“ Chi cerca cio’ che non deve, trova cio’ che non vuole!”         
un riflesso di vita da leggere con il cuore
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Frammenti sparsi nel poetico Sé (by albert giulini)

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2024 18:00
02/03/2024 10:13
 
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1
Minor follìa consisterà
nel trovar coraggio per
sopravvivere all'Ultimo giudizio

Sotto la protezione
di alcuni santi di varie religioni

ma un po' sotto-sopra invocando
l'auspicio di un unico Dio?

4
Ignoti messaggeri
contro falsi profeti,
fanno segnali espansi tra i fumi nei cieli.

Ma perché i cerchi intorno
ai giuda terrestri
non li inchiodano ai loro misfatti?

5
Anche dietro gli orchi terrestri
si muovono divinità fatali,
capaci di mutare con
chiaroscuri battiti di ciglia, ma
soprattutto con lunghi denti aguzzi,
il corso degli eventi mortali.

6
io stesso, di là da venire in queste bolge,
fui concepito primigenio
'felliniano' ermafrodito...

7
il mio amico Tofu si buttò giù
dalla tangenziale,
senza bisogno d'un nipponico seppuku.

8
Cercare è sempre un serio problema;
trovare invece, un gioco o passatempo,
un remoto trastullo oltre il compulso feticismo

9
Alcuni ionici
con gli occhi dei Tuareg
bevevano il vino degli dèi.
[Modificato da albert314 04/04/2024 11:38]
03/03/2024 09:39
 
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10
Nel sogno però mi manca il diadema
chissà dove smarrito - quand'ero
diverso dallo spiantato che oggi mi sento.

Anche se anticamente fossi stato un semidio
secondo i miti dell'antica Grecia e Macedonia,
magari poggiai il naso su 'na semplice rosa di Pieria,

profumata quanto basta per un lui & una lei

che in quel preciso momento ci colse.


11
(a Philippe Daverio)


Una poesia magari di domani

con l'ebbra gioia d'una vita che fu,

sta naufragando proprio ora

"con tenace miseria".

12
Anch'io sono un cadavere

però squisito, un po' come

di Rimbaud "un morto pensoso

e illividito".

13
Quasi, è un frutto doloroso
mai logoro semmai esasperato
mediante un quadro clinico
tra l'altro universale
a dir poco schizoide del tutto iper-reale

ché oggi più o meno tutti sembra sopportarci,

mentre x una gravosa selezione pseudo-naturale
solo in parte ci supporta.


14
Egli sarà pur sempre solitario
perché così fu generato, però non esagerare col "lupo della steppa"...
ma quale puro bastardo forse, un cane sciolto
in soluzioni chimico-algebriche.

Dato che non lo aggrada un tal degrado, fatti un segno della croce o meglio...
Sul finire d'infernal stagione egli ha creato un quid astrofisico
già abbastanza oltre il catastrofico, per l'uomo e la donna o il trans-
ché di nuovo sembra
che scendiamo d'altri pianeti.

15
E quando nottetempo
mi visitan le Muse (non con il muso
tetro-spettrale, ma al più con un
felino sogghigno) - provo l'esperantico
cantico dei multiformi ingegni.

[Modificato da albert314 11/03/2024 10:51]
03/03/2024 15:01
 
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16
Non ho mai abbandonato
l'assoluto come poesia
(e NON con poesia, come avrebbe voluto
il mio primo editore...)

17
(In gioventù - Variante)
sognai che Rimbaud
poteva ancor essere
qualcun altro
di mezzo-alieno.

18
Mi scrisse Alberto Bevilacqua:
"Si attenga ad uno stile
stringato e conciso
che è la sua sigla. Lei sì
che può lavorare bene".
Ma ben presto strabordai errabondo
con diseguali piccoli veleni.

19
Rendo testimonianza
alle ùfiche creature
che sibilline trasmettono
alternatori di coscienze.

20
Attraverso certezze malsicure
da cui rinasce illuminato il dubbio,

grandinata imperterrita
di sensazioni.

21
Langue la vita e si dispera,
condotta nelle sterpaglie
tra gli olezzosi greti, al margine
dei fossi, dal bovino umanoide - con gli occhi
ricuciti negli scoppiati bulbi -
lui ci calpesta e vorrebbe
toglierci ogni alieno respiro.

