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[fanfiction e originali] True Colours (of Your Soul)

Ultimo Aggiornamento: 20/06/2018 23:46
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Post: 1.044
11/04/2018 08:20
 
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Buon lavoro! :)

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Post: 817
Giudice*****
11/04/2018 14:31
 
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Re: Re:
Laodamia94, 10/04/2018 17.34:




YEEESSSS [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998]



Una cosa: spero di aver impostato tutto bene, con questa storia mi è successa una cosa strana: ogni volta che aggiornavo un capitolo o correggevo qualcosa si impostava automaticamente su Slash e l'avevo sistemato già due volte, finché la settimana scorsa non mi hanno commentato "anche se non amo lo slash ho voluto leggere" e così ho capito che di nuovo risultava Slash! Anche ieri mentre pubblicavo gli ultimi capitoli ho controllato e, di nuovo, assieme a FemSlash si era selezionato Slash. ^^

Ho avvisato in caso dovessi trovare stranezze anche se sembra tutto ok.

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Post: 1.126
Giudice*****
11/04/2018 16:04
 
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Re: Re: Re:
fiore di girasole, 11/04/2018 14.31:



Una cosa: spero di aver impostato tutto bene, con questa storia mi è successa una cosa strana: ogni volta che aggiornavo un capitolo o correggevo qualcosa si impostava automaticamente su Slash e l'avevo sistemato già due volte, finché la settimana scorsa non mi hanno commentato "anche se non amo lo slash ho voluto leggere" e così ho capito che di nuovo risultava Slash! Anche ieri mentre pubblicavo gli ultimi capitoli ho controllato e, di nuovo, assieme a FemSlash si era selezionato Slash. ^^

Ho avvisato in caso dovessi trovare stranezze anche se sembra tutto ok.




Ieri mi dava solo femslash, ma grazie per avermelo detto **
Non sarebbe comunque un problema, perché accettavo tutte le coppie [SM=g27998]
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Post: 1.126
Giudice*****
20/04/2018 14:42
 
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Buongiorno cari partecipanti [SM=g27998]
Sono qui per rassicurarvi sul fatto che non sono sparita, eh, anche se la mancanza di un computer e di internet ha fatto veramente un grave danno, sia in termini di tempo che di lavoro. Vi annuncio quindi che sono costretta a far slittare la consegna delle valutazioni prevedibilmente verso il fine settimana, sperando che la tecnologia non mi bidoni una seconda volta.
Detto ciò, se volete tirarmi qualcosa, tiratemi mele e pere che così risparmio sul costo della frutta (la buttiamo sul ridere o ci deprimiamo, a voi la scelta).
All the love, people [SM=g27998]
[Modificato da Laodamia94 20/04/2018 14:42]
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Post: 5.640
Giudice*****
20/04/2018 16:25
 
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posso tirarti petali di rosa? #^-^#
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Post: 817
Giudice*****
20/04/2018 16:27
 
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Non sei affatto lenta: come l'altra volta ti sei portata avanti con le valutazioni e non hai ricevuto solo oneshot.

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Post: 1.126
Giudice*****
20/04/2018 16:55
 
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Re:
Setsy, 20/04/2018 16.25:

posso tirarti petali di rosa? #^-^#




Ben accetti.
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Post: 1.126
Giudice*****
20/04/2018 16:56
 
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Re:
fiore di girasole, 20/04/2018 16.27:

Non sei affatto lenta: come l'altra volta ti sei portata avanti con le valutazioni e non hai ricevuto solo oneshot.



I know, ma mi secca aver rallentato la mia tabella di marcia, sigh.
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Post: 1.044
20/04/2018 21:21
 
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Re: Re:
Ma figurati, noi aspettiamo... e poi sei perfettamente nei tempi! :)

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Post: 711
20/04/2018 22:07
 
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Tranquilla, Laodamia, le storie non scappano e neppure noi... prenditi il tempo che ti serve...
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Post: 55
21/04/2018 02:34
 
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Fai con calma, noi non scappiamo mica
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Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 14:05
 
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Buon pomeriggio **
Allora, come avrete visto sono riuscita, infine, a valutare TUTTE le storie ancor prima del previsto.
Io non attenderei altro: le valutazioni le ho viste e riviste, e sono pronte per essere postate.
Sono molto, molto orgogliosa di dirvi che avete fatto uno splendido lavoro, tanto che tutte le storie hanno preso il massimo o poco meno di IC e gradimento, in quanto ho riconosciuto che avete dato il massimo.
Detto questo, quindi, non scoraggiatevi se vedrete il punteggio complessivo basso: l'utilizzo parziale del pacchetto o il non inserimento di personaggi contrassegnati ha naturalmente inciso, ma le cose importanti, come la grammatica o altro, sono state rispettate.
Qualche informazione: anche in questo contest, non ho voluto togliere alcun punto a refusi riscontrati nei testi.
Inoltre, vi chiedo di:
- Attendere che posti tutte le valutazioni prima di commentare - che se mi dovete insultare poi mi perdo i post e non posso rispondervi u.u;
- Ai vincitori se abbiano delle storie da segnalare per le recensioni premio;
- A tutti voi se volete la valutazione come recensione
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Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 14:13
 
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Decima Classificata
Fame di colori di _Freya Crescent_






◊ Grammatica e stile: 10/10 (5/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Sulla grammatica non ho nulla da dire, complimenti. Per quanto riguarda lo stile, devo dire che mi ha molto convinto come tu sia riuscita ad armonizzare una scrittura diretta, con una spontaneità molto viva, a uno stile più riflessivo nelle parti più profonde e sentite. Mi spiego: a mio parere – perché potrebbe anche non essere così, ma ai miei occhi è apparso in questo modo –, la prima parte, dove è solo Hermione che parla, è molto vivida e ti prende subito il cuore per la linearità ed efficacia dei suoi pensieri: in poche parole, non puoi rimanere indifferente alla sua malinconia, tristezza, solitudine, perché ti entra fin nelle ossa. La seconda parte, invece, ovvero da quando arriva Harry, è di una dolcezza e intensità che non ha pari: tanto che mi sono commossa a ogni parola, durante il loro ballo, perché oltre a mostrare la forza del loro legame, è un momento solo per loro e per riabilitare il cuore di Hermione, pieno di sofferenza. Con il tuo modo di scrivere mi hai mostrato una grande umanità e delicatezza, tra le cose che più spesso cerco in una storia; e qui credo che i complimenti non siano abbastanza.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Ti dirò la verità: inizialmente non ho visto la tua Hermione molto IC, probabilmente perché non ho mai letto di lei nella sua vecchiaia e di fronte a questo problema. Andando avanti con la lettura mi sono tuttavia ricreduta, perché il modo di porsi e di pensare – pensiamo solo a quando parla della situazione degli elfi domestici in Russia: se non è un comportamento da Hermione qui, allora non so dove altro si possa trovare – presente nella storia è tipico di lei; la ragazza determinata che ho imparato a conoscere mi si è svelata a poco a poco, insomma. Questa discesa nella sua paura della vecchiaia e della morte mi ha colpito parecchio; forse perché è così condivisibile e raccontata così a fondo da non essere per nulla distante da noi. È rimasta sola, inoltra, Ron è morto e i suoi figli sono lontani: più che normale reagire così, aver perso o non aver mai avuto la pace che la terza età dovrebbe concedere; e devo dire che mi ha fatto particolarmente male quando l’ho vista applicarsi a uno dei personaggi della saga che più ammiro e considero forte, capace di affrontare ogni cosa – quasi. Harry, invece, mi è parso immediatamente IC; è lui, in tutto per tutto, nella sua calma e gentilezza, nei silenzi di riflessione e nel rapporto con la sua migliore amica. Mi concentro molto su questo perché è la parte che mi è giunta con più forza e mi ha messo molta nostalgia: ci sono molti ricordi e cose che conoscono solo loro, come se parlassero una lingua sconosciuta al resto del mondo o fossero sintonizzati su una linea dell’anima che inizia e termina con loro; molte volte ho avuto questa impressione nei libri e nei film, e credo che non passerà mai. Il loro rapporto è di una bellezza disarmante, per tutta la scena del ballo sono rimasta con il fiato sospeso perché mi sembrava di averli davanti a me, e quindi fosse un torto disturbarli anche solo con un sospiro. Ultima cosa: ottima trovata quella di dare alla micia il nome Minerva, che mi ha dato l’impressione di una scelta molto tenera, nonché di un affettuoso omaggio alla mia professoressa preferita.



◊ Utilizzo pacchetto: 2/5

Colore e simbologia (+2): Il grigio ritorna come colore invernale, dei capelli di Hermione, e dei suoi pensieri: grigi, uggiosi, malinconici e quasi smarriti come immersi in una nebbia isolante e che, almeno a prima vista, non consente ritorno; il grigio come colore del lento avizzimento spirituale più che fisico, quindi ancora più spietato e velenoso. Tuttavia, grigio è anche il pelo di Minerva: la consolazione e la dolcezza, il lato più benevolo di un colore difficile da accettare. Sensibilità: pronunci questo termine, e compare Harry, capace di notare ciò che non va, di trovare una soluzione, di consolare e quietare – o almeno provarci. Non ha lasciato la sua migliore amica a combattere da sola una battaglia che per lei sarebbe stata fatale, ha risvegliato i ricordi più dolci in lei e le ha dato conforto: non tutti i cuori sono portati anche solo a vedere e comprendere cosa si può fare per aggiustare un animo inquieto, e quindi il parametro è stato completamente rispettato.



◊ Gradimento personale: 10/10

Come storia è piaciuta parecchio, perché si distanzia dal solito filone e mostra un altro volto dei personaggi; ed è intima, legata alle debolezze e alle forze di ognuno. Poi è così intrisa di sentimento che sfido a rimanere impassibile, che sia fan della saga o no; e allo stesso tempo è di elegante semplicità, ricca di dettagli senza essere pesante. Apprezzo davvero molto simili lavori, me la sono goduta davvero.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): non presenti



PUNTEGGIO FINALE: 32/40

[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 18:36]
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Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 14:16
 
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Nona Classificata

Mentor di R.Mayfair




◊ Grammatica e stile: 9,5/10 (5/5 di grammatica e 4,5/5 di stile)

Non ho riscontrato nessun errore, molto bene.
Per quanto riguarda lo stile, ho trovato un interessante binomio: se nella prima parte è più asciutto e diretto, con punte colorite e creature di una buona atmosfera scientifica – ovvero, mi hai trasportato direttamente su quella nave in balia della tempesta di meteoriti –, nella seconda parte, corrispondente all’entrata in scena di Kyron, sia il ritmo che il lessico diventano più profondi e si caricano di attesa e termini più elevati, che mi hanno trasmesso un senso di intensità molto presente. Così, se la prima parte è la più dinamica, nella seconda il tempo sembra quasi fermarsi e farsi concreto, in alcuni punti proprio pesante – ma di questo ne parliamo più sotto –, ripartendo solo alla fine del capitolo, quando qualcosa di nuovo smuove sorti che sembravano già decise.
Insomma, l’ho trovato perfetto per le scene che si dovevano trattare: l’unico appunto che ho da fare è sulla velocità di rappresentazione delle scene, che, a mio parere, andrebbero rallentate leggermente, magari introducendo qualche passaggio in più.
Invece, ottima scelta l’uso della prima persona: in questo modo riesci a entrare immediatamente nella sua mentalità e nei suoi modi di fare, a sentire i suoi pensieri ancora più in profondità.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Io credo di essermi seriamente innamorata di Kyron.
Le figure solitarie e malinconiche hanno sempre avuto su di me un fascino particolare, rimango attratta da ogni personaggio che mi mostri tristezza o che rappresenti, in qualche modo, una differenza rispetto al quotidiano; e questo centauro dotato di cuore – quanto mai azzeccato come termine in questo contesto: lui che dovrebbe essere una macchina fredda, creata per rimanere immobile e soddisfare ogni cosa gli venga imposta e non provare nulla, diventa invece una differenza e un pericolo non tanto latente nel momento che, invece, dimostra di rispondere agli impulsi non come automa, ma come persona.
Una sensibile umanità è ciò che traspare dalla sua vicenda, dalla calma e dolce narrazione: una persona, che con sincerità e coraggio racconta il suo passato e dà vita a una realtà di sofferenza senza pari, dove sono gli altri a disumanizzarsi – pensiamo solo alla madre di Telonius: mi ha semplicemente disgustato questa donna, ha tutto il mio disprezzo e la mia rabbia – e a renderlo ancora più solo. E non è solo una persona pacata: è saggia, una perfetta guida per gli spiriti sanguigni di Lucy/Olympia.
Ecco, anche lei mi è piaciuta veramente tanto: una giovane all’apparenza impulsiva e che non si fa problemi a esternare i propri pensieri, ma capace anche di ascoltare con pazienza e con profondità le parole gravi – nel senso di pesanti – del centauro, e allo stesso tempo di comprendere molto più; nota i cambiamenti di tono, e le sensazioni sottese… e alla fine, decide di non lasciare solo il nuovo amico. Ecco, questo mi è piaciuto tantissimo!
Questa empatia a pelle, sentirsi e comprendersi, e la simpatia che subito ne è scaturita: tanto che mi sono quasi sciolta quando Olympia chiede a Kyron di fargli da maestro, e ugualmente quando lui accetta.
E poi, Telonius: nonostante non sia fisicamente presente, sei riuscita a renderlo reale e concreto comunque! Il ragazzo che non aveva voluto abbandonare il suo precettore, che era giunto per stare con lui, e che ora è diventato qualcosa di diverso, più ambiguo – ambiguità che ho percepito fin da subito: non so, forse una sensazione mia, ma fin dalle prime parole mi è parso interessante, diciamo così –, e forse decaduto.
Ma chi può dirlo?
Insomma, ormai avrai capito che i tuoi personaggi mi hanno colpito e affondato, mi ci sono affezionata fin da subito perché sono così umani da commuovere, quasi.



