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La tigre celtica è morta?

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2011 20:34
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15/02/2009 19:25
 
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Re:
ekil74, 14/02/2009 20.05:

Si potrebbe anche tornare in italia con la coda tra le gambe, ma la valigia resterebbe sempre piena di interessanti esperienze :)



sono d'accordo con te!!! solo che leggendo il forum mi sembra un tantino diversa la cosa ...si parla male di un paese che ci ha cresciuti fino a ieri quando ci ha fatto comodo....coinvolgendo non solo la classe politica(in cui sono d'accordo per le critiche fatte) ma coinvolgendo anche i 56 milioni di cittadini che tutte le mattine si fanno il mazzo per "cambiarle le cose" ognuno come puo'.

ekil74, 14/02/2009 20.05:

Poi, non credo che tutti quelli che sono andati in Irlanda (o all'estero in generale) lo abbiano fatto per diventare padroni del mondo, quindi non vedo perchè poi dovrebbero tornare con la coda tra le gambe.



anche qui leggendo i vari forum non mi sembra che tutti vanno all'estero solo per imparare l'inglese ..!!!!..ad esempio molte persone all'estero hanno dimostrato si essere capaci di fare cose che in Italia e difficile fare..l'importante e' provarci...meglio resistere e non scoraggiarsi ai primi problemi
ciao [SM=g27811]



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15/02/2009 22:17
 
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Re: Re:
sergio231, 15/02/2009 19.25:



sono d'accordo con te!!! solo che leggendo il forum mi sembra un tantino diversa la cosa ...si parla male di un paese che ci ha cresciuti fino a ieri quando ci ha fatto comodo....coinvolgendo non solo la classe politica(in cui sono d'accordo per le critiche fatte) ma coinvolgendo anche i 56 milioni di cittadini che tutte le mattine si fanno il mazzo per "cambiarle le cose" ognuno come puo'




si parla male delle cose che vanno male in Italia non perche' ci sia gusto nel farlo. Tant'e' vero che tu stai appena scrivendo in una discussione che parla 'male' delle cose che ora non vanno in Irlanda.
A me fanno rabbia certe cose italiane, forse perche' al mio Paese ci tengo ancora e mi dispiace vederlo cosi'. Lo vedo da lontano, ma non piu' di tanto e forse questa e' la giusta distanza per osservare bene le cose.
Per concludere, io non coinvolgo quelli che si fanno il mazzo per cambiare le cose, ma parlo male di quelli che in certe situazioni ci stanno sguazzando alla grande. Comunque qui si parla di Irlanda (paese in cui avevi pensato anche tu di trasferirti), c'e' un altra discussione dedicata all'Italia dove possiamo continuare questo dibattito.
[Modificato da Antongiu 15/02/2009 22:24]
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Re: Re:
sergio231, 2/15/2009 7:25 PM:



ma coinvolgendo anche i 56 milioni di cittadini che tutte le mattine si fanno il mazzo per "cambiarle le cose" ognuno come puo'.




Ma quando mai ci sono 56 milioni di cittadini che vogliono cambiare le cose?
L'Italia purtroppo è il paese in cui la maggioranza va sempre in soccorso del vincitore (e potrei farti una lista chilometrica di eventi), anche se ogni tanto ci sono delle minoranze che riescono a cambiare qualcosa.
[Modificato da =Donegal= 16/02/2009 01:23]
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Re: Re: Re:
=Donegal=, 16/02/2009 1.22:

sergio231, 2/15/2009 7:25 PM:



anche se ogni tanto ci sono delle minoranze che riescono a cambiare qualcosa.




