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Ex spia Kgb, ricoverate tre persone

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2006 08:17
27/11/2006 19:41
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Ex spia Kgb, ricoverate tre persone
Stampa Gb: "Il killer è in Italia"
Dopo la morte dell'ex spia russa Litvinenko, avvelenata in circostanze ancora misteriose da una dose letale di polonio, in Inghilterra tre persone sono state ricoverate cautelativamente in una clinica specializzata. Le autorità temono che anche questi soggetti possano essere stati intossicati dalla micidiale sostanza radioattiva. All'emergenza sanitaria lanciata da Scotland Yard avevano risposto 450 individui.

Al momento non sono state comunicate le generalità delle tre persone ricoverate, ma tutte sarebbero state nei luoghi in cui con molta probabilità lo 007 russo è stato avvelenato. "Dei 450 individui che hanno risposto all'appello sanitario lanciato per scongiurare ogni rischio - ha precisato un portavoce del ministero della Sanità inglese - 18 sono stati visitati e tra di loro soltanto tre sono stati ricoverati per ulteriori controlli e test radiologici".

L'assassino della spia è in Italia
L'assassino che ha avvelenato l'ex spia russa Litvinenko si nasconderebbe in Italia. Lo rivela il tabloid britannico News of the World, secondo cui il killer è un membro delle forze speciali russe chiamate Spetsnaz. Il suo nome sarebbe stato dato a Scotland Yard dallo stesso Litvinenko, assieme alla lista di obiettivi che sarebbe stata data al russo da Mario Scaramella, l'ex consulente della commissione Mitrokhin.

Secondo il giornale, l'assassino è un 46enne esperto in operazioni coperte. Nella lista degli obiettivi lista ci sarebbero sia Scaramella, sia Litvinenko. Il News of the World afferma di aver visto quei documenti e che la fonte che li ha passati ha affermato: "Questa è dinamite, è chiaro che c'è una campagna violenta e senza freni per spazzar via chiunque dia fastidio al nuovo regime in Russia''.

"Igor" dice il giornale, si nasconderebbe in Italia, in un luogo segreto, ma la polizia gli starebbe dando la caccia. Questo personaggio, si aggiunge, zoppica leggermente, ma è un maestro nel judo e parla perfettamente inglese e portoghese, oltre che russo.

Nei documenti visti dal giornale si menzionerebbe "Dignità ed Onore", un gruppo di ex agenti del Kgb "che stanno conducendo la loro Guerra Fredda contro dissidenti che cercano di mettere in difficoltà Vladimir Putin", scrive ancora il News of the World.

Trovate a Londra altre tracce di polonio
Tracce di polonio 210, la micidiale sostanza radioattiva che ha ucciso l'ex-spia russa Aleksandr Litvinenko, sono state trovate in altri due posti a Londra: "un indirizzo a Mayfair e un complesso di uffici nel West End". Lo ha appreso da fonti anonime la tv di notizie non-stop Sky News.

Sale così a cinque il numero dei luoghi contaminati dalla micidiale sostanza radioattiva. Tracce di polonio 210 sono state infatti rinvenute nei giorni scorsi dentro l'albergo e dentro il ristorante giapponese dove Litvinenko si era recato il 1 novembre prima di sentirsi male, nonché a casa sua.

27/11/2006 19:49
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Mario Scaramella: falso curriculum, veleni veri
Susanna Ripamonti


Chi è Mario Scaramella, il consulente della commissione Mitrokin arruolato dal presidente Paolo Guzzanti, con un curriculum da millantatore che fa pensare a una versione colta e ben addestrata di quell´Igor Marini che fu al centro dell´affaire Telekom Serbia? Il diessino Valter Bielli, che ha rappresentato i Ds nella Commissione Mitrokin, si è posto molte volte questa domanda e adesso, mentre si rilegge il curriculum di questo strano personaggio, non si sorprende delle rivelazioni di Repubblica: «È la quadratura del cerchio, direi che tutto torna».

Lei ha cercato di capire chi fosse Scaramella?
«Partiamo dall´inizio. La commissione in un primo tempo aveva concentrato la sua attività su presunte pressioni fatte dai governi Prodi, Dini e D´Alema per condizionare l´attività dei servizi e per impedire che indagassero sul dossier Mitrokin. Noi abbiamo smantellato questa manovra, dimostrando che non c´era stata nessuna pressione politica sull´attività dell´intelligence. A quel punto Guzzanti e il centro destra spostano l´attenzione su questioni come l´attentato al Papa, la strage di Bologna, il sequestro Moro. E qui spunta Scaramella».

