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FIDEL CASTRO: CUBA HA BISOGNO DELLA CHIESA PER ABOLIRE L'ABORTO

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2005 09:50
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15/10/2005 03:01
 
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News inserita venerdì 14 ottobre 2005 alle ore 19.16 da Fonte: Zenit.org
FIDEL CASTRO: CUBA HA BISOGNO DELLA CHIESA PER ABOLIRE L'ABORTO


ROMA - (14 Ottobre, h. 18.54) - Fidel Castro ci chiede aiuto per combattere la piaga dell’aborto a Cuba”, ha rivelato il Cardinale Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova, in una intervista concessa al quotidiano “La Stampa” (13 ottobre 2005) al termine di una sua recente visita in quest’isola. L’Arcivescovo di Genova si è recato a Cuba per accompagnare due sacerdoti “fidei donum” della sua circoscrizione ecclesiastica, a cui è stata affidata la guida di due parrocchie della diocesi cubana di Santa Chiara. Accompagnato dal suo Segretario – don Stefano Olivastri –, il porporato salesiano è rimasto dal 3 al 6 ottobre a Santa Chiesa con i sacerdoti Marino Poggi e Federico Tavelli, oltre ad un laico della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Giuseppe Chiaporelli, secondo quanto confermato a ZENIT da fonti diocesane. Il Cardinale Bertone si era già recato in visita a Cuba a settembre del 2002, in occasione della quale ha approfittato per coronare la statua della Vergine Pellegrina e porre nelle sue mani il rosario d’oro inviato da Giovanni Paolo II. “La diffusione dell’aborto, come ha sottolineato Fidel Castro, è tra le cause della crisi demografica del Paese. Ed è anche una conseguenza della piaga del turismo sessuale”, ha affermato il porporato al giornale “La Stampa” nel ricordare i temi affrontati nelle quasi due ore di colloquio con il Lider Maximo. “E’ naturale che Castro sia preoccupato e che io mi vergogni del comportamento di certi italiani all’estero”, ha quindi commentato. “Su aborto e bassa natalità la Chiesa può dare il suo contributo in un Paese dove ormai l’apertura è totale”, ha poi aggiunto l’Arcivescovo di Genova. Dopo aver affrontato temi come il turismo, Castro ha manifestato il desiderio di parlare, “per quanto riguarda la religione, del conclave” e “di una possibile visita del Papa a Cuba”, oltre a menzionare questioni di tipo economico. Insieme al Vescovo di Santa Chiara, monsignor Marcelo Arturo González Amador, il Cardinale Bertone e i suoi accompagnatori hanno visitato la Basilica Nazionale della Vergine della Carità del Cobre. Il quotidiano dell’episcopato italiano, “Avvenire”, ha riferito che nel corso del suo viaggio a Cuba, il porporato ha avuto modo di incontrare il Nunzio Apostolico Luigi Bonazzi, il Cardinale Jaime Ortega – Arcivescovo di La Habana –, l’Arcivescovo di Santiago de Cuba – monsignor Pedro Claro Meurice Estiu – e il titolare dell’Ufficio degli Affari Religiosi, Caridad Diego.

www.europacristiana.it/news_leggi.asp?id=8298
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15/10/2005 03:02
 
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15/10/2005 03:08
 
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Re:
“E’ naturale che Castro sia preoccupato e che io mi vergogni del comportamento di certi italiani all’estero”,

Quello che io non ho capito, e quale sarebbe il nesso tra gli aborti a Cuba e certi italiani all'estero...

Puo darsi che il nesso non esista, e il religioso si riferisca al fatto che annualmente a Cuba sbarcano orde di italiani allupati.... pero forse prima di giudicare tanti poveracci, il religioso dovrebbe chiedersi che cosa non funziona in italia, e che spinge la gente a migrare come le rondini in posti caldi...
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15/10/2005 11:34
 
