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Linguaggio del corpo

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2008 23:15
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24/04/2008 01:06

Non si comunica solo con la voce ma anche con il corpo.
Gesti che non ci si accorge neanche di fare, ma che nascondono precisi significati. Conoscerli equivale a migliorare il proprio modo di relazionarsi.
" Dimmi come mastichi e ti dirò chi sei "......... Secondo Patty Wood, esperta in linguaggio del corpo, il nostro modo di masticare è più rivelatore degli occhi, delle parole, e perfino del modo di vestire.
Secondo l'autrice, quando una persona cerca qualcosa da mordicchiare - una cannuccia, la penna, le stanghette degli occhiali, un'unghia o qualsiasi altra cosa, in realtà sta inviando una serie di segnali silenziosi, qualcuno può darmi conferma di queste ricerche? Sarebbe interessante saperne di più.
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24/04/2008 08:17

Non è solo la bocca il punto focale durante la comunicazione, ma in tutte le interazioni sociali più dell'80% del tempo siamo concentrati sul viso dell'interlocutore, mentre solo nel restante 20% osserviamo il resto del corpo.

Mordicchiare certi oggetti può essere un "segnale", sono solo indicazioni quel che non si deve perdere però, è il contesto in cui tutto avviene, di seguito lascio alcuni "segnali" utili nella vita di tutti i giorni:

*chewing gum: gioia, ma anche noia, indifferentemente
*cannuccia: voglia di giocare, o distrarsi
*stanghette degli occhiali: nervosismo, ansia, riflessione
*unghie: nervosismo, ansia sociale se si rosicchiano le unghie in pubblico
*labbra o interno della bocca: eccesso di energie, tensione.
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24/04/2008 10:51

già, il contesto.... spesso si tende a dimenticarne l'importanza, le braccia conserte infatti non sempre sono indice di chiusura se l'interlocutore sta parlando a -1° sotto zero :))))
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25/04/2008 10:42


Anche il silenzio rappresenta una grande comunicazione. Noi possiamo comunicare sul silenzio dell’altro, col nostro silenzio, è abche forma di grande rispecchiamento
Poi, se vogliamo attuare una comunicazione ulteriore possiamo passare alla guida, e introdurre delle lente e progressive variazioni nel nostro respiro, che accelera e rallenta, nel nostro guardare, che scruta, trasmette, propone, invita…
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25/04/2008 22:10

Hai ragione, il silenzio è importante perchè, anche il silenzio e tutte le altre espressioni sonore prive di contenuto verbale (sospirare,gemere, tossire, ecc.) possono contenere segnali di diverso tenore.
Le pause ad esempio,possono essere usate in modo da imprimere maggior forza alle parole, per riflettere o per dare l’opportunità ad un altro di esprimersi.

Il silenzio è di per sé
veicolo di comunicazione, perché inducendo l’interpretazione del suo contenuto, mantiene vivo
il rapporto, anche se in modo ambiguo e conflittuale.
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26/04/2008 13:41

Come dice M.H.Erickson ...perché per portarti nel mio mondo, devo prima entrare nel tuo...
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30/04/2008 00:23

significato dei gesti
Qual'è il significato di alcuni piccoli, semplici gesti? ad esempio, toccarsi il naso, toccarsi la gola ecc.
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30/04/2008 00:26

dipende da cosa intendi, devi essere più specifico, alcuni gesti comunque hanno un significato "quasi" generale,
Toccarsi il naso: strofinare la parte inferiore del naso (sotto le narici) con il dorso della mano significa rifiuto. Sfregare la parte esterna significa tensione emotiva, coinvolgimento.
Toccarsi la gola: la zona della gola è legata all'angoscia; quindi se non si vuole trasmettere questo stato d'animo al proprio interlocutore si eviti di giocherellare con catenine, sistemare cravatte o colletti o grattarsi questa zona.
Rosicchiarsi le unghie: è un gesto che scarica la tensione di chi lo compie. Osservarsi le unghie, invece, è un'azione legata al senso del giudizio.
Toccarsi le labbra: è un segnale di gradimento.
[Modificato da fabio_69 30/04/2008 00:27]
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01/05/2008 00:06

cinesi
Qualcuno sa dirmi cosa comprende la cinesi? So che si tratta di singoli movimenti del corpo, ma è ancora troppo genirico e poi che dire del sistema aptico nel linguaggio del corpo? che roba è?.... collector aspetto una risposta:))
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01/05/2008 00:19

ed eccomi a te .... pensavo che ti possano bastare queste poche righe, poi sta a te approfondire se ti va.
Se poi il nostro presidente vuole aggiungere qualcosa..... sarò lieto....:))))))

Sistema cinesico
È l'intera gamma dei movimenti del corpo:
• espressioni facciali.
Sono sempre state viste come le espressioni dei sentimenti, tuttavia è da ricordare che esistono anche le espressioni "false";
• postura del corpo.
Segnala spesso il coinvolgimento nella conversazione, ma questo dipende molto anche dal "contesto" in cui ci si trova;
• gestualità delle mani.
Accompagna frequentemente il normale linguaggio verbale, ma possiede pure un proprio codice, come dimostra il fatto che si gesticola anche quando si è soli (al telefono per esempio). Risente comunque molto della cultura d'appartenenza.

