ecco il testo parziale (altrimenti mi danno dell'inutilmente prolisso) dell'articolo di oggi sull'arena:
VIGASIO. Dibattito su una variante al piano regolatore e sull’accordo con Trevenzuolo per la gestione di spese e introiti della struttura. Approvati due provvedimenti
L’autodromo infiamma il Consiglio
Il consigliere che vendette i terreni attacca la maggioranza Altezze degli edifici portate fino a un massimo di 35 metri
"Inutile approvare norme sull’inquinamento di fronte a opere come questa" (CESARE NICOLIS CONSIGLIERE DI OPPOSIZIONE)
Fabio Tomelleri
L’autodromo torna a scaldare il consiglio comunale di Vigasio. A scatenare oltre un’ora di dibattito tra maggioranza e opposizione, nell’assemblea civica di venerdì sera, sono state due delibere che riguardano, entrambe, il progetto di "Motor City", il polo che si estenderà su 4 milioni e mezzo di metri quadrati e comprenderà, oltre all’autodromo, anche un centro commerciale, una zona produttiva ed un parco tematico. I provvedimenti sono passati con il solo voto della maggioranza. Hanno votato contro i componenti della lista di minoranza "Civica per Vigasio" e l’ex assessore di maggioranza, ora consigliere indipendente, Giorgio De Togni. E poi, è sorta una polemica sulla vendita dei terreni destinati alla struttura e che erano di proprietà del consigliere comunale Luigi Giaretta.
LA DISCUSSIONE. La seduta entra nel vivo alle 20. Maggioranza e opposizione si fronteggiano davanti a un pubblico di una quindicina di persone. «La prima delibera», esordisce il sindaco Daniela Contri, «riguarda l’adeguamento normativo del piano regolatore relativo all’autodromo di Trevenzuolo e Vigasio. Due sono i parametri: quello delle altezze massime degli edifici e la superficie lorda di pavimentazione totale». «Mi sembra», replica Cesare Nicolis, capogruppo di minoranza, «che le altezze degli edifici siano aumentate». Con le varianti introdotte dalla delibera, è stato infatti innalzato il limite delle altezze degli edifici nelle singole aree. Dai 12 metri inizialmente previsti per tutte le strutture, ad eccezione di quelle dell’autodromo, che potevano raggiungere i 20 metri di altezza, il nuovo limite permetterà alle costruzioni di toccare i 25 metri di altezza nelle aree commerciale, produttiva e residenziale, ed i 35 per le strutture ricettive, per il polo tecnologico e per il parco divertimenti. La superficie lorda dei piani interni agli edifici non dovrà invece superare un milione e 300 mila metri quadrati. Una cifra che contrasta, secondo la minoranza, con il limite della superficie coperta totale che sarà di 932 mila metri quadrati. «Ho qualche dubbio», osserva Nicolis, «che un albergo, per rispettare tali parametri, possa costruire camere alte 25 metri». A non convincere la minoranza sono pure gli oltre 40mila posti auto previsti nel progetto. «Da stasera», sbotta Nicolis, «cominciamo seriamente a parlare di sostenibilità dell’opera. È inutile che la giunta approvi, come ha fatto lo scorso 18 dicembre, un piano contro l’inquinamento atmosferico di fronte ad opere come queste».
IL SINDACO. Daniela Contri non ci sta a subire gli attacchi. «Sulle altezze il comune di Nogarole», dice, «ha avuto analoghi problemi nel 2005, ma nella propria variante al piano regolatore non ha addirittura posto limiti in altezza. Quella che votiamo stasera è una variante al piano regolatore, gli aspetti specifici dell’area li esamineremo in consiglio quando ci sarà il progetto definitivo e sarà presentato il piano attuativo da parte della società costruttrice».
I TERRENI. La discussione tocca anche la questione della vendita dei terreni privati alla società Autodromo del Veneto Spa. Quando si deve votare, Luigi Giaretta, della "Civica per Vigasio", abbandona l’aula. Era proprietario di alcune aree cedute all’autodromo. Il consigliere s’infuria quando il sindaco, con una battuta, lo definisce «felicemente coinvolto nella vicenda». «Quel felice se lo tenga per lei», ribatte, «né io né gli altri proprietari avremmo accettato i 15 euro al metro quadrato obbligatori per legge se, all’epoca dei preliminari di vendita, avessimo saputo che, oltre all’autodromo, erano in cantiere anche il centro commerciale, il polo tecnologico ed il parco». Per l’acquisto dei terreni, la società che costruirà l’autodromo ha speso decine di milioni di euro. «La prossima volta», aggiunge Giaretta, «chiedo che non partecipi alla votazione anche qualche consigliere di maggioranza».
