 27/08/2008 14:23 |
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Castellabate, un convegno sulle pari opportunità dei diversamente abili. Domani a Villa Matarazzo l’iniziativa della Commissione comunale PPOO e dell’Unitalsi
( 27-ago-08 ) - Un appuntamento all’insegna delle pari opportunità dei diversamente abili: è quello che si svolgerà domani (28 agosto) a partire dalle ore 20 nell’ottocentesca villa Matarazzo a S. Maria di Castellabate.
L’evento è organizzato dal Comune guidato dal sindaco Costabile Maurano e con il braccio operativo del consigliere delegato Paola Piccirillo, dalla commissione comunale pari opportunità presieduta dall’avv. Angelica Amato e dalla sottosezione Unitalsi di Agropoli presieduta dall’avv. Salvatore Guzzi.
“Un presente e un futuro senza barriere: l’Unitalsi, una splendida occasione” è il tema su cui dibatteranno gli illustri relatori invitati alla tavola rotonda. Sono il prefetto di Salerno Claudio Meoli, il sindaco Costabile Maurano, il consigliere Paola Piccirillo, l’assessore provinciale ai lavori pubblici Francesco Alfieri, che illustrerà l’esperienza di palazzo S. Agostino nell’abbattimento delle barriere architettoniche. Il presidente della sottosezione di Agropoli Salvatore Guzzi presenterà invece il servizio e l’occasione offerta dall’Unitalsi, assieme alla presidente della commissione pari opportunità Angelica Amato. Le conclusioni saranno affidate all’avv. Salvatore Pagliuca, vicepresidente nazionale dell’Unitalsi, che si soffermerà a parlare dei progetti messi in campo dall’associazione a livello nazionale e internazionale. Modera la giornalista Elisabetta Manganiello.
L’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporti ammalati a Lourdes e santuari internazionali) è un’associazione che, attraverso l’opera di volontari, si propone di realizzare una crescita umana e cristiana dei propri aderenti e di promuovere un'azione di evangelizzazione e di apostolato con gli ammalati e i disabili. Fu fondata nel 1903 Giovanni Battista Tomassi, 23 anni, figlio dell’amministratore dei Principi Barberini ma affetto da una forma artritica irreversibile e in carrozzella da anni. Il giovane partecipò a un pellegrinaggio a Lourdes con l’intenzione di uccidersi davanti alla grotta, invece fu colpito dalla presenza dei volontari che aiutavano i malati, così consegnò la pistola al vescovo Radini Tedeschi e manifestò l’idea di fondare una specifica associazione al giovane sacerdote che lo accompagnava. Era don Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII.
Oggi l’Unitalsi conta oltre 300mila aderenti: sani, ammalati e disabili, senza distinzione di età e posizione sociale, indossano una divisa che rende tutti uguali e ognuno contribuisce alle iniziative offrendo il proprio tempo e autofinanziandosi. L’attività si concretizza soprattutto nella promozione di pellegrinaggi a Lourdes, Loreto e Fatima, che sono meravigliose esperienze di fede. Ma da qualche anno l’associazione realizza anche iniziative di grande significato spirituale e sociale: assistenza domiciliare, soggiorni estivi e invernali, progetti di servizio civile, progetti di associazionismo sociale e di protezione civile. Tutte attività svolte allo scopo di superare ogni forma di emarginazione e discriminazione verso coloro che vivono in condizioni di disagio.
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