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Commenti su AMARCORD

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2014 20:44
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12/01/2014 20:44
 
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Inverno 1977/78

Quale sarà la mia roulotte?

webcam su www.campingyoghiebubu.it
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09/01/2014 21:32
 
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Inverno 1977/78
correva l'inverno 1977/78, il Camping Yoghi e Bubu era agli albori

Sbaglio o sotto quei cumuli di neve ci sono delle roulottes?

Foto gentilmente concessa da Italo e Angela



webcam su www.campingyoghiebubu.it
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02/10/2012 22:44
 
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Alcuni frammenti di ieri













--------------------------------------------------
Non basta esserci...
Bisogna farsi vedere!!!!

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09/04/2012 22:32
 
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Roccia dell'aquila
Ma come l'hanno rovinata la strada per la roccia......
vi ricordate quando in bici nella strada del ritorno si poteva venire giù dal pratone e per un sentirino si sbucava tra le felci?......
che bello altro che le case in pietra con piscina!!!!
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09/04/2012 22:29
 
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Re: ricordate????
LA NICCHIA DEI SAPORI, 08/02/2009 16.34:

OGGI PER TUTTA LA GIORNATA, SUL PIAZZALE DAVANTI AL RANCH, GRANDE VENDITA DI CALZATURE E BORSE, DI TUTTE LE MARCHE A PREZZI ECCEZZIONALI




Come dimenticarla......ci davano tutto il giorno.....ancora oggi ogni tanto la dico:

OGGI E PER TUTTA LA GIORNATA A SANT'ANNA DI COLLAREA SUL PIAZZALE DAVANTI AL RANCH GRANDE VENDITA DI CALZATURE E BORSE, DELLE MIGLIORI MARCHE, DI ALTA BOUTIQUE A PREZZI......ECCEZZIONALI!!!!

ecco direi che era proprio così!!!
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09/11/2010 08:13
 
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Per Ersy
"Consiglio da un vecchietto....... Ma tenete presente che in quel momento, qualcuno ha deciso di chiudere la partita e che purtroppo non esistono tempi di recupero : stop, fine, fischio finale e tutti negli spogliatoi."
Hai perfettamente ragione.
Rosa
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08/11/2010 21:41
 
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Ersy hai veramente scritto qualcosa di emozionante e profondamente vero.....
Complimenti davvero!!
[SM=g27822]
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08/11/2010 17:15
 
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il "pezzo" di Ersy è stato inserito anche sul sito nella sezione "Il Comprensorio" visto da voi. Sezione da lui curata, ma se ci fossero altri scritti...
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08/11/2010 15:41
 
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qualche anno fa
...scusate non so voi....
ma il mio primo paio di scarponi erano di pelle nera con i lacci .....

e' vietato qualunque commento sulla mi eta' grazie! [SM=g27826]
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08/11/2010 15:32
 
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un consiglio da vecchietto....
...non sono consigli da vecchietto.......
per capire queste cose non serve l'eta, purtroppo spesso si comprendono solo sulla prppria pelle e a volte ti senti vecchio anche quando la tua carta d'identita' dice il contrario.
..pensi che a te non capitera',perche dovrebbe?
Ma, non bisogna mai dimenticare questo "consiglio" perche' purtroppo a volte succede anche di pagare piu' di una volta nella vita.
Solo se si cerca di ricordare come e' fatta la vita veramente si riuscira' ad essere consapevole anche delle piccole gioie di ogni giorno......ma a volte non e' facile!!!
[SM=g27811]
E Allora...alllegria!!!!!!

