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Quel che sarà sarà....i retroscena veri o presunti di stampa e tv sul pontificato di Benedetto XVI

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2008 15:49
22/09/2005 14:30
 
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Crimini di guerra: L'Aja contro il Vaticano, "Non vuole collaborare"



BRUXELLES - Il Tribunale penale internazionale rilancia le accuse contro il Vaticano, che non collabora con la Corte dell'Aja nella caccia ad Ante Gotovina, il generale croato accusato di crimini di guerra durante il conflitto dei Balcani. Secondo il portavoce del Tpi, Florence Hartmann, il Vaticano ha detto di "non sentirsi obbligato a cooperare" e questo "conferma proprio cio' di cui Del Ponte si lamenta". In un'intervista al quotidiano britannico Daily Telegraph, infatti, il procuratore Carla Del Ponte sollevava il sospetto che il Vaticano non si impegnasse nella ricerca di Gotovina, che potrebbe essere nascosto in un convento francescano in Croazia.
22/09/2005 21:05
 
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Non so se lo sapete, domani con "limes" esce un diario "segreto" di un cardinale (anonimo e traditore) sul conclave con tutti i retroscena...
22/09/2005 22:02
 
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Re:

Scritto da: astrodanzante 22/09/2005 21.05
Non so se lo sapete, domani con "limes" esce un diario "segreto" di un cardinale (anonimo e traditore) sul conclave con tutti i retroscena...



Se viene pubblicato NON è (o non è più) segreto...[SM=g27828]
23/09/2005 10:40
 
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Re:


Scritto da: astrodanzante 22/09/2005 21.05
Non so se lo sapete, domani con "limes" esce un diario "segreto" di un cardinale (anonimo e traditore) sul conclave con tutti i retroscena...




Eccolo qua:


Bergoglio si ritiro',Ratzinger Papa

Il gesuita argentino ottenne 40 voti

Ratzinger l'ha spuntata su Bergoglio. Nel conclave per la nomina del Papa il principale avversario di Benedetto XVI° fu il vescovo di Buenos Aires. Al terzo e penultimo scrutinio, il cardinale gesuita ottenne 40 voti, sufficienti per bloccare il tedesco. E, di indole timida, avrebbe dissuaso i suoi a non votarlo, spaventato dall'incarico. Al quarto scrutinio Ratzinger ebbe 84 voti. Lo svela il diario di un cardinale.


Il vero antagonista dell'attuale Papa non fu, come si credette in un primo tempo, l'ex vescovo di Milano Carlo Maria Martini, ma il 79enne cardinale gesuita Bergoglio, figlio di un ferroviere piemontese. Lo rivela il memoriale di quei giorni di un anonimo porporato scovato dal Tg2.

Secondo l'anonimo elettore, nel conclave durato 24 ore, dal pomeriggio di lunedì 18 aprile al pomeriggio di martedì 19, al primo e al quarto e ultimo scrutinio Ratzinger e Bergoglio erano i più votati. Al primo scrutinio, Ratzinger ottiene 47 voti (per essere votato ne occorrevano 77), Bergoglio 10, Martini 9, Ruini 6, Sodano 4. Nel secondo scrutinio, la mattina del 19 aprile, Ratzinger passa a 65 voti con le preferenze di Ruini, e Bergoglio a 35, che incassa anche i voti di Martini. Al terzo scrutinio, in tarda mattinata, Ratzinger balza a 72 preferenze, Bergoglio, a 40. Poi i giochi si fermano per il pranzo. La distanza tra i due è grande, ma chi sostiene il vescovo di Buenos Aires può impedire la nomina del cardinale tedesco al quale mancano ancora 5 voti.


A quel punto Bergoglio comincia ad avere delle titubanze. E i suoi elettori si pongono due dilemmi: se verrà eletto, accetterà? Se invece il divario tra i due resta, su quale altra figura si potrà puntare? Così, lo schivo gesuita, si legge nel diario anonimo, con l'aspetto e con i gesti, più che con le parole, ha fatto capire che era meglio dire "no grazie" e convogliare i suoi voti su Ratzinger. Nell’ultimo e quarto scrutinio colui che è diventato Papa Benedetto XVI° ha avuto 84 voti. Il ritiro di Bergoglio è servito, ma non è stato sufficiente a dargli il plebiscito come avvenne per i suoi predecessori Wojtyla e Luciani: se questi ultimi non vennero votati da 11 porporati su 111, Ratzinger non ha avuto la fiducia di 21 pastori.

