Vorrei delineare quelli che io chiamo i "passi della libertà" per aiutare o, quantomeno, informare tutte quelle donne che non sanno esattamente come bisogna muoversi una volta presa la decisione di denunziare il proprio "carnefice". Una nostra amica lo ha fatto e adesso sta, pian piano, percorrendo questi passi, un pò alla volta. Oggi chiedo la stessa cosa a tutte voi, che continuate a leggere in silenzio il nostro Forum, che soffrite di un dolore talmente ingiusto ed assurdo, ma che non trovate il coraggio di cambiare la vostra vita, un pò per timore di non farcela, un pò per scarsa informazione. Bene questi passi sono per voi:
nello stesso momento in cui subite violenza, ancor prima di pensare di lavarvi o cambiarvi andate subito al pronto soccorso per una visita completa e fatevi refertare, sulla base del referto verranno chiamate le forze dell'ordine e scatterà la denunzia, non abbiate paura di parlare a cuore libero e firmare la vostra denunzia;verrà prelevato il colpevole ed anche lui verrà sentito,subito dopo iniziranno le prime indagini a cui seguirà l'arresto per custodia cautelare e successive indagini. Nel frattempo tu verrai supportata da un servizio sociale il quale scriverà tempestivamente al tribunale ordinario e, se hai figli, al tribunale dei minori. Avrà inizio un processo e sia tu che lui avrete un avvocato. I processi non sono mai a breve termine, ma la cosa importante è non farsi mai prendere da stanchezza o sconforto, è fondamentale restare in piedi e lottare fino alla fine. Lui, di solito, prima della condanna, va agli arresti domiciliari. Nella maggior parte dei casi è la vittima che resta nella propria abitazione con i bambini, ma anche se non fosse così tu andresti comunque in un posto sicuro con i tuoi figli, lontano da lui. Solo se strettamente necessario anche i figli vengono sentiti in tribunale, ma solo di età non inferiore agli otto. Dopo il processo, l'uomo colpevole, sconterà da un minimo di cinque ad un massimo di dieci anni. Di solito la donna non resta mai sola, perchè potrà sempre contare sul supporto del Servizio Sociale.
Amiche non abbiate paura di farvi aiutare, le persone che realmente hanno a cuore ogni singola storia umana esistono e sono pronte a porgevi la loro mano, porgeteci la vostra......
[Modificato da Pedagogista 10/08/2006 20.05]