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Il vocabolario
Le etimologie
Il dizionario etimologico noto semplicemente come Etimologie, pubblicato in The Lost Road, ruota intorno a "radici primitive", dalle quali derivano tutte le parole. Esso fu scritto appena prima del Signore degli Anelli, il che significa che il suo Q(u)enya non è ancora del tutto "maturo", anche se ci si avvicina moltissimo. In ogni caso, è la fonte più importante per il vocabolario elfico. Esso contiene (ad occhio e croce) un po' meno di 600 radici e circa 1000 parole in Quenya.
Rautala ha esaminato le Etimologie e vi ha trovato parole finniche riconoscibili sotto quindici radici. Queste parole hanno sia un significato analogo in entrambe le lingue che una pronuncia identica o quasi. Essa ha preso in considerazione le parole Quenya, le loro forme arcaiche (in elfico primitivo) e persino le radici. Usando questo metodo si può dire che una certa percentuale del vocabolario Quenya è influenzata dal finnico.
Tuttavia, vorrei limitare questa analisi alle parole Quenya che possono essere realmente identificate come finniche. Si tratterebbe solamente di circa undici parole su mille; in altre parole, circa l'1 per cento delle parole Quenya contenute in Etimologie provengono direttamente dal finnico. Queste sono le parole che, secondo me, sono prestiti diretti:
Quenya Finnico
anta- 'dare' antaa, 'dare'
prefisso et- 'fuori, da' eteen 'avanti, davanti'
prefisso etu- 'anteriore'
hala 'piccolo pesce' kala 'pesce'
kulda 'rosso-oro, rosso fiamma
e altre forme kulta 'oro'
lapse 'bambino' lapsi 'bambino'
nasta 'punta di lancia, punta, nasta 'puntina da disegno, spillo'
triangolo'
panya 'aggiustare, sistemare' panna 'mettere, sistemare'
rauta 'rame', in seguito 'metallo' rauta 'ferro'
tie 'cammino, direzione, linea' tie 'strada, cammino'
tereva 'sottile, acuto' (da una forma
arcaica che significava 'acuto, pungente' terävä 'aguzzo, tagliente'
tul- 'venire' tulla 'venire'
Per sapere con esattezza quanto queste quantità siano significative, sarebbe necessario sapere quanto del vocabolario Quenya sia stato preso in prestito da lingue realmente esistenti e quanto invece sia una pura invenzione. Purtroppo io non posso fare ipotesi a questo proposito. Sicuramente Tolkien prese in prestito parole da altre lingue oltre al finnico, come per esempio l'ebraico, l'arabo, il cinese, il greco e le lingue scandinave.
Oltre ai prestiti effettivi, le Etimologie contengono parole Quenya che esistono in finnico, ma con un significato completamente diverso. Probabilmente Tolkien conosceva abbastanza finnico da riconoscere molte di queste parole, ma credo che alcune di esse siano solamente il risultato della somiglianza fonologica, piuttosto che veri e propri prestiti. Nelle Etimologie ci sono oltre ottanta parole di questo tipo. Buona parte di esse sembrano avere la forma CVC-CV (C=consonante; V=vocale). Ecco alcuni esempi:
Quenya Finnico
amme 'madre'
arka 'stretto'
harya- 'possedere'
kúma 'il vuoto'
lanta- 'cadere'
poika 'puro, pulito'
ráka 'lupo'
Vala 'Dio, potere' amme 'vasca da bagno'
arka 'timido'
harja 'spazzola'
kuuma 'caldo'
lanta 'letame'
poika 'ragazzo, figlio maschio'
raaka 'crudo, grezzo; crudele'
vala 'giuramento'
Strettamente imparentate con il gruppo precedente sono le parole che potrebbero benissimo essere finniche, ma che non lo sono. Queste parole (come per esempio morko, lepse, lauka) spesso sono appena diverse da parole finniche realmente esistenti, oppure hanno un aspetto fonetico che si adatta a quello del finnico. Quest'ultimo gruppo di parole è più vasto rispetto al gruppo di parole finniche vere e proprie in Quenya. Tuttavia, circa un terzo del vocabolario Quenya nelle Etimologie è incompatibile con il finnico [3]. Buona parte di questo aspetto è dovuto alle differenze nel sistema consonantico esposte in precedenza.
Altre fonti
Dal Quenya Corpus Wordlist di Fauskanger si può avere un'idea del vocabolario Quenya al di fuori delle Etimologie. Le parole provengono in buona parte da testi più tardi, e probabilmente danno validamente un'idea della versione definitiva della lingua secondo Tolkien.
