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RIAPRE IL CENTRO ANTIVIOLENZA ADID

 
 
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trovare una mano tesa

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2007 15:22
14/08/2007 14:40
 
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non è sempre facile
Personalmente ho provato a cercare una mano nella mia città. Una città abbastanza grande. Ma ho constatato come sia problematico trovare la situazione giusta. Nel forum, leggo di servizi sociali e centri specializzati. A quali servizi vi riferite? Grazie
14/08/2007 15:13
 
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ciao e ben venuta nel forum
hai chiesto a quali servizi ci riferiamo,sono i servizi sociali,i centri sos donna e le forze dell'ordine,prova a raccontare la tua storia,troverai,qui,chi ti ascolta da sostegno e magari indirizza al servizio giusto
spero di rileggeti presto
un abbraccio
MORENA
16/08/2007 08:32
 
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ho scritto la mia storia, e postata ..ma non la vedo sul forum..!?
[Modificato da alicenuova 16/08/2007 08:37]
16/08/2007 12:05
 
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Ciao Alice.

Non ricordi in che sezione l'hai scritta? Io non la trovo da nessuna parte... Sicuramente il sistema ti ha disconnesso e quindi non ha inserito il post che avevi scritto...

Io consiglio sempre di scrivere, per testi molto lunghi, in word e poi incollare tutto nel post da inserire... Succede spesso che il sistema di freeforumzone disconnetta l'utende dal sistema dopo un cerco periodo d'apparente inattività e ci si ritrova disconnessi... credo che sia accaduto questo...

Cordialmente
Gae
18/08/2007 09:06
 
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si probabilmente è accaduto questo..no problem appena posso riprovo con word
18/08/2007 13:47
 
