efp news 2021
EFP | Il tuo Account | Ultime Storie | Storie scelte del sito | Storie scelte del Forum | Siti Consigliati - Top Manga

EFP News
Contattate l'amministrazione - Contest - Regolamento Contest - Staff
Harry Potter - Anime e Manga - Originali - Film, Telefilm, Videogiochi - Multifandom
 

[fanfiction e originali] È nella mia natura...

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2018 11:12
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
11/03/2018 22:50
 
Quota

Terza classificata

Il burattinaio

di _cory_






Grammatica: 8.5/10

La grammatica va benissimo, ho trovato solo un errore di ortografia ripetuto con il nome della McGranitt (una volta l’hai scritto giusto, ma ti confondi un po’ con le restanti, forse dipende da quanto forte premi i tasti) e altri piccoli errori di battitura qua e là. Non ci sono errori significativi, tranne un concetto sbagliato sul modo in cui impostare la punteggiatura in presenza di avverbi affermativi.
Di seguito, i pochissimi errori:

Quando la professoressa McGrannitt → -0.5 PENALITÀ GENERALE (McGranitt; è un errore che commetti per più di due volte)
Hermione aveva capito che sì, il tempo era una cosa strana, → -0.2 (Devi chiudere l’inciso mettendo una virgola anche prima di sì, poiché “che” è legato a “il tempo”.)
Quando aveva ricevuto la visita della professoressa McGrannitt → (aggiusta il nome)
la consapevolezza che sul quel pianeta → -0.1 (su quel pianeta)
i ricordi potevano essere restituiti ai leggittimi proprietari → -0.1 (legittimi)
Hermione era stata contenta di scoprire che la professoressa McGrannitt → (aggiusta il nome)
ad un ottavo anno ad Hogwarts → -0.1 (togli la d)
« E l'accademia per diventare Auror?» → -0.1 C’è uno spazio di troppo dopo la caporale di apertura)
« L'accademia può sempre aspettare, George ha bisogno di me adesso» → -0.1 (C’è uno spazio di troppo dopo la caporale di apertura)
ad una scuola → -0.1 (togli la d)
sarebbe riuscita a integrarsi con gli altri studenti → -0.2 (a interagire con gli altri studenti; non serve il riflessivo)


Stile: 8/10

Ho trovato lo stile di questa storia molto ironico, e non perché utilizzi ironia mentre scrivi: parlo di ironia per la scelta del tempo verbale. Il protagonista (astratto) è il Tempo; un Tempo che sfugge, confonde, Hermione non riesce a etichettare o a capire fino in fondo. Prima lo considera burattinaio, quasi una specie di dio capriccioso, e poi lo mostra nel finale come un ossessione che lei stessa si è creata. E paradossalmente, questo tema del Tempo viene affrontato con uno stile in cui il tempo portante della narrazione è l’imperfetto: un tempo indefinito, astratto, che non colloca gli eventi in un determinato momento né dà veramente corpo al luogo e al tempo della narrazione. Ho trovato questa scelta elegante, a effetto e molto ben riuscita.
Lo stile semplice, la linearità dei concetti e la struttura molto chiara e scorrevole delle frasi ti hanno permesso di utilizzare con maestria un tempo ostico, duttile, un “falso” amico, se mi permetti, perché alle volte lo si utilizza nel modo sbagliato e a sproposito. Tu ne hai fatto, con naturalità e fluidità, il tempo portante della vicenda, collocando il tutto in una dimensione oserei direi incorporea: infatti, non sono tanti gli eventi i protagonisti della storia, non tanto la trama, ma l’introspezione e lo scorrere dei pensieri del personaggio.
Per concludere, trovo la tua scelta verbale un colpo di genio, perché permette di adattare lo stile perfettamente con la tematica della storia.
Ho solo un piccolo appunto da farti: la scelta improvvisa di utilizzare il passato remoto. Non è un errore grammaticale, in questo caso, poiché non lo utilizzi a sproposito ma solo in quelle scene “madri”, quelle che fanno capire quale evento è quello portante della storia, da quale scena il lettore deve partire per capire cosa è il passato e da dove si parte per andare avanti. In altre parole lo utilizzi per la scena in cui Hermione prende la decisione di rinunciare ai suoi sogni per amore di Ron, la scena che fa entrare in gioco la “lotta” con la natura degli eventi. Detto questo, cerco di spiegarti qual è il problema, secondo me. L’utilizzo del passato remoto è brusco, mi ha spiazzato un attimo quando l’ho incontrato lungo la lettura: è stato come se mi facesse ricadere nella concretezza con un peso di piombo addosso. Io credo che, per rendere più fruibile la narrazione tu possa adottare due espedienti: il primo, potresti portare anche questi concetti al trapassato prossimo, in modo da renderlo omogeneo con il resto dello stile; il secondo, inserire fin dal primo paragrafo scene con il passato remoto, legate alla scena “perno”, che diano fin da subito concretezza alla storia, e che fungano da base da cui il lettore possa partire per orientarsi nella trama. Tra le due, la meno invasiva è la prima, ovviamente, perché la seconda ti porterebbe a perdere l’effetto creato e a stravolgere la struttura della trama; e io la sconsiglio, anche se è comunque una possibilità.
Non so se si è capito ciò che voglio dire, ma ribadisco: l’uso del passato remoto non è sbagliato, è solo inserito in maniera brusca e isolata all’interno della narrazione, creando uno squilibrio all’interno dello stile.
Ho trovato coerente, per il tempo adottato e l’effetto creato, l’utilizzo del narratore esterno; aggiungerei che è a focalizzazione zero. Il narratore onnisciente ti permette di muoverti senza ostacoli nello spazio-tempo, di mostrare l’evoluzione dei pensieri e delle azioni del personaggio al di fuori del contesto, di analizzare con leggerezza e imparzialità le scelte e il comportamento della protagonista; ma soprattutto ti permette di creare quell’atmosfera di distacco con la trama, con il concreto, mostrando tutto dall’alto. Lo hai adoperato molto bene e senza sbavature, tanto che non ho incontrato ostacoli.
Il lessico è semplice, a volte un po’ troppo, ma nell’insieme è coerente e non ha alti e bassi. Ho trovato un espediente ben riuscito il riprendere il concetto del tempo quasi a ogni paragrafo, tanto che gli eventi della storia sembrano scanditi da ogni nuova definizione che si dà a questo tema. Avrei solo cercato di ripartire lo spazio in modo differente. L’uso degli asterischi, per esempio, lo avrei limitato per staccare i vari “il tempo era una cosa strana”, in modo che il lettore venga accompagnato da tale segno grafico all’interno delle varie finestre temporali; avresti in questo modo dato più chiarezza su come tu abbia spartito la storia.
Ovviamente, il tipo di stile ti ha portato a usare molto la narrazione e pochissimo, praticamente nessuna, descrizione. Anche i dialoghi sarebbero assenti, se non fosse per le due battute pronunciate da Ron. Anche questa scelta è un po’ “isolata”: o ne aggiungi altre, magari della Mcgranitt all’inizio, oppure anche quelle di Ron le riporti come discorso indiretto. Probabilmente lo hai fatto per spezzare un attimo il ritmo, per non renderlo troppo pesante, ed è per questo che, anche in questo caso, io opterei per inserire una o due batture; non tante, ma quelle che servono per equilibrare un attimo il tutto.
Il tono narrativo è molto effimero, analitico circa le dinamiche degli eventi rispetto alle decisioni prese da Hermione negli anni. Si mantiene su toni indagatori, riflessivi, a tratti fatalistici; ed è per questo che si adatta così bene al tipo di storia.
Infine, spendo un’ultima parola per la tematica: l’hai affrontata in relazione al personaggio di Hermione, alle vicende da te immaginate dopo la storia canon, eppure io ho riscontrato una forte presenza del pensiero del narratore onnisciente, il che ha contribuito ad affrontare la tematica in maniera generale, più profonda e “filosofica”, a prescindere dalla trama. Ed è un altro punto a favore, ovviamente.


Originalità e Trama: 8.5/10

Partiamo dall’attinenza al bando. Ho faticato all’inizio a comprendere a cosa ti fossi allacciata per ritenere in tema questa storia, ma credo alla fine di aver capito. Ci sono due concetti, secondo me: il primo è il Tempo. Hermione pensava di poterlo controllare, ma non è nella natura di una simile forza astratta farsi manovrare da un mortale, e alla fine il tempo torna nella sua forma primaria, ovvero libera e inafferrabile. Ed è questa natura che la storia esalta. Il secondo sono i sogni di Hermione, un altro concetto astratto ma che trova una dimensione più nel concreto. Infatti, Hermione segue i suoi sogni, che sono grandi e diversi, per tutta la sua vita: quando è a Hogwarts, quando sogna il suo futuro, quando controlla la sua vita e cerca di perseguire i suoi obiettivi; ma, ad un certo punto, vi deve rinunciare, prima per la battaglia e poi per amore di Ron. Ed è questa la rottura, il momento in cui si entra nel tema del contest più di tutto. La soluzione che proponi non è la rinuncia al suo amore, cosa che avrebbe comunque rappresentato un’ulteriore rottura con la propria natura, ma è il ritrovare una convivenza del suo amore con i suoi sogni. È un concetto molto astratto rispetto a quanto avevo in mente con il contest, ma ho apprezzato l’originalità con cui hai interpretato il tema.
Un altro complimento va alla fantasia e alla personalità con cui hai immaginato il “dopo” dei personaggi: Harry che mette a nuovo la casa del suo padrino, Ron che non continua negli studi ma aiuta il fratello al negozio, a rifarsi una vita senza la sua metà; Hermione di nuovo ad Hogwarts e il come abbia deciso di inseguire la sua carriera al Ministero, ed infine i problemi coniugali della coppia nei primi anni della loro vita. Ovviamente, lo stile adottato ha penalizzato un po’ l’esposizione della trama, la quale risulta accennata ma mai vissuta appieno dal lettore, il quale è più portato ad analizzare e scoprire il tema della storia e l’evoluzione di Hermione, piuttosto che sentirsi partecipe dei fatti, ma è una di quelle scelte a cui si va incontro scrivendo, e la rispetto.
Il problema di questa storia, secondo me, è che risulta sbilanciata: se il momento in cui Hermione prende la decisione è la scena “perno” della storia, allora l’introduzione è troppo lunga; o meglio, credo sia più corretto dire che il finale è troppo breve e sintetico. Mentre il tema del Tempo è “spalmato” all’interno della narrazione in maniera equilibrata e fluida, quella del sogno trova il suo cuore quasi alla fine. In questo modo, la risoluzione del problema, il finale della storia, risulta breve, sfuggente e poco esposto. Con un preludio simile, il finale e il centro della storia avrebbero bisogno di più spazio, la trama di più corpo in questo punto. Il finale, per quanto significativo, non ha abbastanza pathos, purtroppo, e viene risolto con due righe di commiato. Infatti, il discorso del Tempo fa un po’ da anticamera a quello che è l’evento vero e proprio, quello della rinuncia dei suoi sogni e poi quello di voler cambiare gli eventi della sua vita; arrivati al dunque, però, non c’è la giusta potenza per chiudere in bellezza.
I generi, invece, sono stati trattati molto bene: l’introspezione è lo scheletro di questa storia, mentre la sensazione che predomina è quella della malinconia, del rimpianto, della cupa solitudine a un problema che si allunga nel tempo; i pezzi di vita, seppur non approfonditi o vissuti appieno dal lettore, sono stati inseriti nella storia come piccole finestre su un passato ricco di cambiamenti e decisioni.


Titolo e Impaginazione: 5/5

Per l’impaginazione non ho nulla da dire: il testo è giustificato.
Il titolo mi ha dato da pensare, il che può essere un problema (perché vorrebbe dire che non ne colgo l’attinenza) o un grande pregio (perché vuol dire che è profondo e possibilmente ha più di un significato). In questo caso è un pregio, senz’altro.
Parto con il dire che è molto semplice, ma non comune o banale: semplice, nel senso di diretto, esplicito, chiaro. Uno di quei titoli che vanno dritti al punto, formati da un’unica parola che con la trama va poi a riempirsi di tanti rimandi alla storia, e di conseguenza a diversi significati. Quello più immediato è l’analogia con il Tempo. Il Tempo muove i fili della vita delle persone, scorre prima piano e poi veloce, a volte ci manovra, altre ci lascia alla deriva in mare aperto. Il Tempo, all’inizio e per gran parte di questa storia, è il burattinaio. Ma c’è anche un altro burattinaio, secondo me, è siamo noi stessi, o meglio nella storia è Hermione: è lei che prende le decisioni, che muove i fili della sua vita. Se all’inizio dice di avere il controllo, alla fine sembra perdersi e diventare quasi una marionetta, uno spettatore quasi quanto il lettore; per poi, nel finale, ritrovare in possesso dei fili e muoversi di nuovo sulle sue gambe.
Il titolo, quindi, ha un grande messaggio in sé: i burattinai delle nostre vite siamo solo noi, che decidiamo come spendere il Tempo a nostra disposizione. Inoltre l’analogia con il burattinaio mi è piaciuta molto, l’ho trovata azzeccata. Complimenti.


Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

L’unico personaggio è Hermione, ma credo di poter spendere due parole anche per Ron, perché anche se non è fisicamente presente nella storia, se non per pochissimi istanti e due battute, tu hai comunque tenuto conto del suo carattere nell’equazione di questa storia.
Ron, inutile dirlo, ha la sensibilità di un bufalo. Ora, se non sbaglio una battuta simile gli viene rivolta anche nella storia – non so se nei libri o nei film – anche se paragonato a qualche altro animale, però credo renda anche così l’idea di ciò che mostri indirettamente. Ron non coglie i segnali, è quasi insensibile, sordo alla sofferenza che prova Hermione. E sicuramente questa sofferenza si ripercuote anche nel loro rapporto, ma Ron non fa – per quanto mostri – niente per cambiare questa cosa. Questo perché il personaggio di Ron tende a non agire, o comunque a farsi scorrere gli eventi addosso in modo passivo (basta fare un accenno al modo in cui si sentiva già sconfitto alla prima partita di Quiddicth del sesto anno). Ron, inoltre, ha pochissimo acume e non è molto bravo a dedurre il problema (pensa che Harry ed Hermione si stiano innamorando nel settimo libro) cosicché, Hermione non riceve un qualche aiuto per uscire dall’impasse della sua vita. L’ho presenti come una persona ingenua e impacciata a momenti, che traduce il comportamento di Hermione in modo sbagliato; inoltre i suoi modi goffi e semplici fermano i tentativi di Hermione di renderlo partecipe dei suoi sogni.
Mentre di Hermione ne dai una visione mirata: non ci sono descrizioni né sono presenti i punti peculiari del suo carattere, se non in piccoli accenni; in questo modo, il personaggio, unico protagonista, è leggermente incompleto, ma sempre IC. Posso dire che ti concentri sui tratti più nascosti perché rappresentano i punti scuri e deboli del suo carattere, e li rendi protagonisti. Abbiamo, quindi, una Hermione piena di sogni, che si affaccia al mondo magico con quella voglia di conoscenza e stupore che possiamo anche ammirare nel primo libro e anche nel suo cercare sempre di capire e conoscere; la vediamo alle prese con le sue ricerche sulla Giratempo, che tu definisci quasi un’amica (e qui, secondo me, vi è l’unica pecca. Hermione, alla fine del terzo anno, riconsegna la Giratempo alla McGranitt quasi esasperata, distrutta per le conseguenze dovute al continuo utilizzo, meglio di lei nessuno può sapere quanto pericoloso sia il tempo, più volte mette in guardia Harry per poi anche lei modificarlo – all’apparenza. Tu pieghi questi fatti per poi farle rimpiangere quello strumento. Non è esattamente una contraddizione, perché siamo in tutt’altro contesto ed è passato del tempo, però c’è sicuramente una visione diametralmente differente a quella mostrata nel terzo libro), e poi con la sua nuova vita. Hermione, che ha la mania di organizzare e controllare ogni cosa pur di non farsi cogliere impreparata, ha la capacità di sacrificarsi per i suoi amici, e prima di tutto per il suo amore per Ron. Non manchi di mostrare anche le difficoltà e i dolori patiti per l’uso dell’Oblivion, il suo amore verso i genitori e la sua capacità di lasciarli andare. Un’altra piccola incoerenza è su come Hermione non volesse all’inizio un lavoro nel mondo magico: se non ricordo male, il suo lavoro riguarda la legge sulle creature magiche, un argomento che a lei sta molto a cuore, e credo che questo fosse sicuramente uno dei suoi propositi per il futuro.