◊ Utilizzo pacchetto: 3/5

Colore e significato (+2): Il giallo è presente come parte stessa di Alanis, in quanto è il colore delle esalazioni solforiche; è stato usato molto bene perché va a definire una caratteristica importante del pianeta. Per quanto riguarda la crescita, interessante come questa sia stata mostrata: crescita è cambiamento, evoluzione, e ciò è perennemente presente nella storia, sia per quanto riguarda la sorte dei personaggi.
Canzone (+1): La citazione è sottesa a tutto il capitolo, ma è nel finale che si concretizza: io ho intenso così almeno. Olympia decide di affrontare un nuovo viaggio insieme a Kyron, è con lui che affronterà tutto quello che attende loro, e anche le tenebre che già si possono scorgere all’orizzonte; e il restare nelle tenebre insieme al centauro sembra che fosse anche la volontà di Telonius, quindi direi che hai fatto ottimo uso della citazione!



◊ Gradimento personale: 10/10

La storia mi è piaciuta, eccome!
Innanzitutto ho trovato Kyron molto originale come figura; tutti i personaggi presenti sono stati ben descritti, come già accennato, e la storia presenta le basi giuste per creare qualcosa di interessante e avvincente. Per questo mi dispiace che questa sia solo al primo capitolo, perché ora vorrei veramente tanto andare avanti e vedere che cosa combinano questi due personaggi che già shippo insieme. Insomma, complimenti per l’idea e per la sua resa, questa è di certo una delle sorprese più gradite che questo contest mi ha donato.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): non presenti



PUNTEGGIO FINALE: 32,5/40
[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 18:37]
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Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 14:19
 
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Ottava Classificata
Deep inside my gray soul di AleDic




◊ Grammatica e stile: 10/10

Non ho trovato errori, bravissima.
Per quanto riguarda lo stile, sono rimasta molto sorpresa – positivamente, come si può constatare dal punteggio pieno del parametro – da come tu sia riuscita a dare molteplici significati a un singolo concetto. Esempio: il grigio, che nella prima flash viene trattato sia fisicamente, in quanto colore della cabina, sia come colore e simbolo della mancanza di vita, della condanna, del gelo e del respiro che se ne va.
In questo modo si ha una doppia realtà: ciò che gli occhi vedono e cosa il cuore sente, qualcosa che non presenta distanza dall’una o l’altra concezione ma è un’unica visione della realtà. Può sembrare una scelta banale, ma a me colpisce sempre molto, perché è un modo per annullare la distanza tra intimità ed esterno, come se i fatti venissero influenzati o dialogassero con i pensieri, e viceversa. Questo mi è parso particolarmente evidente con la prima flash, anche se pure la seconda ha punti di pregio molto elevati.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Iniziamo da Jemma e Leo, i primi che ci vengono presentati.
Allora, inizialmente questa coppia non mi aveva entusiasmato molto né come ship né come ambito di “personaggio”, semplicemente perché io il character del genio, tranne in rari casi, lo sopporto poco: molte volte viene trattato come una pura macchina senza emozioni, grande intelletto ma scarseggiante umanità, errori compresi (forse attirerò il tuo sconcerto, ma io non reggo Sheldon Cooper, nonostante Big Bang Theory abbia sempre il potere di rilassarmi); quindi non avevo alcun attaccamento per loro.
Tuttavia giunse la 1x6; giunse la parte più fragile e intensa, che ha sfiorato la tragedia, della dolce Jemma e del coraggioso Leo, due anime che prima non avevo considerato ma che da quel momento non mi parvero più così lontane da me ma degne del mio interesse, quindi sì, le rivalutai e di molto – andando avanti, poi, ancora di più.
Tutto questo per dire che ho sofferto in maniera quasi brutale quando ho letto la prima flash, su quel maledetto momento nell’oceano: perché è stato quello il momento in cui ho sentito con una forza tremenda il dolore di entrambi, e ho sinceramente pianto per quello che credevo un addio senza ritorno.
Il fatto che il tutto sia narrato dal punto di vista di Jemma è quanto di più atroce: lei che ha il sorriso dolce quanto quello di Skie, vederla in questa situazione disperata, dove i suoi pensieri e la disperazioni sono così inerenti sia al personaggio che alla situazione da dare il magone, è stato un bruttissimo colpo.
Ciò non viene comunque risolto dalla seconda flash, dove i protagonisti sono una delle ship marvelliane più dolci mai viste. Anche io posso farmi una maglietta della Philinda e indossarla con ostentato orgoglio e fangirling, eppure… eppure quella cucciola di Audrey ha rubato il cuore anche a me, già.
Non oso immaginare il dolore che deve aver provato quando Phil è stato colpito da Loki; e mi fa ancora male il fatto che lei non sappia di ciò che è successo dopo, che Coulson la sta vegliando ancora. E lo cerca ancora: nei suoi sogni, in ciò che il sonno le dà, nelle sue sensazioni… anche se è il silenzio che infine parla veramente, mancanza e assenza.
Viene nominata poco, e alla fine solo poche scene sono dedicate a lei; eppure è così viva, così intensa quando parla di come lui l’abbia salvata, parole intrise di malinconia e amore, che non ho fatto alcuna fatica a considerare la sua presentazione nella flash IC.
Sì, sei stata decisamente brava a trattare questi momenti; e specie per Audrey, mi viene voglia di suggerirti di scrivere ancora su di lei – se non l’hai già fatto; se sì, allora aspettami presto u.u – e su Coulson, tanto per farci male e piangere in due, magari.
Ottimo lavoro.



◊ Utilizzo pacchetto: 4/5

Colore e significato (+2): Sul colore mi sono già espressa nel primo parametro, e qui ribadisco solo che è stato utilizzato molto bene; per quanto riguarda la sensibilità, posso dire che sia Audrey che Jemma sono due ottime rappresentanti di ciò.
Per ciò che provano e sentono, sono sensibili, delicate e allo stesso tempo forti, capaci di provare un grande amore e di rimanerne segnate.
Elemento (+1): L’acqua è presente nell’oceano che incatena, ulteriore gabbia, Jemma e Leo alla morte; è protagonista anch’essa, perché gli sviluppi che avrà nella sorte dei due ragazzi sono importanti.
Citazione (+1): È posta come finale, ma sembra talmente in linea con la storia da essere una tua invenzione. Una chiusura perfetta che riassume quanto mostrato nelle flash, il punto di arrivo e di partenza.



◊ Gradimento personale: 10/10

Siccome il fandom non lo frequento troppo e non so quanto i stessi personaggi siano trattati, ho trovato sia il contest e che i characters molto ben delineati; oltre a essere soddisfatta di ciò, ho avuto anche la sorpresa di veder descritto un momento particolarmente intenso della serie, quindi c’è stata un’ondata di feels che mi ha emozionato parecchio.
Su certe cose divento una fan disagiata o un’imbarazzante piagnona, a seconda di come ognuno vuole definirmi, e hai centrato il mio cuore con la precisione di un cecchino, sappilo.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): non presenti




PUNTEGGIO FINALE: 34/40
[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 18:37]
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Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 14:22
 
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Settima Classificata
Una nuova stirpe di fiore di girasole




◊ Grammatica e stile: 8/10 (5/5 di Grammatica e 3/5 di Stile)

Partiamo subito dallo stile, dato che sulla grammatica non ho nulla da segnalare.
Mi piace veramente tanto come scrivi, perché risulti comprensibile e hai l’abilità di creare con poche parole un intero contesto e scena; non è una dote di tutti, quindi la segnalo come un grande punto di merito.
Qual è la nota dolente in tutto questo, però? Che ho trovato alcune scene molto affrettate, mentre invece sarebbe stata necessaria una maggiore trattazione.
Ti faccio un esempio: il finale, con le due protagoniste e l’angelo. Essendo un punto fondamentale, perché ciò che implica è parecchio importante, avrebbe dovuto essere descritto più ampiamente: magari con più accenni sia alle sensazioni di uno o l’altro personaggio, o a quello che ne seguirà. Altro esempio potrebbe essere la figura del cavaliere che giunge al villaggio dei Deadeaters per gareggiare con i loro campioni; e anche se questo fatto non è presente in tutta la storia, ho trovato necessario sottolinearlo.
Con questo, non sto dicendo che la storia è da rifare, assolutamente NO: tra poco parlerò dei pregi di questa storia, che sono particolari, quindi non ti scoraggiare, perché si tratta solo di un consiglio per ampliare le scene citate e togliere quell’effetto di frettolosità che a volte si percepisce, ma non di altro.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Come vedi, qui ho ritenuto doveroso darti il punteggio pieno.
Ho infatti trovato i personaggi molto realistici e ben descritti: il cavaliere, la prima figura che incontriamo, che ci informa sull’anomalia che questi Deadeaters presentano e di come sia giunti a sfidarli, mettendo in mostra il suo coraggio e orgoglio nel voler sfidare i loro campioni, come ha fatto con ogni avversario si sia presentato sul suo cammino.
Attraverso di lui vediamo un certo modo di pensare: molto forte, per esempio, il suo stupore quando scopre che ad attendere di combatterlo ci sia una donna; una figura che nella sua cultura è considerata tutto, ma non una guerriera.
Il suo mondo si scontra con quello dei Deadeaters, figure che sembrano così lontane da lui che l’impulso di fuggire lontano da loro quasi vince il coraggio, ma che, sotto sotto, presentano delle affinità con lui: una messa in scacco da una femmina... e che femmina.
La bellissima Aase è una regina che ha molti caratteri presi dalla tirannia, fiera, combattiva, feroce e colma di disprezzo per quello che è la sua gente, ma che lei sembra considerare più feccia da governare a suo piacimento. Anche se potrebbe sembrare un personaggio molto stereotipato, ogni gesto trasuda le sue ferme convinzioni, addirittura solo che si sappia che è stata ferita la ferisce più di una lama: non so ancora se definirla una grande paura – ma per cosa? – o una smania di controllo assoluto che denota insicurezza, o qualcosa d’altro; ma nel suo essere negativa è profondamente verosimile, e nel suo risultare pericolosa ancora di più.
Koheli è più contenuta e, sinceramente, sarebbe un tipo che mi piacerebbe di più: mi sembra più saggia e accorta, l’occhio che osserva tutto svelando poco, ciò che può fare la differenza in molte cose; anche se è stata trattata meno rispetto alla sua compagna – ben inserita anche la componente femslash –, mi ha convinto anche lei.
L’ultima mia nota va al povero angelo caduto, che ha tutto il mio cordoglio per la sorta che pesa su di lui come un macigno... nel mondo di ombre in cui è caduto appare come la vittima perfetta, e il finale non lascia presagire nulla di positivo per lui.