Bravo !!!io conto proprio su quelle!!!!
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16/02/2009 23:42
 
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Re: Re: Re:
Antongiu, 15/02/2009 22.17:



ma parlo male di quelli che in certe situazioni ci stanno sguazzando alla grande.




non so a chi ti riferisci....politica??..mi associo alle critiche... forse ti riferisci in generale a quella classe di persone che hanno piu' potere ....per dire la verita' quelli ci sguazzavano gia da prima anzi da sempre!!! E NON SOLO IN ITALIA ....e solo che in Irlanda non lo noti perche hai il tuo posto di lavoro ben pagato che ti distrae diciamo da quello che succede lassu'... [SM=x145498]

ciao rileggiti l'articolo "SANTI SUBITO STI' IRLANDESI"

"il terremoto finanziario: tutto a un tratto la gente scopre che le banche irlandesi facevano prestiti e investimenti irresponsabili, che agivano con eccessiva disinvoltura, che sembravano più impegnate a distribuire bonus e premi ai propri manager anziché mettere ordine nei propri conti. Cadendo talvolta nella piena illegalità, nella truffa: in dicembre la Anglo Irish Bank, per il salvataggio della quale il governo si era appena indebitato per miliardi di euro, ha ammesso ad esempio di avere tenuto sistematicamente nascosti per otto anni quasi 90 milioni di euro di prestiti personali concessi al proprio presidente e trasferiti in segreto su un conto di un' altra banca irlandese.
[Modificato da sergio231 16/02/2009 23:46]
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Sottolineerei la sottile differenza che chi ha messo nei guai le banche irlandesi sia stato lasciato a casa (e mi sembra stiano pensando di portarlo a processo, se già non è successo), mentre chi ha fatto la stessa cosa in Italia rischia di trovarsi in qualche altro consiglio di amministrazione.
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18/02/2009 20:44
 
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Re:
ekil74, 2/17/2009 9:50 PM:

Sottolineerei la sottile differenza che chi ha messo nei guai le banche irlandesi sia stato lasciato a casa (e mi sembra stiano pensando di portarlo a processo, se già non è successo), mentre chi ha fatto la stessa cosa in Italia rischia di trovarsi in qualche altro consiglio di amministrazione.



Aggiungo: mentre da noi il nano che pensa alle elezioni locali invece che alla crisi viene premiato, gli irlandesi nei sondaggi stanno facendo affondare il FF.

Fonte: Irish Independent

FF support down to just 22% in latest poll

Fianna Fail has suffered another fall in support among voters and has fallen behind Labour in the popularity stakes, according to an opinion poll out this morning.

The tns/mrbi poll for the Irish Times puts support for the main government party down five points at 22%.

Fine Gael has seen its support drop two points to 32%, while Labour's support is up a massive 10 points to 24%.

Sinn Fein, meanwhile, is up one point to 9%, while the Greens are unchanged at 4%.

Overall satisfaction with the Government has also fallen to just 14%, while the Taoiseach's personal satisfaction rating is down to 24%.

Fine Gael leader Enda Kenny has seen his popularity fall three points to 30%, while Labour leader Eamon Gilmore is now the most popular leader with a satisfaction rating of 44%.
[Modificato da =Donegal= 18/02/2009 20:44]
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Un video di Repubblica.it

tv.repubblica.it/copertina/irlanda-il-flop-della-tigre-celtica/296...
[Modificato da =Donegal= 20/02/2009 12:37]
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Re:
=Donegal=, 20/02/2009 12.36:





davvero un bel servizio, abbastanza informato ed equilibrato, niente retorica e niente opinioni rimasticate.

' the party is over ' e' davvero una degna conclusione.
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Anto', ma c'avresti da dir qualcosa sui contenuti?

Concordo che e' una porcata in termini di "televisivita'": montaggio, immagini, commento, ecc... fan rabbrividire (sembra il "Rabbrividiamo" di Marina Massironi), ma i contenuti son solo un asettico riassunto di quel che leggiamo quassu' da 3/4 mesi a questa parte.

edit: potrebbe tranquillamente essere qualcosa malamente costruito sui contenuti delle 18 pagine di 'sto thread. [SM=g27825]

[Modificato da gdbjoe 20/02/2009 14:40]
Cerea.
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Re:
gdbjoe, 20/02/2009 14.38:

Anto', ma c'avresti da dir qualcosa sui contenuti?