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Allora, ecco la mia storia, la racconto per sommi capi poiché si tratta di un lungo periodo di violenza che inizia dalla nascita o quasi.. e che mi si ripresenta ora anche se in forma allegerita.
NASCITA:
Mia madre, una madre dannosa che per sue scelte tremende, ha coinvolto me soprattutto, ma anche i miei fratelli, + giovani. Premetto che mia madre, ultima di 4 figli, ha avuto genitori splendidi, che l’hanno aiutata sempre, fino alla loro morte, ha avuto 1 sorella e 2 fratelli ottimi, che l’hanno sostenuta sempre, e che hanno realizzato splendide vite armoniose. Lei, solo lei ha manifestato quello che sto per scrivere. Mia madre giovane 20enne, era fidanzata con un ‘ottima persona, in procinto di matrimonio, all’improvviso sceglie diversamente e si sposa, senza conoscerlo affatto con una persona diversa. Questo marito, è in realtà un ‘alcolista grave, il padre di lui è anche alcolista grave, e la famiglia di provenienza è piena di soprusi fra parenti e familiari. Mia madre si accorge del fatto, subito, ma ormai era sposata e siamo negli anni 50 circa. Inizia il calvario,
io nasco dopo vari anni di matrimonio, comprensibile visto lo stato fisico di mio padre. Devastato dall’alcool. Mio padre si suicida impiccandosi in una casa..ma prima negli anni di matrimonio, io bambina spesso ero portata da una vicina, per evitare che mio padre fra i fumi dell’alccol mi accoppasse, o mi buttasse dalla finestra. I genitori di mia madre, sempre presenti ad aiutare questa loro figlia, e me. Passato ciò, si viveva tutti insieme io, mia madre i nonni materni cambiando regione. ( solo da grande io ho potuto ricostruire le radici di tutto, tornando nella regione di origine), A volte mi hanno raccontato, io ricordo pochissimo mio padre, poiché molti anni li ha passati fuori casa, prima del lutto. Sembra una situazione recuperata, mia madre lavora, i nonni stanno bene economicamente e decidono di stabilirsi fissi con noi. Mia madre la vedo poco, lavora, ma anche quando c’è non mi considera molto, la ricordo distante, tanto distante e i nonni compensavano tutte le sue mancanze.Non ho mai saputo con chiarezza, ma probabilmente sono il frutto di rapporti, non belli o forse non voluti. Questo primo pezzo di storia, è solo l’antipasto della tragedia che avrei vissuto dopo, fino ai 17 anni.
ARRIVA IL PATRIGNO
Proprio quando tutto sembrava tranquillo, mia madre sceglie, in un ambiente infimo, un secondo marito. Una persona malata di paranoia, che aveva già creato tanti dolori ad altre donne. Ma lei vuole proprio lui e noncurante di avere me, dei consigli e della giuda dei suoi genitori, con l’inganno si risposa e porta il mostro in casa, a cose fatte. Questo patrigno non
utilizzava alcool, era anche un tipo professionalmente valido, ma era affetto ad un passato familiare devastante a sua volta, che si manifestava con una forma ossessionante di controllo e di gelosia paranoica su tutto e tutti, e con violenze ripetute se fiutava con la sua mente malata una forma di mancanza di rispetto. Inutile dirvi che da subito, l’oggetto della sua paranoia sono io, che intanto
cresco. Ma anche prima di crescere, ho assistito a innumerevoli liti, notte e giorno, sempre mediate ad i nonni che poveretti, per aiutare mia madre si sono trovati in età avanzata in mezzo all’inferno.
Il tipo era + giovane di mia madre di un po’, e inizia un controllo sulla mia persona e una violenza mai,
mai contrastata da mia madre. Per violenza intendo questo: Pagava delle persone per farmi controllare, passo passo, tutti i giorni, voleva che lo chiamassi padrone, e lui poteva dirmi di eseguire ordini di qualunque tipo, e io alla sua chiamata dovevo rispondere, comandi padrone. Mia madre niente di niente. Zitta. I nonni sempre a difendermi, prendendo anche bastonate e colpi vari.
I fratelli e la sorella di mia madre, sono intervenuti + e + volte, ma poi lui li ha minacciati e visto che mia madre non voleva assolutamente lasciarlo, i parenti per salvare loro stessi, hanno interrotto ogni frequentazione per sempre.Intanto la violenza era divenuta esponenziale, il nonno materno muore, è l’ultimo freno maschile a questo mostro viene meno. Io divento sempre di +
oggetto di sue cattiverie: rompermi tutti i libri prima degli esami, obbligarmi a stare ore e ore seduta davanti a lui ferma in silenzio mentre mi chiamava in tutti i modi possibili, il + gentile era puttana, tanto nn sarai mai niente, e questo dura per molti anni. Mia madre tace, come sempre e sceglie di tenerlo con sé, con la scusa che ha paura di lasciarlo per ritorsioni. In realtà poco dopo, mia madre comincia a usare me, in modo bieco. Mi ordina di andare tutti i sabato sera, con il mostro a ballare, così lei se lo toglie dai piedi un po’. E nonostante l ‘intervento della nonna, io devo andare. Io sono minorenne 15 anni circa, mandata da mia madre con un mostro, che nn mi è niente, nn ho il suo cognome e solo un violento, oggi si direbbe pedofilo. Ma mia madre manda me, per stare in pace. Queste uscite andranno avanti per due anni circa. E quando io e il mostro siamo fuori, lui mi presenta come moglie. premetto, che il patrigno non voleva affatto portare me, anzi voleva uscire con mia madre e faceva di tutto per convincerla, le comprava l’abito, le scarpe, le chiedeva + volte preparati, fino all’ultimo, ma lei mandava me!! Per fortuna, non ho subito violenza fisica, in quelle occasioni, ma solo per fortuna..si andava a ballare e si tornava a casa..Non devo dirvi, quello che è evidente , il fatto che io bambina e poi adolescente, sono crescuita nel terrore della violenza psicologica e non solo, ma anche con una sorta di ruolo devastante, ambiguo. Intanto, tutti i parenti sono lontani da noi,anche quelli del mostro che avevano provato + volte a stare un po’ di tempo da noi, per dare una mano alla situazione tragica. Senza risultato. lE ISTITUZIONI, sono cieche anche se i referti del pronto soccorso sono ormai + di 200..ma mia madre ritratta sempre tutto.
LA FUGA PER AL SALVEZZA:
A quanto sopra esposto, si aggiunge una sorta di problema di coppia fra il mostro e mia madre, e la stessa pensa di proporre a lui, pur di tenerlo, di usare ancora una volta me, sia accorda per una sorta di scambio di letti. La nonna, quando capisce chiaramente ciò, una mattina, all’improvviso mi dice, andiamo via, così come siamo, senza bagaglio, senza nulla, la nonna prende il necessario e scappiamo, letteralmente, correndo a piedi per le vie. Il mostro lavora li accanto, si rende conto della ns fuga, imbraccia pesanti spranghe di ferro e corre dietro noi, per ucciderci. (lui mi ha minacciato di morte, tante volte e mia madre, niente, addirittura una volta, mi ha condotto di persona in un orfanotrofio, io avevo 14 anni e mi voleva lasciare li…immaginate la faccia del direttore…!!no comment!)
LE PERSONE DEL QUARTIERE CI SALVANO:
Tornando alla fuga, che poi è stata la mia salvezza, mentre il mostro correva dietro a me e alla nonna, ( una donna di 72 anni all’epoca, alla quale sarò grata per tutta la vita)
la gente del quartiere, che sapeva benissimo e sentiva le urla disperate tutte le notti da oltre 15 anni, in quel contesto decide di reagire e in tanti, si muovono, lo accerchiano, fanno uno scudo umano e io e la nonna, riusciamo a fuggire.( mia madre nulla, a casa)
Fuggire dove, senza casa, senza l’aiuto dei parenti, ( la nonna aveva ancora tre figli, i miei zii, ma si spaventano e non ci accolgono). Allora per sei mesi, andiamo
per alberghi e pensioni e finalmente, grazie ad una amica della nonna, otteniamo una casa. La casa dove io vivrò per 6 anni prima di sposarmi. Avevo guadagnato, la tranquillità e anche se volete, una prova di amore nei miei confronti dalla nonna , ma ero devastata del tutto. Pesavo 41 kg per 162. I parenti nella nuova casa della nonna, tornano volentieri e ci aiutano anche economicamente. Anche mia madre viene spesso a trovarmi e ci aiuta. Sempre molto distante. Il patrigno per un anno, mi darà ancora la caccia, ma non mi trova. Finalmente desiste e inizia o meglio continua la violenza come prima su mia madre e ora sui suoi figli di 12 e 9 anni. Un po’ meno che con me, ma cmq continua. Mia madre non si separerà mai, il mostro + giovane di mia madre, morirà all’improvviso di ictus e lei..allucinante lo ha anche pianto a lungo..!! Intanto io inizio a vivere meglio. I miei fratelli usciranno dalla tragedia, devastati anche loro, ognuno in modo diverso. Io mi sono sposata a 25 anni, con una buona persona, non ho ripetuto l’attrazione di mia madre per pazzi e delinquenti. Poi ci separiamo, dopo due anni, di buon accordo. Io successivamente ho iniziato una buona convivenza, attuale, il mio ex marito ha trovato una moglie ok. Siamo sempre in ottimi rapporti. Dal fronte familiare, con i miei fratelli ho avuto, poca frequentazione. Mia sorella, ha ripetuto pari pari il percorso di mia madre, sposando uno
spostato, con tendenza a delinquere. Hanno una bambina, che ripetere in parte ciò che ho vissuto io. Mia madre, vedova due volte ha preso in casa, ( sempre quelle mura), mia sorella e lo spostato e ha ricominciato a ri - subire, quello che ha passato con i due mariti. La picchiano, la minacciano e al derubano. Ma ad ogni tentativo di salvarla, lei rinuncia perché vuole così. Io ho tentato + volte di
farla ragionare, trovare una casa a mia sorella, affinché andasse via da mia madre, ma le due donne patologiche si attraggono, e vogliono infernarsi a vicenda. Quindi, con mia sorella,nn ho nessun
rapporto, poiché la sua vita, mi riconduce dritto dritto alle vecchie dinamiche, basta vedere come è trattata la bambina. Con mio fratello un po' meglio.
Sottolineo che per molti anni, non ho avuto per scelta, rapporti con mai madre, che cmq ha sempre tentato di usarmi, sopratutto di farmi ripetere le vecchie dinamiche. Cioè lei si mette nei guai, e io servo solo a salvarla. Ultimamente, il mese scorso, di nuovo ha cercato a mia
insaputa, di usarmi per i suoi casini, ma questa volta le ho detto di starmi lontana. In realtà, avevo ricompattato una sorta di pseudo rapporto umano, ma un mese fa, scopro che senza pietà per me, per gli sforzi che ho fatto per sopravvivere fino ad oggi,lei complottando dietro le mie spalle, con la persona con al quale convivo, voleva ri- infilarmi nelle sue infernali dinamiche. Ovviamente, il mio compagno mi ha informato, subito e abbiamo dato uno stop sonoro.
ISTITUZIONI:
In tutta la mia tragedia non sono mai stata aiutata da istituzioni, eravamo è vero negli anni 70/75..però anche le forze dell’ordine che venivano tutte le sere, e vedevano il sangue sui muri, si sono sempre girati sui tacchi, dopo un breve ammonimento al mostro. Sottolineo, che io ero minorenne, perseguitata da uno sconosciuto, da un punti di vista legale. Ma mia madre
copriva il tutto, a mio discapito…