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06/11/2010 13:13
 
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Re: Semplici ricordi di una famiglia comune – Dedicato a mio papà –
ERSY19, 05/11/2010 22.08:


Consiglio da un vecchietto..
Quest’inverno se siete in montagna, spegnete i cellulari, se avete preso impegni con amici rimandateli, disconnettetevi da facebook e spegnete il computer, alla fidanzata dite che avete altro da fare e andate da vostro papà e ditegli “Domani non ho nessun impegno ci facciamo una sciata insieme?”
E se qualcuno si continua a ripetere “purtroppo sono incasinato e con lui lo faccio la prossima volta” fermatevi e fatelo subito, perché sapete bene che state mentendo a voi stessi accampando scuse che in qualche modo “lavino” la vostra coscienza.
La vita ci riserva tante belle cose ma anche dolori insormontabili che in alcuni casi sono come fulmini che si abbattono su di noi, lasciandoci storditi, attoniti e incapaci di comprenderne il significato. Ed in questi momenti devastanti la cosa peggiore che possa succedere, è la cruda consapevolezza (che ti colpisce come un pugno nello stomaco lasciandoti a boccheggiare alla ricerca di aria), che forse alcune cose potevano essere fatte ma che aimè sono rimaste incompiute o che non si è riusciti a farne abbastanza proprio perché, per un motivo od un altro, si è sempre “incasinati”. Ma tenete presente che in quel momento, qualcuno ha deciso di chiudere la partita e che purtroppo non esistono tempi di recupero : stop, fine, fischio finale e tutti negli spogliatoi.
Date ascolto ad uno scemo e per di più rimbambito.

______________________________________________________________________

Gran belle parole [SM=x291722] [SM=x291722]

le stesse cose che sono capitate a me... perdendo la mamma nel 1980 e il papà nel 1986 rispettivamento a 50 e 64 anni!!







Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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06/11/2010 00:23
 
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Il tuo racconto è davvero commuovente.
Purtoppo è vero che a volte crediamo di avere davanti a noi tanto TEMPO, e rimandiamo, rimandiamo a DOPO. Dobbiamo sempre ricordare però che a volte il dopo non c'è ed allora ... rimpiangiamo ciò che avremmo voluto dire e fare ... ma non ci è stato possibile. Gli affetti sono la nostra vittoria e la nostra forza ... devono venire PRIMA di tutto.
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05/11/2010 22:08
 
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Semplici ricordi di una famiglia comune – Dedicato a mio papà –
Sono confuso, non capisco se sono riuscito a dormire oppure no.
Adesso sono sveglio ma mi è difficile comprendere che ore sono. Ho passato una notte agitatissima perché la sorpresa che mi ha fatto papà è troppo bella : “…..domani andiamo a sciare a S. Giacomo”.
- Ma perché dormono ancora tutti?
- Ma quando arriva il momento di alzarsi?
- Che ore saranno?

Alzo gli occhi e guardo la finestra sopra il mio letto, ma mi accorgo che è ancora buio, gettandomi nello sconforto più totale perché vuol dire solamente una cosa : devo ancora aspettare !!!!!!.
Improvvisamente dei rumori rompono il silenzio e una luce si accende, illuminando debolmente la mia stanza attraverso i vetri smerigliati della porta.
“Evviva è la mamma che si è alzata prima di tutti per fare i preparativi.”
Arriva in camera e mi chiama con voce bassa, pensando di svegliarmi “ Buon giorno, è ora di alzarsi ….. ” ed io, che non aspettavo altro fin da ieri sera, salto dal letto come una molla guardandomi intorno per cercare i vestiti che trovo ordinatamente appoggiati sulla seggiola e pronti dalla sera prima : calzamaglia, pantaloni da sci di fustagno con sottopiede, calzettoni pesanti di lana, maglia a collo alto e maglione di lana spessa, fatti dalla nonna.
Controllo l’orologio che con le sue lancette fosforescenti indicano le cinque e mezza. Cavolo, è molto presto ma il viaggio è molto lungo.

