NIENTE DI NUOVO SULLA TERRA!!!

COME PROMESSO. GLI ULTIMI DATI ECONOMICI CONFERMANO UNA RECESSIONE ANCHE DAL PUNTO DI VISTA TECNICO VISTO CHE PER IL TERZO TRIMESTRE CONSECUTIVO C'E' UNA DIMINUZIONE DEL PIL E PER LA PRIMA VOLTA IN TUTTI E SETTE I PAESI PIU' INDUSTRIALIZZATI. L'ITALIA HA IL TRISTE PRIMATO ED E' MAGLIA NERA(E TI PAREVA!!!). CHE COS'E' STO MALEDETTO PIL? E' IL PRODOTTO INTERNO LORDO DI UN PAESE E NE MISURA SIA IL REDDITO CHE QUESTI PRODUCE CHE LA SPESA SUI BENI E SERVIZI. MISURA LA PERFORMANCE DEL PAESE. SI COMPONE DELLA SOMMA DI CONSUMI,INVESTIMENTI,ACQUISTI ED ESPORTAZIONI. QUALI SOLUZIONI SI PREVEDONO PER STIMOLARE L'ECONOMIA? LA RIDUZIONE DELLE TASSE PER I REDDITI PIU' BASSI CHE DOVREBBE RILANCIARE I CONSUMI( E SI PERCHE' UNA BUONA REGOLA ECONOMICA E CHE I REDDITI PIU' BASSI HANNO UNA PROPENSIONE MAGGIORE AL CONSUMO) QUINDI PIU' SEI BENESTANTE PIU' SEI TIRCHIO OSEREI DIRE. MA ANCHE RILANCIARE GLI INVESTIMENTI RIDUCENDO LA PRESSIONE FISCALE SULLE IMPRESE E LIBERANDO LIQUIDITA'(SEMPRE SE L'IMPRESA NON DESTINI SEMPLICEMENTE I MAGGIORI UTILI AGLI AZIONISTI) MA ANCHE RILANCIARE GLI INVESTIMENTI PUBBLICI(MA CON UNA SPESA PUBBLICA COSI' ELEVATA COME IN ITALIA DOVE TROVIAMO LE RISORSE VISTO CHE DI FARE ALTRI DEBITI NON C'E' LO POSSIAMO PERMETTERE? URGONO TAGLI CONSISTENTI(E INTANTO CI PRENDIAMO TUTTI NOI I DEBITI DI ALITALIA). SPERIAMO IN UNA CLASSE POLITICA LUNGIMIRANTE.

Due ulteriori aggravanti:
1) Ormai una grossa fetta del PIL Italiano è dato da attività illecite. Ergo combattere fino in fondo la criminalità organizzata farebbe abbassare ulteriormente questo dato già poco felice. Credete che ci provino o che gli convenga lasciare le cose così come sono?
2) Mentre gli altri stati adottano appunto una politica lungimirante con modifiche strutturali e a lungo termine in Italia c'è il "vivi alla giornata", ormai ci si arrangia anche ai livelli più alti dello stato. Congiunture internazionali ed incapacità di reazione nostrana danno un futuro ben poco roseo.
Obama si è messo già in moto, l'idea di gettarsi a capofitto sulle nuove tecnologie ecologiche porterà lavoro e sviluppo che farà anche bene al pianeta. Nel frattempo i nostri politici litigano su chi mettere a capo della RAI...