In che veste?
«Come consulente, ma in effetti con incarichi che spaziavano in tutte le direzioni: fu addirittura mandato a Tel Aviv per indagare sul terrorismo islamico. Ho deciso di guardare il suo curriculum, ho cercato di fare una verifica...».

E cosa ha scoperto?
«Che era tutto falso. Affermava di aver insegnato in università dove non lo conoscono neppure. Ho chiesto a Guzzanti, che lo aveva sempre coperto, di chiedere chiarimenti e Scaramella integrò il curriculum con qualifiche ancora più inquietanti».

Ovvero?
«Glielo leggo: dice di essere stato consulente di diverse società e di aver ricevuto incarichi di "consigliere giuridico e diplomatico" per i governi Italiano, Usa, colombiano e russo. In particolare sostiene di aver "coordinato progetti di cooperazione spaziale con l´Europa, gli Usa e varie organizzazioni multilaterali per conto del direttivo centrale dei centri missilistici russi Makeev in Celiabisk" e di aver lavorato "con la divisione siberiana dell´accademia russa della scienza a Novo Sibisk"».

Un ingegno multiforme, poliedrico si direbbe...
«Aspetti, aspetti, mi lasci continuare: "Responsabile delle operazioni di reimpiego spaziale delle infrastrutture missilistiche per la distruzione di massa" e in particolare ha coordinato "le operazioni di lancio dei missili balistici R29R da sottomarini nucleari della marina russa per il posizionamento in orbita di sensori spaziali per la sicurezza ambientale. E potrei continuare».

Ma un personaggio del genere, che è stato anche generosamente retribuito, non insospettiva i suoi colleghi?
«A dire il vero sì, in commissione tutti avevano sospetti, anche nel centrodestra. Poi me lo trovo impelagato in una sparatoria in cui sono coinvolti dei camorristi e in cui, l´unico ferito che arriva all´ospedale, è proprio quello che avrebbe sparato. E Scaramella fa la vittima, afferma che avevano tentato di ammazzarlo per il suo ruolo nella commissione Mitrokin!».

La stampa aveva parlato di lui per una vicenda di scorie radioattive...
«Sì, quelle che avrebbero dovuto trovarsi nel Golfo di Napoli, sosteneva di averlo saputo da fuorusciti russi. Ma a un certo punto si è anche spacciato per consulente del governo di San Marino, quando a Rimini fu trovata una valigetta contenente materiale radioattivo. Le autorità sammarinesi lo hanno diffidato a dichiararsi loro consulente, ma nel frattempo lui fece trapelare informazioni che danneggiarono l´inchiesta che la procura di Rimini stava conducendo da quattro anni».

Ma il suo lavoro nella commissione Mitrokin?
«Io ho sempre avuto il sospetto di un attività collaterale, fatta a margine della commissione, per acquisire materiale e per costruire prove per conto di chi lo pagava. E in questo senso le rivelazioni diRepubblica confermano il mio sospetto. Si è cercato di usare la commissione Mitrokin per costruire false prove, mai avvallate da un passaggio istituzionale».

Insomma, attività di dossieraggio?
Attività parallele, schermate da quella Ecpp, con sede a Washington, di cui Scaramella si dichiarava segretario generale, che in realtà serviva a convogliare finanziamenti, transitati anhe per la Finbroker, una finanziaria di San Marino che spunta anche nell´inchiesta Telekom Serbia».