Gradimento personale: 3.5/5

Mi è piaciuto molto lo stile, l’effetto che hai voluto ricreare, quell’inafferrabilità dei concetti, del Tempo, espresso in maniera molto leggero e filosofico, direi. Per questo contest, però, mi aspettavo qualcosa di più forte, di più coinvolgente. Il protagonista doveva essere la trama, il contrasto, l’angst, la lotta; e tutto questo, proprio per lo stile adottato, è smorzato. Ora, sembra paradossale visti i complimenti di poco prima, però questo mio ultimo pensiero non annulla quanto detto sopra. La storia è molto bella, lo stile piacevole, solo che il tutto non era molto adatto a ciò che cercavo, per questo motivo mi ha lasciato un po’ sulla linea di mezzo.
Detto questo, posso dirti che non avevo mai toccato così approfonditamente la fragilità di Hermione, hai tirato fuori una parte della sua natura che non credo si sia mai capita fino in fondo. Non la reputo OOC, perché credo che ci sia, anche se la Rowling non la mette in risalto. Basti pensare a quante volte abbia trasgredito le regole per aiutare i suoi amici, quanto abbia sofferto in silenzio e amato Ron senza mai farsi veramente avanti; quanto abbia sacrificato, soprattutto, nell’ultimo libro, prima cancellando la memoria dei suoi genitori e poi restando con Harry dall’inizio alla fine, nonostante i suoi dubbi o il ripensamento di Ron.
Ecco, queste sue rinunce, passate un po’ sottobanco all’interno della trama originale, in questa tua storia trovano terreno fertile e sono i protagonisti. Hermione è forte, a grandi sogni e punta in alto, con molto obiettivi, ma è pronta a rinunciare a tutto, anche se con difficoltà, per l’amore che prova per il suo uomo. Credo anche che tu abbia mostrato anche quanto difficile sia per lei parlare di sentimenti, il suo chiudersi tu lo hai traslato sul suo non mostrare neanche quelli che sono veramente i suoi sogni. Hai fatto un’analisi davvero profonda di quelli che sono tratti secondari ma non meno importanti del personaggio.

Per quanto riguarda i punti bonus (non c’entra con la voce “gradimento personale” non influenza il voto, scrivo qui il commento perché non so dove metterlo), ho deciso di assegnartene metà. Perché? Beh, tema del Tempo è quello principale, ed è un concetto che esalti. Di per sé, rientra nella prima categoria del contest; inoltre è un concetto esterno al personaggio e al suo modo di relazionarsi. Quindi, è dei sogni di Hermione che dobbiamo parlare per questa voce. Ed essi sono quelli che vengono messi da parte per poi trionfare alla fine. Questa lotta, però, non mi è stata mostrata con forza e come “protagonista”, non c’è una vera e propria lotta dentro Hermione, ma più un ritrovare se stessa. Ed è per questo motivo che non ti assegno il punteggio pieno. Il tema c’è, ma non è espresso con la giusta dose di contrasto e risolutezza.

Totale: 42.5+1/50+2


OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
11/03/2018 22:55
 
Quota

Seconda classificata

e

Vincitrice del Premio "Scorpione"

Zenit

di Marauder Juggernaut





Grammatica: 7.35/10

Inizio subito dicendoti che la grammatica e la sintassi sono ottime, c’è giusto qualche errore dovuto sicuramente alla fretta o a qualche svista. Può capitare.
L’unica cosa che ho notato essere un errore di conoscenza, temo, è il modo in cui usi punteggiatura e spazi nei dialoghi. Gli errori che commetti più frequentemente riguardano l’uso della punteggiatura, soprattutto del punto. Premetto, comunque, che non va usato lo spazio né dopo alle caporali di apertura né a prima di quelle di chiusura.
Di seguito, gli errori trovati (quelli dei dialoghi non li riporto, perché sono sempre gli stessi):

« Che le stelle vi proteggano… » sussurrò piano, tra i singhiozzi → -0.8 PENALITÀ GENERALE (In questo caso, l’errore sono gli spazi tra le caporali e il testo. Se lo hai fatto per una questione di html nel sito, ti dico che non ce n’è bisogno, perché il testo scompare se si usano, tra l’altro in maniera errata, i segni di maggiore e minore a mo’ di caporali.)
plumbei tornarono ad ispezionare silenziosi → -0.1 (togli la d eufonica)
se non pochi mendicanti che chiedevano la carità → -0.3 (se non per pochi)
Allo scadere dei diciotto anni di vita, il Marauder abbandona l’universo in cui esiste, scomparendo nel vortice dello Zenit. » e nel dire ciò, → (Se usi il punto all’interno dei dialoghi, indichi che il discorso è chiuso e che la battuta, quindi, dovrebbe riprendere in maiuscolo. Bisogna toglierlo, oppure scrivere in maiuscolo “e”; io opterei per la seconda opzione, per una questione di continuità tra il parlato e l’azione)
ogni persona o essere che abbia mai avuto memoria di lui dimenticherà improvvisamente della sua esistenza → -0.3 (“la sua esistenza” oppure “si dimenticherà”)
si ha incrociato lo sguardo con lui per solo un secondo → -0.25 (si è incrociato.)
È così che deve essere ed è così che sarà sempre. » concluse grave → (A maggior ragione, proprio per quello che ho spiegato sopra, qui va assolutamente tolto il punto all’interno del dialogo, perché fuori c’è un verbo dicendi)
: la sua mente si era ingarbugliata nel seguire la trama di quegli ultimi istanti → -0.1 (doppio spazio)
imperniata di quel sadico divertimento → -0.2 (Forse ho capito male io il senso della frase, ma credo che tu abbia utilizzato il termine “imperniata” in maniera errata. Credo che sia più corretto dire “impregnata”
e ti ho visto così servizie- » → -0.1 (È un’abitudine che ho visto anche in testi di altri autori, qui su Efp. Se si vuole stroncare una parola e lasciarla in sospeso, vanno usati i puntini di sospensione)
mai stato in grado di uccidere colui che aveva il compito proteggere da chiunque → -0.3 (
ma strinse comunque quei ditini paffuti → -0.2 (Questo è curioso, perché “ditina” non esiste, però è sbagliato usare il plurale maschile quando si indica l’insieme delle dita di una mano. Credo che dovresti scrivere “quelle dita paffute(lle).)


Stile: 7.5/10

Lo stile di questa storia manca di labor limer, purtroppo. Tendi ad adoperare molto il soggetto, ripetendolo più volte all’interno delle frasi, “snobbando” un po’ le particelle pronominali o il soggetto sottinteso; quest’ultimo a causa del POV salterino. Questo è un vizio che si tende a seguire quando si ha paura di perdere la chiarezza nell’esposizione, quando i periodi sono un po’ contorti e quando non si ha una sicurezza costante con il punto di vista, di solito perché si ha il desiderio di mostrare al lettore più cose nello stesso momento. La smania di descrivere i gesti con meticolosità spinge l’autore a descrivere i gesti di uno e poi di un altro, rendendo il punto di osservazione del narratore salterino.
Qui, per esempio:

Il Marauder lo derise con lo sguardo prima di alzare gli occhi al cielo → usi sia “sguardo” che “occhi” nella stessa frase, quando sarebbe facile snellire la prosa scrivendo “Il Marauder lo derise con lo sguardo prima di alzarlo al cielo”

Ci sono diverse ripetizioni di termini, anche nella stessa frase:

Lo portò avida alla bocca, gustando quel dolce calore scendere per la gola secca, scaldarla dall’interno e ripararla per alcuni secondi dal freddo tagliente. In quei pochi secondi d’attesa, il giovane si accucciò nella neve,[…] → Nel giro di pochi righi, hai ripetuto due o tre volte “pochi secondi”, o sinonimi come “pochi attimi” o “pochi istanti”. Snellire è la chiave per rendere tutto in modo chiaro e scorrevole.

Le dita si flessero contro la carne, sotto i polpastrelli avvertiva la rotonda consistenza delle vertebre sotto il cranio → potresti per esempio scrivere “che stavano alla base del cranio”

La punteggiatura nell’insieme è molto buona, ma alcune frasi risultano un po’ spezzate, per rendere più scorrevole il testo le avrei lasciate più libere, senza virgole a inserire pause. Usi molto anche il gerundio, prediligi un testo ricco di subordinate. Questo fattore, unito all’uso continuo di sostantivi, rende meno scorrevole e più compatto il testo, in modo però pesante. La prosa va asciugata e snellita da tutto il superfluo; fatto questo, va variata un po’.
Ci sono anche piccole sbavature, che in questo caso non ho inserito tra gli errori di grammatica perché si potrebbero prestare a più interpretazioni, ma che nell’economia del testo hanno comunque influito nell’appesantire il tutto:

Lo Jabberwock scattò in piedi, tenendo stretta la propria scimitarra, nemmeno rendendosi conto di essere tornato ad usare il “voi” per rivolgersi al proprio padrone, dopo anni che aveva perso quell’abitudine → Io scriverei “senza rendersi nemmeno conto” oppure “non rendendosi conto”.

Lo Jabberwock serrò la mandibola, come un cane rabbioso, stringendo i pugni e sibilando, colto da un’improvvisa ondata d’ira che lo aveva travolto come una tempesta di sabbia nel deserto. La sua voce fu il sibilo di un rettile: → Utilizzi due subordinate che dicono la stessa cosa. Questo è quello che intendo quando dico che la foga porta a strafare. Non ne hai bisogno, la storia è bella e va fatta gustare nella sua essenza, non attraverso abbellimenti barocchi.

La sua voce fu il sibilo di un rettile: « Quante..? ». Kemizeqati si avvicinò con uno sguardo perplesso: « Come, scusa? ». → È sempre bene riportare lo scambio di battute di diversi personaggi in righi differenti, a meno che tu non voglia creare un effetto “accavallante” ovvero quando devi riportare battute di diversi personaggi che vengono pronunciate nello stesso momento.

Serrò di più le dita, avvertendo il respiro di Kemizeqati spezzarsi con un rantolo → Ora, qui può darsi che tu voglia dare un’idea differente dal solito, ma credo sia più corretto dire che il fiato si spezza in un rantolo, ovvero in un respiro rauco e discontinuo.

Antares urlò ancora, brandendo la spada e lanciandosi contro Kemizeqati che si stava rimettendo in piedi, senza smettere di ridere → Anche qui, la punteggiatura rende ambiguo il pensiero. Dovrebbe essere Kemizaqati a non smettere di ridere, ma la virgola sembra suggerire che sia Antares a farlo. Io la toglierei.

Lo Jabberwock gridò ancora, con tutto il fiato che aveva in corpo, fino a sentire la gola scorticarsi per quanto forte aveva lanciato quell’urlo che voleva unicamente una vendetta che non avrebbe mai avuto. → Questa frase, per quanto può benissimo essere intesa in modo metaforico, è estraniante, forse perché un po’ ingarbugliata e piena di subordinate. Tu dici che è l’urlo a volere vendetta, e forse resa in maniera indipendente dal resto del periodo avrebbe reso meglio.

Lontano più in alto, lo squarcio di cielo dal quale tutte le stelle si erano allontanate cominciò a fratturarsi. Striature biancastre e luminose nacquero dal nulla, percorrendo la cupola di buio assoluto come lampi che venavano le nubi gonfie di temporale. → Non è errata questa frase, ma è più elegante usare il presente, secondo me, quando si usa una relativa all’interno di una similitudine, ovvero scrivendo “come lampi che venano le nubi gonfie di temporale”. Non è una cosa che accade veramente nel racconto, ma è una cosa a cui fai riferimento per creare una similitudine e che ha valore al di là della narrazione.

Detto questo, ho davvero tantissimo apprezzato i dettagli sottintesi, le ricerche sulle stesse che hai fatto, la simbologia della morte della stella legata alla costellazione di appartenenza. Sei stata bravissima! Un messaggio sottile, velato ma non troppo, adoperato con abilità e che comunque spicca. Anche il significato della parola “Marauder” ha avuto il suo effetto.
Una cosa che dovrebbe esser meglio bilanciata è l’espediente delle informazioni. Si parla spesso di infodump, e vedo che per evitare questo problema e allo stesso tempo inserire le informazioni base per calare il lettore nel contesto del racconto tu hai fatto in modo che queste venissero espresse attraverso di dialoghi. Di norma è un buon espediente, ma va anch’esso calibrato. È il Jabberwock a spiegare, sì, ma il fatto che lo faccia senza un carattere proprio ma ripetendo gli insegnamenti da manuale fa sentire comunque l’infodump. I dialoghi, quindi, soprattutto in questi passaggi, andavano calati meglio nel personaggio, come poi hai fatto con il resto delle battute.
All’inizio è stato difficile individuare il tipo di narratore, perché le parti in corsivo, quelle che fungono da prologo ed epilogo, si prestano molto bene a un narratore onnisciente a focalizzazione zero; ma il corpo della storia ha senza dubbi una focalizzazione interna, poiché molti passaggi sono resi attraverso gli occhi dei personaggi. E qui sta il problema. Il narratore non ha carattere e non è ben definito, se non fosse per la frase finale del prologo e dell’epilogo sembrerebbe a focalizzazione zero, ma in realtà dopo si capisce che è a focalizzazione interna, il che crea un errore ancora più grave: il POV salterino.
Cerchi di presentare gli eventi come un narratore onnisciente, ma poi usi tecniche proprie della focalizzazione interna, come il mostrare in un certo modo le sensazioni e i pareri di un personaggio o di mostrare attraverso i suoi occhi quelle dell’altro personaggio. Devi deciderne uno e poi andare avanti con quello.
Ho notato, tra l’altro, che l’ultimo paragrafo del corpo del testo lo hai distaccato con uno spazio, come a indicare l’inizio del POV del Marauder. In realtà, però, quello non è l’unico punto in cui prevale il suo punto di vista. La tecnica è giusta, ma andava usata sempre, ogni volta che c’era un cambio di POV, il quale andava spartito meglio, senza i continui salti.
Ogni narratore comporta degli handicap, perché limitano comunque il punto di vista o gli espedienti narrativi da poter utilizzare; l’importante è rimanere coerenti dall’inizio alla fine. In questo modo il testo risulterà pulito e con un carattere ben preciso.


