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relazioni tra cuba e l'europa

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2006 01:24
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30/11/2004 14:04
 
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L'impegno di Zapatero per ricostruire i rapporti con Cuba







di Marco Calamai
Zapatero, il premier socialista spagnolo, sta portando a termine una operazione di politica estera di grande importanza e interesse.Ci riferiamo alla normalizzazione delle relazioni con Fidel Castro, dopo più di un anno di rapporti a dir poco tesi tra il governo cubano e l’Europa, compresa la Spagna. Nei prossimi giorni il “vecchio Fidel” dovrebbe dunque decidere la liberazione dei dissidenti in carcere ( tra i quali il noto poeta Miguel Rivero ) membri del “gruppo dei 75”, incarcerati dal regime castrista nel marzo 2003 dopo essere stati condannati per “delitti contro la rivoluzione”.

Verrebbe così premiata la svolta in politica estera di Zapatero, il quale, dopo aver deciso il ritiro delle truppe spagnole dall’Iraq, ribadisce con questa scelta ( la politica del dialogo in alternativa a quella delle minacce e dell’embargo) la sua ferma intenzione di non lasciarsi condizionare dalle pressioni dell’Amministrazione Bush che certo non gradisce questa decisione. Da sottolineare un dato significativo: la decisione cubana di ristabilire normali relazioni con i Madrid viene pochi giorni dopo la denuncia, resa pubblica dallo stesso Ministro degli Esteri spagnolo Moratinos, dei passati tentativi di Aznar di appoggiare ( di certo con la complicità dell’Amministrazione Usa) un colpo di stato contro Chavez, il presidente venezuelano tanto odiato dai falchi americani. Si consolida così quel pieno ritorno alla sovranità spagnola che era stata viceversa calpestata e umiliata dalla scelta servile pro Bush di Aznar.

Una scelta che aveva rappresentato un autentico tradimento dell’opinione pubblica spagnola (al 90% contraria alla guerra in Iraq) e una rottura senza precedenti della tradizionale amicizia con Cuba (perfino Franco aveva aperto a Fidel sul piano commerciale rompendo tra i primi l’embargo americano dei primi anni sessanta). Ora aspettiamoci la solita serie di accuse contro Zapatero, un “pericoloso sovversivo”, un “avventuriero” che starebbe portando la Spagna fuori dalle sue tradizionali alleanze. Mentre è vero tutto il contrario: aprendo a Fidel (in cambio di una altrettanto significativa apertura del leader cubano nel campo dei diritti umani) Madrid, insieme a Parigi e Berlino, sta aiutando l’Europa a recuperare un ruolo autonomo e incisivo nella scena internazionale. Auguriamoci che anche il centro sinistra italiano nel suo insieme, si schieri senza dubbi con Zapatero in questa vicenda emblematica.


www.articolo21.com/notizia.php?id=1312
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01/12/2004 00:51
 
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re:
Alcuni dissidenti sono già stati liberati.

Corriere.it
" L'AVANA - Sei dissidenti politici cubani, appartenenti ad un gruppo di 75 arrestati lo scorso anno e condannati a pene fino a 28 anni di carcere, sono stati liberati oggi dal governo dell'Avana. (Agr) "

korazym.org
"Rilasciati cinque dissidenti della primavera di Cuba, in carcere dal 2003. ‘’E’ stata un’esperienza terribile”, racconta il giornalista Chepe. In libertà anche il poeta Raul Rivero. La decisione sarebbe legata alla nuova politica spagnola."
Qui un articolo
www.korazym.org/news1.asp?Id=10511
e nella stessa pagina vari link con altri interessanti articoli.


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01/12/2004 02:13
 
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ho aperto un'altra discussione per raccogliere le varie notizie relative al rapporto tra cuba e l'europa...

vorrei dividere il più possibile le cose in modo da seguire al meglio le scelte del governo cubano...

al momento mi sembrano al solito importanti le relazioni con gli USA www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=4506&idd=1781 e la novità delle relazioni con la Cina che nei prossimi anni viene ritenuto da tutti uno dei paesi che più si svilupperanno e viste l'enorme popolazione influenzerà sia cuba che noi poveri italiani www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=4506&idd=2467

altra distinzione la si potrebbe fare con gli stati dell'america latina tipo il messico anche se per quelli mi capita di leggere delle beccatine un po' ridicole tra gli stati di quella zona...

per i dissidenti ho raccolto tutto qui www.freeforumzone.com/viewmessaggi.aspx?f=4506&idd=1632
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16/12/2004 03:36
 
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L'Ue propone di rimuovere le sanzioni diplomatiche contro Cuba
Fei

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cri
Ieri il Comitato per l'America Latina del Consiglio dell'Ue ha proposto all'Ue di cessare le sanzioni diplomatiche a Cuba a partire dal giugno del prossimo anno.
Secondo quanto rilevato, le proposte del comitato comprendono; primo del giugno 2005 cessare provvisionamente di invitare i dissidenti cubani ai ricevimenti che si tengono nelle ambasciate dei vari paesi dell'Ue a Cuba; ripristinare i contatti bilaterali e le attività culturali bilaterali ad alto livello tra l'Ue e Cuba.

