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SILVIO, BALTASAR, E JOSE' LUIS

Ultimo Aggiornamento: 26/05/2006 13:20
26/05/2006 13:20
 
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www.osservatoriosullalegalita.org/06/acom/05mag3/2626berluman...

NEW del 26 maggio 2006
Spagna : riprende processo a Berlusconi per Telecinco?
di Rita Guma
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

Potrebbe riprendere in Spagna il processo a Silvio Berlusconi per Telecinco. Il procedimento penale era stato sospeso perche' il giudice (allora Baltasar Garzon) aveva ritenuto non doversi procedere momentaneamente contro il premier italiano.

Tuttavia ora la situazione e' cambiata, e in Spagna si va profilando la ripresa del processo per volazione sulla legge relativa al divieto di posizione dominante, ovvero di acquistare una quota superiore al 25% di una rete TV.

I fatti sono definiti nell'accusa che il procuratore spagnolo ha formulato i 5 di febbraio del 2003 contro altri imputati. Secondo l'accusa, Berlusconi e alcuni soci di RTI (Fininvest) avrebbero aggirato il divieto acquisendo singolarmente quote di telecinco (la maggiore rete privata della Spagna) la cui somma supererebbe il 25%.

Oltre a Berlusconi, secondo la stampa spagnola sarebbe implicato nella vicenda - iniziata nel 1997 - anche Marcello Dell'Utri, all'epoca della denuncia eurodeputato come pure l'ex premier.

Il 27 di ottobre 1999 il giudice istruttore ha chiesto quindi al Parlamento Europeo di revocare l'immunita' parlamentare al fine di giudicare gli accusti, ma Berlusconi si oppose tenacemente, dichiarando peraltro la sua innocenza.

L'europarlamento non ha preso alcuna decisione prima delle elezioni italiane del 2001, dopo le quali come capo di un governo straniero Berlusconi ha acquistato una posizione di immunita'. La Audiencia Nacional ha deciso la sospensione la procedura relativa a Berlusconi, ma oggi vi sono nuovamente le condizioni per cui, in Spagna o in Italia, Silvio Berlusconi risponda penalmente dei crimini di cui viene accusato.

Ancora una volta, concludeva la stampa spagnola qualche giorno fa, i tribunali hanno davanti a se' la sfida di dimostrare se sono allineati con il potere. E la procura anticorruzione di Madrid ha risposto ieri con la ripresa della pratica.

Tuttavia le sollecitazioni sulla vicenda erano nate in Spagna gia' qualche giorno fa, mentre e' recente una lettera dell'ex premier al primo ministro spagnolo Zapatero nella quale Berlusconi anticipa il suo presunto prossimo ritorno a capo del governo a seguito del riconteggio delle schede elettorali. Sarebbe forse malevolo vedere un collegamento fra le due cose.



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A PROPOSITO VEDI ANCHE:
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=71485&idd=2182




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CORRIERE DELLA SERA
26 maggio 2006
Mossa della procura anticorruzione dopo il cambio a Palazzo Chigi
«Niente più immunità per Berlusconi»
Madrid riapre il caso Telecinco sospeso nel 2002. L'ipotesi dell'accusa è violazione della legge contro le concentrazioni tv