Pubblicato il: 27.11.06
Modificato il: 27.11.06 alle ore 9.15

fonte l'unità
29/11/2006 10:49
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Egor Gaidar si è sentito male dopo una colazione mentre era in Irlanda
Malore improvviso dell'ex premier russo
Il capo del governo ai tempi di Eltsin è ora ricoverato a Mosca ma i medici non sono ancora riusciti a individuare l'origine del suo male

LONDRA - L'ex primo ministro russo Egor Gaidar è ricoverato dalla settimana scorsa in grande riservatezza in un ospedale di Mosca a causa di un'improvviso male non ancora identificato, che lo ha colpito durante una visita in Irlanda. La notizia è riportata dal "Financial Times" che ha riferito la telefonata del suo corrispondente a Mosca con lo stesso Gaidar. Il capo del governo sotto la presidenza di Boris Eltsin, e attuale oppositore moderato di Putin, ha detto che le sue condizioni sono stazionarie, è sottoposto a continui esami, ma che i medici non sono ancora riusciti a capire la causa del vomito e del sanguinamento che iniziarono a manifestarsi durante una conferenza in Irlanda, all'indomani della morte a Londra per avvelenamento da isotopo polonio 210 dell'ex spia russa Aleksander Litvinenko.
MALORE IMPROVVISO DOPO LA COLAZIONE - «Questi problemi si sono manifestati all'improvviso il 24 novembre e ho rischiato di morire», ha raccontato Gaidar, «Ma dopo poche ore la situazione si è stabilizzata. Finora nessun medico è riuscito a spiegarsi il mio stato. Ciò che posso dire è che mi sento rinato». L'ex premier ha detto di essersi sentito male dopo avere fatto colazione nel suo albergo fuori Dublino. Si sentì come paralizzato e dovette restare disteso per tutto il pomeriggio. Gaidar, il primo capo di governo post-sovietico, stava tenendo all'Università nazionale d'Irlanda una conferenza per presentare il suo libro - «La morte dell'Impero: lezioni sulla Russia contemporanea» - aveva iniziato a rispondere da una decina di minuti ad alcune domande, quando dovette lasciare la sala.
I SOSPETTI DELL'ALLEATO - Uno dei suoi alleati politici, Anatoly Tchubais, a capo del monopolio elettrico russo e uno degli architetti del controverso programma di privatizzazioni degli anni Novanta, ha detto di sospettare che l'ex premier sia stato avvelenato, ma ha escluso un coinvolgimento del Cremlino o dei servizi segreti russi. Gaidar a questo riguardo non ha voluto esprimersi.
29 novembre 2006

corriere.it
29/11/2006 13:32
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In mancanza di un libro .. si puo' leggere questa spy story .. sembra uscita dalla penna di un autore [SM=g27819]
PER MARE .. PER TERRAM
29/11/2006 17:38
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Re: vero , bel racconto , forse

Scritto da: lucrezia1 29/11/2006 13.32
In mancanza di un libro .. si puo' leggere questa spy story .. sembra uscita dalla penna di un autore [SM=g27819]




29 nov 16:20
Dossier Mitrokhin: D'Alema, "Nessun rapporto tra servizi italiani e Scaramella"
ROMA - Durante il question time alla Camera, il ministro degli Esteri e vicepremier Massimo D'Alema ha precisato che Mario Scaramella, il consulente della commissione Mitrokhin che incontro' a Londra l'ex spia russa Alexander Litvinenko, non ha mai avuto e non ha rapporti organici con i servizi segreti italiani. (Agr)

29/11/2006 20:03
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29 nov 19:46
Gran Bretagna: tracce di polonio su aerei British Airways
LONDRA - Sarebbero state trovate tracce di polonio 210 su due aerei della British Airways. Lo ha appurato il team di scienziati che sta seguendo l'inchiesta sulla morte dell'ex spia del Kgb Aleksandr Litvinenko. Lo ha dichiarato il ministero degli Interni. (Agr
29/11/2006 20:44
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Secondo me gli è scappata la mano con le dosi ...
PER MARE .. PER TERRAM
30/11/2006 09:05
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Ex spia russa su aereo contaminato
Aveva preso un té con Litvinenko
Una delle ultime persone che ha incontrato Alexander Litvinenko, il giorno dell'avvelenamento, è salita poi su uno dei due aerei della 'British Airways' su cui sono state riscontrate tracce di radioattività. L'uomo d'affari russo Andrei Lugovoi, anch'egli ex spia del Kgb, aveva incontrato Litvinenko in un hotel londinese per prendere un tè insieme. Lo ha dichiarato lo stesso Lugovoi al quotidiano moscovita 'Kommersant'.

