Aldo_evangelico, 11/04/2017 09:33:
Caro Simon, rispondo a te e ad Aquila.
No, non è una mia inferenza. Per esempio Paolo in Romani 10:7 dice
"o: ‘Chi scenderà nell’abisso?’+ cioè per far salire Cristo dai morti” e qui il termine abisso (abussos) è esattamente quello usato in Ap. 20:2 dove viene applicato come detto a satana.
Quindi nell'abisso vanno sia i morti che gli spiriti impuri. Come fa intedere Gesù in Lc. 16 l'Ades non è uguale per tutti i morti, i giusti andranno nel così detto seno di Abraamo (sezione facente parte sempre dell'Ades), mentre gli ingiusti in quello che comunemente viene detto inferno che deriva da inferi, cioè parte inferiore (della terra) dove appunto si trova l'abisso/Ades.
Nessuna di queste scritture parla di Isaia, come invece hai fatto tu.
Il ragionamento che tu proponi è particolarmente infelice. Infatti se leggessi il contesto della frase di Paolo ti renderesti conto di quello che l'Apostolo dice davvero e cioè:
(Rom 10:6 NRV) Invece la giustizia che viene dalla fede dice così: «
Non dire in cuor tuo: "Chi salirà in cielo?" (questo è farne scendere Cristo) né:(Rom 10:7 NRV)Ovvero "
Chi scenderà nell'abisso?"» (questo è far risalire Cristo dai morti). ... (Rom 10:9 NRV) se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che
Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato;
Quello che prospetti tu, cioè una discesa e risalita dall'abisso, è proprio quello che l'Apostolo invita a non fare.
Prendere Lc 16, una parabola allegorica, per dedurne la struttura dell'Ades, è fare teologia-ex-fantasia, cioè dare ad una parabola un peso che non ha.
Oltretutto, come ho già scritto 10 pagine fa, ma tu non hai letto, se fosse da prendere alla lettera ci sarebbero decine di contraddizioni del tutto evidenti. Ma sicuramente non ti sono sfuggite, magari fai finta di non vederle?
Simon