Nel frattempo, il comitato ha proposto che l'Ue continui a procedere nel dialogo con i rappresentanti dell'opposizione cubana. Le suddette proposte verranno presentate alla riunione dei ministri degli esteri dell'Ue che si terrà nel gennaio prossimo anno.

it.chinabroadcast.cn/1/2004/12/15/101@24397.htm
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17/12/2004 05:28
 
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Per la libertà di Cuba


Ex capi di stato e presidenti dei partiti moderati centro e sud americani hanno firmato qualche giorno fa, dopo il convegno mondiale sulla questione cubana (svoltosi a Praga), il “Memorandum di San Josè”. Il documento fissa i punti fermi per una transizione politica moderata nell’isola caraibica retta dalla dittatura castrista. Ma gli ex capi di stato sono anche preoccupati per la recrudescenza filo-castrista che sta ripercorrendo il sud America: infatti le appena trascorse elezioni sud americane hanno salutato la vittoria dei filo-comunisti.

E Castro, dopo la convalescenza per la caduta (aveva riportato alcune fratture), s’è recato in visita nelle repubbliche sud americane, dove gli squadroni filo-castristi (sempre a seguito del dittatore) hanno aggredito alcuni esponenti del Direttorio cubano e tutti gli esuli anti-castristi.

Di questi episodi e delle soluzioni proposte dall’Unione Europea se ne parlerà a Roma a gennaio 2005, nel corso del convegno organizzato dalla presidente dell’Internazionale femminile democratica di centro, Anna Maria Stame Cervone (rappresentate all’Onu per i partiti di centro), presso il Parlamento europeo (sede romana): vi parteciperanno le consorti ed i famigliari dei prigionieri politici tuttora reclusi nella carceri castriste, nonché le parlamentari nazionali ed europee che si riconoscono nel Ppe.

Il documento cubano
A Praga, durante un’importante riunione, convocata appena due mesi fa dal presidente Havel in nome del “Comitato Internazionale per la Democrazia a Cuba” (alla quale hanno partecipato numerosi leader politici di tutto il mondo), è stato deciso di lottare con mezzi pacifici e legali, con la diplomazia, fino ad ottenere nell’isola l’insediamento d’un governo politico rispettoso delle libertà civili e dei diritti umani. Cuba non deve continuare ad essere l’anacronistica eccezione totalitaria in Occidente, soprattutto se si considera che sono quindici anni che è caduto il muro di Berlino e con lui tutte le tirannie dell’ex impero sovietico.

A seguito di quest’impegno assunto a Praga l’Internazionale Democratica di Centro, guidata dal presidente spagnolo Jose Maria Aznar, ha organizzato a Roma un seminario per esaminare la realtà cubana e le possibili vie verso la transizione pacifica. Si è arrivato così ad una nuova iniziativa dell’America Latina. Stava per cominciare il XIV vertice Ibero-americano a San Josè di Costa Rica. Tra i partecipanti, come sempre, si prevedeva la presenza di un rappresentante della dittatura cubana.

Questi vertici annuali rappresentano in effetti l’unico scenario internazionale di nazioni omogenee alla nostra cultura, che comunque non esclude il governo castrista di Cuba: dove i cubani soffrono per la mancanza di libertà. In verità la dichiarazione di Assuncion del 1997, vietava (per l’impegno assunto a protezione della democrazia e dei diritti umani e per un minimo senso di coerenza etica) che Cuba fosse incorporata al gruppo di Rio. D’altra parte la “Carta democratica”, firmata l’11 settembre 2001 dai paesi dell’Oea, esclude che la dittatura cubana possa far parte di quest’importante organismo regionale.

Tuttavia il VI vertice hispano-americano riunito a Vigna del Mar, in Cile, nel novembre 1996 cercò di corregger quest’anomalia, proponendo (per la partecipazione) una dichiarazione formale d’adesione ai principi democratici e al rispetto dei diritti umani, testo che il presidente cubano Fidel Castro firmò anche se i fatti hanno dimostrato quasi subito che il leader cubano non aveva nessun’intenzione di rispettare quanto sottoscritto.

In virtù di questi precedenti il “comitato internazionale per la democrazia a Cuba” (preoccupato per la recrudescenza della repressione a Cuba, resa ancor più evidente nella primavera del 2003 dall’imprigionamento di circa 80 oppositori democratici, condannati a pene fino a 27 anni di carcere per aver pubblicato all’estero articoli critici, aver diffuso libri proibiti e aver sollecitato un referendum che invece è legale secondo la legge cubana) chiede ai Capi di stato e di governo presenti a questo XIV vertice ibero-americano, di esigere dal governo cubano l’immediata scarcerazione di questi prigionieri di coscienza assieme alle altre centinaia le cui ingiuste condanne sono state denunciate da organismi come il “Comitato Internazionale dei diritti umani” sostenuto dall’Oea.

Inoltre si chiede ai delegati riuniti a San Jose di pretendere dal governo cubano la fine dei crudeli maltrattamenti, ai quali sono sottoposti i prigionieri politici una volta internati nelle carceri del paese. Inoltre sollecitiamo i rappresentanti dei governi ibero-americani presenti a Cuba di ricevere degnamente i democratici dell’opposizione nelle sedi diplomatiche accreditate all’Avana, così come l’Unione Europea ha ordinato alle sue ambasciate nell’Isola.

