orsono che li vide protagonisti sempre in curva sud in cruenti scontri con i tifosi leccesi.

Questo a Lecce lo ricordano tutti e se si fosse chiesto, prima della gara, al primo tifoso della Sud a caso se avesse avuto piacere a stare al loro fianco la risposta sarebbe stata "perché non ci stai tu?". Li capisco, eccome. Stiamo parlando degli occupanti un settore tranquillissimo (la curva sud) dove vengono fatti confluire i bambini con genitori al seguito e le scolaresche indicate dal Provveditore degli Studi su convenzione con l'Us Lecce Spa e non quindi di tifosi belligeranti e pericolosi.

Dall'altro lato invece bastava vedere il video su lecceprima.it per capire chi fossero coloro che erano venuti da Brescia. Gente devota allo scontro fisico e pronta a creare, come in effetti poi è accaduto, panico e ansia tra gli sprovveduti tifosi leccesi che non credevano ai loro occhi quando vedevano il tifoso bresciano insultare, provocare, tentare di rompere il cordone di 6 stewards, subito corroborato dall'arrivo di forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa. Insomma creare i presupposti per una giornata di violenza.

Ringraziamo le Forze dell'Ordine, per il loro efficace e tempestivo intervento, se questo non è accaduto. Ma una domanda nasce spontanea. Ci voleva tanto FARE PREVENZIONE MONITORANDO L'ARRIVO DEI TIFOSI BRESCIANI PER POI CONVOGLIARLI COATTIVAMENTE NEL SICURO SETTORE OSPITI?

Mi si obietterà ma il Ministro Maroni ha "previsto senza imporre in forza di norma di legge" (perché di questo si tratta in quanto il provvedimento dell'agosto 2009 indirizzato a Prefetti e Questori era un mero provvedimento amministrativo quale una circolare interna e per questo inottemperabile senza essere passibile di omissioni di atti di ufficio o reati similari) che ai tifosi senza tessera deve essere impedito l'accesso al settore ospiti.

Perché allora il Questore di Milano (e non di Canicattì) vedendo orde di tifosi iuventini sparsi a San Siro ha ordinato per ordine pubblico di fargli dirottare tutti nel settore ospiti benché privi di tessera del Tifoso? E come mai tale esempio è stato seguito da altri questori per casi omologhi (i torinisti a Pescara, i varesini a Torino, gli stessi Bresciani a Bari) ???

La verità è sempre una sola. A Lecce si imita il modello Tagliente, quello che prevede inflessibilmente il rispetto meticoloso (e per questo oramai asfissiante ed insopportabile) di ogni cavillo giuridico-legislativo (basterebbe rammentare le multe di 300 euro comminate ai soliti mirati noti personaggi della Curva Nord "per essersi appoggiati alla balaustra detto volgarmente cornicione nel solo intento di fare tifo (cit.)".

Ulteriore riflessione. E ai bresciani che nel video erano tutt'altro che impegnati, come i colleghi opposti, che sedere civilmente al posto assegnato saranno comminate le multe?

Attendiamo tutti impazienti sperando di non ritrovare il nulla così come accadde al famigerato Lecce-Bari di tre anni fa allorchè i tifosi baresi armati di bombe carta entrarono indisturbati in curva sud, appesero striscioni offensivi e gettarono le bombe sui disabili senza che loro venisse torto un capello benché a distanza di un anno, in conferenza stampa, gli organi inquirenti replicarono a domanda di un giornalista "stiamo indagando" (vedi video su salentowebtv.it)

Restiamo speranzosi in attesa che venga normata tale materia (è in Commissione nel Senato un progetto di legge ad hoc) e che si pronunci il Tar Lazio su ricorso di oltre 500 tifosi in relazione all'illegittimità del famigerato art. 9 nonché, giacchè ci siamo, che il Garante della Privacy emetta un chiaro e giusto provvedimento in materia di tutela della riservatezza personale e altro.

Una cosa è certa. Dopo solo poche giornate è stato acclarato il fallimento del metodo repressione e tolleranza zero voluto dal duo Manganelli-Maroni.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nonostante ridicoli spot televisivi andati in onda che hanno visto protagonisti ignari bambini e scomodando persino Hulk: i settori ospiti sono vuoti, il rischio di pericolosi contatti aumenta sempre di più, la gente scappa via dallo stadio schifata di dover subire pressioni e repressioni, chi decide di fare casino lo fa più di prima ma si è spostata nel tempo e nello spazio (vedi Napoli-Liverpool) .