L'incontro tra i due ex agenti del Kgb risale al 1 novembre, lo stesso giorno in cui Litvinenko ha iniziato a lamentare i primi sintomi dell'avvelenamento da polonio 210 che lo ha poi condotto alla morte, e avrebbe preceduto di solo 48 ore il viaggio di rientro dell'uomo d'affari russo. Stando al quotidiano moscovita, il 3 novembre Andrei Lugovoi si è imbarcato su un Boeing 767 della compagnia di bandiera britannica diretto da Londra a Mosca.

forse la boccetta era bucata [SM=g27825] [SM=g27825]
30/11/2006 09:50
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«Così la Mitrokhin indagava su Prodi»
Verifiche anche su Bassolino e Pecoraro Scanio.
Le telefonate tra Scaramella e Guzzanti. Inchiesta a Roma
ROMA — Indagini capillari su Romano Prodi, Alfonso Pecoraro Scanio e Antonio Bassolino. Era questa l'attività affidata nel febbraio scorso dal presidente della commissione Mitrokhin, il forzista Paolo Guzzanti, al consulente Mario Scaramella. Dalle intercettazioni telefoniche emerge il tentativo di dimostrare che l’attuale premier e il leader dei Verdi erano «agenti del Kgb» e che il presidente della Regione Campania aveva assegnato appalti a cooperative rosse legate alla camorra. Ore e ore di conversazione svelano l’attività di raccolta di notizie interrogando gli ex agenti russi, primo fra tutti Alexander Litvinenko, morto a Londra la scorsa settimana dopo essere stato avvelenato con il polonio 210. E dimostrano che Scaramella poteva contare su una rete di informatori che comprende poliziotti, agenti della polizia penitenziaria e due uomini della Cia. Uno di loro è Bob Lady, ex capocentro a Milano, adesso ricercato perché accusato del sequestro di Abu Omar. Tra finti attentati e spedizioni di armi pilotate, le carte rivelano anche la volontà di Scaramella, giudice onorario nipote dell’ex governatore della Campania per Alleanza Nazionale Antonio Rastrelli, di accreditarsi presso varie istituzioni italiane e internazionali.
LE TALPE AL VIMINALE - All’inizio dello scorso anno l’indagine avviata dalla Procura di Napoli su un traffico di materiale bellico e radioattivo che vedeva coinvolto proprio Scaramella è stata trasferita a Roma per competenza. Ma è rimasta praticamente ferma. Soltanto dopo la morte di Litvinenko i magistrati hanno chiesto alla Digos verifiche sui movimenti e sui contatti del consulente e adesso stanno valutando la possibilità di chiedere al Senato l’autorizzazione ad utilizzare i suoi colloqui con Guzzanti. Anche perché vogliono scoprire chi abbia informato Scaramella che i suoi telefoni erano sotto controllo. «È da sottolineare — si legge in una delle informative trasmesse ai pubblici ministeri — che lo Scaramella, nel corso di un colloquio registrato avuto con il senatore Guzzanti, lo informi di avere appreso "dagli investigatori che mi fanno la prevenzione, la sicurezza autorizzata dal ministero degli Interni", di essere oggetto di intercettazione telefonica con modalità di ascolto definite "ufficiali" e che, secondo lui, tale informazione, sebbene a livello di sensazione, è condivisa anche dal procuratore Agostino Cordova». Scaramella lo rivela a Guzzanti il 15 febbraio 2006. «... Alla luce di sviluppi che coinvolgono finanche Cordova è pesante... Senti interferenza è che ci ascoltano, io ho avuto le mie indicazioni, lui ha avuto... e addirittura riguardano comunicazioni con te...». Il giorno dopo è più preciso: «Posso segnalare per iscritto, se vuoi, che le mie comunicazioni incluse quelle con te, sono ascoltate». Una circostanza che Guzzanti definisce «gravissima perché è intercettato un parlamentare».
