Un turno e multa per il saluto romano
La Commissione Disciplinare ha inflitto una giornata di squalifica e un'ammenda di 10.000 euro a Paolo Canio, per il "saluto romano" rivolto ai sostenitori biancocelesti durante la partita di campionato contro il Livorno. L'attaccante della Lazio era già stato squalificato per una giornata e multato dal giudice sportivo per il medesimo gesto compiuto al termine dell'incontro contro la Juventus all'Olimpico.
"La Commissione - si legge nel dispositivo - ritiene che non vi siano dubbi circa l'oggettività del gesto compiuto dal Di Canio. E' pur vero che il deferito, in ripetute occasioni, ha sostenuto che con tale "saluto romano" egli intendeva esclusivamente affermare la sua "appartenenza ideale" al mondo della tifoseria laziale, senza alcun intento di istigazione od apologia della violenza o della sopraffazione, ma la Commissione ritiene che siffatta gestualità - senza la necessità di svolgere approfondimenti storici al riguardo -sia, nella sua obiettività, immediatamente ed inequivocabilmente riconducibile ad una precisa ideologia, e come tale percepibile da ogni persona che presenzia all'avvenimento sportivo. Da tale connotazione deriva dunque la rilevanza disciplinare del gesto, non essendo ammissibile che un tesserato, in occasione di una manifestazione agonistica, evochi una ideologia o una appartenenza politica - qualunque essa sia - con un'enfasi gestuale potenzialmente idonea a provocare reazioni violente ed incontrollate, e comunque del tutto estranea alla natura ed al contesto di una manifestazione sportiva".
A Di Canio è stata anche comminata un'ammenda di 10.000 euro ed alla Lazio di 2.000 euro. Nella stessa riunione, la Commissione aveva già respinto il reclamo di Di Canio avverso l'ammenda di 10.000 euro inflitta dopo Lazio-Juve del 17 dicembre ed aveva parzialmente accolto quello della Lazio riducendo l'ammenda da 10.000 euro a 2.000 euro