| | | OFFLINE | | | Post: 1.576 | Giudice***** | |
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22/10/2017 13:21 | |
Buongiorno cari partecipanti, come promesso, oggi posto i risultati. Prima di procedere con la classifica, ci tengo a farvi innanzitutto i complimenti, poiché ho ricevuto delle storie molo belle. E poi volevo dirvi che se avete qualche dubbio e/o perplessità ditelo così possiamo discuterne.
Valutazioni
Ottavo posto: In vino veritas di wendy_88 42/50 punti
Grammatica: 6.5/10. La storia è piena zeppa di errori che non mi hanno reso facile la lettura. “Non è poteva più di vederlo in quello stato”, qui c’è una è che non ha un senso. “E se Yamato ti da un bel due di picche?”, la terza persona singolare del verbo dare è “dà” con l’accento. “Ah.. smettila..”, i puntini di sospensione sono tre e non due. “ma per fortuna il bicchiere di vino rosso aiuto” qui ti è sfuggito un errore di battitura è “aiutò”. “La prese e iniziò a suonare note cosi”, così con la “i” accentata, ma anche qui ti deve essere sfuggito. “E non se essersene mai accorto”, qui abbiamo invece un “se” messo lì a caso. Troppi, troppi errori. Forse scaturiti della fretta poiché alcuni sono veramente di battitura ma che rallentano la lettura.
Attinenza al prompt: 8/10. L’emozione da te scelta era la determinazione, presente in tutto il testo, dove percepiamo la determinazione di Mimi nel voler dichiarare i suoi sentimenti a Yamato. Lo strumento da te scelto era la voce che non è stata presente in tutto il testo, ma c’era poiché Mimi canta una strofa di una canzone a Yamato.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10. Mimi è sempre stata innamorata in segreto di Yamato, ma non sa come dirglielo nonostante sia determinata. Una sera, presa di coraggio, dopo avere visto l’ennesima rivale che si faceva avanti, lo segue fino a casa, ma si blocca poiché ha paura. Ed inizia a riflettere ad alta voce, ma Yamato – in balcone a fumarsi una sigaretta – la sente e la invita a salire. Lì bevono del vino e Yamato inizia a suonare la chitarra con Mimi che canta una dichiarazione d’amore. Allora Yamato si dichiara e si baciano. E si mettono insieme. Allora... Mimi mi è sembrata leggermente OCC, nel senso che lei non è una tipa timida che sta lì a dire lo faccio o non lo faccio, no lei è una tipa che agisce e basta. Oppure quando entra a casa di Yamato e si ammutolisce perché non sa che dire, no lei è l’esatto opposto, è il centro dell’attenzione non sta mai zitta. Invece Yamato è IC, lui e la sua passione per la musica, quella sua aria perennemente imbronciata, e soprattutto lui che non sa come comportarsi con una ragazza.
Originalità: 10/10. Già il fatto che tu abbia usato Yamato e Mimi come protagonisti della storia ti fa guadagnare il pieno punteggio, dato che scrivi sempre Taiora. Quindi ho apprezzato il cambio di personaggi, nonostante la trama sia un po' un cliché.
Gradimento personale: 9/10. Mi è piaciuta la storia. Ma io avrei voluto vedere Yamato e Mimi battibeccare, perché io adoro quando lo fanno ed è per questo motivo che mi piacciono come coppia.
Settimo posto: Hello, it’s me... Killian di rora02L 44.5/50 punti
Grammatica: 10/10. La storia si legge in modo scorrevolissimo. Non è presente neanche un errore di battitura! Bravissima.
Attinenza al prompt: 8.5/10. Nella storia hai saputo mantenere al centro il prompt della voce, essendo una flashific, mentre per quanto riguarda la tristezza l’ho percepita insieme ad altri sentimenti quale la disperazione di Killian per aver abbandonato Emma, quindi non era il centro della storia.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 8/10. Per essere una flashfic, la trama è ben sviluppata. Killian che è morto e si ritrova nel buio degli inferi e così dà spazio ai suoi pensieri, cioè di non aver mantenuto la promessa di non morire e il fatto che, diventando l’oscuro (poiché la storia è ambientata nel mid seasion finale della 5 stagione) ha ferito i suoi cari, specie il suo vero amore Emma, e che è pentito di tutto ciò. Quindi da ciò, si evince che Killian e IC. Brava.