Già il vescovo tradizionalista Bernard Fellay, superiore della lefebvriana Fraternità San Pio X, aveva svelato alcuni dettagli dell'elezione più segreta del mondo: "Il cardinale Bergoglio si impaurì, o comunque si rese conto che avrebbe potuto anche essere eletto e, non sentendosi pronto per un tale compito, si ritirò".


www.tgcom.it [SM=x40791] [SM=x40791]


23/09/2005 13:04
 
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mmmm
Oggi lo acquisto di sicuro....solo una domanda....ma quest'uomo verrà scomunicato, immagino....[SM=g27818] [SM=g27818] [SM=g27818] [SM=g27818]
23/09/2005 13:15
 
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Re: mmmm

Scritto da: Ratzigirl 23/09/2005 13.04
Oggi lo acquisto di sicuro....solo una domanda....ma quest'uomo verrà scomunicato, immagino....[SM=g27818] [SM=g27818] [SM=g27818] [SM=g27818]



E se lo meriterebbe pure![SM=g27812]
RATZI FOREVER

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23/09/2005 13:16
 
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l'anonimo cardinale ha volutamente commesso qualche errore proprio per evitare la scomunica. Leggete qui:


Conclave: Ancora Ballerini i Numeri Dell'Elezione Di Ratzinger

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 23 set - Secondo un porporato che resta segreto ma ha confidato il suo diario a Limes sui giorni del conclave, Benedetto XVI fu eletto con 84 voti e la sua unica possibile alternativa fu il gesuita argentino Bergoglio. Ma questa ricostruzione non trova il consenso di altri porporati secondo i quali ''la fonte di Limes ha detto tanto ma nei numeri offre qualche inesattezza pure vistosa e qualche lacuna. Forse per non tradire il segreto a cui i cardinali elettori sono tenuti pena la scomunica''. Secondo un cardinale che era tra i votanti, Ratzinger fu eletto con un quorum al quarto scrutinio ma molto piu' consistente degli 84 voti. ''Mancavano quasi le dita di una mano a cento''. Questa fonte dell'Asca ricorda anche che Bergolgio, in realta' non entro' in corsa dal primo scrutinio quando i voti segnarono una dispersione piu' vasta. Lo stesso Bergoglio poi, non ebbe mai l'intenzione ne' il desiderio di essere eletto. Anzi, all'ultimo fece il gesto di incrociare le dita facilitando la convergenza di altri voti su Ratzinger. Anche secondo un'altra fonte vestita di porpora, il cardinale Tettamanzi, arcivescovo di Genova, non supero' mai la quota di due preferenze, confermando cosi' la pubblicazione di Limes. C'e' anche un porporato che azzarda la personale convinzione che il voto di Ratzinger al quarto e ultimo scrutinio ando' al cardinale Biffi che in ogni scrutinio aveva sempre riportato 1 voto.

in ogni caso una pella "ripulitina" per mettere il bavaglio a certi cardinali chiacchieroni non ci starebbe male, visto che i porporati hanno prestato solenne giuramente prima del conclave.
23/09/2005 13:17
 
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scusate
scusate bella non pella!!![SM=x40795]
23/09/2005 14:59
 
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Ruini insultato alla radio, indaga la Procura