Sistema aptico
Si verifica con il contatto fisico tra i soggetti coinvolti nella Comunicazione e definisce inequivocabilmente il loro grado d'intimità (p.es., in ordine crescente d'intimità, la pacca sulla spalla, l'abbraccio di saluto, il tenersi per mano, ecc...).
È considerato di fondamentale importanza per lo sviluppo psico-fisico dei bambini (p.es. per Bowlby rappresenta una "base sicura").
Sistema prossemico
Non è altro che la distanza o la modalità di occupare lo spazio tra mittente e destinatario della Comunicazione. C'è infatti una sorta di "zona rossa" tra i soggetti che comunicano in modalità faccia a faccia, la quale è penetrabile per ciascuno solo dalle persone affettivamente vicine, altrimenti scatta l'allarme.
Quindi per ognuno esiste una distanza rappresentativa dell'alternativa "bisogno d'indipendenza" vs. "vicinanza delle persone care".
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01/05/2008 09:56

Ciao carissimi,
aggiungo con piacere poche righe che reputo importanti.
Credo che sia giusto citare anche il "Sistema cronemico": È il modo di concepire ed organizzare il tempo soggettivo della discussione.
Nel discorso, le pause, il ritmo, l'alternanza dei turni tra chi parla e chi ascolta, rispecchiano il tempo soggettivo della conversazione.
La Comunicazione efficace deve quindi rispettare i tempi altrui (si deve cioè saper ascoltare con calma).
Si tratta di un sistema molto trascurato, che invece nella Comunicazione del mondo moderno riveste una particolare importanza. Infatti nella cultura occidentale il tempo è ormai una risorsa scarsa, a causa della frenesia e dei ritmi raggiunti della vita quotidiana. Solo nelle culture orientali ancora non c'è questa angoscia.
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01/05/2008 10:01

ancora sul sinificato dei gesti
Riporto ancora poche righe perè appassionato dal signiicato dei gesti, se poi volete approfondire chiedete..... :))))))

Qualora si stia parlando con un amico o un'amica anche in questo caso ci saranno degli atteggiamenti dell'altra persona che ci faranno capire cosa pensa di noi, se è disponibile oppure no, se è attratta da chi le sta difronte oppure no. Sono segnali di gradimento:
>gli avanzamenti del corpo, il mordicchiarsi le labbra, accarezzarsi i capelli, gambe e braccia non incrociate.
>Viceversa, sono gesti di rifiuto sfregarsi il naso con il dorso della mano, indietreggiare con il corpo, incrociare gambe e braccia.
> Portare l’indice ed il medio appaiati sulla guancia o davanti alle labbra: attenzione, riflessione.
> Accavallare le gambe ed intrecciare le dita delle mani attorno ad un ginocchio: atteggiamento caratteristico di chi è solito prendere le proprie decisioni con calma.
> Alzata di spalle, palme delle mani: debolezza passiva, manifestazione di resa.
> Togliere e mettere frequentemente gli occhiali: in un miope è indizio di ricorrente desiderio di non vedere, di non accettare una cosa ovvero un avvenimento di qualsivoglia genere.
> Aggiustarsi frequentemente il nodo della cravatta o i risvolti della giacca: tale gestualità può suggerire l’esistenza di un complesso di inferiorità (paura di non essere perfettamente a posto). Nei rapporti con l’altro sesso, accompagna di norma un qualche tentativo di adescamento; anche un venditore può, più o meno inconsciamente, tentare di adescare un cliente di sesso opposto.
>Toccarsi la cravatta o tirarla verso l’esterno serve anche scaricare (o a suggerire) la propria eccitazione. E’ anche l’equivalente della esibizione fallica molto frequente fra i primati.
[Modificato da formaementis 01/05/2008 10:03]
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01/05/2008 12:31

innatismo della comunicazione
Replico alcune righe per chiarire meglio i concetti, sopratutto per le persone che nel nostro sito www.formaementis.net alla sezione elearning stanno seguendo il corso online sulla comunicazione:

Secondo alcuni studiosi la comunicazione non verbale è innata nell'individuo, secondo altri essa deriva invece dall'ambiente. Attualmente la teoria dominante è una via di mezzo, perché si ritiene che nella comunicazione non verbale siano inestricabilmente legati sia fattori genetici, sia fattori culturali.
I canali non verbali sono classificabili in 5 sistemi:
• vocale (l'intonazione della voce);
• cinesico (i movimenti);
• aptico (il contatto fisico);
• prossemico (la distanza);
• cronemico (il tempo della comunicazione).
Sistema vocale
Riguarda tutti gli aspetti "paralinguistici" del parlare:
• intonazione;
• intensità;
• ritmo;
• tono.
Una stessa frase può quindi dare diversi effetti a seconda degli elementi paralinguistici utilizzati. Il sistema vocale è peraltro fortemente espressivo dello stato emotivo di chi parla.
Anche il "silenzio" è importantissimo, soprattutto nelle interazioni affettive. Esso è segno d'incertezza nella cultura occidentale, ma viceversa è segno di saggezza in quella orientale.
[Modificato da fabio_69 01/05/2008 12:33]
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02/05/2008 13:28

