OHHHHHHHH
E anche io l'ho finito! Molto bello em molto ben congegnato, anche se alquanto "paraculo" come tutti i libri che strizzano non un occhio ma due alla cessione dei diritti cinematografici. Più che un romanzo, è una sceneggiatura già bella pronta.
Comunque, aldilà della vista lunga di Dan Brown, bisogna riconoscere che la storia è assolutamente avvincente e ha il gran pregio di nascondere benissimo i passaggi tra realtà storica (per quanto ci può essere di reale in tutte le teorie sul Graal) e finzione.
Una risposta a Tidus che scriveva:
Beh...curioso quanto letto nel libro, ossia il riferimento al fatto che la donna raffigurata sia androgina. Il nome "Monna Lisa" deriverebbe dal dio egizio maschile della fertilità Amon e dalla sua controparte femminile Iside o Isis, il cui pittogramma era un tempo chiamato "L'Isa". Quindi:
AMON L'ISA, anagrammato, risulterebbe MONNA L'ISA (perchè non MONA?
Allora, io l'ho letto in lingua originale (visto che così ho potuto comprarmi l'edizione economica, mannaggia quanto costano i libri...) e in inglese, il dipinto non si chiama "Monna Lisa" bensì "Mona Lisa" e quindi a) l'anagramma funziona... b) Tidus ha ragione!!!!!
[Modificato da mavala' 17/09/2004 10.17]