Il cardinale Camillo Ruini? «Il più pericoloso dei rifiuti tossici, da eliminare con qualsiasi mezzo», un «fico secco» da far finire «con un limone in bocca come la porchetta». Il periodo storico più invidiabile? «La Spagna della guerra civile», perché «i bacarozzi neri (i sacerdoti) venivano inseguiti nelle Chiese e crocifissi sulle croci al posto di Gesù Cristo, cosa che aveva prodotto in Spagna un periodo di benessere sociale Così parlò dai microfoni di Radio Radio il professor Mario Tozzi, geologo, primo ricercatore del Cnr, volto noto di Rai3 (sua la conduzione di Gaia il pianeta che vive) e di Rai International (per cui ha firmato circa 150 documentari). E da ieri l'anatema via etere è all'attenzione della Procura di Roma, sollecitata da un esposto inoltrato per direttissima dal generale dell'Esercito Antonino Torre che ha trascritto ciò che ricorda d'aver sentito. Teatro dell'«esibizione», la trasmissione mattutina Un giorno speciale, condotta da Francesco Vergovich e Bruno Ripepi, durante la quale il professor Tozzi diletta gli ascoltatori con le sue esternazioni. «Oggi parliamo di rifiuti tossici altamente nocivi da eliminare»: questo l'esordio nella puntata di ieri. Tutti a pensare alle scorie radioattive o agli scarichi industriali, e invece no: subito dopo, il ricercatore avrebbe dato un nome e un cognome al «più pericoloso dei rifiuti tossici»; ergo «il cardinale Camillo Ruini». L'interessato non nega d'aver pronunciato le frasi a dir poco irriverenti riportate fra virgolette nell'esposto finito a piazzale Clodio. «Non ricordo le parole esatte - dice al Giornale -, ci vorrebbe la registrazione, quello che dico lo dimentico un secondo dopo. Probabilmente parlavo sotto metafora». Già, metafora. «Comunque il mio spazio è fatto per provocare, certe cose vengono dette quando si fa polemica...». Polemica, provocazione. Sia come sia, se sul contenuto esatto dell'intervento-shock sarà la registrazione a far fede, l'esposto di Torre prosegue con altre sortite da brivido. A nulla sarebbero infatti valsi «i timidissimi inviti del conduttore a una maggiore moderazione nei termini». «Il Tozzi - si legge - continuava con la frase: "...io conosco qualcuno della camorra che per 500 euro potrebbe far sparire il cardinale Ruini e anche il Tabernacolo"». Motivo di tanta verve, le parole del presidente della Conferenza episcopale italiana «in merito alla eventuale regolarizzazione delle coppie di fatto, anche omosessuali», che a detta del geologo-intrattenitore avrebbero «ostacolato il progresso in Italia». Non solo: «Durante il suo eloquio - scrive ancora il generale Torre - il Tozzi affermava che "...in Italia si continuano a costruire le Chiese, mentre bisognerebbe radere al suolo quelle esistenti con le ruspe o magari con la dinamite..."». Si precisa nell'esposto che le frasi riportate fra virgolette, «pur sicure nei contenuti potrebbero non essere completamente tali nella forma e nella sequenza, poiché trascritte a memoria». L'invito, dunque, è a reperire la registrazione del programma. E quindi ad accertare «se le affermazioni nei riguardi del cardinale Ruini, alto esponente di uno Stato sovrano e straniero e, nel contempo, di una religione riconosciuta dalla Repubblica italiana, siano state fatte nel rispetto delle leggi vigenti e non configurino invece fatti di rilevanza penale». E ancora. L'alto ufficiale chiede ai magistrati capitolini di accertare se le esternazioni di Tozzi siano «offensive» e configurabili come «una vera e propria minaccia - con il riferimento ai dichiarati collegamenti con la camorra e all'eventuale e auspicato impiego della dinamite per la distruzione delle Chiese - per quanti, come lo scrivente, si riconoscano nella fede cattolica».
23/09/2005 19:27
 
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Il ritorno del tridentino
Ignazio Ingrao per “Panorama” in edicola domani

I tradizionalisti ne sono convinti: Benedetto XVI ha in serbo una clamorosa sorpresa. Presto in tutte le chiese si potrà tornare a celebrare la messa in latino secondo il vecchio rito del 1570 («tridentino») in alternativa alla nuova messa in «lingua volgare» introdotta dopo il Concilio Vaticano II. Un ritorno alla tradizione ben più rilevante della liturgia di rito conciliare ma nell'antica lingua della Chiesa che ogni giorno il Pontefice celebra nella sua cappella privata, e che solo saltuariamente i fedeli possono ascoltare in chiesa, assai raramente con quel canto gregoriano che Joseph Ratzinger molto apprezza.



L'annuncio potrebbe arrivare al termine del sinodo dei vescovi sull'Eucaristia (dal 2 al 23 ottobre). O essere contenuto nell'eventuale «esortazione apostolica» che seguirà l'assemblea sinodale. Basterebbe una breve disposizione con cui Benedetto XVI affermasse che il rito tridentino non è mai stato abolito, perciò chiunque può utilizzarlo senza chiedere più alcuna autorizzazione.

