Avete ragione. Quella frase mi fa schifo, ma sono d'accordo con voi.
Non c'é l'ho né con Luca né con chi gli ha detto quella frase. Il problema è la guerra, un'esperienza pesante, che come giustamente dice Lyxor non possiamo capire. Perché non l'abbiamo vissuta sulla pelle. E men che meno ci aiuta a capirla la televisione, che anzi ce ne dà un'idea distorta, differente.
Vorrei capirla anche io; Apocalypse Now è forse il film che più ci aiuta a capire. Ma rimane sempre un film, e non è mai come viverla.
Pensiamo un attimo alle torture di Abu Graib. Ci si è tanto scandalizzati di quel che sucesso (che è ignobile, sia ben chiaro), ma queste cose sono sempre capitate in guerra. Ma l'opinione comune è che noi siamo i buoni, che facciamo sì la guerra ma per il bene, e che comportamenti simili sono solo del nemico.
Non mi permetto assolutamente di giustificare quegli idioti. Però penso che hanno vissuto con la morte a fianco ogni giorno, con i proiettili che fischiano sopra la testa, con le autobombe che esplodono a pochi metri. Hanno visto i propri compagni morire, o finire mutilati. E tutto questo ti distrugge dentro.
Tornando alla missione italiana, la cosa forse è peggiore. I soldati italiani sono partiti ufficialmente in "missione di pace". In un paese ancora in guerra. Partiti con un'idea completamente diversa (la missione di pace, andare in un paese dove la guerra è finita per impedire lo svilupparsi di disordini e scontri e aiutare il paese nella ricostruzione), si sono ritrovati in mezzo a una guerra non finita, dove si sono aggiunti scontri e disordini nelle città.
Pensiamo un attimo a questi soldati: convinti di trovare una situazione si ritrovano a viverne un'altra. E chissà come la vivono, chissà che effetto gli fa a livello psicologico questo ritrovarsi in una situazione inaspettata.
E in questo, se mi permettete, ha la sua colpa il governo che si ostina a mandarli in "missione di pace".
EDIT:
Scritto da: essekappa 20/12/2005 19.12
[...]
la cosa tremenda lì è
a. lo stato di preparazione insufficiente
b. i politicanti
a. Impreparati sia nei confronti della situazione (ritorniamo al discorso del partire in "missione di pace") e del "nemico", ma anche a livello di mezzi e risorse.
Prendiamo Nassirya: il modo in cui è avvenuto il tutto ha dell'assurdo. Viene da chiedersi se la base fosse cosi poco protetta per carenza di mezzi e uomini oppure perché veramente credevano che nessuno gli avrebbe mai attaccati, magari per il fatto che "italians good people"
.
Si parla poi dei martiri, degli eroi morti in quella circostanza.
Gli eroi sono ben altri, ("Gli eroi non esistono. Esistono solo persone in grado di fare la differenza." cit. probabilmente non perfetta di Pkna #33 "Il Giorno che Verrà") morire in quel modo non è eroico. E' semplicemente stupido.
b. I politicanti, e aggiungo anche i mezzi di informazione.
[Modificato da Tyrrel 21/12/2005 13.26]
[Modificato da Tyrrel 21/12/2005 13.27]