Originalità e Trama: 10/10

Partiamo dall’attinenza al bando.
Questa storia ha centrato in pieno l’obiettivo del contest, e non poteva soddisfarmi più di così per quanto riguarda questo punto. Hai mirato dritto al cuore del contest, e lo hai fatto con originalità. Hai inserito un personaggio, all’apparenza che spicca per la sua fedeltà, che viene esaltato per la sua devozione, ma che è portato proprio dagli eventi a tentare, contro ogni eventualità prevedibile, a combattere la sua natura per rabbia e ingiustizia cosmica. Il fatto che il personaggio non voglia cambiare ma che ha bisogno di cambiare per avere una qualche giustizia, rende questa lotta particolare e avvincente, calata direttamente all’interno dell’azione.
Mi piace il contesto da te creato, ha le sue leggi e molti riferimenti interessanti. A partire dai nomi delle stelle e dai ruoli che hai dato loro: Polaris, l’orso che si uccide con il moschetto, e Antares, lo scorpione con la scimitarra (che riprende il suo pungiglione ricurvo) che viene ucciso dal suo stesso veleno, in parte reso dalla spada ma in parte anche dalla sua sete inappagata di vendetta. Ottimo anche il luogo in lui li hai calati: Polaris in un luogo freddo, Antares in un deserto; e Aldebaran in un luogo affollato, un po’ a riprendere il caos delle corride. Non hai definito più di tanto l’ambientazione e i meccanismi dei vari pianeti, ma non ne hai bisogno perché ti servono solo come sfondo. Uno sfondo che nelle sue sfumature, seppur solo accennato, ha avuto un ruolo importante, poiché spicca per l’affinità con il resto.
La storia è breve, sicuramente sarebbe piacevole vederla sviluppata in un contesto più ampio dove non necessita di così tanti espedienti per poter stare tutta in così poco spazio, però nella sua economia direi che è completa e non manca di nulla. Ha un incipit, uno sviluppo sintetico ma ricco e un epilogo che presenta comunque caratteristiche particolari rispetto al resto della trama, pur conservando quella nota affine con il resto.
Sei stata brava a mostrare nel prologo solo la parte migliore, caritatevole del Marauder, la sua facciata. Lo sviluppo, invece, reso in maniera più sostanziosa, ha uno spazio di rilievo, perché è il momento in cui mostri la natura vera del predatore, di colui che per noia approfitta del suo ruolo nell’universo. E l’anima che alberga nel Jabberwock piange, così come piange il resto del mondo; lui è la parte pura, quella che dimentica i soprusi subiti, quella che non può non restare fedele alla sua missione, quella che non resta mai a lungo intaccata dalla sua umanità, ma che persegue il suo senso di giustizia. Eccellente il modo improvviso in cui rendi il cambiamento di Kemizeqati (mi chiedo se ha un significato questo nome, io ho trovato un significato in uzbeco ma non so se è quello che gli hai affibbiato tu) e il resto della lotta di Antares. La fatalità che si respira entra perfettamente in contrasto con la rabbia e la frustrazione di chi lotta con tutto se stesso per combattere il destino, un destino e un equilibrio che lui per primo serve.
L’epilogo, in antitesi con il prologo, mostra la vera natura del Marauder nelle sue vesti più innocenti, il che esalta ancora di più la diabolicità di questo personaggio. Davvero un lavoro che fa riflettere oltre che conquistare per la sua trama.


Titolo e Impaginazione: 4.5/5

Manca il testo giustificato.
Direi che il titolo parla da sé, ma che comunque non posso non dire che nella sua semplicità è un titolo che intriga parecchio. Di solito non mi piacciono i titoli formati da una singola parola – credo di averlo detto anche ad altri partecipanti a questo contest – ma questo è uno di quei casi in cui la singola parola ha non solo forza ma acquista più di un significato. Qui, la bellezza sta proprio in questo: c’è il significato diretto e più fisico, ovvero lo zenit è sia il momento in cui avviene il passaggio dei due personaggi in un altro mondo sia, più tecnicamente, l'intersezione della verticale passante per il punto di osservazione con la sfera celeste; ma c’è anche il significato più metaforico, poiché lo zenit rappresenta l’apice degli eventi, il momento in cui il Marauder mostra la sua vera natura e inizia veramente a giocare con il suo protettore, è il momento che aspetta per diciotto anni e che lo ripaga della monotonia del suo compito.
Direi che non potevi scegliere titolo più azzeccato.


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

A colpirmi è stata la scelta degli accessori, strano a dirsi ma vero. Hai caratterizzato i personaggi e la loro “essenza” attraverso ciò che portavano: il moschetto e i vestiti di pelliccia per Polaris, la scimitarra e le braccia scoperte e gli occhi neri per Antares. Mi ha colpito anche il fatto che il Marauder si stringesse in una coperta, e non credo fosse solo per combattere il freddo del deserto, ma anche un freddo interiore che secondo me, ancora oltre la sua spietata natura, si cela.
Hai lavorato molto con affinità e contrasti, ed è un lavoro che ho apprezzato. Affinità per quanto riguardava i vari protettori, in modo tale che il lettore cogliesse i vari riferimenti; contrasti per quanto riguarda il protagonista, in modo da nascondere la sua natura fino al momento “zenit”.
Polaris è stata una comparsa veloce, ma ho sentito la caratterizzazione dell’orso in lui: distante, quasi dall’aspetto burbero e silenzioso, armato fino ai denti con quel suo moschetto d’altri tempi. Una figura all’apparenza scontrosa e solitaria, che veglia a distanza e nell’ombra.
Antares è stata tutta un’altra pasta. In realtà, se devo ammetterlo, mi ha sorpreso la sua caratterizzazione, perché non lo avrei associato a un individuo così emotivo come alla fine si è rivelato (ma questi sono pareri personali, poco obiettivi, che non intaccano il mio giudizio sul tuo lavoro). Gli hai conferito un’anima più focosa, che viene fuori al momento della rivelazione. Posso immaginarmi l’orso aggredire, ma è altrettanto coerente il comportamento violento e aggressivo di Antares. Fuoco e veleno allo stesso tempo, rabbia e sete di vendetta.
Ciò che mi ha colpito è il modo in cui hai saputo racchiudere più anime in un’unica anima, come se l’universo “uno” fosse l’insieme di diversi corpi celesti, di tante differenti sfumature, e che convivessero nonostante le loro contraddizioni. E così abbiamo un legame trascendentale che li mette tutti sullo stesso piano, al quale però reagiscono in maniera differente. È un’idea che mi ha colpito e che, nel suo modo complesso, è stata resa con coerenza e originalità, racchiudendo un pensiero profondo e antico, conservato anche nelle varie religioni.
Su Aldebaran non mi pronuncio, ma mi pare di capire che sia il primo protettore donna che il Marauder incontra, il che accende la mia curiosità.
E passando al pezzo forte, come già detto ho apprezzato tantissimo il lavoro bilanciato tra la facciata e l’anima nascosta; e spero di non sbagliare se dico che c’è molto di più di quello che questi due aspetti di lui portano in scena. Perché il Marauder è un personaggio che va cercato di capire all’interno di un contesto più ampio, che va al di là delle scene da te mostrate o da quelle da lui accennate. Kemizeqati è un personaggio vincolato dalla sua natura a un’esistenza sempre uguale a se stessa, su cui lui non ha nessun potere; legato a un compito dal quale non può ritirarsi. Tutto questo lo porta a “sfogare” le sue frustrazioni su l’unico essere che può sostenerle e che comunque gli resterà accanto, ma che allo stesso tempo rappresenta il vincolo stesso della sua esistenza. Credo che ci sia rabbia e invidia oltre che noia nell’atteggiamento del Marauder, forse anche un pizzico di celata speranza, un desiderio di mettere fine a quell’esistenza (forse questo è un pensiero più mio che del personaggio). Lo hai rappresentato come un fanciullo/giovane uomo all’apparenza delicato e fragile, gentile e premuroso, con gli occhi “sul punto di piangere” (e chissà che una parte di lui non pianga davvero), per poi mostrare all’improvviso, in maniera inaspettata, la sua indolenza, la sua perfidia e la freddezza che ormai lo ha corroso da dentro. Mi ha comunque colpito la sua sorpresa davanti all’ultima Jabberwock, un qualcosa che riesce ancora a colpirlo c’è, qualcosa che scalfisce la sua natura, ma alla quale lui stesso si arrende, pregustando già il momento in cui si rivelerà anche a ella con tutta la sua crudeltà.
Per figure così ancestrali, trovo che non scendere oltre in dettagli fisici sia stata una mossa azzeccata, perché ha conferito un’idea più ampia e astratta all’atmosfera.


Gradimento personale: 4.5/5

Questa storia mi ha sorpreso, in modo positivo s’intende.
Non potevi saperlo, ma io amo l’astronomia e tutto ciò che riguarda lo studio, anzi la venerazione del cielo. Quando ho avuto davanti la tua storia e ho iniziato a immergermi nei suoi meandri e nei suoi meccanismi, mi ha affascinato. Ho amato il modo originale in cui hai reinterpretato la legge dell’ordine cosmico, il geniale espediente adottato con la figura mutevole e fuori dalle regole del Jabberwock (mi chiedo se tu ti sia ispirata alla poesia non sense di Carroll), ma soprattutto ho amato poter giocare con la storia, individuare i riferimenti alle costellazioni e quindi trovare un filo conduttore con la morte (quella di Altair che si butta da una torre, un’aquila a cui hanno tagliato le ali, oppure la tortura di Regulus, il leone che viene vessato sono stati i miei preferiti, li ho trovati ironici all’inverosimili, densi di quella sagacia che ti fa riflettere sul significato della vita). Ma più di tutti mi ha intrigato il fatto di immedesimarmi nella mente del Marauder.
Perfido e geniale allo stesso tempo, questo personaggio io, personalmente l’ho compatito e compreso. Mi ha fatto domandare: chissà se all’inizio era buono e caritatevole come si mostra adesso all’apparenza? Chissà se il suo compito e il ripetersi continuo delle sue vite lo hanno portato a cambiare e a diventare l’essere spregevole e spietato che abbiamo visto interagire con Antares? Credo che lui sia prigioniero del suo compito e che in qualche modo invidi il fatto che lo Jabberwock dimentichi le vite passate, che la sua anima ancestrale rimanga pure proprio perché non ha interferenze delle sue vite umane; perché, a prescindere dalle angherie che subisce dal suo padrone, questo essere rimane puro perché non è influenzato dalla sua umanità di passaggio. Mentre il Marauder porta con sé i dolori del mondo. Si può dire che neanche lui ha scelta, o avrebbe tentato egli stesso di uccidersi. Anche lui è condannato alla sua natura dell’asse ordinatore dell’universo. Come dargli torto in un certo senso.
Niente, questa storia mi ha preso da ogni punto di vista, ma… c’è un ma!
L’idea, il lavoro di trama e personaggi da soli non bastano: hanno bisogno di una forma adatta e di un carattere proprio. Ed è la mancanza forte di questi due elementi l’unica pecca di questa storia, secondo me. Io ti dico di non arrenderti, perché poche altre storie mi sono piaciute così tanto; adesso trova la tua dimensione e definiscila.

Per quanto riguarda i punti bonus (questo commento non ha valore alla voce gradimento personale, lo inserisco qui per comodità) te li sei guadagnati appieno. Assolutamente! All’inizio pensavo che fosse il Marauder il personaggio “scorpione”, ma ovviamente Antares ha risolto la questione. Comunque avevo continuato a tenere d’occhio colui che pensavo fosse la chiave di tutto, non pensando che tu avessi usato come “personaggio contest” il co-protagonista, colui che subisce. Anche in questa fase hai dimostrato non solo attinenza ma anche originalità. Non è il predatore che cerca di cambiare in meglio per fallire, ma la vittima buona che cerca di vendicarsi ma ricade nei suoi obblighi. Complimenti!

Totale: 43.85+2/50+2


OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
11/03/2018 23:01
 
Quota

Prima classificata

Sunday morning

di JulyChan






Grammatica: 9.35/10

Grammaticalmente, si tratta di piccole sviste, che nell’insieme di un testo così lungo sono condonabili. A parte due sviste e due virgole di troppo tra due coordinate, l’unico errore grave è una concordanza che poco mi convince, proprio nel finale della storia. Ho cercato parecchio, perché dirti che mi suona male non è abbastanza, e non ho trovato casi che avvalorino l’uso che fai dei tempi verbali all’interno della proposizione temporale.
Va vediamo gli errori di seguito:

aprì la mano, e fissò la lama del coltello intrisa del suo stesso sangue, → -0.2 (L’uso della virgola tra due coordinate, o meglio prima della congiunzione “e”, sono ammesse solo se la seconda è conseguenza o un commento della principale – faceva caldo, e si tolse la camicia – se c’è un cambio di contenuto o forma (diverso soggetto o diverso tempo verbale) – luca aveva con sé una mela, ed era rossa – o in presenza di una figura retorica, come il polisindeto. In questo caso hai stesso tempo verbale e stesso soggetto, e io consiglio di toglierla.)
gli ingrediente necessari → -0.1(ingredienti)
lo superò per uscire allo stanzino → -0.1 (dallo stanzino; conoscendoti, so che è un refuso piuttosto che un errore sintattico.)
Solo quando ebbe sentito gli ultimi sibili affievolirsi e la porta dell’aula sbattere minacciosa alle sue spalle, Hermione aveva rialzato lo sguardo dai suoi capelli. → -0.25 (Qui arriva la nota dolente, perché mi ha messo in difficoltà. Mi stona non poco questa frase, ma questa non è una motivazione che regge da sola. Che io sappia, le preposizione temporali che esprimono contemporaneità e che vengono introdotte da “quando” e hanno i verbi all’indicativo, devono essere coordinati; ovvero, se usi il trapassato prossimo nella principale, lo devi usare anche per la subordinata)


Stile: 8/10

Lo stile, in questa storia, è elegante, ordinato, ma mi è sembrato anche monocorde, a tratti un po’ ridondante, e non per il lessico, ma per la struttura che hai dato alle frasi. Leggendo, ho avuto l’impressione che la struttura non variasse, che ogni punto cruciale venisse espresso da frasi temporali introdotte da “quando” e “mentre” o sinonimi. I periodi, di conseguenza, hanno sempre lo stesso ritmo, anche laddove il testo aveva bisogno di “respirare” di più – mi riferisco ai momenti di svolta: quando entra Hermione, quando Draco la vede, quando Hermione si concentra sui capelli… è tutto un quando. Hai adoperato molto le subordinate, i periodi lunghi e ingarbugliati, con gerundi e inversioni dei sintagmi, e questo ha reso la lettura ordinata, sì, ma pesante in alcuni punti.
Anche la punteggiatura, soprattutto la virgola, a tratti mi ha poco convinto: ha reso alcuni passaggi spezzati, ricchi di pause.