Concordo che e' una porcata in termini di "televisivita'": montaggio, immagini, commento, ecc... fan rabbrividire (sembra il "Rabbrividiamo" di Marina Massironi), ma i contenuti son solo un asettico riassunto di quel che leggiamo quassu' da 3/4 mesi a questa parte.




hai detto niente giova'!
il giornalista in questione ha intervistato un professore universitario, uno scrittore, un rappresentante di confindustria, un po' di gente in mezzo alla strada, ha comparato da solo i prezzi tra sud e nord, insomma si e' informato e ha ascoltato e riportato piu' voci.
Quando fanno questi servizi di solito ci mettono gli U2, la Guinness, Trapattoni e altre mentate del genere, che il servizio si sia tenuto lontano dagli stereotipi e non abbia fatto un riassunto di quello che si puo' leggere tranquillamente in rete senza alzare il culo dalla scrivania secondo me e' un merito.
Non vincera' il pulitzer, ma chi davvero vuole capire in 5 minuti cosa sta succedendo qui puo' vedere il video ed ottenere una overview chiara.



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20/02/2009 16:14
 
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Re: Re:
Antongiu, 2/20/2009 3:52 PM:


Non vincera' il pulitzer, ma chi davvero vuole capire in 5 minuti cosa sta succedendo qui puo' vedere il video ed ottenere una overview chiara.



Non ho capito un cazzo di quello che avevi scritto: pensavo non ti fosse piaciuto.

Cerea.
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Re: Re: Re:
gdbjoe, 20/02/2009 16.14:



Non ho capito un cazzo di quello che avevi scritto: pensavo non ti fosse piaciuto.





lol, neanche io avevo capito un cazzo della tua risposta, ma ora ha senso.

per poco non ti ho bannato dal forum... [SM=x145494]
20/02/2009 16:58
 
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Un po' triste vedere Grafton Street ridotta così.

Spero che gli Irlandesi non reagiscano però come si dice alla fine del servizio, cioè rivolgendosi alla Chiesa...altrimenti se vogliono possiamo mandar loro un po' di persone da Città del Vaticano , così diamo una mano a loro ed anche a noi stessi. Due piccioni con una fava.

[SM=g27828]


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20/02/2009 18:46
 
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Uhm... gia' sono messi male gli auguriamo anche il Vaticano. Va beh che avranno anche le loro colpe, ma cosi' sarebbe una punizione troppo grande [SM=g27829]
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Re:
iceman.30, 2/20/2009 4:58 PM:


Un po' triste vedere Grafton Street ridotta così.

Spero che gli Irlandesi non reagiscano però come si dice alla fine del servizio, cioè rivolgendosi alla Chiesa...altrimenti se vogliono possiamo mandar loro un po' di persone da Città del Vaticano , così diamo una mano a loro ed anche a noi stessi. Due piccioni con una fava.

[SM=g27828]




... purtroppo non credo abbiano alro a cui aggrapparsi! Come piu' volte e' stato analizzato sul forum (Da parte mia, in particolar modo [SM=g27828] ), non sono riusciti a determinare un proprio punto di vista rispetto alla loro storia, alla loro cultura tale da consentirgli un confronto a viso aperto con quello che gli e' accaduto in questi anni, e quindi di ristabilire un nuovo punto di partenza, sia sul piano sociale che economico.

Alla fine, non mi pare che gli rimanga altro che la chiesa, se non accettare il ruolo di estrema periferia inglese... Le storielle e le tradizioni legate a i miti Ceeltici, sono poca robba per ridefinire una identita' nazionale...

20/02/2009 20:49
 
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Re:
ekil74, 20/02/2009 18.46:

Uhm... gia' sono messi male gli auguriamo anche il Vaticano. Va beh che avranno anche le loro colpe, ma cosi' sarebbe una punizione troppo grande [SM=g27829]



Decisamente troppo grande, era una battuta naturalmente, non un augurio.
[SM=g27817]

Dalla crisi economica magari si potranno risollevare prima o poi (spero), ma da loro non li salverebbe più niente e nessuno di sicuro.
Ma possono stare tranquilli da questo punto di vista, le persone in questione hanno messo le radici qui ormai e non hanno alcuna intenzione di trasferirsi altrove.



20/02/2009 21:00
 
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Re: Re:
pycos, 20/02/2009 20.39:


... purtroppo non credo abbiano alro a cui aggrapparsi! Come piu' volte e' stato analizzato sul forum (Da parte mia, in particolar modo [SM=g27828] ), non sono riusciti a determinare un proprio punto di vista rispetto alla loro storia, alla loro cultura tale da consentirgli un confronto a viso aperto con quello che gli e' accaduto in questi anni, e quindi di ristabilire un nuovo punto di partenza, sia sul piano sociale che economico.