Originalità: 8/10. Do questo voto sia per la canzone sia per il momento da te descritto. Ho sentito e risentito questa canzone che ormai la odio. Ed ho letto tantissime fan fiction che descrivono esattamente questo momento. Ma il tuo ripercorrere i pensieri di Killian mi è piaciuto tanto.
Gradimento personale: 10/10. Ovviamente io adoro i CaptainSwan. E questo momento è uno dei più strazianti di tutta la serie. Piango al solo ricordarlo. La storia poi mi è piaciuta perché percepivo tutta la disperazione di Killian e mi è sembrato di rivivere la quinta stagione quando speravo che Killian tornasse in vita.
Sesto posto: Note di verità di Trixie 45/50 punti
Grammatica: 9.5/10. La storia è stata scorrevole da leggere. Mi piace il tuo stile, sa essere semplice, ma molto molto profondo. L'unico errore che ho visto è stato un piccolissimo errore di battitura: “era già stato fatto, settimane prima, da Emma e sua padre” qui volevi dire “suo” e non “sua”.
Attinenza al prompt: 8/10. Lo strumento da te scelto era l'arpa, presente in maniera indiretta nella prima parte della storia, poiché le nostre tre protagoniste cercano un arpista, e presente fisicamente nella seconda metà della storia, poiché Regina la suona. Meno presente l'amore che si è intravisto nell'ultima fase della storia, quando Regina, mentre suona, non riesce più a tenere segreto il suo amore per Emma.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 10/10. E' il trentacinquesimo anniversario, nonché compleanno di Emma, di Storybrooke e Regina, Snow ed Emma stanno organizzando una festa – che poi sarebbe anche di compleanno – per festeggiare questo importante traguardo. La festa si svolgerà nella palestra della scuola, ma mentre le nostre tre protagoniste preparano il tutto, Snow rivela che l'arpista che avevano ingaggiato non è più disponibile. Snow l'aveva chiesto a Regina, dato che lei sa suonare l'arpa, ma lei inizialmente rifiuta ed è solo grazie ad Emma che accetta. Giunto il giorno della festa, Regina suona l'arpa, per la precisione un brano popolare che Hook ha scelto per ballare con Emma. Ma durante la sua performance si sofferma a guardare i due che ballano e non può fare a meno di esprimere il suo amore segreto per Emma. La storia finisce così. I tre personaggi principali sono caratterizzati bene, di Regina hai saputo mantenere questa sua “freddezza”, questo suo contrasto con le idee dei Charmings, di Emma hai saputo mantenere il suo carattere che va in contrasto con Regina e Snow, beh lei è caratterizzata bene, poiché hai reso benissimo il suo desiderio che tutti vadano d'accordo.
Originalità: 9/10. L'idea mi piace, anche se per i miei gusti è un po' un cliché. Mi è piaciuto che hai fatto suonare l'arpa a Regina, la trovo un'idea bellissima, anche se non sappiamo effettivamente se nella serie lei la sappia suonare o no. Ma ciò non ha importanza, poiché potrebbe sempre usare la magia per farlo.
Gradimento personale: 8.5/10. La storia mi è piaciuta, nonostante io non sia fan della Swanqueen. Mi è piaciuto questo finale così triste e malinconico, come a sottolineare la realtà dei fatti: Emma è sposata con Hook e Regina non potrà mai averla. Un po' mi dispiace per Regina, però io sono convinta che lei in realtà sia felice per Emma.
Quinto posto: Ovunque tu sarai di Architetto di sogni 45.5/50 punti
Grammatica: 9.5/10. La storia, è stata scorrevole da leggere, hai uno stile semplice e fluido. Unico, piccolissimo errore che ho trovato è in questa frase: “Frustrato, sbattè”, l'accento della “e” è sbagliato, poiché “sbatté” si scrive con l'accento rivolto verso destra.