Era stato un sussurro e, forse, la sua era stata più una risposta per non ammettere la sconfitta, piuttosto che per ferirlo, ma tanto era bastato per farlo trasalire e fargli suonare un campanello d’allarme nella testa. → Davanti ad avversative che mettono a confronto, come nel caso del “piuttosto che” è consigliato non usare la virgola; dopo, poi, c’è l’avversativa introdotta da “ma”, e credo che togliere la virgola prima di “piuttosto” la metta meglio in risalto. Al momento, il periodo mi sembra troppo spezzato e reso complesso

Una cosa che mi ha fatto molto pensare è stata poi la scelta linguistica, lo stile “altisonante”, soprattutto nelle descrizioni e nelle introspezioni. Se da un lato si discosta molto dallo stile che tratteggia la storia originale e risulti poco coinvolgente emotivamente, dall’altro lato credo che sia stato un buon modo per rendere omogeneo il testo ed esaltare il tratto che hanno in comune il personaggio di Hermione e quello di Draco, la prima intelligente e il secondo pieno di acume e di quel tratto “colto” che contraddistingue dentro e fuori la sua famiglia. Credo che questo tipo di scelta stilistica – la descrizione puntigliosa nell’incipit, ad esempio, o la digressione riflessiva iniziale del primo POV di Draco – esalti e sia coerente con il tipo di personaggio che hai trattato; e non solo, lo stile esalta quel sottile e invisibile filo che rende questi due personaggi, da questo punto di vista, affini, ovvero, anche se in modo differente, la cura e la compostezza che possiedono. Non so se si è capito ciò che voglio dire.
A questo mi attacco, però, per sottolineare che, nonostante l’omogeneità nello stile, sei comunque riuscita a far lievemente sentire la loro “voce” nei POV, ovvero si poteva distinguere la mente seccata e concentrata della Granger da quella annoiata, con aria di sufficienza e boriosità di Malfoy.
Nonostante il ritmo sempre uguale e posato della narrazione, ho apprezzato come tre quarti della storia proceda in maniera molto lenta, ti dilunghi in descrizioni e, soprattutto, nell’introspezione dei personaggi, per poi liquidare con una prosa più asciutta e concisa il momento in cui questa calma della “domenica mattina” esplode in una specie di piccolo inferno in miniatura, il tutto venendo racchiuso in un “riassunto delle puntate precedenti”, perché ci viene mostrato attraverso i pensieri della Granger. In questo modo, il ritmo conciso viene racchiuso in un finale riflessivo che smorza nuovamente i toni, riportando tutto alla normalità. Posso concludere quindi che hai mantenuto uno stile elegante, che a tratti andava un attimo smorzato o alleggerito, ma che è rimasto coerente dall’inizio alla fine.
I dialoghi sono stati il punto forte: hanno saputo esaltare al meglio la caratterizzazione dei personaggi. Sei stata brava a battere, inizialmente, sul lessico di cui fa sfoggio Draco in presenza della Granger e sui modi e sugli atteggiamenti di quest’ultima in risposta, per poi tirare fuori, in esclusiva, i modi più pungenti di entrambi, l’acutezza di Draco e la sua idea di “onore” e la parte più “Grifondoro” e furba di Hermione, divertente il modo in cui gli ha fornito la scappatoia per salvare l’onore.
Le descrizioni sono puntigliose, rese un po’ pesanti e ingarbugliate a tratti ma si soffermano sui giusti particolari: il modo in cui inserisci, attraverso i suoi movimenti, le caratteristiche fisiche di Hermione è un’ottima idea ma forse resa in maniera troppo compatta, avresti dovuto spezzarla un po’ e non presentarla come un unico blocco; altrettanto buono è il modo in cui descrivi, attraverso i suoi occhi, quelle di Draco; in quest’ultimo caso, l’ironia e il sarcasmo di Hermione sono traspariti alla grande.
Il lessico non è stato complesso, semmai è la struttura che è andata a esaltarlo in maniera eccessiva; ma ho comunque trovato diversi termini più ricercati e specifici, che se visti all’interno di una più ampia visione – mi riferisco alla trama e allo stile originale – sono estranianti (come filippica o pantomima), ma che attraverso le menti di Hermione e Draco acquistano un loro senso.
Ho trovato solo qualche sbavatura, dal mio punto di vista.

la cui unica preoccupazione era trovare abbastanza insulti originali per trascorrere la giornata a insultare lo sfigato di turno e sfilare per i corridoi pavoneggiandosi. → C’è il gioco di parole “insulti” e “insultare”, che mi ha stonato non poco.

Seppur in forma minore rispetto al giorno della lezione sull’Amortentia, riconobbe chiaramente l’odore dell’erba tagliata, ricordo delle estati trascorse con i suoi genitori sul patio della loro villetta, e quello inconfondibile della pergamena nuova, che l’aveva accompagnata negli ultimi sei anni durante i mesi a Hogwarts → La parte finale è resa in maniera contorta. Secondo me, andava fatto respirare di più il pensiero finale, tipo: […] che l’aveva accompagnata durante i mesi passati a Hogwarts negli ultimi sei anni.

Malfoy mollò la presa e lei si massaggiò subito il polso, sfidandolo con lo sguardo ad accettare il suo favore. Il ragazzo distolse lo sguardo, ostinato e deciso a ignorarla → Anche qui, ho trovato un po’ fuori luogo la ripetizione del termine “sguardo”, usati in frasi così vicine.

L’equilibrio tra narrazione e descrizione è pressoché stabile, mentre i dialoghi hanno avuto meno spazio. Questa scelta la reputo corretta, perché hai trattato un contesto e un’atmosfera molto introspettiva e riflessiva, dove quei pochi momenti di dialogo sono stati circoscritti nelle due uniche occasioni in cui i personaggi cercano un contatto diretto (il primo involontario e obbligatorio, il secondo più istintivo e cercato), mentre per il resto hai esaltato il loro “studiarsi” a vicenda.
E veniamo, infine, alla nota dolente: l’uso del narratore.
Hai usato un narratore esterno con focalizzazione interna, per di più giocando con il punto di vista di entrambi i protagonisti, seppure quello della Granger aveva la “precedenza”. Per tre quarti della narrazione sei stata bravissima, hai controllato il narratore e hai saputo esprimere il pensiero dei personaggi attraverso di esso, dal modo in cui guardano l’uno alle azioni dell’altro, al modo in cui leggono e interpretano l’uno i modi dell’altro. Ho però riscontrato dei punti in cui il POV mi è apparso salterino, soprattutto all’interno del POV di Hermione.

Malfoy continuava a fissarla e a stritolarsi i polsini, ma il cipiglio di puro odio che aveva dipinto in volto si trasformò lentamente in stizza e incredulità, quando si accorse che la ragazza non solo non si era degnata nemmeno di rispondergli come suo solito, ma aveva bellamente ignorato la sua presenza in un vano tentativo di mostrarsi superiore. Hermione esultò mentalmente per la riuscita del suo piccolo proposito → Immagino che Hermione lo stia tenendo d’occhio di sottecchi, e fin qui può starci, ma visto che il tutto è filtrato dalla mente di Hermione, e non da quella di Draco, ciò che dici sul “vano tentativo di mostrarsi superiore” è dubbio come commento da parte del personaggio femminile. Una descrizione simile poteva starci se il POV sarebbe stato quello di Draco, ma in questo caso c’è questa sbavatura che rende confuso il punto di vista.
E lo stesso accade in quest’altra frase:

La guardò con un ghigno malevolo, reggendo le uova con fare trionfante, emblema dell’ennesima vittoria su quell’essere dai geni immondi e dai meriti infondati. → POV di Hermione, ma pensieri di Draco.

Il ragazzo aggrottò la fronte, confuso, senza capire dove volesse andare a parare, e la guardò girarsi lentamente, un’espressione ruvida dipinta sul volto. → Questo passaggio, invece, è impossibile, poiché siamo di nuovo nel POV di Hermione, Hermione gli dà le spalle e non può vedere né la sua fronte aggrottata né l’espressione ruvida (tra l’altro, “fronte aggrottata” e “espressione ruvida” indicano, secondo me, lo stesso concetto all’interno della frase. Di uno dei due puoi fare a meno, per alleggerire.) Né, nella frase prima, può vederlo sgranare gli occhi.

Il POV risulta ballerino in questi passaggi, perdi il controllo del narratore, e questo rende la narrazione ingarbugliata e confusa da un punto di vista stilistico.


Originalità e trama: 9.5/10

Allora, partiamo dall’attinenza con il bando. Proporre storie edite in un contest con un bando specifico è sempre un rischio. Credo che questa storia, però sia perfetta per la voce “sulla natura essenziale di un personaggio[…]tipo di rapporto con una persona”. Quando ho scritto il bando, la prima cosa che mi era venuta in mente era un amore non corrisposto, ma comunque c’era libertà di scelta verso qualsiasi tipo di rapporto. Posso, quindi, dire che la tua scelta mi ha sorpreso, e che la personalità/originalità con cui hai interpretato il tema merita il punteggio pieno; a questo, poi, si deve aggiungere un altro particolare, ovvero la complessità e la sfumature con cui hai interpretato e risposto al bando. Mi hai dato due personaggi nel pieno del loro IC (ma ne parlerò, ancora una volta, dopo) esaltandone un determinato tratto; mi hai dato un rapporto che non viene esaltato per come ce l’ho mostra la Rowling, ma che sembra lottare contro questa natura delle cose per poi perdere miseramente. Da un lato c’è l’esaltazione di Hermione, che non si fa scoraggiare da niente e da nessuno pur di raggiungere i suoi obbiettivi, che qualunque cosa accada resta porta a termine i piani della domenica; ma dall’altra parte c’è quasi un impossibile avvicinamento tra di loro, un tacito accordo che cerca di rivoltare lo stato delle cose, ovvero il loro rapporto basato sull’odio e il disprezzo che sembra quasi trasformarsi in una malsana e improbabile attrazione. Insomma, chapeau!
L’incipit mi ha un attimo diviso, perché l’ho trovato molto carico, anche se il POV è quello della Granger. Trovo l’espediente di iniziare una storia con una panoramica sul tempo e una visione generale del contesto una scelta facile e comune, però che possiede sempre il suo fascino, soprattutto perché poi usi questo espediente per dare subito carattere al pensiero del personaggio femminile, con il suo astio nei confronti del Quidditch. Nel complesso, va bene, come idea.
La fabula sembra semplice, perché si basa su un giorno come tanti, e ne ricalchi i vari passaggi di normalità, per poi stravolgere tutto in questa inusuale convivenza forzata. Il grande pregio della storia è l’idea di fondo e l’intreccio, il quale, seppure reso in maniera breve e lineare, ha risvolti e comportamenti originali. Mi riferisco alla scena madre in sé: Draco e Hermione chiusi da soli nella stessa stanza, obbligati a sopravvivere, perché entrambi alla conquista di un obiettivo comune, ovvero imparare l’Amortentia. E qui sta l’idea geniale, che va premiata: hai usato il filtro d’amore più potente per mettere in atto una trama inusuale, con uno sbocco “tragicomico” di sentimenti che in altre circostante sarebbero parse inverosimili, ma che trovano la propria forza in questa trama.
L’Amortentia è insidiosa e letale, e non solo per chi la beve, ma anche per chi la prepara. Come a dire che è pericoloso giocare con l’amore, in tutte le sue forme, e che non si può controllare.
L’unica sbavatura che ho trovato – e forse sono io che non ho capito – è l’effetto iniziale che ha l’Amortentia su Draco: essa dovrebbe far sentire gli odori che più attraggono chi la annusa. Sembra contraddittorio, dal mio punto di vista, che Draco senti il sapore del ferro, del sangue… si potrebbe dire che dovrebbe odiare quell’odore, perché per lui è tensione e morte. Eppure, non riesco a darti una penalità maggiore perché ho pensato che potrebbe essere stato un tuo modo per esaltare la natura “serpeverde” di Draco, quasi un suo desiderio inconscio di sangue. Penso che, in realtà, sia stata una svista, oppure è qualcos’altro che non ho capito. A te il compito di dirmi, poi.
I generi scelti sono stati protagonisti, soprattutto l’introspezione a livello stilistico. Meglio di così, sia dal punto di vista di coerenza tra le parti che da quello di costruzione della trama, non potevi fare. Complimenti!


Titolo e Impaginazione: 5/5

Il testo è giustificato. Ti faccio i complimenti perché hai rispettato anche il rientro a ogni capoverso e il margine dai bordi. L’impaginazione è curata e pulita.
Mi verrebbe da dire “sembra una domenica mattina come tante”, e sembra che il titolo voglia dire proprio questo, per poi nascondere qualcosa al suo interno, un segreto nascosto. Il bello di questa storia è che non è un missing-moment, eppure nessuno può dire che non potrebbe essere accaduta. E così anche il titolo: non annuncia tempesta, non avverte il lettore. È calmo, lento, tranquillo, banale verrebbe da dire, eppure chissà cosa può succedere di domenica mattina. Ed è questa calma e semplicità che invoglia ad aprire la storia e a leggere. Cosa nasconde un titolo così semplice e all’apparenza senza sbocchi coinvolgenti?
L’ho trovato attinente con il ritmo lento e introspettivo della storia, inoltre credo che sia il modo più disarmante di presentare la trama. È domenica, e Hermione e Draco sono chiusi da soli nell’aula pozioni. Che domenica mattina!


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

E veniamo al punto centrale: la caratterizzazione. Ho già detto quanto brava tu sia stata a creare questo tipo inusuale di rapporto tra i due, il modo geniale in cui hai reso questo momento “fattibile”, e questa strana attrazione, che fa uscire in loro l’aspetto più affine, quello strano filo che tenta di creare un punto di incontro. Qui, invece, vorrei analizzare singolarmente la caratterizzazione dei singoli.
Parto col dire che ho trovato ottimo il modo in cui hai saputo dare ai personaggi una caratterizzazione fisica: di solito nelle fic la si dà per scontata, ma le poche parole che vi hai speso hanno dato corpo all’interno della tua storia ai personaggi, quindi brava.
Hermione è puntigliosa, intelligente, sempre prima della classe; ne hai esaltato la sua avversità per il Quidditch (tratto che trovo fondamentale per capire il personaggio) il suo amore per lo studio e il suo ricercare sempre la calma e la perfezione. Ma c’è anche un tratto che tu esci a galla, e che credo può venire solo nel momento in cui ella viene presa da sola, senza Ron e Harry: il suo modo di gestire le avversità e la tensione. Hermione studia perché non vuole perdere il controllo della situazione, vuole sempre trovarsi pronta davanti a ogni tratto della vita; ma nel momento in cui trova Draco nell’aula, lei si trova impreparata. Come reagire? Semplice: per una come lei, tutto sta nel restare padrona di se stessa. È l’accoratezza, la diffidenza, il mostrarsi superiore e non mostrarsi debole, il suo modo di reagire. Ottimo il modo in cui l’hai fatta parla, ottime le pause scelte, il tipo di sarcasmo che lei tira fuori. Mi è sembrato di sentirla rispondere a denti stretti, stringendo labbra e occhi, sempre composta, sempre attenta. Davvero un attimo lavoro.
L’associazione con le mandorle amare è perfetta: la mandorla mi ha fatto pensare alla fioritura in primavera, qualcosa piena di vita e dolcezza, un sapore setoso in bocca; eppure l’amaro mi richiama un contrasto triste, una nota stonata, come un qualcosa che non arriva mai a sbocciare. Non so se ha senso ciò che voglio dire, ma questo mio pensiero si accosta molto al modo in cui Draco la percepisce: un qualcosa di attraente e affine che però non è alla sua portata, che non può essere mai.
E veniamo a Draco! Cupo, teso, superiore, borioso, c’è il Draco del sesto anno in queste pagine, e quale altro Draco avrebbe proposto una tregua con una grifondoro figlia di babbani? Anche il momento in cui inserire il fatto è stato ben ponderato. Draco si trova “indebolito”, preda degli eventi, eppure il suo carattere esce comunque a galla: nel momento in cui reagisce (ottimi riflessi), poi nel momento in cui le dà una “lezione” e nel finale, dove esplode. E ciò che sta in mezzo? Beh, qui sta la parte originale, se così vogliamo chiamarla, ma che trova il suo fondamento negli eventi del sesto anno. Draco è in un momento in cui il suo essere purosangue, appartenere a una famiglia devota al Signore Oscuro, lo confonde, in un certo senso lo mette all’angolo. E un ragazzo messo all’angolo è un ragazzo che pensa molto, preda dei dubbi della sua età, accentuati dal suo ruolo e da ciò a cui è chiamato a fare. Il momento in cui mostra il suo lato protettivo, in un certo senso, quello più affine a Hermione, tira fuori quel lato che vediamo solo in un’altra occasione, ovvero quando muore Tiger, nella Stanza delle Necessità.
L’associazione con lo zolfo mi fa pensare al diavolo, al tentatore, e in un certo senso la sua figura circondata dai fuochi, l’effetto che su Hermione è proprio quello del diavolo tentatore. Questa associazione, quindi, la dice lunga sul modo in cui Hermione lo percepisce: sembra tirare fuori il lato peggiore di lei.
Finisco con il dirti che sei stata altrettanto brava a rendere i loro comportamenti e la loro estrazione sociale all’interno del testo(tratti altrettanto importanti quando si caratterizza un personaggio): Hermione che si distrae con una ciocca di capelli per calmarsi, l’eleganza dei modi di Malfoy quando impugna l’ampollina. Tutto ha camminato verso un unico traguardo: IC perfetto.