SITUAZIONE ATTUALE:
lavoro, ho lottato per avere un la
voro molto stabile, quale garanzia di autonomia…speriamo! Il mio compagno dall’89 ad oggi, mi
ha molto aiutato, ho finito gli studi, mi ha sostenuta nella ricerca di un buon lavoro, ho preso al patente, ho comprato una macchina, e l’anno scorso ho terminato un master.
In questi 20 anni, la mia salute è un po’ peggiorata, per vari acciacchi, un po’
Limitanti ( un ginocchio e cose simili).
LA VIOLENZA SI RIPRESENTA NELLA MIA VITA:
Da poco tempo, il mio attuale compagno,
ha cambiato atteggiamento, iniziando a rinfacciarmi il tutto, l’aiuto dato ecc. E’ stufo dice,
e vuole dedicarsi solo a sé. Mi critica abbastanza in casa, e insomma quando il gioco si
rompe, si rompe. Personalmente non voglio/posso ripetere forme di violenza psicologica
gìà fin troppo subite, ma certo non sono nella condizione di andare in una casa mia,
dai miei non esiste, io non ho una famiglia se non la riproposta dell’inferno.

Lui per inciso ha tutto; una buona famiglia sempre pronta, un lavoro che lo rende + che autonomo,
la casa dove viviamo è un regalo di suo papà e quindi è intestata a lui e stop.
Non siamo sposati, quindi nn ho alcun diritto come sapete. Abbiamo due conti separati da sempre.
Due automobili separate e intestate ad persdonam.Io ora sto pagando qualche tassa arretrata e quindi lo stipendio è quello che è.
COSA HO FATTO FINO AD OGGI PER GURARIRE:
Termino con il dire che: in 20 anni ho fatto psicoterapia per due anni circa, altre cose per capire e capirmi, gruppi di appoggio. Mi sono rivolta 2 anni fa, all’UDI
per fare un percorso insieme, l’ho fatto in gruppo con altre donne, ma ho trovato un operatore
che nn so dirvi perché, mi ha riproposto una sorta di maltrattamento e di incuria, che mi ha stupito
Non mi sono trovata affatto bene, anzi sono quasi scappata.
Capisco che alla faccia della
professionalità, il vissuto personale e l’emotività giocano brutti scherzi..e l operatore
è cmq un essere umano…! Ho lavorato per anni nei servizi sociali regionali, e conoscono
le varie possibilità e anche i tagli attuali che gli stessi hanno..Pertanto nella mia situazione
se voglio sottrarmi a questa nuova ondata di violenza psicologica che si abbatte su
di me..dove vado? A chi mi rivolgo? Mi sembra molto complesso.

Ecco, questo è tutto. Spero di essere stata chiara, ho riassunto molto..le forme di soppruso ..ma penso di aver reso il clima.

Ringrazio tutti per l’attenzione..e per eventuali indicazioni.

19/08/2007 12:16
 
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Re:

NASCITA:
Mia madre, una madre dannosa che per sue scelte tremende, ha coinvolto me soprattutto, ma anche i miei fratelli, + giovani. Premetto che mia madre, ultima di 4 figli, ha avuto genitori splendidi, che l’hanno aiutata sempre, fino alla loro morte, ha avuto 1 sorella e 2 fratelli ottimi, che l’hanno sostenuta sempre, e che hanno realizzato splendide vite armoniose. Lei, solo lei ha manifestato quello che sto per scrivere. Mia madre giovane 20enne, era fidanzata con un ‘ottima persona, in procinto di matrimonio, all’improvviso sceglie diversamente e si sposa, senza conoscerlo affatto con una persona diversa. Questo marito, è in realtà un ‘alcolista grave, il padre di lui è anche alcolista grave, e la famiglia di provenienza è piena di soprusi fra parenti e familiari. Mia madre si accorge del fatto, subito, ma ormai era sposata e siamo negli anni 50 circa. Inizia il calvario,
io nasco dopo vari anni di matrimonio, comprensibile visto lo stato fisico di mio padre. Devastato dall’alcool. Mio padre si suicida impiccandosi in una casa..ma prima negli anni di matrimonio, io bambina spesso ero portata da una vicina, per evitare che mio padre fra i fumi dell’alccol mi accoppasse, o mi buttasse dalla finestra. I genitori di mia madre, sempre presenti ad aiutare questa loro figlia, e me. Passato ciò, si viveva tutti insieme io, mia madre i nonni materni cambiando regione. ( solo da grande io ho potuto ricostruire le radici di tutto, tornando nella regione di origine), A volte mi hanno raccontato, io ricordo pochissimo mio padre, poiché molti anni li ha passati fuori casa, prima del lutto. Sembra una situazione recuperata, mia madre lavora, i nonni stanno bene economicamente e decidono di stabilirsi fissi con noi. Mia madre la vedo poco, lavora, ma anche quando c’è non mi considera molto, la ricordo distante, tanto distante e i nonni compensavano tutte le sue mancanze.Non ho mai saputo con chiarezza, ma probabilmente sono il frutto di rapporti, non belli o forse non voluti. Questo primo pezzo di storia, è solo l’antipasto della tragedia che avrei vissuto dopo, fino ai 17 anni.