Attinenza al prompt: 9.5/10. Lo strumento da te scelto era la chitarra, presente in tutta la storia, quando per l'appunto Kirito, o Kazuto, la vede e si ricorda di quando tempo addietro la suonava, poi la prende in mano per suonarla, dedicando il pezzo alla sua Asuna. Emozione da te scelta era la disperazione, che si percepisce durante tutta la storia, poiché è chiaro che Kirito è disperato per avere perso la sua Asuna.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 9/10. La storia è ambientata nella seconda metà della prima stagione, quando Asuna è ancora intrappolata nel mondo virtuale, quindi in quello reale è in coma. Kirito è disperato e vorrebbe che la sua Asuna si svegliasse, ma soprattutto la vuole trovare nel mono virtuale. Una sera, così, mentre è immerso nella sua disperazione, trova nella sua stanza la sua vecchia chitarra che tempo addietro suonava. La prende e, immerso nei ricordi, decide di suonarla. Ma non solo, apre la finestra come se sperasse che le note della sua disperata melodia possano in qualche modo raggiungere la sua adorata. E lo fanno. Grazie a Yui, la loro figlia virtuale, che grazie a un collegamento super tecnologico (che dopo l'ennesima lettura non ho capito come ha fatto, ma io non sono molto tecnologica), fa in modo che anche il regno di Alfheim senta la melodia di Kazuto. Quindi anche Asuna la sente e sa che è Kirito, che sta suonando per lei. Allora si affaccia alle sbarre della sua gabbia e nonostante siano in un mondo diverso, reale e virtuale, fa sapere al suo amato che sta bene. E in effetti Kirito sente che il suo messaggio è arrivato ad Asuna. Parlando di IC di personaggi, per Kirito non c'è problema, dato che hai saputo mantenere la sua disperazione per avere perso Asuna, ma allo stesso tempo lui non se ne sta con le mani in mano, anzi vuole salvarla. Per Asuna... non mi esprimo più di tanto, poiché è apparsa poco nella storia, solo alla fine e quindi non ho materiale sufficiente per giudicarla. Dico solo che il fatto che pensi subito a Kirito, fa capire che è IC.
Originalità: 9/10. L'idea mi piace. La trovo assai romantica. È come una serenata d'amore – anche se non la chiamerei così – ma a distanza, come a dire che la forza dell'amore sconfigge tutto, anche le barriere tra due realtà.
Gradimento personale: 8.5/10. Allora... faccio una premessa: a me Asuna come personaggio non piace, e non mi piace nemmeno la ship. Kirito infatti lo shippo con Sinon. Ma, a parte questa piccola premessa, devo dire che la storia mi è piaciuta. Ha quel tono triste, malinconico e disperato che farebbe versare fiumi di lacrime anche per un personaggio che odi, come Asuna. Non mi piace manco Kirito ma dettagli. Però, meriti i miei complimenti perché hai fatto un buon lavoro.
Quarto posto: My long lost friend di Fiore di cenere 46.5/50 punti
Grammatica: 10/10. Ho letto la storia tutta d’un fiato. Non è presente nemmeno un piccolo errore di battitura. Bravissima!
Attinenza al prompt: 10/10. Lo strumento da te scelto era il pianoforte, che è il protagonista – insieme a Leo – della storia, quindi ci siamo. L’emozione da te scelta era il rimpianto, sentimento centrale, ma che gradualmente hai fatto intendere, nel senso che prima pensavo che l’emozione fosse il dolore per avere perso l’amico, invece lui rimpiange di non averlo salvato.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 9/10. In una delle tante stanze del castello della casata dei Baskerville, c’è un pianoforte, che è suonato da Leo. Quel giorno – che è il compleanno del suo defunto amico Eliot – sta suonando il Requiem di Mozart, brano che suonavano insieme e lì si perde nei ricordi. Si perde nel dolore, si perde nel rimpianto di non averlo salvato. Quando, però, suona l’ultima nota tutto svanisce. Allora essendo Leo un personaggio del manga – che io devo ancora leggere – lo voglio giudicare come un personaggio originale (non mi voglio spoilerare tranquilla), quindi ho capito che Leo è un personaggio molto molto tormentato da questa perdita del suo amico. Sembra anche un personaggio misterioso, anche temuto per certi aspetti.
Originalità: 9/10. Allora... ho apprezzato la scelta del brano di Mozart. L’idea del personaggio tormentato mi è piaciuta. Ma soprattutto di mettere in luce un personaggio del manga che magari pochi conoscono.
Gradimento personale: 8.5/10. La storia mi piace. La protagonista assoluta, più che Leo, è la musica e ciò mi rende molto felice. Potevo vedere i tasti del pianoforte suonati da Leo, ed immaginarmi la triste, la tormentata melodia. E poi... io sono curiosa di sapere ogni cosa sui Baskerville. Non vedo l’ora di leggere il manga!