Non mi fido dei santoni che dipingono scenari apocalittici: sono gli stessi che fanno del "business", dell'economia e della finanza la loro unica religione.
Potrò pure essere tacciato di cinismo, però da parte mia sono convinto del fatto che un po' di recessione, alla fine, non potrà che farci bene.
Torneranno a far capolino valori che al momento sono andati un po' dispersi.
La Natura (con la N maiuscola) è la personificazione del mio Dio. Abbiamo la presunzione di poterla controllare ed invece è Lei che guida il creato e le nostre azioni.
Sta probabilmente dicendoci che è ora di finirla.
Minore ricchezza e sviluppo = minore richiesta d'energia = minore produzione di CO2 = boccata d'ossigeno per il pianeta, ad esempio.
Saremo tutti più poveri? 'Sti cavoli! Vorrà dire che ci dovremo finalmente accontentare del poco che si ha. Inoltre saremo obbligati a sfruttare meglio quanto a disposizione, senza destinare una fetta consistente al mantenimento di un stuolo d'improduttivi "filosofi" e "pensatori", giornalisti, politici, commentatori, portaborse, gente di spettacolo, (mi fermo qui perché l'elenco sarebbe troppo lungo), che ammorbano il nostro quotidiano.
Questo, almeno fino a quando non avremo imparato a ricavare energia illimitata dall'idrogeno contenuto nell'acqua; risorsa praticamente inesauribile ed a buon mercato per tutti sul globo. Virtuale fine di ogni guerra.
Non solo. La bicicletta godrà di una diffusione capillare. E' il mezzo ecologico e sotto sotto a "misura di recessione" per eccellenza. Per cui, noi siamo già in parte preparati. Lo dico anche in un articolo del quale KTMOTARD già dispone e che deve essere ancora pubblicato. Anzi, lo invito a farlo appena lo riterrà opportuno.

Per venire poi alla reattività del mondo politico, vorrei dirvi che è da quando ho sviluppato un minimo di senso critico che ho una scarsissima fiducia nelle capacità di chi ha guidato e guida il Paese. A parte un discorso di pura intelligenza, secondo me molto poco diffusa a livello politico, troppo occupati in beghe di bassa lega per occuparsi di cose serie. Guarda ad esempio il caso evidenziato da KTMOTARD: è legittimato o non è legittimato, si deve dimettere o non si deve dimettere, dev’essere di sinistra scelto dalla destra o scelto dalla sinistra? E i giorni passano senza che s’intravveda una soluzione. Cazzate! Ridicoli, vergognosi parassiti! Ed il tempo sprecato a stronzeggiare? Berlusconi ha fatto cucù. Ha detto che è “abbronzato” (parlando del Presidente USA). E via di questo passo. Noi a lavorare e loro a giocare a RISIKO: PD contro PDL contro IVL con UDC che guarda i fuochi d’artificio. Dualismo Veltroni/D’Alema. Elezioni europee e regionali a tenere banco. Equilibri, tattiche.
A FA ‘N CULO, altro che!
Teste di minchia, prima o poi, la recessione spazzerà via anche voi.

Salutiamo!

mai avevo letto parole scritte da te con tanto fervore e mai le avevo sentite come argomentazioni dal vivo (live).
Vedo che anche tu piano piano sei costretto a darmene atto, il nostro è un paese alla deriva e governato da pressappochisti semplicemente incapaci di reagire di fronte agli enormi problemi sociali che ormai riguardano tutti i comparti e tutta la popolazione (vogliamo parlare dei recenti incidenti scolastici?).
Per quanto riguarda l'economia una buona notizia e una cattiva:
-La prima è che il mercato si sta ridimenzionando da solo; Fine delle vacche grasse, i soldi scarseggiano realmente e chi si è arricchito fin'ora dovrà fare dietro front e abbassare i prezzi se non vuole chiudere baracca e burrattini.
- La seconda è che purtroppo la contrazione delle vendite crea un sopravanzo di personale impiegato nelle aziende, ergo, si mandano a casa come al solito i più deboli, quelli che già avevano la cinghia tirata in tempo di vacche grasse.
Così va il mondo...

ktmotard, 25/11/2008 22.23:

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mai avevo letto parole scritte da te con tanto fervore e mai le avevo sentite come argomentazioni dal vivo (live).

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E' solo che cerco di mantenere la calma, ma sapessi la rabbia che covo in corpo! E non da adesso.
Gli psicologhi affermano che quando un certo stato d'animo ti da sofferenza, il cervello opera una cosiddetta "rimozione". Rimuove cioè la percezione di ciò che disturba. E' qualcosa che avviene incosciamente e ritorna uno stato di benessere psichico. Ma è sufficiente, ad esempio, qualche seduta da un bravo psicanalista o uno stato ipnotico provocato ad arte, perchè certe cose risalgano dall'inconscio e si manifestino di nuovo.
A me succede pressappoco la stessa cosa. Faccio finta di niente. Ho imparato a convivere. Ho rimosso. Potrei essere addirittura catalogato fra i tanti menefreghisti, abulici, disadattati, qualunquisti.
Ma ogni tanto sbotto e se potessi darei fuoco a tutto.