22
L'ultimo germoglio appena cresce,
se quasi subito non crepa

viaggia giusto così, senza radici
come il tuo ultimo spiraglio.

23
(Frammento 21: echi virgiliani) -
La vita era ovunque nei boschi:

di noi non si consuma
ciò che non è dato per scontato.

24
L'autore, colui che fertilizza
il proprio guscio di noce
come un grembo materno o spelonca ancestrale
con un concime perenne:
mestruato che fai? Che vai
esortando l'eventual lettore?
"Ti prego, non fraintendermi...”
Intanto resti aperto a nuovi interpreti
dell'inconscio primigenio.







[Modificato da albert314 11/03/2024 11:18]
03/03/2024 19:26
 
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25
L'anticristo che sta da sempre nel mondo...
Ogni epoca non l'ha mai conosciuto veramente
se non per alcuni terribili aspetti - attraverso alcuni
dei suoi volti specifici. Adesso poi che si nasconde tra le folle,
sta tramando Qualcosa di pazzesco, per ora è uscito allo scoperto
come multinazionale massonica,
un'etichetta di confraternita globale - dall'infausto
ripugnante potere di morte collettiva...

26
Se le lumache sono ermafrodite
Pensa che non sono neppure gay, non dico transgender,
anzi: maschio-latino, il che ormai fa ridere parecchio,
dato che addosso ci è cascata una total disgregazione
del vecchio 'io' come di un'antico iddio;
(gaio mi trasfiguro semmai, angelo-diavolante
in qualche prossimo futuro - quale finzione d'astratto rifugio).

Se i molluschi sono bivalvi uniti con cerniera,
mi paragono al diverso d'ùfica genesi - e sessualmente già fui
colto da umbratili identità, con voluttà non prive
d'un qualche ambiguo orpello.

27
Per chi
al futuro appartiene
fatto mi sono
fata
nell'agonia di Gea.

28
Comunque mi manca un ulterior tassello
nella meta-fisica ancestrale:
vorrei fare 'na figlia proprio d'epoca nucleare,
la chiamerei 'Iliade Giuli..' ma devo
stare un bel po' attento: Ilio, che riguarda
l'antichissima guerra, là oltre la Turchia,
significa Troia.

29
Sommersa dall'invasione
della cultura profana,
moribonda tanta gente col piombo nel cuore
si accanisce ancora ad accumulare
il techno-Ferro Arrugginito come fosse oro materiale.
Sta avvenendo un'alluvione colossale
che la gente nemmeno potrebbe più arginare:
anzi, più attaccata alla vita
rifugiandosi nella parodia
proprio da quando sente che l'impalcatura
sta per crollare.

30
Dalla Sua Forma anche Placida
di caustico minerale
e sfavillante vegetale,
con la zampetta ancor carnale ricevo
perfino note sublimi.
[Modificato da albert314 11/03/2024 11:45]
05/03/2024 19:32
 
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31
Mi azzardo a fissare morbosamente
il fiume sonnolento
pieno d'ogni genere di carogne...

E sopra montagne riarse
da un fuoco mai visto, illusionisti crapulòni
e mitomani credulòni - non possono erigere
un poema planetario... strumento
già ambiguo, ora snaturato dai molteplici tecnici
che non dovrebbero usarlo per i loro
omicidi artifici, a partire da grave, ottusa avidità
di nuovi servi della gleba.

32
A volte sembra di auscultar dei morti,
altre volte ci parlo proprio con dei morti
magari anche uscendo certe notti insonni
con dei sassi in tasca o in bocca, fossero pure
uova nel tegamino, o rametti di follia
che trasportano nel vento crocifissi invisibili.

A volte ci parlo con dei morti
di cui mi sento degno, in sintonia d'ombre
ben più sicure della mia ombra basìta.

A volte parlo anche col mio gatto Trillo
morto da quasi un anno, sepolto qua sotto nel praticello...

33 (Variata assai)
Chissà quanti tra pregiudicati e giudicandi
e tra gli stessi giudici sempre frettolosi,
più quegli avvocati tanto bricconi quanto indifferenti -

hanno una gran fifa
di passare oltre l'Antica Porta
dove il Giudice Sommo
li ricaccerà indietro
a laser-raptus di luce.

