È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Ultimo Aggiornamento: 01/12/2017 17:05
25/11/2017 13:51
 
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Il sole del mattino riscaldava debolmente Mors. Già dalle prime luci dell’alba si era recato sulle mura del castello. Lo scorrere del tempo non aveva mutato la sua posizione, sembrava una statua di vedetta, lo sguardo rivolto a nord, lungo la strada che solo qualche ora prima aveva accompagnato il drappello Stark nell’ultimo tratto del loro viaggio sino alla Barriera.
L’umore dell’uomo era nero. Il suo signore era talmente preso dal suo viaggio da avergli concesso solo qualche breve risposta di circostanza. Ma perlomeno ora sapeva che il nipote era al sicuro.
Era ancora lì, immerso nei suoi pensieri, quando uno dei paggi lo raggiunse trafelato.
“Mio signore...” ansimò profondamente, annaspando in cerca d’aria e del controllo necessario per continuare “... sono stati avvistati trenta Then. È appena giunto a comunicarcelo uno dei gemelli Poole... credo sia Jorek, si sta rifocillando nelle cucine in modo che sia subito pronto a ripartire... l’altro è rimasto sul luogo per continuare a seguirli.” Riprese di nuovo fiato. “Li hanno visti questa notte, due ore dopo il tramonto. Erano in perlustrazione a dieci leghe da qui, vicino alla casa del vecchio Albert. Hanno udito sua moglie gridare e, continuando a restare celati dalla boscaglia, hanno osservato la scena. In un primo momento ne hanno avvistati una dozzina dentro e fuori dalla casa, ma meno di un’ora dopo erano giunti anche gli altri. A turno hanno stuprato la povera Hally costringendo il marito a guardare legato ad una sedia, finché il corno che gli avevano piantato nello stomaco non l’ha fatto morire dissanguato. Al ragazzino è andata peggio.” Prese un profondo respiro come per raccogliere le forze. Il fiatone sostituito da un tremolio nella voce di natura totalmente diversa. Il suo volto perse di colore, gli occhi scesero a guardare il pavimento e le spalle iniziarono a tremargli debolmente. Mors gli poggiò una mano sulla spalla. “Forza ragazzo dimmi che cos’è successo.”
Un altro lungo respiro. Un altro alito di coraggio raccolto da chissà dove.
“È stato il primo ad essere ucciso. L’hanno denudato, fatto a pezzi, e...”
il tremito si fece ancora più forte “... arrostito sul fuoco insieme ad un paio di pecore.”
“Fottuti animali.” Gli occhi di Mors fiammeggiarono di una rinnovata ira. “Corri alle stalle, dai ordine di sellare almeno sessanta cavalli. Voglio i più forti e veloci. Poi raduna altrettante guardie. Li voglio pronti alle porte tra meno di mezz’ora. Io intanto vado a prepararmi.”

Il sole era alto in cielo quando raggiunsero la fattoria del vecchio Albert. Come immaginavano i Thenn se ne erano già andati.
Moot, a quanto pareva Jorek era il gemello rimasto ad osservarli, non ci mise molto a trovare la pista lasciatagli.
Proseguirono per circa un paio d’ore finché dalla boscaglia non comparve all’improvviso Jorek.
“Mio signore!” Disse portandosi il pugno destro al petto. Poi rivolse lo sguardo al fratello per poi tornare al suo Lord. “Vedo che vi siete preparati a dovere. Sono mezza lega più avanti. Si sono accampati per il pranzo nella radura solcata dalle Lacrime d’orsa. A quanto pare non si aspettano di essere seguiti.”
“Molto bene. Ottimo lavoro Jorek.”
Mors si voltò sulla sella, osservando gli uomini che lo seguivano.
“Procederemo il più silenziosamente possibile fino al limitare del bosco. Appena arriveremo in vista della radura partiremo al galoppo, non me ne frega un cazzo se sentiranno l’arrivo dei cavalli, non avranno il tempo di nascondersi. Voglio che falciate quei fottuti barbari come erba secca e che nessuno di voi osi perire contro di loro. Forza andiamo.”

