Heavy Metal

Uscito un po' a sorpresa e un po' in sordina, ma il primo numero merita - forse più per articoli, racconti e redazionali (tra cui si segnalano un lungo excursus sulla guerra firmato dall'ormai "eretico" generale Mini e un'intervista a Tolkien) che per gli 8 fumetti, brevi ma non malvagi, tra cui spicca un Frezzato come sempre splendido e -per una volta- non splendidamente inutile.



Preso anche il numero 2 ma devo ancora leggerlo.



Per chi non se ne fosse accorto, per tanti motivi il fumetto è tornato ad essere un affare interessante e dunque anche gli editori di varia si buttano alla ventura: Sprea in particolare è una casa editrice che ho sempre associato a riviste di informatica e videogiochi e infatti i materiali usati (carta patinata e copertina) sono li stessi dei magazine tecnologici, dunque un po' proni a fare pieghette e stropicciarsi, ma cromaticamente nulla da eccepire.

Alla guida del progetto eccoti però due vecchissime conoscenze dell'editoria a fumetti nostrana: Daniele Brolli e Francesco Coniglio! E tra gli autori di redazionali e traduzioni, ecco spuntarne un'altra: Alessandro Bottero!

Potrà l'inedito incontro/scontro di questi tre controversi titani terremotare il mondo del fumetto, o anche solo garantire che si arrivi tremanti di terrore al terzo numero?
Lo sapremo... nel prossimo numero!      

Sash

Mi hanno prestato il primo numero e non mi pare ci sia molto da festeggiare. Non sembra nemmeno una rivista di fumetti visto il loro numero esiguo e la natura episodica. Avessero almeno serializzato un volume francese.
Gli interventi scritti non li ho letti tutti, saranno pure di qualità eccellente ma se voglio leggere un'intervista a Tolkien o un pezzo di geopolitica me li cerco altrove. E che palle Tinto Brass che parla sempre di sesso invece dei suoi bellissimi film degli esordi!!!
Più che Frezzato, bello ma inconcludente, ho apprezzato molto il Nizzoli "alla Moebius". Persino Borstelmann ha fatto una bella figura.
Ma davvero trovi buona la carta? Mi sembra che quella di Lanciostory sia migliore (ma magari la copia che ho visto io era l'unica sfigata).

LucaL@, 12/7/2022 9:13 AM:

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Mi hanno prestato il primo numero

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E nel numero 2 ci sono otto pagine di Quique Alcatena (testi di R.Randle): ti toccherà farti prestare anche quello...

Carta: "prona a fare pieghette e stropicciarsi", anche se la cover del n.2 pare un filo più robusta. Comunque Skorpio sembra più resistente, sì, mentre LS è stropicciosissimo. Come patinatura e resa cromatica mi sembra tutto in linea con i settimanali Aurea, solo in formato più grande.

Articoli: qui siamo (eravamo) più abituati a riviste con redazionali relativi al fumetto, ma anche da noi non è sempre stato così - pensiamo a Frigidaire, alla storica Linus o a Corto Maltese - rivista. Ho solo sfogliato la ricostruzione che fa Bottero, ma immagino sia la linea dell'Heavy Metal originale, che a sua volta si rifaceva a magazine satirici del periodo (che in fondo era la formula di Playboy: tra un servizio e l'altro era zeppo di articoli e racconti di penne celebri ).

Fra l'altro, anche se sembra strano perché ha da tempo perso peso specifico e impatto culturale, l'edizione statunitense figliata da Metal Hurlant esce ininterrottamente dal 1977, come Skorpio e la britannica 2000AD. Di più longevo c'è molto poco: forse qualche rivista giapponese; e, ovviamente, Lanciostory.