(E tutti noi, i convenuti, che risultiamo mal compresi
in quest'altra schiera di sfigati al margine,
ci facciamo le spese a tutto tondo,
"dipendenti" dalla stravoltura economica
imposta dai par-penti).

34
Non arrenderti mai, specialmente tu
convinto d'essere
una particella aliena
di poesia incarnata (ovvero non ancora
disincarnata) - - -
ossia un maya-galattico.

35
Poeta male(ancor)detto: ma cosa
ci vorrebbe ora-mai per diventare benedetto?
Un po' di spicciola, in-oculàta
giammai innocua mercificazione.
[Modificato da albert314 11/03/2024 19:12]
07/03/2024 17:44
 
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36
Alcune stelle si riversano quaggiù
quale serie perenne di stremate candele,
qualche volta uno strascico nebulotico di luna
tiene compagnia ai nostri pallori mortali:

noi si freme nel riarso crogiuolo esistenziale -
incamminàti lungo un tratto di pseudo-eternità

E qui ci storciamo tormentati a morte
come le anguille agonizzanti.

37
Tra alieni ed ufo
arriveranno pure quelli
più evoluti e belli, che non vorranno
solo depredare la nostra clorofilla come carburante
per tornarsene – chissà - a ca' loro...
Comunque sia, quel fatidico giorno
ci provino loro - a salvare in extremis
una Terra totalmente disastrata!

38
I piccioni si muovono anfetaminici
e mi chiedo, Dio mio,
la vita e la morte come ci prendono

per il culo .

39
La grande arte che proviene dal passato
anzi dal remoto, ci causa oggidì una certa labirintìte.
Ordine greco nei meandri delle quintessenze
per schiere di falangi sparse, causa ed effetto
di inattuali filarmoniche a Berlino -
Un grido quasi vespertino ti sforacchia il cuore,
incalza una serie di gridolini che provengono
da qualche stiracchiàta anima cosiddetta immortale:

Quale differenza dunque tra l'arte solo di l'altr'ieri
e quello schifìo penoso del presente – siamo
sempre più diffidenti - a causa di tutti gli psichici dis-gusti
intingoli&spezie per 'trasùd-de-ciùch'.

40
(Variante 106, dopo la visione di un certo film)

Non sono nato per piacere (più di quel tanto) al mondo,
deambulai x troppo tempo
in città-fantasma tra grovigli di serpi e teschi:
ho piantato un mucchio di croci
nel "gran deserto d'uomini" di Baudelaire,
sopra ossa senza nome, senza poter mettere
fiori veri - me li vendevano solo plasticati...
[Modificato da albert314 11/03/2024 15:36]
08/03/2024 09:22
 
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41
Mi rispose Aldo Busi:
"La sua "Parola Non detta"
non sta mai del tutto
nel cavo orale".
Per fortuna!, pensai.

42
Non fui profeta bensì afeta,
rinacqui dal primo Adamo ermafrodito
che proveniva da Prim'Eva marina: mi struggo
nostalgico, èccomi sulle tracce indelebili
della Sua dipartita!

43
Nessuno sa cosa sia successo
alla misteriosa città degli dèi:
(non potrei saperlo con esattezza,
ma di sicuro dilettante àrcheo-astronomo
fo' parte della teoria - tra ulteriori levità -
degli antichi-astronauti)

Insomma, furon trovate tombe scoperchiate
e mercurio liquido + la mica
sul fondo di quelle piramidi.

Chi ivi giunse d'altri pianeti
ha poi installato delle sfere dorate,
centrali di energia elettromagnetica
per tornarsene via con le loro astronavi,
alimentate appunto dal mercurio liquido.

Respirando e cibandosi quaggiù (gli alieni)
essenzialmente di terrestre clorofilla.

44
Il passaggio più lacerante
nel'uomo: dalla scimmia
all'angelo.
(Altresì lacerante
degli automi il riciclaggio).

45
Ci vuole una disciplina costante
nell'evoluzione del mutante:
fare cose nuove senza disfarle.

46
Ròteano pezzi di stelle nella bolgia,
io respiro a fatica e corro senza meta:
è sempre là ma non è mai la stessa, amici.
C'è una forza maggiore del dolore?
Tutti insieme i fuochi dello Spirito.