Insomma un disastro ed un fallimento facilmente annunciato. Come cantava Cocciante "era già tutto previsto…" … e noi tifosi (mi ci metto in testa io) lo avevamo capito da tempo, malgrado i maldestri tentativi di ingannare le coscienze della gente …

La Gente ha capito quali e quanti errori si sono commessi e si continuano a commettere tanto da sospettarci sopra. Personalmente non posso credere che qualificate ed intelligenti persone non capiscano che tutto sia loro crollato addosso. Capisco il tenere duro per giochi politici ma qui è in ballo la sicurezza pubblica e, se vogliamo, anche il destino del calcio italiano, ricordando che è pur sempre un'industria nel panorama economico di questo Paese.

Nonostante le manfrine contrabbandate per Verità dai giornali di regime, la Gente ha riflettuto, capito e deciso (25% di calo abbonamenti e 30% di biglietti!) perché siamo in piena era internet e tutti sanno tutto in un decimo di secondo. Questo viene troppo spesso dimenticato. Che dire? Odio la violenza e per questo ringrazio Dio di avermi illuminato e convinto di non mettere più piede in uno stadio da oltre due anni.

Amara ma reale riflessione.

www.sportpeople.net
OFFLINE
Post: 602
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
22/10/2010 01:11
 
Quota

LETTERA A LECCEPRIMA.IT
Di seguito, il testo della mail di un nostro lettore, firmato, anche se egli stesso ha preferito l’anonimato, e che ha posto la questione inviando le stesse considerazioni anche alla Lega calcio italiana e alle società di Juventus e Lecce. Oggetto: la tessera del tifoso, che, come più volte evidenziato sulle colonne del nostro giornale, prima ancora che entrasse in vigore, è un sistema che fa acqua da tutte le parti. Ebbene, ecco la sua applicazione pratica, nel racconto di una giornata all’Olimpico di Torino. A voi lettori le considerazioni.

***

Sono residente a Bologna, ma di origine salentina e titolare di regolare tessera del tifoso con l’unione sportiva Lecce. E vorrei fare delle segnalazioni. In realtà ancora non sono in possesso della tessera vera e propria,ma della ricevuta rilasciata al momento della richiesta,che però la sostituisce a tutti gli effetti,come specificato su tutti i siti delle società di calcio.

Mi chiedo. Una persona, soggetta a Daspo, fa comunque la richiesta della tessera. Le viene rilasciata comunque la ricevuta della richiesta, perché non penso che chi prende la richiesta sappia del Daspo a cui la persona è soggetta. Quando la stessa persona va a comprare il tagliando, presentando la ricevuta di richiesta, riesce a comprare il biglietto,perché la ricevitoria che lo emette si sincera solo che l’acquirente ne sia in possesso non potendo sapere dalla ricevuta se lo stesso possa o meno comprarlo.

Quindi già qui la tessera non servirebbe al suo scopo: evitare che le persone soggette a Daspo vadano in trasferta. Fino a quando la ricevuta continuerà ad essere valida per evitare questa contraddizione?

Vado avanti con le mie segnalazioni.
Deciso di seguire la mia squadra in trasferta a Torino,mi reco in una ricevitoria autorizzata del circuito Lis-Ticket, per compare il tagliando dedicato al settore ospiti. Mi viene chiesta la tessera. Gli presento la ricevuta. Non mi viene fatto il biglietto perché, secondo il titolare della ricevitoria, è obbligatoria la tessera. Gli faccio presente che è la ricevuta originale rilasciata dalla stessa società e che dappertutto e scritto che sostituisce la tessera fino a quando al richiedente non arrivi quella originale. Non vuole sentire ragione, dicendo che non mette a rischio la sua licenza di commerciante.

Il giorno dopo mi reco presso un’altra ricevitoria autorizzata e riesco a comprare il biglietto senza nessun problema. Come fa a funzionare lo strumento, se nemmeno gli addetti al lavoro sanno come funziona?