Gradimento personale: 4/5

Ho trovato l’idea molto originale, il fatto che tu abbia sfruttato l’Amortentia per creare questo momento tra questi due personaggi, ai miei occhi agli antipodi, con tanto di IC e trama particolare è da lodare in ogni sua forma. Non so dirti a parole quanto titolo e trama mi abbiano colpito in positivo per la loro affinità e particolarità. Il personaggio che ho preferito in questa storia, poi, è stato Draco: ho trovato la sua sagacia e il suo modo sprezzante coinvolgenti e ben resi, ma soprattutto ho amato stranamente quel lato attraente che mostra e quell’aria da condannato a morte che cammina a testa alta; anche la sua idea di onore mi ha fatto battere il cuore. Il modo in cui, infine, ha accettato il gesto di Hermione solo dopo l’attacco di superiorità di lei è stato divertente, per certi versi. Peccato non aver avuto in primo piano il suo scoppio finale, ma è solo un commento personale, che nulla ha a che fare con punteggi e valutazione.
La pecca di questa storia è stata la resa stilistica, purtroppo. Al di là che prediligo un altro tipo di stile, più evocativo e coinvolgente, dove è l’azione e i gesti che esaltano l’introspezione (qui per i miei gusti personali è stata troppo predominante, come caratteristica narrativa) è stato il narratore a deludermi. Hai scelto quello che preferisco, e questo sarebbe stato vincente se non avessi trovato quei passaggi estranianti. Mi hanno costretto a fermarmi e a rileggere più volte, perché mi confondevano, era come se la telecamera si fosse sposta di botto sulle spalle di Draco, una sovrapposizione di focalizzazione stordente.

Qui aggiungo anche il commento per i punti bonus (che non riguarda il voto del gradimento personale, ma non sapevo dove inserire la spiegazione). Ti ho dato i punti bonus perché, seppure la caratterizzazione dei personaggi è resa in maniera esplicita ed è esaltata in maniera diretta, c’è stato un momento in cui Hermione si morde la lingua per non mostrare il suo lato da “so-tutto” e quello di chi la risposta pronta, per poi fallire miseramente. A parte questo, che da solo non sarebbe bastato ad accreditarti i punti bonus poiché non era una scena protagonista della trama, è la resa della “coppia” a farti avere l’extra: i due mettono da parte la natura avversa e scontrosa del loro rapporto per convivere, ma alla fine tutto scoppia e la natura della relazione viene a galla. Quindi, punti bonus presi!

Totale: 45.65+2/50+2


OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
11/03/2018 23:01
 
Quota

A voi la parola!

OFFLINE
Post: 5.640
Giudice*****
11/03/2018 23:14
 
Quota

sai che ero in agguato come un pescecane che ha puntato un tonno appetitoso,, vero? ù__ù ed eccomi qua!
grazie, Nirvana-sama, di tutto. Come sai da altri luoghi del fandom, proprio grazie di esistere
so di averti mandato una storia dalla punteggiatura inqualificabile, ma...
1)è nella mia natura partecipare ai tuoi contest *^*
2)è del blocco 2011-2014...una volta che hai tempo ti spiegherò, se vuoi, che "regola" usavo; diciamo che ora, con mia sorpresa, sto quasi rispolverando a fatica un po' di grammatica più scolastica. roba mia vista
3) è giusto e ovvio che lo stile ne risenta, non hai detto una virgola sbagliata: volevo usare la semplice terza persona, non il narratore panoramico/onnisciente, è lui la parte sbagliata [SM=g27995] ops!

quello che desideravo era il tuo parere sui personaggi, e sai che quando ti piace Damon il mio cuore è a posto. Elena... ce la becchiamo, che vuoi farci
Stefan l'ho affossato apposta, ahahhaha! nelle Defan è un conto; quando è tra loro due, cerco di mostrare come sia lui il fratello sbagliato.
il tema della natura vedo che non è stato malaccio, era una edita quindi sono felicissima del mio posto, giuro, credevo di essere ultima garantita!
p.s lascio in ultimo la cosa più bella, ma tanto per me: le doti da veggente
Nirvana, credimi: in TVD le ho avute tantissimo, quasi sempre!
conclusione: grazie del magnifico contrst, sei impagabile come sempre
posso avere questo lenzuolone di valutazione come rec, per favore?
un bacio naturale,
tua, Setsy



OFFLINE
Post: 817
Giudice*****
11/03/2018 23:31
 
Quota

Ciao, in questo momento non riesco a rispondere come si deve, ma intanto mi premeva chiarire circa il lavoro che fanno:

Stai parlando di due ragazzi giovani – se non ho capito male, Christoph, addirittura, va ancora a scuola, mentre Eric ha appena ventitré anni – che non sono stati ancora catturati dalla polizia, la quale non sa che pesci prendere.

Christoph è diversi anni più grande di Eric, ed è un insegnante, è uno psicopatico ma per lui al primo posto vengono i suoi alunni e la scuola (la vita che ha scelto), poi gli omicidi a cui non vuole rinunciare (il suo vizietto) e infine Eric (la sua palla al piede) che, essendo più giovane e plagiato da lui, non sopporta di non fare breccia nel suo cuore.
Rileggendo, avevo accennato alla professione di Christoph quando avevo scritto "come l'aveva educato bene il suo maestrino!". Può essere sembrato una battuta, ma chiamarlo maestrino in quel momento se non fosse stato davvero il mestiere di Christoph sarebbe stato di un umorismo non riuscito.

Di Eric invece l'avevo scritto chiaramente: è un fotomodello, e lo dice a Travis qui (quoto dal racconto).

«Perché è un'opera d'arte. I tatuaggi old school sono gli unici belli e intramontabili. Ne vuoi uno anche tu? Il tatuatore è un mio amico, se lo chiamo viene. Dai, vuoi fartene uno uguale? E dentro se vuoi ci scrivi Travis. Che ne dici, facciamo anche questa follia?»
«Smettila di stuzzicarmi. Faccio il fotomodello, anche se volessi modificare qualcosa del mio aspetto, non posso. Non sono libero di cambiare taglio o colore dei capelli, pensi che potrei farmi un tatuaggio senza conseguenze?»



Dai che quel tatuaggio lo sto disegnando. [SM=g27998] I prossimi giorni rispondo a tutto come si deve, intanto grazie per la valutazione così dettagliata. :)
[Modificato da fiore di girasole 12/03/2018 11:04]

OFFLINE
Post: 1.044
12/03/2018 00:16
 
Quota

Re:
Purtroppo ho pochissimo tempo e domani ho una sveglia alle 6 che mi attende, quindi giuro che risponderò in maniera più esaustiva domani. Ci tenevo comunque a ringraziarti per la valutazione (lunghissima! dettagliatissima! fantastica!) e per il primo podio (non me l'aspettavo, davvero... essendo un'edita, avevo paura di andare troppo fuori tema >.<).
Intanto sono corsa a correggere tutti gli errori grammaticali (il mio "io" ossessivo-compulsivo non mi avrebbe fatto dormire, altrimenti xD).

Grazie ancora e a domani :D
Congratulazioni a tutti gli altri partecipanti, ovviamente ;)


PS: non trovo il seguente errore [SM=g27994]


gli ingrediente necessari → -0.1(ingredienti)

[Modificato da JulyChan 12/03/2018 00:22]

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
12/03/2018 10:45
 
Quota

Re:
Setsy, 11/03/2018 23.14:

sai che ero in agguato come un pescecane che ha puntato un tonno appetitoso,, vero? ù__ù ed eccomi qua!
grazie, Nirvana-sama, di tutto. Come sai da altri luoghi del fandom, proprio grazie di esistere
so di averti mandato una storia dalla punteggiatura inqualificabile, ma...
1)è nella mia natura partecipare ai tuoi contest *^*
2)è del blocco 2011-2014...una volta che hai tempo ti spiegherò, se vuoi, che "regola" usavo; diciamo che ora, con mia sorpresa, sto quasi rispolverando a fatica un po' di grammatica più scolastica. roba mia vista
3) è giusto e ovvio che lo stile ne risenta, non hai detto una virgola sbagliata: volevo usare la semplice terza persona, non il narratore panoramico/onnisciente, è lui la parte sbagliata [SM=g27995] ops!

quello che desideravo era il tuo parere sui personaggi, e sai che quando ti piace Damon il mio cuore è a posto. Elena... ce la becchiamo, che vuoi farci
Stefan l'ho affossato apposta, ahahhaha! nelle Defan è un conto; quando è tra loro due, cerco di mostrare come sia lui il fratello sbagliato.
il tema della natura vedo che non è stato malaccio, era una edita quindi sono felicissima del mio posto, giuro, credevo di essere ultima garantita!
p.s lascio in ultimo la cosa più bella, ma tanto per me: le doti da veggente
Nirvana, credimi: in TVD le ho avute tantissimo, quasi sempre!
conclusione: grazie del magnifico contrst, sei impagabile come sempre
posso avere questo lenzuolone di valutazione come rec, per favore?
un bacio naturale,
tua, Setsy







Io ringrazio il cielo per la tua costante presenza^.^
Ho sempre tempo per te, lo sai.
Ok, allora vanno separati e definiti i diversi POV. Era un dubbio che mi ha perseguitato per tutto il tempo. Non è sempre facile per me distinguere tra i vari narratori, e valutare ai contest mi permette di esercitarmi e mettermi alla prova nelle mie capacità d'analisi; poi, ti posso assicurare, che torna utile anche quando scrivo.

Damon è Damon, non ci sono dubbi. Tollero volentieri Elena, basta che si comporti bene con i due fratelliXD
Stefan che perde, va bene, ma meno "bambino cattivo"... non me lo trattare troppo male [SM=g27988]
Ahahahah... adesso voglio vedere quanto di GOT indovini. Si accettano scommesse!
Grazie a te per aver partecipato, ci conto sempre.
Passo subito con la valutazione^.^
A presto!

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
12/03/2018 11:00
 
Quota

Re:
fiore di girasole, 11/03/2018 23.31:

Ciao, in questo momento non riesco a rispondere come si deve, ma intanto mi premeva chiarire circa il lavoro che fanno:

Stai parlando di due ragazzi giovani – se non ho capito male, Christoph, addirittura, va ancora a scuola, mentre Eric ha appena ventitré anni – che non sono stati ancora catturati dalla polizia, la quale non sa che pesci prendere.

Christoph è diversi anni più grande di Eric, ed è un insegnante, è uno psicopatico ma per lui al primo posto vngono i suoi alunni e la scuola, poi gli omicidi a cui non vuole rinunciare e infine Eric, che essendo più giovane (e plagiato da lui) non sopporta di non fare breccia nel suo cuore.

Di Eric invece l'avevo scritto: è un fotomodello, e lo dice a Travis qui (quoto dal racconto).

«Perché è un'opera d'arte. I tatuaggi old school sono gli unici belli e intramontabili. Ne vuoi uno anche tu? Il tatuatore è un mio amico, se lo chiamo viene. Dai, vuoi fartene uno uguale? E dentro se vuoi ci scrivi Travis. Che ne dici, facciamo anche questa follia?»
«Smettila di stuzzicarmi. Faccio il fotomodello, anche se volessi modificare qualcosa del mio aspetto, non posso. Non sono libero di cambiare taglio o colore dei capelli, pensi che potrei farmi un tatuaggio senza conseguenze?»



Dai che quel tatuaggio lo sto disegnando. [SM=g27998] I prossimi giorni rispondo a tutto come si deve, intanto grazie per la valutazione così dettagliata. :)




Non avevo percepito questa disparità di età tra i due, mi spiace.
Non ricordo che avessi specificato che era un insegnante, tanto che quando hai nominato la scuola avevo pensato a uno studente. Credo che il rapporto mentore/allievo doveva essere espresso un po' meglio. Io, in effetti, avevo capito che Christoph aveva iniziato prima e che poi aveva tirato dentro anche Eric, spiegandogli le regole. Ora acquista senso il fatto che vivano da soli. Però, nell'insieme, era un contesto che doveva essere curato di più, temo.

Sul lavoro di Eric, colpa mia assolutamente. Mi è sfuggito! [SM=g27995] Ho registrato l'informazione sul rugby, perché è qualcosa che oltre che essere detta spicca in qualche modo nel testo, ma la parte in cui diceva di essere un fotomodello non l'ho ricordata più, poiché non è qualcosa che si sente nell'economia del racconto, ma è la battuta di un secondo atta a rifiutare la proposta di farsi un tatuaggio. Scusa>.<
Un gaffe orrenda, non mi era mai successo [SM=g27995] [SM=g27995] [SM=g27995]

Ti spetta, comunque, una recensione per il premio "Rana", merito di Travis.
Fammi sapere se hai preferenze.
A presto!

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
12/03/2018 11:04
 
Quota

Re: Re:
JulyChan, 12/03/2018 00.16:

Purtroppo ho pochissimo tempo e domani ho una sveglia alle 6 che mi attende, quindi giuro che risponderò in maniera più esaustiva domani. Ci tenevo comunque a ringraziarti per la valutazione (lunghissima! dettagliatissima! fantastica!) e per il primo podio (non me l'aspettavo, davvero... essendo un'edita, avevo paura di andare troppo fuori tema >.<).
Intanto sono corsa a correggere tutti gli errori grammaticali (il mio "io" ossessivo-compulsivo non mi avrebbe fatto dormire, altrimenti xD).

Grazie ancora e a domani :D
Congratulazioni a tutti gli altri partecipanti, ovviamente ;)


PS: non trovo il seguente errore [SM=g27994]


gli ingrediente necessari → -0.1(ingredienti)





Tranquilla, fai con calma. Intanto ti faccio ancora una volta i complimenti per la storia, un intreccio davvero unico e talmente ben studiato che mi ha strappato un sorriso ammirato. L'amortentia!<3

Per l'errore, posso chiederti di guardare nel file [SM=g27994] Ho corretto da lì e a me risulta, ma non vorrei averlo in qualche modo modificato per sbaglio mentre correggevo [SM=g27999]

OFFLINE
Post: 817
Giudice*****
12/03/2018 11:16
 
Quota

Nessuna gaffe, anzi poco fa avevo corretto il messaggio a cui stavi già rispondendo, perché in effetti avevo accennato anche al fatto che Christoph fosse un maestro, ma prima di andare a controllare io per prima non ricordavo se avessi accennato qualcosa o no.


Ti spetta, comunque, una recensione per il premio "Rana", merito di Travis.
Fammi sapere se hai preferenze.
A presto!


Anche il premio svampita dell'anno è mio. Sono già riuscita a iscrivermi al contest sbagliato, a scrivere fischi per fiaschi, a sbagliare le consegne, perdere l'email con il pacchetto scelto e per puro caso mi sono ricordata di alcuni obblighi prima di consegnare una storia con mezze cose mancanti. ^^

Ora che ci penso, avevamo parlato di questa songfic su "Fat" di Lindemann. ;) Grassa

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
12/03/2018 11:27
 
Quota

Re:
fiore di girasole, 12/03/2018 11.16:

Nessuna gaffe, anzi poco fa avevo corretto il messaggio a cui stavi già rispondendo, perché in effetti avevo accennato anche al fatto che Christoph fosse un maestro, ma prima di andare a controllare io per prima non ricordavo se avessi accennato qualcosa o no.


Ti spetta, comunque, una recensione per il premio "Rana", merito di Travis.
Fammi sapere se hai preferenze.
A presto!


Anche il premio svampita dell'anno è mio. Sono già riuscita a iscrivermi al contest sbagliato, a scrivere fischi per fiaschi, a sbagliare le consegne, perdere l'email con il pacchetto scelto e per puro caso mi sono ricordata di alcuni obblighi prima di consegnare una storia con mezze cose mancanti. ^^

Ora che ci penso, avevamo parlato di questa songfic su "Fat" di Lindemann. ;) Grassa




No, l'avevo intesa come battuta [SM=g27999] "Maestrino" perché era lui la mente e il primo serial killer di cui seguire le orme.
Ho perso metà dei significati, scusa>.<

Allora, passo da questa. Ti avverto che ci impiegherò un po', perché ho una fila che si allunga di recensioni da lasciare, ma arriverò entro i tempi previsti dal regolamento, promesso.
Ancora grazie per aver partecipato a questo contest, e spero di rivederti in futuro.
A presto!