Riporto alcuni segni di sicurezza in se stessi:

- portare il busto indietro e mettere le mani dietro la testa
- Le punte delle dita delle due mani sono premute assieme così da formare una specie di piramide, mentre i gomiti sono appoggiati sul tavolo o in grembo.
- Tenere le mani sui fianchi.


Segni di esitazione e insicurezza:

- stringere i punti
- pizzicare il collo, sfregare zigomi o dietro le orecchie.
- Grattarsi la nuca o sopra la testa
- Tirare la pelle che copre il pomo d’adamo.

Attenzione a non sottovalutare il contesto, ogni significato del gesto non è sempre vero, tutto dipende dal contesto.


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05/05/2008 22:41

linguaggio del corpo nel gioco di carte
Ho trovato sulla rete qua e la alcune descrizioni del linguaggio del corpo nei giocatori di poker che volevo sottoporvi per sapere che ne pensate:

Un valido giocatore di poker deve essere prima di tutto un ottimo osservatore.
Il primo passo per intuire cosa hanno in mano gli altri giocatori è studiare attentamente come giocano, quali sono i loro comportamenti tipici quando hanno delle buone carte, quando bluffano, quando gli è capitata una mano pessima e quando sono indecisi sul da farsi.

Ad esempio, se uno è loquace e chiacchierone e, mentre solleva le carte, si interrompe bruscamente, balbetta e riprende stentatamente quanto stava dicendo significa che ha un full, una scala o meglio; invece, probabilmente sta bluffando se i suoi movimenti diventano esagerati o ostenta un entusiasmo eccessivo.

Se un giocatore si mette a gettare fiche con energia sul tavolo o all’improvviso si mostra spaccone e strafottente è facile che stia mascherando il fatto di avere una mano scadente.

Se un giocatore, non appena viste le carte, butta immediatamente l’occhio alle sue fiche, quasi sempre significa che ha una buona mano e che cerca di stabilire quanto puntare o di quanto alzare la posta.

Questa interpretazione vale anche quando un giocatore che ha uno sguardo annoiato e spento, mentre si appoggia stancamente allo schienale e all’improvviso rizza il busto, solleva testa, socchiude le palpebre e guarda con interesse i compagni.
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29/07/2008 11:53

Per quanto riguarda la cinesica ho trovae che tra i vari gesti/atteggiamenti che possiamo prendere in esame c’è anche la posizione più o meno eretta del corpo.
La teoria del linguaggio corporeo conferma quello che è il modo di dire di tanta gente: quanto più una persona è ben eretta, tanto più retto è il suo atteggiamento interiore.

Ecco perchè un insicuro potrà avere (anche se bisogna andar cauti), una inclinazione eccessiva in avanti, un supponente invece una inclinazione eccessiva indietro; la posizione del corpo quindi può mandare un segnale, che comunque deve essere confermato con gli opportuni metodi prima di trarre conclusioni. L’atteggiamento di una persona inoltre, può essere chiuso o aperto, in riferimento alla regione del collo e del petto, o meglio, a seconda di come protegge la regione carotidea.
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29/07/2008 11:57

L’atteggiamento diritto è anche definito aperto perché segnala un’apertura nei confronti degli altri e del mondo; l’atteggiamento detto “supponente” invece, è tale solo se accompagnato dallo sguardo che si muove dall’alto verso il basso, lo scrive anche la birkenbhil in un suo famoso libro sulla comunicazione, credo lo hai preso da li.
ciao.
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11/09/2008 23:15

Vorrei rendere noto il nostro prossimo corso sulle tecniche di comunicazione che si svolgerà a Roma in Ottobre.

Per poter soddisfare le proprie esigenze ogni individuo deve gestire al meglio la comunicazione con se stesso e con gli altri.

Quando le proprie aspettative vengono frustrate possiamosubire disagi e sofferenze, che non cipermettono più di vivere in armonia.

La possibilità di identificare la natura e le radici dei nostri problemi attraverso il nostro corso di "comunicazione e persuasione", permette di intervenire su noi stessi per risolvere, raggiungere o riconquistare quell’equilibrio che sta alla base del benessere e del successo.

Possiamo quindi migliorare noi stessi abbattendo gli ancoraggi negativi che ci legano a situazioni di disagio o condizionanti aiutandoci con un nuovo atteggiamento mentale, una nuova forma mentis.

Spero aderiate numerosi al nuovo corso che stiamo erogando a ROMA ad Ottobre, per ogni info vi rimando al nostro sito www.formaementis.net

Un saluto

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