Un'altra sorpresa, attesa dai tradizionalisti, potrebbe essere una «riforma della riforma» liturgica, volta a rivedere alcune parti delle celebrazioni: la preghiera eucaristica, l'offertorio e, forse, anche i riti d'inizio. A ridare fiato a queste speranze è stata l'udienza concessa il 29 agosto dal Pontefice a Bernard Fellay, superiore della Fraternità San Pio X che riunisce i seguaci di Marcel Lefebvre. «Si è manifestata la volontà di procedere per gradi e in tempi ragionevoli» ha dichiarato il portavoce vaticano Joaquin Navarro-Valls, al termine dell'incontro durato oltre 40 minuti. Un primo passo potrebbe essere proprio l'apertura sulla messa tridentina.

Attualmente il complesso arcipelago dei tradizionalisti é diviso in tre gruppi: le comunità che sono rimaste in comunione con il Papa, i lefebvriani scomunicati da Giovanni Paolo II e i «sedevacantisti» che negano l'autorità dei papi eletti dopo il Concilio Vaticano II. La Fraternità sacerdotale San Pietro, l'Istituto Cristo Re di Gricigliana vicino a Firenze, l'amministrazione apostolica di Campos in Brasile, i monaci benedettini dell'abbazia di Le Barroux in Francia sono alcune tra le principali comunità di tradizionalisti fedeli al Papa.

Per celebrare la messa i loro sacerdoti hanno bisogno di un'autorizzazione speciale, il «celebret» rilasciata dalla Pontificia commissione Ecclesia Dei. Anche i fedeli che desiderano partecipare alla messa tridentina hanno bisogno di un permesso: il cosiddetto indulto rilasciato dal vescovo. E a questo proposito i tradizionalisti lamentano arbitrarietà e prevaricazioni in molte diocesi: denunciano come l'arcivescovo di Vicenza Cesare Nosiglia abbia rifiutato l'indulto a un gruppo di fedeli che avevano raccolto oltre mille firme.

Anche il vescovo di Pordenone, Ovidio Poletto, avrebbe negato i funerali in rito tridentino a un sacerdote defunto. Altrove sarebbe stata rifiutata la comunione ai fedeli che avevano chiesto di riceverla in ginocchio. E l'elenco potrebbe continuare. L'attesa decisione di Benedetto XVI di riconoscere la validità per tutti del messale di San Pio V metterebbe i tradizionalisti al riparo dalla discrezionalità dei vescovi.

Diversa la situazione dei seguaci di monsignor Lefebvre che fanno capo alla Fraternità San Pio X. Scomunicati nel 1988, quando Lefebvre ordinò quattro vescovi senza il permesso del Papa, ora sono presenti in tutto il mondo con 453 sacerdoti, 178 seminaristi, 108 suore, 7 seminari, due università, scuole e centri di formazione. A Ratzinger, in occasione del recente incontro a Castel Gandolfo, hanno chiesto il ritiro della scomunica e la riapertura del dibattito sul ruolo della tradizione nella Chiesa.

«Non è solo il problema della messa in latino, ma soprattutto di aiutare la Chiesa a uscire dalla crisi in cui è precipitata negli ultimi decenni» spiega a Panorama, don Marco Nély, superiore del distretto italiano dei lefebvriani. I membri della Fraternità hanno stampato una biografia su Lefebvre a 100 anni dalla nascita (1905-1991) in cui si contesta la legittimità della scomunica. L'edizione italiana sarà presentata il 19 novembre in un albergo a due passi dal Vaticano.

Le aperture di Benedetto XVI ai tradizionalisti dividono la Curia. Schierati a favore sono i cardinali Jorge Arturo Medina Estevez, Bernard Francis Law, Dario Castrillon Hoyos, Julian Herranz e l'anziano Alfons Maria Stickler. Fanno muro invece i vescovi francesi guidati dal cardinale parigino Jean-Marie Lustiger, e quelli tedeschi, guidati dal cardinale Karl Lehmann. Nemico giurato dei tradizionalisti è poi il cardinale Walter Kasper per le sue aperture ecumeniche.