Sembra che si sia manifestata la "sindrome del brutto", appare evidente come tua madre sia rimasta affascianata, agli esordi, di un uomo fuori dalle righe, controcorrente rispetto alla cultura e morale del tempo. Forse il volersi spingere oltre spezzando catene di moralità troppo accentuata non ha fatto altro che rimanere affascinati da una vita spinta ai limiti. Sicuramente tua madre manifestava disagi che apparivano incomprensibili in famiglia e che sono sfociati in una scelta che, come ben dici è stata disastrosa. Non bisogna mai guardare l'apparente serenità del nucleo familiare, spesso nel suo interno vi sono ombre e cicaclici invisibili figlie di eventi ed esperienze traumatiche. La mancanza della figura materna e paterna, quali punti di riferimento, ti ha causato non pochi disagi esistenziali che però hai saputo ben conbattere e conviverci!



ARRIVA IL PATRIGNO
Proprio quando tutto sembrava tranquillo, mia madre sceglie, in un ambiente infimo, un secondo marito. Una persona malata di paranoia, che aveva già creato tanti dolori ad altre donne. Ma lei vuole proprio lui e noncurante di avere me, dei consigli e della giuda dei suoi genitori, con l’inganno si risposa e porta il mostro in casa, a cose fatte.



Ti sei mai chiesta come mai tua madre sperimentasse storie al limite, come mai decidesse di unirsi ad uomini che non avrebbero fatto altro che farla/vi soffrire? La natura dell'uomo lo porta ha ricercare la felicità, solo in presenza di traumi e disagi esistenziali le cose cambiano volto e ci si rifugia in una sorta di autodistruzione in esperienze dannose e tragiche.



Il tipo era + giovane di mia madre di un po’, e inizia un controllo sulla mia persona e una violenza mai,
mai contrastata da mia madre. Per violenza intendo questo: Pagava delle persone per farmi controllare, passo passo, tutti i giorni, voleva che lo chiamassi padrone, e lui poteva dirmi di eseguire ordini di qualunque tipo, e io alla sua chiamata dovevo rispondere, comandi padrone. Mia madre niente di niente. Zitta. I nonni sempre a difendermi, prendendo anche bastonate e colpi vari.
I fratelli e la sorella di mia madre, sono intervenuti + e + volte, ma poi lui li ha minacciati e visto che mia madre non voleva assolutamente lasciarlo, i parenti per salvare loro stessi, hanno interrotto ogni frequentazione per sempre.Intanto la violenza era divenuta esponenziale, il nonno materno muore, è l’ultimo freno maschile a questo mostro viene meno. Io divento sempre di +
oggetto di sue cattiverie: rompermi tutti i libri prima degli esami, obbligarmi a stare ore e ore seduta davanti a lui ferma in silenzio mentre mi chiamava in tutti i modi possibili, il + gentile era puttana, tanto nn sarai mai niente, e questo dura per molti anni. Mia madre tace, come sempre e sceglie di tenerlo con sé, con la scusa che ha paura di lasciarlo per ritorsioni. In realtà poco dopo, mia madre comincia a usare me, in modo bieco. Mi ordina di andare tutti i sabato sera, con il mostro a ballare, così lei se lo toglie dai piedi un po’. E nonostante l ‘intervento della nonna, io devo andare. Io sono minorenne 15 anni circa, mandata da mia madre con un mostro, che nn mi è niente, nn ho il suo cognome e solo un violento, oggi si direbbe pedofilo. Ma mia madre manda me, per stare in pace. Queste uscite andranno avanti per due anni circa. E quando io e il mostro siamo fuori, lui mi presenta come moglie. premetto, che il patrigno non voleva affatto portare me, anzi voleva uscire con mia madre e faceva di tutto per convincerla, le comprava l’abito, le scarpe, le chiedeva + volte preparati, fino all’ultimo, ma lei mandava me!! Per fortuna, non ho subito violenza fisica, in quelle occasioni, ma solo per fortuna..si andava a ballare e si tornava a casa..Non devo dirvi, quello che è evidente , il fatto che io bambina e poi adolescente, sono crescuita nel terrore della violenza psicologica e non solo, ma anche con una sorta di ruolo devastante, ambiguo. Intanto, tutti i parenti sono lontani da noi,anche quelli del mostro che avevano provato + volte a stare un po’ di tempo da noi, per dare una mano alla situazione tragica. Senza risultato. lE ISTITUZIONI, sono cieche anche se i referti del pronto soccorso sono ormai + di 200..ma mia madre ritratta sempre tutto.



Questa storia è davvero drammatica, hai dovuto subire situazioni davvero al limite della sopportazione... dove hai trovato tutta questa forza? In tutto questo non vi è mai stata una denuncia, mai una segnalazione agli organi competenti? Parli di referti medici... tua madre ha subiuto violenza fisica e/o sessuale? A te non ha davvero mai fatto nulla?


Da quello che ho capito le violenze a danno di tua madre e tua sorella ancora sono in atto e ben documentate... Si dovrebbe fare una segnalazione alle forze dell'ordine, che indaghi su tutto quello che avviene tra le mura domestiche, tu parli di referti medici, sono importantissimi perchè attestano le violenze subite. Però se loro stesse non voglio uscire da quell'inferno non puoi farci nulla, se non come ho detto fare la segnalazione, poi dovrebbero essere i carabinieri a tener sott'occhio la situazione!

Credo che ora dovresti ristabilire un rapporto equilibrato e cordiale con il tuo attuale compagno, momenti di crisi vi sono sempre nelle famiglie, vanno affrontate con coraggio e se vi è necessita anche con il supporto di coppia...
Alla fine parli di un operatore che ti ha riproposto una sorta di maltrattamento e di incuria, che vuoi dire?
Pensi che le strutture e i centri antiviolenza non possano aiutarti in questo tuo cammino? Alice di dove sei?