Mi reco allo stadio ed entro nel settore ospiti. Sono a conoscenza che all’esterno dello stadio ci sono tifosi ospiti senza tessera o senza biglietto. Ad un quarto d’ora dall’inizio della gara li fanno entrare, sistemandoli in un piccolo spazio affianco al settore ospiti, in cui noi eravamo, però in tribuna, in mezzo ai tifosi di casa, circondati da una decina di steward.

Secondo voi non è poco sicuro?

Viene di nuovo a mancare lo scopo della tessera: la sicurezza. A dieci minuti dalla fine della partita, il megafono avvisa gli occupanti del settore ospiti di rimanere nel loro settore fino a nuovi ordini, come sempre. Però, mi sono chiesto: ma quali tifosi ospiti? Come faranno a tenere dentro gli ospiti sistemati in tribuna?

Finisce la partita. Incredibilmente, i tifosi ospiti della tribuna, escono dall’impianto insieme ai tifosi di casa con la possibilità di entrare in contatto sia dentro che fuori lo stadio. Ma non era proprio questo che si voleva evitare? Viene di nuovo meno lo scopo della tessera: la sicurezza. Gli occupanti del settore ospiti, non più di cinquanta, sono stati tenuti dentro allo stadio fino alle 17.30. Abbiamo avuto uno scambio di opinioni con le forze dell’ordine che erano appena fuori dall’impianto. Anche loro non si spiegavano una situazione simile. Cosi com’è la tessera sarebbe solo una presa in giro.


www.ultrasblog.biz
OFFLINE
Post: 599
Registrato il: 29/02/2008
Città: EMPOLI
21/10/2010 00:03
 
Quota

Un hooligan tra gli Ultrà: la visita di Cass Pennant

Una passeggiata sotto il sole dei Mondiali Antirazzisti al fianco di Cass Pendant non si conclude rapidamente, ad ogni passo c’è qualcuno lo ferma “Ti puoi fare una foto con me? Ho letto tutto quello che hai scritto!”, dice un ultrà Anconetano, “Voglio solo stringerti la mano, ho il tifo nel cuore, come te!” afferma un Genoano, e ancora Sampdoriani, Atalantini, Bolognesi… tutti si girano quando passa lui, tutti vorrebbero dirgli qualcosa e sentire cosa vuole dire lui.

Una passeggiata sotto il sole dei Mondiali Antirazzisti al fianco di Cass Pendant non si conclude rapidamente, ad ogni passo c’è qualcuno lo ferma “Ti puoi fare una foto con me? Ho letto tutto quello che hai scritto!”, dice un ultrà Anconetano, “Voglio solo stringerti la mano, ho il tifo nel cuore, come te!” afferma un Genoano, e ancora Sampdoriani, Atalantini, Bolognesi… tutti si girano quando passa lui, tutti vorrebbero dirgli qualcosa e sentire cosa vuole dire lui.

Ma chi è mai quest’uomo altissimo e imponente, di origini giamaicane ma nato nel Yorkshire e vissuto a Londra Est? E perché il mondo ultrà si ferma quando passa lui?
Erano gli anni ’70 quando Cass Pennant, uno dei leader degli hooligans della squadra londinese del West Ham, in particolare del gruppo Inter City Firm (ICF), è stato messo in prigione per la sua attività “accalorata” nelle curve inglesi. In cella, il suo compagno gli chiese come mai fosse lì, e appreso che era per motivi di tifo, si stupì di sapere che lui, nero, fosse un hooligan, anzi, un leader degli hooligans.
Ed è così che Pennant ha iniziato a riflettere - e a scrivere – sulla cultura del tifo, su come è nata e su cosa rappresenta il suo legame con la società. I suoi scritti sono diventati libri, e film, immancabili nella bibliografia della storia del tifo e dei tifosi, come Cass – la sua autobiografia, recentemente trasformata in un film, Congratulations, You Have Just Met the ICF (Congratulazioni, hai appena incontrato la ICF) e Top Boys: True Stories of Football's Hardest Men.

La giornata di Cass Pennant ai Mondiali Antirazzisti è stata ricca di interviste ed appuntamenti, tra cui il dibattito sulla Tessera del tifoso. L’ex hooligan inglese ha avuto modo di raccontare molto della sua vita e di cosa pensa del calcio moderno, in Europa e in Italia.