Un invito alla prudenza giunge anche dal presidente della Commissione Cei per la dottrina della fede, Bruno Forte. Interpellato da Panorama, Forte ricorda che «la Chiesa non ha mai rinnegato, né poteva farlo, quanto nei secoli ha maturato per pregare in maniera pubblica e ufficiale il Dio vivente». Tuttavia, raccomanda il teologo «il riferimento all'autorità del Papà e dei vescovi è indispensabile alla liturgia e ai suoi riti. Ogni uso diverso rischierebbe di esporsi ad arbitri e manipolazioni».
C'è attesa per vedere se Ratzinger presterà ascolto agli inviti alla prudenza oppure tenderà una mano anche ai tradizionalisti più decisi.




23/09/2005 23:08
 
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Re: Ruini insultato alla radio, indaga la Procura

Scritto da: Ratzigirl 23/09/2005 14.59


Questo è una vergogna!!!! Questo signore, se possiamo chiamarlo così, sta legittimando la strage di preti e religiosi (circa 7.000 per mano dei "barbari" fedeli repubblicani della Spagna anni '30) i cui cadaveri erano tolti dalla sepoltura e trascinati per le strade ed esibiti appesi dalle chiese per farne scarnio e abbominazioni!!!! Poi non ci lamentiamo se c'è gente che loda l'opera di Bin Laden... [SM=g27812] [SM=g27812] [SM=g27812]
Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
23/09/2005 23:09
 
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Re: Il ritorno del tridentino

Scritto da: Ratzigirl 23/09/2005 19.27
Ignazio Ingrao per “Panorama” in edicola domani



FORZA, PAPA RATZI, ASPETTO CON ANSIA LA TUA DECISIONE!!!! [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]
Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
24/09/2005 00:16
 
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Re: Re: Il ritorno del tridentino

Scritto da: Paparatzifan 23/09/2005 23.09

FORZA, PAPA RATZI, ASPETTO CON ANSIA LA TUA DECISIONE!!!! [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]



E ti sosteniamo al 100%,in ogni tua decisione.[SM=g27811]
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24/09/2005 01:19
 
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Ruini fischiato a Siena
Doveva ritirare un premio, ma è stato subissato dai fischi. Il cardinale Camillo Ruini era a Siena perché invitato dalla Fondazione Liberal a ritirare il premio "Liberal Siena 2005", ma una quarantina di giovani contestatori hanno interrotto la cerimonia di premiazione.

Il cardinale aveva appena iniziato a leggere il suo discorso di ringraziamento a Palazzo Chigi Saracini, dove è in corso un convegno della Fondazione Liberal, quando si è sollevato un coro di fischi e grida. "Vergogna, vergogna", hanno ripetuto le decine di studenti delle scuole medie e dell'università entrate in sala, volendo così contestare, a loro parere, "le ripetute intrusioni, ingerenze della Chiesa negli affari dello Stato".

Il presidente della Cei ha quindi richiuso in una cartella il suo discorso e si è allontanato dal podio. Gli studenti hanno continuato a contestarlo issando anche uno striscione sul quale si leggeva: "Libero amore in libero Stato". I giovani hanno poi scandito numerosi slogan tra i quali "Siamo tutti omosessuali" e "Vogliamo fare Pacs in avanti nei diritti". Alla fine alcuni commessi di Palazzo Chigi Saracini, sono riusciti a convincere i ragazzi ad abbandonare la sala.

La protesta, durata circa una decina di minuti, è stata promossa da varie formazioni giovanili che fanno riferimento all'area della sinistra, tra le quali Udu-Unione degli universitari, Farfalle rosse, Giovani comunisti, Uds e anche Arcigay e Arcilesbica. Una volta terminata la contestazione, il cardinale Ruini ha ripreso il suo discorso che è stato salutato dagli applausi dei partecipanti al convegno della Fondazione Liberal. Gli studenti universitari, parlando poi con i cronisti, hanno spiegato di essere almeno un centinaio, ma solo la metà ha potuto varcare il portone del Palazzo Chigi Saracini.