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Mmm allora vediamo se riesco a capire il nesso turista italiano - chica cubana...
Ipotizziamo che un turista italiano vada a Cuba solo per fare sesso (praticamente il 90% del turismo se non di più... almeno ad occhio ho visto molti miei connazionali impostare così la vacanza). Ora può capitare che qualche cubana si faccia mettere incinta per sperare che poi l'italiano pensi di sposarla per rimediare al "danno". Quando però comprende che questa possibilità non c'è semplicemente ricorre all'aborto. Personalmente credo poco però in questo nesso perchè mi sembra che per fortuna a Cuba hanno capito l'importanza dell'uso del preservativo (almeno a me quella volta che avrei potuto fare qualcosa, mi è stato chiesto di prendere il condom...) e quindi certe gravidanze mi sembrano un po' anomale. Sono invece più convinto che magari le gravidanze siano tra cubani stessi e l'aborto sia una soluzione rapida per evitare di mettere al mondo un bambino senza padre e un'altra bocca da sfamare.
Poi l'atteggiamento di Castro in tal senso mi sembra anche abbastanza contraddittorio (come sempre d'altronde) perchè dice di combattere il turismo sessuale, ma di fatto lo ha incentivato notevolmente (ti costringe a non poter girare tranquillo con la chica, devi per forza andare in una casa particular e fare tutto come se fossi un criminale che ha le ore contate... in questo modo credo che se anche uno parte con l'idea di trovare una possibile moglie è un po' difficile dato che non ci si può conoscere oltre che sessualmente).
Aspetto altri commenti di gente più esperta di me della realtà cubana e vediamo se le mie impressioni sono giuste...

P.S. Scusate per la lunghezza del post, è più forte di me...[SM=g27828]
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15/10/2005 14:03
 
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Re:
Per una volta condivido Alex, va da se che in certi rapporti e cmq la donna a doversi proteggere da gravidanze indesiderate, e anche da malattie, ad ogni a parer mio checche ne dica il vaticano e sempre meglio abortire che avere figli indesiderati e senza padre.
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15/10/2005 14:32
 
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gli italiani non c'entrano niente con gli aborti cubani, la percentuale delle ragazze rimaste incinta da italiani penso sia non influente, bassissima.
mentre discorso diverso è da imputare all'educazione ricevuta fin dall'infanzia dai giovani cubani, ritengo vista la mia esperienza che certe abitudini di vita siano difficilmente modificabili, il loro modo di vedee la coppia è proprio differente del nostro.

x Alex, che il barba abbia approfittato nel passato del turismo sessuale non c'è dubbio, ma ora come credi debba combatterlo ? non ha senso dire quello che dici: ... in questo modo credo che se anche uno parte con l'idea di trovare una possibile moglie è un po' difficile dato che non ci si può conoscere oltre che sessualmente

ti sembra normale che uno parta per cercare una moglie ? a me no !
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15/10/2005 15:27
 
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@rag Fantozzi

Non puoi neanche immaginare quanto sia contro la Chiesa per le tematiche riguardanti l'aborto et simila...
Credo che spesso la chiesa sia ipocrita e fondata su principi del medioevo. Concordo che è meglio non far nascere una vita che mettere al mondo un figlio senza un padre e magari neanche desiderato (cosa molto peggiore).

@tuccio2

Non ci vedo nulla di strano. Una persona può darsi che nel proprio paese non trovi donne che corrispondano ai suoi canoni di bellezza sia fisica che caratteriale (per dirti in Italia è quasi impossibile trovare una ragazza semplice che soprattutto capisca l'importanza di certi gesti...). Per quanto mi riguarda poi a me le cubane piacciono tremendamente a livello fisico (e fin qui nulla di strano), ma mi piace anche il modo di pensare e ragionare che ho trovato in alcune di loro (notare che non ho detto tutte). Purtroppo il consumismo in Italia spesso ha fatto dimenticare certi valori (a Cuba li hanno affiancati alla ricerca del consumismo...)
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15/10/2005 23:58
 
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Re:
Alex
concordo con te sul fatto che la chiesa ( e anche le societa) dovrebbe/ro adeguarsi ai tempi... e inutile mettere al mondo bambini, se si sa per esempio che sono malati, o se sono indesiderati, farli poi soffrire non sarebbe meglio.