Terzo posto: Le stagioni dell'anima di Felinala 47/50 punti
Grammatica: 9.5/10. La storia è stata molto scorrevole da leggere. Amo il tuo stile, ma non c'è bisogno che te lo dico, visto che lo saprai già. Ma ecco, un piccolo punto e virgola mi ha lasciato perplessa: “i draghi malvagi poi; la Terra […]” quel punto e virgola dopo il poi mi spezza la frase, forse volevi metterlo prima, cioè dopo malvagi, ma invece a causa della distrazione lo hai messo dopo.
Attinenza al prompt: 8.5/10. Lo strumento da te scelto era la viola, presente in tutta la storia, poiché la storia si svolge proprio mentre Trunks suona. Invece l'emozione da te scelta era la gioia, che è il risultato finale della storia. Mi spiego: per tutta la storia ho percepito, sconforto e disperazione, ma da questi due sentimenti è nata la gioia, gioia di continuare a vivere nonostante la cecità di Trunks. Quindi la gioia non è il centro della storia.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 9/10. La storia inizia con un concerto di beneficenza, in cui Trunks e la sua orchestra devono suonare le “Quattro stagioni” di Vivaldi. Il concerto inizia con la “Primavera” e Trunks si perde nei suoi ricordi. Ricordi di gioventù (che lui chiama la sua primavera), in cui si godeva la vita. Ricordi del momento in cui inizia a perdere la vista (che lui chiama estate/autunno). Ricordi di quando è totalmente cieco, che lui chiama inverno. Ci sono, però, due persone che lo spronano ad andare avanti: suo padre – Vegeta – che lo prende e lo porta nella Gravity Room e gli fa capire che ha perso la vista, ma ha anche i restanti 4 sensi. E poi Pan, grazie alla quale ha imparato a suonare la viola. La storia si conclude con la fine del brano, il pubblico che applaude e Trunks che è riuscito a trasmettere la sua gioia a Pan. I personaggi sono IC, ritengo che sia da Trunks farsi prendere dallo sconforto per una malattia quale la cecità. Vegeta che ovviamente lo sprona nel suo modo è totalmente IC, cioè secondo me sarebbe stata una scena da episodio e Pan anche è IC, a mio parere perché è proprio da lei non arrendersi e spronare i suoi cari.
Originalità: 10/10. E qui meriti un applauso. Cioè partendo dal fatto che io mi aspettavo una storia su Tapion (unico personaggio che mi viene in mente che nell'universo di DB suona), o al massimo Crilin (visto che nel film di Broly canta) e tu invece mi ha scritto una storia su Trunks che a rigor di logica non dovrebbe suonare uno strumento, sei stata originale. Ma la vera originalità di questa storia è che tu abbia associato le 4 stagioni di Vivaldi ai quattro periodi della vita di Trunks (salute, inizio malattia, sconforto, gioia di vivere) come se fosse un cerchio.
Gradimento personale: 10/10. Ho adorato questa storia. Le “Quattro Stagioni” di Vivaldi mi piacciono molto, specie la “Primavera” ma al di là di questo ho trovato questa storia profonda, ma con un messaggio di fondo: cioè quello di non arrendersi mai, nonostante una malattia come la cecità. Bravissima!
Secondo posto: Esamble di apeirmon 47.5/50 punti
Grammatica: 10/10. Ho letto la storia tutta d’un fiato. Non è presente nemmeno un errore di battitura. Bravissimo!
Attinenza al prompt: 8.5/10. L’emozione da te scelta era l’amicizia, che è stata il centro della storia. Yamato che – dopo anni – rivede i suoi amici e in un primo momento si chiede se la lontananza abbia nociuto al loro rapporto, ma che poi si ricrede grazie alla sua armonica – che non è stata il centro della storia, come invece mi sarei aspettata – scopre che il loro rapporto è rimasto immutabile.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 10/10. La storia è ambientata dopo la fine di Zero 02, dopo l’epilogo per intenderci. Il protagonista è Yamato che dopo tanto tempo, durante la fiera dei mostri digitali rivede tutti i suoi amici. Cerca di approcciare con loro, ma tutti sono impegnati. Si chiede se dopo tutto questo tempo non si siano allontanati, ma poi si ricrede poiché grazie al suono della sua armonica i suoi amici ricordano i vecchi tempi. Allora... per quanto riguarda invece la caratterizzazione dei personaggi, secondo me, hai fatto un ottimo lavoro, poiché riuscire con solo 1550 parole a disposizione a caratterizzare 12 personaggi più 12 Digimon (per un totale di 24 personaggi) non è una cosa facile. Anzi ti dirò di più, secondo me, sei riuscito a caratterizzarli in base alla loro crescita. Mi spiego: nonostante siano cresciuti sono rimasti sempre gli stessi.