Lo studio di questa lista produce più o meno gli stessi risultati delle Etimologie. Ovvero, anche qui circa un terzo delle parole non potrebbero chiaramente adattarsi alla fonologia del finnico; tra le altre, ci sono alcune parole finniche con significati diversi, anche se non frequenti come in precedenza. Forse la cosa più degna di nota è che dopo le Etimologie Tolkien sembra aver smesso di prendere in prestito parole finniche, dato che in questa lista non ve ne sono affatto.
Parole finniche nel Signore degli Anelli
Molti potrebbero essere interessati a sapere quante influenze finniche si possono trovare nell'opera più conosciuta di Tolkien. A differenza di Il Silmarillion[8], la storia narrata nel Signore degli Anelli non sembra avere legami evidenti con la Finlandia, ma ci sono alcune frasi in Quenya che contengono parole finniche. Io sono a conoscenza delle seguenti tre frasi:
1. Nel canto di Galadriel quando la Compagnia lascia Lórien (Libro II, cap. 8), verso 11:
ar ilyë tier undulávë lumbulë
"e tutti i sentieri sono immersi nell'ombra profonda"
Tier è il plurale di tie 'cammino, sentiero' (il finnico ha tie 'via, strada')
2. Il verso 13 dello stesso canto:
i falmarinnar imbë met, ar hísië
".sulle onde spumeggianti fra di noi, e la nebbia."
La parola met viene dal pronome me 'noi'+ la desinenza del duale -t, la quale indica che si parla di due persone. Me è 'noi' in finnico.
3. Nelle parole che Aragorn pronuncia durante la sua incoronazione (Libro VI, cap. 5), originariamente pronunciate da Elendil:
Et Eärello Endorenna utúlien
"Uscito dal Grande Mare alla Terra di Mezzo sono giunto"
Utúlie (la desinenza -n significa 'io') è il perfetto di tul- 'venire, giungere', che ha lo stesso significato del finnico tulla. Un altro possibile elemento finnico in questa frase è et, che in questo caso significa 'fuori, da', ma potrebbe essere anche tradotto 'avanti', un po' come il finnico eteen.
Nomi
Nelle opere di Tolkien ci sono anche alcuni nomi che mostrano l'influenza del finnico. Tuttavia, bisogna stare attenti a non trarre conclusioni affrettate in questo caso. Bisogna ricordare che nelle lingue di Tolkien le parole sono collegate l'una all'altra, e che i nomi hanno un significato.
Per fare un esempio, De Anna suggerisce che Valinor, spesso associato con la luce nella mitologia di Tolkien, potrebbe essere collegato a valo, la parola finnica per 'luce'. Questo è del tutto possibile, ma la questione potrebbe non essere così semplice. Valinor significa 'il paese (o il popolo) dei Valar'; secondo De Anna, i Valar non avevano preso il loro nome dal finnico ma dall'antico nordico, dove la parola significava 'profetessa'[9]. A causa di questi problemi spesso non si può fare altro che speculare.
De Anna ipotizza anche che un nome arcaico per il Sole in Quenya, Kalavent-/Kalavún- ('nave della luce') potrebbe essere stato influenzato dal finnico kalavene ('barca da pesca'). Se così fosse, la parola kala, che rimase nell'uso come una parola piuttosto importante (per esempio nei nomi Calacirya e Calaquendi) potrebbe avere un'interessante origine finnica! (Nella lista precedente si può vedere che in Quenya esiste anche la parola hala 'pesce piccolo')
Esiste un gruppo di nomi Quenya che somigliano alla parola ilma ('aria') e al nome Ilmarinen (un personaggio del Kalevala, in origine un dio finnico[10]):
Ilmen, ' la regione delle stelle'
Ilmarë, ancella di Varda
Ilmarin, 'la dimora nell'alto dei cieli', la dimora di Manwë
E' da notare che Ilmarinen può essere diviso in Ilmari + il diminutivo -nen. Tolkien aveva forse intenzione di associare Manwë a Ilmarinen, dio dei viaggiatori e dei venti nell'antica religione finnica, o l'unica connessione tra i due è il nome? Le persone più coraggiose potrebbero anche ipotizzare che Silmaril[11] e altre parole ad esso collegate possano essere state ispirate a ilma.
La somiglianza tra i nomi di Eru Ilúvatar e Ilmatar del Kalevala incoraggia altre speculazioni, soprattutto perché entrambi partecipano in prima persona alla creazione del mondo. Un altro nome che potrebbe inserirsi bene nel Kalevala è Annatar, usato da Sauron nella Seconda Era. Ma questa è probabilmente solo una coincidenza. In finnico -tar/-tär è una desinenza femminile, presente in molti nomi del Kalevala[12]. In Quenya tar significa 'alto' o 'signore'. |