◊ Utilizzo pacchetto: 4,5/5

Colore e significato (+1,5): Il viola è presente nella bevanda che il cavaliere sorseggia; avrei preferito fosse usato in maniera più importante, ma siccome non avevo dato disposizioni sul suo utilizzo, lo accetto. Il sentimento della nobiltà, invece, è stato indagato in maniera più esaustiva: trapela sia dalla figura angelica, incorrotta, splendida e in questo contesto ancora più solitaria e particolare, sia in quella del cavaliere, che non si rifiuta di battersi con nessuno, e anche nella figura di Aase, fiera regina e guerriera di questo popolo oscuro.
Luogo (+1): Il villaggio ha grande importanza perché è il luogo dei Deadeaters e dove molti degli eventi si svolgono, quindi punteggio pieno.
Materiale (+1): L’oro è presente nel ciondolo che Aase dà a Khoeli, è stata un buon utilizzo del materiale in quanto è un’ulteriore testimonianza del legame che scorre tra le due donne.
Citazione (+1): Insieme a quella della nobiltà, la resa della citazione è stata la meglio trattata: mi è piaciuto molto, infatti, come si sia chiusa la storia con questo rimando a una futura battaglia e a una chiamata, e a come la citazione stessa sia stata introdotta: non tra amanti, ma tra un Deadeater e il cavaliere. Nella scena in cui è presente, indica molto più di quello che sembri, e può rimandare a molte cose: futura alleanza, allarme, comprensione, e a un futuro non ancora certo, ma che si sta avvicinando.
Veramente ottimo.



◊ Gradimento personale: 9/10

Nonostante quanto detto nel parametro dello stile abbia inciso un poco anche sul fattore del gradimento, la storia mi è piaciuta, e anche tanto; il dark fantasy è una delle sfaccettature che più mi intriga, quindi non sono rimasta indifferente.
Un mondo brutale che sta per cambiare, in meglio o in peggio? È uno dei quesiti che la narrazione lascia aperto, insieme a un possibile scontro che potrebbe portare alla messa in discussione di molte certezze.
Non nego di essere curiosa di leggere un eventuale seguito, e vedere come prosegue questo interessante lavoro.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 3/5

Siccome hai rispettato la situazione BONUS del fantasy, i punti sono stati assegnati tutti.



PUNTEGGIO FINALE: 34,5/40
[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 18:37]
OFFLINE
Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 14:24
 
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Sesta Classificata
La pietra e la bussola di missredlights




◊ Grammatica e stile: 7/10 (3/5 di grammatica e 4/5 di stile)

Allora, il problema maggiore che ho riscontrato è il fiume di ripetizioni che inonda la narrazione. Ti riporto alcuni esempi:
«Lui, vecchio lupo di mare, si era innamorato», e dopo due righe: «Non sapeva di preciso che cosa l’avesse fatto innamorare», e ancora poco sotto: «Si era innamorato e basta»;
«Amore complicato e impetuoso», e poco dopo: «Comportamento violento e impetuoso»;
«Un ghigno divertito comparve fra le labbra di Calypso», subito seguito da: «quando le labbra di Davy Jones si posarono sulle sue…» e «possessione di labbra…»;
«Si sentiva stanco, sentiva le membra indolenzite dal freddo, tanto da non sentirsi le mani e i piedi.»
Per qualche presenza sporadica avrei segnalato il problema senza togliere nulla, ma siccome è un fatto rilevato in modo massiccio e che alla lunga disturba un poco la lettura, devo togliere qualcosa (– 0,3)
Riguardo ad altri errori, segnalo: «si era sentito come se fosse una barca.» In questo caso sarebbe da utilizzare il congiuntivo trapassato fosse stato, in linea con il trapassato prossimo dell’indicativo nella principale; nel caso la frase risultasse troppo pesante, consiglio anche di eliminare il fosse e mantenerla così: «si era sentito come una barca…» (– 0,6)
«Non si curò se il suo fosse un comportamento violento o impetuoso. In fondo era un pirata e i pirati non erano mai gentili.» Dopo impetuoso sarebbero più corretti i due punti (– 0,1)
«Le sue mani si posarono sul suo fondoschiena, prendendola in braccio e la spinse verso la riva.» Attenta, qui c’è un repentino cambio di soggetto che crea incongruenza: sarebbe corretto anticipare la congiunzione e prima di prendendola in braccio e introdurre un lui prima di la spinse (– 0,5)
«Parete della piccola imbarcazione.» Si dovrebbe utilizzare fianco/fianchi, perché parete si usa per lo più quando ci si riferisce a montagne o edifici.
«Rosso/arancio intenso.» In un racconto scioglilo sempre: puoi mettere che virava sfumatura dal rosso all’arancio.
«Tsunami.» La parola non era ancora nota a quel tempo, quindi stona in questo contesto.
Poi, l’ultima parte (da la leggenda narra di una nave fantasma…): da questo punto mescoli i tempi del presente a quelli del passato senza una logica apparente, creando un brutto effetto di confusione. (– 0,5)

Riguardo invece allo stile, mi complimento con te: dato che ho già avuto modo di valutare un’altra tua storia, mi sono resa conto come questo lavoro sia più maturo e dosato, meno affrettato.
Sei migliorata nell’utilizzo del lessico e nella resa espressiva, tanto che alcune frasi sono semplicemente bellissime: come quando viene descritta la linea di schiuma che unisce la nave di Davy alla scialuppa di salvataggio, che l’ho visto come un simbolo del legame che, nel bene e nel male (ovvero nella maledizione futura), unisce il capitano ai suoi uomini; oppure quando Calypso si definisce «invisibile tra i visibili».
Davvero, sto notando parecchi progressi; inoltre, traspare molto bene come tu sia stata ispirata nello scrivere questa storia – forse perché sei molto legata ai personaggi –, dato che ci sono intere parti (specialmente quelle che riguardano l’indagine dei sentimenti dei protagonisti) che sono piene di emozione. Non potevo non apprezzare tantissimo.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Per la caratterizzazione non ho nulla da dire, punteggio pieno meritato. È stato semplicemente stupendo vedere Davy Jones e la sua dea prima del disastro che segnerà per sempre le loro vite, scoprire come la tua versione della loro storia non abbia minimante intaccato l’essenza che l’opera originale ci ha mostrato di loro: passionali, intesi nelle loro emozioni e nel loro sentire, sconvolti dai propri sentimenti.
Davy è fuori dagli schemi e unico del suo genere: pericoloso – ma questo lo sono tutti i pirati –, talmente deciso nei suoi desideri da non fermarsi davanti a nulla, che alla fine della storia veicolerà il lato pieno di dolore mostrato anche nell’opera originale (ricorderò per sempre la scena del pianoforte, quando accarezza il ciondolo e piange: non so perché la sentii così forte, ma fu una pugnalata al cuore piena di feels), e di rancore che distrugge ogni cosa con cui si relaziona; tra tutti i maledetti che questo mondo presenta, lui è il peggiore, perché odia ed è in odiato senza possibilità di redenzione, in attesa di una fine che si porterà via anche lui, destinato a non separarsi mai, fisicamente o con il pensiero, dalla dea che tanto ha segnato la sua vita. È proprio questo il lato più intenso della loro storia, che nemmeno quando l’amore è divenuto qualcosa di orrendo e da cui si fugge, la forza del legame che li unisce non permette a nessuno dei due di vivere senza l’altro.
Tutta la parte finale lo testimonia: la maledizione incrociata, la rabbia condivisa, la sparizione comune e riapparizione con le stesse domande e uguali obiettivi, con un pezzo dell’altro con sé, non voluto o forse così rimpianto da creare il vuoto.
Parlando invece di Calypso, ricordo che la prima cosa che notai fu il suo sguardo triste, e allo stesso misterioso e ammaliatore come il mare: c’è la stessa malia qui, la stessa forza indomabile e fiera delle onde – in particolare nella parte del litigio con Poseidone – e quello svelarsi lento, caratteristico del personaggio.
Amerò sempre come la storia di entrambi venga spiegata a tappe, senza dire tutto subito, cancellando convinzioni e pensieri; come anche il fatto che fin da subito si chiarisca che entrambi sono legati alle tenebre, e non creati né fatti per la luce… e per la felicità.
Quindi, per tutto questo, ottimo lavoro.



◊ Utilizzo pacchetto: 4,4/5

Colore e significato (+1,4): Il giallo è citato quando si descrivono i denti spezzati di Calypso. Si poteva utilizzare meglio, non lo nego, ma siccome non avevo lasciato nessuna indicazione a riguardo oltre al fatto che doveva essere necessariamente presente, lo accetto comunque. Il significato, invece, ha avuto una particolare trattazione: crescita è anche maturazione, cambiamento, e la storia è piena di questo. I protagonisti crescono attraverso i loro sentimenti, evolvono con loro, la forza stessa del loro amore – e odio – è in continua espansione; è uno dei punti più approfonditi di questo lavoro.
Luogo (+1): Il parco ha la sua importanza perché è dove prende avvio la storia, quindi non ho nulla da aggiungere.
Elemento (+1): Il fuoco è parte integrante della storia stessa perché le fiamme di Eris e ciò che mostrano fanno precipitare la situazione a un punto di non ritorno. Perfetto.
Canzone (+1): La citazione ritorna più volte, sia pronunciata direttamente sia lasciata intendere o evocata quando si parla di oscurità; anche in questo caso, va benissimo.



◊ Gradimento personale: 9/10

Inutile dire che mi hai proprio affondato in un mare di tristezza, perché anche se ormai la fine della vicenda è nota, per molti versi io continuo a sperare che magicamente cambi; perciò è stato veramente meraviglioso vedere quel breve momento di armonia e concordia tra i due amanti, sentire i loro sentimenti, la loro fedeltà e totale appartenenza, per poi rendersi conto di quanto abbiano perso e che in seguito rimpiangeranno (e noi piangiamo con loro, intendiamoci). Per farla breve, è stato un missing moment molto, molto gradito, e ti ringrazio veramente tanto per questo.
Non nego che se fosse stato sorvegliato di più sul fattore ripetizioni il gradimento sarebbe stato totale, ma non è comunque una cosa irrecuperabile o che non si possa mai correggere.
Per tutto il resto, bravissima!



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 5/5

Punteggio pieno, sia perché la situazione BONUS è presente ed è stata inserita in modo dettagliato, in modo da dare ancora più corpo e profondità al tipo di legame e rapporto tra i due protagonisti, sia per l’importante presenza di Calypso.



