Primati editoriali
C'è un importante fenomeno editoriale che in questo periodo si impone al di là di tutte le chiacchere lobbystiche che vorrebbero uno scollamento tra la base cattolica e la gerarchia (da loro definita) "vaticana".
E' un fenomeno ovviamente sottovalutato da quei media che abitualmente ospitano pensose riflessioni laicistiche sul distacco che, a loro giudizio, si sarebbe creato tra i fedeli cattolici e il magistero ecclesiastico.
Se così fosse il libro di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI dovrebbe essere un libro di "nicchia", letto da pochi clericali affezionati al Papa, assente dalle classifiche editoriali.
Invece "Gesù di Nazaret" è attualmente il libro più venduto. Eppure non è un libro polemico come tanti in questo periodo ne sono stati pubblicati. Non è un libro che, come i suoi antagonisti, promette ruffiane scoperte shock, o rivoluzioni dottrinali tali da ipotizzare una curiosità superficiale, esteriore.
Eppure "Gesù di Nazaret", in molti passaggi, non è un libro di immediata lettura. Benedetto XVI alterna profondi exscursus storico-teologici a piacevolissime riflessioni.
No. Il fenomeno editoriale è un chiaro segno che la realtà della Chiesa è viva e solida, che i numerosi fedeli hanno esigenza di ascoltare il loro Pastore, di crescere nella fede, di abbeverarsi di "dottrina" (parola fortemente vituperata dai media). Con buona pace di tutti i profeti di sventura.
fonte