Questo tipo di solidarietà è molto importante per mantenere alto il morale dei dissidenti che resistono all’oppressione e che lottano per conquistare la libertà (come ben sanno le vittime del comunismo europeo o come scoprirono gli antifranchisti alla loro epoca) e costituisce una valida fonte di legittimità nei confronti di un regime che nega il diritto alla pluralità e alla diversità di pensiero. Dopo 46 anni di repressione (la più lunga tirannia personale della storia) Cuba è una penosa eccezione che preoccupa fortemente la comunità internazionale, e che deve essere corretta con l’aiuto di tutti (soprattutto con l’aiuto dei paesi che hanno le stesse radici culturali).

Dentro e fuori l’isola, i democratici dell’opposizione, com’è successo in Europa dopo la caduta del muro di Berlino, sono disposti a cercare formule flessibili che propizino un cambio pacifico verso la democrazia e la libertà, senza vendette né rappresaglie, ma per raggiungere l’obiettivo fondamentale che la comunità internazionale si collochi decisamente con le vittime e contro l’aguzzino.

Coordinare queste prove di solidarietà è precisamente il compito che il “Comitato Internazionale per la democrazia a Cuba” si è assunto. Luis Alberto Monge (ex presidente del Costa Rica), Luis Alberto La Calle (ex presidente Uruguay), Jaime Trobo (deputato uruguayano), Gabriel Llano (parlamentare argentino), Alvaro Dubon (Parlamento centroamericano), Luis Albert Javier de Céspedes (Directorio cubano), Roberto P. Meyer (presidente Pdc-Argentina), Rafael Sanchez (vicepresidente Odca), Maria del Milagro Méndez (Comité costarricense de Solidaridad con la Democrazia en Cuba), Julio Hernandez (Movimento cristiano del Liberacion), Nicolas Ampuero (Partido socialdemocrata de Cuba), Carlos Alberto Montaner (Union liberal cubana), Tomas Rodriguez (Agenda Cuba), Israel Abreu (Movimento 30 novembre), Orlando Gutiérrez (Directorio democratico cubano), Hipolito Ramirez (Juventud patriotica dominicana), Carlos Gonzales (People in need) Gabriel Salvia (dell’organizzazione Cadal).


www.opinione.it/articolo.asp?ID=5324&Sezione=VoxPopuli
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Evidenti indizi di disgelo nelle relazioni tra Cuba e l'Ue

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L'altro ieri il ministro degli Esteri cubano ha dichiarato che il suo governo ha deciso di ripristinare i contatti ufficiali con 8 paesi dell'Ue, ossia Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Grecia, Austria, Portogallo e Svezia. In precedenza Cuba aveva ripristinato i contatti ufficiali con Spagna, Belgio e Ungheria. Secondo i commentatori ciò dimostra che il gelo esistente nelle relazioni tra le due parti da un anno e mezzo a questa parte si sta gradualmente sciogliendo.
La crisi diplomatica tra Cuba e l'Ue è iniziata nella primavera del 2003 dopo che il governo cubano aveva giustiziato tre cubani che tentavano di dirottare una nave traghetto per fuggire negli Stati Uniti. Poi ha arrestato 75 "elementi antirivoluzionari", o "dissidenti politici" come vengono chiamati in Occidente, condannandoli a pesanti pene detentive. L'Ue ha denunciato il modo di agire di Cuba decidendo nel giugno dello stesso anno di adottare una serie di sanzioni politiche e diplomatiche, quali la riduzione dei contatti ad alto livello tra le due parti e l'invito aperto dei dissidenti cubani ai ricevimenti organizzati dalle ambasciate dei vari paesi dell'Ue a Cuba in occasioni delle rispettive feste nazionali. In seguito il governo cubano ha dichiarato di voler congelare i contatti ufficiali con le ambasciate dei paesi membri dell'Ue all'Avana, proibendo ai diplomatici dell'Ue di presenziare alle attività ufficiali cubane. Da quel momento in poi le relazioni tra l'Ue e Cuba si sono ridotte al minimo storico.

A partire dalla seconda metà dell'anno scorso, sono emersi indizi di disgelo nelle relazioni tra l'Ue e Cuba. La Spagna ha svolto un importante ruolo nel promuovere le relazioni tra le due parti. L'anno scorso il nuovo premier spagnolo Zapatero ha applicato una politica estera diversa dal suo predecessore, Aznar. Sul problema cubano ha espresso apertamente la speranza di ripristinare normali relazioni con Cuba, sollecitando l'Ue a revocare le sanzioni diplomatiche nei confronti di Cuba. Nel novembre scorso i ministri degli Esteri spagnolo e cubano hanno avuto un colloquio durante il vertice sull'America latina tenuto a Costa Rica. Dopodiché i due paesi hanno ripristinato i contatti ufficiali. In seguito la parte cubana ha rilasciato 14 membri detenuti del "gruppo di 75 persone". Il 14 dicembre scorso la Commissione dell'Ue per gli affari dell'America Latina ha avanzato la proposta di sospendere le sanzioni diplomatiche nei confronti di Cuba, compresa la sospensione dell'invito dei dissidenti alle attività organizzate dalle ambasciate dei vari paesi dell'Ue a Cuba in celebrazione delle rispettive feste nazionali.

