(di Salvatore Baiocchi, Ideatore e Coordinatore di Poliziotti.it)

Manca all’appello la concretezza e la disposizione a rendere finalmente effettiva la pena per chi aggredisce lo Stato nella persona dei suoi rappresentanti addetti al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Senza questa previsione attraverso le opportune modifiche al codice di procedura penale che escludano la possibilità della sospensione condizionale della pena, tutto il resto servirà solo ed unicamente a garantire il calcio e il suo enorme giro di affari, ma non lo Stato, non i poliziotti e gli uomini e donne delle forze di polizia che con la morte dell’Ispettore Capo Filippo Raciti hanno dato molto più di quanto il grande business ha dimostrato di meritare anche, ma non solo, alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Lega Matarrese, dai molti dirigenti e altrettanti calciatori presi dall’ansia di non rimetterci nemmeno un centesimo e di buona parte dell’indotto, cioè di quei giornalisti sportivi che onorando fino in fondo lo spirito “sportivo” che contraddistingue le loro trasmissioni hanno ospitato certi ultras, incappucciati e non, nelle loro trasmissioni a poche ore da quanto avvenuto a Catania e hanno regalato spazio alle loro farneticazioni.

Siamo oltre ogni limite, gli affari prima di tutto e questa non è certo una novità, il mondo intero gira così, il punto di non ritorno è stato oltrepassato da anni ormai e allora non ci resta che prendere atto che coi funerali dell’Ispettore Capo Filippo Raciti si sono celebrati anche quelli della decenza e che il senso delle cose, il valore della vita umana vale meno di uno spot pubblicitario su SkyCalcio.

Di morti “a causa” del calcio ne sono passati negli anni e davanti alla morte di una persona, chiunque essa sia, c’è solo il rispetto e il dolore, mancava solo quella di un poliziotto ma era solo questione di tempo, lo sapevamo noi poliziotti e lo sapevano tutti, adesso non manca più niente, le jeux sons fait, rien ne va plus, lo spettacolo può riprendere, anche questo scoglio è stato superato e già metabolizzato, è stato stabilito che si può e anzi si deve morire per il calcio, fa parte del gioco, è la vita, è il nostro lavoro e così è se ci piace, in caso contrario siamo liberi di cambiare mestiere, il circo riprende il suo cammino, il business non si deve fermare.

Non sono lontani i tempi in cui Biscardi esibiva alle telecamere l’inganno del cronista truccato, non c’è differenza da allora e non ce ne sarà in futuro, con o senza osservatorio sulle trasmissioni tv, con o senza tornelli all’ingresso degli stadi, con o senza stewart all’interno.

Tutto riprende come prima, al posto di Filippo Raciti ci sarà un altro Ispettore, quella sarà l’unica cosa cambiata veramente, il resto sono solo chiacchiere senza il senso dell’onore e della dignità, incise a caratteri cubitali nel distintivo della demagogia degnamente incorniciato dall’ipocrisia.

Tenetevi il vostro calcio e se possibile risparmiateci l’ultima beffa, quella del minuto di silenzio coperto da applausi (e certamente anche dai fischi dei soliti noti) in tutti gli stadi d’Italia in memoria di Filippo che rappresenta una coscienza che voi avete dimostrato di non avere.

Non applaudite, non alzatevi in piedi, non osate insultare la dignità degli uomini e delle donne in Giacca Blu che loro malgrado sono i primi garanti dei vostri guadagni. Tenetevi i vostri ultras, sono anche una vostra creatura, ogni società calcistica ha quelli che si merita.

Non siete degni del sacrificio di Filippo. Tenete a mente il suo nome ma per favore evitate di pronunciarlo, suonerebbe come una bestemmia in chiesa.

Se non sbaglio é Webcop vero ?
Caro Webcop da collega ti ringrazio per avere saputo esprimere anche il mio pensiero proprio con le parole che avrei voluto, tanto non cambierà niente ma questo si chiama parlare chiaro e dire le cose come stanno. Grazie per tutto questo.


"al posto di Filippo Raciti ci sarà un altro Ispettore, quella sarà l’unica cosa cambiata veramente"

In questa frase si racchiude tutto, é difficile che passi inosservata, grazie di nuovo.

[Modificato da klas113 08/02/2007 23.33]

Bella, Webcop, chetelodicoaffà ? Già ce lo sai no ?!

Salvatore, come sempre, complimenti.

...ma sei un grande come sempre!!!