Con il sorriso sulle labbra, il cardinale ha definito quanto accaduto oggi a Siena una "piacevole interruzione". Adornato, invece, ha sottolineato che i giovani contestatori meritano "un ringraziamento perché sono riusciti a manifestare ciò che io ho detto in cinquanta minuti e cioè che quando si abusa della libertà, cala il silenzio". Il cardinale Ruini è stato poi finalmente premiato con una croce stilizzata.

DICHIARAZIONE DI CASINI SULL'AVVENIMENTO:

"Primi frutti avvelenati di una campagna contro la Chiesa"Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, è intervenuto sulla vicenda da San Marino, dove si trova per un convegno su papa Benedetto XVI e il suo libro di recente pubblicazione. Casini, oltre a esprimere la sua solidarietà nei confronti del cardinale Ruini, ha dichiarato: "Vorrei rivolgere un invito a tutti a essere più sereni e cauti nel giudicare la Chiesa e i suoi interpreti. La laicità del nostro Stato - ha proseguito Casini - è fondata sul concetto di libertà per tutti, anche per le autorità ecclesiastiche che non possono essere minorate nei propri diritti di espressione. Ma temo che questo triste episodio sia uno dei primi frutti avvelenati di una campagna caratterizzata da troppe intolleranze verso la Chiesa".

24/09/2005 10:45
 
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Re: Re: Re: Il ritorno del tridentino

Scritto da: RATZGIRL 24/09/2005 0.16


E ti sosteniamo al 100%,in ogni tua decisione.[SM=g27811]




Cara Ratzgirl, sono assolutamente d'accordo con te!! E spero che il nostro caro Benedetto XVI sa che una moltitudine lo sostiene come noi, contro i lupi [SM=g27812] di cui aveva parlato nell'omelia del 24 aprile scorso.

Ho trovato questo su un blog francese, è un'analisi molto pertinente delle pseudo rivelazioni sul conclave.


24 septembre 2005
Comment affaiblir Benoît XVI ?

Comment affaiblir le Pape, particulièrement avant l'ouverture du Synode sur l'Eucharistie ? Publier un "journal du conclave", prétendument tenu par un cardinal... resté anonyme. Histoire de montrer que bon, c'est Ratzinger qui a été élu, mais ç'aurait pu être un autre, donc ce qu'il dit est à relativiser...

Eh bien non : que ce cardinal parjure existe ou non, et que le Pape ait été élu à l'unanimité ou plus difficilement, n'importent en rien. Benoît XVI a été désigné par ses pairs, mais ne tient pas sa légitimité d'eux - il la tient du Père dans la vigne duquel Benoît est un , du Fils dont il est le Vicaire, et de l'Esprit qui a su oeuvrer dans le coeur des cardinaux.

Ces cardinaux auxquels Benoît XVI s'était adressé après son élection :

Vénérés frères, je vous adresse mes remerciements les plus personnels pour la confiance que vous avez placée en moi en m’élisant Evêque de Rome et Pasteur de l’Eglise universelle. C’est un acte de confiance qui constitue un encouragement pour entreprendre cette nouvelle mission, avec plus de sérénité car je suis persuadé de pouvoir compter non seulement sur l’aide indispensable de Dieu, mais également sur votre collaboration généreuse. Je vous en prie, ne me faites jamais manquer votre soutien !

L'hypothétique cardinal parjure pourrait-t-il relire cet appel sans rougir ?




24/09/2005 11:36
 
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Sono d'accordo con te, e non solo, aggiungo: quest'uomo mi sembra molto risentito della nomina a Papa di Ratzi, pertanto ha tirato fuori la storia che poteva non essere lui....a che scopo? gettare discredito? tanto il Papa non si cambia!!![SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
24/09/2005 14:33
 
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che noia!
che ratzinger abbia avuto 77, 100, 107 o 113 voti non ha alcuna importanza:il papa è lui ed i cardinali lo hanno accettato prestandogli obbedienza l'uno dopo l'altro.
io, fossi nel papa, farei di tutto per scovare il traditore e punirlo come merita (degradazione a vescovo e spedizione in qualche oscura diocesi, ipotesi peggiore della scomunica).
24/09/2005 18:04
 
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Re: Ruini fischiato a Siena

Scritto da: Ratzigirl 24/09/2005 1.19
Doveva ritirare un premio, ma è stato subissato dai fischi. Il cardinale Camillo Ruini era a Siena perché invitato dalla Fondazione Liberal a ritirare il premio "Liberal Siena 2005", ma una quarantina di giovani contestatori hanno interrotto la cerimonia di premiazione.