PUNTEGGIO FINALE: 35,4/40
[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 18:38]
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21/04/2018 14:26
 
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Nona Classificata (*note in fondo alla valutazione)
Specchio riflesso di JulyChan




◊ Grammatica e stile: 10/10

Inutile che ti dica che non ho alcun appunto da fare sul lato grammaticale, ho già avuto modo di valutare una tua storia e riconfermo quello che avevo scritto allora: non si vede un errore neanche a pagarlo e hai un modo di scrivere superbo.
E ti dirò, in questa fic è ancora più apprezzabile perché molto fine e poetico, curato come una piccola opera d’arte fin nei minimi dettagli: ripenso solo alle parti duplicate tra una frase e l’altra, che cambiano di significato a seconda da chi vengono dette e come inserite;
un dialogo intimo dove la seconda parte può rispondere solo alla prima, per sollevarla e confortarla, per mostrarle un’altra strada.
Sì, il tuo modo di scrivere non mi stancherà mai, sei veramente molto, molto brava.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Non nego che era questo il parametro che più temevo, e questo non a causa tua.
Allora, io mi sono staccata da molto tempo dal fandom, e ci sono ritornata solo per leggere The Cursed Child, per curiosità più che fedeltà; temevo dunque di non sapermi muovere bene, di non ricordarmi la forza dei vari personaggi: tuttavia mi sono felicemente ritrovata, sì, è stato davvero come tornare a casa e riscoprire i volti che da bambina tanto adoravo.
Così, ho saputo vedere Draco in un modo nuovo, e allo stesso tempo famigliare: spazzata via la maschera di arroganza che per tanti anno lo ha segnato, mutato dalle vicende della Guerra e dalla perdita di Astoria già presentata in The Cursed Child, questo Draco è quello che ho imparato ad apprezzare, quello che lascia andare le falsità e inizia a rivelarsi.
C’è tutto il dolore per la perdita della moglie, il ricordo della quale non vuole abbandonarlo; è c’è quella parte più meditativa e triste, silenziosa e intima.
Questa dialogo in modo molto particolare con la protagonista femminile della fic, Daphne, la sorella di Astoria: completamente devastata, annientata, annichilita dalla morte della donna, tanto che sebbene la maledizione famigliare abbia colpito solo quest’ultima, viene detto nel testo che anche Daphne è morta lo stesso giorno.
Ed è qui che iniziano i guai, già. Nelle noti hai messo tematiche delicate perché c’è un problema, e bello grosso: a un certo punto, Daphne diventa succube dell’amore di Draco e delle sue attenzioni, tanto da implorare di essere amata almeno in parte, di ricevere una porzione di quello che aveva Astoria; e dall’altra abbiamo Draco che sembra sostituirla alla moglie, trattandola come lei e quasi vedendola come lei – dal vestito smeraldo ai capelli che diventano bruni, quelli di Astoria.
Comunque venga intesa, la situazione è decisamente ambigua, malata e sfuggita di mano: ma nessuno può porvi rimedio, anche se questo affetto è un tampone al dolore sembra che a entrambi possa bastare.
Il brutto è che potrebbe essere anche così: è una reazione comprensibile, dettata da un dolore troppo grande per estinguersi – e che sia molto forte lo si dice anche nell’opera originale –, che può essere fermato solo riempiendolo.
Pensiero devastante, triste, ma verosimile; e questo fa tanto male.



◊ Utilizzo pacchetto: 2,5/5

Colore e significato (+2 e 0,5 di merito per originalità): Il verde è presente nella veste smeraldina che da Astoria passa a Daphne; vediamo che ha importanza nella definizione del personaggio – letteralmente –, quindi punto assicurato. Tuttavia… tuttavia è il significato che mi ha lasciato sorpresa.
La rinascita è stata qui intesa come diventare qualcosa d’altro da sé, prendere le fattezze della propria sorella e diventare lei, ricominciando a vivere attraverso lei: e sarebbe un bellissimo messaggio in un altro contesto, che farebbe pensare all’inizio di una nuova vita di pace… invece, con tutto quello che abbiamo detto primo, ha la sua nota ambigua e triste.
Ti ho dato un mezzo punto in più per l’originalità dell’utilizzo perché direi che è assolutamente meritato.



◊ Gradimento personale: 10/10

Anche se mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, mi è piaciuta, sì; sara stata la delicatezza delle scene, dei pensieri dei personaggi, la luce tenue e molto malinconica con cui hai dipanato la trama, ma l’ho sentita veramente forte.
Anche l’indagine dei personaggi è ben curata, mostrata a ogni tappa di questa evoluzione che ha il sapore della decadenza, di un arrestarsi progressivo negli ingranaggi di un ricordo, che ha tutto quell’angst che io tanto adoro.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): non presenti




PUNTEGGIO FINALE: 32,5/40


*(Perdonate la svista finale, alla storia sono stati assegnati erroneamente tre punti in più.)
[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 18:42]
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21/04/2018 14:34
 
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Quinta Classificata
Fuoco e coraggio di g21




◊ Grammatica e stile: 8/10 (5/5 di Grammatica + 3/5 di Stile)

Sul fattore grammaticale segnalo solamente una piccola svista (non conteggiata) in questa frase: ‹‹“Sembra non ci sia la birra” mi fa sapere timidamente”››, dove dovrebbe esserci il ti, in accordo con la seconda persona che utilizzi nel resto della storia.
Per quanto riguarda lo stile, l’ho trovato piacevolmente scorrevole, non aulico né ricercato ma adeguato alla storia; in particolare mi è piaciuta la duplicazioni di termini o di parti di frase, per sottolineare un concetto o una sensazione.
Anche l’utilizzo della seconda persona è stata una trovata interessante; di solito si usa la terza o la prima, ma anche la scelta di un narratore vicino al protagonista – ma che non lo sia –, un interlocutore esterno visibile o no, è apprezzabile.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

L’IC è perfetto: perché Thorin è proprio così, un principe fiero e solitario, malinconico e con qualche comprensibile dubbio e paura sulla riuscita della loro quasi impossibile missione, ma con il coraggio e la tenacia di un leader.
È caratterizzata perfettamente la parte più oscura, che si divide tra il ricordo della splendida Dale in fiamme e le sofferenze patite sia per l’abbandono dalla sua terra, sia per la mancanza di aiuto a lui offerta; ma è l’altro volto quello che mi ha interessato di più.
Thorin non è un eroe senza macchia e senza sbagli: ha i suoi limiti, compie delle cadute, si accorge tardi di verità che avrebbero potuto risparmiargli tanto dolore; tuttavia, per me è uno degli eroi più umani, e quindi migliori, proprio per questo non essere perfetto.
Gli scontri vissuti negli anni precedenti a quest’avventura gli sono costati caro in molti casi, quindi la sua prudenza e quella sorta di esitazione quando ripensa a Erebor, il drago e all’Orco Pallido sono segno di saggezza; e a questa si accompagna la consapevolezza che senza la fedeltà e la presenza dei dodici compagni ciò che resta del suo mondo crollerebbe totalmente e non ci sarebbero le basi per pensare di risanarlo: e in questa riconoscenza verso gli altri nani sta una delle parti migliori di questa storia, nella gratitudine e grandezza d’anima che rendono Thorin non più un principe, ma già un re: un re disposto a mettere in discussione idee e la vita stessa per ridare speranza alla sua gente, legato ai compagni da un vincolo di fedeltà e fiducia strettissimo.
Mi mancava parecchio leggere e ripensare a lui in questi termini, e in più generale relazionarmi con uno tra i personaggi più fieri che io abbia avuto il piacere di conoscere.
Anche Bilbo è IC, nella sua gentile timidezza; senza poi dimenticare che alcune delle scene più profonde e riflessive li vedono protagonisti, o comunque interlocutori.



◊ Utilizzo pacchetto: 4/5

Colore e simbologia (+2): Arancio è il fuoco che divora Dale e buona parte dei pensieri di Thorin, fa parte del suo passato come del futuro, è scritto nel suo destino e infonde anche timore; e il coraggio si lega direttamente a questo, al superamento della paura con tutte le forze a propria disposizione.
Elemento (+1): Il materiale richiesto, “acciaio”, è presente tramite l’introduzione di Orcrist, la splendida compagna del nostro principe nano; un utilizzo perfetto.
Citazione (+1): Il pezzo richiesto è inserito subito all’introduzione, quasi un pensiero, e più generalmente ritorna per tutta la storia, come essenza di Thorin.
Manca solamente il luogo; tuttavia, contando che la storia è stata ambientata nella casa di Beorn, situata tra Bosco Atro e le montagne, è comprensibilmente assente.



◊ Gradimento personale: 9,5/10

Tirando le fila del discorso, contando i tanti ricordi che ho riguardo quest’opera, la fic non poteva non piacermi; non nego che una maggiore introspezione nella parte finale, che ho trovato leggermente frettolosa, non avrebbe guastato alla storia, ma non intacca più di tanto il gradimento. Dalla resa narrativa ho compreso che conosci bene il personaggio di Thorin e che probabilmente è uno dei tuoi preferiti, e oltre a farti i complimento, ti rendo merito di come questo abbia dato un tocco di sentimento alla storia, e un motivo di apprezzamento in più.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 5/5

Sarò sincera; inizialmente, per il fattore BONUS del pacchetto scelto ho avuto dei problemi.
La storia è a finale aperto, come richiesto; ma noi sappiamo già come tutta la vicenda andrà a finire, quindi teoricamente e a una prima occhiata c’è collisione. Tuttavia, dopo averci riflettuto, ho deciso di assegnarti i punti della situazione BONUS, contando il punto della storia preso in considerazione – quando appunto non si poteva ancora sapere cosa sarebbe accaduto.
Il parametro è stato rispettato appieno, infine, per la presenza di Thorin come protagonista.



PUNTEGGIO FINALE: 36,5/40
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21/04/2018 14:36
 
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Quarta Classificata
Umanità Dispersa di molang




◊ Grammatica e stile: 9/10 (5/5 di Grammatica e 4/5 di Stile)

Sul fattore grammaticale devo segnalare solo una cosa: molto spesso, tendi ad abusare del punto fermo, mentre potresti sostituirlo con un altro segno di punteggiatura, magari una virgola, così da rendere più fluida la frase; tuttavia, non ho voluto togliere nulla perché potrebbe anche essere una caratteristica del tuo stile.
Segnalo inoltre che in un testo di prosa, che sia letteratura o anche una semplice fic, andrebbero esplicitati i numeri: quindi, nel caso di 25 km, scrivere venticinque chilometri; ma anche in questo caso non ho tolto alcun punto.
Veniamo allo stile, che ho trovato adatto alla storia: asciutto, diretto, mostra immediatamente la realtà e non la sublima in alcun modo; è lucido e non si perde in giri di parole per mostrarci una realtà che affonda in problemi, mancanze e qualcosa di ancora più pericoloso: il degrado che non colpisce tanto l’ambiente, quanto il cuore umano, e a causa di ciò è ancora più pericoloso.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Umanità dispersa mi sembra un titolo assai azzeccato, specie per i due protagonisti Willem e Meinard. Umanità mancante, perduta, che lascia il posto all’ombra o a un silenzio così assoluto da alienare.
Willem presenta tutti i caratteri di una degenerazione progressiva: forse già aggressivo e autoritario di proprio, la catastrofe che ha riguardato il pianeta – qualcosa che si continua a citare, ma di cui non si ha appieno coscienza – ha portato agli estremi peggiori queste caratteristiche, facendole degenerare in una violenza intessuta di follia e crudeltà gratuita.
Anche se il principale è Meinard, dal mio punto di vista Willem assurge immediatamente a grande personaggio della scena, l’esempio più lampante e perfetto di una realtà giunta al proprio disfacimento, e che come lui ha una fine decisamente misera.
Meinard è più complesso come personaggio: lui ha un mondo dentro, letteralmente; si è chiuso in sé stesso, cadendo in un torpore non solo fisico, ma anche in un’impenatribilità pericolosa quanto gli atteggiamenti del fratello.
Sembra che niente lo riguardi – anche se è il contrario: lui assorbe ogni cosa, ma non riesce a gridare nessuna sensazione o sentimento che provi... almeno fino alla fine, quando Ansa lo porta in un luogo protetto dal resto del mondo e lo schiaffeggia per aprirlo; lì i ripetuti tentativi della donna di aprire una breccia nella sua corazza hanno effetto, e finalmente qualcosa inizia a cambiare.
Devo dire che i personaggi sono ben caratterizzati, e molto coerenti con il contesto in cui vivono: quando ci sono catastrofi prolungate e situazioni di emergenza, non sempre è il lato migliore di una persona a emergere, anzi, in molti casi le barriere della moralità cadono e si compiono azioni così estreme da segnare un punto di non ritorno.
Non tutti hanno poi un’Ansa al proprio fianco, qualcuno capace di fermare la caduta e con tutti gli sforzi possibili aiutare a compiere una risalita dal baratro.



◊ Utilizzo pacchetto: 5/5

Colore e significato (+2): Il grigio circonda ogni cosa, più che un colore è una realtà; sporca, tinge, imprigiona. La sensibilità è molto presente in Meinard, che viene colpito da ogni evento con una forza che non riesce a controllare, e anche nella grande forza di Ansa, che non accetta di lasciar vivere i demoni del ragazzo.
Una resa molto particolare.
Luogo (+1): Le montagne circondano i rifugi e si fanno testimoni degli eventi, quindi hanno una loro importanza.
Elemento (+1): L’acqua è presente nel Teno e nel castello di ghiaccio; è la parte ancora vitale di questo mondo, e in virtù dei significati dell’elemento mi è piaciuto come sia proprio nel castello che Meinard riesca ad aprirsi e a purificarsi.
Citazione (+1): Ottima resa, perché segna il punto di apertura di Meinard e la sua richiesta di aiuto; rappresenta una speranza di normalità, di perdono ed espiazione, e posizionata alla fine della storia fa il suo effetto. Complimenti!