Non ci voleva tanto ma c'hai azzeccato Webcop, fischi a Roma, Torino e forse anche da altre parti. Ce l'aspettavamo, gli imbecilli non perdono occasione per dimostrare di esserlo veramente, ma quello che fa schifo veramente é il fare finta di non sapere contro chi erano nel teatrino di Sky Calcio Show.
A Roma comunque poi i fischi sono stati quasi cancellati dagli applausi, questo é stato bello.
Visto adesso perché con questo calcio io ho chiuso, niente più partite in diretta tv.

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Scritto da: Poliziotti.it 08/02/2007 23.06

Tenetevi il vostro calcio e se possibile risparmiateci l’ultima beffa, quella del minuto di silenzio coperto da applausi (e certamente anche dai fischi dei soliti noti) in tutti gli stadi d’Italia in memoria di Filippo che rappresenta una coscienza che voi avete dimostrato di non avere.

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Quoto fino all'ultima virgola, questa frase in particolare!

Digos boia digos boia... cantavano a Palermo.
Non è cambiato molto... per loro.
Per noi è cambiato tanto!

Spalletti: "Non lo so cosa fischiassero".
Diccelo tu, mister.

Che Vergogna!!!!!

Era prevedibile che ci sarebbero stati i fischi.
Sapere con anticipo il pensiero dei mentecatti è facile. Un collega sul forum di Doppiavela lo aveva previsto e perciò chiedeva al Ministro dell'Interno di evitare il minuto di silenzio.

[Modificato da GiankiCop 11/02/2007 21.12]

e a roma di preciso hanno fatto questo,che gente

fonte ansa
Ma a Roma dagli ultra' invettive contro le forze dell'ordine (si pensa a Daspo per chi ha voltato le spalle al terreno di gioco)

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Scritto da: GiankiCop 11/02/2007 21.12
Era prevedibile che ci sarebbero stati i fischi.
Sapere con anticipo il pensiero dei mentecatti è facile. Un collega sul forum di Doppiavela lo aveva previsto e perciò chiedeva al Ministro dell'Interno di evitare il minuto di silenzio.

[Modificato da GiankiCop 11/02/2007 21.12]

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Vero, infatti io avevo sottoscritto quello che diceva.
Certo che ho scoperto l'acqua calda, ma la mia idea/proposta/richiesta era indirizzata a quelli che hanno dimostrato di non avere coscienza, di pensare solo alla vanagloria e al denaro (calciatori, dirigenti, politici) e non hanno nemmeno la decenza di rispettare la memoria, l'onore e la dignità di Filippo Raciti, della sua famiglia e di quelli come noi che, appunto, malgrado tutto, siamo anche quelli che garantiscono il tutto oltre che l'incolumità di orde di imbecilli che non sono per niente estranei ai meccanismi e alle dinamiche amorali del mondo del calcio dove pare proprio che tutti si sentano così indispensabili da affermare il principio che senza di loro, senza il campionato di calcio il mondo si ferma, quasi cessa di esistere.
Capiscono solo il linguaggio del denaro, del profitto a tutti i costi e pazienza se i poliziotti crepano per mano di personaggi coi quali sono legati a doppio filo.
Io quella "logica" la rifiuto e la critico fortemente e siccome non voglio esserne "complice", visto come vanno le cose, visto come persistono nel portarla avanti e affermarla a dispetto di tutto e di tutti, pur essendo un grande appassionato del calcio, già da domani invio la disdetta a SkyTV per il pacchetto "Calcio" e motivandola per bene.
I miei soldi non contribuiranno più a far guadagnare società e calciatori che non hanno il senso della decenza e anche io già da oggi ho chiuso col calcio in diretta tv.
Per rispetto verso Filippo e la sua famiglia e tutti i colleghi che ogni volta sono impegnati per garantire "questo" calcio pagando a caro prezzo.
Colpiamoli nell'unica cosa che li fa "pensare" e che li preoccupa, almeno noi poliziotti se vogliamo davvero che le chiacchiere non le porti via il vento togliamo loro il nostro "contributo".
Una lettera standard di disdetta abbonamento con le motivazioni da inviare a SkyTV, astenersi dal guardare le partite fin da subito su tutte le TV che trasmettono le partite e poi vediamo.
Intanto, mi fa bene alla coscienza, mi fa sentire a posto e degno del sacrificio di Filippo Raciti, che non é poco.
Anche questo ho scritto su DoppiaVela.