Alla fine, non mi pare che gli rimanga altro che la chiesa, se non accettare il ruolo di estrema periferia inglese... Le storielle e le tradizioni legate a i miti Ceeltici, sono poca robba per ridefinire una identita' nazionale...






D'accordo che non sappiano ancora chi sono e tutto il resto, ma se devono affidarsi alla Chiesa Cattolica per costituire un'identità nazionale sono messi proprio bene. Dalla padella alla brace.
Ah, ma avevo dimenticato che era stata la Chiesa Cattolica a dargli da mangiare durante gli anni in cui c'era la potato famine e sono partiti in massa per gli Stati Uniti.

[Modificato da iceman.30 21/02/2009 01:31]
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Re: Re: Re:
iceman.30, 20/02/2009 21.00:





D'accordo che non sappiano ancora chi sono e tutto il resto, ma se devono affidarsi alla Chiesa Cattolica per costituire un'identità nazionale sono messi proprio bene. Dalla padella alla brace.
Ah, ma avevo dimenticato che era stata la Chiesa Cattolica a dargli da mangiare durante gli anni in cui c'era la potato famine e sono partiti in massa per gli Stati Uniti.





Se con quest'appello, il signore dell'intervista auspicava un ritorno ai valori veri degli Irlandesi, cattolici o meno, allora lo spero anche io.
Questi si stanno appena risvegliando dopo una sbronza colossale, ora e' il periodo dell'hangover e devono combattere con un bel mal di testa! [SM=g27834]

la nuova generazione ha avuto lavoro facile, denaro regalato, macchina/viaggio/casa entro 26 anni senza dover chiedere niente a mamma e a papa'.
La vecchia ha avuto l'equity sulla prima casa che ha portato all'acquisto facile della seconda e della terza, il SUV parcheggiato di fuori e l'attrezzatura da palestra comprata e mai utilizzata nel garage.
A tutti quelli di cui sopra ho sempre invidiato la facilita' con cui hanno ottenuto queste cose, avrei voluto essere al loro posto spesso, ma alla fine ero sicuro che sarebbe arrivato qualcuno a chiedere il conto. E quanto glielo facevo presente mi hanno sempre detto: 'sono anni che dicono che cosi' non si puo' andare aventi,non e' mai successo quindi non vedo dove sta il problema'.
A volte mi chiedevo come si puo' pretendere la moderazione da un popolo che negli ultimi anni non l'ha avuta neanche per le piccole cose della vita quotidiana. Gli Irlandesi sono diventati greedy, hanno venduto la loro anima al diavolo, hanno perso la loro simpatia e si sono chiusi per paura che gli stranieri gli portassero via i soldi, dove cazzo era finita tutta quella friendly attitude che li aveva fatti diventare i preferiti di tanti di noi una decina di anni fa?
Sto qua da 4 anni, magari saro' anche una gran faccia di culo e uno spaccamaroni, ma di amici irish ne ho zero, nada, kaput! quelli che ho sono le persone che lavorano con me, ma perche' e' cosi' difficile conoscerne fuori dall'ufficio?
In fondo, se il 99% degli stranieri che conosco da qua ha levato le tende significa che qualcosa non andava, no? mica si puo' dare la colpa sempre e solo al tempo?
E allora spero che i Dublinesi prendano esempio da quelli che chiamano culchie, i campagnoli che sono rimasti attaccati alla terra, alle amicizie e al gusto per la chiacchiera, che ti chiedono come stai anche se non ti conoscono, che non ti rispondono 'feck off' se ti avvicini per conoscerli, che se ne fregano di che macchina guidano e che quando ti chiedono il tuo indirizzo email dopo ti scrivono davvero, che se hanno 10 euro in tasca li spendono tutti per comprare una pinta per loro e offrirne una a te.