PRODI E IL KGB - Appena quindici giorni prima, il 28 gennaio 2006, la commissione sta per terminare i lavori. La ricerca di informazioni sui leader della sinistra appare frenetica. Guzzanti chiama Scaramella e quest’ultimo gli dà le ultime notizie: «Il segnale che io ho avuto è questo, visto che non c’è un’informazione Prodi uguale agente del Kgb, ma parliamo di Friendly Relation, coltivazione, contatti...». Il senatore appare soddisfatto: «Coltivazione è abbastanza eh?». Il consulente conferma: «Eh sì. Per me è moltissimo però quello che ti dico che... non è la mia posizione. È quello che mi viene detto. A questo punto non pretenderete una dichiarazione da chicchessia che dica "Prodi è un agente" perché questo...». Poi conferma che sta ancora lavorando e rivela che le informazioni gli sono arrivate da un certo Alexander. Secondo le indagini, si tratterebbe proprio di Livtinenko. Guzzanti appare soddisfatto: «Ti ho sempre.. dal primo momento ti ho detto "accidenti questa è una bomba termonucleare... se è un bomba... se non è non è. Che devo fa’...». Poco dopo Scaramella gli chiede se ha «dettagli dell’incontro col Capo» e Guzzanti racconta: «La notizia ha avuto un forte impatto... quando vado da lui gli dico le cose a voce ma contemporaneamente gli metto sotto il naso un appunto scritto in cui ci sono le stesse cose... Io gli ho detto che il problema di questa faccenda è se poi andiamo a processo è una cosa che dobbiamo dimostrare ciò che diciamo e lui sorprendendomi un po’ ha detto: "Beh, un momento, intanto li costringiamo a difendersi". L’ho trovata una reazione estremamente positiva. È chiaro che se tu... lui oggi sta in Sardegna e poi c’ha una giornata terribile, poi stasera deve cenare con Bossi, quindi oggi non riesco amettergli il sale sulla coda...».
BASSOLINO E LE COOP - Il 10 febbraio 2006 i due parlano delle attività su Bassolino. Scaramella lo relaziona sulle sue ultime scoperte. «Questa questione — gli spiega —riguarda un personaggio che è presidente delle coop rosse, attualmente ha tutta una serie di lavori in corso con i Ds per i Ds, posizioni formali di impegno politico, ed è stato giudicato per associazione mafiosa ed è persona direttamente coinvolta nelle indagini che riguardano il materiale nucleare a Rimini... C’è un altro elemento d’indagini in corso ora alla Dda di Napoli, quindi sono attualmente sotto inchiesta, dello stesso tenore che riguardano personaggi mafiosi... che siccome mafiosi non hanno l’antimafia dalla Prefettura e che nonostante non abbiano l’antimafia in quanto titolari di cooperativa rossa, hanno tutti gli appalti in Regione Campania perché hanno pulizia, servizi, portierato eccetera. Lo hanno fatto saltando l’antimafia perché sono di mafia e sono coop rosse legate alla mafia che stanno lavorando per Bassolino. Queste sono cose che attualmente le indagini della Dda sono aperte... ma con elementi oggettivi riscontrabili ». Guzzanti gli chiede se si possono usare queste informazioni e il consulente è categorico: «Si possono usare immediatamente. In più... Te li do con la relazione mia che fa riferimento a questi dato obiettivi di sentenze, mi sto procurando la sentenza ». Il senatore sembra avere fretta: «Allora quanto tu... a memi servono adesso intanto questi dati oggettivi»
PECORARO E L’URSS - Il 27 gennaio 2006 Guzzanti racconta a Scaramella di avere avuto «un violentissimo alterco in tv con Pecoraro Scanio. Il consulente si mette a disposizione: «Quello che vuoi. Sono tutto tuo e lì è proprio una passeggiata perché tu c’hai financo una lettera di Gordievsky a te mandata... E poi c’ho i suoi incontri con Martinenko... Questo è un fatto molto più moderno di Limarev che lui glielo presenta a Marghelov, residente a Ginevra e gli dice: "Lui è il nostro uomo per operazioni in Italia e poi gli spiega i retroscena dell’arruolamento" ». Mentre è ancora al telefono, Guzzanti attiva subito gli uffici per rintracciare la lettera.
30 novembre 2006