P.S.: amici esclusi

Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1: "Sono sbalordito! "La Talpa 3" ha demolito ogni record: ascolti stratosferici con oltre 17 milioni di contatti e 7 milioni di telespettatori in prime time, centralini impazziti per i 550.000 televoti, siti internet e blog intasati come mai accaduto prima. Per non parlare del gradimento del pubblico giovane: una vera e propria invasione! La Talpamania ha contagiato davvero tutti. Sono sbalordito, dunque, e felice.

Evviva la talpa.

E sti cavoli se sono iniziati i lavori per la costruzione della centrale turbogas, tuttalpiù ci beccheremo un cancro, che sarà mai.

Hai messo proprio il dito nella piaga. Una delle cose che mi fa più imbestialire oggigiorno è proprio la televisione e la sua dirigenza.
E' proprio essa la responsabile dell'impoverimento socio-culturale di questo paese. E non sto qui a spiegarne le motivazioni: sono davanti agli occhi di tutti. Unica consolazione: io l'ho praticamente spenta da tempo, preferisco internet dove, insieme a tanta zozzeria, trovo almeno spunti interessantissimi per finalizzare il tempo che dedico ad essa. Mi rompe molto le scatole continuare a pagare il canone di un servizio del quale non usufruisco, ma che ci posso fare? Così va il mondo. Chi, al posto nostro, sfamerebbe queste piattole?
Notizia dell'ultima ora, tanto per dirne una: sembrerebbe che nei piani alti della RAI, a fronte del successo di pubblico goduto dalla coppia bidello/contessa, ci stiano preparando un "piattino" succulento che li vede come conduttori. Ributtante. Vi consiglio di fare incetta di pastiglie di MALOX contro i sicuri bruciori di stomaco.
E' un circolo chiuso: la TV ha bisogno di introiti pubblicitari per continuare a sfamare uno stuolo di fameliche sanguisughe ed è costretta per questo ad abbassare i toni dei programmi perchè abbiano la più ampia diffusione. A fronte di ciò il popolo bue, che è abbastanza imbecille già di sé, manifesta notevole gradimento nei confronti delle boiate ammanitegli e regredisce sempre più. La televisione, per trovare ulteriore corrispondenza nei confronti del popolo bue, abbassa ancora i toni degli "spettacoli" col risultato che, fra non molto, siederemo tutti estaticamente davanti allo schermo illuminato con una veste di pelle d'animale ed in mano una clava.

I termovalorizzatori. Un altro argomento scottante nel quale mi dibatto da tempo. C'è chi li dipinge e li documenta come sicurissimi e chi invece li vede come certi strumenti di morte collettiva.
Io onestamente non saprei che dire. Utilizzerei semplicemente il criterio della precauzione e del prevenire che è meglio che curare. Mi asterrei dal costruirli e metterli conseguentemente in funzione. Ma qual'è l'alternativa veramente praticabile per affrontare il problema di una società che consuma sempre di più e produce di conseguenza sempre più rifiuti?
Forse una risposta ci sarebbe ed anche più di una a parer mio.
Per prima cosa finalizzare al massimo il criterio della raccolta differenziata, subito e dappertutto.
Secondo, imparare a consumare meglio per ridurre la produzione di scarti inquinanti. In questo giocherebbero un ruolo determinante le aziende produttrici e la ricerca scientifica nel realizzare, ad esempio, incarti biodegradabili.
Per ultimo ritornerebbe in ballo la recessione ed il suo effetto sulla contrazione dei consumi e degli scarti collegati. E non solo. La storia insegna che la minore disponibilità ha sempre provocato, da parte dell'animale uomo, un sapiente riutilizzo di scarti che diventano, automaticamente, delle materie prime per il processo successivo. Bisognerebbe semplicemente fare qualche visitina ai paesi già poveri di per sè: in Africa, per esempio.
Lo so che è un discorso cinico, ma è quello che meriteremmo!