Tuccio
la prostituzione porta soldi a Cuba, quindi viene un po tollerata, e mantenuta dentro di certi limiti.
Se la si vorrebbe combattere, sarebbe opportuno far chiudere tutte le case private, e sarebbe anche giusto, e i turisti dovrebbero solo ospitarsi in alberghi... anche a prezzi di 20 USD al giorno...
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16/10/2005 13:06
 
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Il problema caro ragioniere è che a volte la chiesa diventa assurda. Per esempio secondo la Chiesa non si dovrebbe praticare l'aborto anche se la persona che è rimasta incinta è stata stuprata o se ha problemi fisici che potrebbero farla morire in caso di parto !!!
Se poi pensi che in un continente flagellato dall'AIDS come l'Africa vanno a predicare di non usare il preservativo !!! [SM=g27826] [SM=g27826] [SM=g27826]
Per quanto riguarda invece la prostituzione a Cuba mi sembra chiaro che si tratti di un business al quale papà Fidel non rinuncerà mai.
Se ci pensi infatti la maggior parte delle persone che vanno a Cuba (io faccio parte della minoranza) ci vanno perchè sanno che potranno fare del sesso a buon mercato con delle chicas molto belle. Ora se ragioniamo anche su tutti i soldi che girano intorno al turista (partiamo dagli alberghi/case particular, locali, ristoranti, vendite di ron e sigarette), si capisce bene come ci siano degli interessi troppo forti.
Fidel Castro ovviamente deve far pensare che si prodiga per combattere questo fenomeno (vedi divieto di andare in giro con le chicas cubane e registrazione delle stesse nelle case particular), ma in realtà questi sono solo provvedimenti di facciata che spesso hanno l'effetto contrario.
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20/10/2005 23:36
 
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Edizione 236 del 19-10-2005

Vox Populi


Lettera aperta all’arcivescovo di Genova
Signor Bertone,
non appena lette le sue dichiarazioni al ritorno da Cuba, dove ha detto che “Fidel Castro ci chiede aiuto per combattere la piaga dell’aborto a Cuba”, ho provato a telefonarle, volevo soltanto spiegarle alcune cose ma purtroppo non mi stato impossibile parlare con lei perché impegnato in un’altra telefonata. Signor Bertone le cose che volevo dirle sono queste. Mi pare molto strano che Fidel Castro chieda aiuto per risolvere un problema creato da lui, creato per il suo regime. L’aborto in tutti gli anni di questo regime è stato un affare, non so se lei lo sa, o non lo vuole sapere, ma il prezzo dell’aborto a Cuba è pari a una donazione di sangue.

Cioè, ogni donna che doveva abortire, non importa l’età, non importa il tempo di gravidanza, doveva portare un donatore, che donasse il sangue, non per usarlo in caso di emorragia ma per la raccolta di donazioni “volontarie” che poi il regime vendeva ai paesi in cui non si fanno molte donazioni. Signor Bertone, le racconto di più. Non so se lei sa, o le interessa sapere che a Cuba c’è una dottoressa, Hilda Molina, che ha un figlio in Argentina. E nonostante i diversi tentativi del figlio di portare sua madre in quel paese le è stato impossibile andare. La motivazione di questa detenzione nell’isola prigione riguarda l’arbitrario affare dell’aborto promosso per il regime.

La dottoressa Molina lavorava nel Cirem, Centro internazionale di restaurazione neurologica (dove lavorano anche i medici del dittatore Castro), in questa istituzione del regime di Fidel Castro a quanto pare ha scoperto una sostanza chiamata “nigra fetale”, costituita da cellule spinali e tessuto neurale dell’embrione umano. Questa sostanza si dice possa avere effetto rigenerativo nel tessuto nervoso dell’adulto ma deve essere trapiantata da un embrione umano vivo. Il direttore del Cirem, Julian Alvarez in un libro dal titolo “Artigiani della vita” spiega che attualmente a Cuba si realizzano 100 mila aborti all’anno. Il suo centro spera per questo di ottenere con relativa facilità il tessuto embrionale da usare in certi trattamenti.

Inoltre il dott. Alavarez ha detto che il giorno in cui si deve realizzare un neurotrapianto, una equipe dei loro specialisti si sposta in uno degli ospedali dell’Avana. Così ottengono il tessuto embrionale. La donante viene trasportata al Cirem, dove avviene l’intervento, secondo loro con il consenso della donna. Chi conosce la realtà cubana sa bene che le pazienti non possono decidere, e molti aborti avvengono per la necessità del Cirem. La dottoressa Molina era una delle direttrici del Cirem, e il regime è preoccupato da una eventuale fuoriuscita di notizie. Da cosa la signora Molina può dire di quella fabbrica “artigiana della vita” e dei dollari che vi girano, perché non è a disposizione della popolazione cubana, ma di stranieri disposti a pagare in dollari americani.