OFFLINE
Post: 1.044
12/03/2018 20:30
 
Quota

Re:
Eccomi qui!
Prima di tutto, scusami per il dubbio sulla questione ingrediente/ingredienti. Alla fine ho risolto l'arcano e, effettivamente, nel file che ti avevo inviato c'era l'errore. La storia pubblicata non lo riporta più perchè mi era stato fatto notare dal giudice di un altro contest e avevo modificato. Sono stata idiota a non ricontrollare xD
Comunque, non mi avrebbe cambiato nulla... Solo che stavo impazzendo perchè non capivo xD

Passando ad altro... Beh, WOW! Potrei passare la prossima ora a esclamare WOW! perchè la tua valutazione mi ha lasciata davvero estasiata... A parte che è più lunga della storia stessa (mi chiedo come tu abbia fatto xD sei stata precisa al millimetro e, soprattutto, super dettagliatissima!), ma soprattutto racchiude delle riflessioni davvero splendide e, soprattutto, molto interessanti riguardo la mia storia e i personaggi... Mi è piaciuto da matti il modo in cui hai valutato la caratterizzazione: sono ovviamente felice del punteggio pieno (sia perché non sopporto l'OOC, sia perchè Draco e Hermione insieme sono difficili da trattare senza perdersi e/o senza snaturarli, sia perché mi hai fatto vedere questi due filtrati attraverso i tuoi occhi e quel che ho visto è bellissimo! *_* non nego che questa Oneshot mi stia a cuore proprio perché sono soddisfatta del modo in cui ho rappresentato i due personaggi, ma dopo aver letto il tuo commento sono letteralmente volata su Plutone! XD sono comunque anche consapevole dei limiti: finale frettoloso (mi ero stufata di scrivere xD), stile poco sofisticato e, al contempo, troppo arzigogolato (non riesco a essere coerente in storie troppo lunghe... Sono pigra xD ecco perché preferisco flash e mini-oneshot :D)... E la questione del punto di vista del narratore mi ha completamente spiazzato O.O non me l'aveva mai fatto notare nessuno e, nonostante le tante riletture e correzioni, non l'avevo notato nemmeno io. Ma hai ragionissima... ora che SO, rileggendo quelle parti mi rendo conto di quanto suoni male il tutto... La mia intenzione originale era ovviamente quella di alternare i due POV, ma poi è venuto fuori un gran casino! XD Devo trovare un modo per revisionare!

Poi, una cosa che mi ha fatto tanto piacere sono stati i complimenti per il titolo O.o qui davvero dimmi che stavi scherzando xD per me è un titolo buttato lì quasi per caso, con pochi riferimenti nel testo, scelto ovviamente per pigrizia e conscia del fatto che scegliere i titoli non sarà mai il mio mestiere...xD ma... Ma... Tu mi hai quasi fatto ricredere! Mi hai fatto scoprire UN MONDO dietro a quel piccolo, insignificante Sunday Morning *___*

Per quanto riguarda il tuo dubbio circa l'odore di ferro e sangue sentito da Draco, cercherò di rimettermi nella "me" di un anno e mezzo fa e di provare a darti una spiegazione il meno contorta possibile: nella mia testa malata Draco ha un grande attaccamento alla famiglia, nonostante tutto, nonostante tutti, vuoi per sincero affetto, vuoi per questioni di sangue e onore, in particolar modo alla madre. L'odore di casa che Draco sente è da associarsi a questo forte legame che lui ha con la sua famiglia (credo che la connessione casa-famiglia sia abbastanza ovvia). Come hai ben sottolineato, però, siamo al sesto anno, un periodo abbastanza infelice per il ragazzo, periodo in cui si trova a combattere con i suoi demoni, a mettere in discussione molte cose, anche se stesso e la sua famiglia. E sappiamo che in questo periodo Malfoy Manor viene utilizzato come quartier generale per i Mangiamorte, addirittura Draco vede una persona essere uccisa sul suo tavolo (sì, accade nel settimo libro, non nel sesto, ma ciò non vuol dire che non sia successo nulla di simile in precedenza)! L'odore di casa, dunque, in questo momento è un odore terribile, è odore di morte, ma è pur sempre la sua casa, la sua famiglia, e nonostante la situazione lui sente ancora quel forte legame che si porta dentro da sempre. So di aver giocato un bel po' con l'Amortentia, molte cose (tipo questa) sono intricate e, probabilmente, sbagliate... Ma è pur vero che i libri ci danno una descrizione sommaria delle sue caratteristiche, quindi mi sono presa senza problemi una sorta di licenza poetica xD resta comunque il fatto che perplessità al riguardo sono più che lecite... Le avrei anche io, se non l'avessi scritto xD che dire? Un anno fa ero più giovane e avevo una mente più capace di fare certi voli pindarici hahaha

Spero di non essermi persa nulla e di essere riuscita a chiarire i tuoi dubbi. Per ogni cosa, ovviamente, sono qui!

Concludo ringraziandoti ancora tantissimo (sono davvero senza parole) e chiedendoti di lasciarmi la valutazione come recensione alla storia (credo che me la incornicerò *_*).

Per quanto riguarda le recensioni premio, ti linko qui qualche storia che mi piacerebbe leggessi (sono tutte storie nuove, quindi non credo tu le abbia già lette.):

- Specchio riflesso
- Per il tuo sangue
- L'Ultima Illusione

Per la quarta storia ti lascio carta bianca ;)

A presto! [SM=g27985]
[Modificato da JulyChan 12/03/2018 20:58]

OFFLINE
Post: 5.640
Giudice*****
12/03/2018 20:50
 
Quota

@July-chan

sono letteralmente volata su Plutone!



se la prossima volta mi avvisi, ti faccio trovare il tè ù_ù
ero passata a farti i complimenti per la vittoria, perché questa storia la ricordo bene, e di norma detesto Dramione... [SM=g28002]
OFFLINE
Post: 1.044
12/03/2018 21:03
 
Quota

Re: @July-chan
Setsy, 12/03/2018 20.50:



ero passata a farti i complimenti per la vittoria, perché questa storia la ricordo bene, e di norma detesto Dramione... [SM=g28002]




Non sei la prima che si ricrede leggermente sulla Dramione dopo aver letto questa OneShot... vi convertirò tuttiiii *risata malefica* xD

Scherzi a parte, grazie mille! E congratulazioni anche a te :)

12/03/2018 21:15
 
Quota

Ho visto il risultato ieri sera sul tardi e stamattina sono stata impegnata con le lezioni per poter rispondere, perciò scusa il ritardo per questa risposta. Innanzitutto non preoccuparti per il tempo impiegato: per scrivere recensioni così lunghe e accurate serve sicuramente più di un giorno.
Ma andiamo con ordine!
1) Grazie per le correzioni di grammatica, perché sì, l'uso delle caporali è per me un problema da un po' e, guardando su internet come usare la punteggiatura e gli spazi con tali segni grafici, mi è sembrato mi spiegassero una cosa diversa ogni volta. Ma adesso ho un parere chiaro, delineato e unico e mi studio quello, sulla grammatica non posso fare altro ^^'
2) Anche i tuoi appunti sul mio stile devo studiarmi bene, anche se in realtà non ho ben capito come risolvere il problema del POV salterino... devo riguardarmi meglio il tuo commento! Invece l'infodump, davvero, non sapevo come risolverlo. Mi ero resa conto che avevo buttato dentro talmente tante informazioni da risultare fastidiose, ma essendo un'AU di mia invenzione, avevo paura che qualche particolare importante non si capisse ed era necessario per me spiegarlo ai fini della comprensione completa della mia idea. Evidentemente dovevo limarlo meglio.
3) Qui è davvero doveroso un altro grazie, che vale anche per i punti successivi (che però probabilmente ripeterò). Grazie per capito tutte le informazioni che ho nascosto nella trama, negli atteggiamenti, nella descrizione fisica dei personaggi. Ci hai preso su tutta la linea: Polaris come orso diffidente intabarrato nella pelliccia, Antares come scorpione nel deserto (e sì, ho scelto come arma la scimitarra proprio perché è ricurva come il pungiglione dello scorpione) e Aldebaran in una folla come nei tori di Pamplona. è vero anche che la storia andrebbe vista in un complesso più ampio, perché nell'idea precedente la trama vedeva proprio l'evoluzione del carattere del Marauder (da un essere puro e buono che viene e corrotto dal tempo passato di cui ha sempre conservato la memoria, mentre gli altri si sono sempre dimenticati di lui). E l'idea davvero originale vedeva il Marauder non come un personaggio cattivo, ma come un soggetto che col tempo si dispera sempre di più della propria condizione unica e "maledetta". Alla fine però l'ho sviluppata nel modo che hai letto.
Per quanto riguarda il vero nome del Marauder, Kemizeqati, ho controllato anche io e mi sorprendo che abbia davvero un significato (anche abbastanza particolare). In ogni caso no, non era mia idea che avesse un significato, anzi doveva essere proprio una parola senza senso ed era una specie di citazione a un'opera di Calvino (le Cosmicomiche) dove i vari personaggi che partecipano alla formazione della terra e dell'universo, hanno nomi assurdi e insensati.
4) Grazie per aver anche compreso il significato dietro alla singola parola del titolo. Sì, oltre al significato astronomico intendevo anche proprio l'apice degli eventi che sarebbero capitati nella storia.
5) Per ultima cosa, vorrei ringraziare anche per aver capito le citazioni dietro le morti dei vari Jabberwock. Innanzitutto sì, ho ripreso il nome dalla poesia di Carroll, ma solo quello. Quando ho letto Attraverso lo specchio in inglese (mai più!) mi è piaciuto davvero come è suonato il nome rispetto a quello italiano che mi pare quasi ridicolo a confronto.
E sì anche per come hai inteso le uccisioni (La costellazione dell'Aquila che muore cadendo dal cielo, la costellazione di un animale forte come il leone che muore come succube invece per Rotanev, che è della costellazione del delfino che muore affogato). Sono davvero contenta che ti sia piaciuta la figura del Marauder, io ci tengo davvero molto a quel personaggio che ho creato molti anni fa e che adesso è persino diventato il mio nickname.
Una cosa, però, non ho capito: cosa intendi quando scrivi "L’idea, il lavoro di trama e personaggi da soli non bastano: hanno bisogno di una forma adatta e di un carattere proprio. Ed è la mancanza forte di questi due elementi l’unica pecca di questa storia, secondo me"? Intendi che dovrei svilupparla in un contesto più ampio, allungandola? ^^'
Giuro che adesso chiudo questo papiro ringraziandoti un'ultima volta: davvero, non mi aspettavo un simile risultato. Questo è davvero il primo contest a cui riesco a inviare una storia e non mi ritiro prima. Non puoi immaginare quanto piacere mi abbia fatto leggere i tuoi commenti. Anche se il risultato finale dello scritto non era quello che avevo programmato all'inizio, a questa storia ci tenevo davvero tanto.
OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
12/03/2018 22:08
 
Quota

@JulyChan: Figurati, anzi. Potevi benissimo avere ragione, perché una volta che lavoro sul file per valutare, evidenziando e copiando le frasi nella valutazioni quando mi serve metterle in evidenza era possibilissimo che io avessi in qualche modo alterato il testo.

Non parlo mai, giuro, sono a favore del risparmio di ossigeno, ma non smetterei mai di scrivereXD D'ora in poi le valutazioni le chiamerò i "lenzuoloni" in onore di SetsyXD
Posso confermarti che nemmeno io sono a favore della Dramione, ma... Wow lo dico io... l'amortentia e la scelta del contest [SM=g27998], la cura dei vari passaggi è davvero encomiabile. Però... "mi sono stancata di scrivere"XD... ho voglia di sbattere la testa contro il muro. Mai sentito primaXD
Niente stile sofisticato, per favore:)
Il pov è salterino solo in quei pochi punti che ti ho mostrato, per il resto non ha problemi. Quindi, non preoccuparti. Se vorrai revisionarlo, non dovrai cambiare molto, basterà cambiare impostazione ai quei due pezzi.
Conosco la tua lotta con i titoli, e non è la prima volta che ti sorprendi, ma a me è piaciuto davvero^.^
Ora ho capito: sarà pure odore di sangue, ma è l'odore di casa sua. Ha un senso, ed è anche profondo. Avrei dovuto pensarci, e mi mangio le mani per non averlo intuito. Direi che Draco acquista punti!
Certo, passo subito a lasciarla. Grazie a te per aver partecipato, e spero in altre occasioni (tira fuori la penna più spesso... ti secchi a scrivere?!XD)

Per le recensioni, passo appena finisco il giro degli altri contest (devo lasciare quelle di altri due). [SM=g27995] Devo chiedere un po' di pazienza anche per questo.
A presto!
[Modificato da Nirvana_04 12/03/2018 22:08]

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
12/03/2018 22:32
 
Quota

@Marauder: Il problema con i lenzuoloni (le mie valutazioni [SM=g27998] ) è che non riesco mai a concluderle in un giorno solo. Anche perché prima leggo la storia per controllare la grammatica, e poi la leggo una seconda volta in modo da valutare tutto il resto. A volte mi serve anche una terza lettura, dipende. E non riesco mai a ritagliarmi più di un'oretta filata per volta, quindi vado un po' così, faccio un salto qua e uno là.
Per il POV: quando scrivi in terza persona, hai due possibilità (in realtà molte di più, ma al momento prendo in esame queste due), usare un narratore onnisciente o quello con una focalizzazione interna. Se usi il primo, ti devi immaginare come un osservatore che guarda tutto dall'alto, conosci tutto di tutti ma devi mostrare tutto con un certo distacco; se usi quello con una focalizzazione interna, è come se il narratore si trovasse sopra la spalla del personaggio "POV", quindi vede tutto da fuori ma comunque dal suo punto di vista. Il prologo e l'epilogo sono ambigui, secondo me: io direi che sono a focalizzazione interna del Marauder, proprio per le frasi finali, ma ci sono elementi che si prestano anche a un narratore onnisciente. Mentre il corpo della storia è sicuramente con focalizzazione interna. In questo caso, però, prima inizi con un narratore posto sopra la spalla di "Kemizeqati" e poi lo sposti bruscamente su quella di Antares; e ogni tanto cambi. Questo è un POV salterino. Quello che puoi fare è scegliere il narratore - in questo caso, opterei per quello con focalizzazione interna perché oltre ad aiutare di più il lettore a immedesimarsi e anche quello che ti porterebbe a revisionare meno la storia. Se fai così, quello che devi decidere è su quale spalla posarlo. Se scegli il Marauder, ogni cosa dev'essere filtrata dal suo punto di vista; lo stesso per Antares. Nulla, poi, ti vieta di cambiare POV all'interno del racconto, solo che è sempre buona regola farlo con un po' d'ordine. Ogni volta che cambi POV, puoi inserire due righi vuoti. In questo modo, il lettore sa da che punto guarda la scena di volta in volta.
La tua storia è piena di significati, non ultimo il ruolo del Marauder. Sono felice di aver intuito cosa si nascondesse dietro a questa figura. Ho sentito il rammarico quando chiude gli occhi e dice ad Antares che non può combattere la sua natura. La sua crudeltà ha un background non da poco, e secondo me si è sentito sullo sfondo. Mi piacerebbe davvero se tu ne creassi una long, o mini-long. Sarebbe una storia tutta da leggere.
Quando dico che manca forma intendo "il narratore", è lui che dà forma alla storia. La mancanza di un carattere forte, invece, è causata sia dal narratore sia dalla presenza massiccia di infodump: il dover pensare a inserirne così tanti, ti ha impedito in qualche modo di far sentire la "voce" dei personaggi in quei passaggi. Sono molto impersonali, molto "tecnici". Dopo ti riprendi, ma nella prima metà hanno perso carattere. Quello che voglio dire è che devi trovare ancora un tuo stile, secondo me, qualcosa che renda unico e "sentito" il tuo racconto, che lo faccia vivere fuori dalla pagina.
Sono tra l'altro felice che tu abbia portato a termine questa storia, perché è stato un piacere scoprirne i personaggi e conoscere la tua fantasia.
TI ricordo che hai vinto tre recensioni premio (due per il secondo posto e una per il premio speciale). Se hai preferenze, fammelo sapere.
Spero di rivederti in altri contest. A presto!