Alla luce dei cambiamenti emersi negli ultimi tempi nelle relazioni tra Cuba e l'Ue, non è difficile scoprire che, da un lato, l'Ue sta riaggiustando la sua politica verso Cuba - molti paesi membri dell'Ue, in particolare la Spagna, hanno dichiarato esplicitamente che le sanzioni non giovano alla soluzione di alcun problema, provocando solo il peggioramento delle relazioni bilaterali - dall'altro, Cuba ha dimostrato una tattica diplomatica elastica e realistica. Dopo la rielezione di Bush si ritiene ampiamente che il governo americano rafforzerà ulteriormente la sua politica di pressione nei confronti di Cuba. Quindi l'attenuazione delle relazioni tra le due parti è ampiamente considerata un importante risultato ottenuto da Cuba nel settore diplomatico.

Tuttavia occorre rilevare che all'interno dell'Ue esistono ancora divergenze sul problema cubano. Alcuni paesi membri si oppongono ancora ancora alla revoca delle sanzioni nei confronti di Cuba. Tuttavia siccome le due parti vanno sempre più realizzando che il dialogo riveste un significato più realistico rispetto all'antagonismo, il miglioramento delle relazioni tra l'Ue e Cuba rappresenta una tendenza generale.



it.chinabroadcast.cn/1/2005/01/05/63@25637.htm
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04/01/2005 - Categoria: notizie
Cuba
Disgelo politico tra Cuba e l'Unione Europea
Il governo dell’Avana ha annunciato di avere riallacciato contatti ufficiali con otto governi dell’Unione Europea, e segnatamente Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Portogallo, Svezia.

La dsecisione è stata presa a seguito della recente raccomandazione della Commissione europea ai Venticinque Stati membri di adoperarsi per migliorare le relazioni con Cuba, tra l’altro rinunciando a invitare negli incontri ufficiali in ambasciata esponenti delle dissidenza anti-castrista.

Il ministro degli Esteri cubano Felipe Perez ha accolto con soddisfazione l’invito della Commissione e ha spiegato proprio con questa apertura europea la scelta dell’Avana di impegnarsi per ricucire rapporti migliori con almeno alcuni dei Venticinque.

Le relazioni tra Cuba e la Ue si sono decisamente raffreddate dalla metà del 2003, allorché l’Unione decise di applicare sanzioni diplomatiche al Paese caraibico per la vicenda dei 75 dissidenti arrestati e condannati a pene detentive da 6 a 28 anni. Alla scelta europea di interrompere il dialogo politico e di ridurre la partecipazione dei rappresentanti dei Paesi della Ue alla vita politica e culturale di Cuba, L’Avana aveva reagito rifiutando gli aiuti economici europei e rifiutando incontri con il ministro degli Esteri agli ambasciatori stranieri.

[LL] - CUBA 4/1/2005


www.terrelibere.it/terrediconfine/index.php?x=completa&r...
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UE-Americhe: Cuba riallaccia i contatti diplomatici con l'UE



04/01/05 - Il governo cubano ha annunciato il ripristino dei contatti diplomatici con otto Paesi appartenenti all'UE, interrotti dopo l'invito di dissidenti nelle loro ambasciate. Il ministro degli esteri Felipe Perez Roque ha precisato che la decisione riguarda gli ambasciatori di Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Austria, Grecia, Portogallo e Svezia.

L'UE ha congelato le relazioni con il governo comunista nel giugno 2003 in seguito alle misure punitive verso i dissidenti adottate dal Presidente cubano Fidel Castro. Settantacinque dissidenti furono imprigionati e condannati a pene tra i sei e i ventotto anni di carcere. Tre cittadini cubani furono inoltre giustiziati per aver tentato di lasciare il Paese con lo scopo di raggiungere la Florida.

Quattordici dissidenti, come già documentato da Politica in Europa, sono tornati liberi a seguito di una decisione apparsa tesa al ripristino dei rapporti con l'UE. Il ministro Roque ha ricordato che in dicembre una riunione degli ambasciatori europei a L'Avana ha deciso di porre fine agli inviti nelle ambasciate ai dissidenti che Roque giudica "mercenari pagati e diretti dagli Stati Uniti". Sono comunque allo studio altre forme di supporto all'opposizione cubana.

Cuba aveva risposto al congelamento delle relazioni deciso dalla UE escludendo gli ambasciatori europei da qualsiasi contatto con le autorità del Paese.

La Spagna di Zapatero ha da mesi preso la guida in Europa nel tentativo di migliorare le relazioni con Cuba ed era già stata rimossa dalla "lista nera" del governo cubano il 25 novembre 2004. Cinque giorni dopo venne liberato il leader dei dissidenti cubani, Raul Rivero.

Il ministro degli esteri cubano ha evidenziato che la normalizzazione dei rapporti riguarda solo una parte dei Paesi membri dell'Unione Europea. La Francia, rallegrandosi per la decisione di Cuba, ha già chiesto l'estensione del provvedimento a tutti i Paesi membri dell'UE.