Esco di camera e saluto papà che ormai è quasi pronto mentre il mio fratellino sta facendo colazione in cucina e la mamma, come sempre in queste occasioni, sta terminando i preparativi per il “vettovagliamento da viaggio”: il thermos con il caffè per loro, il thermos con il caffèlatte per noi e l’immancabile torta fatta in casa preparata la sera prima.
Papà mi dice di andare con lui a preparare la macchina e prendiamo le borse con gli scarponi e i vestiti di ricambio, perché sicuramente c’è ne sarà bisogno, visto che al momento non sono proprio un mago nello sci e quindi le cadute nella neve sono una abitudine che al momento non riesco ad eliminare: in fin dei conti ho solo 8 anni !!!!!
Lo slittino di legno, colore rosso fuoco, lo prende papà e servirà a mio fratello per fare qualche scivolata. Lui ancora non sa sciare, ha solamente 2 anni.

Arrivati nel parcheggio, trovo la nostra bellissima macchina appena comprata, una Fiat 600 colore panna, con i sedili in similpelle rossi che oggi mi porterà “lassù”, in un posto fatato e magico.
Papà fa gli ultimi controlli, verificando che le catene da neve siano al loro posto, insieme al fil di ferro e alle pinze, perché mi ha spiegato che le catene, una volta montate, si devono “tirare” ed è per questo che servono le pinze : “porca miseria quante cose sa il mio papà !!!!”
Dopo poco ci raggiunge anche la mamma e finalmente partiamo. A Sampierdarena prendiamo la camionale (papà la chiama così), mentre l’alba sta incominciando lentamente a fare capolino e mi appoggio allo schienale iniziando a guardare fuori dal finestrino.

Senza rendermi conto incomincio a fantasticare ad occhi aperti : “…..sono sulle piste vestito all’ultima moda e sto affrontando con semplicità quella più difficile, prendo qualunque tipo di skilift, come fossero il mio pane quotidiano e nessuno riesce a “starmi dietro” perché sono troppo bravo. Quando passo io, tutti i bambini mi guardano con invidia, sperando di diventare bravi quanto me e …………..e una voce mi riporta alla realtà, è papà, che mi sta dicendo: “Guarda chicco, il sole che sta nascendo” ed infatti una palla color arancione intenso sta lievitando dal mare: è bellissima e sembra quasi una magia.

Piano, piano ci avviciniamo alla meta che però è ancora distante. Superiamo il casello di Savona e quello di Altare che è “un casello strano“ perché all’inserviente, gli devi dire la tua destinazione, pagare in anticipo e conservare un piccolo foglietto che dobbiamo riconsegnare all’uscita. Papà si confonde spesso o fa finta e per ricordarsi il nome giusto del casello di uscita, ha creato un piccolo trucco. “Come si chiama il piccolo della pecora?” - e io devo rispondere “agnello” che magicamente per assonanza, lo si fa diventare Niella.
Ad Altare ci fermiamo nella piccola stazione di servizio a fare benzina e “pipì”. La mamma apre la borsa magica, da cui escono i thermos e la torta e facciamo una piccola “pausa” , soprattutto per papà che non è abituato a guidare per così tanto tempo.
Alla fine riprendiamo il cammino e all’orizzonte si intravedono le montagne coperte di neve e anche la pianura ha una spolverata di bianco. Inizio a fremere perché vorrei fermarmi a toccarla e giocarci ; non so come spiegarlo ma la neve mi dà una sensazione di gioia indescrivibile e più di una volta mi sono chiesto se sono nato nella città sbagliata: il mare mi piace, mi diverte, ma mai quanto la montagna !!!!!!

Lentamente ed arrancando con fatica, la nostra “macchinina” affronta la salita, tornante dopo tornante, quasi sbuffando ma in modo continuo ed inarrestabile; in alcune curve papà non riesce a fare bene “la doppietta“(non so cosa vuol dire ma si dice così) e così “la marcia gratta ”: deve fare ancora un po’ di pratica e prenderci ancora confidenza!!!!
Superiamo Torre, poi Montaldo, a seguire S.Anna ed infine dietro ad una curva, arriviamo finalmente in paese. Papà posteggia la macchina subito dopo il Giardina a fianco delle ultime vecchie case ubicate prima della collina degli Odassi. Scendo velocemente e mi guardo intorno, riconoscendo i piloni argentati dello skilift e poco lontano, le grosse ruote della manovia che stanno già trasportando lentamente e pigramente le persone.
Aiuto papà e mamma a scaricare la macchina, portando tutto l’armamentario dove abbiamo deciso di fare “base” e lo faccio velocemente, con ansia, perché adesso è il momento più importante, devo andare ad affittare gli sci !!!!!!