[Modificato da webcop 11/02/2007 21.55]

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Scritto da: webcop 11/02/2007 21.54
Io quella "logica" la rifiuto e la critico fortemente e siccome non voglio esserne "complice", visto come vanno le cose, visto come persistono nel portarla avanti e affermarla a dispetto di tutto e di tutti, pur essendo un grande appassionato del calcio, già da domani invio la disdetta a SkyTV per il pacchetto "Calcio" e motivandola per bene.
I miei soldi non contribuiranno più a far guadagnare società e calciatori che non hanno il senso della decenza e anche io già da oggi ho chiuso col calcio in diretta tv.
Per rispetto verso Filippo e la sua famiglia e tutti i colleghi che ogni volta sono impegnati per garantire "questo" calcio pagando a caro prezzo.
Colpiamoli nell'unica cosa che li fa "pensare" e che li preoccupa, almeno noi poliziotti se vogliamo davvero che le chiacchiere non le porti via il vento togliamo loro il nostro "contributo".
Una lettera standard di disdetta abbonamento con le motivazioni da inviare a SkyTV, astenersi dal guardare le partite fin da subito su tutte le TV che trasmettono le partite e poi vediamo.
Intanto, mi fa bene alla coscienza, mi fa sentire a posto e degno del sacrificio di Filippo Raciti, che non é poco.
Anche questo ho scritto su DoppiaVela.

[Modificato da webcop 11/02/2007 21.55]

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.......Grande Webcop......

Bella, Webcop, io ci sto. Chi é che scrive 'sta disdetta ? 'Nnamo, su, famo quarche cosa che nun se ferma alle chiacchiere.

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Scritto da: bluewall 11/02/2007 22.42
Bella, Webcop, io ci sto. Chi é che scrive 'sta disdetta ? 'Nnamo, su, famo quarche cosa che nun se ferma alle chiacchiere.

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Chi la scrive é ininfluente, quello che importa é che se l'idea la consideriamo valida e utile, cominciamo a contarci e non solo qui nel forum, proviamo a parlarne coi colleghi nei vari Uffici e Reparti.
Io lo sento come un dovere morale.

[Modificato da webcop 11/02/2007 22.54]

L'ipotesi di reato sarebbe quella di istigazione a delinquere
Il ministro Melandri: "I violenti non si isolano in pochi giorni"

Petrucci: "Troppo parole inutili"
ROMA - Basta polemiche. Le nuove norme sono indispensabili al futuro del calcio. E' netto il messaggio che arriva da Coni, Federcalcio e Governo. Indietro non si torna. E tutti quelli che contestano farebbero bene a fare silenzio. Una severa bacchettata ad allenatori, giocatori e presidenti che a più riprese si sono lamentati in questi giorni. Mentre la procura di Roma è intenzionata ad aprire un'inchiesta sugli ultrà che domenica all'Olimpico hanno fischiato la memoria dell'ispettore Filippo Raciti.
Fischi all'Olimpico, verso l'inchiesta. La procura di Roma è intenzionata ad aprire un'inchiesta per istigazione a delinquere dopo i fischi e i cori contro la polizia da parte di un centinaio di ultrà giallorossi, stipati ieri in curva sud e schieratisi di spalle durante il minuto di silenzio per ricordare la morte dell'agente Filippo Raciti. Per il momento gli inquirenti sono in attesa di un'informativa da parte delle forze dell'ordine sui fatti. Ma dalla ricostruzione fatta dagli organi di informazione è emerso un quadro che potrebbe configurare l'ipotesi di reato di istigazione a delinquere. Come accadde per il grido "10, 100, 1000 Nassiriya" lanciato in alcune manifestazioni politiche. Nel complesso, però, la prima giornata con le nuove norme non ha fatto registrare tensioni e violenze negli stadi. Segno che qualcosa si sta muovendo. Anche se il prezzo da pagare, quegli stadi senza pubblico, è alto.
Petrucci: "Si faccia silenzio". Zitti per un giorno, perché "quelli deputati a parlare lo hanno già fatto". Gianni Petrucci non usa mezzi termini per chiedere, meglio pretendere, un "fioretto" laico dal mondo del calcio. Il capo dello sport italiano lo dice chiaro e tondo: "Se tutte le componenti del calcio facessero un fioretto di stare zitti per un giorno, sarebbe un bene". Parole che sembrano una risposta indiretta a tutti coloro che hanno mosso critiche alle nuove norme anti-violenza. E a chi, come il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, aveva detto che il calcio dovrebbe chiudere perchè non è più uno sport.
Pancalli: "Non bisogna cedere ai violenti". Le parole di Petrucci trovano sponda in quelle del commissario straordinario della Federcalcio Roberto Pancalli: "Sarebbe sbagliato finirla qui. Posso comprendere l'amarezza di giocatori e allenatori ma non bisogna cedere ai violenti. C'è invece bisogno da parte di tutti di una risposta di normalizzazione. Da questa situazione si esce proseguendo con incisività sulla strada intrapresa".
Melandri: "I violenti non si isolano in pochi giorni". Anche il ministro dello Sport Giovanna Melandri chiede che non ci siano ripensamenti sulla strada intrapresa: "I violenti non si isolano in un giorno, questo è un lavoro profondo che dobbiamo fare tutti insieme, istituzioni e mondo del calcio. Propongo una moratoria sulle parole inutili, bisogna soltanto lavorare nell'obiettivo di mettere in sicurezza gli stadi italiani".
Infine l'ex centrocampista della Nazionale Gianfranco Zola, suggerisce di ignorare "una minoranza che vuole solo essere riconosciuta". Repubblica.it(12 febbraio 2007)