Esiste una forte resistenza da parte di Olanda, Polonia e Repubblica Ceca all'eventuale fine del congelamento delle relazioni con Cuba da parte dell'UE. Il tema sarà al centro di un intenso dibattito nel meeting dei ministri degli esteri europei del prossimo 30 gennaio.


www.politicaineuropa.com/modules.php?name=News&file=article...
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09/01/2005 02:27
 
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Cuba: riprende il dialogo con alcuni paesi Ue
Ristabiliti i contatti ufficiali con Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Grecia, Portogallo e Svezia
Un anno e mezzo dopo il congelamento delle relazioni diplomatiche tra l'Ue e il governo cubano, l'isola comunista ha annunciato la ripresa dei "contatti ufficiali" con alcuni Paesi dell' Unione europea, tra cui l'Italia.
"Cuba ha deciso di ristabilire i contatti ufficiali con un gruppo di Paesi dell'Unione europea e con le ambasciate di tali Paesi all'Avana", ha annunciato il ministro degli Esteri, Felipe Perez Roque. Oltre all'Italia, Cuba riprenderà il dialogo anche con Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria, Grecia, Portogallo e Svezia. Il ministro ha precisato che la decisione è stata presa in seguito all'indicazione fornita il 14 dicembre scorso dai responsabili dell'area latino-americana dell'Ue ai propri ambasciatori all'Avana di "rendere più efficace il dialogo costruttivo" con il regime di Castro.
Nel novembre scorso, il governo aveva annunciato un'analoga iniziativa nei confronti di Belgio, Ungheria e Spagna. In seguito alla ripresa del dialogo con il governo socialista di José Luis Zapatero, che sta promuovendo un'azione comunitaria per la revoca delle sanzioni contro Cuba, il governo dell'Avana ha scarcerato il 30 novembre scorso il poeta e giornalista Raul Rivero, il più noto tra i 75 dissidenti arrestati e condannati nella primavera del 2003 a pesanti pene detentive al termine di processi sommari. Altri quattro dissidenti sono stati scarcerati all'inizio di dicembre.
Nel giugno 2003, l'Unione europea aveva imposto una serie di sanzioni diplomatiche al governo cubano per l'arresto di questi dissidenti e per l'esecuzione delle condanne a morte di tre fuggiaschi che avevano sequestrato un traghetto per raggiungere la Florida. Per tutta risposta, Fidel Castro congelò i contatti con gli ambasciatori dell'Ue sull'isola.
Le scarcerazioni e la ripresa dei contatti con alcuni paesi europei viene interpretata da osservatori occidentali all'Avana come un segnale di disponibilità da parte del governo di Castro nei confronti dell'Ue, che in questo mese dovrà decidere se mantenere o revocare le sanzioni. L'Europarlamento tuttavia si è già espresso il mese scorso nel senso del loro mantenimento, subordinando la ripresa dei contatti al rispetto dei diritti umani nell'isola.

europa.tiscali.it/futuro/news/200501/07/cuba.html
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09/01/2005 02:28
 
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mi chiedo...

perchè non cercare il dialogo ed il compromesso invece di chiudere i rapporti con le altre nazioni???[SM=x82305]

peggio dei bambini!!![SM=x82290]
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11/01/2005 01:41
 
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L'Avana, 16:39
Cuba, Castro ripristina contatti con l'Unione europea

Cuba ha annunciato oggi il ripristino dei contatti con tutti i paesi dell'Unione Europea dopo oltre un anno e mezzo di tensione diplomatica. Lo ha annunciato oggi il ministro degli esteri Felipe Perez Roque. "A partire da questo momento Cuba ha ristabilito i contatti con tutti i paesi dell'Unione Europea" ha detto in una conferenza stampa tenuta al ministero degli esteri.

www.repubblica.it/news/ired/ultimora/rep_nazionale_n_931...
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17/01/2005 16:32
 
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UE-Americhe: Cuba riprende le relazioni con tutti i Paesi dell'UE



12/01/05 - Il governo di Cuba ha annunciato il ristabilimento di "contatti ufficiali" con la legazione dell'Unione Europea e con il resto dei paesi Ue con cui i rapporti erano stati congelati a causa della cosiddetta "guerra dei cocktail".

Il ministro degli esteri cubano, Felipe Perez Roque, ha tenuto a precisare che il suo governo ha preso questa decisione in riposta alle "sollecitazioni rispettose" ricevute nell'ultima settimana dai governi di Lussemburgo - presidente di turno dell'Ue - Spagna e Belgio.

La settimana scorsa il governo cubano aveva annunciato la ripresa dei contatti con 8 paesi dell'Ue - compresa l'Italia - cui da ora si sommano anche l'Olanda, la Slovacchia, la Polonia, la Rep. Ceca e la legazione diplomatica dell'Ue all'Avana.

La Commissione Europea ha espresso apprezzamento per la decisione di Cuba e ha annunciato il rapido invio all'Avana del commissario per gli aiuti umanitari e lo sviluppo, Louis Michel, per discutere del futuro delle relazioni bilaterali.

La decisone dell'Avana, si legge in un comunicato firmato dal presidente della Commissione Jose' Manuel Durao Barroso "aprira' nuove possibilita' nelle relazioni tra l'Unione e Cuba".

www.politicaineuropa.com/modules.php?name=News&file=article...
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17/01/2005 16:45
 
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Disgelo ufficiale nelle relazioni tra Cuba e UE(Audio)

