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Tedium

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2005 12:29
30/01/2005 23:22
 
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Staring blankly at my screen...
<rant>Ahem.
Fastidioso. Si può pensare che essere bilingue sia una sorta di benedizione, ma vi assicuro che non è divertente pensare una frase in Inglese per poi accorgersi che in Italiano è espressiva come il copertone di un tir. </rant>

Ma dicevamo... stavo fissando vacuamente lo schermo, giusto?
Sì, giusto... dopo tutto, è l'unica alternativa seria all'utilizzare la matita e il principio della leva per staccarsi gli occhi. Studiare, dite? Siamo seri, ho un compito domani. Non posso studiare altro, mi sentirei in colpa (e la biblioteca è chiusa, peraltro). E non posso studiare Proiettiva, sono troppo annoiato.
Ho già sfruttato a morte ogni tipo di gioco o webcomic che si possa presentare sul mio computer. Perfino la musica è tremendamente familiare.

Il vero problema è che non succede mai nulla.
Sì, ok... complimenti, oggi hai imparato che il gruppo mostro è un'insieme di qualcosa come 8x10^53 rotazioni in un spazio a 196883 dimensioni e un altro paio di stronzate che dovrebbero rivelare molto sulla tua personalità e i tuoi interessi. Fanculo.
Hai persino fatto finta di studiare.
Di' un poco, Mef, ma... how about getting a life?
Beats me. Che vita, esattamente? voglio dire, non pretendo che qualcuno allestisca uno spettacolo pirotecnico per me, ma che cosa posso fare per riuscire ad esprimere la mia mediocre persona in qualcosa che sia un tantino più interessante di un soliloquio in un forum? (un "grazie" a summerlude per ospitare i miei deliri, a propos)
Volgio camminare a fianco di qualcuno e sdraiarmi a guardare le stelle, sedere attrno ad un fuoco e sentire una chitarra che suona, ridere, piangere, lead you to the moon, ma, for Christ's sake, cosa caspita devo fare?
Bleah.
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There is no calamity greater than lavish desires.
There is no greater guilt than discontentment.
And there is no disaster greater than greed.

Lao-Tzu
31/01/2005 08:58
 
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tedium. o taedium. boh, la mia cultura classica si sta disgregando.
disgregando, disgregando. è un po' che più di una persona mi dice di sentirsi disgregata, a pezzetti. forse lo sono anch'io. La donna che perde i pezzi, reminiscenza gaberiana.

preciso cmq che il forum non è mio. è di autarkeya, che non conosco ma che mi piacerebbe leggere su questi schermi.
miei e solo miei sono quattrostracci e rags&feathers, ancora privi di forum. chissà forse un giorno ne farò uno.

overdose da bersani. basta, basta, è troppo.
ora Le père noel et la petite fille.
crunching chickpeas (il mio inglese zoppicante.. Mef ti invidio tantissimo il tuo essere biligue!)

how about getting a life? ci pensavo ieri sera. ho voglia di una festa, di un viaggio, di un concerto, di una sbronza. voglia di non avere nulla in testa. voglia di yogurth nel cervello e null'altro, come Porky Pig.

<i>Perchè a vent'anni è tutto ancora intero,
perchè a vent'anni è tutto chi lo sa,
a vent'anni si è stupidi davvero,
quante balle si ha in testa a quell'età</i>

<i>Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta,
ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta:
qualcuno è andato per età, qualcuno perchè già dottore
e insegue una maturità, si è sposato, fa carriera
..ed è una morte un po' peggiore...</i>

CQS a soggetto gucciniano, per far dispetto a elianto
31/01/2005 13:17
 
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Difatti devo umilmente chiedere scusa... groan. Come dicevo stamani a elianto, mi sono fatto ingannare dal fatto che ci scrivi quasi solo tu...
Ordunque, vediamo cosa si può fare. Immagino di essere impegnato fino a mercoledì pomeriggio, poi nulla più per tutta la settimana. Orali permettendo, si intende.
Poi... si vedrà. Torno fra i polverosi libri, intanto.
Anzi no, vado a buttare la pasta.
Ciauz!
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Lao-Tzu
02/02/2005 09:58
 
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avevo scritto una lunga e coerente risposta a questo post. poi è andata perduta. c'è il solito demone malefico che spegne all'improvviso i pc del carducci.

etcì

combatto con Shearman e le espressioni regolari.
Alessandra - Shearman 0-5 (speriamo nel girone di ritorno)
Regex - Alessandra 0-2 (finora tutto bene)

beh d'altra parte bisogna conciliare le sudate carte e gli avvenimenti mondani - la più antica difficile del mondo. siamo postmoderni, i nani sui giganti, non si direbbe, eppure siam viventi.
ma soprattutto mi sono appena svegliata, need caffeine. special needs?
03/02/2005 18:34
 