Il cardinale aveva appena iniziato a leggere il suo discorso di ringraziamento a Palazzo Chigi Saracini, dove è in corso un convegno della Fondazione Liberal, quando si è sollevato un coro di fischi e grida. "Vergogna, vergogna", hanno ripetuto le decine di studenti delle scuole medie e dell'università entrate in sala, volendo così contestare, a loro parere, "le ripetute intrusioni, ingerenze della Chiesa negli affari dello Stato".

Il presidente della Cei ha quindi richiuso in una cartella il suo discorso e si è allontanato dal podio. Gli studenti hanno continuato a contestarlo issando anche uno striscione sul quale si leggeva: "Libero amore in libero Stato". I giovani hanno poi scandito numerosi slogan tra i quali "Siamo tutti omosessuali" e "Vogliamo fare Pacs in avanti nei diritti". Alla fine alcuni commessi di Palazzo Chigi Saracini, sono riusciti a convincere i ragazzi ad abbandonare la sala.

La protesta, durata circa una decina di minuti, è stata promossa da varie formazioni giovanili che fanno riferimento all'area della sinistra, tra le quali Udu-Unione degli universitari, Farfalle rosse, Giovani comunisti, Uds e anche Arcigay e Arcilesbica. Una volta terminata la contestazione, il cardinale Ruini ha ripreso il suo discorso che è stato salutato dagli applausi dei partecipanti al convegno della Fondazione Liberal. Gli studenti universitari, parlando poi con i cronisti, hanno spiegato di essere almeno un centinaio, ma solo la metà ha potuto varcare il portone del Palazzo Chigi Saracini.

Con il sorriso sulle labbra, il cardinale ha definito quanto accaduto oggi a Siena una "piacevole interruzione". Adornato, invece, ha sottolineato che i giovani contestatori meritano "un ringraziamento perché sono riusciti a manifestare ciò che io ho detto in cinquanta minuti e cioè che quando si abusa della libertà, cala il silenzio". Il cardinale Ruini è stato poi finalmente premiato con una croce stilizzata.

DICHIARAZIONE DI CASINI SULL'AVVENIMENTO:

"Primi frutti avvelenati di una campagna contro la Chiesa"Pier Ferdinando Casini, presidente della Camera, è intervenuto sulla vicenda da San Marino, dove si trova per un convegno su papa Benedetto XVI e il suo libro di recente pubblicazione. Casini, oltre a esprimere la sua solidarietà nei confronti del cardinale Ruini, ha dichiarato: "Vorrei rivolgere un invito a tutti a essere più sereni e cauti nel giudicare la Chiesa e i suoi interpreti. La laicità del nostro Stato - ha proseguito Casini - è fondata sul concetto di libertà per tutti, anche per le autorità ecclesiastiche che non possono essere minorate nei propri diritti di espressione. Ma temo che questo triste episodio sia uno dei primi frutti avvelenati di una campagna caratterizzata da troppe intolleranze verso la Chiesa".




Il comportamento di questa gente nei confronti di Ruini è stato a dir poco INDECENTE.[SM=g27812]
Il povero Cardinale ha reagito con grande classe e senso dell'umorismo,e si merita tutta la nostra comprensione.[SM=g27821]
RATZI FOREVER

Suor RATZGIRL
Ordine Benedettino delle Suore delle Sante Coccole al Romano Pontefice
24/09/2005 20:02
 
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ma...
Io non credo che sia indecente la contestazione, ma il modo in cui è stato contestato.Si può chiedere cortesemente la parola ed esprimere il proprio dissenso, invece di passare per maleducati. Io non amo molto Ruini, a pelle, ma in questo contesto merita decisamente il mio applauso.[SM=g27811]
25/09/2005 04:34
 
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Ruini fischiato a Siena - Ratzinger oltraggiato a New York
Che combinazione! Proprio ieri, Galantarie nel forum americano ci ha fatto ricordare la indecente (e la parola apposta) manifestazione gay contro Ratzinger quando lui ha visitato New York nel gennaio 1988. Fu peggiore di quella a Siena!
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Un gay chi ha partecipato "spontaneamente" nella manifestazione racconto la sua storia un giorno dopo l'elezione di Benedetto XVI. Si vede che l'uomo era amareggiato nel 1989 e rimane amareggiato ancora...