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cri
Il 10 gennaio scorso il governo cubano ha annunciato di aver ripristinato lo stesso giorno i contatti ufficiali con le delegazioni di Olanda, Repubblica ceca, Slovacchia, Polonia e dell'Unione europea a Cuba. Così Cuba ha ripristinato i contatti ufficiali con tutti i paesi memebri dell'Unione europea. Secondo i commentatori, quest'iniziativa rappresenta un passo importante nel processo di normalizzazione delle relazioni bilaterali tra l'Unione europea e Cuba e sancisce il disgelo ufficiale dopo un anno e mezzo di congelamento delle relazioni tra Cuba e l'Unione europea.
La crisi diplomatica tra Cuba e l'Unione europea è iniziata nella primavera del 2003 dopo che il governo cubano aveva fatto giustiziare tre suoi cittadini che avevano tentato di dirottare una nave traghetto per fuggire negli Stati Uniti. Poi ha fatto arrestare 75 cosiddetti "elementi antirivoluzionari", condannandoli a pesanti pene detentive. L'Unione europea ha denunciato l'operato di Cuba decidendo nel giugno dello stesso anno di adottare sanzioni diplomatiche. Inoltre le ambasciate dei vari paesi dell'Unione europea a Cuba hanno invitato apertamente dissidenti cubani ai ricevimenti offerti in occasione delle rispettive feste nazionali. Come rappresaglia Cuba ha sospeso tutte le relazioni ufficiali con l'Unione europea. Da quel momento in poi le relazioni tra l'Unione europea e Cuba sono precipitate al loro minimo storico.

Verso la seconda metà dell'anno scorso sono emersi indizi di allentamento della tensione nelle relazioni tra Unione europea e Cuba. In questo processo la Spagna ha svolto un importante ruolo. Nel novembre scorso i ministri degli Esteri spagnolo e cubano hanno avuto un colloquio in occasione del vertice sull'America latina svoltosi nel Costa Rica. Dopodiché i due paesi hanno ripristinato i contatti ufficiali. In seguito la parte cubana ha scarcerato alcuni membri del "gruppo dei 75". Il 14 dicembre scorso la Commissione dell'Unione europea per gli affari dell'America Latina ha avanzato la proposta di sospendere le sanzioni diplomatiche nei confronti di Cuba.

Secondo i commentatori, i motivi principali del disgelo ufficiale nelle relazioni tra Cuba e l'Unione europea è che ambedue le parti hanno capito che il dialogo è meglio del confronto e che la normalizzazione delle relazioni bilaterali corrisponde agli interessi comuni delle due parti, di conseguenza hanno riaggiustato le rispettive politiche in merito. Molti paesi dell'Unione europea, in particolare la Spagna, hanno dichiarato esplicitamente che le sanzioni non giovano alla soluzione di alcun problema. Inoltre, riguardo al problema cubano, non vogliono essere considerati tirapiedi degli Stati Uniti. Dal canto cubano, dopo la rielezione di Bush si ritiene ampiamente che il governo americano rafforzerà ulteriormente la sua politica di pressione nei confronti di Cuba. Per ottenere il maggiore sostegno internazionale, rompere il blocco e le sanzioni degli Stati Uniti e sviluppare la propria economia, Cuba ha bisogno di migliorare le relazioni con chi svolge un ruolo importante come l'Unione europea.

La reazione dell'Unione europea alla costruttiva iniziativa cubana è stata positiva. Dopo l'annuncio della decisione cubana il 10 scorso, il presidente della Commissione europea Barroso, il portavoce della Commissione europea per gli affari dell'America Latina e il ministero degli Esteri del Lussemburgo, paese presidente di turno dell'Unione europea, hanno dato il benvenuto in merito. Inoltre l'Unione europea ha dichiarato che il Commissario europeo allo sviluppo e agli aiuti umanitari Louise Michel compirà una visita all'Avana per tenere colloqui con i leader cubani sulle relazioni bilaterali.

Da ciò emerge che negli ultimi tempi è emersa un'evidente tendenza al miglioramento nelle relazioni tra l'Unione europea e Cuba. Se alla fine del mese il Consiglio dei ministri degli Esteri dell'Unione europea approverà la risoluzione sulla sospensione delle sanzioni contro Cuba, c'è la speranza che la completa normalizzazione delle relazioni bilaterali si realizzi in breve tempo.

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Differenze tra l'UE e gli Stati Uniti nelle relazioni con l'estero(Audio)

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Recentemente nelle relazioni dell'Ue con l'estero si sono susseguiti due eventi che hanno destato l'attenzione della gente: il primo è che ieri l'Unione europea ha cominciato a ripristinare i negoziati sulle relazioni commerciali con l'Iran, l'altro è che il 10 scorso Cuba ha ripristinato i contatti ufficiali con tutti i membri dell'Ue. Il miglioramento delle relazioni tra l'Ue e i suddetti due paesi dimostra ancora una volta l'indipendenza dell'Ue e il suo principio multilaterale nelle relazioni con l'estero, producendo risultati positivi e incoraggianti.
L'Iran è stato inserito dagli Stati Uniti nella lista dei "paesi dell'asse del male". Gli Stati Uniti sostengono che lo sviluppo di tecnologie nucleari da parte dell'Iran mira allo studio e alla fabbricazione di armi nucleari, e ha sollecitato l'Agenzia internazionale per l'Energia atomica a portare il problema nucleare iraniano davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu, al fine di raggiungere l'obiettivo di infliggere sanzioni all'Iran.

Sebbene anche l'Ue si preoccupa che l'Iran sviluppi tecnologie nucleari, non considera l'Iran come "paese dell'asse del male" ma riconosce il suo diritto all'utilizzo pacifico dell'energia nucleare. Nel novembre scorso il governo iraniano ha dichiarcato la sospensione di tutte le attività pertinenti all'arriccimento dell'uranio. L'Ue ha quindi cominciato a tenere negoziati con l'Iran sul miglioramento delle relazioni politiche ed economiche e i negoziati sull'interscambio commerciale bilaterale ripristinati ieri ne costituiscono proprio un passo.