Cordialmente

[Modificato da FidelisAdmin 19/08/2007 12:19]
20/08/2007 10:14
 
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leggere fra le righe
A parte una normale "compassione umana" per un genitore anziano, l'analisi dei perchè e per come mi madre abbia fatto tutto ciò che ho descritto, che è una buona sintesi, ma le azioni compiute da lei sono davvero tante..sinceramente non è mio interesse attuale.
Dopo averla aiutata per anni, nonostante si meritasse ben altro, dopo aver sentito sulla mia pelle che ancora oggi, continua l'abuso e l'uso su di me per i guai che continua a procurarsi, e il suo tentativo di usdarmi ancora, la cosa
più sana e giusta che posso fare per la mia vita, è allontanarmi. Non so se ho reso l'idea, ma nn ha mai dimostrato un briciolo di consapevolezza o di tutela nei miei confronti. Immagina la mia delusione, nel vedere che non c'è nulla da fare. Lei nn è affatto stupida o poco lucida, sa benissimo quanto mi è costato sopravvivere e costruire fino ad oggi, ma nonostante tutto dopo quasi 50 anni non esista un momento a mettermi in mezzo alle sue storie, pur di salvarsi da situazioni che ancora ricrea oggi, a quasi 80 anni!Mettendo in mezzo anche il mio compagno .Ma quale genitore lo farebbe? nessuno, solo una persona che nonostante le gravidanze, genitore nn lo è stato mai. Inoltre, lei in tutto la sua disastrosa vita, non è mai stata solo, abbandonata, non amata, infatti i suoi genitori le si sono dedicati, sostenenendola nella sue gravi
vicende, fino alla fine. La nonna è morta a 83 anni, ( sua madre) con il rimpianto di nn essere riuscita a farla cambiare. Fra l'altro, anche quando è morta la nonna, persona che mi ha fatto da madre e ad padre, lei quel giorno ha pensato bene di non dirmelo subito ( io ero la lavoro), perchè è andata a frugare nella casa della nonna ( dove io ho vissuto, appunto) per cercare soldi e preziosi, prima che arrivassi io. Il risultato è stato ancora abuso,
io ho saputo, solo dopo. Naturalmente, ogni volta che si trova scoperta nelle sue malefatte, nega e fa la vittima. Ci sono stati molti altri episodi del genere! Inoltre, io ero figlia, con i diritti e i bisogni di figlia, ero già orfana da parte paterna...capire il perchè agisse cos', nn era e nn è compito mio, ma di altri, i suoi genitori per esempio...non confondiamo i pesi da portare. Un bambino e adolescente, non deve essere genitore del genitore, poichè nella normale simbiosi figlio
-madre tale causa genera effetti devastanti, fra i primi il senso di colpa. Ed io ho combattuto una vita con il senso di colpa. Se rileggi bene il post la mia storia, vedi come lei, pur di mantenere il mostro accanto a se, non ha esitato a liberarsi di me, (la colpevole dei guai
familiari) portandomi di persona in orfanotrofio a 14 anni. Come pensi che io abbia vissuto ciò? Ero io il corpo del reato, se mi avesse eliminato il patrigno sarebbe stato
calmo! Quindi ogni riflessione, che pur ho fatto in passato, su perchè lei ecc ecc, non è + affare mio. Per salvarsi occorre un sano distinguo. Lei era genitore, ancora oggi è genitore e mi procura guai, senza un barlume di compassione per ciò che ho vissuto. La differenza è che oggi, posso scegliere di preservare la mia
preziosa vita, senza cadere nelle sue trappole, nel suo inferno e nei suoi ricatti affettivi
da vittima. Oggi posso liberarmi da sola, da minorenne mi ha liberato al nonna, oggi posso agire io per salvarmi. E mi è costato, ma mi merito una esistenza libera. Il mio compagno: ma certo che a mezzo dialogo si cerca di riarmonizzare, ma vedi anche in questo caso, chi ha patito quello che ho patito io, da alla
propria dignità, e finalmente ai propri legittimi desideri, tanto a lungo negati per forza, il primo posto. Quindi scelgo io come voglio un rapporto, e nn sono disposta a raccattare qualcosa di meno.
Capitolo violenza: a me personalmente non
mai stata fatta violenza sessuale, la fuga con la
nonna mi ha risparmiato, violenza fisica, si è stata tentata da patrigno su di me, per 10 anni buoni, Significa che tornava a casa la sera, è qualunque oggetto era buono per colpirmi, ma poiché si mettevano in mezzo i nonni, raramente mia madre che di solito restava inerte, i colpi li prendevano loro, al mio posto. SEGNALAZIONI: forse nn mi sono spiegata: certo che ci sono state
segnalazioni, a volte anche a cura dei vicini, ma mia madre aveva la mia partia potestà, visto che io ero già orfana di padre, e al momento di confermare tutto, per salvarsi, esoprattutto per salvare me, come suo dovere preciso, lei ritirava tutto davanti in questura e quindi…io ero alla mercè del suo bieco attaccamento a quell’uomo, nessuno poteva salvarmi legalmente, perché mia madre con la sua non reattività, mi ha incatenato per 17 anni alla violenza. Questo non è perdonabile, lei solo poteva salvarmi per legge, nn lo ha mai fatto costringendomi a vivrre tutti i giorni nel terrore e nel’abuso psicologico, per una scelta sua e solo sua. I nonni materni, da un punto di vista legale,
non potevano nulla, cercavano di convincerla, ma lei ha sempre risposto per 17 anni: …” ma io ho paura di separarmi…poi lui mi ammazza…” e non si rendeva conto che stavano insieme ammazzando me tutti i giorni. Una volta, avevo circa 12 anni, mia madre mi porta con sé da un avvocato. Aveva preso un appuntamento, bonta sua per discutere la situazione familiare. Ricordo come fosse ora, che mentre l’avvocato la
consigliava per il meglio, per una separazione..lei dice no
. L’avvocato mi guarda, con infinita pietà, e mi dice ..mi dispiace, non posso aiutarti, se tua madre non vuole lasciare il patrigno ( e lei nn voleva), tu non hai speranza. Avevo solo 12 anni, e mi trovavo in quel posto…fra
l’altro mia madre, non solo mi ha coinvolto nella violenza con le sue scelte, ma mi sottoponeva anche a questo tipo di cose. Invece di risolvere lei da adulta, mi conduceva con sé ogni volta che andava in posti del genere…Questo episodio, mi è tornato in mente per tanti anni..insieme ad altri. Negli anni 70/75, i servizi sociali su larga scala erano appena
Nati. Ma anche se fossero stati
numerosi come oggi, mia madre nn mi avrebbe salvato. Infatti lei continuava a negare con tutti all’esterno, ciò che aveva in casa. Mia madre ha lavorato 35 anni, e nessuno sul lavoro sapeva. La segretezza era il suo costume. Peccato che in questa segretezza, massacrava la figlia, cioè me. I parenti, l’hanno odiata alla fine per questo e abbandonata.
Se nn ci fosse stata l’azione coraggiosa e amorevole della nonna, nei miei confronti, lei mi avrebbe sottoposto anche a violenza sessuale, pur di non lasciare lui. Quindi, ha messo in opera una serie di reati garvi, impunita, se non dalla vita stessa che si è voluta. Aveva i mezzi, per uscire dal tunnel, aveva soldi, i suoi genitori sempre accanto e all’inizio tutti i parenti a porta aperta, aveva un lavoro autonomo, era giovane e protetta. Poteva salvarsi e salvare me. Non lo ha mai fatto. Anzi ha coinvolto altri figli, e ancora oggi a quasi 50 anni di età, vuole invischiare ancora me, nelle sue dinamiche. Non credi che ho portato fin troppo i pesi, della sua sciagurata esistenza??
DOVE HO TROVATO LA FORZA: Se rifletti vedi questo. Io da bambina, avevo due modeli familiari a disposizione, sotto gli occhi: Uno quello di m ia madre con i suoi mariti, quindi un modello devastante…ma avevo
anche i nooni in casa, una coppia salda, felice, sposata da oltre 40 anni, sempre unita. Buone persone,coraggiose e saggie. Pronte a combattere
L’ingiustizia, anche a loro discapito. Quindi due modelli, uno infernale l’altro molto incoraggiante e
Sano. Ovvio che questo, mi ha dato la
percezione che oltre alla violenza, esisteva anche un mondo possibile, positivo. A un bambino/adolescente che è violato ingiustamente tutti i giorni, davanti ad un genitore, l’unico che mi restava, che anziché difendermi mi porgeva la carnefice, vedere una famiglia/coppia sana come i nonni, può dare molta forza. Soprattutto se consideri che mi hanno salvato. Allora, il bene vince sul male, sull ‘abuso. Anche se tardi e dopo aver pagato un prezzo
Allucinante per un bambino, resta la coscienza che alla fine ci si salva…
Istituzioni: Comprendo che per mail, è davvero difficile spiegarsi: UDI : ho partecipato a un gruppo di 12 incontri, quel percorso che l’udi fa in tutta italia credo, per aiutare le donne che sono in situazioni di violenza, magari con figli.Inanzitutto chi mi ha consigliato e inserito in tale percorso
Forse ha valutato male il mio bisogno.- Mi sono trovata fra 10 donne, in balia
di mariti allucinanti, con figli. Tipo mia madre, all’epoca. La conduttrice era una persona, visibilmente privilegiante alcuni casi, piuttosto che altri. Suppongo perché si ritrovava lei stessa. Da subito, nn mi è sembrata molto professionale. Visto che io ero stata inserita da loro, ma ero un po’ atipica per quel tipo di gruppo, fin dalle prime riunioni, ha manifestato una sorta di comportamento diverso nei miei confronti. Mi dava pochissimo la parola durante l’incontro, e cose del genere.
Non ho mancato di farlo notare dopo un tot di riunioni, ero al posto sbagliato e in qualche misura
Anche all ‘UDI ..ho subito una sorta di inadeguatezza. ..