Sash

Sashimi, 07/12/2022 22:47:

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Articoli: qui siamo (eravamo) più abituati a riviste con redazionali relativi al fumetto, ma anche da noi non è sempre stato così - pensiamo a Frigidaire, alla storica Linus o a Corto Maltese - rivista. Ho solo sfogliato la ricostruzione che fa Bottero, ma immagino sia la linea dell'Heavy Metal originale, che a sua volta si rifaceva a magazine satirici del periodo (che in fondo era la formula di Playboy: tra un servizio e l'altro era zeppo di articoli e racconti di penne celebri ).

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L'Alcatena "metallaro" l'ho intravisto da qualche parte su internet, a colori non mi entusiasma.
Le riviste che citi erano delle eccezioni, e Linus ha avuto più testi che fumetti solo nel periodo "ridotto-satirico" e nella gestione Baldini & Castoldi, Corto Maltese poi di redazionali non è che ne avesse così tanti, sicuramente molti meno di Frigidaire che a volte pubblicava solo una ventina scarsa di tavole a fumetti. Orient Express, Comic Art, L'Eternauta, Zodiaco, Il Grifo, Totem, Pilot, Metal Hurlant, Tempi Supplementari, Alter e le altre avevano una proporzione di pagine che era nettamente a favore dei fumetti, persino Nova Express che (orrore!!! ) pubblicava nelle sue pagine "prestigiose" Frank Miller e Dave Gibbons (in bianco e nero quando in origine era a colori) e quel manga realistico di cui non ricordo il titolo (a colori quando in origine era in bianco e nero).
Io ho dei numeri vecchi di Heavy Metal, mi pare delle annate '78 e '79 e il fumetto domina: ce n'è anche quasi troppo visto che alcune storie lunghe erano presentate in dosi assai ridotte, come Sterminatore 17 di Bilal e soprattutto alcune opere di Russ Heath (mi pare), di cui pubblicavano solo un paio di tavole al colpo su un totale delle classiche 62 per albo. Corben e le sue "Arabian Nights" erano almeno fortunatamente già divise in nuclei tematici in partenza, quindi la spezzettatura si sentiva di meno. Come col Garage Ermetico di Moebius, che già alla base constava di sole due pagine per episodio, o più raramente tre o quattro. Però in quegli anni c'erano anche delle classiche storie libere di una dozzina di tavole.
Anche i numeri più recenti (metà anni '90, se ricordo bene) provilegiavano il fumetto, con un intero volume pubblicato in un colpo solo, vero contraltare alla frammentazione degli anni '70, e altre storie brevi di contorno oppure altri volumi serializzati, ma io ne ho beccato solo uno: il Ranxerox di Alain Chabat.
Poi ci saranno sicuramente accordi precisi per la pubblicazione e magari gli articoli costeranno di meno (l'intervista a Brass - sempre sull'erotismo, mi raccomando, mai su Il Disco Volante o L'Urlo! - mi sembra un fondo di magazzino di Blue) ma Heavy Metal per me non è una rivista "di fumetti", non come la intendo io.

Ecco, Nova Express, un'altra che mi è venuta in mente dopo che avevo scritto: soprattutto nei primi 12 numeri della gestione Luigi Bernardi/Granata Press fu una signora rivista, culturalmente vivace e feconda, piena di pezzi su noir, tendenze letterarie e fumettistiche, commistioni oblique tra fiction e scienza, sguardi alternativi - il tutto a corredo di ottimi fumetti presentati in una prospettiva globale (italiani, francesi, americani, giapponesi, forse mancarono giusto gli argentini). A me, che pure sono molto filologo, Crying Freeman a colori non dava fastidio perché sapevo che era l'edizione americana della Viz e se volevo quella b/n c'erano i volumi sempre di Granata; e viceversa per Give me Liberty: Dave Gibbons in b/n era un gran bel vedere e di lì a poco fecero i brossurati a colori.

Con questo non voglio dire che apprezzassi Nova più di altri mensili più fumettosi come l'Eternauta (che comunque all'inizio pubblicò pure racconti di Asimov...), Comic Art e Orient Express, perché alla fine conta la qualità dei materiali. Ma compito di un magazine per me è "farsi leggere", attrarre con la varietà, stimolare l'occhio e intrattenere la mente, allargare le prospettive, e Nova Express questo lo faceva molto bene.