◊ Gradimento personale: 10/10

Sì, mi è piaciuta; anche se in questo caso è una storia frutto della tua immaginazione, niente ci assicura che un giorno – forse nemmeno troppo lontano – le cose precipitino fino a questo punto, costringendo noi a diventare o Willem o Meinard. Mi ha molto convinto, inoltre, la caratterizzione di entrambi, che appunto non fanno che rispondere alle imposizioni di una realtà ostile.
Davvero un buon lavoro.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 3/5

Valutando il suo modo di agire, considero Willem un villain, quindi la situazione BONUS è pienamente rispettata.



PUNTEGGIO FINALE: 37/40
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21/04/2018 14:39
 
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Terza Classificata
Anche il velluto brucia se il fuoco lo sfiora
di ValeS96




◊ Grammatica e stile: 10/10

Sulla grammatica non ho nulla da dire perché non ho trovato nessun errore, quindi sarebbe inutile parlarne; lo stile, invece, mi ha davvero convinto, perché per quanto non si perda in fronzoli e sia molto chiaro, riesce a essere anche evocativo.
È riuscito a dare vita, sostanza e pensieri a Frollo in modo splendido, narrando le sue nevrosi e i desideri, la colpa e la lussuria che scende inesorabile nelle vene, la repulsione e la voglia di abbracciare la morbosa curiosità e voglia di possedere Esmeralda; e per quanto questo “sentimento” sia ambiguo – e risulterebbe così anche se non si sapesse niente della storia –, non scade mai né nel macabro né nel violento: semplicemente mostra la grossa macchia che si dilata nel cuore di un uomo dai pensieri oscuri, e con l’energia delle pulsioni erotiche ci suggerisce anche i futuri rapporti e scontri che defineranno più di una vita.
Non male!



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Non potevo rimanere indifferente davanti a una caratterizzazione di Frollo così ben fatta.
Nel romanzo di Hugo ci viene davvero definito così: sinistro, ombroso, di aria severa e quasi cattiva, pensieri contorti e sdegnoso della folla; e, da quando conosce Esmeralda, diviso tra l’austera compostezza del suo compito, della sua ragione, della religione, e la bruciante passione per la piccola zingara.
È un personaggio che rimane, anche se le sue idee e azioni sono riprovevoli rimane impresso nella mente per la sua vividezza, per come venga trascinato, impotente e per questo rabbioso, dalle sue pulsioni: e qui questo è presente quando vede Esmeralda danzare tra le volute d’incenso, quando il profumo della cera lascia il posto a quello dell’amore e suoni ben diversi dalle devote litania sembrano raggiungere le sue orecchie; e quel sangue con cui si chiude la storia prelude a quello che sarà, perché fin da subito Frollo ci viene mostrato sia come vincitore, perché detentore di un potere capace di schiacciare gli indifesi – e gli zingari sono gli indifesi per eccellenza, nel romanzo –, sia come perdente, in quanto la sua sorte è già segnata e il cuore non appartiene più né a lui, né alla tanto amata Vergine Maria, ma a una sensuale e piccola ragazza dagli occhi che promettono sia Paradiso che Inferno.



◊ Utilizzo pacchetto: 4,5/5

Colore e significato (+2): Il rosso è ben presente nella storia, dal sangue al fuoco del titolo, fino al drappo presente in Notre Dame, ed è uno dei tanti elementi che rimandano alla parte più sensuale della narrazione; lo stesso ruolo ricopre l’energia della danza di Esmeralda e della sua gonna, dalla quale tutto prende avvio.
Elemento (+1 e 0,5 di merito): È di velluto la veste di Frollo, come il drappo della chiesa. Qui ho deciso di darti un mezzo punto in più perché l’hai sfruttato particolarmente bene creando una splendida immagine: il tessuto scuro si inchina a quello scarlatto, Frollo piega la sua purezza corporea alla carnalità e le sue difese cedono; perché, come il titolo suggerisce, anche qualcosa di austero ed elevato non resiste davanti a ciò che costituisce la nostra umanità, che ci rende deboli, scoperti ma, proprio per questo, veri.
Canzone (+1): Anche la canzone ha fatto la sua parte, concorrendo anch’essa nel creare la gabbia e prigione da cui si uscirà nel peggiore dei modi.
Manca il luogo, la spiaggia, ma è comprensibile: anche io avrei avuto problemi a inserirlo in questo contesto, quindi non è un problema.



◊ Gradimento personale: 10/10

Quando si tratta di Notre Dame de Paris mi vengono sempre in mente tanti ricordi, perché è tra le opere che più amo e che hanno accompagnato la mia adolescenza; quindi non potevo non sentire nel profondo e semplicemente ringraziarti per come hai scelto di trattare un passo delicato e importante come questo, e aver fermato il tempo.
Mi dispiace solo che non sia stata apprezzata come l’ho apprezzata io, perché merita molto di più di una recensione e un breve commento.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 3/5

Siccome c’è la presenza dell’Age!gap, come indicato nell’opera originale, la situazione BONUS è stata rispettata.



PUNTEGGIO FINALE: 37,5/40
[Modificato da Laodamia94 21/04/2018 14:42]
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21/04/2018 14:42
 
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Seconda Classificata
Oro Viola di Fiore di Cenere




◊ Grammatica e stile: 9,1/10 (4,6/5 di Grammatica e 4,5/5 di Stile)

Riguardo la grammatica, segnalo solamente il diffuso errore di mettere l’accento grave al posto dell’acuto in certi termini: perchè, per esempio, al posto di perché (– 0,4, comprensivo di tutti).
Per quanto riguarda lo stile, ti faccio davvero i miei complimenti: nelle volte che abbiamo parlato della storia, mi hai accennato di come tu non sia abituata a scrivere in questo modo, ma che ti sei comunque sforzata di provare uno stile consono al fantasy.
Lasciami dire che il tuo esperimento è riuscito quasi in tutto: hai usato parecchia introspezione – con mia grande gioia –, sei riuscita a dosare bene le espressioni e amalgamare bene il tuo stile classico a un contesto che è nuovo per te. Scrivere un fantasy classico, benché con certe scelte personali, non è mai facile – e pensa saperlo valutare da una rompiscatole come me, che come ideale ha lo stile tolkieniano... –; ma ce l’hai fatta, e anche bene. Tuttavia, c’è il quasi: quello sta per le ultime scene, che ho trovato un poco frettolose e invece avrei preferito fossero state caratterizzate meglio.
Però, come hai visto non ho voluto togliere tantissimo, perché per il resto mi hai veramente colpito ed è giusto premiare il tuo grande lavoro.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Ecco, qui ce ne avremo per parecchio: tanto che ho dovuto prendermi un attimo per capire bene da dove iniziare.
Partiamo da Kin, la più semplice – si fa per dire – da valutare in quanto IC: non avrei saputo rendere un personaggio più malinconico, dolce e al medesimo tempo forte.
La Sorte ha giocato brutalmente con lei, portandosi via le sue gambe, i suoi sogni, e la sua famiglia; le è rimasto solo il silenzio, quasi, e giorni tutti uguali in un villaggio che si sta lentamente svuotando. Per questo si sente la sua asprezza verso il futuro, la corrosione lenta che intacca uno a uno i ricordi felici e li annienta. Solo la sua gente le resta; e quando la montagna li imprigiona, con la mente imprigiona anche lei.
Non potrebbe esserci momento peggiore: ha già perso tanto, cosa le resta per aggrapparsi alla vita? E qui viene fuori la grande forza, il coraggio e le tenacia di questo scricciolo dagli occhi viola. Nel momento in cui tutto sembra finito, lei trova la forza di affrontare la realtà; perché al suo fianco è giunto qualcuno ad aiutarla, ad affiancarla e sostenerla, e a farle comprendere di che pasta sia veramente fatta.
In questo modo, Kin si dimostra un personaggio molto realistico: non è una superdonna, anzi, ha i suoi limiti – più fisici che spirituali – e c’è un vuoto da colmare; ma è un’eroina nel momento che decide di continuare a lottare, per sé stessa, per chi è con lei, per chi verrà, per chi sarà dopo di tutti loro.
E ora, passiamo ai pg che già conosciamo, iniziando da Genos.
Allora, innanzitutto i miei complimenti per la tua genialità nel riprendere le storie dei vari personaggi ma adattandole a una realtà diversa; quindi, aver fatto in modo che al posto del cyborg impazzito Genos sia ossessionato dalle streghe che lo hanno privato della sua famiglia l’ho trovata una buona pensata.
Quanto è stato reso IC, poi: triste, segnato nel profondo dal suo passato, inflessibile nella sua ricerca di vendetta, ma anche sensibile e riflessivo. Si sente parecchio il senso del dovere e l’abnegazione che fonda le sue azioni, ma è anche chiaro che non può continuare per sempre a soffrire e a cercare una soluzione nel rancore.
Si può dire, che per quanto sia ancora presto, lui e Kin si sono trovati per curarsi a vicenda; e questa è la luce più grande che possa dipanare le nubi della solitudine estrema, come dovrebbe essere in ogni tragedia e in ogni vita tanto provata da pena e silenzio.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, inizialmente sono rimasta un pochino stupita davanti al leggero OOC presente nelle figure di Fubuki e Tatsumaki; ma essendo un AU, dove le cose possono mutare leggermente per applicarsi a un diverso contest, è giustificato.
Da ultimo, non potevo citare il nostro amatissimo eroe moro: Bad, anche se grande assente di questa storia, è giustamente definito grande perché pur nella morte continua a scaldare il cuore di Kin e a darle forza, e mi piace pensare che dovunque sia, continui a vegliare a suo modo su di lei. Vogliamo sperare anche in questo.



◊ Utilizzo pacchetto: 5/5

Colore e significato (+2): Il viola è presente nei capelli e occhi di Kin, è parte di lei; la nobiltà, invece, è tutta condivisa con Genos. Sono dei giganti pur nel dolore, anche se non lo sanno ancora; ma il loro animo è ancora puro, sotto quel buio.
Luogo (+1): Il villaggio fa da sfondo alle tragiche vicende della storia, e come unica ambientazione ha la sua grande importanza.
Elemento (+1): Mi è piaciuto come hai scelto di utilizzare il prompt oro non solo come oggetto – che comunque è fondamentale, in quanto motore di tante cose: se non fosse stato scoperto dagli abitanti e questi non avessero iniziato le attività estrattive, non ci sarebbero stati così tanti morti nel crollo della montagna –, ma anche come colore dei capelli di Genos – e giustamente, direi ^^
Citazione (+1): Questo punto è stato il mio preferito, perché la citazione, per altro ripetuta da Kin, assume i toni di promessa e preghiera; è un patto e uno spiraglio su una strada diversa, che non veda i passi di una sola persona ma di due, e anche qualcosa di più.



◊ Gradimento personale: 9,7/10

Quanto detto sul finale ha influito in piccolissima parte anche qui, ma per il resto la storia non poteva che piacermi: ormai lo sanno anche i muri quanto io possa diventare imbarazzante nel mio fangirling estremo sul fandom di Opm, e tutto ciò che lo riguarda è per me degno di essere letto e riletto, visto e rimirato.
In più, per gli argomenti trattati, è stata una di quelle storie che definirei catartiche e purificatrici: la luce nel cuore d’ombra, la speranza di quiete dopo una grande prova, un risanamento reciproco.
Quindi, grazie per avermi fatto commuovere in molti punti e per ogni parola, davvero.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 5/5

Siccome il personaggio di Genos è uno dei protagonisti della storia e hai scelto un AU fantasy come richiesto nella situazione BONUS, hai ottenuto il punteggio completo.