One protest that was announced was an upcoming zap of Josef Cardinal Ratzinger, the German prelate who was head of the Congregation for the Doctrine of Faith. He had written a paper for the Vatican in which he said that homosexuality was "intrinsically evil" and a "moral evil." Cardinal Ratzinger had said the church had to fight the homosexual and fight against legislation that "condoned" homosexuality.

The Ratzinger appearance was at St. Peter’s, a church known for its modern architecture, at Citicorp Center...When I arrived, the place was packed. It was in a big amphitheater that looked more like the United Nations General Assembly chamber than a church. This wasn’t going to be a Catholic mass; St. Peter’s wasn’t even a Catholic Church. Ratzinger may have been a religious figure but he was also a political leader, especially since he was the church’s antigay crusader, here to fight against gay civil rights legislation....

...Ratzinger took the podium and began to speak. As soon as he finished his first sentence, a group of about eight people to the left of the crowd leaped to their feet and began chanting "Stop the Inquisition!" They chanted feverishly and loudly, their voices echoing throughout the building. The entire room was fixated on them. Activists suddenly appeared in the back of the church and began giving out fliers explaining the action. Two men on the other side of the room jumped up and, pointing at Ratzinger, began to scream, "Antichrist!" Another man jumped up, in one of the first few rows near the prelate, and yelled, "Nazi!" All over the church, angry people began to shout down the protestors who were near them; chaotic yelling matches broke out.

It was electrifying. Chills ran up and down my spine as I watched the protestors and then looked back at Ratzinger. Soon, anger swelled up inside me: This man was the embodiment of all that had oppressed me, all the horrors I had suffered as a child. It was because of his bigotry that my family, my church -- everyone around me -- had alienated me, and it was because of his bigotry that I was called "faggot" in school. Because of his bigotry I was treated like garbage. He was responsible for the hell I'd endured. He and his kind were the people who forced me to live in shame, in the closet. I became livid....

Suddenly, I jumped up on one of the marble platforms and, looking down, I addressed the entire congregation in the loudest voice I could. My voice rang out as if it were amplified. I pointed at Ratzinger and shouted: "He is no man of God!" The shocked faces of the assembled Catholics turned to the back of the room to look at me as I continued: "He is no man of God -- he is the Devil!"

I had no idea where that came from. A horrible moan rippled across the room, and suddenly a pair of handcuffs was clamped on my wrists and I was pulled down….

…I was excited the see something in the New York Post the next day besides the gossip columns: a headline – "Gays Rattle Pope’s Envoy" – next to a photo of an anguished Cardinal Ratzinger.
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E dal punto di vista di una simpatizzante, un'altro manifestazione contra Ratzinger....[/C]

In the fall of 1988, John Richard Neuhaus (a Lutheran pastor at that time) invited Cardinal Ratzinger to give a talk in his church on Lexington Avenue in New York. I was privileged to attend with a young friend of mine, Mary Healy. The place was packed. His Eminence started speaking, with the audience listening with keen interest. All of a sudden, pandemonium broke loose: A group of homosexual activists who had occupied the galleries started shouting, screaming, and hurling insults at the cardinal.

My Latin blood started boiling. Before I knew it, I got up and said at the top of my voice, “Shame on you!” The police were called and they forced the dissidents to leave the Church; they went outside and continued screaming. The cardinal stood quietly on the podium with a grieved but gentle expression on his face. I could not help but have the feeling that he was praying, “Father, forgive them, for they know not what they do.”

Peace was finally reestablished, and once again, His Eminence proceeded with his text as if nothing had happened. He was clearly deeply recollected. But it was not the end of this ugly affair. After some ten minutes, other protesters seated in the back of the Church started spitting their gall once again and giving expression to their unholy rage. The same scenario was repeated; but this time, the police were nearby, and the speaker could complete his talk.

His attitude throughout was admirable—peaceful, calm, loving, no bitterness, no resentment. He accepted their insults and, in doing so, gave testimony to the teaching of Christ: Love those who hate you.
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