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Londonistan, Arriva TAriq

Ultimo Aggiornamento: 16/07/2005 16:26
16/07/2005 14:07
 
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da Il Foglio

Professore discusso e criptofratello musulmano. Ramadan è invitato nella Londra ancora scossa. Paga Scotland Yard. Polemiche. Il capo della polizia è “divertito”. Il ministro Clarke studia come evitare ospiti ambigui

Londra. E’ già venuto in Inghilterra almeno cinque volte, Tariq Ramadan. Ora il controverso professore svizzero, che si muove nell’alveo dei Fratelli musulmani (è anche nipote del fondatore), che ha l’abitudine di definire gli attentati terroristici semplici “interventi”, che condanna gli attacchi ma li correda sempre con qualche giustificazione, che il terrorismo lo chiama “resistenza”, ha in mano l’invito per varcare la frontiera britannica un’altra volta.
Dovrebbe arrivare il 24 luglio, a poco più di due settimane dal primo attentato suicida della storia della Gran Bretagna, grazie alla munificenza dell’Association of chief police officers (Acpo), un’organizzazione che fa consulenza alla polizia inglese e ne controlla gli standard professionali, e della stessa Scotland Yard. Provengono infatti da loro i fondi che sono stati donati al Da’watul Islam – una delle più importanti fondazioni musulmane d’Inghilterra, nata negli anni Settanta – per organizzare la Conferenza annuale, che si terrà al Centro di cultura islamico di Londra, a due passi da Regent’s Park: s’intitola “The Middle Path” e si rivolge ai giovani della comunità islamica. Ramadan è stato invitato perché “è il commentatore ideale”, dicono al Da’watul Islam, per trattare il tema dell’incontro, cioè “la coesione, la tolleranza e il rispetto per gli altri in una società multireligiosa e multiculturale”. Al Centro di cultura islamico è giorno di preghiera, nessuno rilascia interviste, ma un signore che sta entrando in moschea s’illumina appena gli si cita il nome dell’intellettuale svizzero-egiziano: “E’ bravo, lui”.
Il Da’watul Islam ha già mostrato di non avere particolari filtri nei confronti dei suoi convenuti. All’inizio dell’anno ha invitato a una delle sue conferenze Youssef al Qaradawi, il teologo di riferimento dei Fratelli musulmani e la star di al Jazeera che approva gli attacchi suicidi, che dice che l’unico dialogo possibile con gli ebrei è “con la spada e con la pistola”, che ha dispensato più di una “fatwa”, una tra le più recenti contro gli Stati Uniti, dicendo prima che si devono poi “soltanto” che si possono uccidere gli americani, anche civili, in Iraq. Quella visita aveva fatto scalpore: Qaradawi era stato accolto in pompa magna dal sindaco di Londra, Ken Livingstone, con tanto di conferenza stampa congiunta. La foto dei due insieme, sorridenti e gioviali, è stata riesumata in questi giorni da alcuni blogger inglesi con l’amara scritta: “Caro sindaco, noi non dimentichiamo”. Il Sun, il tabloid più letto d’Inghilterra, ha rivelato l’imminente visita di Ramadan, il 12 luglio. “Perché ora, perché qui?”, ha chiesto polemico, mettendo la foto di Ramadan in prima pagina, con il titolo: “Bandito negli Stati Uniti per i suoi legami con il terrorismo. Bandito in Francia per i suoi legami con il terrorismo. Benvenuto in Inghilterra alcuni giorni dopo gli attacchi di al Qaida”. E con un sottotitolo rivolto a ogni singolo cittadino britannico: “E indovina un po’? Sei tu che stai pagando per accoglierlo”. Il columnist del Sun Richard Littlejohn ha scritto un editoriale acidissimo dal titolo: “Pensavo che Ian Blair arruolasse musulmani per la polizia non per al Qaida”, corredato da un disegno che ritrae il capo di Scotland Yard con il dito puntato e la scritta: “Al Qaida ha bisogno di te”. Il professore ha smentito: “Non è vero che non posso entrare in Francia – ha scritto in un comunicato, in cui ha però ammesso di non avere più accesso agli Stati Uniti – Non è vero che ho avuto contatti con un braccio operativo di al Qaida in Algeria (come ha sostenuto un giudice spagnolo nel 1999). E’ invece vero che ho condannato gli attentati suicidi: l’uccisione di persone innocenti è da condannare”. Poi però ha aggiunto: “Dobbiamo capire perché queste persone usano questi modi per ‘resistere’. Per spiegare, non per giustificare”.
Dipende da che cosa dice?