PUNTEGGIO FINALE: 38,8/40
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Post: 1.126
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21/04/2018 14:46
 
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Prime Classificate - PARIMERITO

Like a Bridge over troubled water
di Setsy




◊ Grammatica e stile: 10/10

Non ho trovato errori, nessuno: i miei complimenti.
Passiamo dunque subito allo stile, dove le lodi triplicano.
Io rimango sempre colpita da chi riesce a scrivere con uno stile poetico, che sia ricercato ma non risulti troppo costruito; e allo stesso modo amo chi svolge la trama di una storia in modo più diretto, ma con espressioni evocative. Il tuo modo di scrivere è un misto di tutto questo, a volte più asciutto, altre più profondo e intenso.
Ci sono punte di grande effetto: le ultime righe della storia mi hanno fatto pericolosamente sfiorare la commozione (“Mi vuoi? Non i miei problemi, me” ha fatto quasi male dalle tante cose che può significare), tanto che alla prima lettura mi sono dovuta fermare un istante e respirare. Inoltre, ho apprezzato come tu sia riuscita a descrivere le tematiche delicate qui presentate appunto con delicatezza, dandole la loro forma senza nasconderle, ma nemmeno essendo così secca da essere brutale. Per tutto questo, il punteggio è massimo.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Qui la storia si fa lunga, ma giustamente.
Partiamo da John, il mio amatissimo dottore: la prima cosa che ho notato, e che ho apprezzato parecchio, è come abbia mostrato la sua malinconia.
Perché John è così ci appare all’inizio: malinconico, in attesa, con troppi pensieri, con tanto dolore. Ha un sorriso dolce, una voce profonda che spesso si incrina; ha un modo saggio di approcciarsi, abbastanza esperienza per comprendere molto di più di quello che appare, risulta facile aprirsi con lui o vederlo come un rifugio.
Ha coraggio e fermezza, e mano a mano vediamo come sia un egregio concentrato di razionalità e capacità di superare quest’ultima; e tuttavia, davanti alla “follia” di certe persone rimane spiazzato e privo di parole – almeno all’inizio.
Orbene, perché tutta questa trafila? Semplice, perché tutto ciò è stato riportato alla perfezione nella shot, adattato secondo le esigenze della trama: quindi, vediamo per esempio come pensi spesso – e con quella tenerezza intrisa di nostalgia tipica di chi ha un vuoto nel cuore – alla defunta moglie Mary; come fin da subito riesca a capire, su quella soleggiata spiaggia, che qualcosa si sta avvicinando e sta per mutare; e poi, cerca con tutte le sue forze di riportare la calma tra Eurus e Rosie quando si scontrano, scorge i problemi di Eurus… e si ritrova alle prese con il magnetico, particolarissimo fratello della bambina, Sherlock.
Sherlock: la sua mente brillante è mostrata sì, non continuamente come accade nella serie, ma quanto basta perché si riconosca il suo marchio, insomma. Uno Sherlock particolarmente umano, che all’iniziale distanza e quasi superiorità fa subentrare una componente micidiale di seduzione e fragilità, intensità corporea e un bisogno di calore che strascende la pura carnalità.
Più che la genialità mentale, questo volevo leggere: l’alchimia tra due anime distanti e allo stesso tempo portate ad afferrarsi, contemporaneamente e vicendevolmente ali e radici l’una dell’altra; il legame empatico tra due caratteri, stimolato sia da eros che da consalazione, che finisce con una promessa di reciproca presenza e sostegno: così come appare nella serie, con l’unica differenza che qui di criminali e crimini non ce ne sono, a meno ché non ci si riferisca a proprie paure e problemi, i più grandi nemici di ognuno.
Né sono da meno le altre due adorabili pesti, co-protagoniste di questa storia: Eurus, inquieta e inquietante, complessa e con molte fragilità come il fratello, perfettamente inquadrata e in linea con la villain della quarta stagione, almeno in potenza; e Rosie, il cui carattere generoso e sorprendentemente espansivo mi ha ricordato così tanto Mary da avermi strappato un sospiro, insieme alla grande intesa con il padre.
Che cos’altro posso dire? Il lavoro che hai fatto sui personaggi è impeccabile, hai mostrato la loro essenza ma hai dato loro un’ulteriore luce; non è sempre facile nelle fic, spesso l’attenzione all’IC impedisce di dare quel tocco di originalità che, benché non vada a sporcare la caratterizzazione, la impreziosisce; sono decisamente soddisfatta, quindi, delle tue scelte.



◊ Utilizzo pacchetto: 4/5

Colore e significato (+2): Il rosso è stato presentato parecchie volte nella fic, ma è quando è associato alle lenzuola e agli slip di John, ovvero quando assume la sua valenza più erotica, che prende veramente forza: come veicolatore della seduzione e della passione, è stato impiegato alla perfezione. Al tema della carica erotica si collega anche il significato; ho lasciato vaghi tutti i termini, appunto perché ogni autore potesse applicarvi una sfaccettatura particolare, e anche questo è stato rispettato appieno: energia come legame e come eros, che abbraccia e scioglie ogni resistenza. Ottimo utilizzo di quanto richiesto.
Materiale (+1): Il velluto era forse la parte più complessa, perché se la storia è ambientata in estate, risulta fuori luogo. Quindi, mi piace l’espediente utilizzato che faccia in modo che sia la voce o un’ombra a sembrare vellutata, per morbidezza e calore.
Luogo (+1): La spiaggia è presente notevolmente nella storia, sia come luogo dove parte della vicenda si svolge, sia dove avviene una svolta importante, dopo il rischiato annegamento di Eurus.
Manca la citazione; tuttavia questo a ragione, perché avrebbe stonato, visto lo svolgimento della trama.



◊ Gradimento personale: 10/10

La storia mi è piaciuta parecchio, sia per le tematiche affrontate sia per come è stata resa.
Faccio qui un elogio ai vari riferimenti ad altre opere: partendo da “Il Laureato”, con la scena delle calze di Mrs Robinson e la canzone che fa da titolo, fino a quel piccolo accenno a Doctor Who (♥); ma anche a fatti interni alla serie, come Eurus che, in preda alla gelosia, spera che Victor anneghi. Direi che tutto ciò si commenta da sé, sia per la genialità delle scelte sia per la cura dei dettagli; insomma, davvero un lavoro superbo il tuo, che meriterebbe anche un seguito (sì, mi hai incuriosito e parecchio!) ^^



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 5/5

Siccome John Watson è presente come personaggio – ed è fondamentale per la trama – e l’Age!Gap è stato ampiamente descritto anche con tocchi di originalità, meriti tutti e cinque i punti BONUS.



PUNTEGGIO FINALE: 39/40




La vita quotidiana di Aldo Gorini di yonoi.



◊ Grammatica e stile: 10/10 + 1 di merito

Sulla grammatica nulla da dire, scorre tutto che è una meraviglia.
Sullo stile… io non so cosa dire. A un certo punto mi sono fermata, chiedendomi se quello che avevo davanti fosse il testo non di un’autrice che scrive per hobby/tempo libero/come lo si voglia definire ma non lavoro, ma appunto fosse una mente matura, che sa come dosare le parole in maniera perfetta e ne è pratica: una del settore, insomma.
Il dubbio mi rimane: sei per caso una scrittrice? Se sì, i miei vivi complimenti, sei una di quelle che seguirei ovunque nel mondo; se non lo sei ancora, ti consiglio di far vedere questa storia a più editori e fare di tutto per pubblicarla.
È forse il testo più esaustivo, ben scritto e intenso che il contest mi abbia donato, di certo una delle sorprese migliori: la storia prende corpo, lo prende davvero, tramite le tue parole.
Partiamo solo dall’inizio, dalla descrizione del lago e del cimitero della Rupe, della morte di Aldo Gorini e del piccolo affresco del luogo e della situazione che ci viene dato come assaggio: qui troviamo non solo il grande respiro della natura, un lieve sentore di gotico e una dolcezza immensa, mista a punte di mistero, quando si parla di Aldo e delle mani dell’artista che sembra imprigionare i corpi nella pietra, ma anche un grande impianto strutturale che ci permette di restare nella storia principale ma anche di prendere qualche sentiero laterale, divagando in altre vicende, senza perderci, anzi: arricchendo sempre di più il quadro di particolari, colori e sentimenti.
Mostrare esistenze e ridare vita e anima ai morti, come vediamo nella storia con gli abitanti della Rupe che non svaniscono mai da lì, è un ottimo modo per descrivere il tuo stile: farlo con eleganza, sensibilità e notevole lirismo è qualcosa di ancora più alto.
Per la grande bellezza ed efficacia del modo di scrivere, quindi, ho deciso di darti anche un punto di merito.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Anche in questo parametro hai dato prova di un’abilità invidiabile nella creazione di personaggi, perché sono molto realistici, ben indagati e in più di un caso fanno sorgere una particolare emozione: l’empatia. Partiamo da Aldo ed Emily: di loro viene descritta principalmente la vita insieme, l’amore che li ha uniti così tanto da far sì che uno non voglia abbandonare, né con la mente né con il corpo, la moglie morta, e all’altra di cercarlo e venirlo a prendere, quando il momento di ritrovarsi è vicino. Questo viene principalmente descritto, tramite sensazioni e ricordi; ma proprio per la forza che assumono questi personaggi, il loro modo di vedere, l’estrema dedizione che si dona al tempo e ai propri sogni, è funzionale a una resa più che eccellente dei personaggi.
Molti agirebbero come Aldo, praticamente dà voce al legame che tante persone provano per la propria metà; e mi sono tanto, tanto commossa per il fatto che tu abbia deciso di rispettare anche la situazione BONUS e renderlo anziano, perché sono stata fortunata testimone di due storie simili, e proprio per questo so per certo che questo potrebbe essere benissimo un istante di una vita realmente esistita.
Anche il ruolo che hai dato alla musica è stato ben integrato con la caratterizzazione dei due coniugi, in particolare di Aldo, all’apparenza così fragile e invece fortificato da questo legame – come succede in tante coppie –, quindi che cos’altro dovremmo dire di loro?
È il momento degli altri due personaggi che mi hanno fatto sia riflettere che piangere un poco, Ruhe e il Suicida. Ecco, se prima è stato trattato un amore totalizzante nella sua bellezza, qui siamo davanti a qualcosa di più malinconico.
Ruhe, il giovanissimo soldato dolce e gentile, che è morto dopo aver subito un abominio e porta sul corpo e nella mente i segni dell’orrore; e il Suicida, che per quanto sia colpevole di qualcosa di vergognoso – di cui il primo a condannarlo è proprio sé stesso –, merita il perdono. Entrambi non hanno scontato abbastanza tramite ricordi di dolore, solitudine e silenzio? La risposta è sì, sì e ancora sì; per questo ho apprezzato il cammino di avvicinamento e catarsi che i due personaggi compiono insieme, tramite una ricostruzione dolorosa ma necessaria dei fatti e una vicinanza fisica più che verbale.
Il finale di Ruhe che culla il Suicida come le donne della Rupe hanno fatto per anni con lui mi ha emozionato veramente tanto; come ho trovato vincente il fatto che la gente della Rupe continui a vivere, a soffrire, ad amare.
Nessuno è morto per sempre, perduto, irrecuparabile, imperdonabile: leggere tutto questo declinato nei vari modo mi ha riempito di commozione e dolcezza.
Per questo non ho parole adatte per esprimere appieno tutto quello che mi è stato lasciato, ma fidati, è parecchio.



◊ Utilizzo pacchetto: 5/5

Colore e simbologia (+2): Il colore verde è presente spesso: dalla natura che circonda il lago alle vesti. Per quanto riguarda la simbologia, la bellezza con cui è trattata la rinascita è decisamente notevole: la rinascita spirituale in particolare, come nel caso del Suicida per la Vergogna o per Ruhe, lenta, costante e struggente, o per Aldo ed Emily quando le loro strade si riallacciano.
Luogo (+1): Il lago ha importanza perché è spettatore degli accadimenti, e luogo che fa da sfondo a quanto accadde; quindi è sempre presente.
Citazione (+1 e 1 di merito): Ti ho dovuto dare il punto di merito perché è stato il migliore uso della citazione tra tutte le storie in gara. Utilizzata come poesia fittizia o come ultime parole di Emily per Aldo, ha una forza propria nella narrazione che mi ha fatto comprendere
quanto tu abbia fatto tuo ogni passaggio e attimo di scrittura, lavorandolo fino a farlo diventare perfetto.