Come previsto la carica li colse di sorpresa. I cavalieri passarono in mezzo a loro come un coltello nel burro. I Thenn fecero del loro meglio per portare a casa la pelle, ma erano in inferiorità numerica, meno addestrasti è peggio armati.
Pochi minuti e nella radura restava il fiato grosso dei cavalli e le ultime grida dei morenti.
Mors scese da cavallo e li passò uno per uno trafiggendoli con la spada se vedeva anche il minimo segno di vita ancora in loro. Uno provò anche a colpirlo con un rude pugnale fatto d’osso levigato, ma con un piede gli piantò la mano a terra e contemporaneamente la lama scese a trafiggergli un occhio.
Finito il giro però i conti non tornavano. A terra c’erano solo ventotto cadaveri. Due di loro dovevano essere scampati all’imboscata.
“Moot, Jorek, siete sicuri che fossero trenta uomini?”
I due si guardarono per qualche istante raccogliendo i pensieri e risposero in coro “Si, mio signore!”
“Allora pattugliate la zona. Vi do dieci uomini che vi accompagnino. Non tornate finché non li avrete catturati. Questi li voglio vivi.”





Lord Jon Umber di Ultimo focolare
25/11/2017 23:30
 
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Sulla strada del ritorno Mors fece fare ai suoi una deviazione.
Si recarono alla fattoria di Albert. Appena arrivati lui fu il primo a smontare da cavallo.
Appena varcata la soglia lo scempio perpetrato da quei barbari lo colpì come un maglio.
Come aveva riferito Moot trovò il padrone di casa legato ad una sedia col il ventre dilaniato da un corno.
La moglie sbattuta su un tavolaccio, la schiena spezzata, forse si era dimenata troppo durante lo stupro e nel tentativo di bloccarla avevano usato troppo vigore.
E l’avevano lasciata ancora lì, abbandonata come una bambola abbandonata da una bambina viziata.
Fece il giro del tavolo avvicinandosi al caminetto e lì trovo lo spettacolo più raccapricciante. Il petto del ragazzo era stato squarciato e gli mancavano fegato, cuore e polmoni. La testa era poco distante, una mannaia ancora appoggiata lì a fianco. Le orbite e la bocca erano vuote, di occhi e lingua non vi era più traccia, così come del cervello svanito dal cranio aperto in due.
Di braccia e gambe restavano solo le ossa, spiluccate, con qualche piccolo brandello di carne ancora attaccato.
Mors capì perchè il suo paggio era tanto sconvolto. Doveva aver più o meno la sua stessa età.
Lo stomaco del vecchio Lord di Ultimo Focolare era forte, temprato da tante battaglie e da altri incontri con questi animali, ma non aveva mai assistito ad una tale sadico rito.
Uscì dalla casa con la testa che gli vorticava leggermente.
“Raccogliete ciò che resta dei corpi e preparate una pira su cui arderli.”
Mors si allontanò verso il retro della fattoria. Vi era ancora qualche animale. L’avrebbe mandato ai Guardiani per aumentare le loro provviste, in ogni caso qualcuno doveva andare a riferirgli l’accaduto. Involontariamente alzò lo sguardo verso nord.
Il sole stava calando e gli alberi iniziavano a proiettare lunghe ombre. Poco distante il suo sguardo venne catturato del chiarore di un albero diga. Mosse debolmente qualche passo in quella direzione e lo raggiunse molto lentamente, prendendosi tutto il tempo che gli serviva.
Cadde pesantemente in ginocchio di fronte all’albero, il capo sbatte contro la corteccia liscia poco sotto al volto intagliato.
“Oh Dei, sapete che non mi rivolgo molto a voi... e continuerò a farlo sempre meno finchè permetterete che atti del genere si compino.”





Lord Jon Umber di Ultimo focolare
25/11/2017 23:57
 
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Il vento si alzò improvvisamente e gli occhi del volto scolpito lacrimarono resina rossa.
Un bisbiglio cominciò a farsi udibile "Non dettare condizioni Mors. Non ne sei in grado. Se cerchi risposte servi gli antichi Dei, non sfidarli. A Nord, troverai le risposte che cerchi e forse... la morte!". Poi il vento cessò e tutto tacque.