corriere.it
01/12/2006 16:43
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Ragazzi.... Scaramella, Polonio, Mitrockin ma qua mi sembra un delirio di walt dysney che si e' fatto una pera!
Per Mare Per Terram
01/12/2006 16:48
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Re:

Scritto da: 34.paolo 01/12/2006 16.43
Ragazzi.... Scaramella, Polonio, Mitrockin ma qua mi sembra un delirio di walt dysney che si e' fatto una pera!



mica ti confonderai con gargamella dei puffi [SM=g27828] [SM=g27828]
01/12/2006 16:53
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l'affare si complica
Autorita' Gb: un altro contaminato
Per Sky News è Mario Scaramella

L'Agenzia britannica per la Protezione della Salute conferma che nel corpo di una persona sono state trovate tracce di polonio-210. Secondo la britannica Sky News si tratta di Mario Scaramella. L'ex consulente della commissione Mitrokhin fu tra gli ultimi a incontrare l'ex 007 russo Alexander Litvinenko, morto dopo 2 settimane di agonia in un ospedale a Londra. Scaramella è indagato a Roma per violazione di segreto d'ufficio.



Subito dopo la notizia della contaminazione, provata da un esame delle urine, Scaramella è stato ricoverato in un ospedale londinese. Secondo l'emittente televisiva la presenza della sostanza altamente radioattiva sarebbe "rilevante", il che farebbe ipotizzare che Scaramella ha ingerito il polonio piuttosto che esserne venuto in contatto con una semplice stretta di mano all'agente segreto russo.

L'ex consulente italiano ha incontrato Litvinenko il primo novembre verso le 15 nel ristorante "Itsu" a Piccadilly, nel centro di Londra. La sera stessa Litvinenko ha accusato i primi sintomi di avvelenamento. Poi Scaramella era tornato in Italia per riprendere qualche giorno dopo un aereo per la capitale britannica per sottoporsi ad accertamenti medici. L'italiano è finora l'unica persona su cui sono state trovate tracce del polonio radioattivo usato per uccidere l'ex-spia del Kgb. Dopo l'incontro con il russo, Scaramella era ritornato nei giorni scorsi in Gran Bretagna per sottoporsi a test di radioattività e per parlare con la polizia che ha specificato di averlo interrogato come "testimone".



"Non c'è ragione di allarme"

Di fronte all'allarme diffusosi a Londra, l'Agenzia britannica per la Protezione della Salute tiene comunque ad assicurare ancora una volta che non c'è ragione di preoccuparsi (''il rischio di essere stati esposti a quella sostanza radioattiva rimane basso'') e rivolge un invito a tutti quanti sono stati al ristorante giapponese Itsu di Piccadilly o nel bar e nel ristorante dell'albergo Millennium il 1° novembre affinchécontattino senza indugi una speciale linea telefonica del servizio sanitario nazionale.

tgcom
01/12/2006 20:04
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poveretto, che roba, sti russi sono delle merde. Sono marci, degnio eredi del compagno stalin.
Per Mare Per Terram
01/12/2006 20:25
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Spia russa uccisa da agenti deviati
Intelligence Gb: arrivati con gli ultrà
Secondo Scotland Yard, Alexander Litvinenko è stato ucciso da "agenti deviati" dei servizi segreti russi. L'intelligence britannica ritiene che solo persone con libero accesso ai laboratori nucleari avrebbero potuto procurarsi il letale Polonio 210. I presunti killer sarebbero arrivati a Londra insieme alle comitive di tifosi giunte per la partita tra il Cska Mosca e l'Arsenal, disputata il primo novembre scorso.

Gli agenti segreti avrebbero quindi approfittato dell'incontro di Champions' League per confondersi con gli ultrà e agire senza dare nell'occhio. Per il Guardian, i servizi britannici avrebbero anche individuato un gruppo di cinque sospetti russi. La polizia li descrive ufficialmente ancora come "testimoni", ma li considera una chiave per dare delle spiegazioni al giallo. Sembrerebbe invece escluso che l'apparato "ufficiale" dello spionaggio russo sia direttamente implicato nel complotto.

Le persone contattate finora dalla polizia sono Andrei Lugovoi, ex agente del Kgb che ha incotrato Litvinenko al Millennium Hotel il primo novembre, e Dmitri Kovtun. Lugovoi era arrivato a Londra il 31 ottobre, con la sua famiglia e alcuni amici per la partita, e Kovtun lo stesso 1 novembre, giorno in cui l'ex colonnello dell'Fsb cominciò a sentirsi male. I due uomini sono rientrati a Mosca insieme il 3 novembre. "Siamo stati contattati e ci hanno ringraziato", ha detto ieri Kovtun. Entrambi hanno negato ogni loro coinvolgimento nell'avvelenamento.

