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bbandona figli,madre:non avevamo soldi
E' maturata "quando i soldi sono finiti e i bambini hanno incominciato a piangere perché avevano fame". Così la giovane tedesca Ina Caterina Remhof, 26 anni, ha giustificato, in lacrime, la decisione di abbandonare i tre figli in una pizzeria di Aosta. Domenica scorsa, con il compagno Sascha Schmidt, di 24 anni, ha lasciato i piccoli di 7 mesi, 2 e 4 anni a un tavolo di un locale e si è dileguata. "I soldi erano finiti", ha aggunto la donna.
Il loro iniziale progetto era di proseguire il viaggio e di trascorre una vacanza al mare. Ignara delle conseguenze del suo gesto, Ina è scoppiata a piangere quando gli agenti le hanno comunicato che le autorità tedesche le hanno tolto la patria potestà: "Non immaginavo, volevo solo proteggerli, ero certa che sarebbero stati rimpatriati e che li avrei ritrovati in Germania, non appena fossi riuscita a raggranellare un po' di soldi per il rientro", ha ancora spiegato.
Dopo l'interrogatorio la donna (sguardo spaesato, capelli legati, maglietta rosa, jeans e zainone verde in spalla) ha lasciato la questura di Aosta, scortata da alcuni agenti, a bordo di un'auto dei servizi sociali regionali con destinazione segreta. Dopo la notte ad Aosta ci sarà il rimpatrio.
Il suo è stato un lungo e dettagliato racconto, durato più di due ore che, nella sostanza, ha confermato le ipotesi degli investigatori, salvo negare di aver rubato il motocarro con il quale lei e il suo compagno avrebbero vagabondato per quattro giorni nei comuni della cintura est di Aosta. Una fuga disperata: "Ci siamo cibati - ha rivelato Ina - degli scarti dei supermercati, soprattutto di frutta avariata, frugando nei cassonetti e abbiamo bevuto acqua dai ruscelli di irrigazione".
La sua intenzione, non appena si fossero calmate le acque, era di "raccogliere un po' di soldi con l'elemosina, ritornare a casa e riabbracciare i figli".
tgcom |