Originalità: 10/10. L’idea mi piace. Questa storia potrebbe essere un papabile episodio ambientato dopo l’epilogo. Un Ova, per spiegarmi meglio. L’idea di far suonare Yamato per i suoi amici la trovo bellissima, come a dire che lui non preferisce uno ad un altro, ma li ama tutti allo stesso modo.
Gradimento personale: 9/10. La storia mi è piaciuta. È leggera da leggere, grazie allo stile semplice che a me piace molto. E ti dà quella sensazione che i Digimon non siano finiti. Mi spiego: leggere la tua storia mi ha dato la sensazione di rivivere un episodio Digimon. Unica cosa che mi è stata difficile leggere – e qui sono di parte, per cui concedimelo – sono state le due piccole scene Sorato, ma che vabbè ci sta dato che la storia è ambientata nell’epilogo.
Primo posto: Note sull'oceano di Perseo e Andromeda 48/50 punti
Grammatica: 9.5/10. La storia è stata scorrevolissima da leggere. Il tuo stile mi ha rapito, anzi mi ha conquistata. Unico, piccolo, banale errore che ho scovato è di un accento: “di ogni nota perchè” perché si scrive con l'accento rivolto verso destra.
Attinenza al prompt: 9.5/10. Lo strumento da te scelto era il flauto, presente in tutta la storia, anche se non viene nominato direttamente, ma si capisce in maniera evidente che Sorrento sta suonando il flauto. L'emozione da te scelta, invece, era la solitudine presente in maniera chiara nella prima parte della storia, dove emerge la solitudine che prova Sorrento, mentre nella seconda parte della storia è contrapposta alla tristezza che Sorrento trasmette a Julian.
Trama e caratterizzazione dei personaggi: 10/10. La storia inizia con Sorrento, cavaliere di Poseidone, che suona il suo flauto. E riflette. Riflette su come da bambino si sentisse abbandonato, riflette su come prima usasse la musica come strumento di morte e che, grazie ad Andromeda, cavaliere che lo ha sconfitto, lui abbia capito che stava sbagliando, che non doveva utilizzare la musica come strumento di morte, ma al contrario. Riflette, infine, su come non abbia abbandonato Julian, nonostante non sia più Nettuno. Riflette su quanto si senta solo, in realtà poiché non riesce a trasmettere i suoi sentimenti al suo padrone. Cambia il punto di vista: Julian cammina, sente le note della triste melodia del suo suddito, e riflette anche lui, mostrandosi pentito per le sue azioni, per avere fatto del male a Sorrento. Riflette anche sui sentimenti che prova verso il cavaliere, scoprendo che in realtà sono d'amore. E, quando arriva di fronte a Sorrento e lui finisce di suonare, gli promette che rimarranno insieme per sempre e Sorrento afferma che per lui sarebbe disposto a morire. I due personaggi sono molto IC: Sorrento devoto al suo padrone, al suo signore che per lui farebbe di tutto, persino morire. Julian pentito di quello che ha fatto sotto le vesti di Nettuno e che è pronto a redimersi, e che soprattutto conta sul suo cavaliere.
Originalità: 10/10. Allora... ho apprezzato il fatto che tu abbia scelto di scrivere su un personaggio poco trattato sul fandom di Saint Seiya quando ne potevi usare altri più “famosi”. Ma la cosa che ho trovato veramente originale è il fatto che tu hai sviluppato la storia su due punti di vista, dando spazio in maniera equa sia a chi suona, sia al personaggio che percepisce l'emozioni che il suonatore trasmette.
Gradimento personale: 9/10. I protagonisti della storia sono due personaggi che non suscitano il mio interesse, almeno Sorrento, Julian non mi è mai piaciuto. Ma ho apprezzato molto questa storia, sia per il tuo stile, che come ho detto al punto precedente, mi ha rapita, sia perché in questa storia emerge tutta la solitudine che questo povero personaggio prova, che mi fa venire voglia di abbracciarlo. Ho apprezzato pensa, lo sfondo slash di questa storia.
Bene, a breve passerò a lasciare le recensioni premio. Sarò io a decidere le storie.
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