tgcom

questo è un flash del corriere.it

Gb, evacuato albergo: «Radiazioni»
L'hotel nel Sussex dove risiedeva Scaramella è stato evacuato perchè sono in corso dei test su inquinamento radiattivo. Intanto si apprende che anche un «membro adulto» della famiglia di Litvinenko risulta contaminato dal Polonio ma non in grandi quantitativi

[Modificato da stefan2 01/12/2006 20.26]

01/12/2006 20:28
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Polonio 210, scagionato il Web
Online si vendono solo dosi minime
Dopo la morte dell'ex spia del Kgb Alexander Litvinenko, avvelenato a Londra da una dose letale di polonio 210, in molti si sono interrogati sull'origine della micidiale sostanza radioattiva utilizzata per uccidere l'agente russo. L'ipotesi più plausibile, da subito, sembrava essere quella di un ricco mercato nero di materiali tossici, ma poi in molti hanno invece puntato il dito contro diversi siti Internet, acusati di "svendere" l'isotopo senza alcuna precauzione e a prezzi molto modesti.


Una mezza verità, che, come spesso accade in questi casi, ha scatenato subito l'ennesima offensiva contro il Web e il "lato oscuro" della Rete. Trovare e acquistare polonio su Internet, del resto, è piuttosto semplice e per comprare materiali radioattivi bastano pochi click. Quello che non è stato detto invece è che le dosi disponibili sono assolutamente irrisorie e non sufficienti per comporre un mix letale come quello utilizzato per avvelenare e uccidere l'ex agente russo Litvinenko.

Dopo una breve ricerca online, abbiamo visitato alcuni siti dedicati al commercio di isotopi radioattivi e abbiamo scoperto che i materiali incriminati possono essere distribuiti senza licenza, sono autorizzati dalla Nuclear Regulatory Commission (NRC), non vengono stoccati in blocco e non rappresentano una vera minaccia. A fare la differenza, come precisato su alcuni portali specializzati, dunque, è la quantità.

Online vengono vendute dosi molto ridotte di materiali radioattivi, soprattutto a scopo scientifico. I maggiori acquirenti sono solitamente i centri di ricerca e un eventuale "partita" troppo elevata balzerebbe subito all'occhio. Se ci rifornissimo da unitednuclear.com, ad esempio, per comporre un mix letale di polonio 210 come quello utilizzato a Londra per avvelenare l'agente del Kgb, servirebbero almeno 15mila unità e circa un milione di dollari. Forse un po' troppo per uccidere una spia. "Ogni tre mesi vendiamo circa 2 dosi di polonio 210 e se ci fosse una richiesta sospetta sarebbe subito evidente", precisano i gestori di unitednuclear.com. Per il commercio illegale del polonio 210 il Web sembra proprio scagionato.

tgcom
01/12/2006 20:32
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L'ultima notizia .. che ho postato in un altro topic ..
è che hanno ricoverato anche Scaramella.
PER MARE .. PER TERRAM
01/12/2006 20:34
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Re:

Scritto da: lucrezia1 01/12/2006 20.32
L'ultima notizia .. che ho postato in un altro topic ..
è che hanno ricoverato anche Scaramella.



si sarà mica incontrato con il berluska ?? [SM=g27825] [SM=g27825]
01/12/2006 21:18
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No diciamo che deve aver avuto un incontro ravvicinato con il plutonio. Gliene hanno riscontrato una quantità nelle urine.
Certo che non si scherza con il materiale radiottivo .. non è mica come i veleni di una volta .. qui chi di spada ferisce rischia di perire ... o hanno sbagliato le dosi?
PER MARE .. PER TERRAM
02/12/2006 18:06
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"Per i medici Scaramella morira'"
Roma, lo ha detto Paolo Guzzanti
"I medici dell'ospedale hanno confermato a Scaramella che morirà". Lo ha affermato, al margine della manifestazione della Cdl a Roma, il senatore di Forza Italia, Paolo Guzzanti, riferendo il contenuto della conversazione telefonica con Scaramella, che è ricoverato in un ospedale di Londra

mah mi puzza questa affermazione [SM=g27816] [SM=g27816]
mi ricorda tanto pera dopo l'incidente al pirellone del cessna [SM=g27813]

[Modificato da stefan2 02/12/2006 18.09]