◊ Gradimento personale: 10/10

Mi hai preso il cuore sin dalle prime righe, ma quando è giunta la descrizione della Rupe, che mi ha ricordato tantissimo una delle serie di quadri che più mi affascina e inquieta allo stesso tempo, il ciclo de L’Isola dei Morti di Böcklin, mi è mancato il fiato.
Inoltre ho trovato l’idea di dare la parola ad alcune anime se non totalmente originale, dato che si ritrova anche in altri lavori, di certo innovativa nel modo in cui è stata trattata: come il dettaglio che davanti a certi ricordi ricomincino a sanguinare.
Insomma, questa storia si è presentata come ottima sotto ogni punti di vista, e di certo non mancherò di segnalarla a chi può darle ancora più visibilità.
Si vede che hai dato tutta te stessa in questo lavoro, e ora tocca a me fare tutto il possibile per ringraziarti di questo.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 3/5

Aldo è anziano, quindi quanto richiesto nella situazione BONUS è stato pienamente rispettato.



PUNTEGGIO FINALE: 39/40

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21/04/2018 15:08
 
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cara giudicia, sono qui inebetita che rileggo la valutazione per la terza volta...
Tutti, credo, partecipando, oltre a volersi confrontare e imparare a gestire meglio la scrittura regolandosi con un parere (ben strutturato come i tuoi) esterno, vorrebbero la propria storia sul podio: credimi, non l'ho mai desiderato tanto come questa volta
Ci ho messo ogni grammo di forze che avevo, ogni migliaio di parole che non uso (le mie OS normali sono comunemente tra le 1500 e le 3000 parole)ogni anelito d'amore per i Johnlock - di cui anch'io amo sommamente John - ogni minuto, ora e giornata libera per rileggere e correggere i molti iniziali errori di punteggiatura bruttini che mi scappano sempre
ho gli occhi a cuore e mi sento commossa, i miei piccoli tesori ti sono piaciuti! [SM=g27998] ____________________ [SM=g27998]
sono dispiaciutissma per la tua canzone (che mi avrebbe portata a 40 punti, mannggia a me!) ma ho un rapporto non impossibie, ma più recalcitrante con la musica italiana, e non ho voluto cacciarci la frase a calci tanto per averla usata. Ora un po' mi pento, ma se ti è piaciuto "il laureato", preferisco che anche per te leggere abbia avuto attimi piacevoli e non solo la sopportazione del papiro che ti ho mandato, haahaha!
grazie dell'opportunità e grazie della gioia

@ yonoi = dovevo già aver letto e sono in ritardo, (provvederò subito!) ma sono felicissima del nostro primo posto condiviso. Sulla storia non ho dubbi, e dell'autore ho una bellissima percezione come persona [SM=g27998]

Giudicia, le ultime due cosine: c'erano punti extra? cioè si poteva fare anche più di 40? non so se c'era qualcosa che avrei potuto fare di meglio e non avevo capito... [SM=g28000] *tonta Setsy*
per i premi *____*
visto che non conosci The Vampire Diaries (giusto?) mi muovo tra Sherlock e GOT?
p.s dove ho la testa? [SM=g27993] ovviamente vorrei tanto la valutazione come recensione
baci felici,
tua Setsy
[Modificato da Setsy 21/04/2018 16:21]
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21/04/2018 15:43
 
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Re:
Laodamia94, 21/04/2018 14.22:

Ottava Classificata
Una nuova stirpe di fiore di girasole




◊ Grammatica e stile: 8/10 (5/5 di Grammatica e 3/5 di Stile)

Partiamo subito dallo stile, dato che sulla grammatica non ho nulla da segnalare.
Mi piace veramente tanto come scrivi, perché risulti comprensibile e hai l’abilità di creare con poche parole un intero contesto e scena; non è una dote di tutti, quindi la segnalo come un grande punto di merito.
Qual è la nota dolente in tutto questo, però? Che ho trovato alcune scene molto affrettate, mentre invece sarebbe stata necessaria una maggiore trattazione.
Ti faccio un esempio: il finale, con le due protagoniste e l’angelo. Essendo un punto fondamentale, perché ciò che implica è parecchio importante, avrebbe dovuto essere descritto più ampiamente: magari con più accenni sia alle sensazioni di uno o l’altro personaggio, o a quello che ne seguirà.

Per la scena con l'angelo mi sono trattenuta di proposito per rispettare meglio il regolamento di questo contest che non accettava il non-con (ma siccome volevo usare tutti i pacchetti dei contest ai quali avrei dovuto consegnarla oltre a questo - se avessi fatto in tempo a finirla prima - e in uno di quelli il non-con era richiesto, volevo inserirlo comunque), infatti il mio timore era che mi avresti tolto punti per l'aver inserito quella scena.
In generale anche se adesso scrivo molto fino a poco tempo fa ero davvero sintetica, per i miei standard mi sono soffermata molto però più che abitudini diverse o gusti diversi alla fine è solo una questione di percezioni diverse.

Però il cavaliere non so perché l'ho creato: se non ci fosse stato l'avrei scritta come oneshot, però mettere uno spettatore esterno permetteva di desrivere meglio luoghi e personaggi. :P

Koheli è più contenuta e, sinceramente, sarebbe un tipo che mi piacerebbe di più: mi sembra più saggia e accorta, l’occhio che osserva tutto svelando poco, ciò che può fare la differenza in molte cose; anche se è stata trattata meno rispetto alla sua compagna – ben inserita anche la componente femslash –, mi ha convinto anche lei.

E' stata una mia scelta quella di dare maggior spazio ad Aase. L'idea iniziale era di scrivere una oneshot su di lei fregandomene un po' del resto per concludere con l'angelo, dando più spazio a quest'ultimo.

L’ultima mia nota va al povero angelo caduto, che ha tutto il mio cordoglio per la sorta che pesa su di lui come un macigno... nel mondo di ombre in cui è caduto appare come la vittima perfetta, e il finale non lascia presagire nulla di positivo per lui.


Anche se c'è la magra consolazione che le due "donne" sono bellissime e che è solo per procreare. ^^


◊ Utilizzo pacchetto: 4,5/5

Colore e significato (+1,5): Il viola è presente nella bevanda che il cavaliere sorseggia; avrei preferito fosse usato in maniera più importante, ma siccome non avevo dato disposizioni sul suo utilizzo, lo accetto. Il sentimento della nobiltà, invece, è stato indagato in maniera più esaustiva: trapela sia dalla figura angelica, incorrotta, splendida e in questo contesto ancora più solitaria e particolare, sia in quella del cavaliere, che non si rifiuta di battersi con nessuno, e anche nella figura di Aase, fiera regina e guerriera di questo popolo oscuro.

Per il viola non avevo molte possibilità visto che il cavaliere indossa un armatura, loro indossano vestiti di cuoio fatti sai con che cosa e la vegetazione è quello che è, però avevo scritto pure che i Deadeaters hanno la pelle viola, ma quello conta poco, fin dall'inizio il viola l'ho percepito in modo simbolico e mi sono lanciata nei vari significati di nobiltà.

Materiale (+1): L’oro è presente nel ciondolo che Aase dà a Khoeli, è stata un buon utilizzo del materiale in quanto è un’ulteriore testimonianza del legame che scorre tra le due donne.

Sì ma l'ho inserito anche come elemento di cui il loro territorio è ricco facendo capire che a loro non interessava ma agli altri popoli sì e per questo si addentravano nel loro territorio, poi ho parlato del regno vicino dove apprezzavano riempirsi di piercing (anche d'oro) come testimonianza delle loro vittorie, al posto dei più classici tatuaggi di guerra. Quindi ritengo di avergli dato grande spazio, però veramente tutti gli elementi di questo pacchetto mi sono piaciuti principalmente per il significato simbolico. ^^

Citazione (+1): Insieme a quella della nobiltà, la resa della citazione è stata la meglio trattata: mi è piaciuto molto, infatti, come si sia chiusa la storia con questo rimando a una futura battaglia e a una chiamata, e a come la citazione stessa sia stata introdotta: non tra amanti, ma tra un Deadeater e il cavaliere. Nella scena in cui è presente, indica molto più di quello che sembri, e può rimandare a molte cose: futura alleanza, allarme, comprensione, e a un futuro non ancora certo, ma che si sta avvicinando.
Veramente ottimo.

Grazie, speravo che avresti apprezzato. ^_^


◊ Gradimento personale: 9/10

Nonostante quanto detto nel parametro dello stile abbia inciso un poco anche sul fattore del gradimento, la storia mi è piaciuta, e anche tanto; il dark fantasy è una delle sfaccettature che più mi intriga, quindi non sono rimasta indifferente.
Un mondo brutale che sta per cambiare, in meglio o in peggio? È uno dei quesiti che la narrazione lascia aperto, insieme a un possibile scontro che potrebbe portare alla messa in discussione di molte certezze.
Non nego di essere curiosa di leggere un eventuale seguito, e vedere come prosegue questo interessante lavoro.



E non sai quanto mi sono divertita a scrivere tutto. Sono anche soddisfattissima della valutazione ricevuta, che vorrei ricevere come commento. ^^
Penserò sicuramente a un seguito, sei la terza persona che me lo chiede e sono felicissima. [SM=g27985]

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Post: 1.126
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21/04/2018 16:25
 
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Re:
Setsy, 21/04/2018 15.08:

cara giudicia, sono qui inebetita che rileggo la valutazione per la terza volta...
Tutti, credo, partecipando, oltre a volersi confrontare e imparare a gestire meglio la scrittura regolandosi con un parere (ben strutturato come i tuoi) esterno, vorrebbero la propria storia sul podio: credimi, non l'ho mai desiderato tanto come questa volta
Ci ho messo ogni grammo di forze che avevo, ogni migliaio di parole che non uso (le mie OS normali sono comunemente tra le 1500 e le 3000 parole)ogni anelito d'amore per i Johnlock - di cui anch'io amo sommamente John - ogni minuto, ora e giornata libera per rileggere e correggere i molti iniziali errori di punteggiatura bruttini che mi scappano sempre
ho gli occhi a cuore e mi sento commossa, i miei piccoli tesori ti sono piaciuti! [SM=g27998] ____________________ [SM=g27998]
sono dispiaciutissma per la tua canzone (che mi avrebbe portata a 40 punti, mannggia a me!) ma ho un rapporto non impossibie, ma più recalcitrante con la musica italiana, e non ho voluto cacciarci la frase a calci tanto per averla usata. Ora un po' mi pento, ma se ti è piaciuto "il laureato", preferisco che anche per te leggere abbia avuto attimi piacevoli e non solo la sopportazione del papiro che ti ho mandato, haahaha!
grazie dell'opportunità e grazie della gioia

@ yonoi = dovevo già aver letto e sono in ritardo, (provvederò subito!) ma sono felicissima del nostro primo posto condiviso. Sulla storia non ho dubbi, e dell'autore ho una bellissima percezione come persona [SM=g27998]

Giudicia, le ultime due cosine: c'erano punti extra? cioè si poteva fare anche più di 40? non so se c'era qualcosa che avrei potuto fare di meglio e non avevo capito... [SM=g28000] *tonta Setsy*
per i premi *____*
visto che non conosci The Vampire Diaries (giusto?) mi muovo tra Sherlock e GOT?
p.s dove ho la testa? [SM=g27993] ovviamente vorrei tanto la valutazione come recensione
baci felici,
tua Setsy




Per la canzone non ti dispiacere, non eri obbligata a inserire tutti tutti i punti quindi vai tranquilla!
Io John e Sherlock li amo alla follia, sono i miei bambini (riferendosi a Sherlock, poi, il termine è più che adatto [SM=g27998] ) **
Più di 40 non davo, e sììì, mi aggiro io allora tra Sherlock e GOT
**
Ora passo per la valutazione anche
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21/04/2018 17:28
 
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grazie infinite! scegli allora quello che ti pare più appetitoso..ho una curiosità da gatta pettegola di scoprire che sceglierai =*-*=
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Post: 711
21/04/2018 18:17
 
