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21/02/2006 12:44 | |
Australia,dipendente abusava di anziane
Per sei mesi, una 98enne affetta da demenza è stata ripetutamente stuprata da un dipendente della casa di riposo che, nello Stato australiano di Victoria, la ospitava. Anche altre anziane hanno subito violenze sessuali da parte dello stesso uomo, che solo mesi dopo è stato denunciato e arrestato. Come ha rivelato un'inchiesta giornalistica australiana, casi del genere non sarebbero rari negli ospizi dello Stato.
A portare alla luce la sconvolgente situazione è stato il programma Lateline della Abc Tv, che ha provocato rinnovati appelli a imporre l'obbligo di riferire sugli abusi contro gli anziani. Due sorelle hanno dichiarato in trasmissione che la loro nonna, ricoverata in una casa di riposo a 95 anni, in avanzato stato di demenza, diversi anni dopo venne trovata quasi senza vita e il comportamento continuò a peggiorare.
"Ci fu detto che erano solo l'età e la demenza, ma lo scorso dicembre il nostro peggiore incubo si è realizzato, quando ci ha contattato la polizia, per dirci che nostra nonna era stata stuprata tre volte da un badante, in un periodo di circa sei mesi", ha raccontato una delle due sorelle. "E non solo lei, l'uomo aveva violentato...e commesso atti osceni su tre altre donne, ben oltre i 90 anni, nella stessa casa di riposo". Un secondo dipendente - ha aggiunto la polizia - era stato testimone di una delle aggressioni, ma non aveva riferito nulla per due mesi.
Il fatto non sarebbe isolato, come denuncia alla trasmissione televisiva australiana una dipendente di un'altra casa di riposo: pazienti colpite da demenza venivano spesso umiliate pubblicamente, ma anche drogate fino a perdere i sensi. Ascoltando le parole dell'intervistata - rimasta anonima - all'orrore si aggiunge lo sconcerto per l'insabbiamento sistematico che verrebbe messo in atto da parte di quella direzione: mobbing nei confronti dei dipendenti che si oppongono e di infrazioni alle norme governative di accreditamento e di gestione dei reclami.
Una portavoce del dipartimento Sanità, tuttavia, contattata da Lateline, ha dichiarato che tutte le denunce di abusi menzionate nel programma sono state a suo tempo investigate e considerate infondate. |