La centrale turbogas non è un termovalorizzatore, ma una semplice centrale elettrica.
Sulla sua presunta pericolosità o meno ti rispondo con uno stralcio di un articolo da poco pubblicato su un quotidiano:

CATANIA - Lo chiamava "il laboratorio della morte". A Raffaella, la sua fidanzata, a suo padre Alfredo, lo aveva detto più volte: "Quel laboratorio sarà anche la mia tomba". Una stanza di 120 metri quadri, tre porte e tre finestre non apribili, due sole cappe di aspirazione antiche e inadeguate e tutte le sostanze killer, le sue "compagne" di studio e lavoro lasciate lì sui banconi, nei secchi, in due frigoriferi arrugginiti: acetato d'etile, cloroformio, acetonitrile, diclorometano, metanolo, benzene, con vapori e fumi nauseabondi e reflui smaltiti a mano.
Lì dentro il laboratorio di farmacia dell'Università di Catania nel quale sognava di costruire il suo futuro, Emanuele, "Lele" Patanè, negli ultimi due anni aveva visto morire e ammalarsi, uno dietro l'altro, colleghi ricercatori, studenti, professori amministrativi...

Ora secondo te i laboratori chimici sono strumenti di morte o semplicemente pericolosi se non vengono adottate procedure e strumenti di sicurezza?
Con questo andazzo, la turbogas sarà o no potenzialmente pericolosa?
Io la risposta già ce l'ho e purtoppo non sono minimamente tranquillo.

Sappi che anche la raccolta differenziata sul territorio Laziale ci si è rivolta contro, se vuoi ti spiego anche il perchè...

Confesso la mia scarsa preparazione in proposito, ma considerato il rumore che s'è creato intorno a questa storia della "turbogas", per semplice deduzione ero arrivato alla considerazione che fosse si una centrale, ma che bruciasse merda, rifiuti insomma.
Non me ne sono in verità particolarmente interessato, per la solita considerazione circa la "rimozione", della quale ho già parlato in un altro "post", e soprattutto perché la campagna contro è stata portata principalmente avanti da una parte politica nei confronti della quale mi trovo particolarmente avverso e che, in altre occasioni, non ha dato prova di essere particolarmente equa e lungimirante nelle proprie scelte. Non ho voluto "ascoltare".
Non voglio con questo dire che il problema non esista, anzi. Secondo me il dilemma vero si crea però sul fatto che un impianto del genere, a gas o a merda che sia, viene creato a breve distanza dal centro abitato ed addirittura in prossimità di una scuola. Un classico esempio di come qualsiasi cosa, anche la salute della gente, nella nostra civiltà sia sacrificata al principio di un certo tipo di "sviluppo".
Alla fine poco importa il combustibile usato. Se è gas, meglio. Ma è effettivamente il dubbio su una mala gestione, come quella del laboratorio al quale alludi, che potrebbe fare della vicinanza al paese un pericolo, una vera spada di Damocle.

Per ciò che concerne poi il discorso della raccolta differenziata, non riesco veramente ad afferrare come essa ci si possa ritorcere contro come dici. Forse che il bilancio energetico fra lo smaltimento ed il recupero è favorevole ad primo? Forse perché sul recupero lucra un certo tipo di malavita? Alla prima occasione me lo spiegherai se non vuoi utilizzare lo strumento del "forum".
Mi sento piccolo di fronte a certi tipi di problemi che hanno oggi una così grande valenza a livello mondiale e non riesco veramente a farmi un quadro lucido della situazione. Perciò vado a sensazione, la quale adesso mi sta dicendo che se metto da parte quello che normalmente si butta in modo indifferenziato, faccio il mio sacrosanto dovere.
Spero inoltre così, di incidere meno con l'effetto negativo della mia presenza su questo mondo, almeno fino a quando ci sarò. Sporco anch'io e vorrei farlo il meno possibile, per preservare il futuro di mia figlia.
Confido inoltre nel fatto, ma non ne sono poi tanto sicuro, che a questa mia volenterosa azione, ne seguano altrettante parimenti positive e finalizzate allo scopo che ci si prefigge.
Se poi non dovesse essere così, pazienza. Io ho la coscienza a posto e penso anche che se tutti fossimo nella stessa situazione, altro che pazienza! Avremmo la forza per alzare la voce e chiedere alle nostre amministrazioni che non si limitino a farci comportare come burattini senza dare poi seguito alla cosa, se è questo al quale alludi.
Sai quanti sacchetti di immondizia indifferenziata riesco a gettare nel cassonetto in una settimana? Uno!
(te consiglio de non veni' mai a magna' a casa mia )

Salutassimo!

