La prima volta (quando ho fatto i documenti per sposarmi a Cuba) li ho accuratamente evitati vista la pessima fama che avevano (come raccontai
qui), e sono andato a Roma, con sensibile risparmio delle mie tasche.
Oggi invece ci sono andato con mia moglie, per richiedere la conversione PVE->PRE, con tutti i documenti a posto.
Entro all'ingresso dove c'é il portiere, ci chiede dove andiamo (....con mia moglie chiaramente cubana, dove pensi stia andando? vabbé...). Mi dice che lei deve lasciare giu' i suoi dati e salire (al sesto piano) da sola, io accompagnatore(??) non posso.
Lo guardo un po' allibito, e gli chiedo il perché. "Guardi che all'ambasciata di Roma ci sono ogni giorno coppie che accedono senza problemi, e qui mi dite invece che io (il marito) non posso entrare?" "No... cosi vuole il consolato".
Vabbé dico, tra una cosa e l'altra dovrei come minimo aspettare un'ora e mezza, per niente poi visto che non posso entrare, forse é meglio se mi dirigo verso l'ufficio (lavoro a Milano)... le lascio i documenti, foto e denaro e la affido nelle mani di mio padre che ci accompagnava per riportarla a casa.
Richiamo 5 minuti a casa per sapere come sono andate le cose, e mia moglie mi dice che non ha potuto fare nulla... perché volevano fossi presente anche io
per controfirmare
dei documenti.
Ma questi ci fanno o ci sono, mi domando io