Potrei andare avanti con i retroscena di questa storia e di quella che viene definita da alcuni cubani fabbrica dell’orrore, ma forse lei non capirà, o non vorrà capire. Forse a lei semplicemente non interessa capire, o forse mi risponderà come il suo segretario, “Castro è veramente pentito di aver promosso l’aborto”. E allora le dirò, come al suo segretario, se è veramente pentito, perché non libera il dott. Oscar Elias Biascet, condannato a 25 anni di prigione per reati come quello di aver rispettato la vita, rifiutandosi di fare aborti. No signor Bertone, forse lei si è sbagliato, non doveva andare da Castro, doveva andare da Oscar Elias Biscet, nella sua cella di un metro e venti per un metro, doveva andare nella sua cella di punizione, dove ogni tanto resta tanti giorni per aver “preteso” una Bibbia, doveva andare nella cella di Jorge Luis García Pérez (Antunez), doveva depositare un fiore nella tomba di Pedro Luis Boitel, giovane cattolico morto per la sua fede, morto per il suo amore verso Cristo, morto urlando “Viva Cristo Re”.

Signor Bertone lei ha usato una frase in parte giusta ma in parte sbagliata “La diffusione dell’aborto, come ha sottolineato Fidel Castro, è tra le cause della crisi demografica del Paese. Ed è anche una conseguenza della piaga del turismo sessuale. E’ naturale che Castro sia preoccupato e che io mi vergogni del comportamento di certi italiani all’estero”. La diffusione dell’aborto a Cuba è colpa di un regime totalitario che per oltre quaranta anni ha vietato la fede, che ha ridotto alla povertà totale, ha tolto ogni speranza, ha tolto la moralità e la possibilità di decidere sulla propria vita, anche sull’aborto, e sulla vita del nascituro. Signor Bertone lei ha detto “mi vergogno del comportamento di certi italiani all’estero”, e poi “ho invocato la benedizione del Signore su Fidel”, responsabile di tutto questo.

Joel Rodriguez
cubano, rifugiato politico in Italia
A questo punto ex cattolico.

www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=236&id=4756...
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20/10/2005 23:50
 
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Cavolo non so quanto abbiano del vero le parole che sono state scritte, però se così fosse ci sarebbe da inorridire per secoli... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]
Cmq ripeto che spesso la Chiesa vede SOLO quello che le fa comodo e non importa se crea più danni che benefici. [SM=g27826]
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21/10/2005 00:17
 
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Re:
Caro Alex

il signore che a scritto quelle cose tale Joel, e conosciuto per essere al soldo della gente di Miami, ed e tra quelli che sostiene l'embargo, e che poco importi se per quello migliaia di cubani soffrono...

Ora e vero che possono soffire anche per la politica di castro, ma uno mica deve farli soffrire ancor di piu ??

Ti dico che nel 1977, un amico del signor Joel, mise una bomba su un aereo della Cubana de Aviacion, che si trovava alle Barbados, ovviamente fu una strage, anche di bambini morirono tutti.

Joel, raccoglie fondi per finanziare questo signore e i suoi attentati, che qualche anno fa costarono la vita anche a un italiano al signor di Celmo...

Ora si puo essere d'accordo o meno con la Politica di Fidel, si puo dissentire su tante cose, ma non si puo certo dire che se il mondo sta male la colpa sia solo sua, perche poi tanti dei problemi che lui menziona a Cuba, esistono anche altrove, quello che mi spiace e che la utta sempre sulla politica.

Lo invitero a partecipare a questa discussione, perche e giusto dargli la parola, Habanero lo conosce cyberbenino, e credo che in parte almeno potra confermarti quanto scrivo.
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21/10/2005 09:50
 
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Ti ringrazio rag. delle delucidazioni. Come detto sopra ho preso quelle informazioni con e pinze (o se preferisci con le molle o con il ragionevole dubbio). Penso che spesso la verità si colora di tante tinte e scoprire quella reale non è sempre facile. Aspettiamo quindi anche la risposta di Joel perchè magari la verità è nel mezzo... [SM=g27833]
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