Sarabi.
[Non Registrato]
12/03/2018 22:43
 
Quota

Il Messaggio è stato ritenuto non adatto e quindi censurato dai moderatori.
OFFLINE
Post: 113
12/03/2018 22:47
 
Quota

Risposta
E te pareva che non mi quotava male pure la riposta [SM=g27994]
Purtroppo non riesco nemmeno a cancellarlo!
Ti ricopio qua il messaggio di risposta così puoi leggerlo il modo più ordinato:
Ehilà,
che devo dire? Posso solo fare un mea culpa.
Questa storia effettivamente non è stata riletta ed è stata scritta in pochissimo tempo rispetto a quanto ne sarebbe servito. Ma ti posso assicurare che non è stato per pigrizia ma perchè davvero non avevo possibilità di fare diversamente, l'unica soluzione sarebbe stata quella di non farla partecipare, ma alla fine il contest mi è servito a tirare fuori gran parte delle idee e mi sembrava giusto concludere quello che avevo iniziato.
In questo periodo di attesa sono stata assolutamente consapevole degli errori, ma ho ovviamente aspettato la fine del contest per iniziare l'opera di correzione e revisione a cui tra poco mi dedicherò anche con l'aiuto dei tuoi consigli di cui ti ringrazio.
Purtroppo non riesco davvero a comprendere bene le regole della punteggiatura nei dialoghi, è un mio limite grandissimo. Ogni volta provo a cercare su internet qualcosa che mi aiuti ma sono sempre più confusa, allora cerco di arrangiarmi come posso.
Per quanto riguarda lo stile che ad un certo punto diventa più asciutto e il fatto che alcune cose non vengano spiegate, beh ho dovuto far rientrare la storia nei limiti di parole, quindi mi sono concentrata più su certi aspetti che su altri.
Ti ringrazio per i complimenti sulla trama e la caratterizzazione dei personaggi perché sono ciò che, credo, rendano la storia "forte" nonostante i mille difetti di forma.
Per quanto riguarda vuoto con quanto riguarda il legame degli scorpions con chi gestisce la droga nell'altra parte della città, un po' è dovuto al limite di parole e un po' al fatto che, non solo il finale per me doveva essere aperto, ma anche perché in teoria di questa storia potrebbe esserci un continuo concentrato sulla questione.
Sono felice che tu abbia colto praticamente tutto quello che volevo far arrivare al lettore e che hai riassunto benissimo in questa frase:
"Lo scorpione affascina Claire, la quale da una vita sta con questo ragazzo dal “destino” segnato, se così vogliamo dire; lo scorpione affascina Eva, perché la ragazza è attratta dal figlio di Billy, quasi ne riconoscesse l’odore; e lo scorpione affascina Jaden, che scorpione a sua volta, come Eva e gli altri, e viene catturato in queste sabbie mobili che lo risucchiano e lo spogliano di quei particolari che lo avevano tenuto lontano dal padre, portandolo a galla la sua vera natura di predatore infido."
Ti ringrazio per il lavoro di correzione che hai fatto e mi dispiace di averti presentato un lavoro troppo carente a livello di forma, ma spero che nonostante tutto ti sia piaciuto comunque leggere questa piccola avventura.
Preferirei non avere il giudizio come recensione, per il semplice fatto che correggerò un po' di cose e spero quindi che non sarà più rappresentativo di ciò che la storia sarà.
Ci vediamo al prossimo contest o magari in giro per EFP [SM=g27988]
OFFLINE
Post: 1.044
12/03/2018 22:59
 
Quota

Re:
Nirvana_04, 12/03/2018 22.08:

@JulyChan: Figurati, anzi. Potevi benissimo avere ragione, perché una volta che lavoro sul file per valutare, evidenziando e copiando le frasi nella valutazioni quando mi serve metterle in evidenza era possibilissimo che io avessi in qualche modo alterato il testo.

Non parlo mai, giuro, sono a favore del risparmio di ossigeno, ma non smetterei mai di scrivereXD D'ora in poi le valutazioni le chiamerò i "lenzuoloni" in onore di SetsyXD
Posso confermarti che nemmeno io sono a favore della Dramione, ma... Wow lo dico io... l'amortentia e la scelta del contest [SM=g27998], la cura dei vari passaggi è davvero encomiabile. Però... "mi sono stancata di scrivere"XD... ho voglia di sbattere la testa contro il muro. Mai sentito primaXD
Niente stile sofisticato, per favore:)
Il pov è salterino solo in quei pochi punti che ti ho mostrato, per il resto non ha problemi. Quindi, non preoccuparti. Se vorrai revisionarlo, non dovrai cambiare molto, basterà cambiare impostazione ai quei due pezzi.
Conosco la tua lotta con i titoli, e non è la prima volta che ti sorprendi, ma a me è piaciuto davvero^.^
Ora ho capito: sarà pure odore di sangue, ma è l'odore di casa sua. Ha un senso, ed è anche profondo. Avrei dovuto pensarci, e mi mangio le mani per non averlo intuito. Direi che Draco acquista punti!
Certo, passo subito a lasciarla. Grazie a te per aver partecipato, e spero in altre occasioni (tira fuori la penna più spesso... ti secchi a scrivere?!XD)

Per le recensioni, passo appena finisco il giro degli altri contest (devo lasciare quelle di altri due). [SM=g27995] Devo chiedere un po' di pazienza anche per questo.
A presto!




Ah, ma figurati, per quanto mi riguarda puoi prenderti tutto il tempo del mondo xD
Lo giuro, mi "secco a scrivere", nel senso che parto in quarta all'inizio, e poi non vedo l'ora di finire... sarà che ultimamente ho pochissimo tempo, sarà che ormai scrivo solo per partecipare ai contest e quindi ho anche l'ansia della scadenza (e la scrittura, per quanto sia sempre un piacere, diventa anche un po' un "dovere" se vincolata al tempo di un contest o alle sue indicazioni/prompt)... dovrei riprendere a scrivere un po' "per me" (avrei giusto una OneShot a metà da finire, a cui da un anno ogni tanto aggiungo una frase >.<).

La smetto di sparare cavolate e vado a dormire... 7 ore di sonno non mi farebbero male xD

Ancora grazie e buonanotte :)

OFFLINE
Post: 1.907
13/03/2018 21:31
 
Quota

Ciao!

Scusa il ritardo della risposta, ma ho il pc fuori uso, quindi scrivo dal cellulare. Per questo motivo sarò, ahimè, breve.
Ci sono cose su cui concordo e altre meno, altre per niente della valutazione, ma comunque apprezzo sia completa e che, tutto sommato, ci siano stati punti che hai apprezzato.

Grazie e alla prossima!
OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
13/03/2018 21:42
 
Quota

Re: Risposta
Sarabi., 12/03/2018 22.47:

E te pareva che non mi quotava male pure la riposta [SM=g27994]
Purtroppo non riesco nemmeno a cancellarlo!
Ti ricopio qua il messaggio di risposta così puoi leggerlo il modo più ordinato:
Ehilà,
che devo dire? Posso solo fare un mea culpa.
Questa storia effettivamente non è stata riletta ed è stata scritta in pochissimo tempo rispetto a quanto ne sarebbe servito. Ma ti posso assicurare che non è stato per pigrizia ma perchè davvero non avevo possibilità di fare diversamente, l'unica soluzione sarebbe stata quella di non farla partecipare, ma alla fine il contest mi è servito a tirare fuori gran parte delle idee e mi sembrava giusto concludere quello che avevo iniziato.
In questo periodo di attesa sono stata assolutamente consapevole degli errori, ma ho ovviamente aspettato la fine del contest per iniziare l'opera di correzione e revisione a cui tra poco mi dedicherò anche con l'aiuto dei tuoi consigli di cui ti ringrazio.
Purtroppo non riesco davvero a comprendere bene le regole della punteggiatura nei dialoghi, è un mio limite grandissimo. Ogni volta provo a cercare su internet qualcosa che mi aiuti ma sono sempre più confusa, allora cerco di arrangiarmi come posso.
Per quanto riguarda lo stile che ad un certo punto diventa più asciutto e il fatto che alcune cose non vengano spiegate, beh ho dovuto far rientrare la storia nei limiti di parole, quindi mi sono concentrata più su certi aspetti che su altri.
Ti ringrazio per i complimenti sulla trama e la caratterizzazione dei personaggi perché sono ciò che, credo, rendano la storia "forte" nonostante i mille difetti di forma.
Per quanto riguarda vuoto con quanto riguarda il legame degli scorpions con chi gestisce la droga nell'altra parte della città, un po' è dovuto al limite di parole e un po' al fatto che, non solo il finale per me doveva essere aperto, ma anche perché in teoria di questa storia potrebbe esserci un continuo concentrato sulla questione.
Sono felice che tu abbia colto praticamente tutto quello che volevo far arrivare al lettore e che hai riassunto benissimo in questa frase:
"Lo scorpione affascina Claire, la quale da una vita sta con questo ragazzo dal “destino” segnato, se così vogliamo dire; lo scorpione affascina Eva, perché la ragazza è attratta dal figlio di Billy, quasi ne riconoscesse l’odore; e lo scorpione affascina Jaden, che scorpione a sua volta, come Eva e gli altri, e viene catturato in queste sabbie mobili che lo risucchiano e lo spogliano di quei particolari che lo avevano tenuto lontano dal padre, portandolo a galla la sua vera natura di predatore infido."
Ti ringrazio per il lavoro di correzione che hai fatto e mi dispiace di averti presentato un lavoro troppo carente a livello di forma, ma spero che nonostante tutto ti sia piaciuto comunque leggere questa piccola avventura.
Preferirei non avere il giudizio come recensione, per il semplice fatto che correggerò un po' di cose e spero quindi che non sarà più rappresentativo di ciò che la storia sarà.
Ci vediamo al prossimo contest o magari in giro per EFP [SM=g27988]




Non preoccuparti, a volte capita che storpia, credo dipenda dal dispositivo che si usa per collegarsi o roba simile [SM=g27985]
Avevo capito che fosse una questione di fretta, perché la maggior parte sono errori di battitura o errori dovuti a correzioni dell'ultimo secondo in cui si sono accavallati più forme.
Per quanto riguarda lo stile, nel momento in cui revisionerai, parte del problema si risolverà da sé. Spezza un po' di più le frasi indipendenti tra di loro. Se ti serve una mano con la punteggiatura nei dialoghi, sono a disposizione.
Sono comunque felice di aver letto la storia, mi piace molto come caratterizzi i personaggi, lo fai con personalità e con una prospettiva sempre fresca. Semmai la correggerai sono disponibile a lasciare una recensione. A tal proposito, capisco e non preoccuparti per la valutazione.
Spero di risentirti presto, in un mio contest o in giro su Efp.

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
13/03/2018 21:44
 
Quota

Re: Re:
JulyChan, 12/03/2018 22.59:




Ah, ma figurati, per quanto mi riguarda puoi prenderti tutto il tempo del mondo xD
Lo giuro, mi "secco a scrivere", nel senso che parto in quarta all'inizio, e poi non vedo l'ora di finire... sarà che ultimamente ho pochissimo tempo, sarà che ormai scrivo solo per partecipare ai contest e quindi ho anche l'ansia della scadenza (e la scrittura, per quanto sia sempre un piacere, diventa anche un po' un "dovere" se vincolata al tempo di un contest o alle sue indicazioni/prompt)... dovrei riprendere a scrivere un po' "per me" (avrei giusto una OneShot a metà da finire, a cui da un anno ogni tanto aggiungo una frase >.<).

La smetto di sparare cavolate e vado a dormire... 7 ore di sonno non mi farebbero male xD

Ancora grazie e buonanotte :)




Tranquilla, avevo capito [SM=g27988]
Battute a parte, spero davvero che troverai tempo per qualcosa di più "lungo", ma sai anche quanto apprezzo le tue mini-shot.
A presto!

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
13/03/2018 21:50
 
Quota

Re:
.:Melian:., 13/03/2018 21.31:

Ciao!

Scusa il ritardo della risposta, ma ho il pc fuori uso, quindi scrivo dal cellulare. Per questo motivo sarò, ahimè, breve.
Ci sono cose su cui concordo e altre meno, altre per niente della valutazione, ma comunque apprezzo sia completa e che, tutto sommato, ci siano stati punti che hai apprezzato.

Grazie e alla prossima!




Ciao, figurati!

Confesso, e lo dico con il cuore in mano e un po' di imbarazzo, che la tua storia mi ha mandato in crisi. Ho provato a immedesimarmi nel tuo modo di scrivere, di gestire i tempi verbali, ma è un limite che non riesco a superare.
Mi rincuoro però a sapere che sia comunque trasparito il mio apprezzamento per la caratterizzazione e la gestione del narratore. Quello, soprattutto, perché trovo ostico il suo utilizzo e vederlo adoperato con tanta disinvoltura... ho ammirato, spero si sia capito.
Grazie per aver partecipato, e sappi che sono disponibile, quando vuoi, per un confronto più approfondito, se lo desideri.
A presto!

OFFLINE
Post: 686
13/03/2018 22:54
 
Quota

Ciao! Per prima cosa vorrei ringraziarti per la valutazione, come sempre attenta e ben approfondita. Sono inoltre contentissima del posto in classifica e vorrei chiederti, se possibile, di avere la valutazione come recensione alla storia. Purtroppo sarò breve perché non sto molto bene e non credo di riuscire a scrivere qualcosa di coerente, e ci terrei a formulare una risposta completa ed esaustiva, quindi ti ringrazio ancora per aver portato a termine il contest e a domani, spero!
OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
14/03/2018 14:02
 
Quota

Re:
__cory__, 13/03/2018 22.54:

Ciao! Per prima cosa vorrei ringraziarti per la valutazione, come sempre attenta e ben approfondita. Sono inoltre contentissima del posto in classifica e vorrei chiederti, se possibile, di avere la valutazione come recensione alla storia. Purtroppo sarò breve perché non sto molto bene e non credo di riuscire a scrivere qualcosa di coerente, e ci terrei a formulare una risposta completa ed esaustiva, quindi ti ringrazio ancora per aver portato a termine il contest e a domani, spero!




Ciao, grazie mille per l'apprezzamento, soprattutto perché vi ho fatto penare stavolta per avere i risultati>.<
Certo, passo adesso da te e dagli altri a cui manca. Spero che tu ti rimetta presto:D
Per la recensione premio, ci metterò un po' perché devo consegnare quelle di altri due contest prima (ho fatto incrociare troppi impegni in questi mesi), quindi hai tempo per indicarmi una preferenza, se ne hai una, non preoccuparti.
Riguardarti, e a presto!

OFFLINE
Post: 686
14/03/2018 14:19
 
Quota

Re: Re:
Nirvana_04, 14/03/2018 14.02:

__cory__, 13/03/2018 22.54:

Ciao! Per prima cosa vorrei ringraziarti per la valutazione, come sempre attenta e ben approfondita. Sono inoltre contentissima del posto in classifica e vorrei chiederti, se possibile, di avere la valutazione come recensione alla storia. Purtroppo sarò breve perché non sto molto bene e non credo di riuscire a scrivere qualcosa di coerente, e ci terrei a formulare una risposta completa ed esaustiva, quindi ti ringrazio ancora per aver portato a termine il contest e a domani, spero!




Ciao, grazie mille per l'apprezzamento, soprattutto perché vi ho fatto penare stavolta per avere i risultati>.<
Certo, passo adesso da te e dagli altri a cui manca. Spero che tu ti rimetta presto:D
Per la recensione premio, ci metterò un po' perché devo consegnare quelle di altri due contest prima (ho fatto incrociare troppi impegni in questi mesi), quindi hai tempo per indicarmi una preferenza, se ne hai una, non preoccuparti.
Riguardarti, e a presto!