INDICAZIONI UTILI: Come avrai capito, conosco abbastanza bene la rete dei servizi territoriali: Quelli presenti nelle grandi città, di norma sono diffusi a livello regionale e relativamente facili da conatttare. Se hai indicazioni che possano servirmi, puoi se vuoi, darmi riferimenti di massima... al momento preferisco nn entrare nel dettaglio della città di provenienza..
Ringrazio
20/08/2007 10:35
 
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Mia sorella
Mia sorella, con la sua storia simile a quella di mia madre, e con una bimba piccola, oggi è molto ben seguita da Tribunale dei minorenni, gruppi di auto aiuto e servizi sociali distrettuali. Mia sorella e il marito, sono vigilati e la bambina attualmente ha educatori professionali a sua disposizione, nominati dal tribunale dei minorenni.Inoltre da un punto di vista economico, quotidiano sono sostenuti da enti preposti. Ma ovvio, che la patologia di coppia
psichiatrica resta. Mia sorella ha tentato la stessa via di mia madre, cioè la segretezza. Ma siamo nel 2000, nn nel 1970 e la manovra di occultamento non le è riuscita. Quando i servizi sono intervenuti, hanno creato la rete che ho descritto. Oggi, mia sorella , quando può nega ancora la sua situazione familiare davanti alle varie autorità, ma oramai sono tristemente conosciuti e le dinamiche sono palesi. Quindi è sicuramente una ripetizione a livello generazionale, ma + lieve di quanto ho dovuto vivere io.
Mia madre, è assistita da servizi di geratria, servizi che le ho procurato io, con apposite domande e documentazioni sullo stato reale di salute. E' abbastanza seguita dai servizi preposti per anziani. Quindi come leggi, ho fatto davvero al mai parte, per quanto riguarda il giusto sostegno alla vita. Nonostante il fatto che solo io mi occupassi di questi suoi aspetti geriatrici, non ha esitatoa provare ancora a usarmi. Capisci che dire basta, stammi lontana è davvero il minimo. Nonostante l'aiuto medico/sociale che le ho fatto ottenere, l'inferno in quella casa è sempre presente. Maltrattamenti di varia entità ecc...ma ti assicuro che come ha fatto per il patrigno, rifiutandosi di separarsi, così fa nei confronti di mia sorella e famiglia. Nonostante quello che i due gli combinano, non se ne vuole liberare. E indovina un po' cosa dice.." e ma io ho paura..quelli mi ammazzano.." ripete ancora la stessa cosa dopo quasi 50 anni!!! a questo punto affari loro..
20/08/2007 11:42
 