GLI ONERI. Critiche anche sull’accordo di programma dell’ultima delibera , che disciplinerà entrate e spese dell’autodromo tra il comune di Vigasio e quello di Trevenzuolo. Oneri e onori spetteranno per il 60 per cento a Vigasio e per il 40 per cento a Trevenzuolo, tenendo conto che il volume degli edifici da costruire a Vigasio eccederà di molto il potenziale edificatorio dell’area, mentre sul territorio di Trevenzuolo ricadrà la maggior parte della pista e delle aree accessorie. Nicolis riparte e afferma: «L’atto è di una genericità tale da non essere nemmeno preso in considerazione». Il segretario comunale Antonio Tambascia ribatte: «È solo un accordo quadro: le convenzioni saranno portate di volta in volta in consiglio per l’approvazione».
la traduzione di questo articolo, si può riassumere in qualche riga colma di sana ironia:
sembra che ci sia qualche dissenso sulle cifre messe in campo dai fenomenali amministratori nostrani, i quali non perdono occasione per declamare i loro mirabolanti risultati raggiunti pensando che il popolo bue non sappia far di conto. il risultato finale è che sembra che stiano per fare un albergo per i watussi d'altezza sopra la media africana, ma che hanno un grandissimo seguito di fan scatenati.
in sostanza abbiamo in cantiere un albergo che potrebbe far invidia agli emiri del dubai, i quali si son limitati a costruire un palazzo alto 4-400 metri, tutto coperto d'oro, ma con stanze normalissime, mentre qui da noi abbiamo delle camere dove si potrà davvero vedere per primi la luce del sole (come ebbe a dire il famoso vianello in quella vecchia canzone) almeno mezzora prima che sorga. il tutto stando comodamente a letto!
in previsione del grandissimo successo che riscuoterà questa primizia mondiale, si son messi in preventivo 40.000 posti macchina.
a proposito signor, pardon, assessore robbi, la domanda sorge spontanea:
un posto auto misura normalmente 8-10mq, quindi 40.000 posti auto danno un pezzo di terra da 3-400.000mq senza contare le corsie e i collegamenti che portano la piazza alla modesta misura di 450-500.000mq.
sto popò de piazzale d'asfalto è compreso nei famosi 1.600.000di cui si parlava in un altro thread oppure fa parte dell'altrettanto famoso bosco??
perchè vede, se si fa il conto della serva, non torna qualcosa:
450-500.000mq di parcheggi (alla faccia del traffico sopportabilissimo di cui si parlava tempo fa) altri 900.000mq e passa di costruzioni, ci siamo al milione e sei declamato.
ma la pista??
non dirmi che la pista la fate in terra battuta...
e il polo agro-industriale?
baracche di legno e magazzini in bambù e foglie di banano?
questo si che sarebbe un bel colpo per sti maledetti ambientalisti che continuano a menarla sulla cementificazione selvaggia.
ti riempio la campagna di baracche ecologicamente a posto e vediamo se hai ancora qualcosa da dire.
tiè!!
per quanto riguarda l'infelice uscita del consigliere di minoranza o di opposizione che dir si voglia, tale giarretta, si desume che il di cui sopra si sia lamentato per la pochezza della cifra pagata dal comune riguardo i suoi terreni venduti a suo tempo:
«né io né gli altri proprietari avremmo accettato i 15 euro al metro quadrato obbligatori per legge se, all’epoca dei preliminari di vendita, avessimo saputo che, oltre all’autodromo, erano in cantiere anche il centro commerciale, il polo tecnologico ed il parco»
mi auguro che sia stata solo una sbavatura di poco conto causata dalla concitazione del momento, altrimenti qualcuno meno gentile di me potrebbe pensare che il giarretta sia dalla parte di chi abbaia alla luna per il semplice motivo che non ci ha guadagnato abbastanza, o almeno non quanto lui sperasse in cuor suo.
praticamente non di senso civico si tratta, ma più semplicemente di civiltà pelosa attenta al proprio portafogli...
se abbiamo capito male (siamo sicuri di si) ce ne scusiamo in anticipo, se invece abbiam capito bene, vuol dire che il conflitto d'interessi è molto più che evidente.
quasi quanto l'odor di stantio che proviene dall'altra parte.
"... Non vogliate negar l'esperienza
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
Ulisse nell'inferno di Dante.