[Modificato da Antongiu 21/02/2009 17:37]
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Re: Re: Re: Re:
Antongiu, 21/02/2009 17.34:




Se con quest'appello, il signore dell'intervista auspicava un ritorno ai valori veri degli Irlandesi, cattolici o meno, allora lo spero anche io.
Questi si stanno appena risvegliando dopo una sbronza colossale, ora e' il periodo dell'hangover e devono combattere con un bel mal di testa! [SM=g27834]

la nuova generazione ha avuto lavoro facile, denaro regalato, macchina/viaggio/casa entro 26 anni senza dover chiedere niente a mamma e a papa'.
La vecchia ha avuto l'equity sulla prima casa che ha portato all'acquisto facile della seconda e della terza, il SUV parcheggiato di fuori e l'attrezzatura da palestra comprata e mai utilizzata nel garage.
A tutti quelli di cui sopra ho sempre invidiato la facilita' con cui hanno ottenuto queste cose, avrei voluto essere al loro posto spesso, ma alla fine ero sicuro che sarebbe arrivato qualcuno a chiedere il conto. E quanto glielo facevo presente mi hanno sempre detto: 'sono anni che dicono che cosi' non si puo' andare aventi,non e' mai successo quindi non vedo dove sta il problema'.
A volte mi chiedevo come si puo' pretendere la moderazione da un popolo che negli ultimi anni non l'ha avuta neanche per le piccole cose della vita quotidiana. Gli Irlandesi sono diventati greedy, hanno venduto la loro anima al diavolo, hanno perso la loro simpatia e si sono chiusi per paura che gli stranieri gli portassero via i soldi, dove cazzo era finita tutta quella friendly attitude che li aveva fatti diventare i preferiti di tanti di noi una decina di anni fa?
Sto qua da 4 anni, magari saro' anche una gran faccia di culo e uno spaccamaroni, ma di amici irish ne ho zero, nada, kaput! quelli che ho sono le persone che lavorano con me, ma perche' e' cosi' difficile conoscerne fuori dall'ufficio?
In fondo, se il 99% degli stranieri che conosco da qua ha levato le tende significa che qualcosa non andava, no? mica si puo' dare la colpa sempre e solo al tempo?
E allora spero che i Dublinesi prendano esempio da quelli che chiamano culchie, i campagnoli che sono rimasti attaccati alla terra, alle amicizie e al gusto per la chiacchiera, che ti chiedono come stai anche se non ti conoscono, che non ti rispondono 'feck off' se ti avvicini per conoscerli, che se ne fregano di che macchina guidano e che quando ti chiedono il tuo indirizzo email dopo ti scrivono davvero, che se hanno 10 euro in tasca li spendono tutti per comprare una pinta per loro e offrirne una a te.




finalmente un bel intervento sobrio equilibrato e sopratutto coraggioso...raga' che dirvi in bocca a lupo a tutti anche a noi che stiamo in Italia e speriamo che sta crisi passi al piu presto!!! cosi magari ritorno in Irlanda anch'io!!!tenete duro ...

ps:.... io non sono d'accordo che i manager all'estero dopo gli scandali vengono puniti e in Italia no..comunque trovo un po di prove e ve le porto presto... vi posso dire pero che in USA dopo la bolla edilizia i manager sono usciti con una bella liquidazione e girano liberi nei mari tropicali
[SM=x145481]

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Re:
iceman.30, 2/20/2009 4:58 PM:


Un po' triste vedere Grafton Street ridotta così.




Certo che paragonare Grafton St di qualche anno fa a via Condotti o via Montenapolene mi pare un po' esagerato... [SM=g27818]
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Re: Re: Re: Re:
Antongiu, 2/21/2009 5:34 PM:



E allora spero che i Dublinesi prendano esempio da quelli che chiamano culchie, i campagnoli che sono rimasti attaccati alla terra, alle amicizie e al gusto per la chiacchiera, che ti chiedono come stai anche se non ti conoscono, che non ti rispondono 'feck off' se ti avvicini per conoscerli, che se ne fregano di che macchina guidano e che quando ti chiedono il tuo indirizzo email dopo ti scrivono davvero, che se hanno 10 euro in tasca li spendono tutti per comprare una pinta per loro e offrirne una a te.