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ancora un passaggio:


LEGGO E QUOTO:


...Se da una parte il dolore annichilisce il presente, dall'altro diventa un ombra, che se non spazzata via subito, ci può seguire per tutta la vita...
Allora infrangere questo tabù significa in primis, liberarsi di colpe che non si hanno, riprendere in mano la propria vita, e sconfiggere la cultura della prevaricazione.
Pertanto date valore al vostro ruolo, di vitale importanza, e spezzate i legami con il passato.
Chi ha subito un trauma del genere mette in atto delle strategie per difendersi dal dolore, tra cui il silenzio, l'oblio, la minimizzazione...........
*****************************************************

Ecco proprio come hai scritto, per me rompere il silenzio, smettere di minimizzare e di agire per cercare quell'amore genitoriale mai avuto, ha avuto luogo circa un mese fa, quando all'ennesima prova di
utilizzo senza scrupoli su di me, da parte di mia madre ho risposto, senza + silenzi, quello che sentivo da 30 anni. Mi è nata dal cuore, la ribellione ai suoi ricatti affettivi, al suo finto vittimismo e le ho detto in modo vivace e completo, che era davvero ora di finirla,che la mia vita era importante, anche se lei nn se ne era ancora accorta e che l'avrei protetta prima di tutto, per amore di me stessa, disposta a rinunciare ad ogni contatto se lei avesse perpetuato ancora il suo atteggiamento. Certo sulle prime, si avverte la solitudine, quelal vera, però cessa anche l'elemosinare le briciole affettive, da chi nn può probabilmente offrirle. Non possiamo cambiare gli altri, possiamo lavorare solo su noi stessi.
Grazie al Vs forum, via via scrivendo, mi rendo sempre + conto, che davvero ho fatto tutto quello che per la mia famiglia potevo fare, compreso l'aiuto in chiave di servizi sociali. A questo punto, reciso o meglio trasformato il bisogno dell'infanzia di amore e accudimento, sono + libera dal passato. Questo ovviamente nn esclude futuri incontri, ma alle mie condizioni.
Per avere eventuale corretta indicazione, specifico quanto segue:
La mia necessità attuale è la seguente:
* completare una mia parte di guarigione, in termini di rielaborazione di alcune mie tendenze sviluppate dal vissuto, sempre in termini di sopportazione di ciò che nn mi va + ...
* trovare nell'eventualità di una mia scelta di vita autonoma, un sostegno per le questioni pratiche...

Grazie per chiunque possa delucidarmi.


20/08/2007 12:12
 
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Alice non volevo affatto giustificare il comportamento di tua madre ricercando i motivi del suo agire nei tuoi confronti. Credo sia corretto che adesso costruisca un tuo percorso di vita senza pensare ai possibili disaggi esistenziali di tua madre.
Scusa se mi sono espresso male, non era mia intenzione rivolgere l'attenzione altrove!

Da quello che leggo sei molto addentrata nelle tematiche della violenza, sai ben "leggerti" e comunicare i tuoi stati d'animo.

Alice il forum è inanzitutto uno spazio di sostegno e supporto, ma rientra nella logica di un concetto che per me sta alla base, "aiuta per aiutarti". Ammiro tantissimo il tuo coraggio e la forza con cui affronti la tua vita, aggiungo anche alla luce di quanto sopra che sarebbe utile per te, a mio modesto avviso, essere attiva in forum... leggere le storie, aiutare, supportare, creare una catena di solidarietà. Credo che con il tempo quella parte di guarigione che tu cerchi la troverai, le risposte ai propri bisogni molto spesso si trovano negli altri....

Se vuoi possiamo parlare di queste "tendenze" che hai sviluppato nel corso del tempo...

Per quanto riguarda centri di assistenza, non sapendo il tuo luogo di origine posso solo dirti di collegarti al portale dell'Associazione: fidelisonlus.altervista.org/ e ricercare i centri antiviolenza della tua regione, ma da quello che ho capito li conosci abbastanza bene, prova...


Un'altra cosa, se ci sono cose che pubblicamente non ne vuoi parlare posso creare il tuo SVP, ti rimando all'informativa:

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6081903

Cordialmente





20/08/2007 12:22
 
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....... sarebbe utile per te, a mio modesto avviso, essere attiva in forum... leggere le storie, aiutare, supportare, creare una catena di solidarietà. Credo che con il tempo quella parte di guarigione che tu cerchi la troverai, le risposte ai propri bisogni molto spesso si trovano negli altri.....

*********************

Concordo perfettamente..ok per il supporto al forum..

Per SVP ..al momento nn ho particolari esigenze..cmq grazie eventualmente te lo chiedo...


20/08/2007 12:25
 
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Se vuoi possiamo parlare di queste "tendenze" che hai sviluppato nel corso del tempo...




Scusa se insisto, dimmi se non ti senti pronta o è solo una svista nel leggere...
Alice sono sempre l'Amministratore del Forum, non ti confondere, stessa persona [SM=g27985]

Cordialmente


[Modificato da Geneshys 20/08/2007 12:26]
20/08/2007 13:05
 
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non mi sono confusa, tutto chiaro

ok parlare di tendenze, non l'ho scritto in effetti, ma ok
.. ti dettaglio a breve, ma cmq rientrano semplicemente nella volontà di riprendersi la vita in toto, e per fare questo ovvio esaminare punto punto ogni aspetto e nn accontentarsi del + o -, magari perchè resta un residuo di sfiducia nel poter riuscire al 100%.
la tendenza di cui ti parlo è essenzialmente questa, non accettare + denigrazioni o mezze realizzazioni, nel timore di nn riuscire a vivere una vita piena...e perchè tanto c'è chi sta peggio...ecc

Uno di questi punti, è quello che ho già accennato, relativo alla attaule convivenza con una buona persona, molto presente sotto il profilo concreto/quotidiano...gestione economica/casa e da un punto di vista affettivo, introverso per carattere. Ultimamente, dopo molta solidarietà e sostegno, manifesta segni di ..Ah io ho fatto,ti ho aiutato ...ecc ecc. Non mi va bene..per esempio..