Come l'Iran, anche Cuba è un "fumo negli occhi" del governo americano. Negli ultimi anni le relazioni tra Cuba e Stati Uniti sono state sempre tese. Anche tra Cuba e l'Ue esistono contraddizioni. Tuttavia il modo di agire dell'Ue è elastico, realistico e attivo. Nel 2003 il governo cubano aveva arrestato 75 cosiddetti "elementi antirivoluzionari" e fatto giustiziare tre cubani che tentavano di dirottare una nave traghetto per fuggire negli Stati Uniti. L'Ue aveva espresso il suo malcontento in merito, dichiarando l'intenzione di effettuare sanzioni diplomatiche contro Cuba. Poi il governo cubano ha dichiarato di rompere i contatti ufficiali con tutti i paesi membri dell'Ue, eccetto il Belgio. Nel 2004 grazie agli sforzi della Spagna e di altri paesi, l'Ue ha cominciato a ripristinare i contatti ufficiali con Cuba, che in risposta ha ripristinato i contatti ufficali con alcuni paesi membri dell'Ue a partire dal novembre scorso. Il 10 gennaio scorso il governo cubano ha ripristinato i contatti ufficiali con tutti i paesi membri dell'Ue. Il gelo esistente nelle relazioni tra l'Ue e Cuba da un anno e mezzo a questa parte si è gradualmente sciolto.

Secondo i commentatori, sebbene l'Ue e gli Stati Uniti condividano posizioni concetti di valore analoghi o simili, i loro modi di trattare le relazioni con l'estero sono molto diversi. Negli ultimi anni trattando le relazioni con l'estero gli Stati Uniti hanno mostrato evidenti caratteristiche di egemonismo e unilateralismo. Ciò ha provocato tensioni nelle relazioni internazionali e attirato anche l'ampia critica della comunità internazionale, compresa l'Ue che nelle relazioni con l'estero applica il principio del multilateralismo e mantiene una posizione di soluzione dei problemi attraverso negoziati, ottenendo risultati realistici e positivi e guadagnandosi l'ampio consenso della comunità internazionale.

Trattando le relazioni internazionali qualche volta i vari paesi hanno avuto malintesi e contraddizioni a causa della diversa storia, tradizioni, culture e concetti sociali, anzi le relazioni si sono fatte temporaneamente tese, questo è normale. Purché le varie parti tengano consultazioni ed effettuino la cooperazione con un atteggiamento di rispetto e comprensione reciproci, si può essere convinti che la maggioranza assoluta dei problemi internazionali potrà essere risolta in modo appropriato e ragionevole.

it.chinabroadcast.cn/1/2005/01/13/63@26166.htm
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28/01/2005 03:27
 
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CUBA: UE, ACCORDO PER SOSPENSIONE TEMPORANEA SANZIONI
Bruxelles, 27 gen. (Adnkronos/Aki) - I rappresentanti permanenti dell'Unione europea hanno dato semaforo verde alla sospensione temporanea delle sanzioni diplomatiche nei confronti di Cuba, imposte dal 2003. Lo hanno confermato fonti comunitarie spiegando che il gruppo di lavoro dei Venticinque ha formulato una raccomandazione al Consiglio dei ministri degli esteri Ue in favore della sospensione temporale delle sanzioni.
(Cim/Opr/Adnkronos)
27-GEN-0518:32

www.adnkronos.com/IGNDispacci/20050127/ADN20050127183314.htm
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28/01/2005 03:27
 
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BRUXELLES, 18.42
Ue: Cuba, i 25 pronti a sospensione temporale sanzioni
27/01/2005 18.42.00
[Notizie dal mondo]


(ANSA) - BRUXELLES, 27 GEN - Via libera dai rappresentanti dell'Ue alla 'sospensione temporale' delle sanzioni diplomatiche vigenti contro Cuba dal giugno 2003. Lo hanno reso noto fonti comunitarie, precisando che i rappresentanti diplomatici dei Venticinque hanno approvato una dichiarazione scritta in cui si annuncia la sospensione temporale di tali sanzioni. Il testo dovrebbe essere approvato lunedi', senza discussione, in occasione del Consiglio Ue a Bruxelles dei ministri degli esteri. SO (Riproduzione Riservata)

www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=299770
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29/01/2005 02:24
 
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UE pronta a sospendere sanzioni per Cuba
di red

I rappresentanti dell'UE hanno dato parere positivo sulla sospensione temporanea delle sanzioni diplomatiche contro Cuba, approvando una dichiarazione scritta. Il testo dovrebbe essere approvato lunedi', senza discussione, in occasione del Consiglio UE a Bruxelles dei ministri degli esteri.

Le sanzioni sono in vigore dal giugno 2003, a seguito di un improvviso aumento di detenzioni e condanne contro dissidenti e l'esecuzione di tre sequestratori da parte del regime di Fidel Castro.

Nel testo della dichiarazione, che ha trovato ostacoli nella Repubblica Ceca, si parla di "disposizione di mantenere il dialogo costruttivo con le autorita' cubane", ma anche "relazioni piu' intense con l'opposizione politica e settori piu' ampi della societa' civile cubana".

