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La Dispensatrice di Vita e la Dea Uccello

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2009 19:26
04/06/2005 20:06
 
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La Dea come Dispensatrice di Vita, di cui si parla sul libro "Il Linguaggio della Dea" di Marija Gimbutas, è la Dea che veniva venerata nei tempi dela Paleolitico e del Neolitico ed è sopravvissuta anche nel tempo sottoforma di altri volti che appartengono a questo archetipo, cioè tutte le divinità che promuovono il parto e lo proteggono, che vengono invocate per la fertilità e per avere un parto facile, oltre che per l'abbondanza delle messi.
questo branetto è un raccoglimento di diverse parti del libro della Gimbutas che parlano di questo aspetto della Dea e presto ne inserirò altri quando proseguirò lo studio! C'è anche da ricordare che le ricerche della Gimbutas sono state criticate aspramente per il suo modo di affermare che le statuette e i reperti archeologici appartenessero senza dubbio al culto della Dea, quando in effetti non si possono fare affermazioni di questo tipo ma solo supposizioni..
ma ora parliamo della Dispensatrice di Vita!

"La Dispensatrice di Vitastorica e preistorica era una Signora dei monti, delle pietre, delle acque, delle foreste e degli animali, e l'incarnazione dei misteriosi poteri della Natura. In quanto padrona di pozzi, sorgenti e acque curative, era una miracolosa donatrice di salute. Nel corso della storia e della preistoria essa appare cone uccello-donna, come uccello o donna. Come uccello acquatico era colei che nutriva l'umanità e accresceva i beni materiali. Era la custode del benessere della famiglia e fin dal Paleolitico deve essere stata l'antenata e la progenitrice della famiglia e del clan.
(...) In quanto Dea degli animali e di tutta la natura era adorata all'aperto, sui picchi e sui monti. La Dispensatrice di Vita appariva anche in forma zoomorfa, come cervo e orso."

La raffigurazione maggiormente rinvenuta della Dispensatrice di Vita è quella della Dea Uccello, il più delle volte uccello acquatico legato, quindi al principio primo delle acque generatrici del tutto.

"La Dea ucceollo era la Fonte e la Dispensatrice dell'umidità che dà la vita, antica e perdurante preoccupazione umana. Come uccello acquatico, essa congiungeva il cielo e la terra, e probabilmente si riteneva che nella sua dimora terrestre si rispecchiasse un regno acquatico divino. Questa cosmologia aveva anche una componente temporale connessa alla migrazione annuale. Il nuovo inizio della vita in primavera era annunciato dal suo riapparire in Europa e la lunga stagione di quiescenza dalla sua partenza."

"La Dea Uccello appare con becco o naso a punta, lungo collo, acconciatura dei capelli o corona, seni femminili, ali o protuberanze simili ad ali, natiche feminili pronunciate, in forma di corpo d'uccello. Non ha bocca, ma talvolta, al posto della bocca, una depressione rotonda. L'atteggiamento è eretto, ma la parte superiore del corpo è inclinata in avanti, come nell'uccello. I suoi simboli sono meandri, V e chevron. (...) Era venerata in templi e santuari domesticisin dagli inizi del Neolitico."



"...Se la torre è di puro diamante resisterà ad ogni tempesta, e dopo la tempesta risplenderà limpida come non mai: la tempesta l'ha provata, la tempesta l'ha lavata, la tempesta l'ha mostrata.
Kali è la tempesta.
Dopo di Lei la torre sfolgora di luce nuova.
Chi a Lei attinge non morirà mai."
(Laudes)

Entra nel sito "Il Tempio della Ninfa"...

[Modificato da stregaviolet )O( 04/06/2005 20.12]

01/04/2007 11:09
 
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La Dea uccello nella tradizione celtica irlandese è da indentificarsi soprattutto nella figura della Morrigan e di una delle sue personificazioni, Badb.
Gli uccelli legati a queste Dee sono il corvo e la cornacchia. Le Dee stesse erano tali uccelli, poichè potevano trasmutarsi in loro, cambiare forma ed assumerne l'aspetto.
La Dea uccello sotto tale prospettiva è legata all'incantesimo, alla visione, alla profezia (tutte caratteristiche legate comunque anche all'elemento acquatico, e quindi riconducibile a quanto esposto da Violet).
Essa è anche uno psicopompo, un'accompagnatrice delle anime nell'Aldilà (ovviamente da riferire alla particolare concezione celtica di questo concetto).
Ma è anche legata all'elemento aria, all'intelletto, all'arte ed alla chiarezza mentale.

30/01/2009 19:26
 
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"Probabilmente potrebbe risalire al primissimo periodo del Neolitico l'origine del concetto della Dea Dispensatrice di Vita e di Nascita come Dea del Fato, poichè decide della durata della vita, della felicità e della salute, e come filatrice o tessitrice perfino dell'esistenza umana(Il primo animale addomesticato, l'ariete, divenne sacro alla Dea Uccello e la Dea divenne così associata alla tessitura e alla tosatura)".

Inoltre non so se può riguardare sempre con la figura della Dea Uccello come simbolo di vita, ma anche divinità della sessualità come la dea Babilonese Lilith, vennero rappresentate con sembianza umane fuse a sembianze di volatili e nel caso di questa divinità infatti sono state trovate delle raffigurazioni in cui questa Dea viene rappresentata come una donna con ali e artigli di uccello, e circondata da rapaci tra sopratutto i gufi.
Anche le sirene dei miti greci, creature che affascinano i marinari con i loro canti e li fanno naufragare conducendoli a morte certa, vengono descritte non con sembianze umane fuse a quelle di pesci, ma con sembianze di donne fuse a quelle di uccelli.

Ora che ci penso inoltre, cè un altra creatura/animale mitologico che potrebbe ricollegarsi al significato della Dea Uccello come simbolo di vita...La Fenice!
Simbolo di nascita, morte e rinascita rappresenta l'immortalità. Infatti secondo la leggenda quando la Fenice muore diventndo cenere, poi rinasce di nuovo e per di più dalle proprie ceneri quindi è un simbolo di vita e potrebbe ricollegarsi all'archetipo della Dea Uccello, dispensatrice di vita.

La parte scritta tra le virgolette lo trovata su Google.

[Modificato da BoudicaEnergy 30/01/2009 19:39]

.................................
"La voce antica della Dea Madre continua a chiamare le sue figlie e figli, risvegliando in loro il fuoco sacro.."
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