Il fatto è che il boom ha cambiato Dublino.
La Dublino di 15-20 anni viene raccontata come un grosso paese, ora è diventata una città, con tutto ciò che ne consegue nel bene e nel male.
E tra i lati negativi ci sono sicuramente i rapporti umani più frettolosi e scadenti.
Temo che crisi o non crisi non sia una cosa reversibile...
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...scusate, ma io non condivido quello che ha scritto Antongiu, non tanto per l'analisi ma per le conclusioni alle quali approda.

Purtroppo i cosiddetti "sani valori della campagna" ormai sono inattuali sia in Irlanda che in ogni altra parte del mondo. Personalmente, non credo che il dopo crisi possa essere gestito attraverso i valori tradizionali custoditi (E non so fino a che punto ben custoditi) dai contadini della Connemara. Ritengo che accusare Dublino e i Dubliners della disfatta di questo momento mi sembra un'ipocrisia sconsiderata e spropositata: Dublino come e' stato detto piu' volte non e' rappresentativa di tutti gli aspetti della cultura irlandese, e mi pare che tutto il resto dell'isola abbia comunque "sonnecchiato" alla grande e non ha saputo, voluto, elaborato e promosso nulla di significativo per contrastare l'ebrezza che questa citta' ha vissuto in questi anni. Un silenzio che la dice lunga sulla capacita' di questa nazione di guardarsi dentro e di elaborare qualcosa a livello sociale... e francamente, come nel campo legale, anche in quello culturale, la superficialita' e la buona fede non possono essere giustificate...

Riguardo agli irlandesi, ne abbiamo gia' parlato piu' volte, e mi pare che la posizione che la maggioranza di noi ha espresso possa essere riassunta in un'espressione di gbdjoe: "Sono friendly, but not friends"...Per mia esperienza aggiungerei che alla fine non mi pare fossero interessati ad altro che alla guinness delle 5. Non credo che quest'interesse sia maturato negli ultimi quindici anni e che prima, per Dublino, il Donegal e il resto dell'isola si parlasse di fisica nucleare, di filosofia etc... Sappiamo benissimo di quanto bigottismo ci fosse grazie alla "presa al collo" che la chiesa cattolica esercitava... e cio' a dimostrazione che tutto quello che molti vogliono trovare descrivendo ed immaginando chissa' quale mistero cosi' difficile da cogliere riguardo alla cultura e la societa' irlandese, che in qualche modo richiede di inoltrarsi in qualche ricerca spirituale di tipo "ZEN" [SM=g27828] era gia' fallito da tempo al di la' della Celtic tiger..., e per quanto mi riguarda e' soltanto il delirio di qualche frustrato che non sa piu' dove andare a parare per tenere in piedi una vita che fa acqua da tutti i lati... (Ovviamente, non mi riferisco ad Antongiu [SM=g27811] )

Purtroppo non sono piu' tempi idonei per sognare e vivere nei mondi delle fiabe: In Irlanda come in altri posti e' richiesta una profonda capacita' di assumersi delle responsabilita' sul piano istituzionale e sociale rispetto al presente che sono molto serie. Non si puo' essere superficiali rispetto a certi temi che la societa' di oggi ci pone davanti, e poi incolpare un politico, un imprenditore etc...

PS da prendere in aniera molto elastica: Sono siciliano (anche se ho vissuto a Roma per gran parte della mia vita), e in questi giorni ho riflettuto molto come in qualche modo in Irlanda sono acadute cose dal punto di vista sociale simili alla Sicilia. E' bastato che girassero un po' di soldi, e nessuno ha saputo fare mente locale su quello che accadeva... e seppur in una dimensione totalmente diversa cio' ha portato gente come Ahern, Toto' Riina etc.a fare e strafare i propri porci comodi alle spalle della gente, facendo danni irreparabili a tutti i livelli
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Re:
pycos, 21/02/2009 21.15:

...scusate, ma io non condivido quello che ha scritto Antongiu, non tanto per l'analisi ma per le conclusioni alle quali approda.



no problem, una discussione si definisce tale proprio per questo

pycos, 21/02/2009 21.15:


Purtroppo i cosiddetti "sani valori della campagna" ormai sono inattuali sia in Irlanda che in ogni altra parte del mondo.