Un seconto aspetto che nn va per il verso giusto è la sfera professionale, dove mi ri-capitano fatti che hanno il sapore di mancata dignità.. Per farti un esempio, io sono un dipedente pubblico a T.I., quindi un lavoro "sicuro". e beh, a gennaio mi sono accorta che ho un errore sullo stipendio, una decurtazione di tanti euro, per effetto di una mia pratica condotta male, errata dal ministero. Sono andata subito a verificare e a sistemare la cosa. I funzionari preposti al ripristino dell'errore, nn mi mettono due timbri da mesi, perchè la mai pratica è sempre l'ultima.altri colleghi incappati in questo errore in parte umano e in parte informatico, dopo di me hanno già risolto da tempo. Non risolvere per me significa percepire 500 euro in meno sullo stipendio, lavorando regolare e quindi dipendere dal mio compagno, che per carità comprende, mi aiuta ..ma nn va bene, o cmq nn è quello che voglio..nonostante i miei passi burocratici per risolvere e il dialogo umano con i funzionari,nn mi mettono 2 timbri. Lo so che sembra fiabesco, ma è reale e spesso mi trovo a combattere per diritti umani normali..è staccante anche perchè non sono episodi isolati, diciamo che abbastanza puntualmente se ne presenta uno, che investe in ogni caso l'autonomia e cmq vorrei una quotidianità meno pesante..

anche altri eventi. che ti scrivero in seguito..che nella loro manifestazione risultano bloccanti...


20/08/2007 15:22
 
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Re:


la tendenza di cui ti parlo è essenzialmente questa, non accettare + denigrazioni o mezze realizzazioni, nel timore di nn riuscire a vivere una vita piena...e perchè tanto c'è chi sta peggio...ecc



In effetti gli altri tendono spessissimo a paragonare il proprio dolore, vissuto con quello degli altri. Beh non fa male cercare soluzioni comuni ma questo non deve assolutamente sminuire la gravità del proprio dramma solo perchè si relaziona ad altro dolore diverso e magari all'apparenza più forte.
Ogni dolore va rispettato, vanno ricercate le cause e di conseguenza le soluzioni. Non va mai denigrato o minimizzato.


Uno di questi punti, è quello che ho già accennato, relativo alla attaule convivenza con una buona persona, molto presente sotto il profilo concreto/quotidiano...gestione economica/casa e da un punto di vista affettivo, introverso per carattere. Ultimamente, dopo molta solidarietà e sostegno, manifesta segni di ..Ah io ho fatto,ti ho aiutato ...ecc ecc. Non mi va bene..per esempio..




Penso che sia normale in un rapporto di coppia attraversare questi momenti, spesso si sente la pesantezza del dramma vissuto ed è innegabile la stanchezza psicologica. Di fronta a tali eventi è bene affrontare sempre un dialogo sereno e che sia concreto sotto l'aspetto domande/risposte... Mai nascondere i propri sentimenti, ma metterli in chiaro e trovare le soluzioni in comunione d'intenti.
A tuo avviso cosa sta portando il tuo attuale compagno a comportarsi così?




Un seconto aspetto che nn va per il verso giusto è la sfera professionale, dove mi ri-capitano fatti che hanno il sapore di mancata dignità.. Per farti un esempio, io sono un dipedente pubblico a T.I., quindi un lavoro "sicuro". e beh, a gennaio mi sono accorta che ho un errore sullo stipendio, una decurtazione di tanti euro, per effetto di una mia pratica condotta male, errata dal ministero. Sono andata subito a verificare e a sistemare la cosa. I funzionari preposti al ripristino dell'errore, nn mi mettono due timbri da mesi, perchè la mai pratica è sempre l'ultima.altri colleghi incappati in questo errore in parte umano e in parte informatico, dopo di me hanno già risolto da tempo. Non risolvere per me significa percepire 500 euro in meno sullo stipendio, lavorando regolare e quindi dipendere dal mio compagno, che per carità comprende, mi aiuta ..ma nn va bene, o cmq nn è quello che voglio..nonostante i miei passi burocratici per risolvere e il dialogo umano con i funzionari,nn mi mettono 2 timbri. Lo so che sembra fiabesco, ma è reale e spesso mi trovo a combattere per diritti umani normali..è staccante anche perchè non sono episodi isolati, diciamo che abbastanza puntualmente se ne presenta uno, che investe in ogni caso l'autonomia e cmq vorrei una quotidianità meno pesante..




Credo che quando si viva un esperienza drammatica come quella che ci hai raccontato la sensibilità acquisita negli anni è maggiore rispetto a quella di chi ha vissuto "tranquillamente" la propria vita, pertanto credo che se per altri tale questione (quella da te raccontata) può essere marginale per te diventa di vitale importanza, la salvaguardia e la difesa della dignità umana passano certamente anche dalle piccole cose. Confrontarsi con il quotidiano diventa molto pesante se giornalmente sei "obligata" a subire la lenta burocrazia o l'insensibilità del sistema.
Credo che sia buona cosa comunque lottare con forza ogni giorno affinchè i propri diritti vengano rispettati e non risparmiare a nessuno "bacchettate", loro siedono dietro le scrivanie e basta un mancato timbro per renderti la vita difficile, queste cose andrebbero perseguite e condannate, ma la leggerezza dell'uomo spesso non ha confini!




anche altri eventi. che ti scrivero in seguito..che nella loro manifestazione risultano bloccanti...



Attendo.

Cordialmente
Gae





[Modificato da Geneshys 20/08/2007 15:23]
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