04/12/2006 09:35
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L'ex consulente: «Nel mio corpo 5 volte la dose mortale di polonio»
«Ho i video sui politici legati al Kgb»
In tre pagine di email Mario Scaramella chiama in causa anche giornalisti e Sisde
ROMA — Mario Scaramella tenta il rilancio e promette nuove rivelazioni. In una email di tre pagine spedita al suo avvocato Sergio Rastrelli, il consulente della commissione Mitrokhin sostiene di avere documenti e filmati per «smentire tutte le accuse che mi sono state indebitamente e pericolosamente rivolte». Il legale ha deciso di rendere nota soltanto una parte del messaggio, quella in cui Scaramella afferma di avere «molte informazioni su politici e giornalisti legati allo spionaggio sovietico». Ma ha svelato anche l'esistenza di un video nel quale Aleksander Litvinenko, l'ex spia russa morta il 23 novembre scorso per contaminazione da polonio 210, «parla di questioni italiane con una dichiarazione spontanea e poi risponde alle domande che gli vengono poste dal consulente».

In realtà la email trasmessa da Scaramella è molto più articolata. E contiene informazioni che dovranno essere adesso verificate anche perché le sue nuove dichiarazioni coinvolgono altre persone e istituzioni come l'ambasciata italiana a Londra e l'Onu. Il consulente sostiene di essere stato contattato nel 2003 dal coordinatore dei consulenti della commissione Mitrokhin, il pubblico ministero Lorenzo Matassa. E scrive: «Lo conobbi in precedenza quando il professor Lucignan di Stanford University mi chiese di ricevere il magistrato che era in visita ufficiale negli Stati Uniti e stava indagando su traffici nucleari. Nel 2003 mi ricontattò chiedendomi disponibilità a collaborare con la commissione. Successivamente fui contattato dal senatore Guzzanti. Ci vedemmo a Londra e successivamente ricevetti l'incarico di consulente».

Scaramella affronta poi il capitolo Litvinenko: «Collaborava come autore di testi sulla sicurezza con l'Eccp (la società fondata dallo stesso Scaramella, ndr). Nel 2004 gli chiesi di fornire elementi sulla situazione italiana ad uso della commissione e successivamente acquisii le sue dichiarazioni tramite gli uffici dell'Ecpp e dell'Onu a Londra e tramite l'ambasciata italiana a Londra. Il materiale acquisito è stato presentato in commissione e in parte segretato. Ho passivamente ricevuto da lui informazioni, coerentemente con il mio mandato, relativamente a politici e giornalisti collegati allo spionaggio sovietico, a legami tra Mosca e le Brigate Rosse, a traffici di ordigni nucleari. Litvinenko ha prodotto documenti in lingua russa da lui scritti e sottoscritti e dichiarazioni registrate o videoriprese. Tutto questo materiale è disponibile presso gli enti originatori e, per quanto pertinente, depositato in Parlamento». Poi aggiunge: «Penso che l'avvelenamento di entrambi possa essere collegato alle informazioni che lo stesso Litvinenko per mesi mi ha trasmesso».
Nel messaggio, il consulente della Mitrokhin nega di «aver mai avuto rapporti di collaborazione con i Servizi di sicurezza italiani» e smentisce «categoricamente qualsiasi autocandidatura presso il Sisde». Afferma però che «esiste un'unica attività svolta con ufficiali superiori del Sisde oltre 17 anni fa nell'ambito di una collaborazione con l'Alto commissariato Antimafia».

Sono circostanze che aprono nuovi misteri sull'attività del consulente, dopo che le intercettazioni delle sue telefonate con Paolo Guzzanti hanno smascherato il tentativo dei due di dimostrare che l'attuale premier Romano Prodi e il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio erano in rapporti con il Kgb, ma anche che il governatore della Campania Antonio Bassolino avrebbe «concesso appalti alle cooperative rosse legate alla camorra». Ieri sera Scaramella è tornato a parlare e in un collegamento telefonico con il Tg1 ha detto: «Nel mio corpo c'è un livello di polonio cinque volte superiore alla dose considerata mortale». Una circostanza che le autorità britanniche non confermano, anzi. «Il paziente — sostiene il portavoce dell'University College Hospital di Londra, dov'è ricoverato — continua a star bene. I risultati dei test patologici finora compiuti rimangono normali».

Fiorenza Sarzanini
04 dicembre 2006

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