L’Apco, che ha partecipato in misura maggiore rispetto a Scotland Yard all’organizzazione della conferenza, invece, non ha smentito. Anzi. Hannan Gardiner, responsabile della comunicazione, dice al Foglio, nel suo luminoso ufficio in Victoria Street: “Non ci vediamo nulla di male in questa visita. Il professor Ramadan non è né bandito dall’Inghilterra né ritenuto illegale e ha credito presso i giovani musulmani. Per questo è un interlocutore ideale”. Gardiner conferma che l’Apco ha fornito fondi al Da’warul Islam per il valore di “6 mila sterline”, circa 9 mila euro, “e non ha nulla da recriminare nell’aver dato il suo sostegno a un incontro che promuove il dialogo”. Neppure a Scotland Yard smentiscono. Helen Kennedy, dell’ufficio stampa della Metropolitan Police, dopo un iniziale smarrimento – “Ramadan chi?” – dice al Foglio che “non ci sono dichiarazioni ulteriori” rispetto a quelle rilasciate da Ian Blair, tranne una rettifica sull’ammontare della cifra donata: 1.500 sterline, non 3 mila, come aveva detto Blair. In un’intervista alla London Radio della Bbc, il capo della polizia ha spiegato di essere “divertito” dalla polemica – “Con Littlejohn berrò un bicchiere di vino alla salute di questa vicenda”, ha scherzato – e ha poi aggiunto: “Sono dell’idea che i nemici dei miei nemici siano miei amici. Ramadan ha costantemente denunciato i fatti avvenuti in giro per il mondo. Non sono un suo sostenitore: ha una visione della situazione in Palestina e in Iraq che trovo difficile da accettare e offensiva (…). Ma il ragazzo è venuto qui per anni e se dice, ed è quello che voglio che dica e sono sicuro che lo farà, che ciò che è accaduto qui a Londra è scellerato e totalmente non-islamico, sarà una voce utile da ascoltare per i giovani in Inghilterra”.
Due comandanti della polizia intervistati dal Foglio a Trafalgar Square, durante la veglia di commemorazione a una settimana dall’attentato, hanno opinioni differenti. Il primo, che ha chiesto di rimanere anonimo, ha definito Ramadan “un estremista che non dovrebbe avere diritto di parola nel nostro paese”. Il secondo, invece, Bob Broadhurst, dice che “forse questo non è il momento giusto per invitare Ramadan”, anche perché ci sono molti che sostengono che “è un terrorista”, ma “se promette di dire parole che aiutano il dialogo e a favore dell’islam moderato, perché non farlo venire?”.
La tolleranza nei confronti di Ramadan e dei Fratelli musulmani è diventata ancora più difficile da accettare ieri, quando il ministero dell’Interno dell’Egitto ha fatto sapere di aver arrestato Magdi el Nasher, lo studente di chimica di 33 anni ricercato a Leeds in connessione all’attacco di Londra. I dubbi sull’atteggiamento adottato dal governo inglese nei confronti degli islamici radicali sono sempre più opprimenti. Charles Clarke, ministro dell’Interno, è corso ai ripari. L’Home Office sta preparando un pacchetto di misure di sicurezza che prevede il divieto automatico d’ingresso ai religiosi islamici che sono stati banditi o dagli Stati Uniti o dall’Unione europea: la priorità di queste nuove leggi è impedire qualsiasi forma di “incoraggiamento, elogio o sostegno” alle azioni terroristiche. Al momento la visita di Ramadan a Londra è confermata.
(16/07/2005)


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Esos cueros llevan sueños al otro lado del mar... y un viento de arrabal
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16/07/2005 14:42
 
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Beato il Capo Blair che ci trova da ridere...[SM=x165044]



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"Bisogna che il popolo si avvezzi a riconoscere negli agenti della sicurezza pubblica non più i ministri di una esosa tirannide; ma coloro che vegliano alla sicurezza dellordine e della proprietà e che si ricordi come in libero e ben ordinato stato il rispetto della legge non è solo la forza del governo ma anche della nazione. " ( giornale " La Lombardia" di Milano. 17 Luglio 1860)

"Una grande Civiltà viene conquistata dall'esterno solo quando si è distrutta dall'interno" (William James Durant)
16/07/2005 16:26
 
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Stanno messi proprio male questi, eh ! Gli danno pure i danè...[SM=x165053] [SM=x165070] [SM=x165048] God save the queen. E' proprio il caso di dirlo.
"La regionalizzazione della Polizia di Stato è una cosa che si decide in Parlamento ed anche se non piace ai più di centomila lavoratori della Ps deve essere comunque accettato". F. Speroni, Lega Nord (Aripijate !!! - Bluewall)
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