come valori della campagna non intendevo dire che bisogna tutti tornare ad alzarsi con il canto del gallo e cibarsi solo di prodotti che ci coltiviamo nel giardino, ma semplicemente di tornare a valori
veri. Qui in Irlanda si possono magari riscontrare al di fuori della capitale, da noi in Italia li trovi in provincia.
Non sono l'unico a dire che questa spirale del consumismo e del benessere 'comprato a tutti i costi' ha portato molta gente (non solo in Irlanda)a vivere al di sopra dei propri mezzi e a perdere di vista l'essere e a dare piu' importanza all'avere. Non voglio fare il comunista [SM=x145467] , ma questi sono dibattiti che si stanno facendo anche in USA e di cui Obama spesso parla nei suoi discorsi sin dal suo insediamento. Tu pensi che siano inattuali? io penso che stanno tornando (fortunatamente) di moda.


pycos, 21/02/2009 21.15:

Personalmente, non credo che il dopo crisi possa essere gestito attraverso i valori tradizionali custoditi (E non so fino a che punto ben custoditi) dai contadini della Connemara. Ritengo che accusare Dublino e i Dubliners della disfatta di questo momento mi sembra un'ipocrisia sconsiderata e spropositata: Dublino come e' stato detto piu' volte non e' rappresentativa di tutti gli aspetti della cultura irlandese, e mi pare che tutto il resto dell'isola abbia comunque "sonnecchiato" alla grande e non ha saputo, voluto, elaborato e promosso nulla di significativo per contrastare l'ebrezza che questa citta' ha vissuto in questi anni. Un silenzio che la dice lunga sulla capacita' di questa nazione di guardarsi dentro e di elaborare qualcosa a livello sociale... e francamente, come nel campo legale, anche in quello culturale, la superficialita' e la buona fede non possono essere giustificate...



Lungi da me colpevolizzare solo i Dublinesi e santificare quelli del Connemara, stavo generalizzando ed e' logico che anche qualcuno di Galway ha commesso gli stessi errori, ma a Dublino vive pure il 30% della popolazione nazionale e tra tutte e' forse la citta' che piu' mostra la crisi e i difetti di cui stiamo parlando da tempo.
Leggendo pero' quello che dici mi pare che l'Irlanda sia ormai fucked up, non si puo' salvare, e' irrimediabilmente persa.
Io spero di no.

pycos, 21/02/2009 21.15:

Riguardo agli irlandesi, ne abbiamo gia' parlato piu' volte, e mi pare che la posizione che la maggioranza di noi ha espresso possa essere riassunta in un'espressione di gbdjoe: "Sono friendly, but not friends"...Per mia esperienza aggiungerei che alla fine non mi pare fossero interessati ad altro che alla guinness delle 5. Non credo che quest'interesse sia maturato negli ultimi quindici anni e che prima, per Dublino, il Donegal e il resto dell'isola si parlasse di fisica nucleare, di filosofia etc... Sappiamo benissimo di quanto bigottismo ci fosse grazie alla "presa al collo" che la chiesa cattolica esercitava... e cio' a dimostrazione che tutto quello che molti vogliono trovare descrivendo ed immaginando chissa' quale mistero cosi' difficile da cogliere riguardo alla cultura e la societa' irlandese, che in qualche modo richiede di inoltrarsi in qualche ricerca spirituale di tipo "ZEN" [SM=g27828] era gia' fallito da tempo al di la' della Celtic tiger..., e per quanto mi riguarda e' soltanto il delirio di qualche frustrato che non sa piu' dove andare a parare per tenere in piedi una vita che fa acqua da tutti i lati... (Ovviamente, non mi riferisco ad Antongiu [SM=g27811] )



in effetti io non ci ho mai trovato nulla di misterioso e di zen in questo posto (mai pensato che questi so' li mejo dell'europa nord), ma prova a chiedere a qualcuno che qui c'e'stato 20 anni fa SE e COME 'sta gente e' cambiata, vedrai che in molti ti diranno che un cambiamento c'e' stato ed in maniera sensibile.
In fondo siamo cambiati tanto anche noi Italiani negli ultimi 30 (in peggio o meglio secondo te?) non vedo perche' la cosa non possa essere accaduta anche qui. Allora neanche noi possiamo parlare piu' di Italianita' o di altre caratteristiche tipiche nostre senza essere tacciati per forza di essere sognatori ZEN?
Secondo me sei troppo severo nei tuoi giudizi.