47
Ora che son 'nessuno'
potrei appartenere forse
alle mie scelte?
Non vorrei andare o venire
da nessuna parte:
sono un guerriero latino genuino
come l'Assenza.

48
Rispetto a questi tempi
di osceni ciarlatani,
come una diva del muto
tu, o mia poesia, permani.
[Modificato da albert314 11/03/2024 15:56]
09/03/2024 11:03
 
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49
Una notte del 1328 i due nobili ribelli
con appena 24 uomini munìti di scale d'assedio
riescono a scalare
le mura di Costantinopoli,
così aprono le porte all'esercito ribelle.
Ebbe paura d'essere ucciso,
l'imperatore Andronico II
che sùbito abdicò.

50
Molto affascinato dal Savonarola,
il gran pittore figlio di Vanni Filipepi, Alessandro
di Mariano (1445-1510), passato alla Storia
come Sandro Botticelli dal carattere
"contemplativo e malinconico", ebbe la sua
bellissima Musa - ragazza genovese Cattaneo
sposata Vespucci in Firenze, morta troppo presto.

Egli teneva a dormire con sé un suo
garzone-aiutante - poi morì isolato e povero.

Ottenne d'esser sepolto in una chiesa fiorentina
vicino alla sua Musa, làddove tanti turisti entusiasti, specie stranieri,
gli lasciano cadere teneri bigliettini di omaggio:
(accade per es. lo stesso in Francia, a Charleville,
davanti alla casa natale di Rimbaud).

51
Il giorno in cui staremo tutti
per rigettare l'anima a rovescio,
venite pure a me cantando qualcosa di sacro
(o di profano) come pensava F. Villon...

per placare almeno un po' il dio là in alto
che sta mandando missili e droni tra i più aspri tuoni,

e voci maligne dal fuori d'ogni casa
ci chiamano, ma tu né tu... dovrete aprire
in quei terribili giorni così bui.

52
Non vorrei mai avere il peso del karma
di un figlio, a ciascuno dovrebbe bastare il proprio supplizio...

La levità di un proprio karma, se davvero esiste ti libera, ti abbaglia,
sostengono i vari fattucchieri: disfatevi con aborti seriali della prigione terrena;
invece vincono sempre le più stagioni all'inferno --
Ciò non sarebbe giusto, non tutti siamo nati per avere simili incombenze,
ma il fato se ne frega delle nostre timide-ostentate ragioni,
ritiene le nostre proteste delle vacue suppliche, dei vaniloqui intorno ai figli ecc.
pallidi sofismi di schiavetti frustrati.

53
Non ho mai visto tanti 'hombre', e donne,
nella calura estiva
sostare golosoni davanti a una modesta pianta 'condominiale'...

ma così avidi di fichi (ché per loro bontà
si disfano in bocca) - mentre
quelli stessi (gufetti e civettuole) manifestano egoismo,
generalmente si mostrano "avari di carità".

54
Avevi cellule depredate
dalla divinità dell'Assenza: come mai?
eri incinto di Lei, praticamente tu
inconscio di quella vera madre-perla
che non si trova più
nella fatìdica 'femminil' placenta.

55
Ho un feudo in fondo
a qualche pozzo dell'Oblìo.
Nell'anomalo (e quasi anonimo) copione extra-umano
da sempre bistrattato, dove giacciono (morti e sepolti)
i dionisiaci bivacchi, trovo viceversa
su occulti tabulati - a me giammai estranei -
i sentieri inesplorati di cavità extraurbane:
si congiungono così ai remoti sotterranei
che si diramano, ora, dietro cieli visibili.

56
L'anima scondita da ciechi cuochi
alla mensa di tutti
i poveracci questuanti...

57 (UMANO SCOMPISCIO)
Credo infine che sacri volti
porranno fine
all'umana sciagura.

58
(Occhio al muscolo)
Il primo movimento d'amore
cerca un occhio
e l'occhio subito dopo
trova un osso anzi un muscolo
duro o molle che sia.
A volte il tuo stesso osso o muscolo
di tristezza dura, appare appena dietro l'angolo
d'una casa qualsivoglia: magari (cerca) un 'quid'
- il povero osso o muscolo - che
andrebbe un po' scaldato...