Persa la poltrona di presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi dovrà ora affrontare il processo spagnolo sull’«affare Telecinco». Ipotesi dell’accusa: violazione della legge contro le concentrazioni televisive attraverso ingenti finanziamenti off-shore.
La procura anticorruzione di Madrid ha ieri presentato ufficialmente la richiesta di «riattivazione» del procedimento, che era stato sospeso l’8 ottobre del 2002 per l’immunità riconosciuta (su richiesta dei difensori) a Berlusconi in quanto premier in carica e a Marcello Dell’Utri, allora eurodeputato. I magistrati hanno atteso che fosse convalidato il risultato delle elezioni e che avvenisse il passaggio dei poteri a Romano Prodi. Quindi, ieri, hanno depositato il documento. «Essendo spariti gli ostacoli processuali che lo impedivano», si legge nel testo, la procura chiede che «si disponga la rimozione della sospensione e la continuazione contro Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri».
E che sia presentata «richiesta per rogatoria alle autorità italiane perché procedano alla notifica». Firmato dalla pm Pilar Melero, il documento è ora nell’Ufficio del giudice istruttore numero 5 dell’Audencia Nacional, che ha condotto le indagini. Secondo gli ambienti giudiziari spagnoli è praticamente certo che il giudice, Fernando Grande-Marlaska, accolga la richiesta. Poi a luglio la scrivania di Grande-Marlaska tornerà al titolare, Baltasar Garzón, di rientro dal suo anno sabbatico a New York. Era stato proprio Garzón nel ’97 a iniziare il «caso Telecinco ». Un primo troncone arriverà il 5 giugno al dibattimento. Per gli 8 imputati ilpm ha formulato le accuse di frode fiscale e violazione delle norme anti-trust e ha chiesto pene da 2 fino a 14 anni di reclusione.
Per i due accusati che avevano goduto dell’immunità, Berlusconi e Dell’Utri, il procedimento riparte invece dalla fase istruttoria. Anche perché, fanno notare fonti legali di Madrid, l’ex premier «non ha mai risposto nel merito alle imputazioni» (limitandosi a una dichiarazione a Garzón il 12 novembre ’9[SM=g27989]. L'inchiesta spagnola su Berlusconi nasce da una costola delle indagini milanesi sulla Fininvest. I magistrati accusano l’ex premier e i suoi manager più fidati di aver creato fondi neri all'estero, per circa un miliardo di euro, nascosti in 64 off-shore. A fare da «tesoreria occulta», una società-cassaforte denominata All Iberian. Berlusconi nega qualsiasi coinvolgimento. Nel marzo ’96, però, la polizia britannica, su richiesta di Milano, sequestra a Londra, nello studio dell'avvocato David Mills, gli atti costitutivi di All Iberian: è intestata a Giancarlo Foscale, amministratore delegato Fininvest, cugino di Berlusconi.
E il suo conto svizzero è registrato come «appartenente al gruppo Fininvest». La pista di All Iberian porta poi in Spagna. I pm scoprono che Fininvest (attraverso All Iberian e le società off-shore Catwell e Solidal) ha finanziato segretamente nel ’90-’95, con 456 miliardi di lire, alcuni prestanome per aggirare la legge anti-trust (che vietava di possedere più del 25% di un' emittente) e controllare Telecinco, prima tv privata del Paese. Ora questo procedimento può ripartire. In Italia, invece, la nuova legge sul falso in bilancio, votata nel 2001 dal centrodestra, ha trasformato il reato in una semplice contravvenzione, consentendo a Berlusconi di beneficiare della prescrizione.
Paolo Biondani
Alessandra Coppola



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El Periódico
10 May 2006
La impunidad de Berlusconi


La impunidad de Berlusconi Los tribunales españoles han de actuar para que
´Il Cavaliere´ responda de los delitos que le imputan.
di C. Jimenez

La derrota electoral de Silvio Berlusconi, además de los beneficios que
producirá a la sociedad italiana y al mantenimiento del Estado de derecho en
aquel país, debe ser motivo de reflexión y de decisiones por la justicia
española. En julio de 1997, la Fiscalía Anticorrupción formuló denuncia
contra varias personas, entre las que se encontraba Berlusconi en su calidad
de presidente del grupo Fininvest y de vicepresidente, en las fechas de los
hechos, de Gestevisión Telecinco SA, por delitos de fraude fiscal, por un
importe aproximando de 12 millones de euros, y de falsedades contables. Los
hechos presuntamente delictivos que motivaron la denuncia tenían relación
con el proceso de concesiones de televisiones privadas que tiene lugar en
España a partir de la ley de 1988. La televisión, considerada "un servicio
público esencial, cuya titularidad corresponde al Estado", se puso a
disposición de la iniciativa privada con la concesión por el Gobierno, por
concurso público, de tres licencias para la explotación comercial de la
televisión, por 10 años.

Para "garantizar el pluralismo informativo", y para "evitar las situaciones
contrarias a la libre competencia o que puedan implicar la existencia de
oligopolios o el abuso de una posición dominante", la ley estableció que
ninguna persona física o jurídica podría ser titular, directa o
indirectamente, de más del 25% del capital de una sociedad concesionaria.
Entendiendo como supuestos de participación indirecta aquellos en los que,
con acuerdos, decisiones o prácticas concertadas, "se produzca el resultado
del control o dominación efectiva del capital en proporción superior a la
autorizada".

