Eccomi qui! Ho apprezzato davvero molto entrambe le vostre storie, davvero, quindi proprio perché sarebbero state quasi allo stesso livello, ho scelto di non darvi alcun punteggio.
Detto questo, vi lascio ai giudizi ♥
Owaranai Yoru ni... di Windstorm96
Grammatica & Stile: Leggendo ho riscontrato un solo errore di sintassi in qui:
“una parte di me mi guarda tornare”, dove già c'è l'utilizzo del “me” non può esserci anche il
“mi”. Avresti potuto renderla “Una parte di me guarda mentre sto tornando” o “Una parte di me sta guardando che torno” o qualcosa di simile. Per il resto non ho notato altri errori e l'utilizzo della sintassi e della punteggiatura è azzeccato.
Lo stile è pulito e semplice, che tuttavia sono adatti alla tipologia di racconto che è la storia, dato che si sviluppa in un testo prettamente introspettivo.
Non disturba nemmeno l'alternazione dei due punti di vista e, per quanto sia utilizzata in entrambi la prima persona, risulta scorrevole.
Caratterizzazione: La caratterizzazione traspare per tutto il testo; Nezumi convinto nelle sue idee, fino all'autodistruzione, Shion convinto e fiducioso nei suoi confronti. Per quanto solo questi due aspetti non facciano un'introspezione a tutto tondo, durante la lettura si viene avvolti da entrambe le caratterizzazioni, che risultano azzeccate e ben ic a chi legge e conosce l'opera di partenza.
Originalità: Non è molto originale, o almeno non succedono fatti salienti, ma di fatto risulta comunque una storia godibile e con un finale che forse era prevedibile o forse no, considerato come era iniziata.
Utilizzo citazione: La citazione si trova ben amalgamata all'interno del testo, cosa che ho apprezzato e che allo stesso tempo, comunque, anche il testo mi ha trasmesso. C'è quindi un buon uso della citazione e nel leggerla non risulta estranea al resto del racconto.
Giudizio personale: Molto carina; è stato piacevole leggerla... Almeno finché non sono arrivata alla parte in cui si capiva che non era finita bene, per loro. Cioè, non del tutto, in fondo si sono rivisti e hanno avuto il loro lieto fine, ma ammetto che una parte di me avrebbe voluto vederli felici subito – o almeno passato qualche anno – ma mi rendo conto che, forse, è stata la scelta più giusta.
Ho apprezzato anche la scelta di usare entrambe le introspezioni, per quanto io sia una scettica circa questo tipo di testi: non sempre vengono resi nel modo giusto e risultano banali e già visti; questa storia non ha nulla di innovativo o comunque di “particolare”, ma forse è la sua semplicità che è da premiare, il fatto che con così pochi elementi e tutta introspezione, riesca a trasmettere così tanto dei personaggi e di ciò che li lega.
Paura di LadyAshla (Aiko_Miura su efp)
Grammatica & Stile: Una cosa che ho notato subito è stata la mancanza di “spazi” tra i tre puntini e la parola successiva; poi l'uso di
“!?” invece di
“?!”, la prima è usata principalmente in inglese, mentre la seconda dovrebbe essere la più corretta in italiano. Per il resto non ho notato errori o utilizzo errato a livello morfosintattico.
Lo stile anche in questo caso è semplice e diretto, pulito. Le frasi e le azioni sono ben chiare durante la lettura.
Nulla da aggiungere su questo punto, il testo è visto in terza persona ed è scorrevole da leggere, il lessico semplice e adatto al tipo di racconto.
Caratterizzazione: Armin è visto dal suo carattere di bambino, un acerbo Armin che conosciamo fin dall'inizio della storia e che poi, con il tempo, si è evoluto post invasione del Gigante Colossale. Il personaggio è quello che abbiamo imparato a conoscere, merito anche del fatto che per quanto non avessimo una caratterizzazione del nonno, essa deve essere stata piuttosto simile a quella interpretata nel testo. Lo slice of life ci dà una chiara idea di come possa sentirsi Armin quando i soliti bulletti, da cui Eren e Mikasa lo difendono, lo maltrattano.
Originalità: Essendo uno slice of life in canon, la scelta di aver inserito un episodio sul famoso libro “sul mondo esterno” di Armin può essere scontata, ma anche molto interessante a livello narrativo. Mi sarebbe piaciuto vedere un po' di più dell'episodio, ma ammetto che già così è piuttosto carino, specie per il dopo con il nonno che è il fulcro della cosa.
Utilizzo citazione: La citazione non viene messa esplicitamente nel testo, ma essa si percepisce dalle parole del nonno; è il fondamento delle sue parole, il suo scopo, ciò che vuole che Armin comprenda. Un buon utilizzo dunque.
Giudizio personale: Il personaggio non è uno dei miei preferiti, o perlomeno lo apprezzo, ma sono sincera quando dico che non ci penserei due volte a tirargli due schiaffi durante la storia originale. In ogni caso ho apprezzato molto questa storia, mi è piaciuto il modo in cui sei riuscita a trasmettere un significato profondo come quello della paura che è intrinseca a chi fa del male che, per quanto scontata, non sembra esserlo ai più.
Avrei apprezzato un testo più lungo, forse per rendere più giustizia all'episodio del maltrattamento di Armin, ma considerando che non era quella la parte centrale della storia, è andata bene anche così, la storia risulta buona proprio per questa scelta.
Mi sono prodigata anche a farvi due bannerini personali, giusto perché mi dispiaceva non lasciarvi niente >W< Non sono granché, ma spero che non siano proprio inguardabili. LOL
Un'ultima cosa: se volete il giudizio come recensione, fatemelo presente e io provvederò a inserirlo quanto prima come tale.