Papà mi prende per mano e ci avviamo al negozio che si trova più o meno a metà della via principale e poco prima del piccolo negozio di alimentari VeGè.
Una volta entrati ci fanno vedere gli sci a disposizione che non sono certo dell’ultima generazione ma va bene lo stesso, mi accontento e poi papà mi ha promesso che quando saprò sciare un pochino meglio, me li compra.
Esco dal negozio tutto fiero e baldanzoso perché adesso sulle mie spalle sono appoggiati un bellissimo paio di sci e, anche se faccio fatica a tenerli fermi per la poca dimestichezza, cerco di darmi un tono da esperto della situazione. Durante il cammino papà inizia a darmi le raccomandazioni : “…..ricordati, attento a non incrociare le punte e non andare indietro con il corpo; usa bene le racchette e non ti arrabbiare come hai fatto l’ultima volta ……. vedrai che piano, piano anche tu potrai prendere lo skilift ……………”.
Mentre la mamma e il fratellino hanno fatto “base”in una zona alta “della manovia”, io e papà prendiamo possesso della nostra “pista”, anche se a dire il vero chiamarla pista è leggermente esagerato: è un largo pendio con alcuni piccoli alberi nel mezzo e si sviluppa sulla collinetta degli Odassi. La neve naturalmente non è battuta e non esiste impianto di risalita, ma per me va bene così.
Il mio skilift è Papà e sarà lui a trainarmi sino in cima ed infatti così facciamo : una volta arrivato, mollo tutto e nel tentativo di girarmi per iniziare la discesa, mi sembra di essere sulle uova tanto mi sento poco in equilibrio.
Papà nel frattempo mi precede e si posiziona a metà, dandomi di nuovo le raccomandazioni di prima : parto, faccio pochi metri, provo a fare una curva con tante difficoltà e riesco nell’impresa, scivolo verso il basso anche se la neve non battuta oppone resistenza, mi preparo e faccio l’altra curva e così via : in fin dei conti pensavo peggio, perché è passato un po’ di tempo dall’ultima volta e avevo timore di non ricordarmi più. Piano, piano arrivo in fondo, cadendo un paio di volte ed alla fine della discesa, c’è papà che mi aspetta, mi fa i complimenti, mi prende la racchetta e ricomincia a trainarmi verso la cima. Io tutto contento e gasato sono al settimo cielo e non vedo l’ora di essere nuovamente in cima ma poi mi accorgo che, anche se non lo fa vedere, papà deve fare una fatica “boia” primo, perché la salita è ripida e secondo perché io non sono proprio una piuma. Mentre mi traina “sbuffa e soffia” e guardandolo da dietro con il suo buffo cappello sulla testa e la sua tenuta da sci dell’anteguerra (nel vero senso della parola), penso a tutti i sacrifici che sta facendo per portarmi a sciare. La domenica è il suo unico giorno di riposo e anziché starsene a casa in panciolle, eccolo qua che sta facendo “lo skilift” tutto per me, senza lamentarsi minimamente e con il sorriso sul volto.