Para garantizar el cumplimiento de tales condiciones, la ley estableció que
requerirían la previa autorización administrativa todos los actos y negocios
jurídicos que implicasen la transmisión, disposición o gravamen de las
acciones de las sociedades concesionarias. Finalmente, la ley estipuló que
el incumplimiento de los límites establecidos de participación accionarial
daría lugar a la extinción de la concesión.

En este contexto, Berlusconi, como presidente de Fininvest, a través de una
filial, Reti Televisive Italiane SpA, tomó una participación del 25%, el
máximo legal, en la sociedad constituida en España para participar en el
concurso, Gestevisión SA, luego Gestevisión Telecinco SA. El 25 de agosto de
1989 el Gobierno adjudicó a esta sociedad una de las tres concesiones de
televisión privada.

LA DENUNCIAde la fiscalía de 1997 determinó la incoación de un proceso penal
por el Juzgado central de instrucción número 5, en el que el denunciado
declaró en condición de imputado el 12 de noviembre de 1998 como presunto
autor de dichos delitos. La investigación judicial acreditó la enorme
complejidad del entramado de sociedades, negocios jurídicos y personas
involucradas en los hechos. Fue necesario examinar en su conjunto la gestión
de la sociedad concesionaria del servicio público de televisión privada
prácticamente desde su creación. Y se acreditó que diferentes socios habían
mantenido y ocultado, de manera clandestina, participaciones superiores a
los límites legales durante toda la existencia de la sociedad, sirviéndose
para ello de testaferros y sociedades de pantalla, operaciones en las que
presuntamente, defraudaron gravemente el impuesto de sociedades y el IVA.

En aquellos momentos Berlusconi y otro de los imputados, Marcello Dell´Utri,
eran eurodiputados, por lo que el 27 de octubre de 1999 el instructor acordó
solicitar el suplicatorio al Parlamento europeo para que se levantara la
inmunidad parlamentaria y pudieran ser acusados y enjuiciados. Berlusconi
mantuvo una actitud beligerante contra las decisiones del juez instructor,
pretendiendo que, en todo caso, no continuara investigándolo y que el
Tribunal Supremo asumiera la competencia sobre dicho procedimiento. Su
estrategia, que consistió en solicitar reiteradamente el archivo de la
causa, fracasó. El Tribunal Supremo rechazó todas sus pretensiones.

Pero la deliberada dilación en la tramitación del suplicatorio, dependiente
del Ministerio de Justicia, permitió que el Europarlamento no tomara ninguna
decisión con anterioridad a las elecciones italianas del 2001 que ganó
Berlusconi. Evidentemente, como jefe de Gobierno de un Estado extranjero,
adquirió una posición de inmunidad ante las autoridades judiciales
españolas. Pero nada más.

EL PROCESO,como ha confirmado el Tribunal Constitucional, ha seguido su
curso para todos los imputados. El Juzgado de instrucción y la Audiencia
Nacional decidieron la suspensión del procedimiento respecto de Berlusconi,
manteniendo su condición de imputado y, simultáneamente, solicitar a los
ministerios de Justicia y Asuntos Exteriores que procediesen a denunciar los
hechos atribuidos al mismo a las autoridades italianas para que fuera
enjuiciado por los tribunales de dicho país o, alternativamente,
solicitarles el levantamiento de la inmunidad. Finalmente, el Tribunal
Constitucional, el 13 de octubre del 2003, siempre contra los intereses de
Berlusconi, decidió "la suspensión de las diligencias previas" respecto del
mismo, "de modo que en ningún caso pudiera levantarse la suspensión mientras
este ocupara el cargo de primer ministro". Ya no lo es. Es el momento de que
nuestros tribunales activen los mecanismos necesarios para que Berlusconi
responda penalmente, aquí o en Italia, de los delitos que se le imputan. Los
hechos están perfectamente definidos en la acusación que el fiscal formuló
el 5 de febrero del 2003 contra Miguel Duran Campos, Javier de la Rosa,
Santiago Muñoz Machado y otros por lo delitos ya mencionados. Una vez más,
los tribunales tienen ante sí el reto de acreditar que son un verdadero poder.




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SULL'ARGOMENTO LEGGI ANCHE:


L'UNITA'
del 18/2/2005
TODOS ZAPATERO
MARCO TRAVAGLIO a pag. 7

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