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Ciao Laodamia,
io sono senza parole e non so che dire... sono felice per il risultato (non lo nascondo), perchè davvero ho messo l'anima in questo scritto, che è frutto di un lungo e faticoso lavoro.
Grazie per aver apprezzato la storia di amore e passione per la musica di Aldo Gorini e di Emily (Olsen, come la donna amata dal filosofo Kierkegaard, e da lui abbandonata per l'impossibilità di conciliare l'amore con la ricerca dello spirito. In queste righe ho voluto lasciare - come faccio in realtà sempre - una grande parte di me: c'è la mia concezione dell'amore, che può avere un inizio ma, se autentico, non conosce fine. E' l'amore dei vecchietti che vedi camminare per la strada ancora mano nella mano, nonostante gli anni, le fatiche, i brutti momenti, la bellezza sfiorita. C'è la mia idea dell'aldilà visto essenzialmente come luogo di riconciliazione con se stessi e con il mondo, e anzitutto con la propria storia. Un luogo dove le ferite, finalmente, smettono di sanguinare e c'è spazio per un perdono che è più grande di qualsiasi errore.
Ti ringrazio per avere apprezzato le figure del Suicida per la vergogna e del soldato Ruhe, che sono in realtà due aspetti del medesimo dramma, e che arrivano anch'essi al compimento della loro esistenza in una quiete serena. Entrambi sono personaggi che mi stanno molto a cuore.
Il cimitero della Rupe è di fatto ispirato all'Isola dei Morti di Bocklin, che non a caso ho citato come secondo nome del piccolo cimitero sul lago: l'opera di Bocklin, così completamente immersa in un silenzio immobile, che al punto da poter quasi udire la punta del remo muoversi lentamente nell'acqua, mi ha sempre ispirato un senso di nostalgia e una grande quiete.
Quanto ti ho inviato la mia storia avevo molte paure: per la lunghezza, anzitutto... temevo che una storia così lunga non sarebbe stata accettata.
Io non scrivo per lavoro, ho sempre amato la scrittura ma è da circa un anno che mi sono rimesso al lavoro con regolarità, riconoscendo che si tratta di un lavoro artigianale, dove un grande peso ha sicuramente l'ispirazione, ma un peso ancor più grande ce l'ha il lavoro di fino: rileggere e riscrivere per limare il più possibile, oserei dire fino alla nausea...
Tutto questo, insomma, per dirti grazie per avder apprezzato il mio lavoro, la mia fatica, l'impegno con cui ho cercato di fare del mio meglio...
... naturalmente desidero avere la tua valutazione come recensione alla storia (mi piacerebbe averla anche in cornice, per i momenti di crisi dell'autostima...).
... per le recensioni premio ti invito a scegliere ciò che preferisci sulla mia pagina, ringraziandoti ancora.
A presto!
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Post: 1.126
Giudice*****
21/04/2018 18:22
 
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Re:
yonoi., 21/04/2018 18.17:

Ciao Laodamia,
io sono senza parole e non so che dire... sono felice per il risultato (non lo nascondo), perchè davvero ho messo l'anima in questo scritto, che è frutto di un lungo e faticoso lavoro.
Grazie per aver apprezzato la storia di amore e passione per la musica di Aldo Gorini e di Emily (Olsen, come la donna amata dal filosofo Kierkegaard, e da lui abbandonata per l'impossibilità di conciliare l'amore con la ricerca dello spirito. In queste righe ho voluto lasciare - come faccio in realtà sempre - una grande parte di me: c'è la mia concezione dell'amore, che può avere un inizio ma, se autentico, non conosce fine. E' l'amore dei vecchietti che vedi camminare per la strada ancora mano nella mano, nonostante gli anni, le fatiche, i brutti momenti, la bellezza sfiorita. C'è la mia idea dell'aldilà visto essenzialmente come luogo di riconciliazione con se stessi e con il mondo, e anzitutto con la propria storia. Un luogo dove le ferite, finalmente, smettono di sanguinare e c'è spazio per un perdono che è più grande di qualsiasi errore.
Ti ringrazio per avere apprezzato le figure del Suicida per la vergogna e del soldato Ruhe, che sono in realtà due aspetti del medesimo dramma, e che arrivano anch'essi al compimento della loro esistenza in una quiete serena. Entrambi sono personaggi che mi stanno molto a cuore.
Il cimitero della Rupe è di fatto ispirato all'Isola dei Morti di Bocklin, che non a caso ho citato come secondo nome del piccolo cimitero sul lago: l'opera di Bocklin, così completamente immersa in un silenzio immobile, che al punto da poter quasi udire la punta del remo muoversi lentamente nell'acqua, mi ha sempre ispirato un senso di nostalgia e una grande quiete.
Quanto ti ho inviato la mia storia avevo molte paure: per la lunghezza, anzitutto... temevo che una storia così lunga non sarebbe stata accettata.
Io non scrivo per lavoro, ho sempre amato la scrittura ma è da circa un anno che mi sono rimesso al lavoro con regolarità, riconoscendo che si tratta di un lavoro artigianale, dove un grande peso ha sicuramente l'ispirazione, ma un peso ancor più grande ce l'ha il lavoro di fino: rileggere e riscrivere per limare il più possibile, oserei dire fino alla nausea...
Tutto questo, insomma, per dirti grazie per avder apprezzato il mio lavoro, la mia fatica, l'impegno con cui ho cercato di fare del mio meglio...
... naturalmente desidero avere la tua valutazione come recensione alla storia (mi piacerebbe averla anche in cornice, per i momenti di crisi dell'autostima...).
... per le recensioni premio ti invito a scegliere ciò che preferisci sulla mia pagina, ringraziandoti ancora.
A presto!




Non ho nulla da aggiungere, se non ancora complimenti.
Va benissimo, provvedo a lasciare la recensione, e a salvarmi il tuo profilo per quando lascerò i premi.
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Post: 1.044
21/04/2018 18:25
 
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Re:
Laodamia94, 21/04/2018 14.26:

Sesta Classificata
Specchio riflesso di JulyChan




◊ Grammatica e stile: 10/10

Inutile che ti dica che non ho alcun appunto da fare sul lato grammaticale, ho già avuto modo di valutare una tua storia e riconfermo quello che avevo scritto allora: non si vede un errore neanche a pagarlo e hai un modo di scrivere superbo.
E ti dirò, in questa fic è ancora più apprezzabile perché molto fine e poetico, curato come una piccola opera d’arte fin nei minimi dettagli: ripenso solo alle parti duplicate tra una frase e l’altra, che cambiano di significato a seconda da chi vengono dette e come inserite;
un dialogo intimo dove la seconda parte può rispondere solo alla prima, per sollevarla e confortarla, per mostrarle un’altra strada.
Sì, il tuo modo di scrivere non mi stancherà mai, sei veramente molto, molto brava.



◊ IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Non nego che era questo il parametro che più temevo, e questo non a causa tua.
Allora, io mi sono staccata da molto tempo dal fandom, e ci sono ritornata solo per leggere The Cursed Child, per curiosità più che fedeltà; temevo dunque di non sapermi muovere bene, di non ricordarmi la forza dei vari personaggi: tuttavia mi sono felicemente ritrovata, sì, è stato davvero come tornare a casa e riscoprire i volti che da bambina tanto adoravo.
Così, ho saputo vedere Draco in un modo nuovo, e allo stesso tempo famigliare: spazzata via la maschera di arroganza che per tanti anno lo ha segnato, mutato dalle vicende della Guerra e dalla perdita di Astoria già presentata in The Cursed Child, questo Draco è quello che ho imparato ad apprezzare, quello che lascia andare le falsità e inizia a rivelarsi.
C’è tutto il dolore per la perdita della moglie, il ricordo della quale non vuole abbandonarlo; è c’è quella parte più meditativa e triste, silenziosa e intima.
Questa dialogo in modo molto particolare con la protagonista femminile della fic, Daphne, la sorella di Astoria: completamente devastata, annientata, annichilita dalla morte della donna, tanto che sebbene la maledizione famigliare abbia colpito solo quest’ultima, viene detto nel testo che anche Daphne è morta lo stesso giorno.
Ed è qui che iniziano i guai, già. Nelle noti hai messo tematiche delicate perché c’è un problema, e bello grosso: a un certo punto, Daphne diventa succube dell’amore di Draco e delle sue attenzioni, tanto da implorare di essere amata almeno in parte, di ricevere una porzione di quello che aveva Astoria; e dall’altra abbiamo Draco che sembra sostituirla alla moglie, trattandola come lei e quasi vedendola come lei – dal vestito smeraldo ai capelli che diventano bruni, quelli di Astoria.
Comunque venga intesa, la situazione è decisamente ambigua, malata e sfuggita di mano: ma nessuno può porvi rimedio, anche se questo affetto è un tampone al dolore sembra che a entrambi possa bastare.
Il brutto è che potrebbe essere anche così: è una reazione comprensibile, dettata da un dolore troppo grande per estinguersi – e che sia molto forte lo si dice anche nell’opera originale –, che può essere fermato solo riempiendolo.
Pensiero devastante, triste, ma verosimile; e questo fa tanto male.



◊ Utilizzo pacchetto: 2,5/5

Colore e significato (+2 e 0,5 di merito per originalità): Il verde è presente nella veste smeraldina che da Astoria passa a Daphne; vediamo che ha importanza nella definizione del personaggio – letteralmente –, quindi punto assicurato. Tuttavia… tuttavia è il significato che mi ha lasciato sorpresa.
La rinascita è stata qui intesa come diventare qualcosa d’altro da sé, prendere le fattezze della propria sorella e diventare lei, ricominciando a vivere attraverso lei: e sarebbe un bellissimo messaggio in un altro contesto, che farebbe pensare all’inizio di una nuova vita di pace… invece, con tutto quello che abbiamo detto primo, ha la sua nota ambigua e triste.
Ti ho dato un mezzo punto in più per l’originalità dell’utilizzo perché direi che è assolutamente meritato.



◊ Gradimento personale: 10/10

Anche se mi ha lasciato un po’ di amaro in bocca, mi è piaciuta, sì; sara stata la delicatezza delle scene, dei pensieri dei personaggi, la luce tenue e molto malinconica con cui hai dipanato la trama, ma l’ho sentita veramente forte.
Anche l’indagine dei personaggi è ben curata, mostrata a ogni tappa di questa evoluzione che ha il sapore della decadenza, di un arrestarsi progressivo negli ingranaggi di un ricordo, che ha tutto quell’angst che io tanto adoro.



◊ Eventuali punti bonus (3 per situazione BONUS + 2 per uso personaggi contrassegnati): 3/5

Anche se non trattato in modo approfondito, il lime/lemon è presente, quindi la situazione BONUS del Pacchetto Giallo è stata comunque rispettata.



PUNTEGGIO FINALE: 35,5/40



Ti ringrazio tanto per la valutazione (che vorrei ricevere come recensione alla storia)e per la velocità! Nonostante il punteggio basso in classifica, i punteggi singoli sono tutti molto alti, quindi il fatto di non aver utilizzato tutti gli elementi del pacchetto mi ha ovviamente penalizzata. Sono contentissima, comunque, di aver preso punteggio pieno per quanto riguarda le altre sezioni... ma mi ha stupito ricevere il mezzo punto di bonus per quanto riguarda la simbologia del colore: mi rendo conto dell'azzardo e temevo quasi che mi cacciassi dal contest per il mio utilizzo particolare della "rinascita", e invece... una bella sorpresa! *_*

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi: io The Cursed Child non lo considero proprio e mi pento ogni giorno di averlo letto, ma mi rendo conto che con questa storia è facile fare alcuni collegamenti :)

Ultima cosa... so che va completamente a mio sfavore dire questa cosa, ma non mi pare giusto prendere punti che non merito: mi hai assegnato 3 punti per errore per l'utilizzo del Bonus: io avevo scelto il pacchetto Verde, il cui Bonus era "Il protagonista è anziano"; la scena Lemon fa parte del pacchetto Giallo. [SM=g27992]

Grazie ancora e complimenti alle vincitrici :)

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