Cercava di nasconderlo, ma era preoccupato.
Chi li aveva spiati durante la notte?
Non gli uomini di Azrek, dedusse.
*Quei cani rognosi non perdono tempo in simili sottigliezze. Quando vogliono qualcosa, o qualcuno, se la prendono senza troppe cerimonie, con le buone o con le cattive … quasi sempre con le cattive*
Che fosse quel misterioso vecchietto incontrato da Halya e Naetro giorni addietro?
*Mmm … ne dubito. Si sarebbe fatto avanti e avrebbe parlato, come la volta scorsa*
Chi allora?
Forse Spadaveloce gli aveva messo dietro qualcuno dei suoi uomini?
*Si, forse … ma a che scopo? Beh, forse … naaa …*
Decise di accantonare, per il momento, quel genere di elucubrazioni e concentrarsi su altre faccende.
*Come ci comporteremo una volta giunti nei pressi di Lualis?
Con chi parlare? Chi evitare?
Dove dirigersi? Alla Torre, forse?
Riusciremo ad individuare la vecchia strada che conduce al Cerchio delle Brume?
Dovrò presentarmi sotto il nome di Elarin? Dovrò tentare di smuovere le coscienze degli Uomini che lì dimorano?
Troveremo informazioni su Mejan? Naaa … accidenti a me! Devo smetterla di pensare alla vecchia Mejan e concentrarmi sul mio nuovo compito, sul mio nuovo ruolo; mi sono assunto una responsabilità molto grande, ma per fortuna non sono solo*
Il suo sguardo passò in rassegna i suoi compagni, uno ad uno. Cercò di trarre forza e coraggio da ognuno di loro e invece trovò ...
... la conoscenza, il potere e la sapienza di Vilahir …
… la forza, il coraggio e l’autenticità di Naetro …
… l’acume, la sensibilità e il sesto senso di Halya!
No, non era solo!