Comunque mi sono messo a contare e sul numero 2 di Heavy Metal le pagine disegnate sono 86 su 132: aggiungendoci le illustrazioni a tutta pagina si arriva 91 - non poche, tutto sommato, a fronte di 32 di articoli illustrati.

Un rapporto 3:1 ci può stare, per me. La differenza grossa rispetto al passato è che -tranne la storia di Heavy Metal- sono appunto articoli prevalentemente slegati dal contesto fumetto/arti visive e senza una linea precisa (come poteva essere la politica per Linus, la postmodernità per Frigidaire, i viaggi esotici per Corto Maltese/rivista). E sì, probabile che Brolli e Coniglio abbiano parecchio materiale da parte, accumulato nelle loro precedenti vite editoriali, o peschino a strascico dai loro variegati contatti (come d'altronde faceva Sparagna per Frigidaire).

Sash

ah, ma c'è stato un aumento delle pagine a fumetti
Io nel primo numero avevo contato circa una cinquantina di tavole su 128 pagine o giù di lì. Il fumetto di Frezzato quanto dura? 4 o 6 misere pagine, mi pare. Sì, c'era a che l'illustrazione/fumetto di Carpinteri, ma a me non basta...

Contate adesso: nel primo numero le pagine fumettate erano 68, per la precisione - in effetti un bell'aumento.

Frezzato erano solo 6 tavole e pure mute, ma poeticamente molto dense: ho dovuto rileggerle tre o quattro volte per coglierle appieno (sempre che la cosa sia possibile)

Sash

Ma che mettano anche personaggi ricorrenti o volumi serializzati in più parti, sennò come fidelizzano il lettore?
Ma evidentemente non puntano ai lettori di fumetti "di una volta".

Visti i precedenti dei due direttori e di Bottero, direi che lo stesso concetto di "fidelizzare il lettore" è per loro del tutto alieno

Comunque l'HM americano di storie serializzate ne ha, per cui -se resistono- qualche serie ricorrente arriverà, anche perché sembrano ripubblicare solo materiale recente e le storie singole brevi prima o poi si esaurirebbero.

Sash

Sashimi, 09/12/2022 11:43:

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Visti i precedenti dei due direttori e di Bottero, direi che lo stesso concetto di "fidelizzare il lettore" è per loro del tutto alieno

Comunque l'HM americano di storie serializzate ne ha, per cui -se resistono- qualche serie ricorrente arriverà, anche perché sembrano ripubblicare solo materiale recente e le storie singole brevi prima o poi si esaurirebbero.

Sash

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Ma Cyborg aveva tutte serie in continuazione più qualche libero, e le serie condividevano lo stesso universo, anche Blue era una classica rivista di fumetti d'autore, per quanto erotica, perché non fidelizzavano i lettori?
Bottero ignoro cos'abbia combinato.

Bottero, per dirne una, tentò di pubblicare in formati e periodicità "come capita" un gioiellino come Usagi Yojimbo di Stan Sakai. Onore al tentativo, sia chiaro, però mi dispiacque parecchio vederlo bruciato così.

Ma le avventure editoriali alla garibaldina e le testate aperte e chiuse o solo progettate dal terzetto sarebbero innumerevoli. Blue in effetti durò anche parecchio rispetto alla loro media, mentre Cyborg soltanto 7 numeri... di fatto Brolli è rimasto a lungo su una testata solo quando alla Star aveva accanto Marco&Marcello con il loro seppur acerbo (all'epoca) senso del business: Star Magazine, per chi apprezza i super eroi, era davvero un gran bel mensile antologico.