Il Consiglio ha deciso anche che l'Unione ed i singoli Stati membri sospendano la riduzione del livello di partecipazione agli eventi culturali. Le sanzioni includevano infatti l'invito ai rappresentanti dell'opposizione cubana alle feste nazionali nelle ambasciate a L'Havana, e la contemporanea riduzione delle visite ufficiali nell'isola.

La dichiarazione dell'UE afferma di prendere atto della liberazione, in giugno e novembre 2004, di "alcuni dei prigionieri politici incarcerati nel marzo del 2003, ma constata che tale liberazione non e' avvenuta in modo incondizionato".

L'Unione riafferma la posizione comune tenuta dal 1996, e cioe' "ottenere un processo di transizione verso il pluralismo democratico, il rispetto dei diritti umani e delle liberta' fondamentali, cosi' come il miglioramento del tenore di vita del popolo cubano".

Le decisioni contenute nella dichiarazione saranno riesaminate nel luglio 2005.

www.osservatoriosullalegalita.org/05/notizie/01gen2/2812cu...
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01/02/2005 00:40
 
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Rizzo: ''Sancito che l'Europa è autonoma dagli Usa''
Ue sospende le misure contro Cuba
Fini: ''Non c'è alcuna compiacenza con Castro. L'Unione europea è pronta a rivedere la sua posizione se non vi sarà un atteggiamento coerente da parte del regime''

Fidel Castro







Bruxelles, 31 gen. (Adnkronos/Aki) - I ministri degli Esteri dell'Ue hanno deciso la ''sospensione temporanea'' di tutte le misure diplomatiche nei confronti di Cuba imposte nel giugno 2003.
Ma il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, ridimensiona la portata della decisione. ''Mi sembra -ha affermato il titolare della Farnesina- che vi sia tanto rumore per nulla, le sanzioni di cui si parla consistevano nella restrizione di visite ufficiali di alto livello nell'isola, e una minore presenza europea negli inviti culturali con invito ai dissidenti di partecipare alle feste nazionali''.
Fini ha sottolineato che si parla di sospensione, ma anche della necessità di sottoporre alla verifica la decisione dell'Unione europea. ''E' una posizione -ha sottolineato il ministro- che non deve far storcere il naso ad alcuno, perché non c'è alcuna compiacenza con Castro''. Al contrario, ha ricordato il titolare della Farnesina, l'Unione europea è pronta a rivedere la sua posizione se ''non vi sarà un atteggiamento coerente da parte del regime''.
Per Marco Rizzo, eurodeputato del Pdci, ''la sospensione delle sanzioni contro l'Avana ha di fatto sancito che l'Europa su Cuba è autonoma dagli Usa''. ''E' un ambito circoscritto forse, ma simbolicamente -aggiunge- importante: intanto salutiamo con favore questo primo passo verso un'autonomia che ci auguriamo si estenderà in futuro e riguarderà anche altri ambiti''.
Critico invece il segretario di 'Nessuno tocchi Caino' e membro della direzione dei Radicali, Sergio D'Elia, che parla di ''un atto gratuito e unilaterale, un regalo della Ue al regime di Castro che non corrisponde a nulla di serio, in termini di rispetto di diritti civili e politici dei cubani, che sia stato offerto finora dall'altra parte''.

www.adnkronos.com/Esteri/2005/Settimana06da31-01a06-02/cuba_310...
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01/02/2005 00:43
 
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ROMA, 19.25
Fini, con Castro nessuna compiacenza
31/01/2005 19.25.00
[Notizie dal mondo]


(ANSA)-BRUXELLES, 31 GEN- 'Non c'e' compiacenza nei confronti di Castro', cosi' Fini commenta la 'sospensione temporanea' delle sanzioni contro Cuba decisa dall'Ue.Qualora tale compiacenza ci fosse stata 'avrei avuto qualche difficolta'', precisa il ministro degli Esteri mentre sottolinea che il Governo di Castro 'deve fare di piu'' per i diritti umani. 'Se a luglio non cambia nulla' l'Ue tornera' alla situazione precedente perche' entro giugno i '25' riesamineranno la situazione dei diritti umani a Cuba, ricorda Fini. CIC (Riproduzione Riservata)


www.basilicatanet.it/news/article.asp?id=300957
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01/02/2005 21:35
 
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== UE-CUBA: BRUXELLES SOSPENDE SANZIONI CONTRO L'AVANA
(AGI) - Bruxelles, 31 gen. - Il Consiglio europeo ha deciso di "sospendere" per il momento tutte le misure contro Cuba, adottate dall'Unione europea a seguito della repressione del regime di L'Avana nei confronti dei dissidenti. Lo ha annunciato in una conferenza stampa da Bruxelles la presidenza lussemburghese di turno dell'Ue, per bocca del ministro degli Esteri, Jean Asselborn.
Asselborn ha insistito sulla necessita' di "incoraggiare il processo verso la democrazia e il rispetto dei diritti dell'uomo" a Cuba e di mantenere "un dialogo costruttivo" con la dirigenza dell'isola. Allo stesso tempo, ha continuato, i ministri degli Esteri dell'Unione si sono impegnati ad allacciare "un dialogo piu' intenso" con l'opposizione al regime castrista. (AGI) .
312025 GEN 05

www.agi.it/news.pl?doc=200501312025-1229-RT1-CRO-0-NF20&page=0&id=agionlin...
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