Tu come tanti altri buoni cittadini diligentemente separi la carta, la plastica, l'umido, ecc.
Passa il camion dell'immondizia e carica l'umido, poi passa quello che preleva le campane e le porta in discarica.
Ma come dirai, la carta non avrebbe dovuto essere riciclata, così come la plastica e via discorrendo? Come si fa a ridurre l'inquinamento se non si recuperano questi materiali?

In un paese civile sarebbero effettivamente recuperati, nel nostro invece servono ai signori che PAGHIAMO SALATAMENTE per prendere l'immondizia, tutta indistintamente.
Infatti si può ancora trarre profitto dall'immondizia in discarica, l'importante è che abbia un alto potere calorico in modo che possa facilmente bruciare nel termovalorizzatore (con produzione di scorie nocive) per generare energia che verrà di nuovo pagata sempre da noi.
Siccome l'umido non brucia facilmente (altrimenti non si sarebbe chiamato così) viene ammassato in discarica e con il tempo produrrà spontaneamente metano (il cosidetto biogas) che servirà ad alimentare sempre la stessa centrale che ci rivende la corrente elettrica, di nuovo.
Insomma potremmo pagare due soldi di tassa sui rifiuti se venissero veramente recuperate le materie prime e si potrebbero avere discariche (piccole) che producono energia pulita con l'umido (si può fare) sempre usando il buon senso e le tecnologie disponibili.

DA NOI NO, QUA ABBRUCIAMO TUTTO QUELLO CHE PIA FOCO, MALE CHE VADA S'AMMALAMO, CHE VOI CHE SIA...

Che qualcuno lucri sulla monnezza non mi pare scandaloso in assoluto.
Sgombrando il campo da tutte le perversioni che caratterizzano il nostro paese, tutto sommato fornisce un servizio sociale. Chi ne usufruisce lo deve pagare commisuratamente all'utilizzo.
Lo stesso dicasi se parte della monnezza, con scorie o senza, viene utilizzata per la produzione di energia immessa nella rete.
Pretenderei soltanto, come tu in qualche modo suggerisci, che partecipando io ad una raccolta che tende a migliorare i costi della raccolta e dell'utilizzo, me ne venisse un vantaggio in termini di costo applicato per il ritiro.
Che questo criterio venga applicato o meno, personalmente non ne ho la consapevolezza. Lo spero. E se così non fosse, lo auspico per il futuro.
Io però cercherei di allargare il discorso e direi che, sempre tacendo sulle perversioni che caratterizzano il nostro paese, facendo finta che non esistano, raccogliere in maniera differenziata, favorendo uno smaltimento intelligente e produttivo, anche se con qualche risvolto di pericolosità, è sicuramente meglio che ammucchiare in maniera indiscriminata. In quest'ultimo caso, molto probabilmente, la pericolosità è dimostratamente maggiore.

Per saltare di palo in frasca e scendere di tono , fra le tante considerazioni che mi saltano spesso in testa quando pedalo assorto nei miei pensieri, passando vicino alla discarica di Borgo Montello, ho spesso immaginato la festa di un ipotetico archeologo di un lontano futuro (se ci sarà), alle prese con le meraviglie che questa discarica, così come le tantissime altre potrà restituire!
Roba da diventare letteralmente pazzi di contentezza. Tutte le meraviglie del nostro mondo raccolte insieme come una firma indelebile a documentare la nostra "civiltà": cessi, materassi, copertoni, frigoriferi ancora funzionanti, suppellettili varie, e via discorrendo.
Altro che le ricerche minuziose alle quali siamo costretti oggi per trovare una piccola traccia di un mondo passato. Basterà fare un buco in un luogo prestabilito e magari ben documentato, per trovare tutto quello che si vuole!
E questa è solo una. Ho immaginato anche un mondo veramente impoverito, dove la povertà della quale oggi sono piene le pagine dei giornali sarebbe considerata ricchezza, nel quale le discariche diventerebbero le miniere di oggi, dalle quali i nostri posteri potrebbero estrarre ogni ben di Dio. Oggi si butta tutto. La cultura del riparare non fa più parte neanche delle nostre possibilità tecnologiche. E' indispensabile cambiare, non riparare.
Fantasie, fantascienza? Boh! Chi vivrà vedrà.