Sash

Ma dai come sei cattivo.
Gli insuccessi commerciali dei tre saranno stati dovuti appunto allo scarso gradimento del pubblico. Però nelle loro pubblicazioni c'era una linea coerente, Cyborg aveva addirittura un universo condiviso in tutte e due le sue incarnazioni, questo intendevo per fidelizzare il lettore.

LucaL@, 12/12/2022 12:42:

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Ma dai come sei cattivo.

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LucaL@, 12/12/2022 12:42 PM:

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Gli insuccessi commerciali dei tre saranno stati dovuti appunto allo scarso gradimento del pubblico.

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"Eh, magara" :)

Nel senso: anche, ma non solo. In quel periodo (anni '90 e primi '00 soprattutto) il pubblico per quelle operazioni editoriali era molto poco, sicuramente assai meno di adesso - per cui a posteriori ne ammiro il coraggio, che però spesso era un lanciarsi senza paracadute. Mica solo loro, sia chiaro: tolti i pochi big, l'editoria a fumetti era spesso all'insegna del semidilettantismo, tanti micro/piccoli editori con tanta passione ma pochissima cultura d'impresa e idee molto vaghe su stampa e tirature, su come tenere rapporti con distributori e canali di vendita, su come presentare il prodotto e a chi - o, più banalmente, su come si rispetta l'opera che si va a pubblicare (ma qui il discorso si allargherebbe molto).

Come lettore avevo i pro e i contro: ero grato di poter leggere cose come Concrete di Paul Chadwick (ed. Phoenix, di Brolli) e mi incapperavo perché me lo chiudevano da un giorno all'altro senza salutare. O avevo la stessa serie in tre formati diversi in cinque anni, nessuno portato a conclusione. Certo, era un periodo più 'eroico' e in fondo mi divertivo di più. Oggi è troppo facile

Sash

Sashimi, 14/12/2022 02:54:

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Oggi è troppo facile

Sash

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finalmente han capito che è meglio non far uscire niente e amen. Sì, beh, a parte Heavy Metal.

Era un po' criptico ma non mi riferivo più al terzetto: intendevo "troppo facile procurarsi i fumetti" e completare le collezioni in generale, rispetto alla cacce e ai pellegrinaggi in cerca dell'arretrato che facevo quand'ero ragazzo - nel senso che oggi il business s'è allargato, c'è sovrabbondanza di offerta e di canali di vendita, c'è Amazon che è grande come il pianeta, e soprattutto a forza di dai-e-ridai perfino gli editori italici medio-piccoli sono diventati mediamente più professionali e forse vanno un po' meno allo sbaraglio (terzetto a parte )

Sash

Heavy Metal chiude al 7° numero. Il forte aumento di prezzo e la scellerata gestione redazionale ed editoriale hanno fatto precipitare il tutto.

Il terzetto colpisce ancora! (o dovrei dire )

Uff, e io che avevo pure fatto l'abbonamento alla versione digitale: ora toccherà vedere se mi rimborsano.

Non avevo comunque ancora letto quelli dopo il n.2: come sempre mi accade con le versioni digitali, le prendo soprattutto per consultazione e ricerca, per incallito collezionismo, o per sfogliarle beandomi di certe tavole in 4K; ma quelle che poi leggo effettivamente a video da cima a fondo sono una minoranza.

Sash

Letto or ora l'editoriale del n.7, a firma del solo Coniglio: Brolli infatti si era appena dimesso, non concordando con l'aumento-monstre di 3€ sul prezzo di copertina.

Il pezzo è stato scritto prima dell'annuncio di chiusura, ma fa capire che già stavano procedevano sul filo del rasoio.

Che dire? Anche se in definitiva addossa buona parte delle responsabilità alla cattiva situazione e ai casini contrattuali dell'editore iuessei (confermati anche dall'editore tricolore, su FB), non so se ammirare di più il commovente coraggio o inx%!zarmi di più per la sfrenata sventatezza. Entrambi reazioni tipiche verso le intraprese del terzetto.

Insomma, "alla garibaldina" al 120%

Sash