“Per me è la prima volta ai Mondiali Antirazzisti – ci dice – ma sono stato felice quando l’organizzazione mi ha invitato, perché ne avevo sentito parlare, avevo letto e visto immagini di questo evento. Mi piace molto questo spirito, vedere tifosi di club avversari storici lavorare fianco a fianco, giocare tornei insieme e portare avanti un obiettivo comune. Mi piace molto anche il mix tra sport, cultura e musica, un modo autentico di vivere il calcio”.

“Lo stereotipo più diffuso del tifoso è tutto improntato sulla negatività e sulla violenza, non si fa mai menzione degli aspetti positivi e aggregativi del tifo, la cui componente fondamentale è la passione. Una passione nata dalla classe operaia, che ad esempio nel quartiere del West Ham è composta al 60% da gruppi ‘etnici’, da migranti: neri, asiatici, indiani… e tutti sono uniti da una cosa comune, la passione per la propria squadra, che si trasmette di generazione in generazione, senza una connotazione politica. Un ambiente molto diverso da quello razzista e violento che viene sempre descritto dai media”.

In Europa, così come in Italia, le presenze negli stadi sono diminuite, e molti dei gruppi storici che animavano le curve si stanno pian piano dissolvendo. “Io non nego che ci sia una componente violenta nel tifo, e che sia necessario contrastarla in maniera intelligente, ma negli ultimi anni il calcio, da sport popolare quale era, si sta trasformando in uno sport per classi abbienti, con seggiolini imbottiti e biglietti costosissimi, senza la possibilità di seguire le partite in piedi e di riunirsi con i propri gruppi. Questo ha allontanato la classe lavoratrice dalle curve, così come la scelta di spalmare le partite su diverse giornate per guadagnare dai diritti televisivi: per una persona che lavora così è impossibile andare a seguire le partite!”

Il calcio, secondo Pennant, è strettamente connesso con la società, e dovrebbe continuare ad esserne parte: “Gli stadi ad esempio, non vengono più costruiti all’interno dei quartieri, vicino alla gente, ma lontani dalle città, come a sottolineare la distanza che si vuole mettere tra il mondo dorato dei club e quello proletario dei tifosi, come se si volesse cancellare quella parte di società che – dicono – crea solo problemi. Per un fan il rapporto con il club è come un matrimonio, lo si segue anno dopo anno, indipendentemente dagli acquisti e dai risultati, sempre con la stessa passione, spendendo anche cifre consistenti per seguire la squadra o comprarsi la maglia ogni anno. Per i club i tifosi stanno diventando solo una fonte di guadagno, non vengono rispettati, è questo è sbagliato perché il club non può prescindere dal rapporto con i tifosi, non può fare a meno della loro devozione”.

Impossibile passare una giornata con Cass Pennant e non parlare della Tessera del tifoso, argomento che anima il dibattito delle curve italiane nell’ultimo anno, e che in questi giorni, all’apertura della campagna abbonamenti, sta diventando sempre più “sentito”. “La tessera del tifoso, così come è pensata, è più uno strumento di controllo che di sicurezza, un ulteriore modo di allontanare la gente dagli stadi. Anche in Inghilterra qualche tempo fa era stata proposta una cosa del genere – racconta Pennant - ma i tifosi inglesi sono riusciti a fermarla. Io vi invito a fare altrettanto. Come? Unendosi, facendo rete in maniera intelligente, studiando un’azione comune da portare avanti per protestare contro questo provvedimento. In questo modo si può fare pressione sulla classe politica per poter cambiare il corso delle leggi. Io credo che anche i club torneranno a comprendere l’importanza di un tifo passionale e incondizionato per la propria squadra”.


www.mondialiantirazzisti.org

cazzo quant' è grosso lui, dal vivo fa veramente impressione..
[Modificato da nicco rangers 76 21/10/2010 00:04]
OFFLINE
Post: 2.391
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
20/10/2010 19:48
 
Quota

Real madrid - Milan striscione esposto dalla curva madridista contro la tessera.....
www.rangers.it
OFFLINE
Post: 2.356
Registrato il: 14/05/2008
Città: EMPOLI
18/10/2010 15:59
 
Quota

Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:54. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

Home Page Rangers 1976 Empoli

Sei il visitatore numero   You are visitor number 
570.921 +  

Scriveteci