Eccomi di nuovo qui!
Parto direttamente nel commentare punto per punto le varie voci, dato che le varie premesse le ho inserite nel messaggio inviato ieri sera.

Per quanto riguarda la grammatica mi vergogno tantissimo! Di solito è il parametro in cui prendo sempre il massimo, perché tendo ad essere abbastanza puntigliosa a riguardo. Mi consolo notando che sono solo errori di distrazione, ma quel “leggittimi” mi ha fatto avere gli incubi xD
(appena posso vado a correggere tutto, grazie!).

Concordo su ciò che hai detto sullo stile, e metterò in pratica i tuoi consigli; sono contenta che ti sia piaciuto l'uso dell'imperfetto: ammetto che è stato un po' un parto decidere quale tempo utilizzare in modo da non alterare la consecutio temporum. Il passaggio al passato remoto era voluto, ma non credevo sarebbe risultato troppo brusco, quindi ti ringrazio ancora per avermelo fatto notare.

Per quanto riguarda il finale troppo brusco (scusa per le ripetizioni, questo messaggio ne sarà pieno, ma proprio non ho la forza di rileggere e correggere tutto), non sei la prima a “lamentarsene” e – sinceramente – non convince neanche me. Inizialmente volevo che Hermione tornasse indietro nel tempo, ma poi ho pensato che fosse una cosa completamente OOC, quindi ho tagliato e cambiato le scene finali un po' di fretta per rispettare la scadenza del contest per cui la storia è stata scritta, e il risultato non mi convince per nulla. Se hai dei consigli su come allungare il finale, su cosa sarebbe più opportuno soffermarsi per rendere il tutto più convincente, io sono felice di leggerli (ovviamente non sentirti obbligata).

Ho lasciato per ultimi il personaggio di Hermione e l'attinenza al contest perché credo siano i punti un po' più complicati.
Allora, parto dicendo che io odio il personaggio di Hermione. Credo di essere l'unica, ma lo reputo il personaggio peggio riuscito e più stereotipato che la Rowling abbia creato all'interno della saga (non mi dilungo su questo punto perché non mi sembra la sede adatta xD). E mi dispiace, perché aveva secondo me tantissimo potenziale, ma proprio non riesco a digerirlo.
Ho provato in questa storia a mettere in luce quelli che secondo me sono i punti di forza di questo personaggio, aspetti che non vediamo nei libri ma che credevo sarebbero stati attinenti alla richiesta del contest: Hermione è una ragazza divisa in due, che non appartiene completamente né al mondo magico né al mondo babbano, piena di sogni e ambizioni, molto logica, ma che al tempo stesso si lascia guidare dalle sue emozioni ed è a tratti impulsiva.
Credevo la storia si adattasse bene alla richiesta proprio perché fin dall'inizio Hermione si sente divisa in due, cerca di sopprimere una parte di sé per potersi sentire finalmente parte di un qualcosa, cerca di prendere la strada più facile, per poi capire che la vita è scendere a compromessi, ed è dannoso far finta di essere ciò che non si è: perché è nella natura di Hermione essere “divisa in due”, e va bene così, basta trovare un equilibrio.
Non so se si era capito ciò che volevo dire, leggendo la tua valutazione credo di sì, quindi non riesco a capire queste ultime righe: “Questa lotta, però, non mi è stata mostrata con forza e come “protagonista”, non c’è una vera e propria lotta dentro Hermione, ma più un ritrovare se stessa. Ed è per questo motivo che non ti assegno il punteggio pieno. Il tema c’è, ma non è espresso con la giusta dose di contrasto e risolutezza.”
In che senso?
La mia non vuole per niente essere una polemica, anzi, vorrei semplicemente capire cosa intendessi tu per “lotta interiore”, o comunque come avresti voluto che il tema del contest venisse sviluppato. Perché non so, una lotta più forzata l'avrei trovata, appunto, forzata. Se una delle storie “in gara” ha sviluppato bene questo tema e vorresti indicarmela mi farebbe piacere leggerla, proprio perché non riesco a capire in che modo la lotta interiore dovesse essere più risoluta.
A meno che, ovviamente, non si stia parlando di adolescenti (volubili per natura xD) o di personaggi con problemi di personalità multipla (o, per fare un esempio più serio, un Sirius Black che si ritrova diviso tra lealtà verso la famiglia e lealtà verso i propri ideali), quindi comunque di esempi più semplici da trattare perché, a parer mio, un po' più banali e immediati, non saprei proprio come avrei potuto trattare il tema senza rendere il tutto forzato.

Non dico niente sui tuoi commenti sul Tempo perché hai capito esattamente cosa intendevo, quindi è inutile dilungarsi, e sono contenta che tu abbia apprezzato il titolo e ne abbia colto tutti i significati. Era forse uno dei punti che più mi preoccupava, e invece sono rimasta sorpresa!

Per concludere, spero che la mia risposta non sia risultata polemica perché non vuole esserlo, mi piace soltanto confrontarmi con gli altri e capire quali fossero le aspettative di chi ha proposto il contest, proprio per non ripetere gli stessi errori in futuro.

Per la recensione premio, scegli tu ciò che vuoi! Non conoscendo i tuoi gusti non vorrei proporti storie che si allontanano totalmente dai tuoi interessi.
Grazie ancora e alla prossima!
OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
14/03/2018 14:22
 
Quota

Recensioni Premio
1° Posto
JulyChan: 4/4

2° Posto
Marauder Juggernaut: 2/2

3° Posto
_cory_: 1/1


Premi Speciali

Premio "Rana"
fiore di girasole: 1/1

Premio "scorpione"
Marauder Juggernaut: 1/1


Ho lasciato le valutazioni come recensioni; se manca qualcuno, fatemelo sapere e rimedierò.
Questa è la classifica fa tenere d'occhio per seguire l'andamento delle recensioni premio; se qualcosa non quadra, fatemelo sapere.
Vi ringrazio ancora una volta per la vostra partecipazione e il piacevole confronto. Spero di potervi risentire presto in un altro contest.
[Modificato da Nirvana_04 23/06/2018 11:00]

OFFLINE
Post: 2.256
Giudice*****
14/03/2018 16:00
 
Quota

Re: Re: Re:
__cory__, 14/03/2018 14.19:



Eccomi di nuovo qui!
Parto direttamente nel commentare punto per punto le varie voci, dato che le varie premesse le ho inserite nel messaggio inviato ieri sera.

Per quanto riguarda la grammatica mi vergogno tantissimo! Di solito è il parametro in cui prendo sempre il massimo, perché tendo ad essere abbastanza puntigliosa a riguardo. Mi consolo notando che sono solo errori di distrazione, ma quel “leggittimi” mi ha fatto avere gli incubi xD
(appena posso vado a correggere tutto, grazie!).

Concordo su ciò che hai detto sullo stile, e metterò in pratica i tuoi consigli; sono contenta che ti sia piaciuto l'uso dell'imperfetto: ammetto che è stato un po' un parto decidere quale tempo utilizzare in modo da non alterare la consecutio temporum. Il passaggio al passato remoto era voluto, ma non credevo sarebbe risultato troppo brusco, quindi ti ringrazio ancora per avermelo fatto notare.

Per quanto riguarda il finale troppo brusco (scusa per le ripetizioni, questo messaggio ne sarà pieno, ma proprio non ho la forza di rileggere e correggere tutto), non sei la prima a “lamentarsene” e – sinceramente – non convince neanche me. Inizialmente volevo che Hermione tornasse indietro nel tempo, ma poi ho pensato che fosse una cosa completamente OOC, quindi ho tagliato e cambiato le scene finali un po' di fretta per rispettare la scadenza del contest per cui la storia è stata scritta, e il risultato non mi convince per nulla. Se hai dei consigli su come allungare il finale, su cosa sarebbe più opportuno soffermarsi per rendere il tutto più convincente, io sono felice di leggerli (ovviamente non sentirti obbligata).

Ho lasciato per ultimi il personaggio di Hermione e l'attinenza al contest perché credo siano i punti un po' più complicati.
Allora, parto dicendo che io odio il personaggio di Hermione. Credo di essere l'unica, ma lo reputo il personaggio peggio riuscito e più stereotipato che la Rowling abbia creato all'interno della saga (non mi dilungo su questo punto perché non mi sembra la sede adatta xD). E mi dispiace, perché aveva secondo me tantissimo potenziale, ma proprio non riesco a digerirlo.
Ho provato in questa storia a mettere in luce quelli che secondo me sono i punti di forza di questo personaggio, aspetti che non vediamo nei libri ma che credevo sarebbero stati attinenti alla richiesta del contest: Hermione è una ragazza divisa in due, che non appartiene completamente né al mondo magico né al mondo babbano, piena di sogni e ambizioni, molto logica, ma che al tempo stesso si lascia guidare dalle sue emozioni ed è a tratti impulsiva.
Credevo la storia si adattasse bene alla richiesta proprio perché fin dall'inizio Hermione si sente divisa in due, cerca di sopprimere una parte di sé per potersi sentire finalmente parte di un qualcosa, cerca di prendere la strada più facile, per poi capire che la vita è scendere a compromessi, ed è dannoso far finta di essere ciò che non si è: perché è nella natura di Hermione essere “divisa in due”, e va bene così, basta trovare un equilibrio.
Non so se si era capito ciò che volevo dire, leggendo la tua valutazione credo di sì, quindi non riesco a capire queste ultime righe: “Questa lotta, però, non mi è stata mostrata con forza e come “protagonista”, non c’è una vera e propria lotta dentro Hermione, ma più un ritrovare se stessa. Ed è per questo motivo che non ti assegno il punteggio pieno. Il tema c’è, ma non è espresso con la giusta dose di contrasto e risolutezza.”
In che senso?
La mia non vuole per niente essere una polemica, anzi, vorrei semplicemente capire cosa intendessi tu per “lotta interiore”, o comunque come avresti voluto che il tema del contest venisse sviluppato. Perché non so, una lotta più forzata l'avrei trovata, appunto, forzata. Se una delle storie “in gara” ha sviluppato bene questo tema e vorresti indicarmela mi farebbe piacere leggerla, proprio perché non riesco a capire in che modo la lotta interiore dovesse essere più risoluta.
A meno che, ovviamente, non si stia parlando di adolescenti (volubili per natura xD) o di personaggi con problemi di personalità multipla (o, per fare un esempio più serio, un Sirius Black che si ritrova diviso tra lealtà verso la famiglia e lealtà verso i propri ideali), quindi comunque di esempi più semplici da trattare perché, a parer mio, un po' più banali e immediati, non saprei proprio come avrei potuto trattare il tema senza rendere il tutto forzato.

Non dico niente sui tuoi commenti sul Tempo perché hai capito esattamente cosa intendevo, quindi è inutile dilungarsi, e sono contenta che tu abbia apprezzato il titolo e ne abbia colto tutti i significati. Era forse uno dei punti che più mi preoccupava, e invece sono rimasta sorpresa!

Per concludere, spero che la mia risposta non sia risultata polemica perché non vuole esserlo, mi piace soltanto confrontarmi con gli altri e capire quali fossero le aspettative di chi ha proposto il contest, proprio per non ripetere gli stessi errori in futuro.

Per la recensione premio, scegli tu ciò che vuoi! Non conoscendo i tuoi gusti non vorrei proporti storie che si allontanano totalmente dai tuoi interessi.
Grazie ancora e alla prossima!




Dal prossimo contest, ho deciso che aggiungerò punti alla grammatica, portandola in quindicesimi. Ti dico questo perché la tua storia, da un punto di vista sintattico, era perfetta. Le sbavature erano di distrazione, cose che capitano e che non sono indice di mancanza (credo di averlo anche detto nella valutazione), quindi sto ancora cercando un modo per bilanciare meglio i voti.

Credo che potresti lavorare sugli ultimi due paragrafi. Quello più corto - il penultimo - e l'ultimo. Ricordi quando parlavo di aggiungere dialoghi? Beh, ovviamente è solo la mia personale visione della storia, ma lì sarebbe perfetto, non solo bilanceresti lo stile e la spartizione dello spazio, ma potresti "mostrare" sia il cambiamento di Hermione sia la risoluzione finale; in questo modo, avresti anche la possibilità di rendere più attivo Ron.
Tipo, e sto sparando in maniera del tutto soggettiva a caso, nel penultimo potresti mostrare una scena in cui Hermione è con gli amici, o tra colleghi; puoi decidere se inserire qualcuno (Ron stesso o un amico) che le chiede se qualcosa non va e lei "svia" o minimizza; o se inserire una parte in cui qualcuno fa progetti o le chiede pareri e metti in risalto che mentre fuori nessuno se ne accorge, dentro lei sta "annegando" in quella vita.
Nell'ultima parte, invece, potresti mostrare lei che va da Ron. Direi di non aggiungere il momento in cui gli dice tutto, direi che è un qualcosa che se lasciato in sospeso rende perfettamente, ma che ne so... lei che gli va incontro e gli stringe la mano o gli dice "dobbiamo parlare" e lui, come sempre ottuso com'è, non comprende subito o fraintende o si mostra spaesato, e lei che mostra la sua aria tra l'esasperato e il comprensivo, e che quindi dia già una parvenza di tornare alla normalità. Non so se si è capito cosa intendo.
In questo modo, renderesti meno brusca la scelta di usare il passato remoto. Di per sé, questo tempo verbale è più concreto, immette nell'azione principale; inserire scene più "concrete" lo giustificherebbe meglio, secondo me.
Ovviamente sono idee molto in aria, non voglio mettere bocca sul tuo lavoro. E' solo una mia interpretazione.

Non preoccuparti, nessuna polemica. Hai fatto bene a chiedere. Ci tengo a precisare che i punti mancanti nel voto di trama riguardano l'intreccio e non l'attinenza al bando. All'inizio non mi è saltato all'occhio, ma portando a termine la storia ho poi capito ciò che intendevi tu. Quindi lì, va bene.
La tua storia mi ha diviso a metà per quanto riguarda i punti bonus, ovvero quelli che assegnavo se la trama avesse esaltato la lotta, il conflitto: hai inserito gli elementi di una rinuncia, credo che questo sia chiaro, ma quello che voglio dire io è che non sono stati protagonisti. Il tema del tempo che scorre e non si può controllare è il protagonista come tema, il flusso di eventi che segui nella narrazione poi hanno reso la trama molto riflessiva, in questo modo la sua rinuncia ai sogni per poi sperare di poter trovare un equilibrio parlandone con Ron non ha avuto il giusto pathos.
Probabilmente ho reso male io l'idea nel bando, mi dispiace. Con "protagonista" intendevo qualcosa come quello che è presente nella storia di July, dove abbiamo Hermione e Draco che combattono il loro astio ma che poi esplodono nel finale, o anche Hermione che tenta di sopprimere la sua parte di "prima della classe" ma cede per ben due volte; o qualcosa come "Zenit" dov'è la "vittima" a combattere la propria natura. Ho fatto questi due esempi perché me lo hai chiesto, ma sia ben chiaro che entrambe non solo sono diverse tra loro ma non tolgono nulla alla tua.
Nelle storie a cui ho assegnato punteggio pieno, comunque, il tema del conflitto era esaltato ed era centrale, mentre nella tua storia è presente - e ho dato un punto per questo - ma non spicca come protagonista. E' come se il conflitto nella tua storia fosse più "astratto" mentre io cercavo qualcosa di più "concreto", ma sempre parlando di punti bonus.

Fatico un po' a trasferire le mie idee su carta in questo modo. Se hai ancora dubbi, ti prego di non esitare, perché sono più che disponibile a confrontarmi.
Sì, il titolo mi è piaciuto molto, ha reso perfettamente l'idea del Tempo. Visto? Sono una persona stranaXD Ma felice di aver compreso i punti su cui eri più insicura.
[Modificato da Nirvana_04 14/03/2018 16:03]

Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:58. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com