Sono stato Mance Ryder, capo dello spionaggio di Robert Baratheon...
Sono stato Eddard Stark, Primo cavaliere di Viserys Targaryen...
Sono stato Robert Baratheon, fatto a pezzi perchè... troppo bello e abile nello scappare di prigione...
Sono stato Salladhor Saan, l'ultimo uomo senza Re...
Sono stato The white walker, colui che cammina nella Notte.
Sono stato Mace Tyrell, il BELLISSIMO!!!

Ed ora sono.... Il Buon Padre





Guardalo negli occhi, fino a che lui, ringhiando, entrerà nei tuoi col suo sguardo... solo allora ti angoscerai... non per paura, bensì per aver compreso il significato della parola fierezza.
26/11/2017 09:45
 
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Cosa diavolo è successo? Possibile che gli antichi Dei abbiano parlato con me, che da quando quel maledetto corvo mi ha beccato l'occhio la cosa più simile ad una vera preghiera è stata un'imprecazione?
O forse semplicemente, essendo gli antichi Dei del nord, non apprezzano i lecchini che sciorinano parole di circostanza, dolci e melense per lodarli, ma uomini sinceri che parlano apertamente.
O ancor più semplicemente quello che è accaduto al ragazzo mi ha colpito più del previsto e sto scivolando nella pazzia.

Una cosa era certa, non avrebbe lasciato inascoltato quel richiamo. Si alzò lentamente in piedi appoggiandosi all'albero. "Servi gli antichi Dei" ripetè a voce alta. Riascoltandole dalla propria voce quelle parole assunsero un tono più reale e la sua convinzione aumentò.
Si allontanò a passo spedito e tornò dai suoi uomini.
Quando la pira si estinse e le anime di quegli sventurati furono finalmente affidate agli Dei Mors salì di nuovo a cavallo e diede l'ordine di tornare a Ultimo Focolare. Gli ultimi animali della fattoria legati in fondo alla fila.
Non fece parola con nessuno di ciò che gli era accaduto.
C'era una sola persona con cui ne avrebbe parlato e non si trovava nel vecchio castello di casa Umber, ma alla prima meta del viaggio che gli Dei gli avevano indicato.

Una volta tornato a casa convocò i suoi uomini più fidati.
"Hother devo partire per un viaggio che mi terrà lontano per un po' di tempo. Dato che Jon ancora è impegnato nei suoi compiti presso gli Stark la custodia del nostro maniero spetta a te.
Sai quello che devi fare. Abbiamo appena passato a fil di spada ventotto Thenn che avevano scavalcato la Barriera e macellato Albert e la sua famiglia. I gemelli Poole e altri dieci uomini ne stanno cercando ancora due che sono riusciti a sfuggire all'imboscata. Ma i gemelli sanno il fatto loro e sono sicuro che riusciranno a stanarli a breve. Gli avevo affidato il compito di riportarli al castello vivi. Non avevo in programma di partire, ma le cose sono cambiate."
Piantò gli occhi in quelli del fratello minore.
"Quando arriveranno fagliela pagare per ciò che hanno fatto al figlio di Albert. Concedigli una morte lunga e dolorosa. Che si pentano di ogni brandello di carne staccato dal corpo del ragazzo."
"Dove sei diretto fratello?"
"Sto per andare alla Barriera. Dieci uomini mi accompagneranno fino al Castello nero, poi torneranno indietro. Voglio informarli di ciò che è accaduto e consegnargli gli animali che abbiamo salvato per aumentare le loro scorte.
Inoltre..." si fermò per qualche istante, lo sguardo perso in un punto imprecisato della stanza, anche se i suoi occhi fissavano di nuovo il volto dell'albero diga Servi gli antichi Dei "...devo parlare con qualcuno. Partirò domani mattina all'alba."
Scosse lievemente la testa per scacciare quell'immagine e rivolse la sua attenzione agli altri uomini presenti nella sala dispensando i suoi ultimi ordini sulla gestione del castello.





Lord Jon Umber di Ultimo focolare
27/11/2017 11:59
 
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Rickard aveva una gran fretta di raggiungere la Barriera, motivo per cui era dovuto scappare velocemente da Ultimo Focolare, non degnando i suoi ospiti del giusto riconoscimento.
Aveva tutta l'intenzione di farsi perdonare, al suo rientro dal grande freddo. Tuttavia le tracce che avevano trovato insieme ad Artos nel loro viaggio verso la Barriera esigevano un lesto avvertimento per gli abitanti del maniero degli Umber.
Tracce di un accampamento, probabilmente bruto. Diversi uomini in armi, forse non meno di tre decine.