59
Noi giù scendere
dal 'carpe diem'
come angeli vassalli,
mentre tu figlia del derviscio, scenderai
la scalinata verso mare amalfitano
flessuosa come sempre, serpe non velenosa:
lo sai che intacchi e incidi da più lati
lo psico-fisico mostro sacro,
un quantistico astrale (trapassato)
ma perforato oggi dal tuo dente drakulino.
[Modificato da albert314 11/03/2024 17:13]
10/03/2024 20:39
 
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60
Ricordati le Arpìe come svolazzano
peggio che pipistrelli nei sobborghi di Satana
ossia un po' dappertutto; poi, povero 'io', non
presumere d'essere innocente ovvero senza peccato,
altrimenti sarei davvero liberato da comun sorte (la morte).

No, non scaglierò nessuna pietra invano; infatti scelsi dapprincipio
ossia nei mondi superiori, di Maometto la Pietra Nera,
ch'era d'asteroide un frammento.

61
mio presunto carnefice
fosti qualcuno, complice
di noi stessi in questo
ultrabasso medioevo,
che chiamavamo perfino figlio o fratello.

62
L'ape operaia di sogni
quando il sogno si trasforma in incubo
(ricorrente&permanente) a causa dei soprusi
di così avidi ed ottusi par-penti: i loro sogni?
una vergogna di 'attori' perbenisti-banditi
è rapina di uccellini e di miele di Pieria...

Invece l'ape operaia nei sogni
si potrebbe trasformare in regina,
se lei fosse davvero una regina-madre, perciò dovrebbe
innanzitutto diventare una madre spirituale.

63
Gli ho cambiato la valvolina che sta 'sotto'
ma ormai, pieno di acqua rugginosa,
il vecchio scaldabagno
ansima come un infartuato
(senza by-pass...)

64
Non sono solo
ad aspettare ciò che
non si sente in mezzo a tutti.

65
Da giovane mi sentivo un Sardanapàlo
amico di Alcibiade - e nel lettòne presso il lago
la francesina bisbigliava: "Anche quando dormi
hai spesso il cazzo duro".

66
Dopo l'attuale catastrofe
mi addormenterò fino alle trombe del Giudizio;
-- levitazione amorosa pei fratelli

-- giustizia e misericordia come mai
si videro dai primordi

-- tornerà lo spirito di Gandhi

-- da un'isola in mezzo all'oceano
alcune pietre parleranno
ai superstiti popoli della Terra.

67
Nella pederastia certamente
non solo di molti preti,
alcuni 'convittori' vanno lungo
il cammino di Compostella
per darsi da fare con quella
gioventù che giunge da lontano
ai vari ostelli.

68
Perdurò lo spergiuro di gettare
semi invano: sia per godere secondo effimere passioni,
sia nella 'speranza' di evolvere il karma
di qualcun altro, come un figlio o figlia,
finché le stelle non si spensero tra le lacrime
in disciolta pergamena.

69
C'è sempre chi tiene in scacco la Terra
in maniera perniciosa, e così pure
una matrice pazzescamente dolorosa
sodomizzò la razza umana
fin prima degli albòri
di Adamo ed Eva.

70
L'esigenza di ritornare
spiritualmente vergini,
non più contaminati da credi o ateismi.

Un giorno me ne andrò con altro corpo
di giovane enigma, o donna-ermafrodito,

ma se ritorno incontaminato
finalmente sarò privo
del peccato originale.

71
Di là dalla testa del daino,
le espressioni per malizia di lei
gridando (chissà poi perché)
"al lupo, al lupo!" - uno sforacchiare
goffo e non candido di pneumatici
sull'asfalto bagnato di nevìschio.


[Modificato da albert314 13/03/2024 09:52]
14/03/2024 18:14
 
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72
Ah m'argurd spezialment
quand immugevii certi fùman near Bulej,
anca cula 'pasturela'(elefantina)
cla stava là suta il paìs, et la diseva -
anca cum pena d'hash' as gudeva -
"Am piàs sufrirrr!"

73
Quando nell'arido giochi a moscacieca
ti senti perduto e fallito
Stordimento da nulla
poca polvere nella tua mano:
vita da molto fuggita
Tardi sempre a tornare.

74
Saltelli di un bimbo mascherato
intorno a un cieco,

esasperati dalla grandine.