La mattinata passa velocemente, forse troppo, e ad un certo momento la mamma ci chiama per il pranzo. Mi tolgo gli sci e ci avviamo verso la pista della manovia. Mio fratello sta letteralmente sguazzando nella neve e la mamma mi tasta per vedere se sono bagnato ma i pantaloni di fustagno più la calzamaglia hanno fatto il loro dovere. Discorso diverso per le calze perché gli scarponi di cuoio con le stringhe non sono proprio ermetici. Mi cambio e sono pronto a divorare qualunque cosa ci sia di commestibile.
Nuovamente la borsa magica si riapre e dalla sua enorme bocca compaiono panini, torta Pasqualina e l’immancabile polpettone più naturalmente vari beveraggi per noi bimbi e per mamma e papà.
Il tempo passa velocemente e tra una scivolata con lo slittino, qualche palla di neve e nuove discese nella “mia” pista, il pomeriggio avanza ed è ormai ora di fare rientro a Genova.
Prima di partire però si decide di andare al bar a prendere una cioccolata calda : è proprio una grande giornata oggi, mamma mia che bello, non succede mica tutti i giorni sedersi al tavolino ! Roba da signori!!!!
Poco dopo ci avviamo a malincuore verso la macchina perché oramai il rientro è inevitabile e uscendo dal bar incontro persone che stanno ritornando a casa o in albergo : accidenti come le invidio, anch’io vorrei fare lo stesso ed essere qua domattina per poter sciare ancora.
Quando diventerò grande !!!!!!!…………..
Nella penombra del pomeriggio inoltrato, la macchinina riprende il suo cammino e mi sento stanco ma tanto felice. Siamo oramai in autostrada, il mio fratellino si è sdraiato sul sedile e dorme sereno mentre un serpentone di luci ci sta venendo incontro : sono le macchine che vanno in senso contrario al nostro. Guardo papà che vedo molto concentrato alla guida, il viso è molto vicino al volante e ogni tanto con un panno, pulisce il vetro che si appanna di continuo. Il riverbero gli sta dando molto fastidio e probabilmente è anche stanco.
Continuo a guardarlo rendendomi conto di essere un bambino molto fortunato ad avere un papà così : promesso che quando sarò grande sarò io a portarlo in montagna, guiderò io la macchina e ci divertiremo un mondo. Comprerò una casa e lo porterò nei posti più belli pensando a tutto io ……… promesso ………. Sarà proprio così.

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Consiglio da un vecchietto..
Quest’inverno se siete in montagna, spegnete i cellulari, se avete preso impegni con amici rimandateli, disconnettetevi da facebook e spegnete il computer, alla fidanzata dite che avete altro da fare e andate da vostro papà e ditegli “Domani non ho nessun impegno ci facciamo una sciata insieme?”
E se qualcuno si continua a ripetere “purtroppo sono incasinato e con lui lo faccio la prossima volta” fermatevi e fatelo subito, perché sapete bene che state mentendo a voi stessi accampando scuse che in qualche modo “lavino” la vostra coscienza.
La vita ci riserva tante belle cose ma anche dolori insormontabili che in alcuni casi sono come fulmini che si abbattono su di noi, lasciandoci storditi, attoniti e incapaci di comprenderne il significato. Ed in questi momenti devastanti la cosa peggiore che possa succedere, è la cruda consapevolezza (che ti colpisce come un pugno nello stomaco lasciandoti a boccheggiare alla ricerca di aria), che forse alcune cose potevano essere fatte ma che aimè sono rimaste incompiute o che non si è riusciti a farne abbastanza proprio perché, per un motivo od un altro, si è sempre “incasinati”. Ma tenete presente che in quel momento, qualcuno ha deciso di chiudere la partita e che purtroppo non esistono tempi di recupero : stop, fine, fischio finale e tutti negli spogliatoi.
Date ascolto ad uno scemo e per di più rimbambito.


