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SARA' SIMILE A GTA
Storicamente i videogames ispirati a pellicole cinematografiche non sono mai stati dei grandi successi (tranne pochissime eccezioni). Il compito dei programmatori di EA Redwood Shores è quello di invertire la tendenza e loro hanno lavorato alacremente negli ultimi due anni per raggiungere lo scopo: creare un grande gioco che non faccia rimpiangere il film da cui prende il nome. E non è un nome “leggero”: si tratta de “Il Padrino”.
Little Italy in un pugno di pixel
Il lavoro del team di sviluppo è stato focalizzato su un obbiettivo ben preciso: far entrare il giocatore nel mondo de “Il Padrino” e non semplicemente ricalcare la storia già apparsa oltre trent’anni fa nei cinema di tutto il mondo. Nonostante la licenza pagata a peso d’oro, Il Padrino sarà solo un’ispirazione per il lavoro dei Redwood Shores. Un’ispirazione che, in ogni caso, si farà sentire e vedere in maniera particolarmente efficace. Per questo motivo anche la fase di creazione del personaggio, simile a quella presente nella serie Tiger Woods PGA Tour, consentirà di sbizzarrirsi solo fino ad un certo punto. Il nostro alter-ego virtuale dovrà per forza di cose essere un italo-americano di sesso maschile che si muoverà in un periodo temporale situato tra il 1944 e il 1955. Il bandito che rappresenteremo avrà quasi subito la possibilità di entrare nella potente famiglia Corleone. Da quel momento espressioni quali “rispetto”, “famiglia”, “lealtà” entreranno di diritto nel nostro vocabolario quotidiano. Come anche le ripercussioni che le nostre azioni immancabilmente avranno sulla nostra vita. Ogni missione avrà degli sviluppi diversi in base al modo in cui la affronteremo: la successione degli eventi è stata studiata in modo tale che, in base alle scelte che faremo, possa persino capitare di vedere o vivere in prima persona alcune delle mitiche scene del capolavoro di Francis Ford Coppola (senza sorprese, in questi casi, rispetto agli accadimenti originali). La città che ospiterà le nostre scorribande (New York City) è stata “costruita” in maniera da ricreare la stessa libertà di movimento presente negli ultimi capitoli della serie Grand Theft Auto. E con città si intende anche la popolazione, compresi i personaggi non giocanti. Al nostro passaggio essi si comporteranno in modi diversi, in base alla nostra reputazione e in base a ciò che, eventualmente, è successo in precedenti incontri. Il sistema più facile per incrementare la nostra reputazione è, ovviamente, quello di completare le varie missioni che ci troveremo a dover affrontare ma, contrariamente a ciò che molti potrebbero pensare, l’uso della violenza in questi casi non è direttamente proporzionale al livello di notorietà che si può raggiungere. Infatti, persuadere a parole un commerciante a pagare puntualmente il “pizzo” per ottenere la nostra protezione può essere molto più produttivo che non sparargli perché è in ritardo con l’ultima rata. Tutto questo è finalizzato alla nostra scalata nella gerarchia mafiosa cittadina, la cui conclusione potrebbe coincidere con uno dei tre finali diversi che il gioco dovrebbe assicurare.
Il rispetto va guadagnato!
Abbiamo parlato della licenza del gioco in merito alla trama. Ma la Paramount Pictures, detentrice dei diritti di sfruttamento del film, ha messo a disposizione anche tantissimi attori (sotto adeguato compenso) per arricchire ancora di più l’atmosfera del gioco. Personaggi come Robert Duvall (Tom Hagen, nel film), James Caan (Sonny Corleone) e l’indimenticabile Marlon Brando (don Vito Corleone), tra gli altri (oltre una ventina), hanno prestato le loro voci per il doppiaggio del gioco in lingua inglese: è ancora da verificare se la versione italiana del gioco potrà godere delle rispettive controparti. Analogamente, gli aspetti dei personaggi saranno del tutto simili a quelli degli attori che ne hanno interpretato i ruoli per la prima volta nel lontano 1972. L’atmosfera della pellicola sarà ulteriormente rinvigorita dalla presenza della colonna sonora del famosissimo tema principale composto da Nino Rota. In aggiunta, EA ha commissionato al compositore Bill Conti altri 100 minuti di musiche originali. Un accompagnamento musicale di questo livello non poteva che essere affiancato ad una grafica di tutto rispetto. I primi screenshots diffusi da EA dimostrano una particolare cura nei dettagli dei personaggi, nelle loro fattezze, e dei loro vestiti e accessori, che risentiranno dei movimenti dei propri padroni e delle condizioni atmosferiche. Anche le animazioni facciali sembrano poter raggiungere livelli d’eccellenza, così come l’ambiente circostante (edifici, strade, vegetazione) e le macchine che spesso ci troveremo a dover guidare. E’ infatti da sottolineare che ne Il Padrino, così come nel capolavoro Mafia, si dovrà spesso ricorrere all’utilizzo di una quattro ruote, rigorosamente d’epoca: pare che le percentuali di gioco saranno suddivise più o meno in modo che si trascorra l’80% del tempo a piedi e il 20% al volante di una vettura. Alla guida di una vecchia Ford o con la comoda collaborazione di un paio di mocassini il filo conduttore del gioco sarà sempre il medesimo: risolvere i problemi della famiglia grazie alla violenza, alla diplomazia o ad un buon mix di queste due caratteristiche. Di sicuro non mancheranno le armi per intraprendere con decisione la prima strada, qualora ce ne fosse l’occasione! Fucili, pistole, mazze da baseball, spranghe e quant’altro non mancheranno di apparire nel nostro inventario, pronte all’uso nelle circostanze più appropriate. A questo proposito non è ancora ben chiaro se negli scontri a fuoco il puntamento delle armi sarà automatico o manuale: probabilmente verrà data la possibilità di scelta, a discrezione dell’utente. Il tutto sulla scia di quella caratteristica che gli addetti ai lavori negli studi di EA Redwood Shores ripetono ad ogni intervista: gameplay non lineare. Le decisioni prese dal giocatore avranno conseguenze visibili e durature nel tempo, per una profondità di gioco senza confronti. I videogiocatori di tutto il mondo dovranno aspettare ancora alcuni mesi prima di mettere alla prova la veridicità di queste parole.
A.A.A.: rivale per GTA cercasi
Il genere dei giochi d’azione in terza persona è un po’ inflazionato, negli ultimi tempi. Il Padrino, per poter competere con alcuni capisaldi del settore quali GTA e Mafia e non esserne stritolato al solo confronto verbale, dovrà non solo avere un’ottima grafica e una buona giocabilità, ma dovrà anche aggiungere qualcosa di speciale, qualcosa di mai visto prima. La licenza ufficiale quindi non basta, ma se i programmatori di EA riusciranno nell’impresa di arricchirla con ulteriori tocchi di classe, rispetto a quelli già appurati, gli incassi di questo titolo multipiattaforma (per ora sicuramente Xbox, PS2, PC e PSP) saliranno alle stelle. Con i più sentiti ringraziamenti della “famiglia”!
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