"Mors, ringraziandovi ancora una volta per l'ospitalità che avete voluto concederci, scrivo queste rapide righe che consegnerò a uno dei miei corvi più veloci per avvisarvi che ci siamo imbattuti in tracce evidenti che segnalano una banda di bruti in discesa verso sud. Crediamo siano più di due dozzine. Sarà mia cura avvertire immediatamente Lord Umber, il quale sta bene e gode della mia ospitalità in Grande Inverno, come custode della mia casa in mia assenza, di rientrare nei suoi territori. E' necessario che egli vi guidi e vi coordini nella distruzione di tali drappelli. Io continuerò il mio viaggio verso Nord, per comprendere quale sia il motivo per cui tali infiltrazioni di selvaggi si fanno via via così ostinate. La Barriera dovrebbe essere insuperabile.
La mia firma vi aggiornerà anche sul mutato scenario politico della nostra terra patria.

Rickard Stark, Re del Nord"

__________________________________________________



Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

L'inverno sta arrivando
01/12/2017 17:05
 
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Una nuova alba era giunta a colorare le guglie del maniero di casa Umber.
Mors stava scendendo dai propri alloggi, già pronto per intraprendere il viaggio verso il Castello nero, quando un paggio gli si avvicinò.
“Mio signore é appena giunta questa missiva per voi. Il simbolo sulla ceralacca è di casa Stark.”
Nel prendere la lettera dalle mani del ragazzo Mors non riuscì a non far trapelare parte della sua indignazione.
Spezzo il sigillò e iniziò a leggere scorrendo rapidamente con gli occhi le parole vergate.
Gliela rigettò tra le mani.
“Ci manca solo che dobbiamo aspettare che ci avvisi lui delle invasioni nei nostri territori.” Sbuffò irritato. “Quando lo vedrò ai piedi della barriera gli dirò che ne abbiamo fatto di quei bruti, ancor prima dell’arrivo della sua fottuta lettera. Magari gli farò mostrare anche le gabbie dei corvi, se si prenderà il lusso di ripassare da queste parti.”
Nella notte i gemelli erano tornati al castello. Legati dietro ai cavalli e trascinati lungo tutto il percorso c’erano i due Thenn sfuggiti all’agguato.
Mors aveva dato ordine di tirare fuori le vecchie gabbie di ferro che non venivano usate da decenni. Furono appese alle mura ai lati del portone principale in modo che i corvi potessero banchettare con la carne di quegli animali già lacerata e sanguinante per il viaggio.
C’erano voluti tre uomini per riuscire a cacciar dentro ogni Thenn nella propria nuova dimora.
Riemerse dai propri pensieri.
“Porta questa lettera al maestro. Almeno contiene due notizie utili. Jon sta per tornare a casa e abbiamo di nuovo un Re del Nord.”
Dovrò sforzarmi di essere più gentile e ossequioso quando lo rivedrò. Sbuffò di nuovo.
Raggiunse i suoi uomini già pronti e in sella ai propri destrieri. Uscì dal castello e si giardò alle spalle una sola volta per vedere lo stato dei prigionieri.
Si muovevano debolmente, il vento tagliente della notte li aveva quasi congelati.
Un corvo si posò in quell’istante su una delle gabbie. Il becco scattò all’interno e si conficcò nell’occhio dell’uomo.
Mors ebbe un leggero tremito rimembrando quando ciò era capitato a lui. L’uomo iniziò a gridare e lui si voltò di nuovo.
Forse quella era l’ultima volta che vedeva l’antico maniero della sua casa, se le parole degli antichi Dei si fossero realizzate fino alla fine.
Ma Jon stava tornando e quei bruti stavano diventando cibo per corvi.
C’erano sicuramente modi peggiori di lasciare la sua casa.
Mentre un leggero sorriso gli increspava il volto diede di speroni.





Lord Jon Umber di Ultimo focolare
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