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Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.
JFK
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26/10/2010 22:51
 
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Tra qualche giorno inserirò in questa sezione alcuni ricordi di molti anni fa vissuti a San Giacomo da una semplice e normalissima famiglia, quando la vita era ancora tutta da scoprire e tutto era bellissimo. Una famiglia che ha avuto la possibilità di vivere momenti in cui il presente era fatto di certezze, di sicurezze ed il futuro prometteva grandi progetti e grandi obiettivi che, anche con enormi sacrifici, potevano essere realizzati : insomma sogni alla portata di tutti !!!!Lo so che direte “Ma porc…..non hai altro posto dove rompere i marroni” e sono assolutamente d’accordo con tutti voi ma avevo bisogno di condividere con altri questo mio momento particolare dell’anno che si sta avvicinando.E visto che quanto scritto non è “propriamente stringato” è per questo che inserisco questo preallarme, per fare in modo che sbucando da “Amarcord” possiate “evitarmi in tempo”(Uomo avvisato mezzo salvato).Spero di non risultare OT oppure SP (SpaccaPal..)e se così fosse mi scuso in anticipo. Un saluto a tutti.
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Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.
JFK
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15/10/2010 17:36
 
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Qualche anno fa
Metà anni '80, il sottoscritto impegnato sul Giardina nella gara di fine corso (già da questa immagine si capisce che non sarei diventato uno sciatore professionista...)




Ciao

Marco
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17/09/2010 21:57
 
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Vintage anni 70
Chi non li ha avuti? Mi riferisco naturalmente ai "vecchietti"



.....e questi





per finire con un'icona degli anni settanta...........i dopo sci con pelo

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Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.
JFK

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29/03/2010 11:54
 
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io troppo vecchio???
cavolo vorresti dire che io sono troppo vecchio???.. [SM=g27833]
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25/03/2010 15:53
 
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Re: il pull
maxsandor, 25/03/2010 13.37:

buongiorno a tutti...
chi andva a comprare le formaggette al pull da Luigi?.... [SM=g27827]
________________________________________________________________________

Sono troppo giovane!!! [SM=g8246]




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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25/03/2010 13:37
 
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il pull
buongiorno a tutti...
chi andva a comprare le formaggette al pull da Luigi?.... [SM=g27827]
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22/09/2009 16:44
 
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Re: Re: Re: scusate......
maurizio.SAVONA, 22/09/2009 16.36:

icci, 22/09/2009 16.25:



...era gia' una fortuna negli anni 60-70 fare una vacanza...cosi' come avere un'auto: ricordo ancora la prima macchina di mio padre, una 850 acquistata di seconda mano nel 1971: un evento...tanto che lo ricordo ancora!!!
...ora mio figlio e mia figlia, figli del loro tempo, vanno anche all'estero, soprattutto abituati gia' dalla scuola.

le foto all'alpino, è proprio vero, sono una chicca!!!


che bella testimonianza hai reso!!!commovente e delicata...
________________________________________________________________________

Invece noi andavamo a Montaldo a trovare miei nonni con una Giulitta Sprint ( che ho ancora ora) e ricordo benissimo l'albergo Italia sempre a Montaldo con tanta di quella gente a ballare..che tempi! [SM=g27822]




pensa che invece alla fine degli anni settanta fabio ed io salivamo in pullman, partendo con la pesci da piazza della vittoria, a genova...
avevamo un'attrezzatura quasi medievale, roba che un antiquario ci poteva rimborsare parecchio gia' allora...
piu' che alla gioia dello sci, il mio scopo era fare il viaggio, anche se lungo e faticoso, su pullman poco agili, per stare nel sedile accanto a fabio...per tenergli la mano tutto il viaggio...
[SM=g27836]
...se lo racconti ora...i giovani ti ridono in faccia... [SM=g27824]


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22/09/2009 16:36
 
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Re: Re: scusate......
icci, 22/09/2009 16.25:



...era gia' una fortuna negli anni 60-70 fare una vacanza...cosi' come avere un'auto: ricordo ancora la prima macchina di mio padre, una 850 acquistata di seconda mano nel 1971: un evento...tanto che lo ricordo ancora!!!
...ora mio figlio e mia figlia, figli del loro tempo, vanno anche all'estero, soprattutto abituati gia' dalla scuola.

le foto all'alpino, è proprio vero, sono una chicca!!!


che bella testimonianza hai reso!!!commovente e delicata...
________________________________________________________________________

