grazie a Stand per aver assecondato questa mia richiesta. ritengo che fosse necessario aprire uno spazio legato alla memoria dei fatti di sport o di cronaca che hanno segnato piu' o meno profondamente la nostra vita.
Nel caso dello sport ad esempio, la partita del secolo, come venne definita Italia germania dei mondiali del 1970, non puo' non avere un suo topic in questo forum.
Chi vi ha assistito non puo'scordarsene anche se era un bambino come il sottoscritto.
I miei ricordi di allora sono ancora cosi' vividi che 4-5 anni fa scrissi per Okinawa Times questo articolo che oggi vi ripropongo. A tanti puo' sembrare scontato e gonfio di retorica, ma essendo stato scritto per un pubblico giapponese ho dovuto adeguarmi.
Emozioni Azzurre
Nel 1970 I bambini che come me avevano 7 anni, andavano a letto dopo Carosello, tale regola raramente ammetteva eccezioni.Quando cio' si verificava era segno che qualcosa di veramente sensazionale stava accadendo.Percio' era con sincera trepidazione che io vivevo i momenti precedenti quella partita . Non era la prima volta che mio padre mi permetteva di stare alzato oltre l’orario stabilito, era infatti gia' successo l’anno precedente quando un uomo del paese degli”indiani e cauboi” aveva camminato sulla luna e nei sogni di molti di noi.
Dal televisore , nei miei ricordi grandissimo, uscivano immagini e suoni che contribuivano a creare per me un atmosfera da sogno; i volti dei giocatori, gli inni nazionali, la voce del cronista a ricordarci da quanto tempo ( per l’esattezza 32 anni)l’Italia non arrivvava alle semifinali di una coppa del mondo.
Finalmente il fischio d’inizio, si parte; mi dicono che non e' una bella partita, le due squadre si temono e si rispettano a vicenda le occasioni da rete sono molto scarse, ma non mi importa ,sono li’, fra i grandi a vedere i miei idoli: Riva, Boninsegna, De Sisti Facchetti, Mazzola, Rivera,… Rivera!?? “Papa',Dov’e' Rivera?” “In panchina” “Ma non e' bravo?” “Chiedilo a Valcareggi!!”Il tono di voce non lascia molti dubbi, l’argomento non e' dei preferiti da mio padre, meglio lasciar perdere.Ma ecco il goal, e' Boninsegna che sblocca il risultato, urliamo , saltiamo,qualcuno dice:”E' fatta, siamo in finale;con Burgnich e Facchetti non si passa”,”Macche', con i tedeschi non e' mai finita” avverte mio padre; ed e' vero ,al 91esimo ci pensa “l'italiano”Schnellinger a raffreddare gli entusiasmi,tutto da rifare,si va ai tempi supplementari. I giocatori sono stremati ,”In altura e' piu' faticoso correre” mi spiega mio padre , la cosa non mi e' del tutto chiara, ma non c’e' piu' tempo per ulteriori domande,stanno per cominciare i 30 minuti piu' belli della storia del calcio. I tedeschi ,nonostante 3 giorni prima abbiano dovuto lottare per 120 minuti contro gli inglesi campioni del mondo,sembrano trovare nella grinta e nella caparbieta' tipiche del popolo germanico, le energie sufficienti per poter vincere la partita ;ed infatti sono loro a portarsi sul 2 a 1 con Gerd Muller,il furetto tedesco che era partito per essere la spalla del grande Seeler e che invece ha gia fatto goals a grappoli in questo torneo.Ma non ci diamo per vinti,tutti in avanti, “Papa',ce la facciamo?” “Marco, ci stai un po' zitto per favore”.Nella stanza ,infatti c'e' un religioso silenzio; tutti sono assorti a vedere le due squadre che ci offrono uno spettacolo indimenticabile di ardore agonistico.Finalmente gli sforzi degli azzurri sono premiati,Burgnich ci regala il pareggio e Riva ci fa letteramente impazzire battendo Maier per la terza volta, “Quanto manca alla fine?” “Poco, e' quasi finita” “Stavolta non ci beccano piu'”.Ancora una volta pero' Muller ci gela con un astuto colpo di testa. Battiamo il centro e dopo uno scambio a centrocampo la palla arriva a Boninsegna che scende a crossare per l’accorrente Rivera, subentrato a Mazzola all’inizio della ripresa,il “Golden Boy” dimostra a tutti di che pasta e' fatto e con un tocco di piatto delizioso manda portiere da una parte e pallone dall'altra.Siamo in finale.L’ora e' ormai incredibilmente tarda;me ne vado a dormire, portando con me immagini memorabili,Domenghini che corre con i calzettoni abbassati, Beckenbauer con il braccio al collo,Burgnich che lotta su ogni pallone contro i vari Lohr,Seeler,Muller.
Do la buonanotte e mi avvio verso il letto mentre i grandi sono impegnati a commentare l'accaduto, nei loro discorsi un nome ricorre di continuo;Pele'.
[Modificato da ugo.p 31/07/2005 17.10]