pycos, 21/02/2009 21.15:

Purtroppo non sono piu' tempi idonei per sognare e vivere nei mondi delle fiabe: In Irlanda come in altri posti e' richiesta una profonda capacita' di assumersi delle responsabilita' sul piano istituzionale e sociale rispetto al presente che sono molto serie. Non si puo' essere superficiali rispetto a certi temi che la societa' di oggi ci pone davanti, e poi incolpare un politico, un imprenditore etc...



siamo d'accordo, ma a me poco interessa se questa capacita' possa essere ispirata dai valori cattolici (che non sono tutti negativi), dalle tradizioni, dalla guinness, basta che sortiscano un effetto positivo.
Io parlavo delle seconde perche' ho visto quanto (almeno a parole) questi ci tengano al concetto di 'being irish'

pycos, 21/02/2009 21.15:

PS da prendere in aniera molto elastica: Sono siciliano (anche se ho vissuto a Roma per gran parte della mia vita), e in questi giorni ho riflettuto molto come in qualche modo in Irlanda sono acadute cose dal punto di vista sociale simili alla Sicilia. E' bastato che girassero un po' di soldi, e nessuno ha saputo fare mente locale su quello che accadeva... e seppur in una dimensione totalmente diversa cio' ha portato gente come Ahern, Toto' Riina etc.a fare e strafare i propri porci comodi alle spalle della gente, facendo danni irreparabili a tutti i livelli



davvero non vedi speranza per entrambi allora?



[Modificato da Antongiu 21/02/2009 22:36]
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scusate se non faccio i "riporta" per rispondere, ma ogni volta che ci provo, combino un casino [SM=g27828]

Replico su alcuni punti punti:
Il primo, riguardo ad un "ritorno" a valori per superare la "crisi" del consumismo che ha sortito effetti negativi, io non la condivido (ovviamente e' un parere personale)... credo che per superare certe crisi bisogna essere in grado di confrontarsi dialetticamente e quindi sul piano di quello che precise situazioni ci pongono davanti... indietro non si torna mai...

riguardo al discorso diciamo "Zen" (per intenderci), la gente cambia ovunque, e il fatto che magari la dimensione bucolica in cui questo paese viveva 20 30 anni fa, era piu' a misura d'uomo non significa che questo modello sia attuale, ne tantomeno che possa essere tale da costituire un perno per rilanciare il paese da una crisi (secondo quanto stiamo analizzando qui) soprattutto sociale, ne' tantomeno che ci siano le capacita' in questo paese per un confronto produttivo... ci vogliono capacita' per un confronto su questo piano, che gli irlandesi, come nazione, non hanno MAI dimostrato di avere...

Riguardo l'opposizione Dublino/resto d'Irlanda, se e' questa la soluzione che poni, la situazione e' molto peggio di quello che io immagino... credo invece che se "Isole felici" (Formate da gente che ho anche incontrato che ha studiato fuori e si e' relazionata con altre culture) diventano "arcipelaghi" (ovvero riescano a cooperare), una via d'uscita si puo' trovare...

Riguardo al paragone con la Sicilia, non capisco perche' mi dici che non c'e' speranza?

Comunque, dalla Sicilia sono ndato via, perche' dopo profonde delusioni a vari livelli sentivo un'urgenza personale di costruire la mia vita su una piattaforma socio culturale diversa... non perche' abbia mai sentenziato che non ci siano piu' speranze,... da Dublino, sono andato via perche' ho capito dopo due anni di confronto a molti livelli, che era un luogo che non faceva per me...

Detto questo, comunque ritengo doveroso aggiungere che molte volte, anche in qualche articolo citato su questo topic (Quello dei polacchi che dicono di essere stati sfruttati) ho visto atteggiamenti ingusti e ingrati da parte di molti che da questo paese hanno avuto importanti possibilita' di rilanciare la propria vita... e alla fine, riconosco che sia a me che a tanti altri che ho conoscito, delle cose questo paese ha dato!... e ritengo di esserci stato lavorando, rispettando le istituzioni e la gente... ma cio' non significa che non debba dire quello che penso...
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