75 (Petit Lucifèr)
All'abisso ho aperto la mia giovinezza
sebbene mi rapisse il firmamento:
ma soffocando mi accorgo
di quanto rifulgo nella tenebra

Come usignolo che scrollando le ali
caschi nel suo librarsi dolcemente.

76 (a Pound e Pasolini)

Micio infedele
e delfino arpionato in exploites sanguigni,
seguendo le vostre orme graffianti in fiamme
ho creduto di morsicare qualcosa del genre
"il braccio della lebbra"...

77
Quel mustelide del Dante-dònnola
che aveva sposato una spagnola audace,
la qual se la facea col medico del vicino paese
(il tipico genovese "megu-megùn"
nella canzon del Faber).

78 (Variantibus)
Si alza una musica incredibile
da quei luoghi-spazi dimenticati (dagli uomini
come dalle stesse deità),
un'armonia superiore di cui il mondo ha paura.

Ho conosciuto esseri ùfici
che non pensano solo al pane, ma a giochi (proibiti),
nani parlanti linguaggi-extra...
grifoni derisi.

79
Meglio stare zitti ogni volta
che si crea anche solo un mezzo vespaio,
alba o tramonto meglio lasciar perdere
di passare dalle parole alle mani.
Era uno sballo starcene tutto sommato in pace
magari con un po' di erba che allora suggeriva
'non vorresti proprio nessuna guerra,
neppure di difesa'?
In un crescendo di crepuscolo nicciano, qualcuno
fece una risata pazzesca, ci pervase i timpani
come un disco di platino fatto tutto di acufèni,
eppure stavo meditando
voli micenèi con uccelli variopinti
in albe minòiche

80
Guai se la schiacci, la verde cimice,
ti lascia il puzzo del suo
gesto d'amore vegetante, che la brucia
come un microbo d'Icaro
nel suo erotico spasmo.

81
Proprio perché ogni luce
sembra oscurata da implacabili ombre

siamo militari aperti
alla trascendenza.

82
Nella classe accanto a me una maestra
col suo volo rasoterra nel pollaio-studenti,
camminava con i piedi piatti, incespica anch'ella
sulle uova, in questo caso di gallina, non già
di struzzo nello sgomento quotidiano.

83
Una risata postuma, venuta chissà da dove
ruppe l'incanto al già depresso
poeta-minotauro, reo-confesso
in autodafè secondo i dettàmi kafkiani,
ingabbiato o inglobato in una cornice
di comunità ultragrottesca.

84
Tu ami in fondo la grandine
che sbatte dannata la sua frusta celeste
e speri di riconoscere - oltre i sepolcri imbiancati -
i tuoi veri fratelli, abitanti di Venere
in una notte più chiara
col telescopio d'una futura memoria
tutta presente in questa magia
che sale dalle radici in fondo al più Profondo
dove mani avide non possono arrivare,
mentre il motore si sta bloccando
proprio in mezzo alla larga strada asfaltata.
Perciò non pensare, non pensare
che non esistano questi altri mondi
così diversi in quasi tutto
per quasi niente.

85 (Gatto)
ti osserva
senza che tu minimamente ti accorga: qualunque
cosa in movimento, te compreso,
lui la spia delicatamente: le tue piccole mosse
appaiono nel suo spicchio d'occhio, simile a
curiosa fessurina, angelico spiraglio
di stupore
finge di niente e prosegue ronfando.

86 (furbo in Giudea)
Essendo in bancarotta la Roma
di Cesare Augusto,
Erode è costretto a regalargli
700 talenti d'oro:
ogni talento pesa ben 30 kg.
Ma così quella vecchia volpe di Erode può restare re
nel proprio regno di Giudea.

87
(A colei ritenuta sul web la venexiana
"pazza" del Carnesciàle
):

Che bei fiori pallidamente rossi
ma tutt'altro che esangui
il senso dei semi...dei seni ricomposti

scomposti semidei cadono in gocce e
e gocce dall'acquarello amoroso...

88 (Alla fotografa genovese)

Cugina Carola addio per sempre:
almeno quaggiù hai smesso di soffrire
le tue spine viscerali dovunque conficcate,
angeli catapultàti da un eterno Oblìo:
senza più memoria, ora - attraverso secoli, millenni
fino a completa guarigione, chissà.
(Nessuno mi aveva avvertito... Come diceva Artaud
di Van Gogh, anche lei in fondo è stata
una 'suicidata della o dalla società'...)

