molang, 16/04/2018 16.11:
@Shilyss, non sai quante volte non mi sono appuntata giù le idee convinta di ricordarmele, e invece una volta pronta per scrivere perse per sempre
...Ha una breve storia triste dietro, la mia brillante opzione di segnarsi tutto.
A volte inizio a scrivere una storia nuova e, colta da fervore, riempio venti o trenta pagine in una settimana o meno. Poi, in cerca di ispirazione o presa da altri progetti (leggi: la vita), lascio il file.doc a marcire per qualche eone di tempo nel pc.
Un giorno, non molto tempo fa, capitò che riaprii dopo cento anni un file e iniziai a (ri)leggerlo. L'avevo completamente dimenticato e andando avanti mi dicevo "toh, com'è valida 'sta roba, che carina questa storia." Leggi che ti rileggi, ad un certo punto arrivai a un paragrafo interrotto a metà con una battuta. Dopo, il bianco.
Volevo strangolarmi da sola: non ricordavo la storia, figuriamoci se mi poteva tornare in mente il modo in cui doveva finire, la maledetta. Da quel giorno apro le parentesi e aggiungo "x e y dicono questo per quest'altro motivo/faranno z/lo scopo di tutto è arrivare a w".
P.S.
Capire il punto di vista degli altri personaggi della storia è anche per me essenziale affinché un'opera sia coerente, matura e sviluppata in maniera consapevole. Molta attenzione presto anche ai dialoghi. Rappresentano un aspetto che reputo fondamentale e curo di conseguenza moltissimo, perché se c'è una cosa che odio è scrivere/leggere battute che non hanno né capo né coda.
[Modificato da Shilyss 16/04/2018 17:20]