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Oggi ho mangiato un kiwi.
Non capitava dalle elementari. Bei tempi.
La mensa, quel seminterrato riadattato che dava (e dà tuttora, a quanto mi dicono) sul piazzale davanti a scuola. Quella puttana della cuoca a cui proprio non andava che io fossi vegetariano, e cercava di contrabbandarmi carne in ogni modo.
Ci si arrivava, in mensa, tramite un portoncino che comunicava con una tromba di scale: in alto i ragazzi delle medie, in basso gli inferi della cucina. Fila indiana e si va a magiare!
Stavo circa a due quinti (è un circa molto pignolo, me ne rendo conto) della fila, il bambino davanti a me si chiamava Massimo.
Non lo vedo più molto, a quanto pare è finito in uno di quei purgatori fra il lavoro e gli studi superiori, ma potrei sbagliarmi.
Tornando a noi; ci si metteva in fila indiana col proprio buono mensa e si scendeva le scale.
"spero che la pasta in bianco ti piaccia salata, perché mi è scappata la mano". Troia. Peccato che, da bravo bambino, non riuscissi neppure a pensarlo.
La frutta e i panini stavano in grossi (beh, almeno mi sembravano grossi) cestoni di plastica bianca. Alla fine del pasto capitava sempre di andare a prendere altra frutta, prima di uscire a giocare nel cortile della scuola. Beh, almeno a me.
"Ma come sei magro!" "Ma come mangi poco!", dicevano le mamme. Ho saputo poi che fra loro spettegolavano di quel che i miei genitori facevano mangiare a quel povero bambino. Darmi qualcosa di più commestibile che della pasta alla crosta di sale e due kiwi acerbi da far prudere la lingua no, eh?
A volte la maestra Paola ci faceva giocare più del dovuto nella pausa dopo-mensa, e si stava fuori un'ora in più. Maestre così non ne fanno più (difatti la mia è in pensione)
Non ero bravissimo a giocare a calcio (facevo pena, diciamoci la verità), ma a mio modo mi divertivo. Forse, non è che mi ricordi troppo bene.
Poi si tornava in classe, di nuovo in fila indiana. Crescerò, vi dico: io ho un anno in meno, sono alto per la mia età.
Poi si tornava a casa, era ancora il periodo in cui facevo i compiti e guardavo i cartoni e mi addormentavo la sera davanti alla TV. E mi svegliavo alle sette senza protestare troppo.
Non so quando sono cresciuto, di preciso (o meglio, lo so ma è un'altra storia). Come sia uscito un animale notturno incazzato col mondo (col sistema, in effetti) e dotato di un dizionario di parolacce e perversioni degno della migliore raccolta del Trucker's Digest da quel bambino dolce e servizievole non ve lo so spiegare. Puttana la cuoca.
E a voi, piacciono i kiwi?

D~Mef è alto, magro, vegetariano dalla nascita e sospettava di essere allergico ai kiwi. Ma forse era solo la mensa
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Lao-Tzu
04/02/2005 10:54
 
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Kiwi
Che dolce riposare in questi giorni.
Anche se abbastanza punk.
Mi riprometto un ordine più meditato.
Ho pubblicato il secondo speciale di Altro, è finalmente completo.
Il 17 febbraio si va a Genova, forse. Concorso Transatlantici.
Non mi dispiacciono i kiwi.
Mi ricordano lunghe passaggiate per le campagne dei miei posti.
Sono cresciuto in luoghi semplici.
Anche per questo mi sento molto diverso da tutti coloro
che ho attorno. Parlo poco, in linea di massima solo se
interpellato. Un ottimo confidente. Peccato io non sia
propenso a fidarmi degli altri; ancor meno a competere.
La selezione di default è -tralascia-.
La mia infanzia è stata tranquilla e di strada.
Dai 16 anni a seguire mi sono visto costretto a ridimensionare
progressivamente le mie ambizioni, che pure si sono riaccese
durante particolari congiunzioni astrali (sovrapposizioni a
transitare per Cesenatico e Tokyo e la buon'anima del prof. Conti)
Alla luce degli eventi meno felici ho realizzato che
non vale la pena sacrificare l'estetica del contingente.
Paroloni. Già. Voglio soltanto un lavoro. Lo voglio in tempi
brevi. Voglio del tempo da dedicare a chi amo.
Voglio scrivere per provare a rintracciare i contorni
del mondo che ho dentro e che talvolta, durante la veglia,
si manifesta in allucinazioni agghiaccianti.
Sono pazzo, ma di una follia socialmente accettabile.
Voglio che la storia a decorrere dal 2005 al 2045, fin nei
dettagli più insulsi, faccia a meno del mio contributo.
[Ho implicitamente sancito che morirò a 61 anni.]
Mi piace viaggiare. Inseguire il poderoso non-essere
di uno spostamento. Ma son quasi convinto che nella storia dal
2005 al 2045 sia impossibile perdersi, a meno di risoluzioni
estreme. C'è sempre un passante, un curioso, un amico,
un amore, un padre di mezzo. Che ti insegue al fine di
farsi restituire qualcosa che "gli spetta" secondo codici
ancestrali. Involontariamente impedendoti una sana dissoluzione.