89 (Sebastian)
Chi mi chiama nella notte?
Quanta rivoluzione nel silenzio puro.

Un ramo spoglio su cui riposa la mia anima
E vegliano al buio due occhi da lince
(La martora afflitta si rifugia nel cavo tronco.)

Quanta rivoluzione nel silenzio puro.

Chi mi chiama nell'arco raggiante
via dal giorno opaco e sporco?
Una voce che da altri pianeti mi trapassa
e una luce troppo chiara
sono il mio risveglio.
Chi mi chiama nella notte?
Il supplizio di Sebastiano:
Una lacrima sorride
nel corpo dell'universo.



[Modificato da albert314 24/03/2024 14:22]
20/03/2024 18:00
 
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90
giaci maculato nella tua piccola urna,

ad espiare muto negli eterni attimi presenti

il sogno ad occhi aperti di un germoglio.

91
Questo estremo abisso di disagio
continuo
si manifesta e palesa
spesso
gravi tormenti -
una palestra interiore
costantemente mi forgia
Messo davvero a dura prova
non nascondo
tutta via
un briciolo-barlume di speme.

92 (Pontormo)
Il pittore toscano maestro di manierismo
vecchietto che si muove stremato e sdentato
nato vent'anni dopo il tanto longèvo Michelangelo -
fu suo contemporaneo ma assai appartato
e dal potere mal sopportato -
uno modesto insomma, dall'aria semplice in apparenza,
che spesso se ne stava già a quei tempi
in calzoncini corti a farsi i fatti suoi
cenando pur sempre con monacale frugalità.
Protegge dall'Inquisizione la propria musa Anna,
una giovane fiamminga muta perché
durante la guerra delle Fiandre
la lingua le fu mozzata...
Ora Pontormo ch'è giunto ad anni 63
- ormai vicino a morire -
spesso nel cuore della notte si alza per contemplare
uno dei suoi capolavori: "Venere ignuda baciata da Cupìdo".

93
Dicono che gli oggetti agonizzano
come noi - nell'era degli 'stupids',
invece è vero che si umanizzano.
Piuttosto siamo noi che diventiamo schiavi,
e nuovamente arcischiavi
alla fine d'un Sogno collettivo
Sempre più simili agli oggetti, a furia di esaltarci per nulla,
blateranti marionette più che mai conformi.

94
Non tutto è scritto
nelle linee della mano,
più che rare riescono a sfuggire
e vanno oltre
quelle linee mortali.

Ci sono linee immateriali
che rasentano l'antimateria
Qualcosa dietro cieli
e pianeti conosciuti,
il cui nesso remoto
da troppo tempo
abbiamo scordato e perduto.

95
In un prossimo futuro
cosa vuoi che resti?
Un cartoccio di povere cose,
pochi stracci di ciò che si era.

Se poi non credi nell'uomo di oggi
che appare così de-strutturato dal mondo interiore,

sei sicuro di non credere neppure in Cristo
nel Budda o nel Daishonin?

Per es. Rimbaud con il tumore nel ginocchio,
attraversando il "gran deserto d'uomini" gridava: "Allahh!"

96
Era solo un video, di razza,
improvvisamente razziato...
Conteneva Il silenzio di Edgar Lee Masters,
una delle più belle poesie del Novecento,
registrata in maniera sublime
da Vittorio Gassman.
Non comprendo l'iniqua privatizzazione,
ché l'autentica poesia appartiene
all'umanità, ossia alle rare persone più veraci!

97
Sono una cavalletta speciale:
ho il diluvio nel cuore.

98
(...) Resta solo polvere
della cultura dei partiti,
nemmeno più resta traccia
di poeti che scrivano di illusioni crollate.
(...) Non resta più traccia della gazza
col gioiello nel becco, non resta più traccia
di bocche in un bacio, di passioni
sul muro del pianto. Non resta traccia
della solitudine, ma resta traccia solo
di un Solitario che sognò un risveglio.

99
Ci vuole una disciplina costante
nell'evoluzione del mutante:
fare cose nuove senza disfarle.

[Modificato da albert314 24/03/2024 16:12]
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