Invece noi andavamo a Montaldo a trovare miei nonni con una Giulitta Sprint ( che ho ancora ora) e ricordo benissimo l'albergo Italia sempre a Montaldo con tanta di quella gente a ballare..che tempi! [SM=g27822]




Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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22/09/2009 16:25
 
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Re: scusate......
(gattosilvestro), 22/09/2009 15.19:

...la prima volta che venni a S. Giacomo correva (ed io pure !) l'anno 1963.....avete presente...volete sapere come era ..strade non asfaltate e turismo praticamente a zero. Ci sono arrivato con la 500 bianca guidata da papà.. Erano i tempi delle vacanze senza fronzoli , adesso se non vai a Nepononong non sei nessuno.
E' la vita...riscopri i veri sapori quando invecchi...come per il baccalà ...da bambino neanche morto...adesso potrei viverci!

Foto non ne avevamo fatte ...ma ai Cardini Giulia ne ha qualcuna bella appesa ai muri del ristorante. Magnifica scusa per andarci a mangiare..!



...era gia' una fortuna negli anni 60-70 fare una vacanza...cosi' come avere un'auto: ricordo ancora la prima macchina di mio padre, una 850 acquistata di seconda mano nel 1971: un evento...tanto che lo ricordo ancora!!!
...ora mio figlio e mia figlia, figli del loro tempo, vanno anche all'estero, soprattutto abituati gia' dalla scuola.

le foto all'alpino, è proprio vero, sono una chicca!!!


che bella testimonianza hai reso!!!commovente e delicata...
22/09/2009 15:19
 
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scusate......
...la prima volta che venni a S. Giacomo correva (ed io pure !) l'anno 1963.....avete presente...volete sapere come era ..strade non asfaltate e turismo praticamente a zero. Ci sono arrivato con la 500 bianca guidata da papà.. Erano i tempi delle vacanze senza fronzoli , adesso se non vai a Nepononong non sei nessuno.
E' la vita...riscopri i veri sapori quando invecchi...come per il baccalà ...da bambino neanche morto...adesso potrei viverci!

Foto non ne avevamo fatte ...ma ai Cardini Giulia ne ha qualcuna bella appesa ai muri del ristorante. Magnifica scusa per andarci a mangiare..!
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22/09/2009 08:59
 
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Re:
fabioic, 22/09/2009 8.41:

la prima volta che venni a sanGiacomo 1974,,il pullman si fermò alla partenza del Colmè.............Io e mia moglie, vista la ripidità dello skilift, prendemmo subito il largo dirigendoci a piedi prima al vecchio Bucaneve e poi al caro Giardina dove avremmo mosso i primi passi sciistici..............anche noi autodidatti,...quanta fatica per imparare!
Eh si, il Colmet era proprio una bella sfida che affronati solo nel 2000, anno in cui ritornai a SG per mettere radici!

Fabio





...è chiaro che allora non eravamo marito e moglie, ma ...fidanzatini al primo amore [SM=g27836] ...non potevamo sapere, allora, che cosa sangiacomo sarebbe diventato per noi molti e molti anni dopo...nè che ci avremmo portati i figli e messo radici...
...che tenerezza per il bel paese e la sua gente!
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22/09/2009 08:41
 
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la prima volta che venni a sanGiacomo 1974,,il pullman si fermò alla partenza del Colmè.............Io e mia moglie, vista la ripidità dello skilift, prendemmo subito il largo dirigendoci a piedi prima al vecchio Bucaneve e poi al caro Giardina dove avremmo mosso i primi passi sciistici..............anche noi autodidatti,...quanta fatica per imparare!
Eh si, il Colmet era proprio una bella sfida che affronati solo nel 2000, anno in cui ritornai a SG per mettere radici!

Fabio

Il Comprensorio "Sangiacomo & I cardini " ha una clientela di livello sciistico medio alto per la difficoltà delle sue piste....... ;-)
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