Ho scritto del suicidio di Michele ed hanno riso.
Adducendo la motivazione: l'hai scritto <i>male</i>.
Allora rivelatemelo questo segreto del bene che custodite
nei vostri pareri schietti, questo <i>bene</i> ricco
di tradizione e cultura, questo <i>bene</i> inconsistente
e regolatore, come Dio. E una volta effettuata la rivelazione,
spiegatemi pure per quali ragioni io dovrei chinarmi
a codesto <i>bene</i> che non mi dice nulla, uno scheletro
ligneo così spoglio di cause ed intenti. Preferisco il mio
<i>male</i> che trascrivo per lasciar resti dietro i miei
passi e catalogare istanti, oggetti, angosce, ricordi.
Il mio <i>male</i> che mi fornisce motivo di permanenza.

Da piccolo ero un mezzo santo.


<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da elianto84 04/02/2005&nbsp;10.54</i>]</font></p>
----------------------------------------
- Elianto, Elianto, cosa accadrà?
Elianto sorrise, e premette il pulsante.
- Posso risponderti - disse.
04/02/2005 13:39
 
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Punkabbestia forever o magari non forever, magari ora che c'è la lavatrice porrò fine a tutto questo bordello. I panni sporchi si lavano in famiglia, e in genere il bucato può avere una limpida valenza esistenziale.

Non mi piacciono i kiwi. Quando ero piccola mia sorella diceva che ero razzista nei confronti dei vegetali verdi - non mangiavo kiwi, cavoli, broccoli, spinaci.. però mangiavo lattuga e piselli, uniche due eccezioni.

Invece mi piacciono le angurie, assaporarle il loro rosso zuccherino in campagna e poi buttare il resto nella.. come si chiamava? concimaia? che poi sarebbe servita da concime, una volta decomposto (?), per l'orto e per nuove angurie, e tutto questo dava un certo senso di ciclicità e di ineluttabilità al tutto.

La mia infanzia è stata di giungla, di città caotica, ore e ore in automobile e pochi minuti al verde dell'orto botanico. La mia vita è sempre stata caricata dalle aspettative di altri, che scaricavano su di me le loro frustrazioni e di compiacevano del mio successo.

Io parlo troppo - sono invadente, prepotente e rompicoglioni. l'ultima domanda che mi faccio è in genere se la cosa di cui parlo può interessare al malcapitato ascoltatore. E rido troppo, a sproposito, spesso in modo acuto e affilato, e può far male.


Ho scritto del suicidio di Michele ed hanno riso.
Adducendo la motivazione: l'hai scritto male.
Allora rivelatemelo questo segreto del bene che custodite
nei vostri pareri schietti, questo bene ricco
di tradizione e cultura, questo bene inconsistente
e regolatore, come Dio.



I didn't mean to hurt you, I'm sorry that I made you cry (just a jealous guy)

Mi piace sentire l'aereo che decolla sotto di me, il distacco dalla terra.

Da piccola ero buona, un po' più silenziosa e addirittura più viziata - a un certo punto ho iniziato a parlare tanto tanto, assaporando il piacere della conversazione inutile. E' poi così inutile? Nell'ambiente ovattato del liceo classico ho apprezzato sempre una cosa: non l'aretè, non la ubris, o altri vani travestimenti dell'orgoglio umano, ma il simposio. Bere insieme, e parlare, conversare. Fino al mattino.
18/02/2005 15:27
 
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navigando..
18/02/2005 21:29
 
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Registrato il: 30/03/2003
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Inquietante e meraviglioso
Memo per futuri acquisti:
www.pixmania.com/it/it/81252/art/pixmania/pen-usb-2-0-1-gb.html?...
----------------------------------------
- Elianto, Elianto, cosa accadrà?
Elianto sorrise, e premette il pulsante.
- Posso risponderti - disse.
21/02/2005 12:29
 
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dal mitico blog di alderano, un anarchiste con una voce spettacolare.




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