Infatti sono passati circa trentanni, che dice signora Ministro, possono bastare o avete bisogno di pensarci ancora su per altri trenta ?

[Modificato da webcop 13/02/2007 0.06]

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Scritto da: webcop 13/02/2007 0.05

Melandri: "I violenti non si isolano in pochi giorni".

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Che problema c'é, aspettiamo ancora un pò fateci un fischio quando avete deciso, ok ?

Caro WEB, apprezzo la tua lettera e apprezzo la tua iniziativa che maturava mentre leggevo le tue parole, anche se io, non ho mai fatto alcun abbonamento e lo seguo sempre meno, per non dire che non lo seguo affatto, tranne che per motivi di servizio.

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Scritto da: ispanicop 13/02/2007 13.27
Caro WEB, apprezzo la tua lettera e apprezzo la tua iniziativa che maturava mentre leggevo le tue parole, anche se io, non ho mai fatto alcun abbonamento e lo seguo sempre meno, per non dire che non lo seguo affatto, tranne che per motivi di servizio.

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Grazie a te e a tutti per gli apprezzamenti, io l'abbonamento ce l'ho, anzi sarebbe più giusto dire che ce l'avevo perché non riesco ad accettare che chi costruisce le proprie fortune o le consolida grazie al denaro che introita dai diritti TV non abbia nemmeno la decenza di fermarsi a riflettere ma si concentri esclusivamente sul rischio dei mancati guadagni e calpesti indegnamente la memoria e la dignità di un nostro fratello in Giacca Blu che insieme ad altri delle forze di polizia pagano il prezzo di tutto ciò.
Per me, fine della storia, chiuso col calcio, con la Roma, col Cagliari, con SkyTV. Fine dei giochi. Lo so, sono uno stupido idealista le cui azioni/proclami fanno sorridere, ma preferisco sapere di non inorridire quando mi guardo allo specchio "indossando" la Giacca Blu.

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Scritto da: webcop 13/02/2007 23.08
Lo so, sono uno stupido idealista le cui azioni/proclami fanno sorridere

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Assolutamente no Webcop!!!!! Semplicemente come si dice a Napoli "Tien E pall a sott"

Mi era sfuggito il testo che da titolo a questa cartella. Complimenti, Salvatore... e non sei uno stupido idealista. Dopo quello che è accaduto saremo in molti a spegnere la tv quando ci sarà una partita di calcio o, peggio ancora, una di quelle trasmissioni di tre ore in cui si discute su falli, episodi "polemici" e idiozie del genere.
Complimenti ancora!

E 'nnamo su, semo 'n due che j'avemo fatto 'a disdetta, du' romanisti che nun ce vonno stà, teneteve l'ultrà che nun ve pagano 'n caX*o ma je dovete da', er calcio vostro me fa SkyFo.



Onore a Filippo Raciti, Poliziotto ucciso dall'ipocrisia

[Modificato da bluewall 14/02/2007 3.34]

Milanista presente, anzi non più, le pentole del Diavolo non mi piacciono più perché sono senza coperchio. Fine abbonamento.



Onore a Filippo Raciti, ucciso dall'ipocrisia.

[Modificato da klas113 14/02/2007 3.42]